Siracusa. Nuova isola spartitraffico in piazza Adda, via ai lavori dopo il taglio dei pini

Sono iniziati i lavori per la “rigenerazione verde” dell’isola spartitraffico di piazza Adda. Il progetto prevede l’aumento della superficie a verde con la ricollocazione di 6 alberi della specie “Brachychiton”. Nota anche come “Albero bottiglia” o “Albero fiamma” per la sua appariscente fioritura primaverile di colore rosso-violacea, questa essenza non presenta radici tortuose superficiali come i pini, motivo della rimozione dei pini avvenuta lo scorso anno.
Il progetto prevede l’aumento della superficie drenante, l’eliminazione di tutti i pannelli pubblicitari, la realizzazione di un corridoio centrale a raso che ne permetterà l’attraversamento da parte delle persone diversamente abili, creando un corridoio preferenziale in corrispondenza con l’ingresso del parco.




Augusta ora ha paura, numeri da zona rossa. Il sindaco: "troppa negligenza"

Augusta ora teme la zona rossa. Se l’attuale trend dei contagi non dovesse arrestarsi, il rischio di ritorvarsi “blindati” è reale. Negli ultimi due giorni i positivi sono aumentati, “una impennata del contagio” dice il sindaco Giuseppe Di Mare. Da 64 sono adesso 93 e, secondo gli indicatori del dpcm del 2 marzo, con una incidenza dello 0,25 in base alla popolazione (per Augusta 91 positivi), si finisce automaticamente in zona rossa. “Se continuiamo così, sarà inevitabile”, ha detto Di Mare in un lungo intervento in diretta sui social. “Qualcuno pensava che il virus fosse stato sconfitto. Vedo troppi atteggiamenti negligenti e da parte di tutti, giovani e meno giovani. Ho fatto un giro in città e sono rimasto sconcertato. Ho chiamato la Municipale e le forze dell’ordine per segnalare più situazioni. Così non possiamo andare avanti. Pensate a chi sta male a causa di questo virus”, ha poi detto citandi alcune storie recenti di augustani alle prese con il covid e le varianti.
Inevitabile un passaggio anche sui vaccini. “Dobbiamo vaccinarci tutti per tornare a vivere la normalità. La vaccinazione continua, abbiamo il dovere di non farci prendere dal panico”. Riferimento alla vicenda dello sfortunato sottufficile della Marina, in servizio ad Augusta.




Aumentano i contagi, più controlli ad Augusta: 30 multe dei Carabinieri

L’aumento dei contagi ad Augusta ha portato i Carabinieri a predisporrecun ulteriore e rafforzato servizio di controllo del territorio.
Bar ed attività di somministrazione con obbligo di chiusura alle 18 sono stati oggetto di verifiche accurate. Su 409 persone controllate, sono state 30 le sanzioni elevate, per un importo totale di circa 12.000 euro. In particolare, sanzionati quanti non rispettavano il divieto di circolazione tra le ore 22:00 e le ore 05:00 senza giustificato motivo o quanti non portavano con sé i previsti dispositivi di protezione individuale.
Durante i servizi di controllo e vigilanza, i Carabinieri hanno, su strada, controllato 473 persone e 182 veicoli contestando diverse violazioni al Codice della Strada, tra cui il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la guida con telefono cellulare, la mancanza di copertura assicurativa RCA, la guida di veicolo senza revisione periodica o senza mai aver conseguito la patente di guida.
Per quest’ultima violazione, 3 trasgressori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria Aretusea poiché sorpresi nuovamente, nell’arco di un biennio, alla guida di veicolo senza aver mai conseguito la relativa patente.
Le violazioni contestate raggiungono un importo di circa 19.000 euro; sono stati ritirati 8 documenti di circolazione e sottratti complessivamente oltre 50 punti dalle patenti di guida.




Cambia il piano vaccinale, la Sicilia si adegua: priorità ora ai soggetti fragili

L’aggiornamento del piano vaccinale nazionale scatterà da domani anche in Sicilia. Tutte le regioni, come ha spiegato la nota del ministero, devono adeguarsi senza possibilità di fughe in avanti. Si fermano sul nascere, allora, le vaccinazioni prioritarie per avvocati e lavoratori dei servizi essenziali. I provvedimenti regionali avevano creato un ampio dibattito, anche all’interno delle due categorie e non sono mancate le posizioni critiche. Problema comunque superato dai fatti.
Da lunedì si inizia con la campagna di vaccinazione anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili”. In Sicilia sono circa 500 mila persone. Rientrano nella definizione quei siciliani affetti da condizioni di danno d’organo pre-esistente o che, per particolari e pregresse patologie, rischiano di subire una infezione grave da covid 19.
La struttura regionale è a lavoro per aggiornare gli elenchi e avviare le prenotazioni attraverso la piattaforma online. Prevista la vaccinazione a domicilio per chi è impossibilitato a raggiungere gli hub vaccinali.
Attualmente in Sicilia vengono vaccinati gli over 80, gli appartenenti alla gascia 70-79 anni, personale docente e non, forze armate, di polizia e del soccorso pubblico, comunità residenziali.
In linea con il piano nazionale si proseguirà per età, aprendo prima alla fascia 60-69 anni e poi a quella dai 60 in giù.
“Mi sembra una scelta saggia ed equa che pone fine all’orribile lotta tra poveri per il vaccino che si era scatenata tra appartenenti alle varie categorie”, commenta il noto avvocato siracusano Ezechia Paolo Reale.




Siracusa. Contrasto allo spaccio, due arresti in via Eumelo

Contro lo spaccio di droga continui i controlli della Questura di Siracusa.
Anche ieri, l’impegno degli agenti ha dato i suoi frutti. I poliziotti delle Volanti sono intervenuti in via Eumelo per segnalazione di spaccio di sostanze stupefacenti ed hanno arrestato due cittadini stranieri: Fernando Mahamalage Anton Jagath Milroj, di 54 anni, nato in Sri Lanka, e Iadahosa Uji, di 20 anni, nato in Nigeria.
I due arrestati sono stati trovati in possesso di 370 grammi di marijuana nascosta in uno zainetto occultato nella loro autovettura.
I due sono stati posti agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità Giudiziaria.
Nell’ambito dei servizi antidroga, gli agenti delle volanti hanno rinvenuto e sequestrato, in via Santi Amato, 8 dosi di marijuana, 7 dosi di cocaina e 19 dosi di Crack.




I Nas in una casa di riposo di Canicattini, riscontrate e sanzionate carenze

I Nas di Ragusa, collaborati dai carabinieri di Canicattini Bagni, hanno effettuato un controllo in una casa di riposo per anziani per verificarme le condizioni igienico-sanitarie, organizzative e di lavoro sia degli ospiti sia del personale della struttura. Attenzioni anche sulle misure di contenimento del covid19.
I Carabinieri, al termine dell’ispezione, hanno deferito in stato di libertà l’amministratore della struttura, per omessa comunicazione delle persone alloggiate nella struttura e per l’omessa predisposzione del documento di valutazione dei rischi (DVR), obbligatorio per le aziende.
Contestualmente, è stata riscontrata la mancata predisposizione di misure idonee a contenere la diffusione della pandemia da covid-19, nonché carenze riferite alla dotazione organica di figure professionali. Violazioni queste che saranno comunicate alla competente Autorità amministrativa.




Oggi è il Pi Greco Day dedicato ad Archimede: "Siracusa distratta"

Il 14 marzo si celebra il Pi greco Day. Istituito nel 2009 negli Usa, sensibilizza i giovani allo studio della matematica ma è anche un omaggio ad uno dei siracusani più illustri di sempre: Archimede.
Nella città natale del genio matematico da poco più di tre anni sorge un momumento dedicato al Pi Greco, poco distante dalla statua di Archimede sul rivellino dell’Umbertino. A donare alla città quel simbolo, il Pi greco di largo Calipari, è stata l’allora deputata regionale Marika Cirone Di Marco. Recentemente manutenzionato, sottolinea il legame tra Archimede, i suoi studi e la sua città.
“Sorprende che questa iniziativa ormai diffusasi in molte nazioni del mondo sia nata in una terra così lontana dalla patria di Archimede e che in Italia come in Sicilia vi si conceda un’attenzione così distratta”, commenta a proposito del Pi Greco Day proprio la Cirone Di Marco. “Peccato davvero che un giacimento culturale così a portata di mano non sia al centro delle scelte dei decisori politici e delle istituzioni culturali”, aggiunge con una riflessione sui social.
La pandemia, poi, non ha aiutato portando alla cancellazione dei pochi appuntamenti solitamente organizzati da scuole ed enti culturali.




Vaccino AstraZeneca, domani ispettori del Ministero a Siracusa ed Augusta

Prima il 118 di Catania, poi l’Asp di Siracusa e quindi la base della Marina Militare di Augusta. È il programma di massima della visita degli ispettori inviati in Sicilia dal Ministero della salute. Arrivano domani, per alcune verifiche collegate al caso della morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, 43 anni, deceduto nella sua casa di Misterbianco, ad alcune ore di distanza dalla somministrazione del vaccino.
Intanto, il sostituto procuratore di Siracusa, Gaetano Bono, ha spiegato su Rai 3 che “le risposte sulle cause del decesso sono attese a conclusione dell’autopsia”. Intervenuto nella trasmissione Titolo V, ha anche aggiunto che le indagini saranno spedite ed accurate.
Si è anche soffermato sulle ragioni del sequestro del lotto di Astrazeneca finito nelle indagini. Lo stesso Bono ha rivelato di essersi vaccinato con inoculazione di quel prodotto ma “la dose somministratami non è del lotto sequestrato”.




Dipendente comunale vittima del covid, dolore a Solarino

Il covid ha spezzato un’altra vita in provincia di Siracusa. Non ce l’ha fatta un dipendente comunale di Solarino, Francesco Munafò. A dare la notizia, “con triste sbigottimento”, è lo stesso Comune di Solarino. “Il dipendente comunale Francesco Munafó è deceduto, non ha purtroppo vinto la sua battaglia contro il covid-19. Francesco, ricoverato già da diverse settimane proprio per il coronavirus, è stato un dipendente sempre garbato e gentile, disponibile. Lo ricorderemo con tanto affetto”, si legge nella nota ufficiale dell’ente.
L’uomo, cinquantenne, era ricoverato all’ospedale di Avola. Gli ultimi giorni avevano lasciato intravedere dei miglioramenti, poi il triste epilogo. “La Giunta ed il Consiglio comunale, tutti i dipendenti comunali, si associano e si stringono con profonda commozione, al dolore della famiglia di Francesco”.




L'imprenditore Moschella: "difendo la nostra agricoltura, stagionali necessari. Cassibile sia risarcita"

In questi giorni si è molto dibattuto di Cassibile e dell’annuale arrivo di manovalanza straniera per lavorare nelle campagne della provincia. Un fenomeno che ha generato anche problemi abitativi e di civile convivenza. Per risolverlo, la Prefettura di Siracusa ha indicato una nuova via che chiama in causa – ognuno con le proprie responsabilità e ruoli – aziende agricole e sindaci. Ad oggi, solo due Comuni hanno seguito l’invito: il capoluogo e Lentini.
Quanto agli imprenditore agricoli, riportiamo di seguito un interessante intervento di Fabio Moschella.

Il recente intervento di sgombero a Cassibile di ventisette lavoratori stagionali stranieri da parte delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale di Siracusa continua a suscitare notevoli polemiche talvolta attraverso l’uso di termini e punti di vista che andrebbero usati con più parsimonia: razzismo, caporalato, agricoltura di rapina, migranti che rubano lavoro, no al centro di accoglienza.
Si può dire che Cassibile è razzista? No. A Cassibile vivono 6617 persone, molte provenienti dal messinese per via di precedenti flussi di migrazione agricola, seicento sono cittadini stranieri, arrivati più recentemente e in gran parte di origine africana. Quasi tutti integratesi negli anni senza particolari tensioni sociali e in un clima di sostanziale convivenza civile. Hanno tutti alloggi, lavorano regolarmente, pagano le tasse, consumano localmente, gran parte dei loro figli sono nati a Cassibile, i loro bambini frequentano tranquillamente le nostre scuole e giocano con tutti i loro coetanei. Questa è Cassibile, una cittadina tranquilla, economicamente vivace grazie all’agricoltura e più recentemente al turismo. La protesta rumorosa di un ristretto gruppo di cittadini ha dunque, a mio avviso, un carattere marginale ed una matrice chiaramente politica.
Dall’altra parte ci sono lo Stato, la Chiesa, le istituzioni locali, i sindacati, le associazioni di impresa, il volontariato e migliaia di cittadini silenziosi che hanno un forte attaccamento a valori autenticamente solidaristici.
L’agricoltura di Siracusa è legata al caporalato? No. Cassibile non è Rosarno, non è la piana della Capitanata.
Il sindacato dai fatti di Avola in poi ha affermato nel nostro territorio un sostanziale e prevalente rispetto dei diritti.
Le imprese hanno intrapreso, attraverso le loro associazioni, un percorso positivo di regolarizzazione, prima con i contratti di riallineamento poi con contratti di lavoro che sono tra i più avanzati di tutto il mezzogiorno. La figura del caporale a Siracusa è pressochè scomparsa. Dismesso il collocamento pubblico le imprese hanno con i propri dipendenti rapporti continuativi o abituali, vengono assunti per chiamata diretta, senza intermediazioni.
Questo non vuol dire che da noi non esistano lavoro nero, sottosalari, evasione contributiva, differenze di salario di genere. In questi casi non bisogna però fare di tutta l’erba un fascio ma occorre accertare responsabilità individuali senza esprimere giudizi sommari.
Questo ha spinto sindacati, associazioni di impresa, ASP, Ispettorato del Lavoro, Inps, Inail, Consulenti del lavoro, Forze dell’ordine, Misericordie, CRI a sottoscrivere in Prefettura nel 2019 una convenzione di cooperazione per combattere i suddetti fenomeni presenti da noi come in tutta Italia. Sono atti che non possono essere sottaciuti e che definiscono il profilo di un settore proteso alla modernizzazione.
La nostra è una agricoltura di rapina? No. L’immagine della agricoltura siracusana va difesa e tutelata. E’ un asset strategico. Produce ricchezza, lavoro per migliaia di imprese, per quindicimila addetti, per tutto l’indotto, insieme a tutta la sua straordinaria ricchezza immateriale.
I lavoratori stagionali stranieri sono indispensabili? Si. Il lavoro degli stagionali stranieri è diventato fondamentale per l’esercizio dell’agricoltura, in tutto il mondo. Siracusa non fa eccezione. Le grandi campagne di raccolta non possono essere più affrontate dalla sola manodopera locale.
No al centro di accoglienza in via dei Timi a Cassibile? Il no al centro di accoglienza non è una soluzione è, nei fatti, la continuazione di quanto accade ormai da vent’anni con in mezzo anche la vicenda giudiziaria di Alma Mater. La nascita del centro stagionale avviata nel 2018 dall’amministrazione comunale segna l’avvio di un percorso virtuoso e potenzialmente risolutivo. Un percorso costruito insieme al sindacato, alle associazioni di impresa, al volontariato sociale, alla Prefettura, la Camera di Commercio, l’Ente bilaterale agricolo.
E’ un progetto di civiltà che comincerà a mettere fine alla disumanità degli accampamenti. Offrirà a lavoratori con regolare permesso di soggiorno, attraverso i moduli prefabbricati in comodato d’uso gratuito messi a disposizione della Prefettura un alloggio temporaneo, servizi igienici, assistenza sanitaria, mediazione linguistica, assistenza legale.
Bisognerebbe che nascessero più centri nella nostra provincia, ad Avola, Pachino, Lentini, ovvero nei territori agricoli più importanti. Insomma Cassibile può aprire una strada nuova verso una soluzione civile, moderna.
Perché Cassibile va risarcita? Perché è stata mortificata da tutte le amministrazioni, di tutti i colori politici. Dai bilanci comunali solo briciole. I Piani regolatori non ne hanno consentito uno sviluppo urbano moderno, via Nazionale è congestionata tutto l’anno da un traffico di mezzi pesanti che penalizza le attività commerciali e la vita quotidiana dei cittadini.
Non sono state completate la rete idrica, fognaria, la metanizzazione. Non si è proceduto all’acquisizione al patrimonio pubblico di strade private ancora oggi non asfaltate. Il collegamento viario al mare passa da un imbuto.
La Guardia medica non offre un servizio adeguato. Non esiste un centro culturale per attività teatrali, musica, arte, cinema. Mai politiche dedicate di promozione turistica per Cava Grande del Cassibile, la Pineta del Gelsomineto, la Grotta del Monello, la Necropoli ( la più importante della Sicilia dopo quella di Pantalica ), il borgo, la chiesa, il castello del Marchese. Non c’è una villa comunale. Non si è dato vita alla Municipalità partecipata, agli sportelli decentrati dei servizi pubblici ( acqua, rifiuti, salute ).
Cassibile non è “ razzista “ è inc… o più educatamente, “su tutte le furie”.