In bici rubata con un ordigno esplosivo artigianale, 29enne in manette a Siracusa

Notte movimentata in città, con gli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa che hanno arrestato un uomo di 29 anni. Già noto alle forze dell’ordine, è stato intercettato nei pressi di corso Gelone mentre si aggirava con fare sospetto a bordo di una bicicletta elettrica, poi risultata di provenienza furtiva. Per rendersi meno riconoscibile, il ventinovenne aveva il volto parzialmente coperto da sciarpa e cappuccio.
La perquisizione ha permesso di rinvenire un ordigno rudimentale dotato di miccia, contenente circa 500 grammi di esplosivo, oltre a un accendino e due cacciaviti. Ancora da chiarire le ragioni per cui l’uomo si trovasse in strada, a tarda notte, con un simile congegno artigianale.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato, che hanno preso in carico il materiale esplodente per metterlo in sicurezza ed eseguirne le necessarie analisi tecniche.
Al termine delle procedure di rito, l’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. E’ accusato accusa di possesso illegale di materiale esplodente e ricettazione.




Industria, vertice a Palermo su riconversione ambientale e garanzie occupazionali

Riconversione degli impianti Versalis di Priolo e Ragusa, filiera AgriHub e garanzie occupazionali sono i temi al centro dell’incontro che si è tenuto nelle ore scorse presso l’Assessorato regionale alle Attività Produttive. A richiederlo è stato il deputato regionale Giuseppe Carta. Al vertice hanno partecipato i vertici di Eni Versalis, tra cui l’amministratore delegato Ricci e il presidente Poidomani, l’assessore regionale Edy Tamajo, i sindaci dell’area industriale, i rappresentanti del Libero Consorzio di Siracusa ed i sindacati del comparto chimico insieme alle associazioni di categoria del settore agricolo.
“Durante la riunione – spiega l’on. Carta – ho chiesto certezze sulle ricadute occupazionali nelle diverse fasi della riconversione e nei progetti futuri. In merito allo stato dei lavori, abbiamo appreso che il piano a Priolo è più avanzato del previsto, con il completamento della bioraffineria anticipato da maggio 2029 a dicembre 2028”.
Per quanto riguarda Ragusa, il progetto è attualmente in fase avanzata di progettazione. Eni Versalis ha garantito che non ci sarà ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori diretti e che l’indotto sarà tutelato. Nella fase di costruzione, sarà inoltre potenziata la ricerca di risorse umane, per assicurare che tutti possano beneficiare di questa transizione. “Parallelamente – aggiunge Carta – stiamo lavorando per creare una filiera che veda Siracusa come capofila nella produzione di vegetazione compatibile con la bioraffineria, per la produzione di bio-jet e biodiesel. Questo approccio mira a rendere il nostro territorio protagonista nel processo di riconversione”.
“Con oltre 1 miliardo di euro di investimenti, puntiamo a ottenere zero emissioni di CO₂ e un impatto ambientale nullo”, ha spiegato l’assessore Tamajo. “Un’industria esteticamente compatibile sarà realizzata, con la demolizione delle ciminiere e delle colonne ad alto impatto visivo”. Tra un mese, nuovo incontro per un aggiornamento sui temi.




Claudio Baglioni al teatro greco nell’estate 2026. Si, ma manca ancora il nulla osta regionale

Una data a Siracusa del GrandTour di Claudio Baglioni, lo spettacolo-evento per celebrare i 40 anni da La vita è adesso. Un sogno? Beh, quanto meno un sogno realizzabile visto che il calendario pubblicato sui canali ufficiali dell’amato artista indica: teatro greco di Siracusa, 23 luglio 2026.
Accanto alla data siracusana c’è però un asterisco. Cosa significa? Significa che manca ancora qualcosa. E questo qualcosa, si apprende da fonti vicine a Palazzo Vermexio, è l’autorizzazione della Commissione Anfiteatro. Un parere necessario per il via libera al concerto nel delicato monumento della Neapolis.
Come funziona il meccanismo autorizzativo? Proviamo a semplificare. Il Comune di Siracusa, nell’ambito di co-programmazione dei concerti al teatro greco, invia la richiesta a Palermo. Una volta tanto, ci si muove nei tempi corretti e necessari per poter organizzare le cose per bene. E così a meta luglio scorso parte l’istanza per un concerto da tenersi il 23 luglio 2026. Ora, incassato l’ok della produzione dell’artista, serve necessariamente il nulla osta regionale all’impiego del teatro greco.
Solo che, secondo una ricostruzione, non sarebbe ancora arrivata alcuna indicazione dall’assessorato regionale. E la Commissione si ritroverebbe quindi in stand-by. Non è la prima volta. I tempi della Commissione, infatti, sono vincolanti ma non standardizzati rigidamente; tuttavia la prassi vorrebbe che le richieste vengano presentate con almeno sei-nove mesi di anticipo per permettere un’adeguata istruttoria e programmazione. Quindi entro gennaio dovrebbe arrivare l’atteso via libera. Però in alcuni casi, come già avvenuto, la Commissione può trovarsi in condizione di “stand by”, in attesa di indicazioni dall’assessorato regionale o da altri enti preposti, causando ritardi.
La Commissione Anfiteatro Sicilia è l’organo regionale preposto all’autorizzazione degli spettacoli, concerti e altri eventi che si tengono nei teatri antichi siciliani, come il teatro greco di Siracusa o quello antico di Taormina. E’ costituita da rappresentanti delle istituzioni regionali competenti in materia di beni culturali, turismo, sicurezza pubblica, nonché da esperti tecnici e culturali. Fra i membri vi sono spesso funzionari dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e al Turismo, rappresentanti della Prefettura e di altri enti territoriali con competenze sulla tutela del patrimonio archeologico e sull’organizzazione di eventi pubblici. Per poter autorizzare un concerto o uno spettacolo, ad esempio al teatro greco di Siracusa, il promotore dell’evento o l’amministrazione comunale (come nel caso di Baglioni, ndr) deve inviare richiesta formale con largo anticipo alla Commissione. La pratica viene quindi esaminata sotto diversi aspetti fino all’emissione del nulla osta regionale, quando tutte le condizioni sono rispettate. Il parere della Commissione è vincolante ed è quello che, di fatto, consente (o meno) lo svolgimento dello spettacolo.
Non sono mancate in questi anni li polemiche per i rallentamenti nella concessione di autorizzazioni, con conseguenti rischi di spostamenti di eventi prestigiosi da teatri come quello di Siracusa a Taormina o altre sedi, con evidenti perdite economiche e di immagine per i territori coinvolti. La paura è che possa ripresentarsi un simile scenario attendista, al punto da spingere poi lo staff dell’artista a spostare altro lo show.
Certo, Claudio Baglioni non può essere considerato appartenente al “pericoloso” (per il teatro greco) genere del “rock”. I suoi fan, per quanto appassionati, non sono esattamente di quelli che saltano sull’antica (e comunque protetta) pietra del Temenite. E la qualità di spettacolo assicurata già dal solo nome di Claudio Baglioni dovrebbe mettere al riparo da altri distinguo e critiche.
Quindi, se l’istanza è stata presentata a Palermo il 17 luglio scorso e tutto è a posto, perchè non autorizzare in pochi mesi? La domanda, al momento, non ha una risposta precisa. Con nuovo slancio per quella corrente di pensiero dietrologista che vede, in certi atteggiamenti regionali, un favoritismo di pragmatica verso una realtà che non è Siracusa.




Siracusa si “illumina” per Gaza, flash mob il 2 ottobre davanti all’ospedale Umberto I

Mercoledì 2 ottobre, alle ore 21, anche Siracusa parteciperà all’iniziativa nazionale “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza”- Si tratta di un flash mob promosso dal personale sanitario delle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza.
L’appuntamento, che segue la Giornata nazionale di digiuno del 28 agosto, vedrà la partecipazione di migliaia di operatrici e operatori sanitari in tutta Italia: saranno accese torce, lampade e candele davanti a oltre 180 ospedali, per ricordare simbolicamente le vittime del conflitto a Gaza.
Secondo i promotori, in due anni sono stati uccisi più di 60 mila palestinesi, tra cui 1.677 sanitari. I loro nomi verranno letti a staffetta, regione per regione, durante la mobilitazione.
“Si tratta del flash mob più diffuso mai organizzato in Italia dall’inizio dell’attacco israeliano a Gaza”, spiegano gli organizzatori.
Il comitato chiede al Governo, alle Regioni e agli enti locali di adottare atti ufficiali di condanna, di interrompere accordi militari con Israele e di avviare il boicottaggio della multinazionale farmaceutica Teva, accusata di complicità con le politiche israeliane.
A Siracusa, come nel resto d’Italia, le luci che si accenderanno il 2 ottobre saranno un gesto di solidarietà verso la popolazione di Gaza ed un omaggio ai sanitari che hanno perso la vita mentre prestavano cure alla popolazione. civile.




Pulizia caditoie, l’assessore Aloschi assicura: “Servizio in corso, garantito con cadenza settimanale”

“La pulizia delle caditoie è assicurata ogni settimana”. Alla richiesta avanzata dal gruppo consiliare del Pd, risponde l’assessore all’Igiene Urbano, Luciano Aloschi. “Il servizio di pulizie delle caditoie e delle bocche di lupo è effettuato in tutto il territorio comunale secondo una programmazione definita e pianificata con la Tekra”.Gli interventi in questione sono effettuati da una squadra composta da 2 unità con cadenza settimanale 6 giorni su 7″.  Aloschi spiega, inoltre che “dalle relazioni mensili prodotte dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto è possibile estrapolare puntualmente gli interventi effettuati e documentati. Ogni anno, prima dell’inizio delle precipitazioni post estive, viene richiesto ed effettuato dalla ditta – come attualmente in corso – un intervento di verifica e pulizia delle caditoie con particolare attenzione a
quelle posizionate nei punti nevralgici della città soggetti a potenziali fenomeni di allagamento”.




Discariche a cielo aperto, pressing di ControCorrente sul Comune: “Subito interventi, degrado insostenibile”

“Nuove e gravi segnalazioni sulla presenza di vere e proprie discariche a cielo aperto nella nostra città”. Se ne fa portavoce Sebastiano Musco, Responsabile di “Faro n.2 Siracusa”, aderente al movimento “ControCorrente” del deputato regionale Ismaele La Vardera. “La prima-spiega Musco-  riguarda la strada Tremmilia, direzione Belvedere, dove da mesi si accumulano rifiuti senza alcun intervento. Mi auguro che l’assessore Enzo Pantano, che risiede in quel quartiere,  abbia già segnalato la situazione al collega Luciano Aloschi e al sindaco Francesco Italia. Se così fosse, sarebbe ancora più grave constatare che, nonostante la segnalazione, nulla sia stato fatto per porre fine a questo degrado. È inaccettabile -prosegue- che i cittadini debbano convivere quotidianamente con simili scenari”. La seconda segnalazione riguarda  strada Carancino, “dove i cigli stradali sono invasi da rifiuti di ogni tipo”. Musco chiede di sapere quante sanzioni siano state elevate grazie a queste telecamere e perché le aree delimitate dai nastri rosso e bianco, presenti da mesi, non siano state ancora bonificate. “Sempre in contrada Carancino-dice ancora il responsabile del movimento-  sotto il ponte, si trovano mastelli colmi di rifiuti non svuotati da giorni. Anche qui un cartello di videosorveglianza, ormai coperto dall’erba incolta, testimonia un ulteriore segno di incuria. Altre segnalazioni arrivano da Tivoli, dove i cittadini denunciano da tempo condizioni di degrado insostenibili”. Musco ricorda che “sono passati 63 mesi dall’avvio del capitolato di igiene urbana e, invece di diminuire, le discariche abusive continuano a moltiplicarsi.  Il tanto sbandierato 50% -tuona- appare come un’illusione che non tiene conto della spazzatura abbandonata e non raccolta: una sorta di indifferenziata fantasma che danneggia l’immagine della città e la qualità della vita dei cittadini. In più, il contratto prevedeva l’installazione di 100 cestini a petalo per l’indifferenziata e dotati di posacenere. Ad oggi, non ne è stato installato nemmeno uno: ennesima prova della distanza tra promesse e realtà”. All’Ars ControCorrente ha presentato due interrogazioni sulle mancate sanzioni all’azienda appaltatrice. L’invito è nuovamente rivolto all’assessore Aloschi. Un’altra interrogazione riguarda, invece, il CCR di Cassibile, “la cui collocazione- conclude Musco- è in palese contrasto con le linee guida che impongono di realizzare questi centri fuori dai centri abitati”.




Verso la stagione delle piogge, interrogazione del Pd: “Pulire subito caditoie e tombini”

“Necessario procedere con solerzia alla pulizia accurata e sistematica di caditoie e tombini in tutta la città”. Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione per richiamare in questa direzione l’amministrazione comunale. “Con l’avvicinarsi della stagione delle piogge- spiegano i consiglieri Massimo Milazzo, Angelo Greco e Sara Zappulla- riteniamo indispensabile che tali interventi siano programmati con regolarità e non lasciati a operazioni sporadiche o emergenziali. Siracusa non può permettersi di affrontare precipitazioni intense con reti di scolo ostruite, a rischio di allagamenti e disagi per i cittadini. Non vogliamo trovarci -proseguono- tra qualche settimana a dover parlare di allagamenti diffusi, di strade e case inondate. Un particolare riferimento va fatto alle zone più basse della città, dove confluisce l’acqua proveniente da tutta la rete urbana. Non vogliamo guardare al meteo con paura e non vogliamo il giorno dopo assistere alla consueta corsa ai risarcimenti. Bisogna intervenire ora, in tempi utili, con una pulizia sistematica e capillare. È questa l’unica strada -conclude il Pd- per prevenire emergenze annunciate e garantire la sicurezza della città e dei suoi residenti”.




Per 92 lavoratori Asu di Avola arriva il momento della stabilizzazione, pronti i contratti

Domani, 1° ottobre, verranno firmati ad Avola i contratti per 92 lavoratori Asu. Un passo decisivo che segna la stabilizzazione di questi dipendenti, a lungo precari, e il raggiungimento di un importante obiettivo di dignità lavorativa. “Questa è una vittoria storica per Avola – afferma il sindaco Rossana Cannata che oggi, come Vicepresidente Anci, è intervenuta in audizione alla I commissione Ars a Palermo –. Dopo anni di attesa e incertezze, 92 famiglie avolesi finalmente vedranno riconosciuti i propri diritti. Un traguardo che ho seguito con determinazione e impegno, assieme agli uffici comunali, che hanno seguito con attenzione e rigore l’intero iter tecnico-amministrativo per giungere a questo risultato”. La legge di bilancio statale 2024, grazie all’iniziativa del Governo Meloni, ha infatti permesso la stabilizzazione di circa 3.700 lavoratori Asu in Sicilia, un passo fondamentale per porre fine a decenni di precariato. Ad oggi, sono già 2.500 lavoratori contrattualizzati, mentre oltre 1.800 sono ancora in attesa, principalmente nei Comuni più piccoli. L’Amministrazione di Avola si inserisce in questo contesto con l’obiettivo di garantire pari dignità per tutti i lavoratori, un impegno che è stato seguito in prima persona dalla Vicepresidente Anci e sindaco di Avola, che oggi ha presenziato nella prima commissione all’Ars anche in rappresentanza di quei comuni siciliani che ancora devono avviare e terminare i processi burocratici necessari a garantire la stabilizzazione e la parità di trattamento. Con la firma di questi contratti, il Comune di Avola offre finalmente stabilità e sicurezza ai propri lavoratori, rafforzando il tessuto sociale ed economico della città. “Ogni lavoratore merita risposte concrete e, finalmente, siamo riusciti a dare quelle risposte – ha concluso il sindaco Cannata – Questa stabilizzazione non solo garantisce dignità a chi ha lavorato con impegno per tanti anni, ma contribuisce anche a rafforzare i servizi pubblici e la qualità della vita nella nostra città”.




Centro Antiviolenza e Casa Rifugio a Città Giardino su un bene confiscato alla criminalità

Un terreno confiscato alla criminalità organizzata diventa simbolo di riscatto e speranza. A Città Giardino, in via Caltanissetta, sorgerà infatti un Centro Antiviolenza con Casa Rifugio, progetto dal valore complessivo di 1,7 milioni di euro che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Carta sta realizzando per offrire protezione e sostegno concreto alle donne vittime di violenza.
Il finanziamento è stato garantito per 1,07 milioni di euro a fondo perduto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, con il resto coperto da un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti acceso lo scorso maggio. I lavori sono già in corso e daranno vita a una struttura che sarà presidio di legalità, accoglienza e giustizia sociale per l’intera comunità iblea.
Un’iniziativa di grande valore simbolico e sociale che ha già ricevuto un prestigioso riconoscimento nazionale: l’Impact Award 2025, promosso dalla POLIMI Graduate School of Management con il Politecnico di Bari, Tiresia e il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti. Alla sua prima edizione, il premio ha visto la partecipazione di oltre 130 Comuni italiani, ma Melilli si è distinta tra le realtà più innovative e virtuose, imponendosi nella categoria dei progetti a impatto sociale.
“Un progetto che nasce da un terreno sottratto all’illegalità e si trasforma in un presidio di speranza e tutela per chi ha bisogno”, commenta il sindaco Carta. “Questo è il senso più profondo dell’impegno pubblico: restituire valore alla comunità attraverso scelte coraggiose e utili”.




Tribuna coperta, non troppo coperta. Piove anche sotto la pensilina del De Simone

La pensilina della tribuna coperta del De Simone ritorna al centro delle attenzioni dell’opinione pubblica. La pioggia caduta copiosa durante l’incontro tra Siracusa e Cosenza ha mostrato l’esistenza di qualche problema, con infiltrazioni che hanno raggiunto diversi spettatori. Insomma, per farla breve, pioveva anche sotto la copertura. Tra gli spettatori diversi consiglieri comunali ed il vicesindaco Edy Bandiera. L’accaduto non è passato inosservato e da Palazzo Vermexio, sollecitati, fanno sapere oggi che saranno avviate verifiche.
La pensilina non è più quella originale. Nel 2008 il Comune di Siracusa decise di abbattere la copertura della tribuna centrale (oggi tribuna Siringo, ndr) perché dichiarata pericolante e quindi rischiosa per la sicurezza pubblica. Sindaco all’epoca era Roberto Visentin. La ricostruzione è avvenuta tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Negli anni successivi si sono comunque verificati problemi legati al maltempo, con forti raffiche di vento che hanno danneggiato i pannelli e la copertura stessa, causando anche la temporanea inagibilità dell’impianto.
Nel febbraio del 2019, la prima caduta di pannelli della copertura a causa del vento. Ad ottobre del 2021 nuovo episodio e nuovi interventi di riparazione. Infine, nel novembre 2022 le forti folate hanno causato il distacco di alcune lastre interne della pensilina della tribuna centrale. Ed ora la lista si allunga con le infiltrazioni piovane direttamente sugli spettatori. Insomma, una tribuna coperta poco…coperta. La pensilina originaria, giudicata a rischio crollo, nella sua lunga storia non aveva mai creato problemi.