Ricettazione: un anno e cinque mesi ai domiciliari per un 31enne

Dovrà scontare un anno e 5 mesi di reclusione perché responsabile di ricettazione. I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa, un pregiudicato di 31 anni . I fatti risalgono al 2009. I militari al termine delle indagini scaturite da un furto con destrezza in una gioielleria del capoluogo, denunciarono il ricettatore che a seguito di perquisizione domiciliare fu ritrovato in possesso di parte della refurtiva, costituita da alcuni orologi e bracciali. Al termine dell’iter giudiziario il soggetto è stato condannato a 1 anno e 5 mesi di reclusione, così i Carabinieri lo hanno rintracciato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Trasporto locale, deserta la gara per il dopo Ast. Ma Palazzo Vermexio ha un "jolly"

E’ andata deserta la gara per l’affidamento in concessione del servizio di trasporto urbano a Siracusa per la durata di 24 mesi. Alla chiusura dei termini, nessuna offerta è stata recapitata negli uffici di Palazzo Vermexio che sta cercando un nuovo gestore per costruire il futuro dopo la pluriennale esperienza con Ast. Una gestione, quella dell’Azienda Siciliana Trasporti, negli ultimi anni mai realmente in linea con le esigenze di mobilità del capoluogo. Il colpo di grazia, però, lo ha dato la crisi che attanaglia la società partecipata dalla Regione. Sino alla possibilità di arrivare ad un affidamento diretto per un servizio essenziale a rischio stop.
Sul tavolo degli uffici della Mobilità, però, nelle ore scorse è arrivato un plico da parte di un operatore del settore trasporti, con un’offerta per gestire il servizio a Siracusa ma con la richiesta di alcuni cambiamenti rispetto a quanto previsto dal bando originariamente preparato da Palazzo Vermexio. Qualora dovesse essere esitata favorevolmente, nei piani dell’assessorato retto da Enzo Pantano c’è una veloce contrattualizzazione per poi passare alla fase operativa. Dopo al massimo due mesi di “rodaggio”, durante i quali il servizio verrà svolto seguendo i vecchi percorsi e le vecchie linee studiate con Ast, il Comune di Siracusa vuole dal nuovo gestore un cambio radicale di rotta: nuovi percorsi, nuovi mezzi, nuovi orari.
In attesa delle dovute valutazioni, tecniche ed economiche, dovrebbe essere ancora Ast a garantire ancora a marzo un minimo di linee urbane, fino al nuovo affidamento.




Avanti con Ast ad Augusta, Lentini e Carlentini. Per Siracusa "atto impositivo" a tempo

Figura anche Siracusa nell’elenco dei 14 Comuni in cui il servizio di trasporto urbano prosegue con Ast. E poi anche Augusta, Lentini e Carlentini per la provincia aretusea. Ma l’atto impositivo per l’affidamento del servizio – che ha portato alla delibera di proseguimento da parte del cda Ast – per quel che riguarda il capoluogo è a tempo. Palazzo Vermexio sta infatti cercando un nuovo gestore. E sebbene la gara per un affidamento diretto per un periodo massimo di 24 mesi sia andata deserta, pronta sarebbe una procedura negoziata con un altro operatore dei trasporti.
Gli altri Comuni che hanno espresso la volontà di affidare e proseguire il servizio con Ast sono: Acireale, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa e Scicli. Il servizio proseguirà regolarmente pure a Gela, dal momento che il Comune già in precedenza aveva presentato il cosiddetto atto impositivo per l’affidamento del servizio.
“L’Ast svolge un servizio pubblico essenziale – sottolinea il presidente del Consiglio di Amministrazione di Ast, Santo Castiglione -. L’Azienda aveva inviato un preavviso di rilascio servizio a gennaio, considerato l’approssimarsi del relativo termine di scadenza dei contratti al primo marzo. Oggi il Consiglio, a seguito dell’atto impositivo da parte dei suddetti Comuni, ha deliberato il prosieguo di tale servizio, in attesa delle determinazioni del Socio per la risoluzione della crisi che in questo momento Ast sta attraversando”.




Verso le elezioni: campo largo di centrosinistra, M5s e Lealtà&Condivisione dicono si

In attesa di capire se il Pd farà o meno parte della coalizione, prende corpo il “campo largo” di centrosinistra. Mancano tre mesi alle elezioni amministrative ed i partiti serrano le fila nel capoluogo. Il Movimento 5 Stelle si presenterà insieme a Lealtà&Condivisione, Sinistra Italiana, Articolo 1, Cento Passi e Verdi. “Da diversi mesi abbiamo avviato un proficuo confronto” in vista delle urne, spiegano i referenti provinciali.
L’obiettivo dichiarato è la costruzione di un gruppo “che guarda con fiducia ai partiti, ai movimenti civici, alle associazioni, del campo democratico e progressista, che non rappresenti l’ennesima aggregazione elettorale ma uno schieramento politico coeso con una ampia convergenza programmatica”. Il tutto per “offrire alla città una credibile prospettiva di buon governo, alternativa al centro destra e in forte discontinuità con il metodo esclusivo e chiuso al confronto dell’attuale amministrazione”.
Parole che rendono chiara la volontà del campo largo – con o senza Pd – di presentare un proprio candidato sindaco, senza possibilità di intesa con l’uscente Francesco Italia ed in contrapposizione all’offerta della destra e del centrodestra.
Il campo largo siracusano ha i suoi valori di riferimento: creazione di nuove opportunità di lavoro, miglioramento dei servizi e delle reti di protezione sociale per le fasce più deboli, vivibilità delle periferie, salvaguardia del patrimonio culturale, mobilità sostenibile, sviluppo ordinato delle attività economiche, rigenerazione urbana, gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, tutela della biodiversità, gestione circolare del ciclo dei rifiuti, diritto allo sport, contrasto all’illegalità, lotta all’evasione tributaria. “Ci aspetta un lavoro molto impegnativo. Vogliamo affrontarlo con una visione organica, innovativa e attrattiva della città, e con la compagine amministrativa più idonea a garantirne la realizzazione”, spiegano gli esponenti del M5s, L&C e del resto della coalizione.




Priolo, verso le elezioni: Giorgio Pasqua candidato sindaco con una lista civica

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, arriva adesso l’ufficialità. Giorgio Pasqua sarà candidato sindaco a Priolo Gargallo. A confermarlo è proprio l’ex deputato regionale del Movimento 5 Stelle che ha sciolto la riserva ed accettato la candidatura che le forze politiche cittadine, riunite nella lista civica “Un’altra Priolo – Pasqua sindaco”, gli hanno offerto.
“Ok è arrivato il momento di dirvelo: mi candido a sindaco di Priolo Gargallo”, scrive Pasqua. “Priolo può essere amministrata in un altro modo, deve ritornare a essere una comunità nella quale la solidarietà sia prevalente rispetto all’individualismo. C’è bisogno di una classe politica nuova, capace di rinnovare cuori e menti, capace di dare speranza. A Priolo – continua Pasqua – lavoro e salute non possono più essere bisogni contrapposti”.
Nei suoi 5 anni in Ars, l’ex deputato pentastellato si è occupato di più temi: dalla difesa dei disabili alla tutela della salute.




Detenuti a lavoro nelle scuole, su base volontaria e gratuita: intesa con Gargallo ed Einaudi

Alcuni detenuti nella casa circondariale di Siracusa potranno svolgere le ore di lavoro esterno nelle scuole. E’ quanto sarà possibile con una convenzione tra l’istituto di pena, la Caritas, l’associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe Onlus, l’Ufficio locale di esecuzione penale esterna di Siracusa (Ulepe) e due istituti superiori siracusani.
L’intesa sarà sottoscritta domani mattina, 1 marzo, nella casa circondariale di Cavadonna. Si tratta di un’attività volontaria e gratuita in favore della collettività svolta da detenuti che si occuperanno di manutenzione ordinaria e delle aree verdi.
A sottoscrivere la convenzione saranno il direttore della Casa Circondariale Aldo Tiralongo, il direttore della Caritas don Marco Tarascio, il direttore dell’Ulepe Stefano Papa e i dirigenti scolastici degli istituti superiori “Tommaso Gargallo” e “Luigi Einaudi”, rispettivamente Annalisa Stancanelli e Teresella Celesti.

foto dal web




Premio "La cultura del Mare", al via la sesta edizione: concorso per le scuole siracusane

Sesta edizione del premio “La cultura del mare”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di I e II grado di Siracusa. Dopo due anni di stop dovuti al covid, torna il concorso che mira a sensibilizzare gli studenti sul valore della risorsa mare, oltre che su azioni e strumenti di tutela. Primo incontro questa mattina nell’aula magna dell’istituto Gagini, in via Piazza Armerina, a Siracusa.
Il premio “La cultura del mare” è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Siracusa in collaborazione con Isab e con la Capitaneria di Porto di Siracusa, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Orientale, l’Istituto Gagini come scuola capofila, l’Ufficio Scolastico Regionale di Siracusa ed il Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio.

(Barbara Tinè – Ordine Ingegneri di Siracusa)

Durante l’incontro, ai giovani partecipanti sono stati forniti spunti e suggerimenti per la realizzazione degli elaborati che concorreranno all’assegnazione dei premi finali.
Punto di partenza, ovviamente, il mare e la sua tutela, secondo diversi settori di competenza: industriale, navale, urbanistico.

(Claudio Geraci – Relazione Esterne Isab)

Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il prossimo 9 maggio. Una apposita commissione valuterà i tre più in linea con le finalità del concorso (un primo, un secondo e un terzo classificato), per ognuno dei cinque diversi gruppi in cui saranno divisi i partecipanti, in base al grado scolastico.
Premiazione il 30 maggio alle ore 10:00, nel salone del Consorzio Plemmirio, presso il Castello Maniace di Siracusa. I vincitori riceveranno una targa e un buono da spendere per l’ acquisto di attrezzature sportive per il mare. Premio anche per gli insegnanti referenti dei vincitori.

(Giovanna Strano – Dirigente Scolastica istituto Gagini)




Precari Covid: ecco le indicazioni della Regione alle aziende sanitarie e ospedaliere

Arrivano dalla Regione istruzioni operative per le aziende sanitarie e ospedaliere in merito al personale reclutato durante l’emergenza Covid. In particolare, vengono confermate, per il personale sanitario e socio-sanitario, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso.
La nota, a firma dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e del dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, prende spunto dalla conversione in legge del decreto-legge 198/2022, meglio noto come Milleproroghe, in vigore da oggi.
Nel dettaglio, il Milleproroghe prevede l’estensione fino al 31 dicembre 2024 del periodo entro il quale si possono maturare i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l’ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, ricomprendendo, oltre al personale sanitario e socio-sanitario, quello del ruolo amministrativo. Ovviamente in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda.
Da qui l’invito alle aziende sanitarie a “procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale – reclutato durante l’emergenza Covid – sia in possesso dei requisiti di legge”. E anche a una “puntuale ricognizione delle procedure concorsuali in essere”.
Indicazioni diverse, invece, per l’utilizzo del personale Uca (Unità di continuità assistenziale), già prorogato fino al 28 febbraio, il cui rapporto di lavoro viene esteso di un altro mese, fino al 31 marzo prossimo, così da garantire l’offerta assistenziale territoriale.




Precari covid, altra mossa della Regione per "salvare" anche gli amministrativi e tecnici

«L’attuazione della rete territoriale di assistenza, con l’attivazione di case e ospedali di comunità e delle Centrali operative territoriali (Cot), fornirà un’occasione utile per il recupero delle professionalità rappresentate dal personale amministrativo e tecnico impiegato nell’emergenza Covid che, nell’immediatezza, non può essere inserito nelle piante organiche degli enti e delle aziende del servizio sanitario regionale pubblico – dichiara il presidente della Regione Renato Schifani -. Assessorato, governo regionale e Ars lavoreranno insieme per trovare, in tempi accettabili, la via amministrativa e legislativa più adeguata per raggiungere questo obiettivo, nel rispetto delle procedure di selezione per l’accesso alla pubblica amministrazione previste dalla nostra Costituzione».
«Nelle strutture territoriali – aggiunge l’assessore alla Salute Giovanna Volo – è previsto che siano portate avanti attività di telemedicina e, soprattutto, il potenziamento e l’utilizzazione dei fascicoli personali elettronici, per questo siamo convinti che potremo valorizzare la preziosa esperienza sul campo di questi lavoratori».
«Non è nostra intenzione gettare fumo negli occhi a nessuno – conclude il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno – ma dobbiamo lavorare in sinergia per avviare un percorso di stabilizzazione di questi lavoratori, che di fatto rappresentano ormai un bacino, prevedendo però criteri equi che rispettino anche i diritti acquisiti di quanti sono già precari nelle Asp da oltre dieci anni».




Precari Covid, delegazione siracusana a Palermo ma "niente proroga per amministrativi"

Anche una folta delegazione di lavoratori siracusani alla manifestazione dei Precari Covid siciliani che si sono dati appuntamento davanti alla sede della Presidenza della Regione, a Palermo. I loro contratti sono in scadenza e il personale precario amministrativo e tecnico della sanità pubblica non avrebbe la possibilità di ottenere un rinnovo. L’assessore alla Salute, Giovanna Volo ha spiegato ai sindacati che non ci sono le condizioni per approvare nuove proroghe per gli amministrativi. “A fine dicembre-le parole dell’assessore Volo-  in una situazione ancora di incertezza legata alla pandemia di Covid, con grande senso di responsabilità, la giunta di governo e l’Assemblea regionale siciliana hanno approvato una norma per la proroga di due mesi dei contratti del personale precario amministrativo e tecnico. Ad oggi, invece, alla luce della nuova valutazione dell’emergenza e della normativa nazionale, non essendoci più esigenze particolari di gestione, risulta impossibile, tanto per l’esecutivo che per il parlamento regionali, nell’immediatezza, intervenire con nuove proroghe. Resta ferma, comunque, l’intenzione del governo Schifani e dell’Ars di continuare a valutare soluzioni che in futuro possano essere sostenibili e riconoscere a questo personale l’impegno svolto nel momento di crisi. Diverso il ragionamento, invece, per il personale sanitario e parasanitario, come annunciato dal presidente della Regione oggi, che può essere implementato nel sistema sanitario regionale lì dove risultino croniche carenze di organico. Anche su questo abbiamo aperto il confronto con gli enti e le aziende per arrivare a una soluzione al più presto».  Della possibilità di intervenire sul personale sanitario e parasanitario ha parlato in maniera chiara anche il presidente della Regione, Renato Schifani. 
«I sanitari e i parasanitari che sono stati assunti nell’ambito della gestione dell’emergenza Covid potranno essere utilizzati per colmare quelle croniche carenze di organico di cui il sistema sanitario regionale soffre, com’è noto a tutti. E per questo il mio governo sta valutando anche la possibilità di sospendere i concorsi in essere presso le aziende e gli enti per privilegiare chi già svolge una funzione della quale la Regione ha bisogno”, le parole del presidente.