Fondazione Inda, nominata la nuova Sovrintendente: è Valeria Told

E’ Valeria Told la nuova Sovrintendente della Fondazione INDA. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha firmato la sua nomina, decisa sulla base di una rosa di tre nomi selezionati dal consiglio di amministrazione della fondazione dopo una procedura di selezione con evidenza pubblica avviata a settembre del 2022. Valeria Told per oltre 10 anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento. “Con la nomina di Valeria Told da parte del ministro della Cultura – ha dichiarato Francesco Italia, presidente della Fondazione INDA – si completa la governance dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e si mette fine a un periodo di inutili e pretestuose polemiche che non hanno comunque impedito al consiglio di amministrazione dell’INDA di lavorare alla preparazione della Stagione 2023 di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Sono certo che insieme al nuovo sovrintendente potremo raggiungere nuovi e ambiziosi traguardi. Voglio anche ringraziare tutti i manager di altissimo profilo che hanno presentato la candidatura per ricoprire il ruolo di sovrintendente. E’ un ulteriore segno dell’importanza e dell’appeal che la Fondazione INDA riveste in tutto il Paese”.




Colpisce l'arbitro con un ceffone, tre anni di Daspo per un calciatore netino

Tre anni di Daspo per un calciatore della Rinascita Netina, squadra di Prima Categoria. Durante un incontro di campionato, ha colpito l’arbitro con un violento schiaffo, tale da impedire al direttore di gara di rimanere in campo. La “colpa” del fischietto era quella di aver espulso un altro calciatore netino, dopo una testata ad un avversario.
L’accaduto è stato segnalato dal Commissariato di Noto al Questore di Siracusa, insieme alle relative annotazioni della Digos. Disposto così il Daspo con l’obbligo di presentazione del giocatore al Commissariato durante lo svolgimento di tutte le partite in cui è impegnata la propria squadra.

foto generica dal web




"Lavorare in Ortigia, un incubo spostarsi": parte una petizione dei lavoratori

Difficile raggiungere Ortigia per i lavoratori che vivono altrove. Parte, dunque, una raccolta firme per chiedere all’amministrazione un immediato cambio di passo. Portavoce del gruppo di dipendenti alle prese con disagi negli spostamenti da e verso il luogo di lavoro è Giuseppe Implatini. “Dopo innumerevoli appelli lanciati in più occasioni agli assessori (attuali e del passato)- la posizione espressa- assegnatari delle deleghe in oggetto, noi lavoratori e lavoratrici in servizio presso gli uffici ubicati sull’isola di Ortigia constatiamo con grande rammarico che l’attuale Amministrazione continua ad essere sorda e cieca sulla questione in oggetto. Per sgombrare il campo da facili etichettamenti- prosegue Implatini-  ricordiamo ai destinatari in indirizzo che con correttezza e non essendo residenti in Ortigia, non abbiamo mai chiesto il rilascio di ulteriori pass per l’accesso alla Z.t.l., non volendo allungare la già fin troppo lunga lista degli aventi diritto al talloncino “magico”, un elenco che insieme ai relativi criteri di composizione meriterebbe comunque approfondimenti e trasparenza. Un gesto di responsabilità civica che però non ci ha ripagato, perché non solo non è stata mai attuato un servizio di trasporto pubblico da e per l’isola ma non è stata trovata alcuna alternativa all’accesso in Ortigia con pass, considerando che prima delle restrizioni alla Z.t.l. ai non residenti era concesso nelle ore lavorative di posteggiare la propria auto sugli stalli riservati ai possessori di pass. Privilegio revocato ormai da anni a favore di una restrizione della normativa che regola l’accesso alla Z.t.l. senza prevedere il potenziamento dell’esistente ma discontinuo servizio di bus navetta, ad oggi persino eliminato”. Una situazione che i firmatari della petizione definiscono intollerabile e che “ci spinge a chiedere, stavolta con urgenza a questa Amministrazione, che si trovi finalmente una soluzione dignitosa ed efficiente, anche in considerazione della vocazione turistica della città. Raggiungere Ortigia, com’è evidente per noi lavoratori e lavoratrici la cui sede di assegnazione si trova all’interno dell’isolotto, non è una scelta ma una necessità; ecco perché non troviamo ammissibile in una città civile di dover ricorrere ad espedienti, spesso scomodi, costosi e a volte difficilmente attuabili per poterci recare a lavoro, (affitto di un posto auto in rimessa all’interno dell’isolotto, utilizzo di strisce blu a pagamento per poi proseguire comunque a piedi verso ola meta, utilizzo di mezzi a due ruote spesso pericolosi per l’incolumità personale e per i più fortunati lo sfruttamento di familiari o amici, autisti forzati”. Questo stato di cose peserebbe sulle tasche e sull’organizzazione di intere famiglie. Al Comune viene rimproverata la capacità di programmazione di un “servizio semplice di bus navetta dai principali parcheggi fino al centro storico, già sperimentato peraltro la sera e nei fine settimana”. I lavoratori non escludono, in caso di mancato riscontro, azioni eclatanti che rendano evidente il proprio disagio quotidiano”.




Centocinquanta giorni per riqualificare il piano terra della sede storica del Gargallo

Stamattina sono stati consegnati i lavori per la seconda fase dei lavori che interessano il piano terra della sede storica del Gargallo, in Ortigia. Grazie alla collaborazione tra Genio Civile, Regione Siciliana e amministrazione comunale si sono create le condizioni per il recupero completo dell’area, entro 150 giorni, mentre si lavora ai progetti per il primo e il secondo piano.
Alla consegna hanno presenziato l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, Gino Montecchi del Genio Civile, progettista e direttore dei lavori, il direttore Raffaele Avallone, il rup Salvatore Anzalone, Paolo Rizzo, Lara Grana, Francesco Scarfì e Domenico Rizzo, titolare dell’impresa aggiudicataria “Archeo”.
Per Fabio Granata “la consegna dei lavori per completare la rigenerazione dell’intero piano terra della sede storica del Gargallo nel primo giorno di primavera, assume un forte significato simbolico. Centocinquanta giorni per un altro tassello di rinascita cittadina: la Primavera del Gargallo”.




Uniday EXPO, grande successo per la manifestazione dedicata al Food&Beverage

Numeri importanti per la seconda edizione di Uniday EXPO, la manifestazione organizzata dal 12 al 15 marzo scorsi da Unigroup presso il Centro Commerciale Fiera del Sud: 3 talk, 11 masterclass e degustazioni, 18 cooking show, 7 ore di diretta al giorno con FMITALIA per  quattro giorni consecutivi, 140 espositori , 5000 visitatori. “Valorizzare la ristorazione è un impegno che crea impatto positivo sul territorio. Da questa idea è nata la manifestazione, che si è chiusa con un  grande successo, dimostrandoci la grande vitalità del settore Ho.re.ca in generale”. Parole del presidente Unigroup Spa, Roberto Cappuccio. Un momento per rimettere al centro le relazioni tra i vari settori dell’Ho.re.ca. che si sono incontrati e confrontati grazie alle tavole rotonde, i cooking show, le visite agli stand degli espositori che hanno presentato i cavalli di battaglia di ogni azienda e le novità 2023. “È stato un evento significativo per il nostro territorio. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per mesi alla riuscita dell’evento – ha detto Roberto Cappuccio, proprietario di Unigroup-. Noi siamo felici di aver contribuito a risvegliare le energie di questo settore attraverso un confronto e un dialogo sano e positivo. La ristorazione e l’Ho.re.ca. in generale ha tanto da dare al territorio di Siracusa e Ragusa, rappresenta una forza economica trainante che deve essere valorizzata. Grazie alle Soste di Ulisse che sono stati nostri compagni di viaggio e a tutti gli espositori che hanno creduto in noi”. L’appuntamento è per il 2025:”Vista la riuscita dell’evento abbiamo deciso di renderlo biennale. Guardiamo al 2025 con grinta e curiosità, consapevoli del ruolo che la nostra azienda può giocare come aggregatore in questo settore”.

 

 




Incendio nella notte a Floridia, auto in fiamme: non si esclude il dolo

Incendio nella notte a Floridia. Intorno alle 4,30 i vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa sono intervenuti per lo spegnimento delle fiamme che avevano avviluppato un’auto in sosta in corso Vittorio Emanuele, all’altezza della traversa Michele Abate. Dopo l’intervento, i soccorritori hanno avviato i rilievi per risalire all’origine del rogo. Non si esclude l’origine dolosa, nonostante non siano stati rinvenuti elementi che possano dirlo con esattezza.  Danni anche alle vetture parcheggiate nelle vicinanze e agli edifici adiacenti.




"Via la ciclabile da corso Gelone, traffico non si cura stringendo ancora le strade"

“La pista ciclabile in corso Gelone è follia. Non può passare da lì. Nella rimodulazione annunciata dal Comune di Siracusa, chiederemo di cancellare il passaggio su corso Gelone”. Il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, non usa mezze misure. Pacato ma fermo, dà voce con forza al pensiero dominante tra i commercianti (e non solo). “Con la situazione attuale, la pista ciclabile non può passare da corso Gelone. Voglio dire, per il volume attuale di auto in circolazione e traffico cittadino, non si può immaginare lì una ciclabile. Troviamo soluzioni alternative – invita Piscitello – oppure sforziamoci di cambiare la mobilità a Siracusa”.
Se non diminuiscono i veicoli circolanti a Siracusa, “non è possibile immaginare una restrizione di questo tipo” sottolinea ancora il numero uno provinciale di Confcommercio. Bene l’apertura del Comune di Siracusa, pronto a rimodulare l’opera come annunciato dal sindaco, Francesco Italia. Avviata per questo una interlocuzione con la Regione, per non perdere i finanziamenti. “Bene, accogliamo con favore la volontà di aprire un confronto. Corso Gelone è una zona ad alta densità commerciale e purtroppo in sofferenza in questi anni. Sono mancati gli interventi appropriati ed è cambiato il commercio. Senza i servizi, oggi si rischia la desertificazione. E la ciclabile oggi sarebbe il colpo di grazia. Pensate che, nel giro di pochi anni, siamo passati da una densità commerciale su corso Gelone di oltre 9 attività per mille abitanti, ad appena 7. E il trend è ancora in discesa. Con interventi fatti senza una visione complessiva, facciamo un fortissimo danno alla città”, l’analisi di Piscitello.

Ed a poco varrebbero, secondo Confcommercio, le rassicurazioni sugli spazi per il passaggio delle auto ed il numero di posteggi comunque garantito nelle vie limitrofe. “La ciclabile di per sè non è negativa e noi non siamo contrari. Ma siamo contrari alle modalità con cui si sta operando a Siracusa. Ci sono troppe auto su strada e la prima soluzione è restringere le strade? Non credo funzioni. Prima di tutto servirebbe un servizio di trasporto urbano. E magari corsie riservate ai bus, prima ancora che alle bici. E comunque – sentenzia Piscitello – anche sui posteggi: senza comunicazione e confronto sarà il solito caos”.
Intanto è caos per i lavori avviati nella zona Teocrito. “Lavori in zona turistica ed in stagione turistica, fino a giugno. Si rischia di bloccare per tre mesi l’area, ci sembra una follia. Sappiamo che il progetto risale al 2018, ma sino ad oggi è mancata una cosa fondamentale: un piano di trasporto che faccia in modo che diminuisca il parco di auto che circolano in città. Se non diminuiscono i veicoli circolanti, non è possibile immaginare una restrizione di questo tipo”.




Teatro greco e concerti, danneggiata l'auto del direttore del Parco. Scarpinato: "Condanna"

Nei giorni scorsi, ignoti hanno preso di mira l’auto del direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. Verosimilmente con un l’utilizzo di un coltello, hanno squarciato due pneumatici. Un episodio denunciato alle forze dell’ordine, nel pieno di una discussione pubblica e molto accesa sull’utilizzo del teatro greco di Siracusa.
“Piena solidarietà e vicinanza al direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo, per il vile atto intimidatorio ricevuto”, dice l’assessore regionale ai beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato. “Fiducioso nell’operato di inquirenti e forze dell’ordine per far luce sull’accaduto, sono certo che il direttore proseguirà nel suo mandato con ancora più fermezza e caparbietà, nel rispetto della legalità e per la tutela del nostro patrimonio archeologico”, aggiunge l’assessore.
Sui social, era stato lo stesso mamo a rendere pubblico l’accaduto con un post poi rimosso. “Mi hanno fatto trovare una bella sorpresa: due gomme tagliate con un coltello. Mah!”, il contenuto del post.

Anche il sindaco di Siracusa è intervenuto per esprimere con una nota solidarietà al direttore del Parco archeologico, Antonello Mamo. “Un gesto vigliacco sul quale, sono certo, gli inquirenti riusciranno a fare
chiarezza”, le sue parole.




Ma FdI a Siracusa attacca ancora Mamo sulle condizioni del museo Paolo Orsi

Il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) torna all’attacco dell’operato del direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. Con una curioso tempismo, lo fa con una nota inviata alle redazioni poco dopo il comunicato stampa dell’assessore regionale Scarpinato (anche lui di FdI) che ha portato la sua solidarietà all’indirizzo di Mamo, dopo l’intimidazione subita. Auteri chiude quella vicenda con una parentesi appena, parlando di “atto vandalico”.
Poi piazza il secondo attacco, dopo aver criticato duramente la gestione dell’area della Neapolis. E sottolinea le condizioni del museo regionale Paolo Orsi. “Come giustifica Mamo la chiusura per un guasto all’impianto elettrico del settore D che impedisce dai primi giorni del mese di novembre la visione di uno dei simboli di Siracusa, la Venere Landolina, ai turisti? Passiamo alle condizioni vergognose delle vetrine. Mamo si è insediato nel giugno 2022. Non mi risulta che si sia premurato per le manutenzioni ordinarie dell’edificio. So bene che molti progetti interesseranno il museo ed altre aree archeologiche del Parco, ma so anche bene che tutti i progetti sono stati ereditati da Mamo da precedenti direttori”.
E ancora, il parlamentare regionale contesta la carente pulizia della Villa del Telaro, di Eloro, la gestione del castello Eurialo, tempio di Zeus e Ginnasio Romano così come il silenzio sull’area archeologica di Akrai, chiusa. “I compiti di un direttore di un Parco e del suo staff dirigenziale non sono solo la pulizia e la manutenzione dei siti ma anche le attività di valorizzazione degli stessi, così come imposto dalla Legge 20/2000 – stigmatizza il deputato FdI Auteri – Qual è e quale è stata la programmazione del direttore Mamo? Prevede nuove aperture? Prevede nuove mostre? Prevede incontri con i visitatori? Cosa c’è di nuovo, di suo, nella passata e futura gestione di questo Parco?”.
Insoddisfacente, poi, secondo Auteri ridurre le criticità lamentate all’assenza di bilancio approvato per ritardi palermitani.




"The World of Fendi" a Siracusa, vip e presentazioni esclusive con tappa al Maniace

La prima settimana di maggio, Siracusa tornerà a respirare aria d’alta moda con contorno di bel mondo e jet-set. Un’altra maison di primo piano, Fendi, ha scelto la città di Archimede per l’appuntamento annuale con “The World of Fendi”, ovvero una serie di presentazioni dei prodotti top della casa super-lusso, destinati ad una clientela internazionale e danarosa.
A differenza della settimana vissuta con Dolce&Gabbana, non ci sarà nessun momento più o meno pubblico. Il che significa niente sfilate e niente dirette social. Tutto esclusivo e riservato agli ospiti della casa di moda che dal 2001 fa parte della divisione “Fashion & Leather Goods” della LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE. I suoi altri marchi? Da lustrarsi gli occhi: Christian Dior, Bulgari, Tiffany & Co e Louis Vuitton.
Sono circa 200 gli ospiti Fendi a Siracusa. Il Castello Maniace, secondo diverse fonti, è una delle location già scelte per uno degli appuntamenti off-limits. Nel calendario provvisorio della quattro giorni Fendi a Siracusa c’è anche una cena di gala da sogno, oltre ad una serie di presentazioni blindatissime dei prodotti del brand di lusso: pellicceria, pelletteria e artigianato innovativo (gioielli). Invitati ai selezionatissimi appuntamenti sono i clienti vip ed i fedelissimi della griffe. Accesso vietato ai non addetti ai lavori.
Lo scorso anno fu Ravello, perla della costiera amalfitana, ad ospitare “The World of Fendi”. Ancora una volta, quindi, la scelta cade su una città italiana e del Sud. Difficile valutare quanto abbia inciso un eventuale effetto traino, dopo la settimana alta moda di Dolce&Gabbana. Di certo l’immagine di Siracusa si prepara ad un nuovo bagno di internazionalità, con ospiti vip dello show-biz. Oltre al ritorno d’immagine, anche quello economico: alberghi già completi con le prenotazioni per la settimana di maggio; van e trasporti; maestranze; affitti delle location. Per fare un esempio, per l’esclusiva location della cena Fendi a Ravello nel 2022 pare che la maison abbia sborsato circa 30 mila euro. Per l’uso esclusivo dell’auditorium “Oscar Niemeyer”, Fendi ha versato 50mila euro nelle casse del Comune di Ravello.

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