Frecciabianca, la sperimentazione per ora non tocca Siracusa. E Confcommercio si arrabbia

L’arrivo dei nuovi Frecciabianca in Sicilia agita il dibattito pubblico siracusano. “Perchè il capoluogo aretuseo rime fuori dai progetti di sviluppo della rete ferroviaria siciliana?”, si domanda ad esempio il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello. “Il Frecciabianca opererà esclusivamente nella tratta Palermo–Catania-Messina: una circostanza che ci lascia alquanto sgomenti. E’ un modello di sviluppo che non possiamo accettare. La stazione di Siracusa fu costruita come stazione terminale della linea jonica Messina-Catania-Siracusa e, da allora, è sempre stata, insieme a Palermo, la stazione terminale dei treni a lunga percorrenza in arrivo e in partenza dalla Sicilia”.
Ora, la lunga percorrenza (gli Intercity) non è in discussione ma è pur vero – come ricorda Piscitello – che “negli ultimi anni, nel sostanziale assordante silenzio di chi dovrebbe difendere e promuovere gli interessi del nostro territorio, la stazione è stata sempre più depotenziata fino ad arrivare all’odierna, inaccettabile, scelta di declassarla di fatto in una stazione secondaria”.
Il treno non è un mezzo di trasporto conveniente e pratico per Siracusa. I tempi di percorrenza restano lunghi su tracciati poco agevoli. “E tutto ciò, ovviamente, rappresenta un grave danno per il nostro territorio, tenuto anche conto che nella nostra provincia il comparto turistico rappresenta sempre più una parte rilevante del PIL complessivo e che nel settore ricettivo alberghiero, attualmente, vi sono circa 13 mila posti letto, ovvero quasi il 10 per cento dell’intera offerta siciliana. Accettare silenti le scelte di progressiva marginalizzazione dal traffico ferroviario nazionale, mobilità green per eccellenza, rappresenterebbe, pertanto, una grave e inescusabile negligenza dell’intera classe dirigente siracusana”, accusa Piscitello.
“Tutti gli studi indicano che dove c’è una facile mobilita di persone e di merci, le comunità crescono rapidamente e in un modo florido. Pertanto, non si può parlare di sviluppo, ancor meno sostenibile, della nostra provincia senza potenziare i trasporti ferroviari. Anche i siracusani devono avere la possibilità di spostarsi in treno come tutti gli altri cittadini europei e di poter lavorare per la crescita dei flussi turistici, così come merita il territorio”. Critiche anche da ArticoloUno con Pippo Zappulla: “non comprendiamo l’enfasi talmente esagerata da apparire quasi surreale promossa per presentare un treno che da Catania a Palermo ci impiegherà 3 ore e 15 minuti. Quindi il passo avanti è davvero lentissimo ma scegliamo di salutarlo ugualmente positivamente. Si asserisce che l’obiettivo – dichiara Zappulla – è quello di ridurre ulteriormente il tempo di percorrenza fino a 1 ora e 40. Bene, quando sarà raggiunto rappresenterà un altro passo avanti ma ditelo che non si tratta di freccia rossa e di alta velocità ma di modernizzazione e velocizzazione delle tratte e dei percorsi”.
Il progetto sperimentale Frecciabianca prevede la possibilità di estendere le corse anche alla intera linea costiera siciliana, qualora questa fase di sperimentazione Palermo-Messina-Catania dovesse rivelarsi funzionale e richiesta. Siracusa, nel frattempo, è e rimane stazione di partenza e arrivo degli Intercity e al governo è in fase avanzata lo studio di fattibilità per consentire nel 2024 l’arrivo dei mini Frecciarossa in Sicilia ed a Siracusa. Dopo anni, almeno 20, di assoluto stallo (e grandi e condivisi silenzi) qualcosa finalmente pare muoversi nella direzione del miglioramento del servizio.




Paura alla Cittadella dello Sport, cede un palo portabandiera: sfiorati atleti

Un palo portabandiera del gruppo piazzato nei pressi della piscina Caldarella, alla Cittadella dello Sport di Siracusa, è venuto improvvisamente giù nel pomeriggio. Forse a causa del vento, il pesante elemento si è abbattuto poco distante dagli atleti che si stavano allenando nei pressi. La buona sorte ci ha messo del suo e nessuno ha riportato conseguenze. Ma la paura è stata, comprensibilmente, tanta.
Il palo, nella caduta, ha distrutto la sedia su cui solitamente siedono gli allenatori a bordo vasca: per fortuna, in quel momento era vuota.




Strisce pedonali e segnaletica, il Comune non può spendere più di 250 euro al giorno

Da oggi debuttano le nuove norme del codice della strada. Una riguarda i pedoni e le strisce pedonali e dispone la precedenza che le auto devono sempre concedere a chi attraversa, ma anche a chi si sta apprestando ad attraversare, sulle strisce pedonali.
Con una battuta, però, verrebbe da dire che a Siracusa questa si presenta come una norma di difficile applicazione. Le strisce pedonali raramente si vedono in strada. Scolorite, scomparse, dimenticate. L’assessore alla Mobilità, Maura Fontana, affronta il tema. “Senza alcun velo, i siracusani devono sapere che per la segnaletica abbiamo un budget di circa 7mila euro mensili. Vale a dire circa 250 euro al giorno, quando per sostituire un palo di segnaletica verticale ne occorrono già 190. Con queste somme non andiamo lontano”, deve ammettere allargando le braccia. Colpa di Palazzo Vermexio disattento verso i bisogni della mobilità? “No, tutti i Comuni sono alla canna del gas. Soffrono in particolare quelli del Mezzogiorno e si moltiplicano gli appelli al governo”, risponde la Fontana. Il taglio dei trasferimenti nazionali e regionali ha reso sempre meno puntuale la capacità di intervento di una pubblica amministrazione, su di un tema però avvertito dalla popolazione come la segnaletica.
Quando poi le strisce pedonali vengono dipinte, spesso sbiadiscono nel breve volgere di alcune settimane. Perchè? Risponde sempre l’assessore Fontana. “Ci sono tre tipi di vernici per queste finalità. Uno economico, ma pressochè inutile perchè va via subito. E non è quello che usiamo noi. Ce ne è un secondo tipo, di qualità intermedia, per la segnaletica ampia, ed è quello che usiamo. E poi il tipo che non va via: ma ogni bomboletta, bomboletta non un secchio, costa 25 euro. E con una bomboletta fai qualche metro lineare…”.
Per non parlare, poi, dei noti problemi con tombini, buche e pozzetti. “Abbiamo in atto un contratto di appalto per la gestione di questi servizi. Il contratto non prevede la sostituzione ma la messa in sicurezza. Questo significa che l’unica cosa possibile sono quelle brutture che vediamo: paletti in ferro con rete arancione. Le somme per intervenire in maniera definitiva sono 4 volte superiori e non le abbiamo. Le amministrazioni pubbliche sono allo stremo, purtroppo non solo Siracusa”.




Siracusa. Via Columba, iniziano nel pomeriggio i lavori sulla conduttura

Inizieranno nel pomeriggio i lavori di riparazione, da parte della Siam, della condotta di via Columba la cui rottura è la causa dell’allagamento formatosi in questi giorni lungo la strada. Per consentire l’intervento di manutenzione, un tratto della carreggiata, in direzione viale Ermocrate, subirà un restringimento e il servizio Viabilità del settore Trasporti e diritto alla mobilità ha emesso stamattina un’ordinanza con la quale si istituisce temporaneamente il divieto di sosta con rimozione coatta.
​Ad avere ceduto, spiegano dal servizio idrico, è un tratto di una delle due condotte fognarie che, in parallelo, portano al depuratore di contrada Fusco i reflui delle zone a sud della città. Il tubo si è rotto per la troppa pressione idrica a cui è stato sottoposto dal giorno dell’alluvione poiché ha drenato anche l’acqua che si era accumulata nei campi, come hanno confermato le analisi svolte dai tecnici.
​L’intervento inizia solo oggi poiché per operare è stato necessario attendere che il flusso dell’acqua si riducesse fino a livelli normali così da potere utilizzare solo una delle due condotte.




Siracusa. Piano paesaggistico, Cafeo con Ance: “Rivederlo o sarà declino economico”

Il dibattito sul piano paesaggistico e sulle possibilità che concede e che nega al territorio prosegue.
A dire la sua in questa occasione è il deputato regionale della Lega Giovanni Cafeo, che sposa la tesi di Ance Siracusa.
“I sindaci pensino a rivedere i piani paesaggistici altrimenti il declino economico e sociale sarà inarrestabile- dice Cafeo- La conseguenza sarà la perdita di investitori e risorse in grado di rilanciare un territorio che necessita di crescita e lavoro”.
“È evidente che sotto la scure del piano paesaggistico siano già caduti milioni di euro di potenziali investimenti – ricorda Cafeo – fatti fuggire grazie alla pervicacia di chi fraintende la necessaria tutela del territorio con il suo sfruttamento, peraltro già ampiamente avvenuto a Siracusa negli anni 70”.
“Diversamente da allora però, oggi esistono norme già molto stringenti ma soprattutto numerose possibilità di costruire rispettando l’ambiente e i tre pilastri della sostenibilità, ossia quella sociale ed economica oltre a quella ambientale, senza la necessità di imballare un territorio – prosegue l’On. Cafeo – fino ad arrivare alla paradossale situazione in cui persino gli interventi di ammodernamento e potenziamento dei porti oggi vengono negati, favorendo così quelli dei territori circostanti”.
“Quella di Ance e degli imprenditori siracusani non è una battaglia per una cementificazione ormai impossibile, ma semmai è l’ultimo, disperato tentativo di salvare la città da un declino socio-economico inarrestabile – conclude l’On. Cafeo – per questo chiedo ai sindaci di attivarsi per promuovere la revisione del piano paesaggistico, includendo nel confronto che auspico maturo e senza preconcetti le forze attive e le associazioni ambientaliste del nostro territorio”.




Siracusa. Ancora sul Piano Paesaggistico, Morreale: “Non c’è bisogno di altro cemento”

“Non c’è bisogno di altro cemento a Siracusa”. Per il mondo ambientalista manca ogni presupposto per pensare anche solo di riaprire il dibattito sul Piano Paesaggistico ed i suoi vincoli di tutela. “Per decenni hanno costruito allegramente tutto quello che volevano, senza il rispetto di alcuna regola, e ancora vorrebbero continuare a farlo. Hanno versato asfalto e cemento nella maniera più selvaggia possibile, anche in aree di valenza archeologica, naturalistica e paesaggistica, distruggendoli per sempre, le loro betoniere non si sono fermate davanti a niente, nemmeno davanti al letto di un fiume (viale L. Cadorna, via Costanza Bruno), a una terme bizantina (v. Arsenale), a
una villa liberty (Via Tisia, via Necropoli Grotticelle, viale Scala Greca), a una costa meravigliosa
(Costa Bianca, Fanusa, Ognina, Fontane Bianche) a un mausoleo greco o romano (viale Teocrito, via Necropoli Grotticelle, riviera Dionisio il Grande), a un criptoportico romano (v. Giuseppe Di Natale, v. F. Mauceri), a una spiaggia dorata (Arenella, Fontane Bianche). Solo cemento e asfalto hanno saputo offrire…”, l’analisi di Fabio Morreale, esponente di Natura Sicula ed anima del cartello di associazioni ambientaliste Sos Siracusa.
“I bambini degli ultimi decenni hanno dovuto vivere tra orribili palazzi simili a giganteschi scatoli di scarpe, senza né arte né parte, e strade asfaltate. Non un parco urbano, un polmone verde, un bosco, un giardino, un’area destinata al sollazzo o ad attività ricreative. La qualità della vita alla quale stanno costringendo i cittadini aretusei a vivere è pessima. Per lo scriteriato consumo di suolo, ogni volta che piove è una tragedia. Asfalto e cemento hanno reso impermeabile una superficie enorme ove l’acqua non drena più ma si accumula e scorre veloce,
costringendo le strade a diventare fiumi che travolgono e allagano ogni cosa. Se nel passato tutto ciò è stato possibile, adesso basta!”, piazza duro Morreale.
Destinatari del suo messaggio? L’associazione dei costrutti edili, con il presidente Massimo Riili che nei giorni scorsi aveva parlato di “ambientalismo di maniera” e di “stupidità che deve far posto all’intelligenza”. “Rassegnatevi cari costruttori, adeguatevi al cambiamento altrimenti vivrete male, diventerete patologicamente nostalgici e anacronistici. Ormai esiste uno strumento pianificatore straordinario che da quando è entrato in vigore sta dando i suoi frutti: il Piano Paesaggistico Provinciale (PPP). Non ingessa il territorio ma lo fa sviluppare in modo sostenibile. Le aree costiere del Plemmirio, di Ognina/Fontane Bianche e dell’isola di Capo Passero si stanno salvando dal cemento e dalla speculazione grazie ai vincoli di tutela del PPP, quelli che
ovviamente non stanno bene a quella parte dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili che vorrebbe tornare al passato”.
Ma così facendo non si rischia di mummificare il territorio? “No. Interpretando le esigenze del momento e studiando gli errori del passato, noi ambientalisti stiamo solo chiedendo il rispetto delle regole. Non è possibile
tollerare l’irrefrenabile voglia di continuare a versare cemento in una città che è cresciuta a dismisura
a livello urbanistico, malgrado abbia subito una contrazione demografica”.




Bando della Terra: 45 ettari a Melilli assegnati ad imprenditori agricoli e giovani agricoltori

Tre lotti di terreno appartenenti alla “Banca della terra” della Regione Siciliana affidati ad altrettanti giovani aspiranti agricoltori. Sono 83 gli ettari di terreno assegnati, di questi 45 a Melilli in provincia di Siracusa (gli altri 27 a Calatafimi-Segesta nel Trapanese e 11 a Trapani). E’ l’esito del secondo bando per la concessione (per almeno 20 anni) a imprenditori agricoli e giovani agricoltori (under 41) con l’obiettivo di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, procedere alla valorizzazione del patrimonio agricolo forestale e della biodiversità.
Il progetto approvato per Melilli riguarda l’introduzione di bovini di razze autoctone (fra cui Modicana e Ragusana) e un impianto di specie aromatiche e costruzione di un agricampeggio.
“Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla – vuole favorire l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo valorizzando il patrimonio agricolo-forestale regionale tramite un suo uso produttivo Con il primo bando sono già stati assegnati 430 ettari a 12 aziende agricole guidate da altrettanti imprenditori under 41. Gli ettari a disposizione di questo secondo bando erano 449, di cui 419 patrimonio dell’amministrazione regionale e 30 di proprietà delle Asp”, aggiunge Scilla. “È in fase di pubblicazione il terzo bando per la Banca della Terra di Sicilia modificato sui requisiti di partecipazione, che assegna la terra prioritariamente a coloro che non possiedono alcun terreno per lo svolgimento dell’attività agricola e a seguire anche a chi è già titolare di lotti”.
L’albo della Terra è stato istituito per rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, per procedere alla valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale e in particolare i terreni di proprietà pubblica, le aree incolte e abbandonate, favorire l’imprenditoria giovanile valorizzando i terreni attraverso un loro uso produttivo.

foto generica dal web




Cateno De Luca in concerto a Siracusa: alla presentazione suona il clarinetto e pizzica Musumeci

Cateno De Luca è l’eclettico sindaco di Messina. In questi giorni sta girando la Sicilia in tour e la politica non c’entra (quasi) nulla. Nelle vesti di musicista – clarinettista per l’esattezza – è l’ambasciatore dell’evento di beneficenza “A modo mio” che tocca adesso Siracusa (19 novembre, teatro Vasquez) dopo Ragusa, Palermo, Trapani e Agrigento.
Protagonisti di questo tour sono i tredici giovani artisti siciliani, selezionati dalla cantautrice Grazia Di Michele e dal critico musicale Red Ronnie. Guest è proprio De Luca, accompagnato da I Peter Pan con cui firma anche un cd, “Stati d’animo”.
L’appuntamento è stato presentato questa mattina a Siracusa, con la presenza proprio di Cateno De Luca che ha suonato il clarinetto per poi “cantarle” al presidente della Regione, Musumeci. Insieme a lui, il presidente dell’associazione La casa del musicista, Luciano Fumia, e la presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City, Valeria Asquini.




Siracusa. Torna il San Martino Puppet Fest: da domani a domenica nel cuore di Ortigia

Un appuntamento che si rinnova, quest’anno per la quarta edizione.
Torna il San Martino Puppet Fest, la manifestazione che da domani a domenica alternerà mostre, letture animate, visite guidate, convegni e gli immancabili spettacoli: di pupi, marionette, attori e burattini. Museo dei pupi e teatro Alfeo alla Giudecca, nel cuore di Ortigia, i luoghi dove si terrà la kermesse che, l’ultimo giorno, “traslocherà” in piazza San Giuseppe, per l’occasione trasformata in un villaggio medievale.

Saranno quattro giorni di festa, quelli organizzati da La compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri, che anche quest’anno intende celebrare la festa di San Martino con un fitto calendario di eventi all’insegna dell’arte e della cultura. “Con l’obiettivo di donare a grandi e piccini – spiega Alfredo Mauceri, direttore artistico de La compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri – un momento d’incanto e magia, dopo un lungo periodo di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Così dopo l’edizione on line dello scorso anno, adesso, nel rispetto delle misure anti-Covid, vogliamo restituire alla città una manifestazione che, negli anni precedenti, ha riscosso un notevole successo tra residenti e turisti. Tutti rapiti dall’atmosfera d’incanto e d’altri tempi che, per alcuni giorni, si respira alla Giudecca”.

Ricco il programma di appuntamenti della prima giornata che domani, giovedì 11 novembre, avrà inizio alle 9 con l’inaugurazione, al Museo dei pupi, di “Benvenute figure”, una mostra dei nuovi pupi, marionette e burattini che, dal prossimo anno, andranno a valorizzare il museo dei pupi di Siracusa. Alle 12 sarà la volta dell’apertura della mostra virtuale “Cartoline dai pupi” sul sito pupari.com, direttamente dagli archivi un’esposizione virtuale delle cartoline prodotte e collezionate dall’associazione.

Alle 16, al Museo dei pupi, si terrà la lettura animata, “I racconti di Nonno Alfredo”, mentre alle 17, al Teatro Alfeo, andrà in scena “Sonnellina” della compagnia “La casa di Creta” di Catania. Due grandi amici del festival, Antonella Caldarella e Steve Cable de “La casa di Creta”; dal 1997 hanno sviluppato diversi percorsi artistici dal teatro d’infanzia alla prosa contemporanea oltre ad una sezione dedicata al teatro il lingua inglese. Un Re andrà fino in capo al mondo per incontrare il Mangiasogni, per aiutare la figlia Sonnellina a dormire. Lo spettacolo, ispirato dal racconto “Il Mangiasogni” di Michael Ende, è una deliziosa fiaba musicale in cui la difficoltà dei bambini piccoli ad affrontare il momento di addormentarsi, sia per la paura del buio sia per il distacco dai genitori, viene affrontata in modo teatrale. La prima giornata del San Martino Puppet Fest si concluderà con il convegno “Originali segni rosa”, in programma alle 18,30 al museo dei pupi. Per molto tempo e ancora oggi, la donna ha avuto un ruolo marginale nel mondo del teatro di figura, in particolare in Italia. Eppure, sono numerose le donne creatrici, animatrici, dirigenti, intellettuali, dirigenti di compagnie o di centri di ricerca, di formazioni, di gruppi che contribuiscono alla creatività contemporanea. Modererà l’incontro Albert Bagno, direttore artistico del Festival, interverranno: Cariad Astle, docente alla scuola reale centrale di Londra, componente del comitato esecutivo e presidente della commissione ricerca dell’Unima; Lucille Bodson, membro del comitato esecutivo Unima e presidente di Mouffetard – Teatro delle arti del Teatro di figura di Parigi e del festival teatrale del val d’Oise, coordinatrice dell’Aviama. Previsti anche gli interventi di Veronica Olmi, Elisa Puleo, Roberta Colombo, Francesca Cicconi, Valeria Bianchi, Donatella Pau, Yacouva Magasouba e Veronica Gonzalez.




Capi di abbigliamento acquistati online e mai ricevuti: denunciata una 35enne pugliese

Ancora una truffa online, chiusa con la denuncia del responsabile. Una 24enne di Pachino era convinta di aver acquistato capi di abbigliamento attraverso la piattaforma di un noto social. Dopo aver incassato il pagamento, con una ricarica postepay, non ha però inviato alcunchè. Il profilo utilizzato è risultato falso.
Ma questo non ha fermato gli investigatori del Commissariato di Pachino che hanno identificato e denunciato una pugliese di 35 anni, già conosciuta alle forze di polizia. Dovrà rispondere di truffa on line.

foto dal web