Tasi, il sindaco Garozzo: "La Uil ha preso un abbaglio, sbagliati i conti. A Siracusa Tasi meno cara dell'Imu"

Il Servizio delle Politiche territoriali della Uil che ha pubblicato l’elenco delle 12 città in cui la Tasi sarà più alta dell’Imu “ha preso un abbaglio inserendo Siracusa”. Parola di sindaco. Giancarlo Garozzo non ci sta e chiarisce subito come, questa volta, il sindacato nazionale abbia fatto male i calcoli almeno per quel che riguarda Siracusa. “Partiamo dal presupposto che il Consiglio Comunale si pronuncia domani sulle aliquote e quindi non capisco sulla base di quale delibera hanno fatto i conti per Siracusa, visto che  non abbiamo comunicato alcun dato al Ministero dell’Economia”, esordisce il primo cittadino. “Poi basta il riscontro delle cifre per capire subito che non ci sarà nessun aumento a Siracusa. Quando c’era l’Imu sulla prima casa, venne stimato un gettito di 8,1 milioni di euro mentre con la Tasi al 2,3 per mille incasseremo circa 5,5 milioni. Questo dato basterebbe da solo a smentire la notizia”, aggiunge Garozzo.
La Uil avrebbe, insomma, preso una cantonata. “Magari hanno sbagliato città. Abbiamo proposto un’aliquota al 2,3 per mille più bassa persino di quella consigliata dal Governo (2,5 ndr). Non solo, abbiamo rinunciato allo 0,8 per mille di cui è data facoltà di disporre ai Comuni. L’Imu era al 3,2 per mille mi sembra evidente l’errore commesso nel dire che a Siracusa la Tasi sarà più cara di quella prima versione della tassa sulla casa”.




Tasi, a Siracusa e in altri 11 capoluoghi più alta dell'Imu secondo la Uil. Sorbello: "evitare altro colpo all'economia"

C’è anche Siracusa nell’elenco delle 12 città – tra i 32 capoluoghi che hanno deliberato la Tasi –  in cui si pagherà più dell’Imu  2012. Lo afferma il Servizio delle Politiche Territoriali della Uil. Insieme a Siracusa ci sono Bergamo, Ferrara, Genova, La Spezia, Macerata, Mantova, Milano, Palermo, Pistoia, Sassari, Savona.
“Dopo la Tares più alta d’Italia, la nostra città conquista così un’altra posizione di testa nella classifica delle città con i tributi più alti”, commenta il consigliere comunale di Progetto Siracusa-Articolo 4, Salvo Sorbello. Domani seduta ad hoc del Consiglio Comunale per approvare regolamenti e aliquote relative a Tasi, Tari e Imu.  “Dobbiamo evitare che venga inflitto un ulteriore, pesante colpo all’economia siracusana anche alla luce dei dati dei pagamenti Tares, che dimostrano come siano stati in molti a non potere pagare”.




Siracusa. Gestione del servizio idrico. La Di Marco: "Basta indugi, si torni alla gestione pubblica"

Domani in Prefettura nuovo vertice sul futuro della gestione dell’acqua. In attesa di novità, la deputata regionale Marika Cirone Di Marco, relatrice del testo divenuto legge ed eleborato con il collega Vinciullo e alcuni dei 10 sindaci che avevano consegnato gli impianti a Sai 8, invita chi dovrà prendere la decisione finale a “rispettare la volontà popolare di 26 milioni di cittadini e di liberare la gestione da un affarismo senza scrupoli, che non ha prodotto gli investimenti auspicati, ha appesantito tariffe, si è asservito agli interessi clientelari, ha provocato un buco di gestione dai contorni opachi”. Una spinta, quindi, per il ritorno al gestore pubblico senza ulteriori indugi. “Risultano poco giustificabili all’occhio dell’opinione pubblica dichiarazioni di amministratori (Augusta, Siracusa ) che si trincerano dietro i tempi ristretti fissati dalla curatela per la riconsegna, quando altri (Buccheri, Floridia, Noto, Solarino) si adoperano con solerzia per essere pronti entro la fine di maggio”, scrive la Di Marco. “Tagliare con il passato, rifuggendo la gestione privatistica, è il primum vivere delle nostre comunità. Paradossalmente, se ciò non accadesse, si farebbe rientrare dalla finestra ciò che è appena uscito dalla porta  e si rischierebbe di restare impantanati in una indegna rissa sull’acqua, ai danni dei cittadini”, la conclusione della lettera aperta.




Siracusa. Nuovo ospedale e autostrada Siracusa-Gela, Marziano: "Vi dico come stanno le cose"

I presunti appetiti della “cupola” dell’Expo 2015 sul nuovo ospedale di Siracusa, i lavori non consegnati del tratto Rosolini-Modica dell’autostrada Siracusa-Gela, ma anche il ritorno all’acqua pubblica. Sono i temi affrontati questa mattina dal deputato regionale Bruno Marziano del Pd nel corso di un incontro convocato nella sua segreteria di via Tripoli. Duro il commento del parlamentare dell’Ars sulle “vicende emerse sulla costruzione dell’ospedale. Sono di una gravità inaudita- commenta Marziano- Ho proposto in parlamento una commissione d’indagine composta da esponenti delle commissioni Sanità e Antimafia perché si affronti la questione, ma – osserva l’esponente del Pd- si deve sgombrare il campo dal pericolo che l’opera pubblica possa non essere realizzata”.

Sui ritardi nell’affidamento dei lavori per i lotti 6,7 e 8 della Siracusa- Gela, Marziano sembra d’accordo con quanti hanno espresso, nei giorni scorsi, forti preoccupazioni. “Su questo appalto- ricorda il deputato del Partito democratico- grava un ricorso al Tar e il 29 maggio sarà discusso”. Dal Consorzio delle autostrade siciliane sarebbero arrivate rassicurazioni. Nel caso in cui il ricorso non dovesse essere accolto dal tribunale amministrativo, i lavori saranno consegnati il 30 maggio. In caso contrario, si dovrebbe puntare su soluzioni diverse, che consentano di “consegnare sotto riserva di legge, per non bloccare la più importante opera pubblica degli ultimi anni in questo territorio”.

Marziano fa un passaggio anche sulla vicenda acqua pubblica, ribadendo quanto già detto nei giorni scorsi, nell’ambito di una querelle con il sindaco, Giancarlo Garozzo, che secondo il deputato regionale avrebbe avuto “una reazione fuori luogo, lasciandosi trasportare dalle tensioni interne al Pd, con argomenti triti e ritriti”. Marziano ritiene che ci sia “un problema, quello  del ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, da gestire e i lavoratori devono essere salvaguardati nelle forme in cui la legge lo prevede”.

L’esponente del Pd è critico anche nei confronti dell’opposizione all’Ars, di cui fa parte anche Vincenzo Vinciullo, tirato in ballo dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, per avere determinato il ritorno della “Manovrina” in commissione. “Sul mancato pagamento degli stipendi, che da questo dipende- sostiene Marziano- ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. La conseguenza è che la gente non prende gli stipendi. Ero dell’opinione che si dovesse tornare informalmente in commissione Bilancio- conclude Marziano- per eliminare le criticità e la manovra sarebbe stata approvata».




Siracusa. Su Tasi, Tari e Imu le proposte di Progetto Siracusa-Articolo 4

Regolamenti e aliquote Imu, Tasi e Tari. Martedì se ne occupa il Consiglio Comunale e Progetto Siracusa-Articolo 4 annuncia battaglia. “È come se l’esperienza della Tares non fosse servita. Si reiterano gli stessi errori del passato, tentando di nascondere la polvere sotto il tappeto”, dice Fabio Rodante. “Noi faremo la nostra parte, tentando di alleggerire la pressione fiscale. Per l’Imu proponiamo di ridurre l’aliquota sulle seconde case, già al massimo consentito per legge. Per quanto riguarda la Tasi, invece, chiediamo detrazioni progressive rispetto alle rendite catastali, affiancate dal quoziente familiare con detrazioni per ogni figlio a carico, convivente, minore di  26 anni”.




Siracusa. Il consigliere Castagnino annuncia 47 emendamenti ai regolamenti Tari, Tasi e Imu

Pronto allo scontro su Tari, Tasi ed Imu è il consigliere comunale di minoranza, Salvo Castagnino. Martedì in aula presenterà ben  47 emendamenti ai regolamenti. “Sono proposte migliorative di quei regolamenti che derivano da un copia ed incolla, ormai istituzionalizzato, della nostra  amministrazione. La Tari verrà versata anche da chi non vede un’azione di servizio di raccolta, nella zona in cui vive e per l’immobile sottoposto a tributo. Detrazioni inesistenti, per categorie afflitte  dalla crisi e dall’esistenza di servizi indivisibili non individuati dall’ente, si versa per pagare servizi che non si sa se esistono o meno. Il contribuente non è a conoscenza del motivo (il servizio) per cui sta versando il tributo. Chiarezza e trasparenza, come previsto dalla normativa nazionale tributaria, non esistono e la mia azione è  stimolata dalli esistenza di due presupposti tributari necessari  all’applicazione del tributo”. Queste le parole di Castagnino (Ncd)




Siracusa. Crocetta attacca, Vinciullo risponde. "Si abbassino i toni, generare tensione è pericoloso"

Ancora strascichi polemici dopo la visita di Rosario Crocetta a Siracusa. Il governatore, dal palco, ha anche attaccato il parlamentare regionale siracusano Enzo Vinciullo (Ncd). Che oggi replica. “Si abbassino i toni, non si alimenti l’odio contro i deputati che hanno fatto solo il loro dovere, soprattutto quando si gira in campagna elettorale e si ha la fortuna di essere scortati anziché essere esposti in prima persona e senza tutela e protezione alcuna nel confronto pubblico”.
Il presidente della Regione ha indicato nei deputati della maggioranza e dell’opposizione – citando soprattutto Vinciullo – i responsabili del  rinviato della manovrina finanziaria che ha fatto slittare il pagamento degli stipendi di 30 mila lavoratori regionali. “Occorre chiarire di chi è la responsabilità unica nei ritardi dei pagamenti ai lavoratori e nell’approvazione della manovra”, dice ancora Vinciullo. “Il Commissario dello Stato ha impugnato la manovra all’inizio di gennaio. Il Governo ha presentato la manovra correttiva solo il 19 marzo. Da quel giorno – prosegue Vinciullo – sono arrivate  in Commissione Bilancio, decine di riscritture del testo con modifiche che stravolgevano quanto stabilito il giorno prima. Alla fine abbiamo concordato un testo che è giunto in Aula martedì 13 maggio, ma il Governo non ha voluto discutere il testo. La seduta è stata rimandata a mercoledì a mezzogiorno ma il Governo non era ancora presente. Rinviato ancora a mercoledì pomeriggio, il Governo ha chiesto di andare al comizio di Renzi. E, infine, giovedì, in ritardo, è arrivata una proposta che non poteva essere condivisa in quanto in contrasto con le norme vigenti e anche con la Costituzione. La proposta di rinvio era necessaria ed è stata accolta con solo 17 voti contrari su 90 deputati presenti. Tutto il resto, sciocchezze, calunnie e infamie che non fanno bene alla democrazia e che rischiano di lasciare sulla strada qualche brutto incidente”.




Siracusa. Crocetta-Gennuso, incontro ravvicinato. E scintille

Altro che solito comizio elettorale. In largo XXV luglio, a Siracusa, la serata di ieri si è fatta subito tesa. Quando appare il presidente della Regione, Rosario Crocetta, intervenuto per sostenere la candidatura europea di un’esponente della sua giunta, sotto il palco si fa avanti l’ex deputato regionale Pippo Gennuso.  Tra i due non corre buon sangue e nelle ultime settimane si sono scambiati dichiarazioni poco tenere. Gennuso cerca un confronto diretto, ribadisce le sue ragioni e torna a chiedere  il rispetto di quella sentenza del Cga di Palermo che aveva disposto elezioni suppletive per le Regionali 2012 in nove sezioni tra Rosolini e Pachino. Lo chiede con forza, usando anche espressioni forti, a pochi passi da Crocetta – reo secondo Gennuso di ritardare l’esecuzione di quella sentenza – che dal palco guarda tra il perplesso e il distaccato.
La situazione potrebbe tornare alla normalità in pochi istanti ma dal palco una fedelissima crocettiana – qualcuno spiega agli attoniti presenti si tratti di una donna che racconta in giro per la Sicilia con un megafono la rivoluzione propugnata dal movimento politico del Governatore – risponde per le rime, urla e rilancia accuse rischiando di trasformare quello che doveva essere un tranquillo appuntamento elettorale in un ring politico tra sostenitori di due diverse idee e posizioni. La presenza discreta, ma chiara, delle forze dell’ordine aiuta a ritrovare la calma con il dialogo. Un fuoriprogramma inatteso su di una vicenda non ancora chiarita e men che meno archiviata.




Siracusa. Inevase diverse richieste di esenzione Tares, interrogazione del consigliere Sorbello

L’ufficio tributi del Comune di Siracusa non avrebbe ancora evaso tutte le istanze presentate da famiglie ed imprese per le esenzioni e riduzioni Tares dello scorso anno. Il consigliere comunale di Articolo 4, Salvo Sorbello, ha rivolto un’interrogazione all’assessore al Bilancio, Santi Pane, per chiedere se il dato risponda al vero e perchè non siano state fornite risposte ad alcune dellle istanze presentate. “Trovo francamente incredibile – dice Sorbello – questo fatto, proprio mentre si chiede al Consiglio Comunale già martedì prossimo l’approvazione dei nuovi balzelli Tari e Tasi”.




Siracusa.Tasse, la Iuc fa meno paura. L'assessore Pane: "Lotta agli sprechi, resta il nodo evasione"

L’Imposta Unica Comunale e il suo impatto sulle tasche dei siracusani. Dopo la scelta della Giunta di ritoccare al ribasso le aliquote, è l’assessore al bilancio, Santi Pane, a parlare di “uno sforzo serio e concreto nella direzione di rendere sostenibile il carico tributario 2014”. La Tasi, di fatto la vecchia Imu, a Siracusa noni sarà maggiorata dello 0,8 per mille – come concesso agli Enti locali dal legislatore –  “a differenza della stragrande maggioranza dei Comuni di tutta Italia”. L’aliquota fissata dalla Giunta per le prime abitazioni si ferma al 2,3 per mille, prevedendo allo stesso tempo un sistema di detrazioni per facilitare soprattutto le abitazioni più piccole ed a basso valore catastale; c’è anche una ulteriore detrazione riservata alle famiglie numerose, che possono scontare dall’imposta la somma di 30 euro per ogni figlio a carico a partire dal terzo. “Credo sia stato un passo concreto nella direzione  della riduzione del carico fiscale”, rivendica Pane. “I cittadini del capoluogo, giusto per fare un paragone, pagheranno molto meno dei residenti del Comune di Catania, che ha previsto l’aliquota massima del 2,5 per mille, alla quale va aggiunta la maggiorazione dello 0,8 per mille. Per le seconde abitazioni (già gravate dall’Imu al 10,6 per mille, ndr) non ci sarà ulteriore applicazione della Tasi, così come per le attività produttive”.  Le imprese vedranno ridotta anche l’aliquota dell’attuale Imu (dal 10,6 al 9 per mille). “E’ un segnale concreto, e per molti forse inaspettato, della volontà del Sindaco e di questa Amministrazione di venire incontro e dare impulso ad un settore portante della economia cittadina, che non solo non subirà effetti dalla Tasi ma si vedrà di fatto ridurre l’onere fiscale sin qui sostenuto con la vecchia Imu”, spiega il responsabile del Bilancio. “Queste scelte non sono state facili, perchè non si può non sottovalutare l’esigenza di assicurare solidità e stabilità al bilancio del Comune, in un quadro generale tormentato da un elevatissimo grado di evasione fiscale”. Diventa giocoforza necessario, allora, stringere i cordoni della borsa e ottimizzare la spesa pubblica. “Basta con costi esorbitanti privi di ogni elementare controllo, come ormai eravamo abituati passivamente a subire da decenni di amministrazioni disattente”, annuncia Santi Pane pronto a combattere le velleità residue del bilancio comunale.

(foto: l’assessore Pane negli studi di FM Italia)