L’impegno della Prefettura di Siracusa: “ampia sicurezza pubblica”. I numeri e le azioni del 2022

Un 2022 all’insegna della sicurezza pubblica quello della Prefettura di Siracusa. Un impegno rivendicato “nella sua accezione più ampia” dal prefetto Giusi Scaduto, con un’azione costante durante questi 12 mesi e tradotta in misure mirate a rafforzare la prevenzione sia dei reati di maggiore allarme sociale, sia delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale, con particolare attenzione anche al sostegno alle vittime di racket, usura e violenza di genere.
Non solo, dunque, controlli straordinari interforze del territorio ma anche sottoscrizione di 8 patti propedeutici a progetti di videosorveglianza ed iniziative innovative, come l’avvio di un percorso collaborativo pubblico/privato per il contrasto alla “malamovida”, denominato “Legalità versus illegalità: il discrimine nella responsabilità sociale”, che ha consentito di uniformare in provincia gli orari degli esercizi commerciali e la vendita di alcoolici.
A tutela del flusso di risorse pubbliche, nel 2022 sono stati adottati 9 provvedimenti interdittivi antimafia, mentre il giudice amministrativo ha confermato la legittimità di quelli adottati nel 2021 nei confronti di ditte operanti nella filiera agroalimentare, come già avvenuto per il settore dei rifiuti. Ancora, in attuazione del Protocollo di legalità per il nuovo Ospedale di Siracusa, sono stati sostituiti due professionisti del gruppo di progettazione.
Nel corso del 2022 sono stati adottati dalla Prefettura di Siracusa anche 47 divieti di detenzione armi; 661 sospensioni e 54 revoche di patenti; 167 provvedimenti di espulsione e 378 revoche dell’accoglienza di cittadini extracomunitari.
Massimo lo sforzo per garantire l’esercizio una piena e regolare integrazione. Ad esempio, nel 2022 sono stati 369 nuovi cittadini italiani; 179 i lavoratori extracomunitari contrattualizzati (pari alla quota assegnata alla provincia); 2 i benefici erogati a familiari di vittime di violenza di genere; in lavorazione 32 Piani di emergenza esterna dei siti di stoccaggio dei rifiuti, ubicati in 12 Comuni; 3 esercitazioni di protezione civile multirischio; la stipula di un Protocollo interistituzionale contro la dispersione scolastica e la prosecuzione della messa a dimora delle talee dell’albero di Falcone.

In conclusione, il Prefetto ha voluto sottolineare come, anche nel 2022, sono state tenacemente ricercate sinergie con tutte le Istituzioni e le associazioni della provincia, con il mondo della scuola e del volontariato, tese a rinsaldare la memoria della nostra storia comune e il senso di appartenenza alla comunità, come in occasione delle celebrazioni, itineranti, per la Festa della Repubblica.
Ha soggiunto che si tratta di una costante opera di manutenzione del patrimonio immateriale da cui trarre stimolo ed energia per la cura di ogni sintomo suscettibile di danneggiare l’architettura sociale. Preoccupa, per esempio, l’aumento degli omicidi stradali (da 4 a 13) e dell’omissione di soccorso (da 6 a 9), così come il trend costante dei soggetti segnalati per uso di sostanze stupefacenti. Non meno allarmante è il dato sull’assenza di istanze per l’accesso ai benefici in favore delle vittime di usura e il basso numero di quelle per le vittime del racket (appena 7 per asserita intimidazione ambientale, di cui 5 collegate allo stesso evento).
Perciò – ha concluso il Prefetto – l’impegno del sistema istituzionale della provincia sarà ancora più determinato, incisivo ed inclusivo.




Pienone negli alberghi per le festività natalizie: “Ma mancano eventi e programmazione”

Un trend superiore rispetto allo scorso anno e che si avvicina moltissimo al fatturato del 2019. Queste le premesse in tema di presenze turistiche in provincia per le imminenti festività natalizie. Motivo di soddisfazione e di una maggiore serenità per gli albergatori, nonostante alcuni punti rimangano da affrontare per un’adeguata promozione del territorio. A parlarne, pochi giorni dopo l’ultima assemblea, è il presidente di Federalberghi Siracusa, Andrea Carpenzano. L’appello lanciato agli enti pubblici per una più proficua collaborazione con i privati dovrebbe servire, nell’auspicio dei gestori delle attività ricettive, a programmare adeguatamente l’offerta in vista della stagione turistica estiva. Per quella invernale, invece, per fortuna sembra essere bastato il lavoro di promozione dei privati. La bellezza del territorio sembra avere fatto il resto. “Molte strutture ci hanno già comunicato di essere al completo- spiega Carpenzano- e questo non può che farci piacere, nonostante vada sottolineata la mancanza di una programmazione di eventi in grado di essere attrattivi per chi deve scegliere il luogo in cui trascorrere le proprie vacanze. Il risultato che stiamo ottenendo è solo frutto delle nostre forze, insomma. Sarebbe tutto molto più facile se potessimo contare anche su iniziative coinvolgenti, che diano la possibilità di respirare l’atmosfera natalizia ovunque, davanti ai negozi come nel cuore di Ortigia. Ci sarebbe tanto da inventare ma non ci si riesce ancora. A volte -osserva Carpenzano- sembra che manchi la reale volontà di collaborare. Se non si fa qualcosa di importante, concreto, però- conclude- sarà impossibile far davvero decollare il turismo di questo territorio”.




Prodotti natalizi non sicuri: la Guardia di Finanza ne sequestra 118 mila

Oltre 118 mila prodotti sequestrati perché non conformi agli standard di sicurezza, pronti per essere venduti in occasione delle festività natalizie. E’ il bilancio di un intervento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, guidato dal colonnello Lucio Vaccaro. Controlli a contrasto dei fenomeni di contraffazione e alterazione della merce in vendita.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Noto, dirette dal Capitano Mariagrazia Ponziano hanno individuato un esercizio commerciale, gestito da un soggetto di origine sinica, che dava la possibilità di acquistare decorazioni e addobbi natalizi per far entrare la “magia delle feste” nelle case degli avventori occasionali.
Tuttavia, ad un più attento esame del materiale, i finanzieri hanno notato la totale difformità dei prodotti rispetto a quanto previsto dal Codice del Consumo. Mancavano le informazioni minime, quali i dati relativi al produttore e all’importatore, il paese d’origine e la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, soprattutto per le decorazioni ad impulso elettrico, quali luci e addobbi luminosi. Tali informazioni, obbligatorie per legge, devono oltretutto essere presenti sulle confezioni in maniera chiara, leggibile ed in lingua italiana.
La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre il titolare dell’esercizio commerciale, oltre ad essere stato segnalato alla  Camera di Commercio, rischia una sanzione dai 250 ai 25 mila euro.




Chi vuol comprare l’Autodromo, l’Ostello della Gioventù e il Carcere Borbonico? Nuova asta

La commissione straordinaria di liquidazione insediatasi dopo il default della ex Provincia Regionale di Siracusa ci riprova. Il 7 febbraio del prossimo anno nuova asta pubblica per la vendita di una serie di immobili di proprietà dell’ente. E nella lunga lista ci sono i “gioielli” (mai valorizzati): ex ostello della gioventù, ex autodromo, ex cinema Verga ed ex carcere borbonico. I “prezzi”: si parta da una base d’asta di 812.179,85 euro per l’ex ostello; poco più di 3 milioni di euro per il circuito; 3,1 milioni di euro per l’ex Verga e 3,7 per l’ex carcere borbonico.
Già in passato, la commissione aveva tentato la carta delle liquidazione di una serie di edifici inutilizzati e quindi poco utili o produttivi per l’ordinaria vita del Libero Consorzio di Siracusa. Ma dal 2016 ad oggi nessuna offerta “seria” per le strutture principali che possono essere considerate – come nel caso dell’autodromo – una sorta di incompiute, spesso costate diversi milioni di euro alle casse pubbliche.




Poliziotti salvano un cane che rischiava di essere investito: adesso si cerca il proprietario

Gli agenti del Commissariato di Priolo Gargallo hanno trovato e soccorso un cane che vagava ne pressi della provinciale 25 per Floridia. L’animale rischiava di venire investito dalle auto in transito, provvidenziale – in qu esto senso – l’intervento degli agenti.
Le prime ricerche del proprietario non hanno dato esito. Il cane, infatti, non ha il microchip o altri elementi che possano ricondurre alla sua provenienza.
Dal commissariato di Priolo invitano il proprietario a contattare il numero 0931776411. L’appello è stato diffuso anche attraverso la pagina facebook della Questura di Siracusa.




La fortuna bacia Canicattini: quasi 36 mila euro al SuperEnalotto

La fortuna torna a baciare la provincia di Siracusa. A Canicattini Bagni, secondo quanto riporta Agipronews, è stato centrato un 5 al SuperEnalotto  del valore di  35.836,83 euro. La giocata vincente è stata convalidata nell’esercizio di via XX Settembre. Il Jackpot, nel frattempo, continua a crescere e per il prossimo concorso metterà in palio 331,9 milioni di euro. L’ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone, in provincia di Fermo. In Sicilia il “6” manca da aprile 2018, quando furono vinti 130 milioni a Caltanissetta. Opportuno ricordare i rischi di un eccessivo ricorso al gioco.




Non sopporta il centro migranti vicino casa sua,42enne ne danneggia l’ingresso

Minacce gravi e danneggiamento. Dovrà risponderne un uomo di 42 anni. Gli agenti del commissariato di Pachino l’hanno denunciato a seguito di un episodi nel corso del quale sarebbe andato in escandescenza. Si trovava nei pressi di un centro gestito da una cooperativa che ospita cittadini stranieri. Ma.  sopportando la presenza della struttura nelle vicinanze della propria abitazione, l’uomo, dopo aver avuto un diverbio con alcuni ospiti, avrebbe raggiunto l’ingresso  della struttura danneggiandone la porta.




Trasporto non autorizzato di rifiuti speciali: denunciati due avolesi

Trasporto non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi. Denuncia penale per due avolesi di 29 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Gli agenti del commissariato di Avola, durante un servizio di controllo del territorio, li hanno sorpresi nei pressi di via Brancati mentre, a bordo di un autocarro, trasportavano, senza alcuna autorizzazione, materiale ferroso.




Nuovo ospedale di Siracusa, a giorni proroga per il commissario straordinario: riparte l’iter

Dovrebbe arrivare entro la settimana la proroga del commissario per la realizzazione dell’ospedale di Siracusa. Nei mesi scorsi era scaduto il mandato, conferito nel 2020 al prefetto di Siracusa. Adesso la nuova proroga, alla luce della complessità delle operazioni necessarie per la costruzione del nosocomio atteso da trent’anni. “Mi è stata data conferma dalla Presidenza del Consiglio che la proroga del commissario per ospedale di Siracusa è stata inserita nel mille proroghe che dovrebbe andare in Consiglio questa settimana”, fa sapere l’ex ministro Stefania Prestigiacomo che con un emendamento riuscì ad ottenere il metodo commissariale per l’ospedale di Siracusa. Modificato il passaggio del decreto legge 23 dell’aprile del 2020 che prevedeva la possibilità di una sola proroga del mandato annuale del commissario straordinario.
Anche Luca Cannata, parlamentare di Fratelli d’Italia, indica chiaramente che per la proroga del mandato sia solo questione di giorni, dopo due mesi di attesa. “Entro la fine dell’anno, forse già entro questa settimana, la norma che prevede la proroga dell’incarico di commissario per il nuovo ospedale di Siracusa al prefetto Giusi Scaduto sarà inserita nel ddl di bilancio o nel millleproroghe”.
Potrebbe così riprendere il percorso interrottosi nei mesi scorsi. La struttura messa in piedi dal commissario Giusy Scaduto ha portato a casa in poco tempo una serie di risultati: dal concorso internazionale per una idea progettuale allo studio di fattibilità tecnico economico, dalla variante urbanistica all’avvio delle procedure di esproprio. “Per questo importante progetto servono procedure snelle e veloci come quelle adottate per la ricostruzione del ponte di Genova proprio attraverso un commissario”, ricorda Cannata.




Tari, il 35% dei siracusani non la paga. Coppa: “Troppi non sono abituati a pagare. Serve equità”

“I numeri non mentono. A Siracusa ci sono persone che non pagano i tributi locali perchè non sono abituate a pagare. La percentuale è troppo alta: non è fisiologica, è patologica”. Sembra la sfuriata di un cittadino qualunque, ma a pronunciare questa frase è Pierpaolo Coppa, assessore ai tributi del Comune di Siracusa. “Ci sono tanti che non sono abituati a pagare, per tantissime ragioni. Stiamo facendo analisi per capire questo dato”, aggiunge subito dopo, in diretta su FMITALIA.
Il dato, per il momento, è questo: nel 2021 non sono stati pagati 9,7 milioni di Tari; nel 2020 sono stati 7 i milioni di euro non versati dai contribuenti. Si tratta di persone e di utenze non domestiche censite regolarmente e autodenunciate, senza estendere il dato all’evasione totale. Il trend nei tre anni è di 7,5 milioni di euro, il che significa 35% circa di elusione. “Una media troppo alta e che non ha a che fare con le difficoltà economiche fisiologiche”. Con una battuta, non pagare la Tari a Siracusa è quasi uno state of mind.
Cosa fa Palazzo Vermexio per recuperare le somme? “Nelle settimane scorse sono partiti migliaia di accertamenti e solleciti per il mancato pagamento di Imu e Tari a Siracusa. Su Imu è stato commesso qualche errore, è un’imposta più complicata. All’ufficio tributi c’è comunque grande disponibilità a verificare le singole situazioni e correggere la cartella in caso di errore. Sugli accertamenti Tari non risultano grandi sviste, anche grazie al ricorso alla verifica catastale”, spiega l’assessore Coppa. Queste operazioni, però, valgono sino ad ora poco più di 2 milioni di riscossione. A cui aggiungere, in prospettiva, una somma simile dal saldo Tari da pagare entro gennaio 2023, senza more e interessi. “Ponti d’oro a chi vuole pagare”, dice l’assessore per indicare una precisa scelta della politica ovvero eliminare oneri accessori, dove possibile, e favorire rateizzazioni a chi vuole regolarizzare la propria posizione.
“S riusciamo ad allargare la platea di quelli che pagano, riusciamo a contenere gli aumenti vari di questo periodo senza doverli ribaltare in bolletta. Dobbiamo far abbassare la percentuale di chi non paga, che oggi è patologica. Serve una distribuzione equa del carico fiscale: non paghino sempre gli stessi e basta furbetti. Vi assicuro che è una lotta continua in una città che fatica ad andare oltre il 50% di differenziata perchè, forse, il 50% non paga la Tari”, dice a ruota libera Coppa.
Tra le situazioni adesso sotto la lente dell’Ufficio Tributi c’è quella delle utenze non domestiche: negozi, ristoranti, alberghi, etc. “Nel 2020 e nel 2021, le utenze non domestiche hanno goduto di grosse agevolazioni per il covid ed anche aiuti statali e regionali. Eppure sono quelle con cui fatichiamo di più e con situazioni da verificare: faccio un esempio, un ristorante non può avere la stessa classe di pagamento di una biblioteca”. Una frase che apre uno spaccato sin qui inedito nel dibattito pubblico.
“Dobbiamo capire tutti che non viviamo solo di diritti ma anche di doveri. Pensiamo a quel 50% che differenziata, che paga e che in qualche modo è costretto a pagare anche per chi non lo fa. In tutto ci vuole equità e misura. Stiamo faticosamente cercando di portarla questa equità. I cittadini, però, devono collaborare”.