Isab passa Goi Energy, firmato il closing. Lukoil: "Arrivederci a tempi migliori"

Inizia l’era di Goi Energy a Priolo. Il fondo cipriota ha ufficialmente chiuso la lunga trattativa per l’acquisto delle raffinerie Isab Lukoil, di proprietà della Litasco. Nominato il nuovo consiglio di amministrazione di Isab con Angelo Taraborelli presidente, Michale Bobrov vice con Ioannis Psichogios e Massimo Nicolazzi consiglieri.
Ad inizio anno era stato ufficializzato l’interesse del gruppo con sede a Cipro e l’avvio delle operazioni preliminari. Nelle settimane scorse, l’ok anche da parte del governo, dopo l’analisi della corposa documentazione, con attivazione parziale del golden power. Richieste garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi e precisi impegni anche sulla tracciabilità delle forniture di petrolio grezzo.
Su questo punto, Goi Energy ha prospettato l’accordo con Trafigura, trader internazionale per le forniture di petrolio. Stipulato un accordo commerciale a lunga durata.
Una comunicazione sull’avvenuta cessione è stata inviata anche al personale Isab Lukoil. L’ex proprietà ha salutato e ringraziato tutti per l’impegno e la professionalità. “Non diciamo addio all’Italia per sempre, ma vi diciamo: a tempi migliori” la frase che chiude la lunga lettera di commiato da parte del management Litasco/Lukoil.




Incidente autonomo a Targia, furgoncino si ribalta sul fianco. Fuggito l'uomo alla guida

Presenta ancora diversi punti da chiarire quanto accaduto questa mattina in contrada Targia. Un incidente autonomo potrebbe infatti portare a ben altra storia. Poco dopo le 10, un furgoncino rosso è finito su di un fianco, senza contatto con altri mezzi. Sulle cause dell’incidente sta cercando di fare luce la Municipale di Siracusa: tra le ipotesi, la velocità elevata o una distrazione da parte dell’autista.
Ma non potranno scoprirlo raccogliendo la testimonianza della persona alla guida. Subito dopo il sinistro, come racconta chi ha assistito alla scena, l’uomo ha preso alcuni zaini e si è dileguato nei campi vicini. Una ricostruzione confermata dagli investigatori. Attraverso i dati del mezzo si sta tentando di recuperare i “pezzi” mancanti di questa strana storia.




Amianto, due Ministeri condannati: il motorista navale siracusano Arcieri vittima del dovere

La Corte di Appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna dei Ministeri della Difesa e dell’Interno a riconoscere vittima del dovere il motorista navale siracusano, Salvatore Arcieri. Originario di Augusta, si è arruolato nel 1957 all’età di 16 anni in Marina dove ha svolto servizio per 6 anni, imbarcato sulle navi “Mitilo”, “Chimera” e “Vittorio Veneto” per più di 15 mesi.
Il motorista è morto nel 2009 all’età di 68 anni a causa di un mesotelioma pleurico per l’esposizione ad amianto, con il quale – secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto – è stato a contatto negli anni di servizio presso la Marina Militare. Per questo dopo la sua morte sua moglie, Vincenza Pungello, e i suoi 5 figli si sono rivolti proprio all’Ona e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, per ottenere i benefici amianto.
La Procura di Padova che ha svolto le indagini ha spiegato che l’uomo “è stato impiegato nella diretta manipolazione di materiali in amianto, anche in forma di lastre e cartoni, presenti nella protezione delle paratie tagliafuoco, dei pavimenti e dei locali a motore, con esposizione anche indiretta e ambientale, in assenza di prevenzione tecnica e di protezione individuale”.
In primo grado, il Tribunale di Siracusa ha riconosciuto i benefici amianto a tutti i ricorrenti. I ministeri, però hanno presentato ricorso, respinto dalla Corte di Appello di Catania, tranne in un punto, “quello del risarcimento per i figli non a carico, negato a 3 dei 5 figli di Arcieri (Sebastiano, Laura e Dario) perché al momento della morte del padre non erano conviventi. Una discriminazione, un vuoto normativo che va colmato al più presto”, ha dichiarato Bonanni comunque soddisfatto della sentenza che conferma ancora una volta la presenza di amianto sulle navi della Marina e il nesso causale con il mesotelioma che ha ucciso tanti militari.
“Il militare – si legge infatti nel dispositivo – era privo di informazioni circa il rischio amianto e svolgeva la sua attività di servizio in luoghi chiusi ed angusti”.
Laura, figlia secondogenita esclusa dai benefit, parla di amaro in bocca. “Non ce l’aspettavamo. Non pensavamo di essere esclusi, per questo faremo ricorso in Cassazione. Mi sembra discriminatorio, non ci sono figli e figliastri, tutti noi abbiamo sofferto per la morte di nostro padre, avvenuta prematuramente a causa dell’asbesto e di una Marina militare che è stata matrigna. Per colpa dell’amianto mio padre si è ammalato e se n’è andato in 3 settimane e abbiamo ricevuto una giustizia a metà”.
Gli stessi giudici nell’accogliere il ricorso sul punto hanno scritto: “La l. n. 266 del 2005 non ha provveduto all’unificazione della categoria delle vittime del dovere con quella delle vittime della criminalità organizzata, avendo solo fissato l’obiettivo di un progressivo raggiungimento di tale fine”.

foto: la famiglia Arcieri




Sette liste e otto assessori designati per Ferdinando Messina, candidato sindaco del Centrodestra

Gli assessori designati sono otto: Giuseppe Napoli, Paola Consiglio, Giuseppe Impallomeni, Alfredo Foti, Salvatore Castagnino, Vincenzo Vinciullo, Giovanni Boscarino e Corrado Rizza. Questa la squadra di Ferdinando Messina, candidato a sindaco del Centrodestra. Sette le liste a supporto. Messina conta sul sostegno di Forza Italia, Prima l’Italia-Siracusa Protagonista, Fratelli d’Italia, Popolari e Autonomisti, Nuova Democrazia Cristiana, Insieme e Laboratorio Civico. Entrando nel dettaglio dei singoli candidati, questa la composizione di ogni singola lista.

Forza Italia: Antonello Liuzzo, Alessio Agnello, Salvatore Attardo detto “Salvo Attardi”, Valeria Balestrazzi, Morena Bianca Arangio, Giovanni (detto Gianni) Boscarino, Francesco Bravato, Luana Caltabiano, Francesco Cassarino, Rosatea Di Martino, Marcello Drago, Luigi Fazzino, Giuseppe Formica, Luigi Gennuso, Marco Greco, Luca Idonea, Francesco Indelicato, Salvatore (detto Toti) La Runa, Leandro (detto Leo) Marino, Riccardo Messina, Erika Mudanò, Concetta (detta Cettina) Ossino, Davide Pannuzzo, Francesco Puglisi, Lucia Randieri, Antonia (detta Antonella) Rossitto, Andrea Ruggieri, Emanuele Ruvioli, Giovanna Sedrini, Maria Spurio, Natalia Turriziani e Tiziana Zivillica.

Prima L’Italia – Siracusa Protagonista: Fabio Alota, Mauro Basile, Dario Andolina, Alessandro Benanti, Santa Bonfiglio, Monica Campanella, Umberto Campisi, Mariacristina Carrino, Giuseppina (detta Giusy) Casella, Corradina (detta Cory) Cassia, Alessandro Conti, Sara Di Luciano, Giovanni Distefano, Laura Filingeri, Andrea Fronterrè (detto Frontere), Sebastiano Greco, Valerio Iacono, Maria Lanzafame, Rosaria (detta Sara) Li Noce, Barbara Marino, Sebastiano Moncada, Lucia Pane, Barbara Piccitto, Desiree (detta Desy) Puglie, Federico Rasconà, Vincenzo Salerno, Salvatore Santacroce, Liborio Savatta, Marco Spadaro, Luciano Testa, Concetta (detta Cettina) Vinci, Maria Adriana (detta Adriana) Vinciullo

Fratelli d’Italia – Francesco (detto Ciccio) Midolo, Emiliana Carpinteri, Paolo Cavallaro, Samanta Ponzio, Paolo Romano, Christine D’Angelo, Alfio Cimino, Marzia Gibilisco, Carmelo (detto Milo) Valenti, Giovanna Strano, Damiano De Simone, Laura Aredia, Francesco Fransoni (detto Franzoni), Rita Di Pietro, Giovanni Carpanzano, Roberta Salemi, Marco Reale, Floriana Amalfi, Umberto Vanella, Giovanna Porto (detta Barbagallo), Simone Ricupero, Paola Consiglio, Sebastiano Di Natale, Lucia Distefano, Claudio Tiberi, Jessica Previti, Francesco Monaca, Giuseppina Coletta, Salvatore Zito, Clotilde Guerrieri, Salah Tounsadi, Salvatore Aliotta.

Nuova Democrazia Cristiana – Emanuele Attardi, Adriana Aliffi, Cosimo Azzaro, Marcella Bongiovanni, Giuseppe (detto Pino) Branca, Luigi Callari, Enrico Campisi, Salvatore Carcò, Tiziana Conigliaro Cancelliere, Francesca Creazzo, Maria Dioronzo, Tecla Genova, Maria (detta Angelica) Gervasi, Alessandra La Rocca, Michele Lavenia, Maria (detta Maria Teresa) Lo Presti, Alessandro Mellone, Sebastiano Milluzzo, Ileana Muntean, Rosalba Piricò, Concetta Romeo, Patrizia Salemi, Sebastiano Scarso, Domenico (detto Mimmo) Spampinato, Gaetano Trapani, Cristina Vinci, Giovanni Santuccio, Davide Aia, Carmelo Scariolo, Samuel Sallemi, Luigi Marletta, Remigio Capodicasa.

Popolari e autonomisti: Luciano Aloschi, Giulia Francesca Bafino, Davide Basile, Antonino Bianca detto Antonio, Sergio Bonafede detto Tony detto Buonafede, Maurizio Calió, Paolo Corrado Caruso, Luigi Cavarra, Danilo Dell’Aquila, Diane Dibennardo detta Dibernardo, Rosaria Di Maria detta Rosy, Alessandro Di Mauro detto Sandro, Francesco Fasulo, Chiara Ficara, Elisabetta Figura, Giuseppe Fiondini, Valeria Floridia, Floriana Fontana, Silvia Gitto, Francesco Greco, Mario Lista, Eugenio Maione, Manuela Mazzone, Ivana Monterosso, Morena Montoneri, Chiara Piazzese, Rosalia Raiata detta Lia, Massimiliano Rizza, Cinzia Santuccio, Santi Scollo, Giovanni Stracquadanio detto Gianluca, Gabriella Troia.

Insieme: Ylenia Bannó, Lucia Barra, Andrea Boccadifuoco, Lucia Bocchetti detta Lucilla, Angela Bosco, Concetta Bottaro, Luigi Bottaro, Valentina Campailla, Danilo Carbonaro, Antonio Casciaro, Gaetano Cavarra, Cesare Ciaffaglione, Giovanni Dinatale, Gaetano Favara, Francesco Ficarra, Hubert Fontana, Fabio Foti detto Alfredo, Carmela Garofalo, Stefania Garro, Diego Giacchi, Luigi Iacono, Angelo Leone, Angelo Maria Micciulla detto Mich, Antonina Modica detta Antonella, Emanuele Motta detto Lele, Salvatore Pugliara, Daniela Rabbito, Elena Romano, Davide Rossitto, Giovanni Rubbera, Ivan Scimonelli, Francesco Vaccaro detto Ciccio.

Laboratorio civico: Marco Bottaro, Grazia Oliveri detta Cristina, Marco Barrera, Andrea Saleri, Giorgia Calabrese, Onorato Di Franco, Marinzia Pagliaro, Giada Minisci, Gabriele Piccione, Eleonora Lauretta, Alessandro Perna, Alessio Sangregorio, Giuseppe La Marca, Concettina Spicuglia, Maurizio Moricca, Vitò Greco, Silvia Margherita, Gaetano Luigi Mauro Parisi, Gianluca Isaia, Antonino Di Miceli, Giuseppe Caruso, Dario Russo, Veronica Regoli, Patrizia Busiello, Sebastiano Di Mauro, Angela Andó, Chiara Mazzotta, Roberto Rocco.




Partenariato pubblico-privato per aprire i siti culturali chiusi: proposta di Gilistro (M5S)

La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano al centro di una seduta della quinta commissione Ars, l’assemblea regionale siciliana. Il deputato regionale Carlo Gilistro del Movimento 5 Stelle evidenzia come si tratti di un “tema importante, che tocca in pieno Siracusa dove siti archeologici considerati, a torto, minori non sono visitabili per mancanza di personale regionale. E questo succede purtroppo in molte altre parti della Sicilia. Un peccato grave- aggiunge il parlamentare regionale siracusano-  non riusciamo a completare un’offerta culturale di primo piano; spesso ci perdiamo tra competenze e qualifiche sempre più rare negli organigrammi pubblici. E finisce che i turisti debbano fermarsi davanti
a cancelli chiusi per carenze tecniche e burocratiche. Non un bel biglietto da visita, senza considerare i servizi dell’indotto che una migliore offerta potrebbe generare sui territori”.
In attesa dei concorsi pubblici e di una necessaria iniezioni di nuove e giovani figure professionali nel settore dei Beni Culturali regionali, una prima soluzione possibile nell’immediato potrebbe essere da ricercare nelle “formule di partenariato pubblico-privato per la gestione dei piccoli siti archeologici. Resti e vestigia che costituiscono la ricchezza di un luogo e possono diventarlo anche per la sua popolazione-prosegue Gilistro-  A Siracusa viene subito da pensare, ad esempio, al Tempio di Giove o al Ginnasio Romano. Associazioni o gruppi organizzati potrebbero occuparsi dei servizi base per garantire le aperture.
Disponibilità in tal senso non sono mai mancate. Con una corretta regolamentazione, assicurando le dovute garanzie di salvaguardia della parte pubblica ed eliminando gli spazi speculativi, appare questa oggi la soluzione più indicata”, dice ancora Gilistro. “Non dobbiamo inventare nulla, esiste la convenzione quadro di Faro che apre alla
creazione di una rete costituita da enti locali ed associazioni o raggruppamenti per gestire i siti che l’amministrazione pubblica non è in grado di tenere aperti”, precisa l’esponente pentastellato. “Come ha ricordato in Commissione l’archeologo ed esperto di servizi
integrati per i beni culturali, Enrico Giannitrapani, ci sono numerose e positive esperienze di questo tipo a livello nazionale. Come lui, condivido la necessità di tornare ad aprire i cancelli oggi chiusi, stimolando queste formule di partenariato sul territorio siciliano”.




Scene di ordinaria inciviltà: giovani vandali in azione, ripresi in un video

Parrco giochi di via Algeri, a Siracusa. Tre ragazzini si avvicinano ad un dondolo recentemente installato nell’area destinata ai bambini. Senza un motivo apparente, in due decidono di testarne la resistenza. Sembra quasi vogliano provare a smontarlo, di certo danneggiarlo. La scena viene ripresa da un telefonino, da una delle abitazioni vicine. Le immagini sono in possesso delle forze dell’ordine, impegnate ad identificare i protagonisti dell’ennesimo triste episodio.
L’episodio risale a martedì scorso. A denunciare l’accaduto sui social è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Da anni appena montiamo nuovi giochini per i nostri parchi, diventano immediatamente oggetto dell’attacco di vandali. Loro sono stati beccati, anche grazie alla vostra collaborazione. Solo l’educazione alla civiltà e al rispetto potrà essere più efficace di decine di telecamere”.
Nei giorni scorsi, aveva destato clamore l’episodio dei bambini immortalati a giocare all’interno della vasca (vuota) della fontana di piazza Archimede.




La disordinata crescita di Ortigia, Renata Giunta: "un carico di problemi non governati"

“Questi anni di vorticosa crescita hanno trasformato il volto e le abitudini del nostro centro storico. Ortigia e la zona umbertina soffrono la mancanza di regole e di controlli e l’assenza di una amministrazione che ne abbia veramente a cuore l’essenza”. Così la candidata sindaca della coalizione progressista, Renata Giunta. “Non si dovrebbe restare a guardare e fare finta niente, mascherando tutto dietro l’insegna di uno sviluppo turistico non governato. Occorre riprendere in mano la situazione e garantire a tutti, operatori turistici, fruitori e residenti, regole certe e limiti condivisi”.
Sbagliato, per la Giunta, ridurre tutto ad una “contrapposizione tra residenti esasperati e esercenti che devono lavorare” perchè “il caos di Ortigia, l’inquinamento acustico, la Ztl timida, il carico e scarico non normato, il decoro urbano non fatto rispettare, la mancanza di trasporti urbani, i rifiuti che straboccano dai cestini, i carrellati sui marciapiedi, le auto in divieto di sosta, gli scivoli dei disabili occupati dai tavolini, i parcheggi fatiscenti, le intere zone abbandonate a loro stesse e lasciate all’abusivismo più sfrenato, non creano problemi solo ai residenti, ma anche ai turisti, ai siracusani che vorrebbero passeggiare serenamente in centro, agli albergatori che vedono i loro ospiti fuggire a gambe levate, ai ristoratori che hanno scelto qualità e legalità e si vedono accerchiati da friggitorie senza cappa e dehors fatiscenti”.
Cosa fare per riportare ordine? “Non servono nuove regole, quelle ci sono già e sono chiare a tutti, ma serve la volontà di farle applicare”, la risposta della candidata progressista. “Invece, in questi anni, abbiamo assistito ad un costante arretramento, ad una svendita di princìpi e dichiarazioni disattese, ad una Caporetto della legalità e delle ‘risposte muscolari’. «Ecco, per noi Ortigia può e deve diventare un posto migliore. Un posto migliore per chi vuole viverci. Un posto migliore per chi trascorre qui le sue vacanze. Un posto migliore per chi vuole lavorare, fare impresa e creare servizi. Senza regole e senza legalità, i milioni di visualizzazioni social continuamente sbandierate dal sindaco, non servono proprio a niente”.




Periferie, disagio e degrado. Il progetto di Edy Bandiera: "Rilancio"

“Siracusa ha molto da reinventarsi nei prossimi anni per le aree urbane marginali sviluppatasi negli anni novanta come Mazzarrona, Tivoli, Pizzuta, Tremilia, Contrada Isola e derivati, Arenella, Fanusa e prim’ancora Ognina e Fontane Bianche. Oggi sono aree dove si respira malessere sociale per il ritardo delle politiche pubbliche”. Lo sostiene il candidato sindaco Edy Bandiera (Identità Siracusana).
“Siracusa deve guardare molto all’integrazione territoriale come non hanno fatto i suoi predecessori, ad iniziare con le frazioni di Belvedere e Cassibile, isolate e sofferenti di servizi”, prosegue. “Non devono esistono cittadini di serie B, come le periferie decentrate in cui abitano. La città va riconsiderata nel suo complesso, decoro e sicurezza vanno garantite al centro così come ai margini del suo perimetro urbano. Zone degradate con nuclei di villette di recente edificazione all’abbandono, con strade lunari che mettono a dura prova gli ammortizzatori dei mezzi che vi transitano. Nelle aree periferiche si notano costantemente macro e micro-discariche di rifiuti di ogni genere, dagli sfalci di potatura agli ingombranti ai materiali pericolosi”. Nella sua analisi, Bandiera inserisce poi “un’inadeguata offerta di servizi, mobilità e qualità urbana” che finirebbe per amplificare il disagio.




Su una bici rubata, tenta la fuga dopo un furto: arrestato a Noto 26enne marocchino

Un 26enne marocchino è stato arrestato a Noto dalla Polizia, nella flagranza di furto con destrezza. Ad insospettire gli agenti, la fretta con cui il giovane si stava allontanando frettolosamente da un supermercato nei pressi della stazione. Saltato in sella ad una bici, mostrava una certe premura. Fermato e sottoposto a controllo, è emerso il furto di una macchinetta del caffè, asportata con destrezza da un espositore posto vicino alle casse del supermercato.
Le indagini hanno anche consentito di appurare che l’uomo era stato espulso nel 2019 dal territorio nazionale, pertanto la sua presenza era irregolare. Non solo, sono poi emersi altri due episodi: la notte precedente avrebbe tentato un furto in un distributore di carburante, compiendone uno da 1.200 euro in contanti in un bar del centro storico di Noto. Contestazioni con denuncia che si sono aggiunte all’arresto in flagranza.
La refurtiva – ovvero la bici, i contanti e la macchinetta del caffè – sono stati posti sotto sequestro per la successiva restituzione agli aventi diritto. Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato portato nel carcere di Cavadonna.




Ristoratore multato: tonno a pinne gialle privo di tracciabilità. Sequestrati 4,4 kg

Multa di 1.500 euro e 4,4 kg di tonno a pinne gialle sequestrati: è il bilancio di un controllo eseguito in un ristorante, nelle immediate vicinanze dell’ingresso in Ortigia, dalla polizia marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa. Accertato il mancato rispetto delle informazioni previste per la tracciabilità del prodotto ittico somministrato.
Il tonno, ispezionato dal personale sanitario dell’Asp di Siracusa, è stato dichiarato non idoneo al consumo umano, e pertanto è stato destinato alla distruzione.