Nuovo ospedale di Siracusa e ricorsi, risolto il nodo competenza: deciderà il Tar Catania

Sarà il Tar di Catania a pronunciarsi nel merito del ricorso presentato per la revoca del mandato di progettazione definitiva del nuovo ospedale di Siracusa al raggruppamento temporaneo di professionisti con capogruppo lo studio Plicchi di Bologna. Lo ha stabilito il Tar del Lazio, a cui si era rivolta la società estromessa sul finire dello scorso anno dalla struttura commissariale di Siracusa che ha il compito di velocizzare le procedure per la realizzazione dell’attesa opera.
Si tratta di un punto a favore del commissario straordinario, il prefetto Giusi Scaduto. Si attende adesso il pronunciamento nel merito sui ricorsi presentati e che, al momento, invitano a grande prudenza nei passaggi che dovranno condurre all’affidamento dei lavori.
A febbraio scorso, l’incarico per la progettazione definitiva è stato affidato alla Rti formata a Proger S.p.A. con sede a Pescara (mandataria), Manens S.p.A. con sede a Padova e Inar S.r.l. con sede a Milano (mandanti). Anche quell’affidamento è finito tra le contestazioni del gruppo ricorrente, estromesso dall’incarico per presunti ritardi. Un addebito, questo, rispedito al mittente dallo Studio Plicchi di Bologna e dalle altre società del raggruppamento che chiedono di invalidare gli ultimi atti della struttura commissariale per la realizzazione del nuovo ospedale.
A questo punto, si attende il pronunciamento del Tar di Catania.




Stagione balneare al via: a Siracusa sono 45 i punti "vietati" per ragioni di sicurezza

Sono 45 le spiagge ed i tratti di costa di Siracusa non balneabili per “motivi di pericolo per la pubblica incolumità”. Dalla Mazzarrona allo Scoglio dei Due Frati, dalla Costa del Sole a Massoliveri, da Riviera Dionisio al lungomare Alfeo; e poi diversi tratti della Fanusa, di contrada Isola, di Fontane Bianche, Terrauzza. Ovunque, in sostanza, vi siano segnali di dissesto e rischio di crolli e cedimenti. In questi casi non c’entra la qualità delle acque, ma il giudizio sulla balneabilità riguarda più che altro il profilo della sicurezza pubblica. Ad indicare in dettaglio i 45 punti off-limits è un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Siracusa, ripresa e richiamata nel provvedimento di competenza comunale in vista dell’apertura della stagione balneare (1°maggio). Nonostante siano tratti ricadenti in zone dove la balneazione è consentita, presentano elementi di “intrinseca pericolosità” per cui viene apposto il cartello di divieto per motivi spesso geomorfologici. Ma si tratta di divieti, purtroppo, lungamente disattesi.
Ad eccezione della spiaggetta della Marina, di Punta del pero e della spiaggia antistante lo scoglio Galera, non balneabile il porto Grande di Siracusa, così come porto Piccolo e rada di Santa Panagia “lungo l’intero tratto di costa da Capo Santa Panagia a Punta Magnisi, ad eccezione del tratto di litorale che va da 200 metri a Nord dello scarico ENEL alla recinzione ex ESPESI”.
Regolarmente balneabili tutti gli altri tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio del Comune di Siracusa, come da tabella allegata al Decreto dell’assessorato regionale della Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana lo scorso 14 aprile 2023. Per tutte le informazioni, è possibile visitare il sito del Ministero della Salute “Portale delle acque“.
Qui per consultare il provvedimento del Comune di Siracusa, con tutti i dettagli.




Ok al mutuo da 1,2 milioni, si riasfaltano 16 strade di Siracusa: l'elenco completo

Ok da Cassa Depositi e Prestiti alla concessione di un mutuo da 1,2 milioni di euro al Comune di Siracusa. Come annunciato nelle settimana scorse, Palazzo Vermexio destinerà le somme ad una serie di lavori per il recupero delle strade cittadine.
Ottenuto il mutuo, “gli uffici del settore Trasporti e diritto alla mobilità sono al lavoro per l’individuazione delle ditte che dovranno eseguire i lavori”, spiega una nota stampa del Comune. I lavori consisteranno nella rimozione del tappetino usurato, nella posa di una nuova copertura allo stesso livello dei tombini e nel rifacimento delle segnaletica orizzontale.
In tutto 16 interventi per il rifacimento di altrettante strade: via Laurana, via Melilli, piazza Giovanni XXIII, via Palma (nel tratto compreso tra viale Zecchino e piazza Maranci), via Genova, via Tevere, il tratto di viale Teocrito compreso tra via Von Platen e via Torino), via Columba, la rotatoria di viale Paolo Orsi, via Madonie (tra la chiesa e via Monti Nebrodi), tratti di via delle Fornaci, via delle Orchidee, via Magnano (nel tratto compreso tra via Gabelli e via Croce), via Raimondo (tra via Fazzina e via Magnano), via Fazzina (tra via Burgo e via Croce), via Vico (tra via del Semaforo e via Verga).

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Porto di Augusta collegato alla rete ferroviaria, affare da 75mln con vista sul ponte sullo Stretto

Atteso da poco meno di un anno, arriva il momento della firma della convenzione attuativa per la realizzazione del collegamento ferroviario del porto di Augusta. Questa infrastruttura, appena completata, favorirà l’interconnessione del terminal megarese con la linea ferroviaria, per una nuova mobilità integrata e sostenibile.
Il collegamento ferroviario del porto di Augusta, con un finanziamento PNRR di 75 milioni di euro, consentirà di realizzare la connettività multimodale del porto con importanti ricadute sull’economia del territorio.
Lo scalo di Augusta costituisce un nodo Core della rete Transeuropea TEN-T e, oltre ad essere un porto petrolchimico, è anche un rilevante porto commerciale che, tuttavia, “finora non ha potuto beneficiare di un collegamento ferroviario in grado di assicurarne la totale intermodalità”, spiega la nota congiunta Ministero-Rfi-Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale.
Il Ministero delle Infrastrutture, assicurando la fattibilità all’opera grazie ai fondi del PNRR, con la firma dell’accordo “pone un altro importante tassello nell’azzeramento del gap infrastrutturale tra i porti del nord e del sud, condizione necessaria per uno sviluppo equilibrato dell’intero Paese”.
Soddisfatte le parti per l’obiettivo raggiunto, “garanzia di totale collaborazione reciproca nelle successive fasi che, nel minor tempo possibile, dovranno portare alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario, particolarmente importante anche alla luce del rilancio, deciso dal Governo, delle procedure di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina”.
A firmare l’accordo, che dà il via alla fase conclusiva della progettazione di fattibilità tecnico economica dell’opera, sono stati il commissario straordinario di Governo, Filippo Palazzo, il capo del Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Pujia, l’AD di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del polo infrastrutture del Gruppo FS, Vera Fiorani, e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina.




Controlli in cantieri edili e ristoranti di Augusta: la GdF scopre 15 lavoratori in nero

Controlli ad Augusta in vari esercizi commerciali e cantieri edili per contrastare il lavoro nero. La Guardia di Finanza ha scoperto ben 15 lavoratori per i quali non era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’impiego. Due i casi più eclatanti: in un cantiere aperto nel centro storico, sopresi all’opera 5 lavoratori non regola; quattro in un ristorante.
I titolari delle imprese non in regola con le assunzioni sono stati segnalati all’Ispettorato territoriale del lavoro e dovranno provvedere alla regolarizzazione dei rapporti lavorativi. In quattro casi è stata proposta la sospensione dell’attività, in quanto la forza lavoro irregolare superava il 10% del personale impiegato.
Sono in corso accertamenti di natura fiscale ed amministrativa per la verifica della regolarità nei confronti di
altre posizioni lavorative.
“Un’azione che testimonia la costante attenzione della Guardia di Finanza al contrasto del fenomeno del lavoro
nero, piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste”, spiegano dal comando provinciale di Siracusa.




Feste patronali di Melilli, Augusta e Villasmundo: dalla Regione contributi per 65mila euro

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali ha decretato i contributi per le iniziative di carattere sociale, economico e culturale svolte dai Comuni e finalizzate a valorizzare le tradizioni locali. Si tratta, fondamentalmente, di contributi per le feste patronali.
In totale sono stati stanziati 315.800 euro, di cui 30 mila per la festa di “San Sebastiano” a Melilli, 5 mila per “San Michele Arcangelo” a Villasmundo e 30 mila per “San Domenico di Guzman” ad Augusta.
Il deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa) esprime “piena soddisfazione per l’assegnazione di risorse nella nostra provincia. Oggi – prosegue – è di fondamentale importanza valorizzare tutte quelle attività che non facciano disperdere il patrimonio di tradizioni di cui i Comuni della Sicilia sono ricchi. E nello specifico le feste patronali definiscono l’identità di un territorio, e per questo tengo particolarmente a ringraziare l’Assessore al ramo, l’On. Andrea Messina”.




Spaccata al bar per rubare sigarette e due birre, denunciato 44enne siracusano

Furto con spaccata nella notte, in via Elorina, a Siracusa. Preso di mira il bar della stazione di servizio, già “visitato” in passato con modalità simili. Sotto l’obiettivo delle telecamere di videosorveglianza, un uomo ha infranto il vetro della porta d’ingresso laterale, utilizzando alcuni utensili. Una volta all’interno, si è impossessato di alcuni pacchetti di sigarette e di due birre, per poi allontanarsi a bordo di un’autovettura.
E’ stato individuato e bloccato poco dopo, grazie all’intervento di una società privata di vigilanza (Giaguaro) che ha allertato nel contempo le forze dell’ordine. Una pattuglia delle Volanti ha così proceduto a bloccare il ladro, un 44enne trovato ancora in possesso della refurtiva. La stessa auto su cui viaggiava, una Mercedes, è risultata oggetto di furto. E’ stato quindi denunciato anche per il reato di ricettazione.




Siracusa-Catania, Scerra: "Superare il divieto di transito per i mezzi con merci pericolose"

Il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S) ha sollecitato l’intervento del Ministero dei Trasporti per superare una situazione di disagio che si protrae ormai da 7 anni. “Da aprile 2016 – spiega – a causa del furto di cavi di rame che hanno compromesso l’illuminazione e gli impianti, ANAS ha interdetto il traffico all’interno delle gallerie autostradali del tratto Catania-Siracusa a tutti i mezzi che trasportano merci pericolose. Sono così obbligati a percorrere la statale 114, sia in direzione Catania che Siracusa. E nel farlo, devono attraversare zone oramai fortemente urbanizzate, come quella di Agnone Bagni, che da allora è interessata dalla totalità del passaggio di tutte le merci pericolose. Un volume di traffico non indifferente, considerando la presenza del polo petrolchimico e del porto di Augusta”.
Un disagio che ha comportato negli anni anche un “aggravio notevole di costi per il settore della logistica che opera lungo quelle direttrici siciliane, stante il prezzo dei carburanti ed il maggiore chilometraggio”, sottolinea Filippo Scerra nella sua interrogazione parlamentare.
Eppure nel marzo 2022, a seguito di un’interrogazione del M5S, l’allora Ministro dei Trasporti e della Mobilità sostenibile aveva assicurato la riapertura del tratto al transito dei mezzi adibiti al trasporto di merci pericolose “entro circa 270 giorni”. Ma ad oggi la situazione non è ancora cambiata, con la presenza in autostrada dei cartelli che indicano il divieto per le merci pericolose.
Per questo, Scerra chiede adesso al Ministero iniziative urgenti che permettano “l’immediata riapertura del tratto in questione ai mezzi che trasportano merci pericolose, al fine di ripristinarne la circolazione in tutta sicurezza ed evitare ulteriori problematiche ed incidenti, anche in considerazione del fatto che l’ennesima stagione estiva è alle porte”.

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Educazione stradale, 4000 piccoli studenti coinvolti nell'inclusivo progetto della Stradale

E’ stato con ogni probabilità il simbolo di questa edizione del Parco Mobile della Sicurezza. Tra le migliaia di bimbi che hanno seguito ed animato il divertente percorso allestito in largo XXV Luglio, giocando ed imparando nozioni di educazione stradale, c’era anche un non vedente. Portato in braccio da un agente della PolStrada, ha seguito i suoi compagni, partecipando a tutte le fasi del percorso formativo. “Il suo entusiasmo e il suo coinvolgimento sono stati per noi il fiore all’occhiello di questa iniziativa – commenta il comandante provinciale della Polizia stradale, Antonio Capodicasa – Per quanto non potesse beneficiare del supporto visivo, ha captato tanto quanto gli altri il valore di questa giornata e il suo fervore è stato per noi quanto di meglio potessimo sperare”.
La manifestazione voluta ogni anno dalla Polizia Stradale si è chiusa oggi. Sono stati oltre 4000 i piccoli studenti coinvolti nei tre giorni dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anas. I bambini sono stati guidati in un percorso di informazione composto da momenti diversi: il primo all’interno della chiesa di San Paolo, dove un agente della Polizia stradale con due giovani attrici hanno messo in scena una performance interattiva con i piccoli spettatori, dedicata all’importanza del rispetto delle regole e della segnaletica stradale; poi l’incontro con due agenti che li hanno intrattenuti offrendo loro – giocando – nuove informazioni sulla sicurezza a cui ha fatto seguito la proiezione di una composizione di spezzoni di famosi cartoni animati dedicati alla tema centrale dell’iniziativa. Tappa di particolare rilievo, il percorso “stradale” fatto seguire dai bambini indossando occhiali speciali che danno il senso di come si veda la strada quando si è sotto l’effetto di alcol o droghe.
All’interno del parco anche il camper con cui la Polizia Stradale effettua i controlli contro le cosiddette stragi del sabato sera, e l’immancabile Lamborghini che come ogni anno cattura l’attenzione di grandi e piccini.




Cimiteri per gli animali di affezione, Fdi presenta disegno di legge in Regione

Quattro deputati regionali di FdI, tra cui Carlo Auteri, hanno presentato un disegno di legge per regolamentare l’istituzione e la gestione dei cimiteri per gli animali d’affezione. Con Auteri firmano la proposta Giorgio Assenza, Giuseppe Zitelli e Giuseppa Savarino.
L’articolato dal ddl disciplina le modalità per l’istituzione dei cimiteri oltre a impegnare la Regione Siciliana a creare un capitolo di spesa specifico, per erogare contributi al fine di incentivarne l’istituzione nei vari comuni dell’Isola.
Nella proposta di FdI, gli animali che possono beneficiare della sepoltura nelle aree destinate sono quelli appartenenti alle specie zoofile domestiche: cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, cavalli sportivi e altri animali domestici di piccole dimensioni che non abbiano fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy e da riabilitazione. Gli animali selvatici non sono considerati animali da affezione ad eccezione di quelli trovati feriti in stato brado, curati e vissuti all’interno di abitazioni private. Le sepolture possono essere effettuate a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili.
I siti cimiteriali – si legge ancora nella proposta – dovranno essere localizzati in zone esterne al perimetro urbano e potranno essere realizzati dai Comuni, da società, associazioni e/o enti pubblici; da persone, associazioni, società e/o enti privati. Nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti possono essere realizzati più di un cimitero, che non andranno costruiti in zone di pertinenza militare; in zone di prevalente interesse turistico, storico, culturale e monumentale; nelle riserve naturali; in aree protette; in prossimità di scuole, ospedali e/o strutture di ricezione di massa; in zone di espansione urbanistica; in zone industriali e/o artigiane; in prossimità di falde freatiche e/o pozzi per l’approvvigionamento idrico.
“I nostri amici a due e quattro zampe vivono nelle nostre case e tanto affetto e amore ci danno in cambio di semplici e minime attenzioni – spiega Carlo Auteri – e attraverso questo strumento vogliamo stabilire, in maniera definitiva, modalità di gestione e di conduzione dei cimiteri per animali d’affezione”.

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