Covid, studente positivo a Priolo: classe in quarantena e plesso Largo Scuole chiuso

Chiuso l’intero plesso Largo Scuole, via alla disinfezione straordinaria e alla sanificazione. La decisione fa seguito al caso di Covid comunicato dall’Asp di Siracusa al sindaco di Priolo, Pippo Gianni e al dirigente scolastico, Enzo Lonero.
Il Coordinamento Gruppo Covid dell’Azienda Sanitaria, dopo avere accertato la positività di uno studente, ha disposto l’obbligo di quarantena per la classe frequentata dall’alunno, per 14 giorni, a decorrere dalla data dell’ultimo contatto con il soggetto positivo.
La chiusura dell’intero plesso scolastico è stata decisa in via precauzionale per permettere l’effettuazione degli interventi di sanificazione.




Covid: scuole chiuse ad Augusta e divieto di stazionamento nelle piazze

Si fa sempre più preoccupante la situazione epidemiologica ad Augusta. La crescita dei contagi non si arresta. Sono adesso 123 gli attuali positivi, con oltre 200 quarantene. Diversi cluster nelle scuole e allora il sindaco, Giuseppe Di Mare, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a partire da venerdi. Diversi i cluster negli istituti e proprio prr evitare che il contagio continui a dilagare, è stato vietato con ordinanza lo stazionamento su vie pubbliche e piazze.
Se entro fine settimana il tasso di incidenza non dovesse scendere, Augusta si ritroverebbe automaticamente in zona rossa. Pochi giorni per provare a cambiare quello che appare quasi inevitabile. Nel vuoto gli appelli alla responsabilità lanciati negli ultimi giorni.




Covid a scuola, la Raiti resta chiusa: 2 positivi, tamponi per le classi coinvolte

Resterà chiuso fino alla fine settimana l’istituto comprensivo Raiti di Siracusa. Dopo un primo provvedimento di chiusura per sanificazione, la dirigenza scolastica ha dovuto estendere lo stop alle lezioni in presenza di giorno in giorno, dall’inizio della settimana.
Al momento, i casi accertati di studenti positivi al covid sono due. Domani previsti i tamponi molecolari per le due classi coinvolte.
In attesa degli esiti degli ulteriori test, che coinvolgeranno anche gli insegnanti, si va avanti da casa con la dad.




Siracusa. Via ai vaccini per i "fragili", caos fuori dall'Urban Center: in mattinata prime correzioni

E’ iniziata all’insegna delle proteste la giornata di vaccinazioni anti-covid destinata, all’Urban Center, alle categorie fragili. Ieri la piattaforma è stata aperta alle prenotazioni per chi ha delle patologie tali da rientrare tra i soggetti ritenuti vulnerabili. Dopo la sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca, proseguono quelle destinate agli ultraottantenni all’ospedale Umberto I, mentre le categorie fragili utilizzano, appunto, l’hub vaccinale di via Nino Bixio.

Assembramenti, utenti accalcati davanti al cancello, volontari della protezione civile che si sgolavano per raccomandare alle persone in attesa, di allontanarsi dall’ingresso. I cittadini, codice di prenotazione alla mano, erano disorientati. Non era facile sentire la voce in diffusione all’interno dell’Urban Center e nemmeno stabilire con esattezza chi veniva prima e chi dopo. Inizialmente, secondo il racconto di chi era presente, erano stati distribuiti dei numerini. Modalità poi cambiata in corso d’opera.

Situazione difficile da gestire. In tarda mattinata, l’assessore alla Protezione Civile, Sergio Imbrò, ha chiesto l’invio di una pattuglia della polizia municipale a regolamentare la situazione. La strada resta chiusa al traffico. Poco prima delle 11,00 sono arrivate le prime transenne, a cui se ne aggiungeranno in poco tempo un’altra ventina,  per poter creare un corridoio ordinato, in cui poter mantenere la distanza di sicurezza tra un utente e l’altro.

Tra le richieste avanzate, anche  la possibilità di alcune panchine, visto che si tratta di categorie fragili. Resta da comprendere, in caso di pioggia, come si potrebbe gestire la fase di attesa. Non è stata prevista al momento alcuna tettoia.

Sembrerebbe, ad ogni modo, che tra quanti erano in attesa, si erano presentati anche coloro i quali avevano ancora la vecchia prenotazione con AstraZeneca, adesso sospesa, forse ipotizzando che in assenza di quel vaccino, avrebbero ricevuto uno degli altri vaccini a disposizione. Non si tratta, però, di una supposizione corretta. Per domani è attesa la decisione dell’Ema e di conseguenza dell’Aifa in Italia. Solo dopo sarà chiaro come si dovrà riprendere la campagna vaccinale per i settantenni e le altre categorie di AstraZeneca.




Siracusa. Dopo il caos all'ingresso dell'hub vaccinale create corsie di pre-filtraggio

Dopo il caos generatosi questa mattina all’ingresso del riaperto hub vaccinale di Siracusa, la Protezione Civile comunale è corsa ai ripari. Nella prima giornata dedicata ai vaccini per gli estremamente vulnerabili, qualcosa non ha funzionato in fase di pre-accesso. Assembramento al cancello e difficoltà a far scorrere le file.
L’assenza di un vero prefiltraggio ha causato più di una situazione ad alta tensione. E non è mancata la confusione: chi si è presentato con ore di anticipo sull’appuntamento e chi ha proprio sbagliato (era prenotato per l’AstraZeneca sospeso, ndr) tentando comunque la sorte.
I due volontari all’ingresso hanno cercato di aiutare per come possibile. Ma in tarda mattina, dopo anche i servizi di FMITALIA, è arrivata l’attesa risposta organizzativa. Dalla Protezione Civile trasportate transenne per la creazione di corridoi d’accesso a garanzia del corretto arrivo al cancello principale. Da domani sarà attiva all’esterno una cassa amplificata per agevolare le comunicazioni, anche all’esterno. Perchè, va riconosciuto, una volta varcato il cancello, tutto funziona alla perfezione.




Vaccini: anche a Siracusa le liste dei "panchinari" da chiamare in caso di eccesso di dosi

Anche in provincia di Siracusa pronti i vaccini destinati ai “panchinari”. Secondo i primi elementi che trapelano, tuttavia, il funzionamento dovrebbe essere differente rispetto a quello adottato in città come Messina, in cui è stata realizzata una lista di persone da chiamare per essere sottoposte a vaccino nel caso di esubero di dosi. E’ possibile per via delle nuove disposizioni del Commissario per l’emergenza Covid. La circolare sull’utilizzo di eventuali dosi in eccesso, a fine giornata vaccinale, dovrebbe servire anche a porre un argine alla possibilità che il vaccino venga somministrato a chi non ne avrebbe, in questa fase, diritto rispetto alle priorità stabilite.

Nel caso di Siracusa, secondo quanto si apprende, le eventuali dosi in eccesso dovrebbero essere destinate a persone che sono, comunque, già registrate. In questo modo si esclude automaticamente la possibilità che possano non essere soggetti inseriti negli elenchi di chi ha prioritariamente diritto all’inoculazione.

Non è escluso che, dunque, possa essere direttamente l’Asp ad avvertire il cittadino della possibilità di anticipare la somministrazione. Aspetti che saranno ulteriormente chiariti nelle prossime ore.




Siracusa. Akradina e Bosco Minniti, Comune a caccia dei finanziamenti per le periferie

Sono stati inviati al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti due nuove idee progettuali per le periferie di Siracusa. Parteciperanno al bando del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, un programma nazionale da 854 milioni di euro da destinare, tra l’altro, alla riqualificazione e all’incremento del patrimonio residenziale pubblico, alla rigenerazione del tessuto socio-economico, all’incremento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi per migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
“Su questa linea si muove il Piano triennale delle opere pubbliche e il Documento unico di programmazione approvati con il bilancio 2021″, affermano il sindaco Italia e l’assessore Coppa. “Nonostante il programma del Mit preveda la possibilità di finanziare una sola proposta per ciascun soggetto, per complessivi 15 milioni di euro, il Comune parteciperà con due distinte idee per un totale di 10 progetti, completi di studi di fattibilità tecnico-economica, che comunque vanno ad arricchire il parco progetti dell’Ente per altri bandi futuri di rigenerazione urbana”.
I nomi delle due proposte sono: “Il margine è città: interventi di rigenerazione urbana nel quartiere Akradina” e “Archeologia è città: interventi di rigenerazione urbana sull’intorno delle mura di Gelone”. Al loro interno è prevista, tra l’altro, la riqualificazione di ben 343 edifici di edilizia popolare che così saranno resi più efficienti e sicuri.
La prima prevede un insieme di interventi nel quartiere di Akradina per 14.997.600 euro. Di questi, 9,3 milioni sono per interventi su immobili di edilizia sociale; 2,16 per la riqualificazione urbanistica tra via Italia e il quartiere Akradina; 1,5 milioni per la trasformazione dell’edificio della circoscrizione in un nodo polifunzionale per attività culturali, sociali e ricreative; infine, 2 milioni per l’acquisizione e riqualificazione della cosiddetta “Casa del pastore”, i resti di un edificio alle spalle della circoscrizione, da destinare a servizi di quartiere.
La seconda proposta si occupa di un’area compresa tra via Antonello da Messina e il Bosco Minniti ma che punta anche alla riscoperta e alla valorizzazione dell’area archeologica delle Mura di Gelone oggi quasi dimenticata. La spesa complessiva prevista è di 13.915.962 euro di cui: 3,86 per l’edilizia sociale e delle aree pertinenti; 1,5 milioni per la realizzazione del Parco archeologico lineare delle mura di Gelone al quale si aggiungerà una promenade nell’intera area che prevede un investimento da 1,7 milioni. Ancora: 972 mila euro per la riqualificazione del Parco vittime della mafia (parco Robinson); 2 milioni per la rifunzionalizzazione di piazza Marcello Sgarlata e dell’area mercatale; 2,8 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e la riqualificazione delle aree adiacenti all’istituto scolastico “Verga”.
“Nonostante il poco tempo a disposizione – dicono il sindaco Italia e l’assessore Coppa – siamo riusciti a stringere alcuni protocolli d’intesa con attori attivi in città, al fine di promuovere con maggiore efficacia sociale gli interventi previsti, per un impatto più incisivo sulla qualità di vita dei residenti e per sperimentare quell’idea di coprogettazione col terzo settore cara al legislatore europeo e indispensabile per una partecipazione più attiva dei territori”.
Concludono Italia e Coppa: “La sfida del presente è realizzare le opere già finanziate dal Bando periferie e da Agenda urbana, per i quali alcuni bandi di affidamento sono stati già pubblicati, e di continuare a programmare il futuro sulla base di quella visione di città condivisa dalla Giunta ed elaborata nel nostro Documento unico di programmazione triennale”.




Contachilometri taroccati per vendere le auto a prezzi più alti: denunciati titolari di autosalone

Truffa e frode in commercio. Dovranno risponderne due persone, denunciate dalla Polizia Stradale alla Procura della Repubblica. E’ il risultato di un’attività di controllo agli esercizi commerciali del settore automobilistico.
Obiettivo: un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello corretto. Un autosalonista della zona nord della provincia di Siracusa, secondo quanto appurato dagli inquirenti, si sarebbe specializzato nel rivendere le autovetture, dopo averle sottoposte ad una meticolosa operazione di “lifting”, non solo sulle parti di carrozzeria, ma anche ritoccando “al ribasso” il totale dei chilometri percorsi dal veicolo stesso al fine di aumentarne, così, il valore commerciale, ovviamente a scapito della sicurezza stradale.
I chilometri percorsi da un’automobile sono sempre considerati un fattore decisivo per l’acquisto di un veicolo usato; da tale dato viene, infatti, dedotto il grado di obsolescenza del veicolo stesso che lascia presagire l’approssimarsi delle varie scadenze periodiche di sostituzione di pezzi e parti meccaniche particolarmente usurate dal rispettivo chilometraggio di percorrenza. E’ indubbio, infatti, che più alto è il totale dei chilometri percorsi dal veicolo e meno sarà il suo valore commerciale.

Le due persone denunciate a piede libero avrebbero  concentrato le loro strategie di mercato sul “ringiovanimento” delle autovetture in vendita presso l’autosalone mediante l’alterazione del contachilometri determinandone una consistente riduzione dei chilometri percorsi.
Contestate violazioni amministrative per un importo di oltre 2.000 euro.

La Polizia Stradale ricorda che gli acquirenti dei veicoli possono effettuare il riscontro con l’effettivo chilometro percorso dai veicoli di loro interesse attraverso la consultazione telematica del sito “ilportaledellautomobilista.it” inserendo il numero di targa del veicolo.
Dal maggio 2018 è, infatti, in vigore la legge che prescrive, in occasione di ogni revisione periodica, che il centro tecnico annoti il chilometraggio percorso dal veicolo e lo comunichi al Centro Elaborazione Dati della Motorizzazione Civile.
Le informazioni relative al chilometraggio percorso sono riportate nel certificato di revisione (tagliando) rilasciato al proprietario dell’autovettura, rendendo, così, più facile accertare se il contachilometri del veicolo che si intende acquistare sia stato taroccato o meno.




Movida a Noto, multati giovani che consumavano alcolici in strada

Controlli anti-covid a Noto, in centro storico. Sono state identificate 85 persone, controllati 55 veicoli e sanzionate 21 persone.
In particolare, nei pressi di via Spaventa, i poliziotti hanno identificato un gruppo di giovani, composto da 5 ragazze e 2 ragazzi, privi di dispositivi di protezione individuali e, non curanti delle limitazioni dovute al periodo di pandemia, erano intenti a consumare alcolici.
Altre sanzioni amministrative venivano elevate nei pressi di alcuni bar siti in via Napoli.




Ospedale unico Avola-Noto, Ternullo (FI): "scelte datate, potenziare i servizi sanitari del Trigona"

“Con un bacino di utenti pari a circa 72 mila abitanti, non è possibile che il nosocomio unico di Avola-Noto offra servizi sanitari non adeguati alla popolazione coinvolta. Occorre una riqualificazione che dia benefici a tutta la provincia, con prestazioni sanitarie degne di una mega struttura oggi sottovalutata. Pertanto, considerato che un piano di rifunzionalizzazione ormai datato, prevede per conto del Ministero, e dunque non modificabile, che l’ospedale di Avola Noto sia riorganizzato, chiediamo nel frattempo che la gestione dei servizi carenti sia affidata al Trigona di Noto”. A chiedere più “spazio” per la struttura sanitaria netina è deputata regionale Daniela Ternullo (FI). “Solo in questo modo l’assessorato potrà coinvolgere l’Asp territoriale, in modo che possa organizzare un avviso pubblico per far rientrare i servizi essenziale al nosocomio di Avola-Noto. È sotto gli occhi di tutti l’ultimo bando pubblicato è andato a vuoto. Non prevedendo i servizi che il territorio chiede, era scontato che le imprese lo disertassero”, afferma ancora.
Poi la deputata regionale di Forza Italia invoca un “cambio di passo”. Nel dettaglio, “parliamo di un pronto soccorso e di un laboratorio di analisi che attualmente sono attivi 12 ore su 24, con personale carente (per la struttura di primo soccorso, solo 5 infermieri e medici) che fa la spola con Avola. La musica non cambia per il reparto di radiologia, in cui oltre ai problemi di organico si somma l’assenza di risonanza magnetica o l’impossibilità di effettuare un esame TC contrastografico. Lo stesso dicasi per cardiologia, il cui ambulatorio è aperto dalle 8 alle 14: dopo è contemplata solo la pronta disponibilità, con tutti i problemi che ne conseguono se in pronto soccorso occorre subito un cardiologo che, a conti fatti, non è subito disponibile. La mancanza di supporti sanitari, obbliga la cittadinanza a rivolgersi altrove, con notevoli disagi in termini di spostamenti e costi elevati. È per tale motivo che invito chi di competenza a impegnarsi per offrire un servizio sanitario che sia integrato e multidisciplinare. Nel frattempo però, fermo restando che così non va, siano reintegrati al Trigona i servizi, specie quelli salvavita. I cittadini non possono continuare a pagare lo scotto di scelte datate e non più attuali”.