Gestione Idrica: l'Ars approva la Vinciullo-Di Marco, legge ad hoc per Siracusa. "Acqua pubblica"

E’ stato approvato questo pomeriggio dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge n. 693 con il quale viene ridata ai Comuni del siracusano la possibilità di rientrare in possesso degli impianti idrici. Palpabile la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd),  primo firmatario del testo approvato, e di Marika Cirone Di Marco, relatrice dello stesso disegno di legge.
“Il risultato raggiunto è, sicuramente, straordinario”, esultano i due. Il testo è stato approvato all’unanimità dei presenti:  51. “Un risultato che onora la democrazia e onora quanti hanno combattuto, in questi mesi, un’estenuante e significativa battaglia per il riconoscimento dei diritti derivanti dal risultati di un referendum che ha stabilito che l’acqua è un patrimonio pubblico, da tutelare e difendere, che appartiene al popolo e non ai privati”.




Gestione Idrica: l'Ars approva la Vinciullo-Di Marco, legge ad hoc per Siracusa. "Acqua pubblica"

E’ stato approvato questo pomeriggio dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge n. 693 con il quale viene ridata ai Comuni del siracusano la possibilità di rientrare in possesso degli impianti idrici. Palpabile la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd),  primo firmatario del testo approvato, e di Marika Cirone Di Marco, relatrice dello stesso disegno di legge.
“Il risultato raggiunto è, sicuramente, straordinario”, esultano i due. Il testo è stato approvato all’unanimità dei presenti:  51. “Un risultato che onora la democrazia e onora quanti hanno combattuto, in questi mesi, un’estenuante e significativa battaglia per il riconoscimento dei diritti derivanti dal risultati di un referendum che ha stabilito che l’acqua è un patrimonio pubblico, da tutelare e difendere, che appartiene al popolo e non ai privati”.




Siracusa. Viadotto di Targia, Lo Giudice: "opera ostaggio della politica regionale. Fare squadra per il finanziamento"

Chiamato in causa, l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice, parla del viadotto di Targia, delle sue condizioni e dello stato dell’arte del tanto atteso intervento. Evita la polemica diretta con il consigliere di minoranza, Salvo Castagnino, ma risponde ad alcune accuse mossegli. “Partiamo dalle condizioni del viadotto. All’inizio dell’anno, i tecnici del Comune hanno effettuato accurati controlli per verificare lo stato del già noto degrado. Quindi non è vicenda nel dimenticatoio. E non è stato riscontrato alcun peggioramento. Per ulteriore scrupolo, ho disposto un nuovo sopralluogo tecnico per un secondo monitoraggio”, dice Lo Giudice. Che sui ritardi nel reperimento dei finanziamenti e dell’avvio dei lavori striglia la politica regionale e invoca unità tra siracusani a Palermo. “Come atti amministrativi, abbiamo fatto e subito tutto quello che dovevamo e potevamo. La palla è quindi passata alla Regione. Qui anche il viadotto di Targia si è ritrovato ostaggio della politica con un rimpasto che ha cambiato competenze e assessori peraltro dopo settimane di blocco su tutto o quasi. Ho già inviato una lettera ai nuovi assessori alla Protezione Civile e alle Infrastrutture chiedendo massima urgenza e precedenza per il finanziamento dell’opera”. Ma Lo Giudice ha anche chiesto coesione a tutti i deputati regionali siracusani. “Io non voglio prendermi meriti particolari in questa vicenda. Come credo nessun altro. Interesse di tutti è sbloccare i lavori, trovare i soldi. Allora chiedo anche agli onorevoli di casa nostra di fare squadra per il viadotto, oltre ogni diversità di vedute e colore politico. Dobbiamo remare dalla stessa parte insieme, altrimenti a Palermo si faranno ancora beffe di iniziative siracusane”.




Siracusa. Viadotto di Targia, Lo Giudice: "opera ostaggio della politica regionale. Fare squadra per il finanziamento"

Chiamato in causa, l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice, parla del viadotto di Targia, delle sue condizioni e dello stato dell’arte del tanto atteso intervento. Evita la polemica diretta con il consigliere di minoranza, Salvo Castagnino, ma risponde ad alcune accuse mossegli. “Partiamo dalle condizioni del viadotto. All’inizio dell’anno, i tecnici del Comune hanno effettuato accurati controlli per verificare lo stato del già noto degrado. Quindi non è vicenda nel dimenticatoio. E non è stato riscontrato alcun peggioramento. Per ulteriore scrupolo, ho disposto un nuovo sopralluogo tecnico per un secondo monitoraggio”, dice Lo Giudice. Che sui ritardi nel reperimento dei finanziamenti e dell’avvio dei lavori striglia la politica regionale e invoca unità tra siracusani a Palermo. “Come atti amministrativi, abbiamo fatto e subito tutto quello che dovevamo e potevamo. La palla è quindi passata alla Regione. Qui anche il viadotto di Targia si è ritrovato ostaggio della politica con un rimpasto che ha cambiato competenze e assessori peraltro dopo settimane di blocco su tutto o quasi. Ho già inviato una lettera ai nuovi assessori alla Protezione Civile e alle Infrastrutture chiedendo massima urgenza e precedenza per il finanziamento dell’opera”. Ma Lo Giudice ha anche chiesto coesione a tutti i deputati regionali siracusani. “Io non voglio prendermi meriti particolari in questa vicenda. Come credo nessun altro. Interesse di tutti è sbloccare i lavori, trovare i soldi. Allora chiedo anche agli onorevoli di casa nostra di fare squadra per il viadotto, oltre ogni diversità di vedute e colore politico. Dobbiamo remare dalla stessa parte insieme, altrimenti a Palermo si faranno ancora beffe di iniziative siracusane”.




Siracusa. Telesoccorso e adeguamento contrattuale gestori asili nido: "somme non dovute, bloccati i due atti"

Primo punto a favore della consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta, nella vicenda della delibera di circa 2 milioni di euro per differenze contrattuali richiesti dai gestori degli asili nido e della determina sul telesoccorso. “Ho appreso i due atti, come da mia richiesta, sono stati bloccati perchè si tratterebbe di somme non dovute”. La Princiotta era stata particolarmente critica verso i provvedimenti dal loro arrivo in commissione. Poi l’attacco pubblico con una conferenza stampa apposita.  “Se mi fossi fatta intimorire e non avessi avuto il coraggio di farlo si sarebbe consumato l’ennesimo danno alle casse comunali. Contenta del risultato ottenuto. Ringrazio l’on. Zappulla per il sostegno politico e le tante persone che mi esprimono stima”.




Siracusa. Telesoccorso e adeguamento contrattuale gestori asili nido: "somme non dovute, bloccati i due atti"

Primo punto a favore della consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta, nella vicenda della delibera di circa 2 milioni di euro per differenze contrattuali richiesti dai gestori degli asili nido e della determina sul telesoccorso. “Ho appreso i due atti, come da mia richiesta, sono stati bloccati perchè si tratterebbe di somme non dovute”. La Princiotta era stata particolarmente critica verso i provvedimenti dal loro arrivo in commissione. Poi l’attacco pubblico con una conferenza stampa apposita.  “Se mi fossi fatta intimorire e non avessi avuto il coraggio di farlo si sarebbe consumato l’ennesimo danno alle casse comunali. Contenta del risultato ottenuto. Ringrazio l’on. Zappulla per il sostegno politico e le tante persone che mi esprimono stima”.




Siracusa. Tari, Tasi e Imu: "la procedura d'urgenza scelta sbagliata" per Catera e Sorbello

I consiglieri comunali Chiara Catera e Salvo Sorbello non nascondono la loro sorpresa davanti alla scelta del presidente dell’assemblea cittadina della procedura d’urgenza per la trattazione dei temi legati a Tari, Tasi e Imu. Una simile procedura “concede solo sei giorni alle commissioni consiliari per esaminare e proporre modifiche migliorative alle proposte di delibera, peraltro neppure sottoscritte dall’assessore Pane, relative ai regolamenti in base ai quali le famiglie e le imprese siracusane saranno chiamate a pagare per nuove, pesanti imposte come la Tari (tassa sui rifiuti) e la Tasi (tributo per i servizi indivisibili) e per quella sugli immobili (Imu)”, spiegano Catera e Sorbello.
“L’incredibile confusione verificatasi lo scorso anno con la Tares – avrebbe dovuto indurre a maggiore ragionevolezza. Quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini occorre procedere con la massima oculatezza; ci opporremo comunque, con ogni mezzo, ad approvazioni affrettate, che causerebbero ulteriori disagi e disorientamenti tra i cittadini”.




Siracusa. Tari, Tasi e Imu: "la procedura d'urgenza scelta sbagliata" per Catera e Sorbello

I consiglieri comunali Chiara Catera e Salvo Sorbello non nascondono la loro sorpresa davanti alla scelta del presidente dell’assemblea cittadina della procedura d’urgenza per la trattazione dei temi legati a Tari, Tasi e Imu. Una simile procedura “concede solo sei giorni alle commissioni consiliari per esaminare e proporre modifiche migliorative alle proposte di delibera, peraltro neppure sottoscritte dall’assessore Pane, relative ai regolamenti in base ai quali le famiglie e le imprese siracusane saranno chiamate a pagare per nuove, pesanti imposte come la Tari (tassa sui rifiuti) e la Tasi (tributo per i servizi indivisibili) e per quella sugli immobili (Imu)”, spiegano Catera e Sorbello.
“L’incredibile confusione verificatasi lo scorso anno con la Tares – avrebbe dovuto indurre a maggiore ragionevolezza. Quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini occorre procedere con la massima oculatezza; ci opporremo comunque, con ogni mezzo, ad approvazioni affrettate, che causerebbero ulteriori disagi e disorientamenti tra i cittadini”.




Siracusa. Impianti sportivi pubblici, no ai privati. Progetto Siracusa-Articolo 4: "Gestione pubblica"

Il dibattito sulla Cittadella dello Sport si consuma sui giornali on line e sulla carta stampata, piuttosto che nelle opportune e competenti sedi istituzionali. E i consiglieri comunali di Progetto Siracusa-Articolo 4 insorgono. Fabio Rodante, Massimo Milazzo e Salvo Sorbello lamentano come “la nostra proposta di ordine del giorno sugli interventi urgenti e indifferibili che garantirebbero la fruizione dell’impianto almeno fino al mese di luglio è stata calendarizzata solo per il 29 maggio. Un atto incomprensibile se si aggiunge alla mancata interlocuzione con l’Assessorato competente denunciata dalle associazioni che fruiscono l’impianto e specialmente le vasche piscina”. Il gruppo consiliare Progetto Siracusa-Articolo 4 presenterà un atto di indirizzo per impegnare l’amministrazione alla gestione pubblica dell’impianto, rifiutando il project fincing e qualsiasi forma di privatizzazione proposta dalla Giunta municipale. “L’ente locale deve operare direttamente secondo una logica di management pubblico – ha detto il consigliere Rodante – per soddisfare l’esigenza di massimizzazione delle fonti di finanziamento delle attività di gestione ma, al contempo, per soddisfare gli obiettivi politici di socialità”.
Prima i cittadini, poi i privati sembra suggerire Rodante. “Per questo motivo chiederemo all’amministrazione comunale di occuparsi direttamente della gestione degli impianti sportivi, con particolare attenzione al complesso formato dalla Cittadella dello Sport, al Pala LoBello e al Pallone tensostatico. E affinché, nelle more del dibattito, siano eseguiti i lavori di urgente e indifferibile manutenzione ordinaria e straordinaria della vasca grande e della piscina piccola, destinata alla fruizione dei bambini”.

 




Siracusa. Impianti sportivi pubblici, no ai privati. Progetto Siracusa-Articolo 4: "Gestione pubblica"

Il dibattito sulla Cittadella dello Sport si consuma sui giornali on line e sulla carta stampata, piuttosto che nelle opportune e competenti sedi istituzionali. E i consiglieri comunali di Progetto Siracusa-Articolo 4 insorgono. Fabio Rodante, Massimo Milazzo e Salvo Sorbello lamentano come “la nostra proposta di ordine del giorno sugli interventi urgenti e indifferibili che garantirebbero la fruizione dell’impianto almeno fino al mese di luglio è stata calendarizzata solo per il 29 maggio. Un atto incomprensibile se si aggiunge alla mancata interlocuzione con l’Assessorato competente denunciata dalle associazioni che fruiscono l’impianto e specialmente le vasche piscina”. Il gruppo consiliare Progetto Siracusa-Articolo 4 presenterà un atto di indirizzo per impegnare l’amministrazione alla gestione pubblica dell’impianto, rifiutando il project fincing e qualsiasi forma di privatizzazione proposta dalla Giunta municipale. “L’ente locale deve operare direttamente secondo una logica di management pubblico – ha detto il consigliere Rodante – per soddisfare l’esigenza di massimizzazione delle fonti di finanziamento delle attività di gestione ma, al contempo, per soddisfare gli obiettivi politici di socialità”.
Prima i cittadini, poi i privati sembra suggerire Rodante. “Per questo motivo chiederemo all’amministrazione comunale di occuparsi direttamente della gestione degli impianti sportivi, con particolare attenzione al complesso formato dalla Cittadella dello Sport, al Pala LoBello e al Pallone tensostatico. E affinché, nelle more del dibattito, siano eseguiti i lavori di urgente e indifferibile manutenzione ordinaria e straordinaria della vasca grande e della piscina piccola, destinata alla fruizione dei bambini”.