Saetta: "Più spazio ai giovani nella vita pubblica e amministrativa della città"

“Per una città che ha ancora ampi margini di crescita serve una continuità amministrativa che permetta di sviluppare i progetti in cantiere e realizzarne di nuovi coinvolgendo i giovani”. Lo sostiene Nicolò Saetta, candidato al consiglio comunale con la lista Francesco Italia Sindaco. “Alla base della scelta di candidarmi – ha aggiunto Saetta – c’è la consapevolezza di rappresentare un gruppo politico che può dare il proprio contributo per migliorare Siracusa. Non servono progetti altisonanti o idee irrealizzabili: basta saper ascoltare i cittadini, conoscere i problemi e prospettare le soluzioni, giorno dopo giorno. Da anni sono in prima linea nei progetti dedicati ai giovani, per questo ho scelto di rappresentare quella parte di città che vuole essere protagonista, puntando a essere il loro riferimento in aula”.
Praticante avvocato di 28 anni, Saetta è stato per tre anni presidente della Consulta per le Politiche Giovanili negli ultimi due anni e ha contribuito allo sviluppo di alcuni progetti in ambito sociale. Tra questi l’istituzione del Garante comunale delle disabilità e la Consulta comunale dei disabili, già previsti e operativi in diversi comuni della provincia di Siracusa.
“L’istituzione di questi due nuovi organi – continua Saetta – permetterebbe di potenziare le relazioni organiche con le associazioni del settore, già da tempo in prima linea per dare assistenza alle famiglie. Ho sempre interpretato il ruolo del consigliere comunale come anello di congiunzione tra la pubblica amministrazione e la società civile. La sfiducia che continua a registrarsi nei confronti della politica va combattuta solo attraverso progetti e percorsi che prevedano un impegno diretto e reale. Per questo ho scelto di scendere in campo, offrendo l’esperienza maturata negli anni al servizio della città e dei giovani che hanno ancora voglia di essere protagonisti”.




Oltre mille migranti soccorsi nelle ultime ore a largo delle coste siracusane

Un barcone con 671 migranti è stato soccorso nella notte a 49 miglia a sud-est di Siracusa, in area Sar italiana. E’ intervenuta nave Diciotti, della Guardia Costiera, con il supporto di nave Dattilo. Le operazioni di trasbordo sono state completate solo questa mattina.
Nella giornata di ieri, sempre la Diciotti ha svolto un’attività di soccorso a circa 16 miglia dalle coste della Sicilia, nelle acque SAR nazionali, in favore di 423 migranti che si trovavano a bordo di un peschereccio. Le persone soccorse sono state in parte poi trasferite nei porti di assegnazione anche grazie all’impiego della motovedetta CP320, partita da Siracusa, e della Nave di Frontex “MAI 1107”.
In relazione alle dichiarazioni apparse su alcune Agenzie di stampa, circa una terza imbarcazione in difficoltà ed il presunto “respingimento” di 27 persone, la Guardia Costiera precisa che “il Centro di Coordinamento e soccorso marittimo di Roma nella notte scorsa ha cooperato, conformemente a quanto previsto dalle vigenti Convenzioni internazionali sul soccorso marittimo, con l’omologo Centro di coordinamento marittimo della Guardia Costiera libica, nell’ambito di un evento occorso all’interno dell’area di responsabilità di quel Paese. Le unità mercantili coinvolte in questa attività di soccorso, sebbene inizialmente contattate dal Centro di soccorso italiano, hanno successivamente ricevuto le istruzioni direttamente dall’Autorità libica, competente per il soccorso marittimo in quell’area, che ne ha, pertanto, legittimamente assunto il coordinamento”.




Riordino Camere di Commercio, la Regione mantiene quella del Sud-Est: è polemica

Il via libera del governo Schifani al riassetto organizzativo delle Camere di commercio della Sicilia, con la conferma dell’accorpamento di Siracusa e Ragusa con Catania, riaccende antiche polemiche. Nonostante una lunga battaglia condotta anche nei tribunali amministrativi e spiragli per il riconoscimento dell’autonomia di Siracusa dall’egemone Catania, la giunta regionale ha approvato il sistema definito dall’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo che mantiene le Camere di Palermo–Enna, di Messina e quella appunto del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa) con la conferma dell’istituzione prevista della Camera di Agrigento–Caltanissetta–Trapani. “Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione – mettiamo ordine una volta per tutte nel sistema. La Regione, finora, non aveva esercitato la propria funzione e i propri poteri, oggi invece svolgiamo il nostro ruolo e valorizziamo la nostra autonomia – sottolinea il governatore – nel rispetto delle istituzioni e in sintonia con il governo nazionale”.
Ma il parlamentare di FdI, Luca Cannata, invita a rallentare. “Vogliamo ascoltare la voce di tutti gli stakeholders del territorio che rappresentano le istanze camerali. Ecco perché il ministro Adolfo Urso ha voluto organizzare un incontro con tutte le categorie: per ascoltare le esigenze di ciascuno, le richieste del territorio”. Una rassicurazione diretta alle associazioni di impresa e le categorie produttive che sono state convocate il 30 maggio alle 10 a Roma, al ministero delle Imprese. “Abbiamo letto di questo atto del Governo regionale – ammette – ma chiaramente, l’incontro di martedì servirà per decidere sul da farsi in merito alla decisione sulla Camera di commercio e si definirà soltanto dopo il confronto con gli attori protagonisti del nostro territorio”.
Per Renata Giunta, candidata sindaca di Siracusa, “il centrodestra siciliano assesta l’ennesimo scippo al territorio” con questa mossa. “Si tratta della certificazione di un fallimento che ha avvilito le rappresentanze siracusane delle imprese, ridotto al lumicino i servizi alle imprese siracusane che hanno visto regredire progressivamente il supporto dell’ente camerale. È davvero incredibile – prosegue – leggere i toni trionfalistici con cui il governatore Schifani comunica gli esiti di una autentica delibera-scippo per Siracusa, lo stesso governatore che verrà in città per sostenere un candidato sindaco che appare impotente. Pochi giorni fa il CGA ha riabilitato dopo una lunga querelle giudiziaria i commissari di nomina ministeriale, oggi in tutta fretta la giunta regionale delibera una posizione senza alcun ascolto dei territori interessati”. “Il fronte progressista che rappresento non intende assistere passivamente a questa scelta che penalizza gravemente il tessuto economico della nostra città e le nostre imprese già penalizzate dalla mancanza di promozione e di sostegno ai tavoli regionali”.
Anche il senatore Antonio Nicita (Pd) attacca: “La decisione di Schifani e della sua giunta di confermare un frazionamento delle camere di commercio che di fatto penalizza Siracusa, una città che continua a perdere pezzi in favore di altre province, è la conferma della marginalizzazione di Siracusa. In Senato avevo presentato mesi fa, con la solidarietà di tutte le altre forze politiche di maggioranza e di opposizione, un emendamento che stabiliva un principio di eccezione per le regioni a statuto autonomo. In quel caso il Governo ha bocciato l’emendamento e interrotto ogni dialogo nonostante fosse evidente la preoccupazione trasversale delle diverse forze politiche presenti in Senato con i senatori e le senatrici siciliani, di evitare un disegno di accorpamento basato su parametri che nulla hanno a che fare con la vocazione territoriale e con l’equilibrio tra le province che lo compongono. Occorre adesso una mobilitazione – dice Nicita – per evitare che questa marginalizzazione della provincia di Siracusa continui e si estenda ad altre forme di accorpamento in altri settori, lavorando al contempo a una nuova norma che permetta in Sicilia di avere una camera di commercio aggiuntiva in relazioni a specifici costi, quelli dell’insularità, che saranno oggetto di una specifica valutazione nella costituenda Commissione bicamerale sugli svantaggi dell’insularità”.
Critico anche il parlamente del M5s, Filippo Scerra. “Il riordino delle Camere di Commercio messo a punto dal governo Schifani riporta la Sicilia indietro nel tempo. Ed è la dimostrazione pratica di come il centrodestra intenda gestire Siracusa, rendendola marginale nel quadro regionale, spogliandola lentamente di asset strategici e di rappresentanza”, le sue parole. “Un atto che certifica la voglia di egemonia catanese, con la complicità del centrodestra siracusano che non fiata sulla scelta avallata dal governo guidato da Renato Schifani. Il presidente della Regione, a parole, dice di considerare Siracusa importante mentre, con i fatti, la priva di strumenti di gestione”, insiste Scerra. Sullo sfondo, le quote societarie dell’Aeroporto di Catania detenute dalla Camera di Commercio di Siracusa. “Troppa fretta nella scelta, senza tener conto delle associazioni datoriali e di categoria di un territorio che ancora una volta il centrodestra non ha voluto ascoltare. Se non con una convocazione tardiva, a danno fatto, solo per provare a raffreddare gli animi sotto elezioni”.




L'attacco: "Nuovo ospedale di Siracusa, il commissario responsabile dei ritardi"

“Le tempistiche della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa sono state fortemente condizionate in negativo dalla condotta del commissario”. I rappresentanti dell’Rtp a cui è stato revocato mesi fa il mandato per la progettazione definitiva della struttura sanitaria non ci stanno e dopo la visita di Salvini a Siracusa e l’appello dei deputati regionali, passano al contrattacco.
“Dietro le dichiarazioni di facciata, si nasconde un iter seguito dalla struttura commissariale che appare non solo illegittimo ma anche causa di lungaggini che si sarebbero potute evitare”, attaccano i referenti delle aziende che avevano dato vita al raggruppamento temporaneo di professionisti. “Più volte abbiamo sottolineato come le scelte di revoca dell’incarico e di avvio di una nuova procedura niente hanno a che vedere con presunte inadempienze. Anzi, il nuovo incarico porterà alla compresenza di tre progettisti diversi per le 3 diverse fasi (il RTP per il PFTE, uno per il definitivo e un terzo per l’esecutivo) con effetti nefasti sul progetto sotto il profilo qualitativo. Le scelte commissariali hanno inoltre avuto l’effetto di allungare i tempi di realizzazione, gravati dall’incertezza rispetto ai pronunciamenti che si attendono dalla giustizia e dall’incrinamento della reputazione del nostro Paese anche in sede internazionale (una delle aziende è spagnola, ndr). Se, invece, il RTP avesse potuto lavorare con tutti i crismi, la progettazione sarebbe stata ultimata nella sua interezza entro il mese di febbraio scorso”.
Caricano a testa bassa, l’obiettivo è la struttura commissariale siracusana. “Le scelte del commissario negli ultimi mesi hanno portato di fatto a un rallentamento, danneggiando la credibilità e la reputazione delle aziende che hanno provato finalmente a dare un ospedale di livello elevato e adeguato alle reali esigenze della città, colpevoli di aver fatto il loro lavoro con serietà, di aver osato chiedere chiarimenti (avendo lavorato per 13 mesi senza un contratto firmato), di aver segnalato che le risorse stanziate non sarebbe state sufficienti a garantire ai cittadini la realizzazione della struttura che aspettano da più di vent’anni”. A difesa del commissario straordinario, il prefetto Giusi Scaduto, si sono posti i deputati regionali siracusani. “La questione – replicano dal Rtp – è al vaglio del Giudice Amministrativo, per cui si rifiuta fermamente qualsiasi sentenza anticipatoria e politica”, commentano a proposito i rappresentanti del Rtp, mostrando di non aver gradito l’invasione di campo. “Chiunque, anche tra le forze politiche, attacca le aziende per aver scelto di tutelare i propri interessi tramite le vie legali, come la Costituzione garantisce a qualsiasi cittadino della Repubblica, effettua una vera e propria mistificazione, difendendo scelte che si dubita fortemente vadano a tutelare la posizione dei cittadini. Chiediamo ai rappresentati della politica locale che in questi giorni si sono espressi sul nuovo ospedale e hanno posto come obiettivo quello di accelerare nella sua costruzione, di incontrarci e ascoltare quanto accaduto in questi mesi”.
La partita intanto si gioca al Tar di Catania, dopo l’ultimo pronunciamento sulla competenza del Tar Lazio. “Siamo convinti che l’estrema semplificazione adottata dopo il presunto inadempimento e gli atti assunti dalla struttura commissariale non siano debitamente motivati, non rappresentino il reale interesse della comunità e rischino di derogare alla qualità”, dicono i legali che rappresentano il Raggruppamento estromesso, respingendo ogni addebito circa le proprie responsabilità nel bloccare un’opera che Siracusa attende da trent’anni.
Anche il ministro Salvini, durante la sua visita a Siracusa, si è soffermato sul tema. “Invitiamo tutti ad approfondire la questione, per evitare che alcune condotte si tramutino ancora una volta in un danno per i cittadini di Siracusa che da anni attendono l’Ospedale e che rischiano di non vederlo mai”, la nefasta previsione.




Faq Elezioni: posso votare con documento scaduto? Quando rinnovo la tessera elettorale?

Domenica 28 maggio e lunedì 29 fino alle 15 si vota per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale di Siracusa ed altri 7 centri della provincia (Buscemi, Buccheri, Carlentini, Francofonte, Priolo, Palazzolo, Portopalo). Per andare a votare è necessario esibire un documento di riconoscimento ed essere in possesso della tessera elettorale.
Ma è bene ricordare che sarà possibile votare anche se il documento di identità con foto di cui si è in possesso dovesse essere scaduto da non più di 3 anni. Se si è privi di documento, l’identità dell’elettore può essere “garantita” dal presidente o da un componente del seggio. Inoltre anche gli elettori che nei giorni precedenti la consultazione elettorale hanno presentato richiesta di Carta di Identità Elettronica potranno votare esibendo la ricevuta che, in quanto munita di fotografia, dei dati anagrafici e del numero, risponde ai requisiti del documento di riconoscimento.
Sarà invece necessario essere in possesso della tessera elettorale. Se dovesse essere stata utilizzata in tutti gli spazi o in caso di smarrimento e deterioramento, i diretti interessati potranno ottenerne una nuova recandosi personalmente all’Ufficio elettorale, a Siracusa in via San Sebastiano 31, anche sabato e domenica e comunque fino alla chiusura dei seggi. Per la prima volta quest’anno sarà inoltre possibile ottenere il certificato presso le Circoscrizioni di Cassibile e di Belvedere.

foto dal web




Trasporto pubblico locale, Italia: "Entro giugno attive le nuove linee in tutto il territorio"

“Il servizio di trasporto pubblico locale è la chiave per rendere Siracusa una città moderna, accessibile e agevolare lo sviluppo di una città, e soprattutto per collegare il territorio creando un trasporto sostenibile, capillare ed efficiente come Siracusa merita di avere”. Queste le dichiarazioni di Francesco Italia, sindaco uscente e candidato a sindaco per le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Italia parte da una premessa. “Ammettiamolo- dice il primo cittadino uscente- a Siracusa abbiamo perduto la cultura del trasporto pubblico, e la società regionale che da quasi 70 anni gestiva nella nostra città il trasporto pubblico locale ha ridotto progressivamente le linee e la percorrenza chilometrica annua”. Poi un altro passaggio. “Nel 2021 il Comune di Siracusa ha ottenuto un finanziamento di 650 mila euro a valere sulle risorse del Piano nazionale strategico della mobilità sostenibile per l’aggiornamento del Pums, la redazione dei progetti di settore Biciplan, Brt (bus rapid transit) e del trasporto pubblico locale ed a breve i progetti dovranno essere approvati”. Lo stato di avanzamento delle progettazioni in corso e delle indagini già eseguite ha consentito all’amministrazione di affidare a SAIS un programma di esercizio totalmente diverso da quello che eserciva AST. Ecco perché – dice il primo cittadino di Siracusa – proprio per evitare che Ast lasciasse a piedi migliaia di siracusani, abbiamo affidato il nuovo servizio, e l’abbiamo fatto attraverso studi e analisi sia sui flussi sia sulle nuove necessità della città. Entro il mese di giugno sarà attivo un nuovo servizio, con nuove linee e frequenze che consentiranno a tutti i cittadini di essere serviti dal trasporto pubblico locale. Le linee serviranno Cassibile, Belvedere, le contrade marine, i quartieri di Akradina, Tiche, Epipoli, la Borgata, ma non solo: un servizio per Ortigia, la linea per il cimitero e due linee dirette da nord a sud della città. Le risorse del Ministero alle quali abbiamo attinto sono finalizzate, nel prossimo quindicennio, a sostituire il parco veicolare TPL a zero emissioni, ovvero la copertura dei costi per la fornitura degli autobus e relativi attrezzaggi, e – in quota parte – a rafforzare le infrastrutture connesse di supporto”.




Parcheggio Talete, Giunta: "Abbattimento della copertura e rimodulazione dell'area di parcheggio"

Si  allabbattimento della copertura del Talete e alla trasformazione e rimodulazione del parcheggio e dellintera area circostante, per questo motivo incontrerò con piacere i responsabili del Comitato Levante Libero”. Così Renata Giunta, candidata sindaca della coalizione democratica e progressista, entra nel merito di uno dei temi maggiormente dibattuti a Siracusa.  Occorre riappropriarsi degli spazi di bellezza come lantica Marinella-prosegue Renata Giunta- e progettare una nuova area, in armonia con il resto del paesaggio che consenta alle persone di godere di un lungomare attrezzato”. Allo stesso tempo però – prosegue – non va sottovalutato il tema centrale della mobilità in Ortigia e la carenza di posti auto per i fruitori del centro storico, argomento che non può essere relegato in secondo piano”: Sicuramente, un nuovo lungomare attrezzato, in continuità con il porto piccolo, renderebbe più semplice lattuazione di un servizio pubblico di trasporto via mare che potrebbe alleggerire il flusso di veicoli verso centro”. Esistono già dei progetti in merito, anche di architetti molto affermati che stanno provando a ridisegnare il waterfront di Levante. Lo scambio di idee tra professionisti e accademici della facoltà di architettura-conclude Renata Giunta-  potrebbe portare ad una soluzione che metta insieme servizi al cittadino e fruizione del mare, in unottica di sviluppo per lintera città”.




Amministrative, Mangiafico chiude la campagna elettorale: "Voto libero dagli interessi dei partiti"

“Un voto libero dagli interessi delle segreterie dei partiti, dalle logiche estranee alla nostra città, dalle dinamiche romane e palermitane, che restituisca centralità a Siracusa”. Questa la sollecitazione che parte dal candidato a sindaco di Civico 4 Michele Mangiafico, che tira le somme della campagna elettorale che giunge al termine. “E’ stato un periodo – dichiara Mangiafico- che ci ha permesso di entrare in connessione con la città nella sua interezza, anche attraverso tutti i portatori di interessi legittimi diffusi a cui abbiamo voluto proporre
un’idea di città credibile per il prossimo quinquennio, con obiettivi qualificanti e raggiungibili grazie a un programma amministrativo che condivide gli orizzonti ma ha lavorato anche agli strumenti per raggiungerli”. La campagna elettorale di Mangiafico e della sua lista sarà l’occasione per “affrontare tutti ii temi che in queste settimane non sono stati approfonditi ma concorrono a definire nella sua complessità e interezza l’idea di una città da amministrare in tutti i settori con le idee chiare”. L’appuntamento è fissato per domani venerdì 26 maggio in Largo XXV Luglio.




Roberto Trigilio: "Un piano per riqualificare la Borgata. E finalmente un nuovo stadio"

Roberto Trigilio, candidato sindaco di Siracusa per Sud chiama Nord e Sicilia Vera, ha svelato il progetto di riqualificazione della Borgata. “Un rivoluzionario strumento, in vista del nuovo Piano Urbanistico Generale, per ridare decoro ai quartieri più disagiati ed alle frazioni di Siracusa”, ha spiegato.
Il progetto prevede, in particolare, la realizzazione di un grande parco inteso come “Urban District” degli
antichi mestieri, sulla scia dell’idea nata a Torino con il progetto “To dream”. E poi la proposta realizzazione di un museo dedicato a Santa Lucia, al posto dell’attuale stadio comunale con la costruzione di un nuovo stadio in zona Pantanelli.
“Si tratta di un’opera strategica e polivalente – annuncia Trigilio – che consentirà di sfruttare la realizzanda
struttura, non solo per eventi calcistici e sportivi in genere ma anche per importanti concerti, eventi culturali,
dotando così la città di quel contenitore per spettacoli ad oggi mancante”. All’interno del nuovo stadio, secondo il progetto presentato, “troveranno posto anche spazi per convegnistica, ristorazione ed un ulteriore museo, da dedicare allo sport ed ai siracusani che si sono distinti in tale settore”.
Perchè un nuovo stadio? “Per rispondere ad una duplice esigenza: da un lato la riqualificazione di uno dei quartieri storici, la Borgata Santa Lucia, che da tempo aspetta la giusta attenzione, così creando una macchia di verde in una zona ad alta densità cementizia; e dall’altro dotare la città del nuovo stadio la cui costruzione, che non costerà un solo euro ai siracusani visto che verrà interamente realizzato in project financing (cioè con fondi privati dietro cessione dei diritti commerciali), è condizione imprescindibile per rilanciare il calcio che conta ed attirare così nuove forme di turismo e pertanto nuove possibilità di lavoro”, spiega Trigilio.
Trigilio assicura di avere provveduto “alla redazione del masterplan tecnico e finanziario, ma abbiamo in corso interlocuzioni con importanti gruppi finanziatori dell’opera già individuati ed entusiasti di dar corso ai lavori”.




"Biblioteche da tutelare": l'idea di Giancarlo Garozzo

“Una delle cose che più mi ha colpito in questi giorni di incontri e confronti sono state le parole di alcuni siracusani – giovani e meno giovani insieme – che mi hanno parlato dello stato delle biblioteche siracusane. Da utenti abituali, hanno voluto raccontarmi questo pezzo di città dove si custodisce la cultura, quella vera e non certo quella di facciata”. Giancarlo Garozzo, candidato sindaco di Siracusa affronta l’argomento, partendo dalla questione strutturale.
“Mi hanno parlato di condizioni fatiscenti dei luoghi che, oltre a non rispettare la stessa dignità di chi vi lavora, stanno piano piano rovinando le importanti raccolte librarie acquisite con tanta pazienza e passione negli anni-dice Garozzo-  Da quella di Santa Lucia a quella di Grottasanta, fino a quella di via dei Santi Coronati, mi hanno parlato di umidità, di mancanza d’acqua nei servizi, di infissi ormai deteriorati dal tempo.  Una città che vuole ambire a diventare Capitale della cultura-prosegue Garozzo-  deve avere la capacità di tutelare l’intero suo patrimonio. Le biblioteche sono luoghi sacri che vanno curati e sistemati in ambienti adeguati alla loro importanza. È troppo semplice affidarsi ad una cultura di facciata buona soltanto per ripetere quanto siamo belli e quanta storia dietro di noi. Qui ci sono giovani e tantissimi siracusani che sono affamati di cultura e le biblioteche rappresentano – in un tutt’uno – storia, presente e futuro per le nuove generazioni. Un buon amministratore a questo guarda. Dettagli che – in una programmazione seria – trasferiscano le biblioteche in immobili chiusi, ma a disposizione, visti gli affitti comunque pagati, del Comune. Così come un buon amministratore non decide di mettere prima in vendita, salvo poi annullare l’asta, la biblioteca in Ortigia. Si investa su quel luogo- conclude Garozzo- si facciano lavori per ristrutturare i luoghi e mettere nelle condizioni di tutela le preziose raccolte custodite”