Un orto di comunità alla Casa di Natalia. Imbrò: “simbolo di inclusione e speranza”

L’assessore Sergio Imbrò, su diretto mandato del sindaco di Siracusa Francesco Italia, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’orto di comunità della Casa di Natalia, dedicata all’accoglienza di persone con disabilità. Erano presenti anche la vice presidente del consiglio comunale, Conci Carbone, e la dirigente del settore Politiche sociali del Comune Adriana Butera.
L’appuntamento nella struttura di via Lazio ha visto la collaborazione tra i ragazzi dei progetti SAI MSNA di Canicattini Bagni (Casa Aylan e Pineta) e gli ospiti della stessa Casa Natalia. Insieme, hanno piantato alberi da frutto e piante aromatiche e hanno realizzato un Bug Hotel, simbolo di attenzione per la biodiversità e la sostenibilità ambientale. L’iniziativa è stata organizzata grazie al sostegno del Comune di Siracusa, del Comune di Canicattini Bagni, dell’associazione La Pineta e del sistema di accoglienza e integrazione Passwork.
“Oggi abbiamo coltivato molto più che un orto: abbiamo seminato inclusione e speranza. Partecipare alla crescita di questo spazio condiviso significa per me dare concretezza al valore della comunità, dove ognuno porta il proprio dono e trova accoglienza”, ha detto l’assessore Imbrò durante la cerimonia.




Il comandante della Legione Carabinieri Sicilia in visita alle Stazioni di Solarino e Belvedere

Il generale di brigata Ubaldo Del Monaco, comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, accompagnato dal comandante provinciale, colonnello Dino Incarbone e dal comandante della Compagnia di Siracusa, maggiore Filippo Giancarlo Cravotta, ha incontrato ieri i Carabinieri delle Stazioni di Belvedere e di Solarino, visitando le caserme.
Il generale Del Monaco si è complimentato con i militari per i risultati operativi conseguiti e per l’impegno quotidiano a favore delle comunità locali, sottolineando il valore della presenza costante sul territorio e il ruolo ricoperto dalle Stazioni nel servizio di prossimità ai cittadini; ha poi invitato i Carabinieri ad affrontare i compiti istituzionali con serenità, determinazione e orgoglio, ribadendo l’importanza dell’ascolto e della vicinanza alla popolazione.




Il parcheggio della Marina diventa area sosta per i residenti: oltre 100 posti auto in tre spazi di via Mazzini

Diventa un parcheggio riservato ai residenti il Parcheggio della Marina, precedentemente gestito dalla Easy Parking S.r.l, la cui gestione è scaduta alla fine del 2024. All’area utilizzata originariamente come parcheggio meccanizzato si dovrebbero, inoltre, aggiungere, gli altri due spazi, poco distanti, il primo sempre in via Mazzini, l’altro, poco oltre, nei pressi della Porta Marina/Foro Vittorio Emanuele.Tradotto in posti auto significherebbe 39 stalli nell’ex parcheggio Marina,a cui andrebbero aggiunti 54 posti auto ed altri 23 nei punti individuati in via Mazzini. Il progetto del Comune è comunicato ed illustrato nell’avviso ad opponendum pubblicato ieri dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. La richiesta di Palazzo Vermexio è partita il 23 settembre scorso e riguarda nel dettaglio il rilascio di una nuova concessione. Si tratterebbe di realizzare 39 stalli da destinare, dunque, ai residenti per una durata di quattro anni. Tempo fino al prossimo 20 ottobre per la consultazione e la presentazione di eventuali osservazioni.La decisione dell’amministrazione comunale rappresenterebbe, da un lato un ulteriore tassello nella direzione dell’estensione progressiva della Ztl di Ortigia, la zona a traffico limitato. Nell’immediato, l’obiettivo sarebbe anche quello di assecondare le richieste dei residenti che lamentano l’insufficienza degli stalli disponibili rispetto alle necessità di chi risiede nell’isolotto.




Sciopero per Gaza, corteo il 3 ottobre anche a Siracusa. La Municipale: “Limitate uso auto”

Anche a Siracusa la giornata di domani, 3 ottobre, sarà segnata dallo sciopero generale proclamato dalla Cgil. Uan decisione a livello nazionale, arrivato dopo il blocco – ieri sera – delle navi della Flotilla da parte delle forze armate israeliane.
A Siracusa, è stato organizzato un corteo che partirà alle 9 dal campo scuola Pippo Di Natale e che si snoderà poi lungo corso Gelone, via Catania e corso Umberto per concludersi in piazza Archimede. Alla manifestazione hanno già aderito le associazioni pro-Pal, gli studenti e varie componenti della società civile siracusana. Non parteciperanno invece Cisl e Uil. “Naturalmente – precisa Franco Nardi, segretario generale della Cgil di Siracusa – durante le ore dello sciopero saranno garantiti i servizi essenziali”.
In ragione dell’ampia partecipazione prevista dagli organizzatori, la Polizia municipale, per evitare ingorghi e disagi, raccomanda di utilizzare il meno possibile le auto private dalle 8,30 alle 14 e di evitare di avvicinarsi alle strade percorse del corteo.
Intanto, questa sera la Cgil provinciale ha organizzato un flash-mob davanti all’ingresso dell’ospedale Umberto I per ricordare il personale sanitario che ha perso la vita a Gaza. Saranno letti i nomi delle vittime. Il flash mob comincerà alle 20.




Autostrada Siracusa-Catania, il 3 ottobre ultimo giorno di chiusura temporanea

Quello di domani sarà l’ultimo giorno di passione per chi deve spostarsi in autostrada tra Siracusa e Catania. Stando alle comunicazioni ufficiale, Terna completerà entro le 16 del 3 ottobre i lavori di tesatura che hanno reso necessaria la chiusura del tratto compreso tra gli svincoli di Priolo Sud e Cava Sorciaro, dallo scorso martedì. Un’interruzione del traffico dalle 9 alle 16, con uscite obbligatorie e, di fatto, un unico percorso alternativo. Un’odissea per centinaia di automobilisti, rimasti bloccati in fila o costretti ad importanti rallentamenti per superare il blocco. A patire i disagi principali è stato il flusso in movimento verso Catania. In ogni caso, anche fonti di Polizia Stradale confermano che quello di domani risulta essere l’ultimo giorno di chiusura. Terna ha condotto delicati lavori di tesature dei conduttori aerei della nuova linea elettrica a 380 kV SE Pantano – SE Priolo.
Settimana prossima, invece, tre giorni di chiusura notturna (7-10 ottobre) per le rampe degli svincoli di Lentini. Interventi che migliorano la sicurezza dell’importante autostrada che, però, in queste ultime settimane ha fatto soffrire non poco gli automobilisti. Prima per le continue strettoie dovute ai cantieri per la sostituzione del guardarail centrale, quindi per una precedente interruzione per lavori Terna non adeguatamente comunicata ed infine altra chiusura per un mezzo in fiamme.




Sicurezza, operazioni “Alto Impatto” coordinate dalla Prefettura. Il bilancio di settembre

La Prefettura di Siracusa ha reso noto il bilancio di settembre delle operazioni straordinarie “Alto Impatto”, pianificate dal prefetto Chiara Armenia insieme al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
A Siracusa, i controlli si sono concentrati nei quartieri Pizzuta e Borgata, aree della movida giovanile, con l’identificazione di 250 persone e 113 veicoli. Dodici le sanzioni elevate per violazioni al codice della strada, due i mezzi sequestrati e venti i punti patente decurtati.
Particolare attenzione anche al quartiere Mazzarrona, dove in collaborazione con e-distribuzione sono stati scoperti 18 allacci abusivi alla rete elettrica in case popolari: sei utilizzatori già deferiti, tra cui una persona ai domiciliari con braccialetto elettronico.
Ad Avola, i controlli hanno portato all’identificazione di 81 persone e 53 mezzi: un uomo di 42 anni è stato denunciato per possesso di 18 cartucce e 150 grammi di marijuana; un 22enne per porto di coltello con lama di 22 cm, guida senza patente e irregolarità assicurative.
Infine, contrasto anche al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Due cittadini marocchini sono stati denunciati per false generalità ed esercizio abusivo, uno dei quali accompagnato in un centro di rimpatrio perché già destinatario di espulsione.
Il prefetto Armenia ha espresso soddisfazione per i risultati, sottolineando “l’importanza della sinergia tra le forze di polizia e gli interventi mirati nei quartieri più critici, per rafforzare la presenza dello Stato e rispondere con fermezza ai fenomeni di illegalità e degrado urbano”.




Sessanta operai egiziani nei cantieri di Irem. “In Italia carenza di manodopera specializzata”

Sessanta lavoratori egiziani specializzati in saldatura e tubisteria sono stati inseriti nei cantieri di Irem Spa, storica azienda siracusana dell’impiantistica industriale, nell’ambito del progetto avviato grazie al Decreto Cutro. L’iniziativa, intitolata “Navigare nel futuro” e presentata al ministero del Lavoro da Orienta Spa, prevede percorsi di formazione tecnica e linguistica certificati direttamente in Egitto, prima dell’arrivo in Italia.
Il primo gruppo di 20 unità è operativo da gennaio 2025, mentre gli altri 40, che hanno ottenuto visti e nulla osta tra l’estate e l’autunno, stanno arrivando progressivamente.
“Non si tratta di sostituire i lavoratori italiani, ma di affiancarli”, ha chiarito l’amministratore delegato di Irem, Giovanni Musso. “Sul mercato nazionale queste figure professionali sono sempre più difficili da reperire. Per noi significa rafforzare la competitività del gruppo, con al centro la formazione e l’integrazione”.
Anche la responsabile del personale, Marcella Sarceno, sottolinea il valore del progetto. “I percorsi sono stati curati in Egitto con corsi di lingua e formazione tecnica, per garantire un inserimento rapido e qualificato nei nostri cantieri”.
Se il Decreto Cutro viene giudicato dalle imprese più efficiente del precedente Decreto Flussi – perché privo di quote e click day – resta il nodo dei tempi burocratici. Tra formazione, nulla osta e permessi di lavoro sono stati necessari circa sei mesi. “Un periodo troppo lungo – avverte Musso – per aziende che lavorano su commesse complesse e tempi di esecuzione rigidi. Il canale è utile e necessario, ma occorre ridurre drasticamente i tempi delle procedure”.
L’esperienza di Irem mette in luce un problema sempre più diffuso: la carenza di manodopera specializzata. Una sfida che riguarda l’intero tessuto produttivo italiano e che, secondo l’azienda, può trovare risposta solo in strumenti di ingresso che garantiscano tempi rapidi e formazione mirata dei lavoratori extra Ue.




La vicenda Ecomac agita il Consiglio comunale di Augusta, la maggioranza: “Nessun passo indietro”

La vicenda Ecomac continua ad alimentare il dibattito politico in Consiglio comunale, ad Augusta. Dopo la presentazione della mozione da parte delle opposizioni, arriva la replica della maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Di Mare. “Nessun passo indietro. Il Comune è stato il primo ad agire con coraggio e responsabilità, denunciando i fatti e avviando le procedure per la costituzione di parte civile”.
I consiglieri di maggioranza ricordano che la denuncia del Comune e la volontà di chiedere il risarcimento dei danni sono arrivate “ben prima che l’opposizione pensasse di scrivere la propria mozione, rivelatasi obsoleta e superata dai fatti”. Secondo la maggioranza, inoltre, gli enti competenti – Regione, Arpa, Asp e Protezione civile – avrebbero già smentito diversi punti contenuti nel documento presentato da Pd e M5S.
“Chi oggi fa propaganda – sottolineano i gruppi che sostengono il sindaco – ha disertato le commissioni e rifiutato il confronto su un testo condiviso. Augusta ha bisogno di serietà e azioni concrete, non di slogan”.
La maggioranza annuncia di essere al lavoro su una nuova mozione di indirizzo “basata su dati aggiornati e certificati dagli enti di controllo, utile a gestire con la massima serietà questa seconda fase della crisi ambientale”.
A firmare la nota di maggioranza sono i capigruppo: Manuel Mangano (Grande Sicilia), Rosario Sicari (Fratelli d’Italia), Corrado Amato (Forza Italia), Marco Stella (Nuova DC), Marco Niciforo (Augusta 2020), Giuseppe Tedesco (Misto) e Salvo Serra (Lega).
“Con il sindaco Di Mare – concludono – continueremo a difendere i cittadini, la salute pubblica e l’ambiente, senza farci trascinare nelle polemiche sterili di chi ha scelto la contrapposizione ad ogni costo”.




Borgata nel degrado, si parte dal divieto di vendita di alcolici di sera: “Off limits” anche i distributori automatici

Un’ordinanza che vieti la vendita di alcolici nelle ore serali, a partire dai distributori automatici h24. Sarà questo, nell’immediato, uno dei provvedimenti che l’amministrazione comunale è pronta ad adottare per arginare il problema della percezione di mancanza di sicurezza alla Borgata. Ieri sera, il consiglio comunale, in seduta  aperta, si è occupato proprio del quartiere Santa Lucia, alla presenza di numerosi residenti, per fare il punto sulle principali criticità e per studiare eventuali soluzioni. Per l’amministrazione comunale, erano presenti gli assessori Edy Bandiera e Sergio Imbrò. L’ordinanza di divieto di vendita e somministrazione di alcolici sarebbe già allo studio per definirne il contenuto. L’orientamento sarebbe quello di anticipare quanto possibile l’orario di inizio dello stop agli alcolici, garantendolo anche per le postazioni automatiche h24 della zona.

Tra le richieste avanzate (in questo caso da Fratelli d’Italia), anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza e l’istituzione di un tavolo tecnico con le forze dell’ordine e tutti gli enti e soggetti che in un modo o nell’altro hanno o possono avere un ruolo in questo contesto. Le segnalazioni di problemi di vivibilità alla Borgata fioccano e non mancano le denunce di cittadini e, ancora più, cittadine che non vivono serenamente il quartiere (leggi l’articolo) .  “Il secondo centro storico di Siracusa merita molto ma molto di più-fa notare il consigliere Paolo Cavallaro-  come tutto il resto della città d’altronde. Fratelli d’Italia ha voluto dare voce ai cittadini, che hanno manifestato paura ad uscire di casa, senso di insicurezza, carenza di illuminazione, sporcizia, barriere architettoniche, scarsa attenzione alle realtà culturali. La Borgata è in mano a soggetti dediti allo spaccio di droga, alla prostituzione, agli schiamazzi accompagnati all’abuso di alcool, alle risse e a tanto altro. Nel frattempo le serrande si abbassano, gli uffici circoscrizionali e la biblioteca chiudono”. Riflettori puntati, poi, in maniera specifica Via Piave, che  dopo la rigenerazione- spiega l’opposizione- sembra un esempio accademico di come non si devono fare le opere pubbliche, tra vizi e brutture diffuse, e inaccettabili barriere architettoniche, mentre Piazza Euripide continua ad allagarsi durante le piogge, senza interventi ai sottoservizi”. Un aspetto specifico riguarderebbe la valorizzazione del patrimonio religioso e culturale della zona e la necessità di avviare iniziative che possano essere ulteriore motivo di promozione. Anche in questo caso la proposta è quella di coinvolgere i soggetti che possono giocare un ruolo di primo piano: dagli enti ecclesiastici, all’assessorato regionale, passando per le associazioni e le imprese. Significherebbe incrementare le iniziative legate alla fruizione e valorizzazione delle catacombe di Santa Lucia, puntare lo sguardo sui resti del Santuario di Demetra e Kore, sul Caravaggio, su via degli Orti, nonché di delocalizzare eventi culturali, sportivi e di intrattenimento, da non limitare- la sollecitazione di FdI-alla sola Ortigia. “Occorre mettere in atto-concludono Cavallaro e Romano- urgenti azioni amministrative per evitare lo spopolamento e la riduzione delle attività commerciali, pensando a incentivi fiscali e ampliamento dei servizi”.




Versalis imbocca la strada della transizione. Cannata (FdI): “Siracusa capofila di nuove produzioni”

La riconversione degli impianti Eni Versalis procede a spron battuto tra Priolo e Ragusa. Il sito siracusano, come è emerso nel corso di un recente vertice regionale, procede spedito ed anche con un certo vantaggio sul cronoprogramma che condurrà alla nuova vita green dell’impianto, destinato con un investimento di circa un miliardo, a produrre biocarburante e riciclo chimico della plastica.
“Seguo sin dall’inizio, ai tavoli ministeriali presso il MIMIT, la sfida della riconversione industriale di Versalis. Oggi, dai dati aggiornati sullo stato dei lavori, emerge con chiarezza che il percorso avviato sta dando risultati concreti: la Sicilia può diventare modello nazionale di sviluppo sostenibile”, dice il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Con il Ministro Adolfo Urso e l’impegno del Governo Meloni – aggiunge – è stato reso possibile un investimento complessivo vicino al miliardo di euro sul territorio siciliano. Gli accordi siglati al Mimit, con Regione Siciliana, enti locali e parti sociali, hanno consentito di puntare ad anticipare il completamento della bioraffineria di Priolo da maggio 2029 a dicembre 2028”.
“Il dato più rilevante – spiega Cannata – è la piena tutela dei lavoratori: nessun ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti diretti e attenzione all’indotto, che rappresenta una parte fondamentale del tessuto economico locale, con un programma dedicato alla riconversione e alla formazione dell’indotto”. Il progetto non si limita alla riconversione ambientale, ma punta a ridisegnare il volto del territorio: riduzione della CO₂, con biocarburanti in grado di ridurre tra il 60% e il 90% le emissioni sul ciclo di vita, sviluppo delle filiere agricole a servizio dei carburanti bio, sviluppo della chimica circolare con il progetto del primo impianto industriale di riciclo chimico in Italia. “Siracusa sarà capofila – aggiunge Cannata – di una catena produttiva che potrà rafforzare anche altri settori economici della Sicilia. Questi risultati sono frutto di una strategia chiara: coniugare occupazione, tutela ambientale e rilancio industriale. La Sicilia non resta ferma: diventa laboratorio di una transizione green che guarda al futuro e dà nuova forza ai territori”.