Siracusa. Servizi Socio-Sanitari: "Alla Conferenza dei servizi assenti le parti sociali"

“Mancavano tutte le parti sociali ad eccezione di una singola associazione alla Prima Conferenza dei servizi del Distretto socio sanitario 48 per la costruzione del Piano di Zona secondo le Linee guida per l’attuazione delle politiche sociali regionali 2019-2020” che prevedono l’utilizzo dei Fondi Nazionali della Legge 328/2000”.

Il Forum del Terzo Settore evidenzia  questo aspetto e ne rintraccia la causa “nel poco tempo di preavviso dato. La notizia  – spiega Cristina Aripoli- è stata pubblicata solo due giorni prima, ma anche nella sfiducia e nel disinteresse generale del Terzo Settore sull’efficacia del percorso partecipativo”.

A questo punto l’obiettivo, secondo il Forum, “non è criticare l’organizzazione dell’Amministrazione capofila ma rafforzare l’interesse e l’impegno di tutti, perché se qualcosa è mancato anche in questi anni non vuol dire che non si possa cambiare. E proprio da questa costatazione che vuole ripartire il Forum per invitare tutti a partecipare”.
Entrando più nel merito, “il Forum chiede all’Amministrazione di prendere atto che il nuovo Piano di Zona non può essere una riedizione del precedente ma deve partire dall’analisi del contesto sociale profondamente cambiato anche dalla pandemia e dal ruolo del Terzo settore superando le visioni parziali e riduttive che hanno portato a considerare i cittadini esclusivamente come destinatari di interventi e servizi”.
La richiesta è quella di definire innanzitutto le modalità di partecipazione nel complessivo disegno di governance. Le indicazioni si trovano nelle linee guida appositamente predisposte.
Secondo Aripoli occorre partire dalle criticità del Piano precedente, per programmare le nuove priorità, i servizi e gli interventi da attivare.




Siracusa. Personale Ata: oltre 20.000 domande presentate in provincia

Sono state 20.395 le domande presentate in provincia di Siracusa per l’inserimento nelle graduatorie del personale Ata. In Sicilia si è registrato un record con 265.200 richieste inoltrate per le graduatorie di circolo e di istituto. A fornire questi dati e a leggerli come indice di una crisi occupazionale drammatica è la Flc Cgil Sicilia. Adriano Rizza, segretario regionale del sindacato di categoria lo considera, insomma, un dato allarmante, soprattutto se messo in relazione con quello di regioni più popolose come la Lombardia, il Lazio o la Campania, dove sono state presentate rispettivamente 234.130, 245.625 e 230.668″.

A livello territoriale invece la provincia di Siracusa è quarta. Il maggior numero di domande è stato presentato nel Palermitano 68.367, segue Catania 69.247, Messina 35.194, Siracusa 20.395, Ragusa 19.996, Trapani 19.445, Agrigento 13.080, Caltanissetta 11.889 ed Enna 7.585.

“Ricordiamo che i profili professionali per i quali i candidati concorrono – aggiunge Rizza – attraverso la formulazione di una graduatoria per titoli, sono quelli di assistente amministrativo, collaboratore scolastico, assistente tecnico, addetto alle aziende agrarie, cuoco, infermiere e guardarobiere. Tali graduatorie hanno una validità per il triennio 2021/2023 e sono utili a coprire le supplenze temporanee, nelle 30 scuole indicate dagli aspiranti, già a partire dal prossimo anno scolastico”

“Consapevoli che i posti disponibili – conclude – non riusciranno minimamente a soddisfare questa grande domanda di lavoro, chiediamo al governo regionale e nazionale il massimo impegno per utilizzare le risorse del recovery fund per lo sviluppo e l’occupazione al Sud”.




Operazione Robin Hood, gli arresti scattano all'alba: colpo al clan Trigila

Nelle prime ore odierne è scattata l’operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza di Siracusa. Al termine di complesse indagini dirette dal Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, diverse persone sono state arrestate in applicazione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Catania. Sono tutti ritenuti componenti del clan Trigila, con interessi nei territori della zona sud-orientale della provincia di Siracusa (Noto, Avola, Pachino e Rosolini).
Il clan in questione – spiegano gli investigatori – avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo per acquisire in modo diretto o indiretto il controllo e la gestione di attività economiche, ha assicurato a queste ultime una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma di prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza.

L’Operazione di Polizia, compendia le complesse ed articolate indagini compiute dalla Squadra Mobile denominata “Robin Hood”, svolta nel biennio 2016-2018 e dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Siracusa nel biennio 2016-2017, denominata “Neaton” sull’associazione mafiosa clan Trigila.
Circa 60 i poliziotti della Questura di Siracusa, del Reparto Prevenzione Crimine e dei Cinofili della Polizia di Stato e militari dell’Arma dei Carabinieri impegnati nelle catture. La Guardia di Finanza ha curato l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo patrimoniale nei confronti di uno degli indagati.

Gli 11 soggetti coinvolti sono ritenuti appartenenti al Clan Trigilia, operante nella zona Sud della provincia di Siracusa e ulteriori 2 soggetti ritenuti responsabili di estorsione aggravata realizzata con metodo mafioso.
Un modus operandi che vedeva la penetrazione del tessuto economico con aziende capaci di alterare le regole della concorrenza e di acquisire una presenza dominante, grazie al nome dei Trigilia. Questo avrebbe consentito illeciti profitti. Succedeva, ad esempio, nell’intermediazione imposta nel settore dei trasporti dei prodotti agricoli, nell’acquisizione di fondi agricoli finalizzati alle richieste di contributi europei. Accanto a queste attività, anche quelle “tradizionali” come il traffico di stupefacenti.  Nel corso dell’indagine, è emerso un ruolo chiave delle donne, a cui sarebbe spettato il delicato compito di veicolare gli ordini del congiunto utili alla organizzazione e gestione delle attività, non disdegnando di intervenire in prima persona quando si rendeva necessario .
Attorno alle figure apicali,  un nutrito numero di fiancheggiatori e
facilitatori che spesso si limitavano a fornire un contributo finalizzato a veicolare le informazioni e a fissare gli appuntamenti tra i sodali. Sia pure non direttamente incisivo nelle dinamiche delinquenziali di produzione di profitti illeciti, si trattava di un apporto svolto con piena consapevolezza, che consentiva agli uomini del clan di non esporsi.

Nell’ambito delle indagini, il  Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito il sequestro preventivo della somma di  18.171 euro,  ritenuto profitto di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.




Costituita a Siracusa la Federazione delle Guide Turistiche

Si costituisce anche a Siracusa la Federazione Nazionale delle Guide Turistiche aderente a Confcommercio, denominata Confguide: il sistema di rappresentanza unitario nazionale delle guide turistiche, guide ambientali e accompagnatori turistici che si riconoscono nei valori del mercato e della concorrenza, della responsabilità sociale dell’attività d’impresa e del servizio reso ai cittadini, ai consumatori e agli utenti.

Nell’attuale scenario economico – turistico nazionale e internazionale, un ruolo cardine risiede nella capacità di operare in maniera aggregata e coesa e soprattutto in rete, all’interno di un sistema strutturato e collaudato da anni come Confcommercio, al fine di condividere programmi e di perseguire obiettivi comuni con l’adozione di una logica protesa alla centralità del cliente e alla ricerca della sua soddisfazione.

“Abbiamo bisogno di fare sistema – ha affermato il Presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, durante l’apertura dei lavori dell’assemblea elettiva delle guide turistiche. Oggi dobbiamo sviluppare la cultura dello stare insieme per programmare il nostro futuro e portare le istanze locali direttamente nei palazzi dei decisori politici locali, regionali e soprattutto nazionali”.

Dopo l’apertura ufficiale dei lavori il direttore generale, Francesco Alfieri, spiega gli adempimenti burocratici e ringrazia tutti i presenti per il contributo che hanno saputo dare nella formazione di una lista altamente qualificata. Prende, così, la parola il candidato presidente Fausto Migneco che presenta il proprio programma e la governance che lo affiancherà nel prossimo quinquennio: “Vogliamo essere parte di una grande associazione, libera, che si relaziona con tutte le attività produttive del territorio e interloquisce, anche, con gli enti pubblici. Abbiamo bisogno di organizzare il turismo, in questa provincia, con regole chiare, democratiche per tutti e senza discriminazioni, ma soprattutto nel rispetto delle regole”.

L’assemblea elettiva vota all’unanimità il consiglio direttivo così articolato: presidente Fausto Migneco;
vice presidente, Anna Maria Mirabella; consiglieri Valentina Scalora, Giuseppa Nicotra, Rosa Rizza, Liliana Rainieri e Roberta Coniglio.

Confguide è l’organismo di riferimento nel quale i singoli professionisti afferenti al settore del turismo, attraverso il sistema delle Confcommercio territoriali, possono unire le forze e vedere riconosciuti la qualità e il valore del proprio lavoro a beneficio dell’immagine dell’Italia stessa.

“Ritengo che la professionalità delle guide turistiche – conclude Migneco – debba garantire la massima qualità del servizio, tutelare il cliente e valorizzare al meglio il patrimonio storico artistico, archeologico, antropologico, enogastronomico e paesaggistico della nostra città e dell’Italia. Sono convinto che usciremo tutti insieme da questa crisi per sviluppare nuovi paradigmi produttivi”.

 




Covid, i numeri: avvio di settimana con 62 nuovi positivi in provincia di Siracusa

Quella che dovrebbe essere l’ultima settimana in arancione, si apre per la provincia di Siracusa con 62 nuovi casi di contagio. E’ il quarto dato regionale dopo Palermo (252), Catania (112) e Ragusa (64). Le altre province: Messina 46, Caltanissetta 28, Trapani 20, Enna 4, Agrigento 1.
Quanto alla provincia di Siracusa, a Portopalo torna l’incubo covid e il sindaco Montoneri ha chiuso con ordinanza le scuole fino al 14 maggio. Sanificazione dopo i recenti casi di contagio. Rimane alta la pressione del covid su Solarino, Floridia e Rosolini. A Pachino, l’Istituto Superiore Bartolo ha organizzato tre giorni di screening con il tampone rapido per gli studenti. In classe solo dopo l’esito negativo. A Priolo, dopo il focolaio all’interno del centro migranti, divieto di sosta e fermata in alcune zone “centro” degli assembramenti, specie dei più giovani. A Siracusa fanno discutere le immagini che arrivano in particolare dal centro storico, preso d’assalto in barba ad ogni norma di distanziamento.
In Sicilia sono 589 i nuovi positivi al Covid19 a fronte di 19.530 tamponi processati. Incidenza al 3%. O guariti sono stati 498, 6 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 22.230 (+85 casi). I dati sono contenuti nell’aggiornamento regionale quotidiano.




Riqualificazione della Marina, si allungano i tempi. Lavori non prima di novembre

Ci vorranno almeno altri sei mesi prima che possano iniziare i lavori di riqualificazione della Marina di Siracusa. A febbraio, in occasione di un sopralluogo dell’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, era stato confermato l’impegno della Regione per un pezzo pregiato di Siracusa in condizioni davvero pietose. Buche, crateri, basole saltate fanno oggi della Marina un campo minato. In quella occasione, si era genericamente parlato di “pochi mesi” prima del via ai lavori. Adesso i tempi si sono allungati, “di almeno sei mesi” conferma Falcone, raggiunto dalla redazione di SiracusaOggi.it
“Rispetto ai soli 250mila euro inizialmente previsti – spiega l’assessore regionale – abbiamo previsto di investire un milione e 200mila euro per un progetto più completo di riqualificazione della Marina di Ortigia. Andiamo oltre la logica del rattoppo e di un intervento limitato, sebbene ciò comporterà un allungarsi dei tempi di almeno sei mesi, per restituire decoro a un luogo simbolo di Siracusa”.
Spettatore interessato in questa vicenda è il Comune che non ha competenze dirette sul tratto in questione, di proprietà demaniale. Ma Palazzo Vermexio si è ritrovato pienamente coinvolto adesso nella vicenda perchè la riqualificazione della Marina è stata inserita in un più ampio intervento (da 1,2 milioni di euro) da compiere con un finanziamento della Regione su progetto proprio dell’amministrazione comunale e che riguarderà la villetta, la spiaggetta, il muraglione e l’area della Fontana Aretusa, comprese le ringhiere.




La movida decreta la fine anticipata della zona arancione. "Controlli? Mi appello alla responsabilità"

La scena si ripete e se la zona sia Arancione o Gialla non sembra cambiare nulla. Numerose le segnalazioni, anche durante il fine settimana appena trascorso, di assembramenti, soprattutto nei luoghi tradizionalmente legati al tempo libero (per ovvi motivi non parliamo di “movida”).
Le foto che vedete a corredo di quest’articolo non rappresentano nulla che sorprenda. E’ il Foro Italico, la cosiddetta passeggiata della Marina, nel cuore di Ortigia, gremita di persone, soprattutto giovani. Poche le mascherine indossate, poca la distanza tra l’uno e l’altro, tanta la voglia di fare come se tutto fosse già andato bene.
C’è un aspetto ancora più fastidio: dopo avere consumato le loro bevande, in tanti lasciano bicchieri e bottiglie a terra o sulle panchine. Non è un problema di cestini portarifiuti, tanti o pochi, ma di cultura o – se preferite – educazione. In linea teorica, chi dovrà poi andare a raccogliere tutto, trattandosi di oggetti che sono entrati a contatto con la saliva di chi ha gustato quei drink e non si è preoccupato di altro, si ritrova esposto a rischio contagio raddoppiato.
E i controlli delle forze dell’ordine? Proseguono, assicurano dalla Prefettura. Proprio come gli assembramenti, però. E al momento, questi ultimi, appaiono in discreto vantaggio.
Il prefetto Giusi Scaduto assicura alla nostra redazione che “le forze dell’ordine sono impegnate nei controlli in maniera costante. Un’attività che non è mai venuta meno. Certamente molto deve dipendere dal comportamento e dal senso di responsabilità del singolo. Sarebbe impensabile – prosegue la rappresentante dell’Ufficio Territoriale di Governo- disporre di un agente per ogni cittadino. Mi rendo conto che dopo tutto questo periodo di restrizioni, la componente psicologica giochi un ruolo importante. So che i cittadini hanno bisogno di guardare con speranza al futuro, ma serve, proprio adesso, la massima collaborazione, con la speranza che possa trattarsi dell’ultima fase prima della fine di una situazione così difficile. Dobbiamo tutti rispettare le regole. Spero sia stato metabolizzato il fatto che sia molto più opportuno adeguarsi a semplici comportamenti rispetto ai rischi che si corrono in caso contrario. Proseguiremo- dice ancora il prefetto- nell’azione di controllo capillare e di sensibilizzazione, attenendoci ovviamente alle diverse ordinanze che si susseguono, oltre alle normative nazionali in vigore”.




"Moderna? No, vogliamo AstraZeneca": la scelta in controtendenza di due coniugi di Avola

Nei giorni in cui dalla Lombardia partono frecciate all’indirizzo della Sicilia e della poca fiducia che attualmente riscuote il vaccino AstraZeneca, arriva da Siracusa una storia emblematica. E’ quella di una coppia di Avola, marito e moglie. Entrambi categoria over 60 e senza patologie, hanno deciso di immunizzarsi e per farlo hanno fortemente voluto che venisse utilizzato il siero previsto per la loro categoria, ovvero l’AstraZeneca. Così normale da non sembrare neanche notizia. Ma in un periodo di grandi stranezze, loro hanno rifiuto il Moderna, vaccino a mRna con reputazione da migliore, che era stato loro inizialmente proposto.
Senza paure, senza scorciatoie da certificato medico. Tutto responsabile, informato e diretto. I due coniugi, approfittando degli open days, si erano infatti presentati per la vaccinazione nel punto della loro città, Avola. Qui, però, era stato prospettato loro il ricorso al Moderna, in assenza di altri sieri. Si sono velocemente guardati in faccia ed all’unisono hanno deciso che no, loro non lo avrebbero utilizzato perchè vaccino destinato ed indicato per pazienti più fragili e vulnerabili. Insomma, avrebbero avuto la sensazione di togliere due dose di Moderna a chi ne aveva maggiore bisogno. Meglio il previsto AstraZeneca.
E allora si sono messi in auto e da Avola hanno raggiunto l’hub vaccinale di Siracusa. In “trasferta” per il vaccino AstraZeneca. In assoluta controtendenza.
Tant’è che non hanno nascosto il loro piacevole stupore i sanitari della struttura, quando si sono sentiti dire: “Cerchiamo un vaccino AstraZeneca per noi. Vorremmo essere vaccinati subito”. In genere, infatti, com’è noto, capita semmai di registrare reticenza nei confronti di quel siero.
A loro volta sorpresi i due coniugi avolesi: “abbiamo fatto la cosa giusta”, hanno detto prima di lasciare l’hub di via Malta per tornare nella loro città.
Ieri, nell’hub provinciale di Siracusa, sono state in tutto 37 le inoculazioni di AstraZeneca a fronte di 463 vaccinazioni.




Da Siracusa a Piacenza per un intervento salva-vita: "qui avevano sconsigliato la procedura"

A raccontare la storia di un pensionato siracusano di 74 anni è l’Azienda Usl di Piacenza, a cui l’uomo si era rivolto per ricevere cure specialistiche. “Avete ridato vita al mio cuore, eseguendo degli interventi in emodinamica che dalla mie parti mi erano stati assolutamente sconsigliati”, ha detto Silvio Ricciardetto poco prima di salutare l’equipe di Cardiologia dell’ospedale emiliano. La sua storia è stata raccontata sui canali social dell’Ausl piacentina.
“Aveva arterie cardiache ostruite da calcificazioni importanti – spiega il responsabile della Cardiologia interventistica, il dottore Guido Rusticali – che gli rendevano da anni difficoltosa la vita, anche solo per respirare”.
Come il pensionato 74enne sia arrivato da Siracusa a Piacenza lo rivela sempre il lungo post. “A Siracusa ben tre specialisti non si sono voluti assumere la responsabilità di intervenire, Silvio si è messo a fare ricerche sul web e ha trovato la risposta che cercava a Piacenza. Partendo da un articolo su internet, ha contattato l’ospedale Guglielmo da Saliceto e ha prenotato una visita”.
Per risolvere il problema del 74enne, l’equipe medica ha utilizzato la tecnica della litotrissia coronarica. “Nel caso di Silvio questa soluzione ci è sembrata ottima”, dice al riguardo Rusticali.
Così, dopo tutti gli accertamenti del caso, le coronarie del paziente siciliano sono state liberate utilizzando onde d’urto simili a quelle usate per eliminare i calcoli renali. La situazione era piuttosto rischiosa: “una delle coronarie era ostruita al 99%. Ne abbiamo ristabilito il normale flusso”.
Il reparto di emodinamica dell’ospedale di Siracusa, è bene precisare, è a ragione considerato una eccellenza. Ed il caso in esame non deve sminuirne il valore. Felicitazioni per il lieto fine ma non si butti via – dice l’antico adagio – il bambino con l’acqua sporca.




Servizio idrico, bando europeo per due anni di affidamento: gara da 57 milioni di euro

È stato pubblicato oggi dal Comune di Siracusa il bando di gara europea per l’affidamento del servizio idrico integrato della città. Al momento in cui scriviamo, non è però ancora consultabile sul sito ufficiale dell’ente. Dopo mesi di lavoro, studio e confronti tra sindaco, assessore, dirigente e tecnici, è stato deciso di procedere con l’appalto della gestione delle reti idrica e fognaria nelle more che venga definito l’aggiornamento del piano d’ambito, cui seguirà l’approvazione da parte dell’Assemblea territoriale idrica e la successiva individuazione del soggetto unico per la gestione pubblica complessiva.
L’affidamento avrà la durata di due anni ma sono state previste due possibilità di proroga: una di un anno, allo scadere dei primi due, e poi un’altra di sei mesi. L’importo complessivo della gara è di 57 milioni di euro. Il criterio di assegnazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ma, nella valutazione, la proposta tecnica inciderà per il 75 per cento e quella economica per il 25.
Abbassata la soglia del fatturato specifico medio annuo a 12 milioni di euro, il bando è stato pensato per allargare il bacino dei possibili partecipanti includendo anche i più piccoli, a vantaggio della concorrenza. In questo senso, come requisito di capacità tecnica è stato previsto che i partecipanti alla gara debbano avere già svolto il servizio per una popolazione totale di 100 mila abitanti distribuita anche su più comuni, uno dei quali però con almeno 50 mila residenti.
Molte le novità previste, a cominciare dal fatto che per la prima volta si parla di qualità dell’acqua distribuita e di mitigazione ambientale con specifico riferimento al refluo depurato e alla sua destinazione finale, che non può più essere il Porto grande di Siracusa.
Per tale ragione, il bando guarda a quello che sarà il riassetto totale del servizio idrico, anticipando i tempi del piano d’ambito e inserendo un vero e proprio programma di interventi. In particolare, il gestore produrrà la progettazione esecutiva per la captazione dell’acqua potabile direttamente dal bacino del fiume Anapo e per il riuso della cosiddetta condotta Ciane, attraverso la quale rilanciare il refluo depurato in mare aperto a nord della città.
Molte le novità anche dal punto di vista dei servizi, a cominciare dal ripristino e la gestione di tutte le fontane e fontanelle cittadine, inclusi parchi, ville, piazze e giardini comunali. Ed ancora: l’installazione di nuove docce temporizzate nelle spiagge libere; la parziale messa in quota e sostituzione dei tombini stradali; l’estensione della rete idrica potabile di Fontane Bianche da Cassibile a via delle Muse; l’ampliamento di alcuni tratti di rete fognaria al Plemmirio e in via Bulgaria; l’installazione di nuove casette dell’acqua a osmosi inversa nelle zone più periferiche e balneari; una seria campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico rivolto ai cittadini e alle scuole; la previsione di nuovi sportelli distaccati per l’assistenza al cliente; la realizzazione del collettore fognario tra via Marco Costanzo a viale Zecchino per risolvere il problema degli allagamenti nei rioni delle case popolari; un’attenta programmazione di riduzione delle perdite lungo la condotta idrica; l’ammodernamento degli impianti e della rete di distribuzione.
Per il sindaco, Francesco Italia, “la qualità e il risparmio della risorsa idrica, la tutela ambientale e l’estensione dei servizi rappresentano gli obiettivi principali del nuovo bando, che offrono la cifra di una nuova gestione del servizio idrico integrato rivolto alla sostenibilità e che mette al centro i cittadini”.