Che piani per la ex Casa del Pellegrino? Burti (FI) pone la questione in Consiglio comunale

Dimenticata da anni, finita al centro di un contenzioso giudiziario tra Comune e Santuario, vandalizzata, due volte a fuoco e infine murata per essere inaccessibile. La struttura che una volta era la ex Casa del Pellegrino (ed ex Hotel del Santuario) versa in stato pietoso. Nonostante il Comune di Siracusa (proprietario) e l’ente Santuario Madonna delle Lacrime (che dispone in convenzione della struttura) siano stati invitati in Prefettura a trovare una soluzione “bonaria”, quell’edificio nel cuore della città rimane un simbolo della poca attenzione verso il patrimonio pubblico.
Cosimo Burti, consigliere comunale di Forza Italia, solleva il caso in Consiglio comunale, con una interrogazione rivolta all’amministrazione. L’immobile, già denudato da vandali e predoni vari, ad oggi resta chiuso e in progressivo deterioramento. Burti chiede se sia stato finalmente raggiunto un accordo extragiudiziario, come da invito prefettizio del 2024.
L’interrogazione del consigliere di Forza Italia chiede risposte esaustive alle tante questioni irrisolte. Il timore di Burti è che, nell’assenza di azioni, possa crearsi una ulteriore situazione di stallo giudiziario, anche perchè – tra un pronunciamento e l’altro – non è ancora chiaro chi legalmente detenga la struttura.
Nel corso degli anni, questo “rimpallo di responsabilità” ha portato alle condizioni attuali, tra ruberie e occupazioni abusive.




L’inchiesta sulla sanità, Schlein: “Governo regionale ostaggio di Cuffaro”

Ha parlato di “un’amministrazione siciliana tenuta in ostaggio da un sistema di potere ramificato” la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein intervenuta ieri in collegamento con l’iniziativa Liberiamo la Sicilia dal Malaffare che si è svolta a Siracusa, dopo il terremoto giudiziario che ha riguardato la sanità siciliana e l’Asp stessa di Siracusa. Schlein ha auspicato “un bel programma: riportare un po’ di normalità”, chiarendo al contempo un aspetto. “Non siamo – ha garantito- alla ricerca di capri espiatori. La destra è in crisi profonda e Schifani dovrebbe prenderne atto e trarre le dovute conseguenze”. La segretaria nazionale del Pd ha quindi parlato della necessità di costruire “un’alternativa insieme ai siciliani- Avremo bisogno- prosegue- di maggiore serietà da parte del gruppo dirigente regionale”. Di alternativa ha parlato, a margine dell’incontro, anche il parlamentare Giuseppe Provenzano, come soluzione al “un sistema malato di potere”.
Tra gli altri temi affrontati quello della sicurezza sul lavoro, dopo l’incidente, ieri a Pozzallo, in cui ha perso la vita un operaio, a causa del cedimento di una betoniera. Elly Schlein ha riconosciuto l’esigente di “fare molto di più”.
In merito alle tematiche politiche regionali, il senatore Antonio Nicita ha ricordato l’ipotesi di richiesta di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani. L’esponente del Pd ha anche evidenziato che la questione si pone anche per altri aspetti, “essendoci assessori indagati che restano al loro posto”.




Consorzi di bonifica, Lombardo (Mpa): “In serio pericolo le stabilizzazioni”

«Esiste il serio pericolo che vengano bloccate le stabilizzazioni nei consorzi di bonifica».
Lo dichiara il deputato regionale del Mpa Giuseppe Lombardo insieme ai colleghi parlamentari autonomisti.«L’articolo 9 della legge 31/2025 (c.d. manovra quater) ha previsto la stabilizzazione degli operai dei consorzi di bonifica “nei limiti del 100% dei posti resisi vacanti al 31 dicembre 2024”. Il servizio 6 dell’assessorato all’agricoltura ( servizio di indirizzo strategico, vigilanza e controllo degli enti), con nota protocollata n 187088 del 31 ottobre ha chiesto ai consorzi di comunicare, così come è accaduto a più riprese nel corso delle stabilizzazioni precedenti, i posti resisi vacanti al 31.12.2024 risultanti all’interno di ciascun Pov consortile, stilando una provvisoria tabella di assegnazione dei posti a tempo indeterminato sulla base delle graduatorie vigenti al 31.12.2023».
«Desta stupore e preoccupazione, pervenutami da sindacati e operai, la nota successiva del 3 novembre dell’assessore Sammartino, alquanto insolita nella forma in quanto si tratta di materia tecnica trattata sempre dagli uffici, che richiede una verifica e un aggiornamento delle graduatorie ai sensi dell’articolo 39 del CCNL introducendo così condizioni ostative alla stessa stabilizzazione: “I consorzi, nelle assunzioni a tempo indeterminato, daranno precedenza a quei lavoratori stagionali…a condizione che manifestino la volontà di esercitare tale diritto entro sei mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro”. Non solo, ma si richiede che il dipendente abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi. Si tratta di condizioni non soddisfatte alla luce dello stato dei consorzi di bonifica siciliani con il serio pericolo di bloccare le stabilizzazioni».«Tra l’altro, con la suddetta nota l’assessore smentisce sé stesso, allorché nel 2024 nel corso dell’ultima stabilizzazione riguardante 368 operai, l’assessorato non ha mai richiamato l’art. 39 del CCNL come criterio selettivo delle stesse stabilizzazioni, così come non si è fatto alcun cenno allo stesso articolo 39 nella stabilizzazione avvenuta nel 2022. Si rischia, attraverso questo modus operandi, di vanificare gli effetti della norma di iniziativa governativa, appena votata da tutte le forze politiche parlamentari, che restituisce libertà e dignità dopo più di 20 anni a centinaia di precari, sulla cui stabilizzazione c’è stato un impegno solenne assunto dal Presidente Schifani con le organizzazioni di categoria».
«A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, avrebbe detto qualcun altro. Noi siamo fiduciosi, invece, che l’assessore Sammartino, ben consapevole del fatto che le somme per la stabilizzazione vanno impegnate entro quest’anno, torni sui propri passi sottraendo al giogo della mala politica il destino di centinaia di famiglie siciliane».
«Si preannuncia per lunedì – conclude Giuseppe Lombardo –un’interrogazione con risposta scritta urgente».




Finanziaria, Nicita(Pd) e Scerra(M5S) annunciano emendamenti congiunti: tra questi Siracusa-Gela e tributi sospesi del ’90

Un pacchetto di proposte che riguardano tanto le infrastrutture quanto la giustizia fiscale, il sostegno agli enti locali, la sicurezza e la valorizzazione dei presidi istituzionali. Li annunciano il deputato Filippo Scerra (M5S) ed il senatore Antonio Nicita (PD), pronti a presentare, in maniera congiunta, una serie di emendamenti nell’ambito della manovra finanziaria e dei provvedimenti in discussione in Parlamento. Un’iniziativa a due voci, nata -spiegano- per rafforzare la richiesta di misure condivise per il territorio siracusano e per la Sicilia.
“I cittadini hanno bisogno di risposte chiare e interventi efficaci”, spiegano Scerra e Nicita. “Per questo abbiamo scelto di coordinare il nostro lavoro, presentando un pacchetto di proposte concrete che riguardano tanto le infrastrutture quanto la giustizia fiscale, il sostegno agli enti locali, la sicurezza e la valorizzazione dei presidi istituzionali. È un metodo di lavoro che mette al centro l’interesse della comunità siracusana”.
Si va dalla richiesta di finanziamento per il completamento del tratto Modica-Scicli della Siracusa-Gela, all’azione per estendere il riconoscimento del rimborso tributi Sisma 90 a tutti i contribuenti. Ed ancora, una importante iniezione di liquidità per rilanciare l’azione del Libero Consorzio comunale di Siracusa; supporto e sostegno ad interventi infrastrutturali su immobili della Capitaneria di Porto di Siracusa e del Siracusa International Institute, ex Isisc.
Per la Sicilia, invece, tra i numerosi emendamenti congiunti di Scerra e Nicita si segnalano quello con cui si chiede la restituzione dei 5,5 miliardi FSC sottratti a Sicilia e Calabria per il bocciato progetto del ponte sullo Stretto. E ancora: canadair per la Sicilia, misure contro siccità e misure per enti locali in dissesto.




Sanità siciliana in crisi, Mirabella (M5S): “Scandali a ripetizione. Al voto prima possibile”

“Gli scandali sulla sanità siciliana stanno diventando troppi e non servono altri episodi per comprendere la gravità della situazione”. A dirlo è Giuseppe Mirabella, referente territoriale del Movimento 5 Stelle a Siracusa, che interviene dopo le nuove contestazioni della Procura di Palermo sulla gestione del sistema sanitario regionale.
Il M5S ricorda di essere stato in prima linea nella mobilitazione dello scorso 15 giugno a Palermo, quando migliaia di cittadini, insieme a forze politiche, associazioni e rappresentanti della società civile, protestarono per chiedere una sanità efficiente.
“Denunciamo da anni – afferma Mirabella – un sistema estremamente politicizzato, afflitto da malfunzionamenti che vanno dai referti consegnati in ritardo alle liste d’attesa interminabili, fino ai viaggi della speranza verso il Nord per ottenere cure adeguate. Una gestione che ha messo la salute delle persone in secondo piano, lasciando spazio a comitati d’affari e logiche di potere”.
Nel mirino anche la situazione siracusana, scossa dalle dimissioni del direttore generale dell’Asp dopo l’autosospensione: un segnale, secondo il Movimento, del “profondo stato di crisi” in cui versa il sistema.
Mirabella critica inoltre l’atteggiamento dei partiti che sostengono il governo regionale. “È paradossale che chi ha contribuito a questo sfascio oggi finga di suonare l’allarme, invocando controlli e ispezioni solo dopo che la magistratura ha acceso i riflettori. Qualcuno potrebbe chiedersi se da quel presunto meccanismo clientelare, al centro delle indagini e basato su nomine e affari, non derivi anche parte della loro forza elettorale”.
Il referente pentastellato indica una sola via d’uscita ed è quella delle elezioni anticipate. “Serve tornare al voto al più presto, per mandare a casa chi interpreta la politica come gestione di potere e denaro, e non come cura dell’interesse collettivo”.
Mirabella rivendica infine la linea del Movimento 5 Stelle, “che applica un rigoroso protocollo di legalità che impedisce a chi ha precedenti penali di candidarsi” e sottolinea il valore delle competenze interne. “Nel territorio siracusano – conclude – possiamo contare sul contributo del dottor Carlo Gilistro, professionista stimato e figura di riferimento per il nostro impegno sulla sanità pubblica”.




Per Siracusa e Augusta 69 nuovi agenti. Cannata (FdI): “Ossigeno per la Polizia Penitenziaria”

Al via oggi il piano di mobilità per 2.627 unità collegato al 185° Corso Allievi Agenti di Polizia Penitenziaria. In particolare, negli istituti carcerari di Siracusa e di Augusta arriveranno 69 agenti. “Con l’arrivo di queste unità, che vanno ad aggiungersi ai neo assunti agenti del 185° Corso arrivati a ottobre – dichiara il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove – abbiamo aumentato la pianta organica degli istituti di 63 unità. Queste ulteriori assegnazioni saranno un prezioso supporto per gli agenti già operativi negli istituti”.
L’arrivo di questi agenti negli istituti penitenziari di Siracusa e di Augusta e gli aumenti di pianta organica “sono un’ulteriore boccata di ossigeno per gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria – le parole del parlamentare FdI Luca Cannata – che ogni giorno affrontano le difficoltà all’interno degli istituti penitenziari. Continueremo, assieme al Sottosegretario Delmastro e al nostro Governo Meloni a lavorare per il territorio”.




Mozione di sfiducia al presidente della Regione Schifani, l’annuncio di M5S, Pd e Controcorrente

Mozione di sfiducia al Presidente della Regione, Renato Schifani. A questa decisione sono giunte le opposizioni: Movimento 5 Stelle, Pd e Controcorrente non hanno dubbi: “Il presidente- dichiarano- è fuggito dalle sue responsabilità, dopo aver riportato indietro la Sicilia con tre anni di scandali, mala gestione e spreco di risorse”. Da San Martino delle Scale, dunque, dopo il “ritiro” di due giorni, i tre gruppi hanno deciso la presentazione della mozione di sfiducia firmata da 23 deputati di opposizione.  I tre gruppi si rivolgono anche a tutti gli altri parlamentari regionali: «Mandiamo un messaggio chiaro: è il momento di mandare a casa il governo Schifani, che ha riportato in vita il cuffarismo come metodo di governo in tutta la macchina regionale, a partire dalla sanità. Siamo a un punto di svolta cruciale: chi sostiene la mozione sceglie di liberare questa terra; chi non la sosterrà, evidentemente, sceglierà di non farlo».
Le opposizioni ribadiscono che “la Sicilia ha bisogno di una guida nuova, credibile e libera da ombre che ne rallentano sviluppo e dignità istituzionale.È il momento della responsabilità — concludono — e della costruzione di un futuro diverso per la nostra regione».

 




Ispezioni in tutte le sale operatorie dell’Asp di Siracusa, Cannata (FdI) sollecita controlli

“Subito ispezioni nelle sale operatorie di tutti gli ospedali della provincia di Siracusa”. Dopo l’interrogazione urgente del parlamentare Francesco Ciancitto di Fratelli d’Italia al ministro della Salute per richiedere l’invio di ispettori, non solo al Papardo di Messina ma anche all’Umberto I di Siracusa, il parlamentare Luca Cannata rilancia ed estende la richiesta del collega di partito. La richiesta nasce dall’inchiesta palermitana sugli appalti e la sanità, che ha toccato anche l’Asp di Siracusa (ieri l’interrogatorio del direttore generale, Alessandro Caltagirone). Tra le 250 pagine di intercettazioni si leggono anche alcuni passaggi di conversazioni tra dirigenti dell’Asp di Siracusa, da cui – secondo Ciancitto – emergerebbero possibili irregolarità nelle procedure di pulizia delle sale operatorie”. Tra questi passaggi, quello in cui il presidente della commissione di gara dell’Asp aretusea Paolo Emilio Russo sostiene, non sapendo di essere intercettato, che “al Papardo non hanno mai pulito le sale operatorie, ci hanno spruzzato l’acqua distillata”. In questo modo avrebbe espresso un giudizio sulla qualità dei servizi di pulizia della ditta che si è poi aggiudicata la gara anche a Siracusa. Lo scorso dicembre al Papardo di Messina sono arrivati i Nas, sequestrando due sale operatorie dopo sei morti sospette. Oggi Cannata torna sulle “ultime notizie sulle possibili irregolarità nelle procedure di sanificazione e pulizia delle sale operatorie che confermano, purtroppo, ciò che avevo già segnalato da tempo sulle opacità nella gestione della sanità della nostra provincia. Già nei mesi scorsi-ricorda- avevo chiesto ispezioni formali all’ASP di Siracusa – dall’AERCA piano sanitario ambientale al caso del minore finito in psichiatria – perché era chiaro che il livello di trasparenza e controllo non fosse all’altezza della tutela dei cittadini. Le parole emerse dall’inchiesta di Palermo, richiamate anche dal collega Ciancitto che ha chiesto anche lui ispezioni sugli ospedali siciliani, impongono adesso un intervento immediato per accertare non solo lo stato reale di disinfezione e sterilizzazione delle sale operatorie, ma anche le condizioni generali dei protocolli sanitari, delle procedure di sicurezza e dei controlli interni sull’intera sanità siracusana”. Cannata ritiene che “in questo scenario, il Direttore Generale Caltagirone dell’ASP di Siracusa – prima autosospeso e adesso dimissionario – lasci un quadro che non può essere ignorato e che impone trasparenza immediata e verifiche rigorose. Non possiamo attendere oltre né permettere che dubbi così gravi rimangano sospesi. La salute si difende con atti, controlli e responsabilità. È necessario garantire ai cittadini ospedali sicuri, reparti efficienti e procedure chiare.La sanità è una cosa seria-conclude Cannata- e continuerò a pretendere trasparenza, controlli e verità”.




Melilli. Approvato il Bilancio di Previsione: “Tra i primi Comuni in Italia”

Approvato il Bilancio di Previsione 2026-2028 del Comune di Melilli. Il consiglio comunale ha dato il via libera allo strumento con anticipo, collocandosi tra i primissimi enti in Italia a dotarsi del documento finanziario”.
La manovra, del valore complessivo di 54,5 milioni di euro, prevede risorse mirate a garantire servizi, misure di sostegno alle famiglie e investimenti destinati allo sviluppo e al benessere della Comunità melillese.
Nel corso della seduta, il Sindaco, Giuseppe Carta, ha illustrato i contenuti salienti del bilancio, confermando il mantenimento invariato delle tariffe IMU e TARI; la continuità dei servizi sociali e scolastici gratuiti; l’assenza dell’addizionale comunale IRPEF; il proseguimento dei servizi assistenziali e dei programmi di supporto rivolti agli studenti e alle persone con disabilità.
Il Primo Cittadino ha inoltre richiamato le principali opere strategiche attualmente in fase di realizzazione, interventi concepiti per potenziare infrastrutture, sicurezza, decoro urbano e servizi alla cittadinanza, contribuendo a un percorso di sviluppo coerente e sostenibile.
“L’approvazione del bilancio con così largo anticipo – ha dichiarato il Sindaco Carta – rappresenta un segno tangibile della nostra capacità di programmazione ed è il risultato di un lavoro sinergico tra tutti gli uffici, i dirigenti e l’Amministrazione. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Marchica per la professionalità e l’impegno profuso.”
Il risultato conseguito testimonia l’impegno costante dell’Amministrazione Comunale verso una gestione solida, trasparente e orientata al futuro”.




Scerra e Antoci (M5S): “Senza l’Europa, la transizione del polo industriale rischia di rimanere una chimera”

“Senza il sostegno dell’Europa, il rilancio nella direzione della sostenibilità del polo industriale di Siracusa rischia di rimanere una chimera”. È con queste parole che il deputato del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra richiama l’attenzione del Governo sul futuro dell’area industriale siracusana, impegnata in un complesso percorso di riconversione verso modelli produttivi più sostenibili.
Scerra ha presentato un’interrogazione al Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, chiedendo all’esecutivo di farsi promotore, anche in sede comunitaria, della prosecuzione e del rafforzamento – nella prossima programmazione europea 2028-2034 – degli strumenti di sostegno alle industrie hard to abate come ad esempio il Just Transition Fund.
“Il sostegno dell’Europa è essenziale per garantire un futuro sostenibile e competitivo alla zona industriale siracusana”, spiega Scerra. “Non possiamo lasciare indietro lavoratori, famiglie e imprese, scaricando sui territori i costi sociali ed occupazionali della transizione energetica. Il Governo deve impegnarsi con serietà anche a Bruxelles, perché la transizione sia davvero giusta e condivisa”.
Il tema è stato sollevato anche a livello europeo dall’eurodeputato M5S Giuseppe Antoci, che ha presentato un’analoga interrogazione alla Commissione europea. Antoci avverte sul rischio che, nella nuova architettura dei fondi di coesione, possano venire meno le azioni specifiche di supporto alla transizione giusta.
“La proposta di accorpare tutti i fondi di coesione in un unico strumento rischia di penalizzare i distretti industriali più esposti, come quello di Siracusa. Non vogliamo che la transizione finisca per accentuare i divari territoriali invece di ridurli. Serve un impegno chiaro dell’Europa per sostenere i poli industriali che intendono riconvertirsi ma che da soli non possono sostenere i costi elevati della trasformazione”.
Quella di Scerra e Antoci è una nuova iniziativa congiunta sul tema. Nelle scorse settimane i due esponenti del Movimento 5 Stelle avevano già inviato una lettera al commissario europeo Raffaele Fitto, per ribadire la necessità di un impegno concreto dell’Unione europea nel percorso di rilancio del polo siracusano.
“Siracusa merita di essere parte integrante delle politiche europee di coesione e sostenibilità. Non si può lasciare indietro chi produce valore e occupazione. La transizione ecologica deve essere un’opportunità, non un nuovo motivo di esclusione”, concludono i due.