Vaccini. Mattinata difficile per l'hub di Siracusa, poi la normalizzazione: garantite prime e seconde dosi

Nuova mattina “difficile” per l’hub provinciale di Siracusa. Mancano le dosi a causa di ritardi nelle forniture, le operazioni di vaccinazione procedono a rilento, con utenti infuriati in fila dalle prime ore del mattino. Problemi soprattutto in avvio di giornata, poi in tarda mattinata la situazione è lentamente migliorata. Il problema è noto e non dipende dalla struttura: scarseggiano le dosi e le forniture arrivano a rilento. Sono comunque garantite le prime e seconde dosi, mentre per i non prenotati ricorso al solo AstraZeneca. Ma in molti rifiutano.
Da domenica in consegna altre dosi in Sicilia. Alla farmacia ospedaliera di Siracusa destinate 2.400 dosi di Moderna e 3.750 di Janssen. Per il Pfizer bisognerà attendere almeno martedì.
All’esterno, tra la gente in fila, infuria la polemica. Alcuni erano stati richiamati dopo il rinvio dell’appuntamento di inizio settimana. Dalla direzione dell’hub di via Malta parlano di un rallentamento in apertura di operazioni, legato alla necessità di conteggiare esattamente le dosi disponibili. Resta però il nodo forniture. Perchè lasciare scoperto il principale hub di riferimento provinciale?




Vaccini senza sosta a Priolo, inoculazioni anche il 2 giugno Festa della Repubblica

Il centro vaccinale di Priolo resterà aperto anche mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica e giorno festivo. A richiedere il nuovo sforzo per la struttura allestita al Cerica è stato il sindaco, Pippo Gianni. In poche ore ha incassato il via libera dell’autorità sanitaria. “Vogliamo garantire i vaccini ai cittadini che risultano già prenotati”, spiega Gianni.
A Priolo è in corso anche la somministrazione dei vaccini per i maturandi, su base volontaria, senza prenotazione. Così come disposto dalla Regione, gli studenti dovranno recarsi presso la struttura di Protezione Civile del Cerica muniti di dichiarazione del Dirigente scolastico, attestante l’iscrizione all’ultimo anno della scuola superiore.




Mega impianto fotovoltaico della discordia: Granata, "Pronti alla mobilitazione popolare"

Torna d’attualità il dibattito sulla proposta di realizzare un grande impianto fotovoltaico all’ingresso di Canicattini Bagni, in territorio anche di Noto e Siracusa. Il parere positivo della Regione ha sorpreso non poco e le reazioni non si sono fatte attendere. Dopo il vicepresidente Anci Sicilia, il canicattinese Paolo Amenta, oggi anche l’assessore comunale di Siracusa, Fabio Granata, non nasconde le sue perplessità sulla scelta della Regione.
“Solo pensare di poter installare migliaia di pannelli solari per una estensione di oltre 100 ettari nel cuore del Parco degli Iblei, circondato da importanti siti Unesco, è una operazione gravissima e insostenibile. Se poi tutto avviene in sfregio alla volontà politica espressa delle amministrazioni di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto, e della popolazione, prediligendo così l’interesse economico di pochissimi sulla volontà degli abitanti, diventa un fatto ai confini della criminalità”, ruggisce Granata.
Nei giorni scorsi, l’ assessorato regionale al Territorio e ambiente ha favorevolmente esitato la valutazione di impatto ambientale e la valutazione di incidenza ambientale del progetto di impianto fotovoltaico a terra della società Lindo srl di Roma, su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna, lungo la Maremonti, alle porte del centro abitato canicattinese e vicino ai Comuni di Siracusa e Noto. Un progetto che comprende un cavidotto di ben 10 km che “cintura” Canicattini Bagni.
“Se Musumeci non interverrà subito per revocare le autorizzazioni partirà una grande mobilitazione del territorio contro questo inaccettabile sopruso. Ai primi del 2000 bloccammo, attraverso la mobilitazione popolare, le concessioni alle trivellazioni petrolifere nel Val di Noto. Con un mio vincolo proposto e accettato il Governo della Regione di allora chiuse il discorso. Oggi serve un segnale analogo e immediato”, annuncia Fabio Granata.
“Adesso appare più chiaro il temporeggiare infinito della Regione sul Parco Nazionale degli Iblei, la cui istituzione bloccherebbe l’operazione. Ma il territorio non resterà inerte neanche questa volta: certe operazioni che per favorire pochi devastano il territorio, non sono più consentite”.

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Corruzione, la Cassazione annulla il patteggiamento di Calafiore in Sistema Siracusa

Annullato il patteggiamento con cui si era chiuso il procedimento penale a carico di Giuseppe Calafiore, l’avvocato siracusano tra i protagonisti dell’inchiesta nota come “Sistema Siracusa”. La Cassazione ha accolto il ricorso che era stato presentato della Procura generale di Messina, che non riteneva congrua alle accuse ed ai fatti la pena di undici mesi di reclusione concessa del gup del Tribunale di Messina, in continuazione con la condanna a 2 anni e 9 mesi arrivata in precedenza da Roma.
Il ricorso per Cassazione era stata proposto, non senza sorpresa, dal procuratore generale di Messina, Felice Lima. “Inadeguatezza della pena” la motivazione alla base della iniziativa che porta ora ad un nuovo colpo di scena in una intricata vicenda, con punti di contatto con varie altre inchieste in lungo ed in largo per l’Italia.
Si ritorna allora davanti al gup di Messina. L’avvocato siracusano è accusato di associazione per delinquere, corruzione del pubblico ministero e di periti e consulenti tecnici e di svariate ipotesi di falso.




Siracusa. Servizi igienici autopulenti al Molo Sant'Antonio, intanto si progetta la nuova mobilità per Ortigia

Sarà pronta entro domani la nuova struttura di servizi igienici autopulenti sistemata al parcheggio del Molo Sant’Antonio. Il progetto era stato presentato nei mesi scorsi. Questa mattina, la consegna ed il montaggio, nell’area in cui si trovava il chiosco incendiato e poi demolito.

Si tratta di bagni di nuova generazione. L’igienizzazione sarà automatica. All’interno è possibile permanere per un massimo di 15 minuti.

Nelle intenzioni espresse dall’amministrazione comunale, la volontà di mettere la struttura al servizio di cittadini e turisti. Si trattava, infatti, di una richiesta precisa di albergatori e guide turistiche.

Il nuovo blocco contempla due servizi igienici uomo/disabile e donna/disabile, con un fasciatoio per i più piccoli. Si tratta di una struttura di sei metri di lunghezza per circa 2 metri e mezzo di altezza. Oltre ai tradizionali sistemi di autopulizia delle tazze e dei lavabi, il nuovo servizio prevede l’automatico lavaggio, la disinfestazione e l’asciugatura della superficie di calpestio. Durante la pausa notturna sarà garantito un ulteriore ciclo di disinfezione con nebulizzazione.

A seguire questa mattina le operazioni di montaggio l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Maura Fontana, che ha anche ventilato un nuovo progetto di trasporti  nell’isolotto.




Siracusa. Braccianti stagionali, firmato il Protocollo di legalità: strumento contro il caporalato

Firmato ieri in prefettura il Protocollo per la prevenzione delle attività illecite in agricoltura e degli insediamenti abitativi spontanei. Un passaggio che segue l’allestimento dell’ostello per braccianti agricoli stagionali di Cassibile. Il prefetto, Giusi Scaduto ha sempre avuto la ferma convinzione che servisse un ulteriore strumento a tutela dei lavoratori agricoli, della filiera agroalimentare e a tutela anche delle cosiddette aziende sane, che operano nel rispetto della legge e delle persone.

Un documento che, in dieci punti, rappresenta uno strumento di contrasto contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro con soluzioni volte a potenziare il sistema di accoglienza per chi è in regola. Anche chi alloggia nel villaggio di Cassibile è in regola con il permesso di soggiorno, ha firmato un contratto di lavoro e paga una cifra agevolata per risiedere negli alloggi allestiti in contrada Palazzo. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono costanti. Secondo il prefetto il protocollo firmato ieri rappresenta un ulteriore passo avanti perchè include l’intera provincia, i datori di lavoro in primo luogo. I Comuni, dal canto loro, individueranno immobili pubblici o confiscati da destinare ad attività in linea con quanto il protocollo prevede, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legato all’individuazione di una sistemazione alloggiativa idonea. Niente più baraccopoli, insomma, è l’obiettivo annunciato e sottoscritto. Niente più illegalità e persone che intorno al fino ad oggi sempre irrisolto problema dei braccianti agricoli stagionali stranieri ha a lungo speculato nel silenzio colpevole di molti.




Palazzolo, Noto e Ferla premiate a livello "nazionale" e la Regione invia nuove risorse

Ci sono anche tre Comuni della provincia di Siracusa tra i 41 “premiati” dalla Regione con risorse aggiuntive per attivare o potenziare interventi o servizi di accoglienza e promozione territoriale e turistica. In totale, 2,3 milioni di euro ripartiti con un decreto congiunto firmato dagli assessori regionali alle Autonomie locali, Marco Zambuto, e all’Economia, Gaetano Armao. I comuni che riceveranno queste risorse hanno ottenuto, negli anni scorsi, il riconoscimento di “Bandiera blu”, “Bandiera verde”, “Borgo dei borghi” o “Borgo più bello d’Italia”. Per la provincia di Siracusa le somme saranno accreditate ai Comuni di Palazzolo Acreide e Ferla (Borgo dei Borghi) e Noto (Bandiera Verde). Nella shortlist destinata alle spiagge su cui sventola la bandiera blu, nessun rappresentante della provincia aretusea.

Ecco a chi vanno le risorse:

“Borgo più bello d’Italia”: un milione di euro per 21 Comuni.
Sambuca di Sicilia (provincia di Agrigento), Sutera (Caltanissetta), Militello e Castiglione di Sicilia (Catania), Troina e Sperlinga (Enna), Castelmola, Castroreale, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio e Savoca (Messina), Gangi, Geraci Siculo e Petralia Soprana (Palermo), Monterosso Almo (Ragusa), Ferla e Palazzolo Acreide (Siracusa), Erice e Salemi (Trapani).

“Borgo dei borghi”: trecentomila euro per 4 Comuni.
Sambuca di Sicilia (Agrigento), Montalbano Elicona (Messina), Gangi e Petralia Soprana (Palermo).

“Bandiera blu”: settecentomila euro per 8 Comuni.
Menfi (Agrigento), Alì Terme, Lipari, Santa Teresa di Riva e Tusa (Messina), Ragusa, Ispica e Pozzallo (Ragusa).

“Bandiera verde”: trecentomila euro per 12 Comuni.
Catania, Giardini Naxos (Messina), Palermo, Balestrate e Cefalù (Palermo), Modica, Santa Croce Camerina e Vittoria (Ragusa), Noto (Siracusa), Campobello di Mazara, Marsala e San Vito Lo Capo (Trapani).

“Il governo Musumeci – sottolineano gli assessori Zambuto e Armao – continua a essere a fianco dei Comuni siciliani. Abbiamo voluto premiare tutti quegli enti locali che sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale per le attività di promozione e attrazione turistica, ma anche per la gestione sostenibile del territorio, la salvaguardia dell’immenso patrimonio artistico e naturalistico dell’Isola”.




Stop ai treni Siracusa-Catania dal 13 giugno, la Regione: "due bus sostitutivi, uno diretto"

L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Marco Falcone, ha incontrato i vertici regionali di Trenitalia e le associazioni che compongono l’Osservatorio regionale sull’andamento del servizio ferroviario in Sicilia, organismo istituito dal governo Musumeci nel 2018. Sul tavolo, la sospensione delle corse fra Catania e Siracusa dal 13 giugno fino a fine luglio e, dal 13 giugno all’11 settembre, fra Catania e Palermo.
“Si è trattato – spiega l’esponente del governo Musumeci – di un proficuo incontro di approfondimento sui potenziali disagi dovuti ai cantieri che, da qui a settembre, interesseranno le linee Catania-Siracusa e Catania-Palermo. Abbiamo in programma dei lavori improcrastinabili legati al potenziamento tecnologico della ferrovia per Siracusa, mentre fra Bicocca e Catenanuova, sulla Catania-Palermo, verranno compiuti degli interventi connessi al raddoppio della tratta, opera da 400 milioni di euro. Per attutire l’impatto della sospensione dei servizi abbiamo raggiunto l’accordo per due bus sostitutivi sulla Ct-Sr, sia diretti che programmati per le fermate a Lentini, Augusta e Priolo. Per quanto riguarda la Catania-Palermo, ai bus sostitutivi previsti da Trenitalia aggiungiamo tre corse supplementari andata e ritorno grazie alla disponibilità della Sais Autolinee. Vogliamo infine ringraziare – conclude Falcone – le associazioni dei pendolari per la loro disponibilità e formulare un apprezzamento per il loro ruolo di vigilanza e stimolo virtuoso per tutto il sistema delle ferrovie in Sicilia”.




Diserbo, erbacce e igiene in città: Cavallaro (FdI) tira le orecchie all'amministrazione

“I lavori di taglio della vegetazione spontanea ai bordi dei marciapiedi e nelle aiuole sono sempre in ritardo, lasciando la città in stato di evidente abbandono agli occhi dei cittadini e dei turisti. Non si comprende perché le cartacce lasciate a terra la sera su alcune strade da cittadini incivili, siano presenti anche il giorno dopo e quello seguente. Non si comprende perché non sia stata già avviata la programmazione per la disinfestazione, la derattizzazione e il trattamento antilarvale. Ovviamente è un fatto di tutela del decoro ma anche di igiene e sicurezza”. Fratelli d’Italia, con Paolo Cavallaro, chiama in causa soprattutto l’assessore al verde pubblico, Carlo Gradenigo.
“C’è stato detto che era il tempo della potatura e bisognava aspettare che venisse terminata prima di procedere al taglio dell’erba incolta, come se non si potesse fare contestualmente l’una e l’altra cosa”, rivela Cavallaro.
“È possibile che in altre città la programmazione di tali interventi abbia consolidato processi virtuosi mentre a Siracusa i cittadini nonchè contribuenti devono sempre fare i questuanti dei propri diritti o tollerare ritardi inspiegabili? Allora ci chiediamo se sia colpa di bandi di gara distanti dalle esigenze della città, o se si tratti di ritardi e disservizi avallati da un’amministrazione comunale troppo distratta”.
In effetti il problema c’è e viene percepito dalla cittadinanza, con decine e decine di segnalazioni e lamentele.
Fratelli d’Italia sollecita l’amministrazione comunale a fare meglio e presto.
L’assessore Gradenigo, attraverso un post, replica indirettamente. “E’ stato affidato nei giorni scorsi il servizio di diserbo su strade, marciapiedi e piste ciclabili. Servizio che con tre interventi successivi, da maggio a dicembre, permetterà di ridare decoro a 100 km di strade urbane ed extraurbane. Allo stesso tempo la protezione civile è all’opera per il diserbo delle aree incolte comunali. Per i terreni privati le cui erbacce invadono strade e marciapiedi, esiste già l’art 29 del codice della strada che prevede sanzioni fino a 680 euro”. Ma le multe, purtroppo, non risultano (da sole) risolutive.
Lunedì gli interventi partiranno dalla zona di via Achille Adorno, via Luigi Cassia e via Patania; a seguire, l’area di via Italia, via Andrea Palma, viale Santa Panagia, Pizzuta, Villaggio Miano e Belvedere. La ditta è in possesso di un elenco prioritario di strade urbane ed extraurbane nel quale sono compresi anche Targia, via Elorina, via Lido Sacramento e le contrade marine.
“Da tempo – spiega l’assessore Gradenigo – non veniva veniva organizzato un servizio dettagliato per questo tipo di lavoro. Sono stati programmati tre interventi completi e successivi fino a dicembre, con i quali speriamo di risolvere un problema di sicurezza per le persone e di decoro per la città”.
Nell’appalto è compresa anche la pista ciclabile “Rossana Maiorca”, dove intanto, però, il diserbo è stato completato ieri nell’ambito di uno specifico intervento riguardante pure il Bosco delle Troiane e la vasta area compresa tra le vie Latomie del Casale e Christiane Reimann. Il costo di questi lavori è stato di 15 mila euro, soldi recuperati attraverso la rimodulazione del più ampio appalto per la cura del verde pubblico.




Giornate di Primavera Fai: alla scoperta di piazza San Giuseppe tra virtù, religiosità e peccati

E’ ormai un appuntamento atteso quello con le Giornate di Primavera del Fai. Ed anche questa volta la delegazione siracusana ripaga la curiosità regalando un nuovo itinerario tra storia e sorprese. Il 5 ed il 6 giugno, i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano guideranno alla (ri)scoperta di piazza San Giuseppe, in Ortigia, centro storico di Siracusa.
“Proporremo di rivivere la piazza non solo attraverso le sue architetture, la sua storia, le sue trasformazioni ma anche attraverso i ricordi, raccontando storie di vita vissuta in questo piccolo spazio siracusano, con i suoi personaggi più o meno noti di cui abbiamo trovato traccia, storie di esseri umani divisi nell’eterna lotta tra bene e male, tra virtù, religiosità e peccati spirituali e materiali”, spiega la delegazione Fai di Siracusa
Novità di questa edizione è la presenza dell’Associazione Guide Turistiche di Siracusa che affiancherà in maniera del tutto gratuita i volontari Fai e gli studenti delle scuole superiori “apprendisti Ciceroni”.
“Insieme condurremo i visitatori alla scoperta di tutti gli edifici che contornano la piazza, visiteremo il duecentesco chiostro di San Domenico, oggi caserma dei Carabinieri, il Museo dei Pupi della famiglia Mauceri che sarà inaugurato per l’occasione dopo mesi di chiusura a causa del covid. E visiteremo anche un secondo museo privato, il Museo del Mare della famiglia Aliffi, un gioiello di storia della marineria siracusana incastonato nella piazza e ancora oggi sconosciuto ad un gran numero di siracusani e non”.
E ancora, il Fai di Siracusa svelerà la non sempre nota storia del Regio Convento di San Domenico e del Monastero di Aracoeli, della Chiesa di San Giuseppe, in passato San Fantino e del Teatro Massimo tornato a splendere grazie anche all’impegno del Fai in questi ultimi anni. “Ammireremo i palazzi nobiliari scoprendo dettagli sconosciuti come il portale bugnato a meandro di palazzo Cardona, copia esatta del disegno dell’architetto Tarquinio Ligustri dei primi del ‘600. Ma racconteremo anche di personaggi famosi come Serafino Privitera, del domenicano Domenico Curcio, del Beato Andrea Xueres e di altri meno famosi che in questo luogo hanno vissuto. Porremo la nostra attenzione anche sui disastri della piazza come ad esempio il Palazzo Pupillo, edificato negli anni 50 del secolo scorso dopo aver abbattuto il palazzo nobiliare della famiglia Danieli-Barresi. Scellerata demolizione che è stata concausa della chiusura dell’antico Teatro Massimo per più di un cinquantennio”, ricordano amareggiati dalla delegazione siracusana.
In occasione delle Giornate di Primavera, la delegazione del Fai di Siracusa torna a lanciare l’allarme per le condizioni di degrado del Regio Convento di San Domenico. “Dopo l’apertura straordinaria del 2019 e su sollecitazione del Fai, l’amministrazione comunale ritrovò tra le pieghe dei vari capitoli di bilancio ben 900.000 euro destinati al Convento di San Domenico per restauri, ma immotivatamente non spesi. E siccome la critica costruttiva fa parte della nostra mission, proporremo un progetto che permetterà di recuperare e rendere fruibile con la cifra a disposizione una parte importante del Regio Convento”.