A che punto è l’iter del nuovo ospedale di Siracusa? Il punto a tre mesi dalla fine del 2025

Senza troppo clamore, sono state avviate nei giorni scorsi le procedure espropriative dei terreni su cui si dovrà costruire il nuovo ospedale di Siracusa, lungo la Statale 124, nei pressi dello svincolo autostradale sud. La volontà della struttura commissariale guidata dall’ingegnere Guido Monteforte è di potere registrare una nuova accelerata, sfruttando i poteri speciali del metodo commissariale. Il che significherebbe portarsi avanti sulla bonifica della vasta area su cui dovrebbe sorgere l’infrastruttura sanitaria ed anche i previsti saggi archeologici. E questa è un’ennesima dimostrazione di come si voglia davvero finalizzare un procedimento complesso oltre ogni immaginazione e con decine di ostacoli nuovi ad ogni passo, dalla burocrazia ai prezzi.
Ma c’è soprattutto una data che conviene cerchiare in rosso sul calendario dei siracusani. Ed è quella del 18 ottobre, quando dovrebbe essere consegnata la progettazione esecutiva. Entro 30 giorni attesa la relativa certificazione Rina. Se non dovessero essere necessarie integrazioni o modifiche, entro la prima decade di dicembre il progetto sarà esecutivo a tutti gli effetti.
Se in questo lasso di tempo i Ministeri della Salute e delle Finanze, insieme alla Regione Siciliana, perfezioneranno l’annunciato finanziamento completo (circa 370 milioni di euro, ndr), la strada verso la gara d’appalto dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa sarà tutta in discesa. “Sono fiducioso”, si limita a commentare il commissario Monteforte.
A lui va riconosciuto che – se tutto dovesse rispettare queste previsioni – sarebbe riuscito a produrre (con il lavoro di tutta la struttura commissariale) un vantaggio di sei mesi sui tempi tradizionalmente previsti per queste opere. E questo grazie all’utilizzo pieno dei poteri conferitigli proprio dal metodo commissariale.




Ore 16.20, fine dell’incubo in autostrada: riaperto il tratto chiuso dal primo mattino

Alle 16.20 è stato riaperto il tratto della Siracusa-Catania rimasto chiuso per l’intera mattinata in direzione nord. Una riapertura parziale, che ha interessato solo la corsia di sorpasso che è tornata percorribile alle auto. La chiusura si era resa necessaria dopo l’incendio che, nella notte, ha distrutto un mezzo pesante, nei pressi di Priolo, rendendo indispensabili le operazioni di bonifica e messa in sicurezza.
Secondo quanto riferito da Polizia Stradale e Anas, i lavori di rimozione della carcassa del mezzo e di pulizia del manto stradale si sono rivelati più complessi del previsto, costringendo gli automobilisti a lunghe ore di attesa e deviazioni forzate. Il mezzo trasportava ortaggi. L’incendio ha moltiplicato detriti, molto combusti, e materiale da bonificare.
Il traffico diretto verso Catania è stato dirottato con uscita obbligatoria allo svincolo di Priolo sud. Ma la deviazione ha comportato una coda di circa 4 chilometri lungo il tratto autostradale compreso tra Siracusa nord e proprio Priolo sud. I disagi si sono estesi anche alla viabilità secondaria e urbana della cittadina industriale, rimasta praticamente paralizzata per gran parte della mattinata.
Un episodio limite e imprevedibile che, tuttavia, ha messo in evidenza ancora una volta la fragilità del sistema viario provinciale.




Cadavere in avanzato stato di decomposizione, macabra scoperta in contrada Spalla

E’ un giallo il ritrovamento del corpo senza vita di un uomo, in contrada Spalla. Il rinvenimento ieri, in un terreno non molto distante dalla strada che collega alla zona commerciale alle porte di Siracusa nord. Della macabra scoperta sono state subito informate le forze dell’ordine, con l’intervento della Polizia Scientifica per tutti i rilievi del caso. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile di Siracusa.
Secondo i primi rilievi, la morte risalirebbe a diverso tempo addietro. Forse addirittura settimane, lascerebbe presupporre lo stato del corpo. Potrebbe trattarsi di un uomo di origine straniere, presumibilmente extracomunitario.
Indagini in corso per identificare la vittima e le cause della morte. Elementi utili sono attesi dall’autopsia, disposta dalla magistratura. In queste ore vengono verificate anche le notizie relative a persone scomparse nelle ultime settimane.




Oncologia torna a Siracusa, “questione di settimane”. Riorganizzazioni tra Avola e Noto

“Nelle prossime settimane, non appena sarà completata l’acquisizione dei nuovi arredi, il reparto di Oncologia tornerà alla sua sede originaria dell’ospedale Umberto I di Siracusa, ristrutturata e adeguata secondo i più moderni princìpi di assistenza, accoglienza e confort”. L’Asp di Siracusa conferma così l’imminente ritorno dell’importante reparto nella sua sede del capoluogo, dopo il trasloco deciso in tempi di covid. Avola manterrà servizi di Day Hospital oncologico, come anticipato da SiracusaOggi.it.
Entro l’anno – spiega ancora l’Asp di Siracusa – il reparto di Ortopedia, al momento Trigona di Noto, troverà allocazione definitiva nei locali dell’ex reparto di Oncologia ad Avola che “saranno adeguati con un importante ampliamento, due sale operatorie dedicate nel nuovo complesso operatorio, la seconda delle quali riservata agli interventi di Traumatologia e al trattamento dei politraumi, con un percorso dedicato e nel rispetto della garanzia della massima asepsi”.
Una riorganizzazione che, spiega l’Azienda Sanitaria Provinciale, rientra nella strategia degli “Ospedali Riuniti” Avola-Noto. A Noto è prevista la creazione di Unità operative semplici a supporto dell’area di Emergenza, tra cui Medicina generale, Chirurgia, Cardiologia e Medicina d’urgenza, la dotazione di nuove tecnologie, grazie a fondi PNRR, e il mantenimento di servizi di Ortopedia nell’ambito della Orto-Geriatria che offrirà, insieme alla Riabilitazione, un approccio multidisciplinare per i pazienti anziani con fratture e patologie muscolo-scheletriche. L’ospedale di Noto è anche sede della Casa di Comunità e dell’ospedale di Comunità con 20 posti letto, Lungodegenza e Geriatria.
“Il trasferimento del reparto di Ortopedia e Traumatologia ad Avola – approfondisce il direttore del reparto Salvatore Piccione – ci permetterà di operare in una struttura moderna e dotata di tutte le Unità operative e di servizi, che ci consentiranno di ampliare e potenziare la nostra attività sia in campo di Chirurgia Ortopedica di elezione, in cui siamo anche riferimento nazionale per la chirurgia protesica di anca e ginocchio, sia per quanto riguarda la Chirurgia Traumatologica. Su quest’ultimo punto, è fondamentale precisare come ad Avola, a differenza di Noto, la contestuale presenza della Chirurgia e della Ortopedia-Traumatologia, in uno alla Rianimazione e Terapia intensiva, consentirà di affrontare in maniera ottimale i pazienti traumatizzati, come previsto in un DEA di I livello. Il trasferimento di Ortopedia all’ospedale di Avola contribuirà in maniera significativa a migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria per tutti i cittadini della zona Sud, migliorando efficienza, efficacia, tempestività e ottimizzando le risorse umane, mentre a Noto continueremo a seguire i pazienti nel percorso post-chirurgico e di riabilitazione. Questo modello di cooperazione è il futuro della sanità, con l’obiettivo di fornire la migliore cura possibile ai nostri pazienti”.
Il direttore generale Asp, Alessandro Caltagirone, sottolinea come “il trasferimento del reparto di Oncologia a Siracusa tanto atteso dai pazienti, oramai imminente, è un passo cruciale per il rafforzamento della sanità provinciale. L’ospedale Umberto I di Siracusa, hub di riferimento, accoglierà il reparto di Oncologia in una sede più adeguata e centralizzata, facilitando l’accesso dei pazienti e l’interazione con le altre unità operative complesse. Questo rientro – aggiunge – non sminuisce il ruolo dell’ospedale di Avola sul fronte oncologico, che continuerà a fornire un’assistenza di qualità sia in questo ambito che in tutte le altre specialità, come testimonia la presenza di reparti essenziali per la sicurezza e la cura dei pazienti. Inoltre, lo spostamento strategico del reparto di Ortopedia dall’ospedale di Noto a quello di Avola, sua naturale sede e previsto nella attuale rete ospedaliera, ci consentirà di dare al reparto gli spazi e i servizi necessari ed un ampliamento dell’offerta sanitaria così come più volte richiesto dallo stesso primario dottore Piccione. La nostra priorità è offrire un’assistenza di eccellenza – conclude il direttore generale – sfruttando al meglio le nostre risorse e specializzando le nostre strutture per rispondere alle reali necessità del territorio. Siamo certi che questa nuova configurazione, assieme a tutti gli altri interventi attuati e previsti in tutti gli ospedali del Siracusano, porterà un netto miglioramento della qualità dei servizi offerti, con un’assistenza sempre più efficiente, sicura e vicina alle persone”.




Ortopedia contesa tra Noto e Avola, insorge l’opposizione: Pd e M5S all’attacco del governo

“Con l’annuncio dello spostamento del reparto di Ortopedia dall’ospedale di Noto a quello di Avola è venuto meno l’impegno assunto in Commissione regionale Salute dall’assessore regionale Daniela Faraoni e dal direttore Salvatore Iacolino. Presenterò un’interrogazione parlamentare e convocherò in audizione tutti i soggetti coinvolti per dare risposte ai cittadini”. Il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, commenta così le dichiarazioni del direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa a proposito della riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale che prevede lo spostamento del reparto di Ortopedia dal “Trigona” di Noto al “Di Maria” di Avola.
“Quanto dichiarato dal direttore Caltagirone – prosegue Spada – non è in linea con l’impegno assunto da assessore e direttore generale regionale sul mantenimento del reparto di Ortopedia all’ospedale di Noto. L’assessore regionale, nel corso della Commissione Salute, ha assicurato che il reparto sarebbe rimasto attivo al Trigona, e che nello stesso nosocomio sarebbe stato attivato il pronto soccorso h24. Si tratta di un atto di arroganza politica che mortifica, ancora una volta, il territorio di Noto e la zona sud della provincia di Siracusa”.
Anche il deputato regionale Carlo Gilistro, componente della Commissione Salute Ars, prende atto di come “con l’annunciata riorganizzazione degli ospedali riuniti Avola-Noto, come presentata dall’Asp di Siracusa, viene meno l’impegno che l’assessora Faraoni aveva assunto informalmente per il Pronto Soccorso h24 ed il mantenimento di ortopedia all’ospedale di Noto. A questo punto è evidente che c’è un problema. Ed il nostro voto contrario di ieri in Commissione, diventa adesso opposizione netta sulla rete regionale ospedaliera, in particolare per la difesa della sanità del territorio siracusano”. Gilistro non fa sconti. “La nostra non è fiducia in bianco. Abbiamo voluto prendere per buona la rassicurazione arrivata da un pezzo qualificato del governo regionale, a questo punto sospettiamo che la mano destra non sappia cosa ha intenzione di fare la sinistra. E questo non fa stare tranquilli, su di un tema serio e vitale come la sanità”.
Gilistro, come Spada, anticipa la presentazione di una interrogazione e la richiesta di audizione in Commissione dell’assessore Faraoni e del direttore Iacolino. “A questo punto, verificheremo virgola dopo virgola cosa succede anche negli ospedali di Augusta e Lentini, oltre a tenere un alto livello di controllo sulla questione del nuovo ospedale di Siracusa e la salvaguardia complessiva di reparti e posti letto in tutta la provincia aretusea. Questo governo dimostra di non essere affidabile neanche quando si parla di salute”, attacca Carlo Gilistro.
“Quello che ci è stato assicurato purtroppo è venuto meno”, aggiunge Tiziano Spada. “Chiederò ai colleghi parlamentari e al Comitato dei Sindaci della provincia di Siracusa di fare fronte comune per salvaguardare il territorio”.




Necropoli del Fusco bloccata, bisarca invade e blocca le corsie di marcia

Tre incidenti nel giro di poche ore hanno paralizzato la già asfittica mobilità del capoluogo. In particolare, attorno alle 12 di questa mattina, un sinistro tra un mezzo pesante ed un’auto ha bloccato Necropoli del Fusco, nei pressi del centro commerciale. Lungo il tratto sopraelevato, per cause ancora al vaglio degli investigatori, una bisarca per trasporto auto (fortunatamente senza veicoli caricati sulle pedane) ha finito per invadere anche la corsia opposta, passando sopra allo spartitraffico in cemento. Una vettura che stava sopraggiungendo non ha potuto evitare l’impatto. Per soccorrere i feriti è intervenuto il personale del 118. Non sono ancora state fornite indicazioni circa le loro condizioni.
L’incidente è avvenuto su una strada provinciale, ad eseguire i rilievi è comunque la Polizia Municipale di Siracusa. Traffico dirottato sulla via per Floridia, con conseguente rallentamento anche su viale Paolo Orsi.
A complicare la situazione, un contemporaneo tamponamento proprio sulla 124 ed un incidente in corso Gelone, entrambi senza conseguenze per le persone.




L’auto solare siracusana Archimede 2.1 protagonista ad HeySun

Sarà la siracusana Futuro Solare una delle protagoniste della prossima edizione di HEYSUN, il salone dedicato all’energia solare e all’idrogeno in programma a Sicilia Fiera, Catania, dal 25 al 27 ottobre 2025. L’associazione siracusana sarà presente come sponsor e ospite, con uno stand che promette di attirare curiosi, professionisti e studenti di ogni età.
Al centro dell’esposizione ci sarà Archimede 2.1, la prima auto solare siciliana, frutto di vent’anni di ricerca, sperimentazione e didattica applicata. Non una semplice vettura prototipale, ma il simbolo di un progetto non profit che, partendo dal basso, ha offerto e continua a offrire a studenti di scuole tecniche e a universitari di ingegneria l’opportunità di trasformare lo studio in esperienza concreta, lavorando sulla progettazione, la costruzione e il collaudo di veicoli alimentati dal sole.
“Il nostro impegno – spiegano da Futuro Solare – è unire ricerca, educazione e sostenibilità, dando ai giovani la possibilità di fare esperienza pratica in laboratorio e acquisire competenze che guardano al futuro della mobilità pulita”.
Allo Stand 75 del Padiglione C2 non mancheranno attività didattiche pensate per bambini e ragazzi, con dimostrazioni, giochi e piccole sorprese che funzionano grazie all’energia solare. Un modo per avvicinare le nuove generazioni ai temi della ricerca scientifica e delle energie rinnovabili.
Oltre ad Archimede 2.1, lo stand racconterà la storia di un’avventura iniziata con Archimede 1.0 e proiettata verso Archimede 3.0, la prossima sfida di Futuro Solare. Accanto al veicolo saranno esposti materiali innovativi, moduli sperimentali e prototipi che testimoniano due decenni di lavoro, passione e visione.
“Non sarà soltanto una fiera – concludono dall’associazione – ma un viaggio dentro un futuro sostenibile che stiamo costruendo giorno dopo giorno, insieme ai nostri studenti”.




“Battigia e spiagge libere da catene”, mobilitazione il 28 settembre al ponte S. Lucia

Domenica 28 settembre 2025, nuova mobilitazione per chiedere il libero accesso al mare siracusano. Alle 10:30, al Ponte Santa Lucia, il Comitato Siracusa Rialzati e il Partito Comunista Italiano chiamano tutti a raccolta per chiedere a gran voce il rispetto del diritto. La protesta nasce dalla mancanza di risposte da parte delle istituzioni e dalla crescente privatizzazione di tratti costieri che, sebbene appartenenti al demanio pubblico, risultano – spiegano gli organizzatori – di fatto inaccessibili ai cittadini. “È un problema che limita la libertà di fruizione di spazi comuni e che non può più essere ignorato”, denunciano.
Le richieste sono precise e con destinatari multipli. Alla Capitaneria di Porto vengono chiesti controlli più stringenti e misure concrete per garantire l’applicazione delle leggi in vigore; alla Prefettura, l’apertura di un tavolo di confronto urgente per affrontare la questione dell’accessibilità del litorale, dallo Sbarcadero Santa Lucia al Monumento ai Caduti d’Africa; al Comune di Siracusa, un impegno deciso nella tutela e valorizzazione del patrimonio costiero, a beneficio della collettività.
Durante l’iniziativa, i rappresentanti Marco Gambuzza e Giorgio Nanì La Terra si incateneranno simbolicamente per rappresentare con il gesto la “prigionia” dei cittadini, privati del loro diritto al mare.
Lo slogan scelto, “Battigia e spiagge libere da catene”, sintetizza lo spirito della mobilitazione.

in foto, la spiaggia di via Iceta




Anche a Siracusa celebrato San Pio, patrono della Protezione Civile

Grande partecipazione ieri pomeriggio alla chiesa di San Corrado Confalonieri, alla Mazzarona, dove si è tenuta la funzione religiosa in onore di San Pio, patrono dei volontari della Protezione Civile, seguita dall’inaugurazione del nuovo monumento a lui dedicato. La statua, collocata a memoria della giornata, rappresenta un segno di riconoscenza verso tutti i volontari che quotidianamente si impegnano per la sicurezza della comunità.
Alla cerimonia erano presenti il dirigente del Dipartimento regionale di Protezione Civile, Biagio Bellassai, l’assessore Sergio Imbrò, oltre ai volontari delle associazioni del Comune di Siracusa. Numerose anche le autorità civili e militari e i rappresentanti di diverse amministrazioni comunali della provincia, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e il loro sostegno.
“Felice di avere riscontrato una partecipazione così ampia e sentita a questa giornata, che ha unito istituzioni, volontari, cittadini e autorità”, dice l’assessore Sergio Imbrò. “San Pio, patrono dei volontari della Protezione Civile, ci richiama ai valori della solidarietà, del sacrificio e della dedizione al prossimo. Con l’inaugurazione della statua abbiamo voluto lasciare un segno tangibile di gratitudine della città di Siracusa verso tutti coloro che scelgono di mettersi al servizio della comunità, spesso affrontando situazioni difficili ed emergenziali. La presenza delle autorità e delle diverse amministrazioni comunali dimostra ancora una volta quanto la collaborazione tra istituzioni e volontariato sia un pilastro fondamentale del nostro sistema di Protezione Civile”.




Viola l’affidamento in prova ai servizi sociali, 45enne di Francofonte finisce in carcere

I Carabinieri di Francofonte hanno arrestato un 45enne, dando esecuzione ad un provvedimento emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Siracusa. L’uomo, già sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per reati in materia di armi, è stato più volte segnalato dai Carabinieri per le violazioni alle prescrizioni legate alla misura cui era sottoposto e l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento di aggravamento. Il 45enne è stato associato alla casa di reclusione di Brucoli – Augusta.