Vizio di forma, slitta in Consiglio comunale la relazione sul trasporto pubblico

Due debiti fuori bilancio approvati e rinvio, per motivi tecnici, dell’esame sulla relazione illustrativa del servizio di trasporto pubblico locale. È questo il bilancio della seduta di consiglio comunale che si è tenuta questa mattina sotto la presidenza di Conci Carbone.
I debiti fuori bilancio fanno riferimento a tre sentenze del tribunale. Due riguardano spese legali legate a cartelle esattoriali emesse per canoni di locazione non pagati, poi annullate: l’importo complessivo è di 3.272 euro. La terza sentenza, emessa dalla sezione Lavoro, riguarda invece un contenzioso con una dipendente comunale, alla quale è stato riconosciuto lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica di appartenenza. In questo caso, il debito, comprensivo di spese legali, ammonta a 26.731 euro.
Le due proposte sono state illustrate rispettivamente dai dirigenti dei settori Politiche sociali, Adriana Butera, e Risorse umane, Giacomo Cascio. Nel dibattito in Aula sono intervenuti i consiglieri Cavallaro, Paolo Romano, Zappulla e Greco.
Diversa la sorte della relazione sul futuro del servizio di trasporto pubblico locale, ritirata in autotutela dalla presidenza del consiglio comunale. Dopo circa due ore di confronto e una pausa dei lavori per acquisire i pareri su due emendamenti, è infatti emerso un vizio formale che impediva la trattazione dell’atto.
Secondo quanto chiarito dalla segretaria generale Danila Costa, il problema è stato causato da un disguido tecnico nella trasmissione dell’atto dalla Giunta al Consiglio comunale, attraverso la piattaforma informatica. L’atto dovrà quindi essere riavviato nel suo iter, ma con tempi celeri: incombe infatti la scadenza del 31 dicembre, termine ultimo per la pubblicazione del bando europeo finalizzato all’individuazione del nuovo gestore del servizio.
La proposta, in sintesi, prevede l’affidamento in concessione del trasporto urbano per nove anni, con una spesa complessiva di circa 26 milioni di euro (2,9 milioni l’anno) e una percorrenza annuale di 1.128.337 chilometri.
Fino al momento del ritiro in autotutela, il Consiglio aveva discusso e respinto una proposta del consigliere Greco, che chiedeva il rinvio dell’atto in commissione per la presentazione degli emendamenti. A seguire, l’Aula aveva avviato il dibattito di merito, con gli interventi di Cavallaro, Zappalà, De Simone, Scimonelli, Paolo Romano, Bonafede, Buccheri, Burti, Zappulla e Marino.
La linea dell’Amministrazione, contraria al rinvio, è stata ribadita dall’assessore ai Trasporti Vincenzo Pantano, mentre sul contenuto tecnico della relazione è intervenuta la responsabile unica del procedimento Martina Rinaldo.
La nuova convocazione del Consiglio comunale per l’esame della relazione sul trasporto pubblico dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.




Bufera sanità, sit-in del Pd in ospedale. “Logiche clientelari, servizi inefficienti”

Dopo la manifestazione di ieri pomeriggio a Palermo, si è spostata a Siracusa stamattina la protesta del Pd, organizzata dopo l’inchiesta della magistratura su presunti appalti pilotati nella sanità siracusana. Al sit-in davanti all’ospedale Umberto I hanno partecipato i consiglieri comunali di Siracusa ed i volti principali del Partito Democratico aretuseo. C’era anche il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana. “Quanto emerso lascia intuire le ragioni per cui la sanità siciliana non riesca ad essere efficiente – dice spiegando le ragioni della protesta odierna – perché è mossa da logiche clientelari, ben diverse quindi da quelle legate all’interesse dei cittadini siciliani. Da troppo tempo il potere è in mano alle stesse persone e con le stesse modalità di gestione, che sembrano rispondere solo a interessi”. Intanto, l’Azienda Sanitaria Provinciale sarà retta in questa fase da un commissario nominato dalla Regione, Chiara Serpieri.
Nella protesta a Palermo, il Pd siciliano ha manifestato davanti alla sede dell’Assessorato Regionale della Sanità, contro quello che definisce un quadro “disgustoso dal punto di vista etico e morale”.




Bagni pubblici verso una gestione privata, ok della IV Commissione. “Questione di efficienza”

La IV Commissione consiliare ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che sostiene la linea dell’Amministrazione comunale sulla riqualificazione e gestione dei bagni pubblici di Siracusa.
Durante la seduta del 30 ottobre, la Commissione — presieduta da Ivan Scimonelli — ha esaminato la proposta che prevede la ristrutturazione integrale dei servizi igienici comunali e il loro affidamento in gestione esterna a soggetti privati o cooperative sociali, tramite procedure ad evidenza pubblica.
L’atto approvato, invita gli uffici competenti a definire un regolamento o schema di convenzione che disciplini criteri di affidamento, standard di igiene, accessibilità e controllo della qualità del servizio, con la possibilità di introdurre agevolazioni o punteggi premianti per imprese giovanili e realtà sociali locali.
“Restituire decoro ai bagni pubblici non è solo una questione di igiene, ma di civiltà urbana e accoglienza turistica”, ha commentato Scimonelli. “La gestione esternalizzata garantirà continuità, efficienza e sostenibilità”.




Inchiesta sulla sanità siciliana, vertice delle forze di maggioranza

I partiti della maggioranza si sono riuniti oggi a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Un vertice di oltre quattro ore che arriva dopo l’inchiesta della Procura di Palermo sulla sanità siciliana, con importante filone siracusano.
Gli sviluppi che in queste ore interessano la cronaca politica siciliana vengono seguiti “con attenzione e senso di responsabilità, riponendo la massima fiducia nell’operato della Magistratura e attendendo con rispetto gli esiti delle valutazioni in corso da parte degli organi competenti”, spiegano al termine i segretari ed i capigruppo delle forze politiche che sostengono il governo Schifani.
Nel corso dell’incontro, discussi i temi da inserire nella legge di stabilità. L’obiettivo, in linea con quanto auspicato dal Presidente della Regione, è approvare la manovra entro il mese di dicembre, “così da assicurare stabilità e continuità all’azione amministrativa della Sicilia e al benessere dei cittadini.”




La DC: “Solidarietà e vicinanza a Cuffaro ed agli altri indagati”

Il Direttivo nazionale della Democrazia Cristiana ha appreso nella giornata di ieri dell’apertura di indagini a carico del segretario nazionale, Totò Cuffaro, e di altri tre esponenti del partito.
In una nota, la DC esprime oggi “umana solidarietà e vicinanza al segretario e agli altri indagati (Carmelo Pace, Vito Raso e Antonio Abbonato) confidando che sapranno dimostrare la loro completa estraneità ai fatti contestati, nel pieno rispetto dell’operato della magistratura e dei principi di leale collaborazione istituzionale”.
“La vita del partito – prosegue la nota – prosegue regolarmente, nel quadro di una presenza radicata su tutto il territorio nazionale e legittimata in tutte le sue articolazioni statutarie, con l’obiettivo della difesa dei valori della Costituzione, della cristianità e della legalità, nell’interesse della collettività e di tutti i cittadini”.
La nota è firmata da Renato Grassi, presidente del Consiglio nazionale della DC, Giampiero Samorì, vicesegretario vicario, e Francesca Donato, vicepresidente del Consiglio nazionale.




Inchiesta Sanità, lo sfogo di Auteri: “Vedo sciacalli soddisfatti, arriverà il giudizio divino”

“Leggo con amarezza la cattiveria della gente, la certezza della condanna e tutto ciò accompagnato da rabbia, ferocia e crudeltà — ma soprattutto ignoranza. Infatti gli sciacalli politici fanno fortuna sull’ignoranza e sulla notizia facile”. Il deputato regionale Carlo Auteri della Dc interviene in questo modo sulla vicenda che  riguarda la richiesta di arresto per Totò Cuffaro e Saverio Romano nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate 18 persone per presunti appalti truccati nella Sanità, che secondo la Procura di Palermo sarebbero stati truccati. L’inchiesta tocca anche Siracusa e fra gli indagati figura il direttore generale, Alessandro Caltagirone, con alcuni dirigenti e funzionari (sono cinque in tutto) dell’Asp locale.
Il deputato regionale della Dc affida ai suoi social il proprio rammarico rispetto al modo in cui la notizia della vicenda giudiziaria a carico di Cuffaro è stata commentata da alcuni. “In effetti-la sua considerazione-  cosa ci si può aspettare dal popolo? Fu assolto Barabba, ed è allora che il Signore disse: “Questo popolo non avrà mai pace”… e così è stato. I fatti di oggi nel Medio Oriente sono chiari”.
Poi Auteri alza ulteriormente i toni e definisce “vomitevole vedere i volti soddisfatti di gente che non ha né arte né parte, di persone che non hanno mai fatto un giorno di lavoro e vivono di politica solo perché hanno fallito in tutto.
In ultimo, credo nella bontà dell’uomo Cuffaro, degli amici Vito e Antonio e del collega Pace, che conosco personalmente, e ho assoluta fiducia nella magistratura. Provo però disgusto -conclude Auteri- per gli sciacalli, e prego che Dio vegli sempre sulla buona gente. Sapere che un giorno arriverà il giudizio divino: allora tutti i nodi verranno al pettine, sciacalli”.



Potenziamento dei controlli Arpa nella zona industriale, Auteri: “Atto ispettivo all’Ars per fare chiarezza”

“Atto ispettivo all’Ars per chiedere chiarimenti ad Arpa Sicilia sullo stato di attuazione del potenziamento dei controlli ambientali nella zona industriale di Siracusa”. Lo annuncia il deputato regionale della Democrazia Cristiana, Carlo Auteri. “È trascorso quasi un anno – dichiara Auteri – da quando l’Aula, approvando il comma 1 dell’articolo 56 della finanziaria 2025, ha stanziato 2 milioni di euro destinati ad Arpa Sicilia per l’assunzione di 26 nuove unità e per l’acquisto di mezzi e strumentazione da impiegare nei controlli ambientali nell’area industriale. Fondi già disponibili da gennaio, ma che ad oggi non risultano ancora concretamente utilizzati”. Auteri sottolinea come, negli ultimi giorni, siano state rilanciate dichiarazioni e accuse “fuori luogo e prive di fondamento” da parte di esponenti di AVS e di Europa Verde, secondo cui i fondi sarebbero “spariti” o le assunzioni “false”. “Rimando con forza al mittente queste insinuazioni – aggiunge il deputato – perché le risorse ci sono, sono stanziate e garantite. È però incomprensibile che, a dieci mesi di distanza, Arpa non abbia ancora completato le assunzioni né provveduto all’acquisto delle attrezzature necessarie. È paradossale leggere sulla stampa lamentele sulla mancanza di mezzi quando le risorse economiche sono già disponibili”. Auteri si rivolge direttamente al Presidente dell’Ars chiedendo di farsi da tramite con la Direzione Generale dell’Agenzia per sollecitare l’immediata attuazione delle misure previste: “Non possiamo permettere che l’impegno di quest’Aula venga vanificato da ritardi o cavilli burocratici. Bisogna procedere subito: la qualità della vita dei cittadini che vivono e lavorano nell’area industriale di Siracusa non può più attendere”. Il deputato DC ha infine confermato che porterà la questione in aula per chiedere formalmente ad Arpa Sicilia di riferire sullo stato di avanzamento delle procedure e sull’utilizzo effettivo dei 2 milioni di euro destinati al potenziamento dei controlli ambientali.



Confronto sul sistema rifiuti, porta a porta da bocciare? La Delfa: “Funziona, ma Siracusa non ci crede”

Continua ad alimentare una positiva discussione pubblica la nostra analisi dedicata al problema della gestione dei rifiuti a Siracusa (clicca qui). Dopo le reazioni del consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI) e del referente territoriale del M5s, Giuseppe Mirabella, fa sentire la sua voce anche il portavoce provinciale di Europa Verde-AVS, Salvo La Delfa. “Ho letto con molta attenzione l’articolo e non nascondo che ho avuto difficoltà ad accettare l’ipotesi di passare da una raccolta differenziata porta a porta a un sistema misto con cassonetti smart”, dice nella sua lunga lettera inviata a SiracusaOggi.it.
“L’ho considerata una provocazione – aggiunge – perché non possiamo dimenticare cosa accadeva con la raccolta stradale: ogni cassonetto conteneva materiale di tutte le frazioni, come si è visto anche nella recente ‘sperimentazione’ di via Decio Furnò e Largo Luciano Russo”, aggiunge La Delfa.
L’idea di installare cassonetti in alcune aree “soprattutto se sono le più restie a differenziare” rappresenta un passo indietro. “La raccolta porta a porta – ricorda – è lo strumento che ha permesso a tutte le città italiane di aumentare e mantenere nel tempo la percentuale di differenziata, migliorandone anche la qualità”.
E i numeri, sostiene, parlano chiaro: “Siracusa è passata in cinque anni dall’8,05% del 2017 al 49,77% del 2021. Poi però qualcosa si è fermato”. Negli ultimi quattro anni la percentuale di raccolta differenziata a Siracusa è rimasta praticamente invariata: “50,42% nel 2022, 50,32% nel 2023 e 53% a luglio 2025”, elenca La Delfa. “Dati lontani dal 65% imposto dall’Europa, con una qualità del differenziato non ottimale e con una produzione pro capite di 520 chili di rifiuti l’anno, contro i 440 chili di Treviso, che raggiunge l’87% di differenziata”.
Lecito chiedersi cosa sia successo in questi anni e perchè non si sia riusciti a superare la soglia del 50%. Secondo il rappresentante di Europa Verde, la città ha pagato anni di immobilismo. “Non si è fatto nulla per ridurre la produzione dei rifiuti, promuovere punti vendita ‘alla spina’ o recuperare le eccedenze alimentari. Non esiste una casa del riuso e il compostaggio domestico è stato abbandonato”, denuncia.
Critiche anche alla gestione del servizio da parte della ditta Tekra: “Era prevista una capillare informazione ai cittadini, ma non è mai stata attuata. È sintomatico – osserva – che il DEC, durante la sua audizione in consiglio comunale, non sia riuscito a elencare le azioni di comunicazione svolte dall’azienda”.
Un altro nodo riguarda la tariffazione puntuale, cioè il sistema che fa pagare in base ai rifiuti prodotti. “È prevista dal capitolato d’appalto del 2019 – ricorda La Delfa – ma a quattro anni di distanza siamo ancora alla sperimentazione”.
Per La Delfa, le responsabilità sono diffuse. “È mancata una regia, un indirizzo politico, una gestione unitaria. Si sono avvicendati DEC, assessori e RUP senza continuità. Nei primi tre anni e mezzo, il commissariamento ha impedito al Consiglio comunale di esercitare il suo ruolo di controllo. E anche il Comitato cittadino per la raccolta differenziata ha smarrito la propria funzione”. Il risultato, denuncia, “è sotto gli occhi di tutti: discariche a cielo aperto, scarsa qualità del differenziato, incuria e sporcizia. Se non si interviene con azioni concrete – avverte – non basteranno telecamere e multe per invertire la rotta”.
Eppure, Salvo La Delfa vede anche spiragli positivi. “Nonostante tutto, in città ci sono quartieri dove la raccolta differenziata funziona, scuole impegnate in progetti di sensibilizzazione e associazioni che si spendono per rendere Siracusa più pulita”. Quindi ci sono le potenzialità per diventare un comune virtuoso. “Ma serve smettere di improvvisare: questa città va governata e gestita bene”.




Potenziamento Arpa, Carta: “Entro fine anno operative le nuove 26 unità, realtà concreta”

“Leggo con stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali che, evidentemente disinformati, continuano a parlare di promesse non mantenute riguardo al potenziamento dell’Arpa di Siracusa. I fatti parlano chiaro: i 2 milioni di euro stanziati nella passata Finanziaria Regionale non sono una promessa, ma una realtà concreta. L’ARPA Sicilia ha concluso le procedure concorsuali e le 26 nuove unità di personale, tra ingegneri laureati e diplomati specializzati nei controlli ambientali, saranno operative entro la fine dell’anno, dopo il necessario periodo di formazione e addestramento. Si aggiungeranno alle 5-6 unità già presenti nella provincia di Siracusa, determinando un incremento straordinario delle capacità operative”. Così il deputato regionale Giuseppe Carta, presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e mobilità, risponde al tema sollevato nelle ore scorse.
“Per quanto riguarda il caso specifico dell’Hub Cem, è bene ricordare che l’Arpa opera nel rispetto rigoroso delle procedure amministrative e che il ritardo nel parere è stato determinato da un sovraccarico temporaneo dovuto alla straordinaria mole di lavoro legata ai numerosi appalti e grandi opere in corso. Una situazione che stiamo affrontando e risolvendo con il potenziamento strutturale di cui sopra almeno per la nostra provincia. A Siracusa stiamo creando una nuova Area AERCA, Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione ambientale del territorio siracusano” dichiara con soddisfazione. “Questa nuova struttura avrà un proprio dirigente con funzione apicale, che garantirà autonomia decisionale e rapidità di intervento. Le 26 figure professionali specializzate, sommate al personale già operativo, costituiranno un apparato tecnico di primissimo livello con una funzione di supporto diretto ai Sindaci e al Libero Consorzio in materia di prevenzione ambientale”, aggiunge.
“L’Area AERCA avrà un’assemblea di coordinamento formata dai Sindaci del territorio, per garantire partecipazione democratica e risposta immediata alle esigenze locali. Questo progetto, finanziato e in fase di realizzazione avanzata, è frutto del lavoro sinergico della IV Commissione Ambiente e dell’Assessorato al Territorio, che ringrazio per la collaborazione fattiva e l’impegno concreto dimostrato”. Conclude “Stiamo risolvendo problemi strutturali che nessuno è riuscito ad affrontare in passato. Come si suol dire: “Niente hanno fatto loro e niente dobbiamo fare noi” ma questo non è il nostro caso. Noi abbiamo fatto, stiamo facendo e continueremo a fare, con i fatti e non con le chiacchiere. Il giorno dell’inaugurazione della nuova Area AERCA inviteremo tutti coloro che oggi manifestano perplessità, strumentalmente solo a mezzo stampa, così che potranno toccare con mano ciò che abbiamo realizzato”.




Rottamazione quinquies, pressing di Scimonelli: “Il Comune aderisca”

“Il Comune di Siracusa ricorra alla nuova rottamazione-quinquies, introdotta dal DL 39/2024, che consente  di aderire alla definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, cancellando sanzioni e interessi e lasciando dovuto solo il capitale”. L’idea è del consigliere comunale Ivan Scimonelli di “Insieme”, che sollecita l’amministrazione comunale a muoversi in tale direzione. “Si tratta di un’occasione concreta per recuperare crediti da tempo non riscossi e, allo stesso tempo, dare un segnale di fiducia e sostegno a quei cittadini e imprese che vogliono regolarizzare la propria posizione-fa notare Scimonelli-A Siracusa, tuttavia, l’adesione non è automatica: serve una delibera del Consiglio comunale, su proposta dell’Amministrazione, come previsto dal Regolamento di contabilità. È una decisione-prosegue il consigliere comunale di “Insieme”-  che unisce buon senso amministrativo e sensibilità sociale, perché consente all’Ente di incassare risorse reali e ai contribuenti di chiudere situazioni pendenti con maggiore serenità. Confidiamo nella sensibilità e nella competenza dell’assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa, affinché l’Amministrazione predisponga al più presto la proposta di delibera di adesione. Non è una misura politica ma una scelta di responsabilità condivisa: fa bene ai conti pubblici e ai cittadini”. Infine un’ultima considerazione. “La Rottamazione-quinquies – conclude Scimonelli- non è un condono, ma uno strumento di equilibrio e di giustizia amministrativa. Recuperare oggi risorse certe è meglio che lasciare crediti irrecuperabili nei bilanci di domani. È un gesto di buona amministrazione, che può davvero fare la differenza.”