Pallamano. L’Albatro vince a Bressanone e vola in testa alla classifica

La Teamnetwork Albatro vince a Bressanone e, approfittando della sconfitta casalinga del Conversano ad opera del Pressano, vola solitaria in testa alla classifica della Serie A Gold.
I siracusani, privi di Sciorsci rimasto a casa per un attacco influenzale, allungano così la serie di vittorie in questo inizio di campionato. Gli uomini di Garralda chiudono in vantaggio il primo tempo. Regge la difesa e i locali trovano qualche difficoltà al tiro oltre al solito Hermones. Il sette siracusano inizia l’allungo alla metà del tempo toccando dopo 21 minuti il +5. Biancoblu che subiscono subito dopo il break dei biancoverdi di casa bravi a riportarsi sul -2 e sfiorando il -1. Errori al tiro e per l’Albatro la nuova chance di allungo che si completa con il gol di Coutinho a pochi secondi della sirena. Nella ripresa il Brixen stenta parecchio aggrappandosi ai gol dell’ottimo
Coppola, top scorer con 13 reti. L’Albatro continua a gestire il vantaggio fino al +7 che arriva al 16’ dalle mani di Vinci. Un vantaggio che viene controllato e che nell’ultima parte del match, causa anche la stanchezza, viene rintuzzato dai biancoverdi Otto Forer.




Tifo violento, il Questore: “Inaccettabile che pochi facinorosi danneggino immagine di Siracusa”

Il Siracusa è tornato ad affacciarsi in un campionato professionistico. La vetrina della Serie C, grazie anche alle partite trasmesse in diretta dalle principali pay-tv, dà una luce nuova a tutto il movimento aretuseo. La visibilità aumenta l’appeal che si moltiplica grazie alle decine di media – online, cartacei, radio, tv, social – che seguono l’importante categoria calcistica. Succede così che alcuni episodi rischino di macchiare l’immagine della tifoseria siracusana, già ritenuta dall’Osservatorio piuttosto pericolosa. La bomba carta di mercoledì scorso, finita nel referto dell’arbitro, è solo l’ultimo episodio a cui si agganciano i 7 Daspo notificati proprio nelle ore scorse, a carico di altrettanti esponenti del tifo organizzato.
“In un momento così importante per il calcio a Siracusa – dice il Questore Roberto Pellicone – mentre la stragrande maggioranza degli sportivi sta dimostrando grande maturità ed equilibrio, è inaccettabile che pochi soggetti, che non si possono definire tifosi, mettano in atto condotte che non solo qualificano loro stessi ma soprattutto rischiano di danneggiare l’immagine di una città e di una società che sta facendo enormi sforzi per stare con merito e credibilità tra i professionisti”.




Forzano varchi d’ingresso, aggrediscono poliziotti e lanciano bomba carta: Daspo per 7 “tifosi”

Poco prima del fischio d’inizio di Siracusa-Potenza, alcuni “tifosi” hanno deciso di forzare i varchi d’ingresso. Si sono sottratti alla verifica dei tagliandi operata dagli steward, eludendo così i controlli di sicurezza. Durante queste fasi concitate, due di loro hanno anche tentato di aggredire agenti di Polizia.
Inoltre, uno di loro, nel corso del secondo tempo, ha fatto esplodere una bomba carta che – lanciata dalla gradinata – è deflagrata all’interno del rettangolo di gioco, stordendo per qualche secondo anche l’arbitro.
Questa mattina, i 7 “tifosi” sono stati convocati in Questura per la notifica del Daspo (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive). Il provvedimento del Questore vieta loro a 4 di loro di assistere per un anno a qualsiasi manifestazione sportiva; divieto per 2 anni ad altri tre, ritenuti responsabili della tentata aggressione e del lancio della bomba carta.
Purtroppo, il frequente ripetersi di simili episodi fanno si che la tifoseria siracusana – composta per la stragrande maggioranza da persone perbene – sia etichettata a livello nazionale come violenta. Non a caso, fioccano i divieti di trasferta ed a pochissime tifoserie ospiti viene concesso di poter seguire la loro squadra a Siracusa.




Piromane 78enne denunciato dai Carabinieri, incastrato dalle telecamere

È stato denunciato dai Carabinieri di Cassaro un uomo di 78 anni, ritenuto responsabile di incendio doloso in un terreno agricolo della contrada Chiusa.
L’episodio risale alla mattina di mercoledì, quando le fiamme si sono sviluppate rapidamente in un’area rurale, destando preoccupazione tra i residenti. Il rogo è stato domato con tempestività dal personale del Corpo Forestale Regionale, che ha impedito danni più gravi.
Le indagini dei militari, avviate immediatamente, hanno fatto luce sulle cause dell’incendio. Attraverso la visione dei filmati di videosorveglianza comunali, i Carabinieri hanno accertato che il 78enne, a bordo della propria auto, aveva lanciato un innesco che in pochi istanti aveva dato origine alle fiamme.
Raccolti gli elementi di prova, l’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria.




Blitz antidroga in Borgata, arrestato un 40enne “protetto” da sistema di videosorveglianza

Un uomo di 40 anni è stato arrestato nel corso di un blitz della Polizia di Stato in Borgata, a Siracusa. Gli agenti del Commissariato Ortigia, impegnati in servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio, lo hanno sorpreso in flagranza.
All’interno di un’abitazione, i poliziotti hanno rinvenuto 18 dosi di crack, 1,6 grammi di marijuana, 120 euro in contanti – ritenuti provento dell’attività illecita – oltre a un bilancino elettronico e materiale per il confezionamento. Nel corso della perquisizione domiciliare è stato inoltre sequestrato un sistema di videosorveglianza che monitorava il perimetro della casa, probabilmente utilizzato per controllare movimenti sospetti e l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Sempre nell’ambito della stessa operazione, un 35enne è stato segnalato all’Autorità amministrativa poiché trovato in possesso di due dosi di crack. Altri due soggetti, fermati nel corso dei controlli delle Volanti, sono stati segnalati per uso personale di stupefacenti.
L’attività della Polizia conferma l’attenzione costante sul territorio e, in particolare, nei quartieri maggiormente esposti al fenomeno dello spaccio.




Predoni di “oro rosso”, in tre arrestati mentre rubano cavi delle linee telefoniche

E’ stato grazie all’intuizione di un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, che nelle ore scorse è stato sventato un furto di rame lungo la SP 18, in contrada Ponte Vecchio, nel territorio di Noto.
Il poliziotto, mentre transitava in auto, ha notato tre uomini con atteggiamento sospetto vicino a un veicolo parcheggiato in una stradina di campagna. Dopo aver allertato i colleghi del Commissariato di Avola, si è avvicinato per verificare. Ha così sorpreso i tre intenti a caricare sull’auto un ingente quantitativo di cavi di rame appena sottratti dalla linea telefonica.
L’arrivo della pattuglia ha consentito di bloccare i sospettati – tre uomini di 60, 48 e 44 anni – tutti residenti ad Avola e già noti alle forze dell’ordine. Per loro sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato e interruzione di pubblico servizio, reato contestato a seguito del danneggiamento della rete telefonica.
Il rame – l’“oro rosso” spesso al centro di furti seriali per il suo valore sul mercato illegale – è stato recuperato e posto sotto sequestro, mentre i tre arrestati sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Medicina e società: “L’Ordine incontra la città”, tutti i premiati

Un gremito salone “Giovanni Paolo II”, al Santuario della Madonna delle Lacrime, ha fatto da cornice all’annuale appuntamento “L’Ordine incontra la città”, promosso dall’Ordine dei Medici di Siracusa. Un momento che intreccia scienza e cultura e che quest’anno ha registrato la presenza delle più alte cariche istituzionali del territorio, oltre a ospiti di rilievo nazionale.
La rassegna, cresciuta negli anni, ha visto il tradizionale passaggio di consegne tra generazioni di medici con la consegna dei Caducei d’oro a chi celebra i 50 anni dalla laurea e il Giuramento di Ippocrate, in greco ed in siciliano, dei neolaureati.
Accanto a questi momenti simbolici, spazio ai tre concorsi che danno voce a esperienze e sensibilità diverse. A partire dal premio Testaferrata che valorizza le tesi innovative; il premio Medici Scrittori, che svela l’anima narrativa dei camici bianchi; il premio per gli studenti degli istituti a curvatura biomedica, trampolino di lancio per giovani talenti del territorio.
Tema centrale dell’edizione 2025 è stato l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel rapporto tra medico e paziente, affrontato dal presidente dell’Ordine di Siracusa, Anselmo Madeddu, organizzatore e conduttore della serata, e da Filippo Anelli, presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti degli Ordini delle nove province siciliane.
Ad impreziosire la serata, la scrittrice Gabriella Genisi, creatrice del personaggio della commissaria Lolita Lobosco, insieme a giurati d’eccezione come Giuseppe Ruggeri, presidente dell’Associazione Medici Scrittori, e la siracusana Annamaria Piccione, autrice di numerosi libri per ragazzi. Suggestivo anche l’intermezzo artistico con la performance di sand art di Stefania Bruno, ispirata ad Archimede.

I premiati

Premio Testaferrata: primo posto ad Andrea Buccheri per lo studio sullo screening del tumore al polmone con software di IA; secondo posto a Roberta Marsala; terzo a Pietro Garofalo. Nella sezione Odontoiatri, premiato Ettore Savio Scaduto.

Premio Medici Scrittori: vince Marco Di Stefano con “Kate e la mossa 37”; finalisti Lorenzo Caliri, Marco Salamone e Pietro Antonio Garofalo.

Premio studenti a curvatura biomedica: successo per Valerio Anfuso (Istituto Ruiz di Augusta), con il testo “Se fossi stato Umano”; finalisti Gloria Larizza (Ruiz di Augusta) e Mario Costa (Istituto Da Vinci di Floridia).




Fuochi d’artificio anche in ospedale, rimossa batteria pronta ad esplodere

Forse l’unica cosa ormai veramente fuori luogo è lo stupore, quell’antica e superata sensazione che una serie di gesti sfidano quotidianamente. L’ultima: una batteria di fuochi d’artificio all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa. La scatola pirotecnica era stata piazzata nei pressi delle rampe del Pronto Soccorso e sotto le finestre di alcuni reparti, tra cui Ginecologia. Da qui il sospetto che avrebbe potuto essere utilizzata per salutare una nuova nascita. E’ giusto una ipotesi. A rinvenire la scatola, ancora inesplosa, un passante. Ha allertato i poliziotti in servizio proprio in ospedale che si sono occupati della rimozione in sicurezza.
“Non è dato sapere cosa ci facesse… certo poteva essere molto pericolosa, in generale e soprattutto in luogo di transito delle ambulanze e destinato alla cura ed al riposo delle persone”, spiegano dalla Questura.




“Spiagge e battigia libere da catene”, domenica corteo in Ortigia

Nuova mobilitazione per tornare a sensibilizzare sul mare vietato a Siracusa. Domenica 28 settembre, alle 10.30, un corteo prenderà le mosse dal ponte Santa Lucia per raggiungere Palazzo Vermexio. La protesta vuole denunciare le restrizioni fisiche che rendono impossibile l’accesso a porzioni di costa, spiagge e battigia soprattutto in alcune zone della città come l’area dello Sbarcadero e via Iceta. In alcuni casi, denunciano gli organizzatori, l’accesso al mare risulterebbe di fatto condizionato da cancelli aperti solo “ad orari d’ufficio”. Una prassi che, secondo i promotori, si protrarrebbe da oltre un decennio e sulla quale si chiede l’intervento della Procura.
Ad organizzare la manifestazione sono il comitato “Siracusa Rialzati” e il Partito Comunista Italiano, con la partecipazione di Marco Gambuzza e Giorgio Nanì La Terra che hanno annunciato un loro gesto simbolico di protesta, dicendosi pronti a incatenarsi per denunciare pubblicamente le istituzioni responsabili dei controlli.
Nel comunicato degli organizzatori non manca una stoccata al sindaco Francesco Italia, accusato di non aver mai preso posizione sul tema.
L’invito a partecipare è rivolto a cittadini e associazioni. “Sì alle bandiere della Pace e della Palestina – ribadiscono gli organizzatori – no a simboli di partito o a passerelle”.




Via i cassonetti da via Decio Furnò, telecamera contro gli abbandoni

Via i cassonetti dell’indifferenziata da via Decio Furnò. Al posto loro ha fatto, invece, la sua comparsa una telecamera di videosorveglianza, deterrente per quanti si rendono responsabili di abbandono di rifiuti tanto da rappresentare un problema immenso, sfociato non solo in montagne di sacchetti dell’immondizia, ma anche in incendi del materiale accumulato,con le conseguenze del caso in termini di sicurezza e di conseguenze per la salute. Nelle scorse settimane il Comune aveva deciso di adottare una scelta-tampone, che potesse garantire, nell’immediato, un contenimento del fenomeno, in attesa di installare un sistema di sorveglianza h24 dell’area. Aveva, così, posizionato dei cassonetti , tutti destinati al conferimento di rifiuti indifferenziati. Una decisione da cui sono scaturite aspre polemiche da parte di chi, esponenti politici e cittadini, hanno ritenuto che si trattasse di una disparità di trattamento fra quanti rispettano le regole e quanti non lo fanno e sarebbero in questo modo stati anche ‘autorizzati’ a non attenersi ad alcuna disposizione. elle scorse ore, l’assessorato all’Igiene Urbana, guidato da Luciano Aloschi, ha  dato seguito all’intendimento annunciato, rimuovendo i cassonetti. A garanzia del rispetto delle regole, ha dunque posizionato una videocamera.A poche ore dall’accensione del sistema, tuttavia, qualcuno avrebbe già posizionato ugualmente la propria immondizia sulla strada, senza farsi  minimamente intimidire dalla presenza della più che visibile telecamera.