Tragedia in via Eschilo, 40enne trovato senza vita in casa. Indagini in corso

Dramma in via Eschilo, a Siracusa. Nella tarda serata di sabato, sirene e lampeggianti hanno spezzato la usuale tranquillità della zona. Il corpo senza vita di un 40enne è stato rinvenuto all’interno del suo appartamento. Si tratta di una persona molto nota nell’ambiente sportivo siracusano, in particolare quello calcistico.
Le indagini affidate alla Polizia dovranno chiarire cosa è accaduto. Alcuni residenti avrebbero raccontato di aver udito violente urla e poi un improvviso ed inquietante silenzio. Aspetto che dovranno essere vagliati dagli investigatori. Al momento, nessuna pista viene esclusa, neanche quella di un tragico gesto estremo.

Foto archivio




Scontro mentre fanno motocross nelle campagne, grave centauro: interviene elisoccorso

È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per uno dei motociclisti vittime di incidente. È accaduto nel primo pomeriggio, alle porte sud di Siracusa, nei pressi di traversrsa Case Bianche, poco dopo gli svincoli autostradali.
Secondo quanto si apprende, erano impegnati in una sessione di motocross, tra le campagne. Durante le manovre, lo scontro.
Sul posto in pochi minuti sono arrivati i soccorsi del 118, prontamente allertati. Alla luce dalle condizioni dell’uomo, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’altro ferito è stato trasferito in ospedale a Siracusa.
Sul posto anche Polizia Municipale e Carabinieri che hanno assicurato un atterraggio in sicurezza sull’area individuata, nei pressi del luogo dove si trovava il ferito.




Incredibile a Portopalo, volontari di Protezione Civile aggrediti mentre spengono incendio

Incredibile episodio a Portopalo. Tre volontari di Protezione Civile in servizio antincendio in contrada Pagliarello sono stati vittime una violenta aggressione. Uno di loro ha riportato la frattura della mandibola. “È gravissimo quanto accaduto”, dicecil sindaco Rachele Rocca che condanna con fermezza l’episodio. Ad aggredire il coordinatore del Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile e due volontari sarebbe stato – rivela la prima cittadina – il presunto proprietario del terreno su cui bruciavano delle sterpaglie.
“L’aggressore, che, oltre ai pugni, ha rivolto anche pesanti minacce, è stato successivamente individuato nel centro abitato e davanti al Palazzo Comunale, mentre continuava a cercare i volontari per uno scontro fisico, nonostante quanto accaduto. Sono state immediatamente informate le Forze dell’Ordine, il Comando Stazione dei Carabinieri e la Polizia di Stato, con i quali è in corso un attento coordinamento”, spiega Rocca.
“Esprimo la mia totale solidarietà ai volontari coinvolti, con l’augurio di pronta guarigione, e piena fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine, affinché si faccia luce con tempestività su questo episodio che colpisce non solo delle persone, ma un intero sistema di civiltà e di impegno pubblico”, conclude la sindaca.
Dura condanna arriva anche dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, con Biagio Bellassai.”Ennesimo increscioso incidente occorso questa mattina ai volontari del Gruppo comunale di protezione civile di Portopalo. Esprimo tutta la mia personale solidarietà e quella dei funzionari del Servizio S15 del DRPC Sicilia, ai volontari ed al Comune di Portopalo. Spero vivamente che simili episodi siano affrontati con priorità dalle Autorità, a salvaguardia di persone che dedicano il proprio tempo libero a proteggere la pubblica e privata incolumità”.




Oncologia torna a casa, dal 6 ottobre reparto attivo all’Umberto I

Dopo anni di attesa, il reparto di Oncologia dell’Asp di Siracusa torna “a casa”. Da lunedì 6 ottobre, infatti, l’Unità operativa diretta dal dottor Paolo Tralongo sarà nuovamente attiva al piano terra dell’ospedale Umberto I del capoluogo, nei locali interamente ristrutturati e riqualificati secondo i più moderni criteri di umanizzazione dei luoghi di cura.
La conclusione dei lavori di adeguamento – resi necessari dopo che, per quasi quattro anni, gli spazi erano stati utilizzati dal Pronto Soccorso a causa dell’emergenza Covid – segna il compimento di un impegno assunto e mantenuto dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone.
Il trasferimento dei pazienti attualmente ricoverati avverrà nella serata di domenica 5 ottobre, mentre da lunedì mattina il reparto sarà pienamente operativo con le attività di poltrona e degenza.
“Restituiamo alla comunità un punto di riferimento fondamentale per la cura oncologica”, dichiara Caltagirone. “Non è solo un rientro, ma la restituzione di un diritto alla cura in un ambiente concepito per il benessere della persona. Abbiamo voluto garantire una qualità strutturale ed estetica senza compromessi e il tempo impiegato è stato necessario per consegnare ai cittadini un reparto di vera eccellenza”.
Il direttore generale ha voluto ringraziare i direttori sanitario e amministrativo Salvatore Madonia e Ornella Monasteri, il dottor Paolo Tralongo, le direzioni medica e amministrativa dell’ospedale e tutto il personale coinvolto. “È stato un successo di squadra – ha sottolineato – reso possibile dalla sinergia di tutti, che hanno lavorato con dedizione e rapidità per raggiungere un traguardo tanto atteso per la salute pubblica del nostro territorio”.
Il nuovo reparto è stato realizzato seguendo un approccio human-centered, fondato sull’Evidence-Based Design, secondo cui l’ambiente fisico contribuisce in modo determinante al benessere psicologico e al decorso clinico dei pazienti. L’obiettivo è stato creare uno spazio che evochi il calore e la sicurezza di una casa: accogliente, intimo e funzionale.
Il reparto dispone di dieci posti letto ordinari, due per il day hospital e una grande sala infusionale con dieci postazioni per le terapie, progettate per assicurare comfort, privacy e monitoraggio costante.
A suggellare l’importanza del traguardo, venerdì 24 ottobre il nuovo reparto di Oncologia riceverà la visita ufficiale dell’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, che incontrerà i vertici dell’Asp, il personale e gli organi di stampa per illustrare alla cittadinanza il valore strategico dell’investimento.
Con il ritorno di Oncologia nella sua sede storica, l’ospedale Umberto I compie un passo decisivo verso una sanità più vicina alle persone, restituendo ai pazienti e alle loro famiglie un luogo di cura che è anche un simbolo di fiducia.




Farmacie caos a Siracusa: Epipoli resta senza, Scala Greca si affolla. E’ la scelta giusta?

Diventa un caso politico la scelta di aprire una nuova farmacia a Scala Greca. Ma le implicazioni sono anche di carattere sociale e sanitario per una fetta ampia della città capoluogo. Si tratta infatti dell’ultima sede farmaceutica che può essere attivata a Siracusa, in base ai criteri stabiliti che si rifanno essenzialmente alla popolazione.
Originariamente il Comune di Siracusa aveva previsto l’istituzione di quella sede (indicata come la numero 36, ndr) ad Epipoli, tra Villaggio Miano e Pizzuta. L’obiettivo era garantire un presidio farmaceutico in una zona scarsamente abitata ma in crescita, come previsto dalla legge 475/1968 che impone l’accessibilità del servizio anche nei contesti decentrati. Tuttavia, quella farmacia non è mai stata aperta. La motivazione ufficiale sarebbe stata la “mancanza di locali idonei” (aree S3).
Per comprendere ancora meglio, facciamo un passo indietro. La vicenda ha inizio con il ritardo del Comune di Siracusa nell’aggiornamento della pianta organica delle farmacie 2022. Le competenze su di un simile sono sono generalmente in capo proprio all’ente comunale. La Regione, però, decide di nominare un commissario ad acta che si insedia nel marzo del 2024. Ed è così che, incontro dopo incontro, si arriva alla fine di quell’anno ad una riperimetrazione della zona che comporta lo spostando la sede farmaceutica, inizialmente destinata ad Epipoli, su Scala Greca, già servita. Nei giorni scorsi, con determina, Palazzo Vermexio prende atto e ufficializza il tutto.
Il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro, aveva già sollevato il caso un anno addietro ed oggi torna a segnalarne alcuni aspetti degni di approfondimento. “Ho presentato nel 2024 un ordine del giorno con cui ho chiesto di restituire al Consiglio comunale la possibilità di deliberare su una questione da cui era stato inspiegabilmente escluso. Si è trattato di una lesione delle prerogative del massimo organo rappresentativo dei cittadini”, spiega. Durante la discussione dell’odg, il dirigente comunale ha ridimensionato la questione sostenendo che la riperimetrazione rappresentasse soltanto una conferma del piano precedente. “Ma la successiva determina n. 4727 del 25 settembre 2024 sembra far emergere altro”, aggiunge il capogruppo di FdI. Quella determina è l’atto formale con cui il commissario ad acta ha ufficialmente spostato la sede farmaceutica originariamente prevista per Epipoli/Pizzuta, nel cuore di viale Scala Greca, “modificando i confini di zona e lasciando scoperti circa 15.000 residenti”. Con quell’atto, peraltro, viene soppressa anche la sede farmaceutica estiva di Fontane Bianche, “eliminando un ulteriore punto di riferimento stagionale per cittadini e turisti”.
E tutto questo spinge Cavallaro a sostenere che si è fatto “l’esatto contrario di ciò che la legge prevede. I fatti confermano le preoccupazioni che avevamo espresso. La politica deve intervenire nella pianificazione del servizio farmaceutico, perché la competenza spetta al Consiglio comunale, non ai tecnici che agiscono in solitudine. Purtroppo si è scritta un’altra pagina spiacevole nel governo della città, con disagi ai cittadini e un Consiglio comunale mortificato, quasi nel silenzio generale”.
Ancora più netto è il capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli. “Collocare la farmacia a Scala Greca significa relegarla al margine dell’area non servita, invece che al centro dove il servizio sarebbe realmente necessario. Il problema c’è. Ora però si passi dalle parole ai fatti, con un intervento istituzionale immediato”, dice fermo. Posta l’urgenza di rimediare, il consigliere – che aveva trattato il caso in Commissione nei mesi scorsi – elenca i passaggi da mettere in fila: convocazione urgente di un tavolo tecnico con commissario ad acta, Asp e Ordine dei Farmacisti; sopralluogo ufficiale di tecnici comunali per verifiche sui locali disponibili ad Epipoli; richiesta di sospensione della determina fino al compimento delle verifiche ed infine “delibera consiliare che affermi il principio dell’equa distribuzione territoriale del servizio farmaceutico”.
Scimonelli non nasconde la polvere sotto al tappeto. “Senza queste verifiche, Epipoli sarà privata di un servizio essenziale. E non ci sarà più tempo o modo di porvi rimedio. Il nostro obiettivo non è la polemica, ma garantire un risultato concreto per il quartiere, utilizzando tutti gli strumenti tecnici e istituzionali a disposizione”.
Intanto, il capogruppo di Insieme serve alcuni dati utili per dare una proporzione: “Epipoli conta oltre 7.000 residenti e più di 2.700 famiglie risultano ad oggi senza una farmacia di prossimità”.




Una tomba per Shawki, vittima di un incidente in mare al largo di Siracusa

A oltre un anno dalla tragedia in mare a causa del quale ha perso la vita, Shawki AlKlilp, il cittadino siriano morto ad agosto del 2024 a causa di una collisione tra una motovedetta della Guardia Costiera e un’imbarcazione di migranti al largo di Avola ha una tomba. Lo annuncia Ramzi Harrabi, mediatore culturale e punto di riferimento per le comunità straniere nel territorio. I funerali dell’uomo erano stati celebrati con rito islamico. Per rendergli omaggio era arrivato in Sicilia il fratello, Hazem, rifugiato in Olanda. Alklip aveva 35 anni. Secondo quanto il fratello raccontò subito dopo la tragedia, “il 35enne era in fuga dalla morte da 13 anni. Era riuscito a scappare durante la guerra civile per arrivare in Libano prima ed in Libia poi. Sognava di sbarcare in Europa , ma è morto a Siracusa”. Shawki era padre di tre figli, uno dei quali nato da appena un mese quando l’uomo ha perso la vita. Dopo la collisione, la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità. Ieri sono stati ascoltati i periti per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.




“Alto Impatto”, le attenzioni delle forze dell’ordine su Lentini

Ancora un servizio straordinario di controllo del territorio ad “alto impatto”. Questa volta fari puntati su Lentini. Il dispositivo ha visto impegnati agenti della Polizia di Stato – in servizio presso il Commissariato di Lentini, il Reparto Prevenzione Crimine di Catania, la Divisione Amministrativa e Sociale della Questura, la Polizia Scientifica e le unità cinofile della Questura di Palermo – insieme a militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto.
Coordinata sul posto dal dirigente del Commissariato Roberta Abate, l’operazione ha previsto l’allestimento di 14 posti di controllo, con l’identificazione di 336 persone (57 già note alle forze dell’ordine) e la verifica di 123 veicoli. Controllate anche 35 persone sottoposte a misure restrittive.
Particolare attenzione è stata rivolta agli esercizi commerciali del territorio: sette attività sono state sanzionate per irregolarità in materia di igiene alimentare e rispetto delle norme amministrative.
Durante nove perquisizioni, è stato individuato un vero e proprio “market della droga” all’interno di un’abitazione fatiscente. Nascosto dietro un armadio, gli agenti hanno scoperto un passaggio segreto ricavato nel muro, che conduceva a una serra indoor con tende, lampade termiche, aeratore e fertilizzanti.
Il blitz ha portato al sequestro di 116 grammi di marijuana, 105 grammi di hashish, 66 grammi di cocaina e 1,24 grammi di crack. Un uomo di 29 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.




Crollo all’Alberghiero di Siracusa, la Cgil: “Tragedia sfiorata, servono interventi immediati”

“Quello avvenuto ieri all’Alberghiero di Siracusa è un ennesimo, pericolosissimo campanello d’allarme che non possiamo più ignorare”. Così Gianni La Rosa, segretario provinciale della Flc Cgil Siracusa, dopo il distacco di intonaco e calcinacci dal soffitto dell’androne principale dell’Istituto Alberghiero Federico II, avvenuto nella mattinata di venerdì 3 ottobre.
Il cedimento, che non ha provocato feriti, si è verificato mentre la scuola era quasi deserta, poiché molti studenti stavano partecipando a una manifestazione in città. L’edificio è stato subito evacuato e dichiarato inagibile in via precauzionale, con la sospensione delle lezioni.
“Se quell’androne fosse stato affollato – ha dichiarato La Rosa – oggi parleremmo di una tragedia. Serve un piano straordinario per la messa in sicurezza di tutto il patrimonio scolastico provinciale. La sicurezza di studenti, docenti e personale non può più essere sacrificata ai ritardi e ai tagli”.
Sulla stessa linea la Fillea Cgil di Siracusa, che denuncia anni di incuria. “Da troppo tempo le scuole non vengono manutenzionate. È ora di smetterla con interventi spot e di avviare una vera riqualificazione dell’edilizia scolastica, anche per ridare dignità e lavoro al settore edilizio”.
Flc e Fillea Cgil, insieme alle Rsu e alle rappresentanze sindacali d’istituto, annunciano infine iniziative di mobilitazione per mantenere alta l’attenzione sul tema e garantire la riapertura in sicurezza dell’Istituto “Federico II”.
Dal Libero Consorzio, intanto, il presidente Giansiracusa anticipa l’avvio di un piano di manutenzioni a partire da novembre. Ed è intanto in dirittura d’arrivo il programma di razionalizzazione delle sedi scolastiche, con cui dovrebbero trovare maggiore dignità anche quelle scuole ancora alloggiate in bassi o garage.




Furto al ristorante, denunciato 29enne. E’ lo stesso poi arrestato con bomba carta in corso Gelone

Individuato e denunciato un 29enne per il furto commesso ai danni di un ristorante del centro storico. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ed i successi approfondimenti investigativi hanno fatto emergere una serie di elementi a carico dell’uomo.
Peraltro si tratta della stessa persona arrestata lo scorso 30 settembre. Era stato sorpreso nella notte in corso Gelone, in sella ad una bici rubata e con un ordigno rudimentale destinato a non si sa ancora bene quale attività.
L’episodio del furto risale invece al 27 settembre.




Lotta all’abusivismo e tutela della concorrenza leale, Cna incontra il Prefetto Armenia

Una delegazione di Cna Siracusa ha incontrato nei giorni scorsi il Prefetto Chiara Armenia. Un momento di confronto istituzionale improntato alla collaborazione e al dialogo costruttivo. Per l’associazione territoriale erano presenti la presidente Rosanna Magnano, il vicepresidente Santi Lo Tauro e il presidente di Cna Fita Siracusa, Francesco Lombardo.
Tra i temi affrontati, particolare attenzione è stata riservata alla lotta all’abusivismo ed alla tutela della concorrenza leale, fenomeni che – come sottolineato dai rappresentanti della Cna – danneggiano le imprese regolari e mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.
“Siamo grati al Prefetto per la disponibilità e l’ascolto dimostrato. Continueremo a promuovere il dialogo come strumento di crescita e coesione, convinti che solo la collaborazione tra istituzioni e rappresentanze sociali possa garantire un territorio più giusto e competitivo”, ha detto la presidente Magnano.
Nel corso dell’incontro, l’associazione ha inoltre espresso la volontà di rafforzare la presenza sul territorio con iniziative di sensibilizzazione, in sinergia con le autorità competenti, per promuovere sicurezza, legalità e sviluppo sostenibile delle imprese locali.