Governo regionale senza siracusani. Fuori Gerratana e Reale. "A Palermo mesi impegnativi"

Nuova giunta regionale senza assessori siracusani. Il Crocetta-ter “snobba” la politica di casa nostra. Non riconfermati, come era nell’aria, Ezechia Paolo Reale e Piergiorgio Gerratana: il primo in quota Articolo 4, il secondo Pd area renziana. “Quelli trascorsi a Palermo, in Assessorato Regionale dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, sono stati mesi impegnativi e importanti per me dal punto di vista politico e personale”, spiega in una nota inviata alla stampa l’ex assessore, Reale. “Sin dall’inizio sono state affrontate, con la massima serietà e apertura al dialogo, situazioni difficili a cui né la mia persona né quella dei miei collaboratori sono mai venute meno in termini di impegno. Ringrazio quest’ultimi e tutti coloro che mi hanno permesso di vivere questa esperienza che, dal primo momento e per tutta la sua pur breve durata, ha avuto un solo ed unico obiettivo, il servizio alla collettività e il bene della gente. Mi ripagano la consapevolezza di aver dato un significativo contributo allo sviluppo della mia terra e le numerosissime testimonianze di affetto e di stima che ricevo in queste ore”, le parole con cui Reale si congeda da Palermo. Per il momento.




Siracusa. Solo 11 presenti in Consiglio Comunale, ancora un rinvio. Rodante attacca i colleghi: "poco rispetto"

In aula al quarto piano di Palazzo Vermexio erano solo in 11 ieri sera. Undici consiglieri comunali su 40 eletti. Gli altri hanno preferito dedicarsi ad altro. Poco appeal questo “question time”, eppure importante momento di confronto con gli esponenti della giunta chiamati a rispondere alle domande dei consiglieri su vari temi cittadini. Insomma, l’esemplificazione del potere ispettivo tipico del Consiglio Comunale. Ma 11 sono davvero pochi. Non si può neanche cominciare, rinvio numero due. Si è chiusa allora così, con un nulla di fatto la sessione di consiglio comunale ridedicata al question time. Per il secondo giorno consecutivo la riunione non è cominciata per mancanza di numero legale. Il numero minimo previsto era di 16. Il giorno prima era andata meglio. Presenti in 20 su un minimo previsto di 21, però non è stato sufficiente per evitare il rinvio. L’assessore ai rapporti con Consiglio Comunale, Antonio Grasso, lancia la proposta: “per il question time aboliamo il numero legale”.
Nel frattempo, l’assise torna a riunirsi oggi alle 19. Tra le proposte all’ordine del giorno, il bilancio di previsione 2014 e alcuni regolamenti, tra cui quello che introduce la commissione sulle mense scolastiche.
Duro il commento del consigliere di opposizione Fabio Rodante che critica i colleghi assenti. “Hanno sempre torto, soprattutto quando rappresentano le Istituzioni e con esse la cittadinanza. La seduta di ieri in Consiglio rappresentava un momento importante di confronto tra l’assemblea e l’amministrazione comunale, i dirigenti e gli assessori.
Decine le interrogazioni presentate per il question time. Tra queste, alcune molto importanti. La mancanza del numero legale la dice lunga sul rispetto che alcuni consiglieri mostrano per se stessi e per il loro elettorato. Mi rammarica il fatto che molti degli assenti di ieri saranno presenti oggi per incardinare il dibattito sulla proposta di bilancio di previsione 2014”.




Siracusa. Sfiducia a Crocetta, i 5 Stelle proseguono nella raccolta firme

Continua fino alla prossima settimana, anche a Siracusa, la raccolta firme dei meetup del Movimento 5 Stelle per chiedere le dimissioni del governatore Crocetta. I responsabili siracusani pentastellati hanno partecipato, tra l’altro, allo “Sfiducia Day” di Palermo dello scorso 26 ottobre in attesa della discussione in aula della mozione di sfiducia.
I 5 Stelle siracusani rinnovano il loro invito a firmare perchè “stanchi di sopportare le avvilenti dinamiche della politica vecchio stile”.




Siracusa. Soppressione quartieri, incontro al Pd. "Si pensi al rilancio"

“Consigli di quartieri da rilanciare, non da sopprimere”. E’ questa , in estrema sintesi, la posizione espressa dal Partito Democratico al termine dell’incontro convocato dalla segretaria provinciale, Carmen Castelluccio nella sede di via Socrate per affrontare il tema quartieri, alla luce dell’approvazione, da parte della giunta Garozzo, della proposta secondo cui quasi tutte le circoscrizioni, con le uniche eccezioni di Cassibile e Belvedere, dovrebbero essere soppresse a partire dalla tornata elettorale del 2018. Una proposta che, verosimilmente, subirà delle modifiche prima dell’approvazione da parte del consiglio comunale. Non è escluso che il numero delle circoscrizioni possa essere, si ridotto, ma in misura inferiore rispetto all’idea lanciata dal sindaco e dai suoi assessori. All’incontro del Partito Democratico hanno preso parte 4 presidenti di circoscrizione e un alcuni consiglieri di quartiere e comunali.
“Un intenso dibattito- lo definisce Castelluccio- da cui è emersa una presa di distanza sul metodo utilizzato dal sindaco per lanciare la proposta, senza alcun confronto con le forze politiche della sua maggioranza né con i gruppi consiliari più vicini”. Una proposta, protesta la segretaria del Pd, “differente rispetto a quella contenuta nel programma elettorale”. Poco convincente, ancora secondo le sensazioni espresse nel corso della riunione di stamane, la spiegazione della necessità di ridurre i costi. Il Partito Democratico è pronto, a questo punto, ad avviare un confronto con le forze politiche, di maggioranza e opposizione, anche richiedendo un consiglio comunale aperto, “che serva- conclude Castelluccio- per delineare le proposte in campo e compiere scelte partecipate nell’interesse di tutti”.




Siracusa. Viadotto di Targia e bollette al Question Time. "Ma viene limitato il potere ispettivo del Consiglio"

Una seduta dedicata alle domande dei consiglieri comunali sui temi amministrativi più disparati, con gli esponenti dell’esecutivo cittadino a rispondere. Ultime ore per definire gli interventi, poi lunedì 27 tutti in aula, al quarto piano di Palazzo Vermexio. Question Time in Consiglio Comunale. Con immancabile contorno di polemiche. Dall’opposizione, Salvo Castagnino parla di “mortificazione dell’attività ispettiva dei consiglieri da chi vuole nascondere il sole con la rete”. L’accusa è rivolta alla maggioranza che, secondo l’esponente di Ncd, limiterebbe i poteri del consigliere comunale “concedendo in 9 mesi una sola seduta dedicata all’attività ispettiva e per di più limitando a massimo tre le interrogazioni per singolo consigliere”.
Castagnino tornerà alla carica sulla vicenda relativa al viadotto di Targia. “Ho prodotto ad oggi 16 atti in totale ma nessun risultato. Chiederò allora perché ancora non esiste una data o un euro per i necessari lavori di messa in sicurezza”.
In Consiglio Comunale si parlerà anche di incarichi esterni e metodologia applicata per assegnarli e – tra gli altri temi – politiche di risparmio sulle bollette telefoniche e dell’energia elettrica degli impianti e degli uffici comunali.




Siracusa. Lettera di Granata a Lucia Borsellino: "Tirati indietro dal governo regionale"

“Per il cognome che porti, tirati fuori da questa palude”. Chiaro il messaggio che il leader di Green Italia, Fabio Granata indirizza a Lucia Borsellino, che potrebbe essere riconfermata nella giunta regionale retta da Rosario Crocetta, in procinto di riformare la sua squadra di governo, nell’ambito di un nuovo rimpasto. Granata scrive a Lucia Borsellino una lettera, breve ma chiara, in cui ricorda un colloquio con “l’indimenticabile Agnese. Le espressi piena condivisione- ricorda l’ex parlamentare- sull’idea, che in quei giorni si faceva strada, di un’assunzione diretta di responsabilità di governo da parte tua nel delicatissimo settore della Sanità. Ero convinto dell’importanza simbolica della tua presenza ma anche delle tue capacità manageriali,della tua intelligenza e della tua specchiata trasparenza”. Idea che Granata confessa di non avere più. “La palude e, per certi versi la farsa verso cui è rapidamente precipitata l’azione del governo siciliano- aggiunge l’ex assessore – mi hanno fatto pentire amaramente di quella condivisione”. A Lucia Borsellino Granata chiede di “tirarsi fuori da questa vicenda politica” per non “farsi “usare” per rivoluzioni che purtroppo- conclude Granata- sono sono mai partite e non partiranno”.




Siracusa. Bilancio, la commissione consiliare dice "si". "Seduta irregolare"

La commissione Bilancio del Comune esprime il proprio parere favorevole alla proposta di Bilancio della giunta, “ma lo fa attraverso una seduta non valida”. A sostenerlo è il consigliere comunale del “Ncd”, Salvo Castagnino. “Non sono stati rispettati i criteri per la convocazione della commissioni- tuona l’esponente di opposizione- ma si è comunque deciso di andare avanti”. Per Castagnino questo non sarebbe l’unico aspetto contestabile. “E’ assurdo- aggiunge il consigliere di minoranza- che una commissione riesca ad esprimere un parere al Bilancio di previsione dopo un “approfondimento” di appena un’ora. Mi chiedo se i componenti lo abbiano studiato, aperto e letto”. Dello stesso tenore il commento di Fabio Rodante di “Progetto Siracusa-Articolo 4″.“Una ratifica sorda e incompetente -la definisce- La proposta assume, a carico dei contribuenti, rischi palesati anche dal Ragioniere generale. La mancata riscossione dei tributi e il taglio ai conferimenti determineranno un taglio netto ai servizi, soprattutto ai servizi sociali. Per non parlare dell’indebitamento-aggiunge- che caratterizza in modo determinante le scelte dell’Amministrazione, con mutui previsti per 11,6 milioni di euro.La spending review promessa sui costi di gestione e sulla spesa corrente-conclude Rodante- resta un proclama elettorale”.




Augusta. Coltraro aderisce ad "Articolo 4": movimenti in chiave elettorale

Giambattista Coltraro aderisce al gruppo di “Articolo 4” all’Ars e assicura, ad Augusta, unità di intenti tra “Sal” e il movimento che in provincia fa capo a Salvo Sorbello. L’obiettivo primario, illustrato durante un incontro con i giornalisti, è la riduzione della pressione fiscale. “Condivido la proposta di “Articolo 4”- ha spiegato il deputato regionale- perché si tratta di un soggetto moderato, vicino alle reali esigenze dei cittadini. “Sal” e “Articolo 4″ avanzeranno proposte concrete per risolvere i problemi di famiglie e imprese, nel passato troppo spesso trascurate”. Il passo compiuto da Coltraro è da leggere anche in chiave elettorale, in vista delle elezioni amministrative ad Augusta. Il parlamentare dell’Ars parla di “un percorso serio, avviato per arrivare alla tornata elettorale con una coalizione vincente, in grado di fare uscire la città da una situazione molto difficile, in cui si trova da anni. Per farlo- aggiunge- bisogna partire dalla riduzione della pressione fiscale, attualmente a livelli insostenibili. Tasi e Tares non devono essere macigni pesantissimi per il futuro degli augustani”.




Regione. Il deputato siracusano Coltraro lascia il gruppo del Megafono e approda ad Articolo 4

Il deputato regionale Giambattista Coltraro approda ufficialmente ad Articolo 4. L’annuncio in Assemblea lo ha dato il presidente, Giovanni Ardizzone. Coltraro si era da tempo avvicinato alle posizioni del movimento politico di Leanza, lasciando intendere a chiare lettere di considerare conclusa l’esperienza del Megafono. Nei mesi scorsi aveva fondato il movimento Sal con il quale non aveva nascosto le simpatie politiche con Articolo 4.




Pippo Gianni al contrattacco: "evidenti irregolarità nelle elezioni regionali replay. Intervengano Napolitano e Alfano"

“Irregolarità nelle elezioni regionali replay di Rosolini e Pachino”. Pippo Gianni passa al contrattacco. Dopo aver “perso” il seggio in Assemblea Regionale proprio in seguito ai risultati della mini consultazione elettorale, l’ex sindaco di Priolo ha inviato una dura nota al presidente della Repubblica, al ministro dell’Interno, al presidente della Regione e a tutti i deputati regionali.
La denuncia è forte: il 5 ottobre sarebbero state commesse “illegittimità di natura amministrativa, al di là di evidenti risvolti di carattere penale”. Pippo Gianni segnala come “nei seggi elettorali del Comune di Pachino, gli elenchi degli aventi diritto al voto, in palese contrasto con quanto disposto dalla sentenza del C.G.A n. 394/2014, contenevano diverse
anomalie, finanche i nominativi dei defunti, causando la vidimazione di un numero maggiore di schede elettorali rispetto al reale corpo elettorale”. Non solo, il deputato regionale uscente lamenta come “gli elettori del Comune di Pachino non sono stati regolarmente informati della ripetizione del voto nelle sei sezioni previste nella sentenza del C.G.A.” ma “l’affissione e la pubblicazione dei manifesti elettorali è avvenuta in palese contrasto con quanto previsto
dalla norma e nessun adempimento relativo alla comunicazione ed all’informazione è stato
ottemperato nei confronti degli elettori residenti all’estero”. Non solo, “la documentazione e i prospetti regionali contenenti il numero di voti validi dei gruppi di liste provinciali (mod. n. 34 R/1), non sembra essere stato rielaborato secondo le nuove cifre della circoscrizione di Siracusa a seguito del voto del 05/10/2014, tant’è che le restanti otto circoscrizioni provinciali non hanno ricevuto alcuna comunicazione dall’ufficio centrale regionale e, quindi, non hanno provveduto a tutti gli adempimenti previsti dalla legge”.
Estrema rilevanza avrebbe poi la stessa ripetizione della tornata elettorale. “Si è superata l’autonomia del Parlamento regionale siciliano, introducendo una deroga inammissibile quanto illegittima alla norma che prevede la eliminazione dal conteggio dei voti di tutte quelle schede affette da vizi e/o anomalie. Cosi operando, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha aperto una falla nel sistema, che consentirà ad ogni elezione la predisposizione di ricorsi tendenti ad una ripetizione del voto, quando la normativa in materia elettorale ha principio opposto, ovvero quello tendente alla massima salvaguardia della volontà espressa dal corpo elettorale, fra l’altro nella vicenda in esame nessun broglio è stato commesso, ma una inizialmente innocua, poi rivelatasi diabolica, sottrazione di alcune buste contenenti riepiloghi dei voti di alcune sezioni”.