Messaggi e telefonate, profili social falsi e pedinamenti: divieto di avvicinamento alla ex

Un 42enne di Avola non potrà avvicinarsi ad una donna con cui aveva avuto in passato una relazione sentimentale. Agenti di Polizia hanno eseguito la misura del divieto di avvicinamento. La misura è stata adottata dal Gip del Tribunale di Siracusa per via delle continue condotte dell’uomo, definite dagli investigatori “moleste”.
Il quarantaduenne ha tempestato, per anni, la donna con messaggi, telefonate, pedinamenti e appostamenti e, inoltre, ha creato dei profili social falsi con dati personali e foto della vittima, spacciandosi per la stessa e causandole un grave danno all’immagine.
Per questi motivi, il Gip di Siracusa ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, con l’obbligo di mantenere da lei una distanza di almeno 300 metri e con il divieto di comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo.




La Sanità convenzionata si ferma: sciopero dal 21 al 24 febbraio contro le scelte della Regione

La Sanità convenzionata siciliana, con una massiccia adesione, secondo quanto trapela, in provincia di Siracusa, pronta a scioperare. Si fermerà per quattro giorni: il 21, 22, 23 e 24 febbraio per protestare contro uno stato di cose che rischia, secondo i medici e gli specialisti convenzionati, di mettere in ginocchio le strutture sanitarie convenzionate, che sostengono l’82 per cento delle prestazioni sanitarie erogate nel territorio. Laddove la sanità pubblica non arriva, i convenzionati colmano lacune, praticamente da sempre e si affiancano alla sanità esclusivamente privata, pertanto totalmente a carico degli utenti, che sono pazienti, persone con delle problematiche legate al loro stato di salute- è evidente- e che spesso necessitano, poi, di cure, più o meno importanti. Cardiologi, oculisti, laboratori di analisi e non solo, sono pronti ad agire con un’azione forte, visto il muro riscontrato, fino ad oggi, con le semplici rimostrazioni. “Gli specialisti convenzionati sono costretti a chiudere- spiega il cardiologo Francesco D’Aquila-  a causa della poca attenzione che il governo regionale assegna alla categoria, con continui e non giustificati riduzioni di budget, a fronte di una richiesta sempre più numerosa e qualificata”. Per le quattro giornate stabilite, dunque, studi chiusi, stop alle prestazioni. I pazienti non avranno alternativa, in caso di necessità, ai punti Asp per riprogrammarsi. Non è difficile immaginare quanti disagi questo possa causare, con le ben note liste d’attesa, peraltro, talmente lunghe da vanificare, in talune circostanze, perfino il ricorso al medico, se troppo in là nel tempo, con necessità, invece, di un’azione veloce per scongiurare eventuali serie conseguenze per i cittadini che ricorrono a visite, esami specialistiche e cure mediche. Facile immaginare quanto questo possa comportare anche tensioni e proteste. I pazienti, in ogni caso, non dovranno recarsi in quelle giornate negli ambulatori convenzionati, ma esclusivamente presso i Cup di prenotazione, all’Asp o nelle farmacie aderenti (in cui la prenotazione ha un costo pari a cinque euro). Il principale problema riguarda la decisione imposta alle strutture convenzionate, accusata dagli specialisti coinvolti di scarsa attenzione e di voler dare spazio ad altri ambiti della sanità. Non è difficile tradurre “a quelle privata”. I convenzionati devono sobbarcarsi le liste d’attesa del pubblico, ma il budget risulta dimezzato. Impossibile, inoltre, in quanto vietato, andare extra budget. Dovrebbe significare che, raggiunto il numero, i pazienti devono essere invitati ad andare altrove. Tutto questo, altro motivo di protesta, anche a fronte di importanti investimenti che molti ambulatori, ciascuno per il proprio ambito di intervento, hanno sostenuto. In quattro giorni, ci sono studi che sottopongono a visita fino a 400 utenti. Questo non può, adesso, più accadere, stando alle spiegazioni degli esponenti del settore. Sarebbero anche state bloccate le agende delle singole strutture, che devono effettuare le prenotazioni solo attraverso il portale Asp, con una serie di difficoltà, a quanto pare, di carattere tecnico. Ulteriori elementi emergeranno nelle prossime ore o, comunque, nei giorni immediatamente precedenti alla protesta proclamata in tutta la Sicilia, salvo soluzioni dell’ultima ora che potrebbero- questo anche l’auspicio- nel frattempo arrivare da Palermo.




Pista ciclabile in via Elorina, la proposta di L&C: "Minimo investimento, migliore sicurezza"

“Ripulire la porzione di terreno esterna alla carreggiata di via Elorina e realizzarvi una pista ciclabile in sede protetta”. La proposta arriva da Carlo Gradenigo di Lealtà&Condivisione, secondo il quale il Comune dovrebbe far tesoro di un dato: “Negli ultimi anni- fa notare il presidente del movimento politico- è aumentato il numero di persone che pedalano lungo via Elorina Tanti, soprattutto turisti, che con la bici presa a noleggio si avventurano partendo dal centro storico, per raggiungere attrazioni come la riserva Ciane Saline, la Pillirina e l’Area Marina Protetta del Plemmirio.
Con un investimento minimo-ritiene l’ex assessore della giunta Italia-  si potrebbe ripulire la porzione di terreno esterna alla carreggiata e realizzare una pista  in sede protetta, in grado di mettere in sicurezza per un tratto di oltre 1 km i tanti turisti e residenti che ogni giorno mettono a rischio la propria vita percorrendo in bici una delle vie più impervie e pericolose della città”.Gradednigo aggiunge che “oggi, guardando  tale fascia, larga circa 2,5 metri e delimitata da un cordolo in cemento che corre dritto dal ponte sull’Anapo fino al Bingo, sembra già di vederla realizzata. Una ciclabile bidirezionale -così la immagina l’esponente di “L&C” – con tanto di ponticelli sospesi sui canali, parte integrante di quella Ciclovia della Magna Grecia, capace di incentivare ed estendere l’uso della bicicletta anche a chi abita fuori città”.




Congresso dei bancari Fabi di Siracusa con il segretario generale Sileoni

Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a Siracusa ha partecipato al terzo congresso siciliano della settimana. Il congresso della Federazioni dei bancari di Siracusa si apre con uno slogan: “Forti della nostra storia con la Fabi per vincere le sfide presenti e future”.
“Pronti al cambiamento, alle sfide che aspettano una categoria e un settore già messi duramente alla prova. Il prossimo passo da compiere, imprescindibile, è quello di restituire ai lavoratori un contratto nazionale che li tuteli, che sia cornice di tutte quelle garanzie necessarie per pensare al futuro”, ha detto il segretario generale a Siracusa.
Dello stesso pare anche il coordinatore Fabi Siracusa: «Il rinnovo contrattuale sarà uno snodo decisivo per la nostra categoria. Un aumento economico importante e la tenuta dell’area contrattuale sono a mio avviso i due momenti negoziali più importanti. Ci aspetteranno anni difficili e momenti delicatissimi, ma come Fabi faremo in modo di vigilare sui cambiamenti in corso ed evitare che il settore vada allo sfascio».
Ampio spazio anche ai risvolti socio-economici in cui si inserisce il quadro bancario e il ruolo del sindacato nazionale e locale: «Veniamo da due anni di pandemia – ha detto Motta – ma ciò non ci ha impedito di continuare a crescere nel numero degli iscritti ed a rimanere sul territorio vero punto di riferimento per tutti i bancari. Abbiamo trovato comunque il modo di ascoltare le loro rinnovate esigenze e questo ci ha premiato».
Immancabile poi uno sguardo al futuro: «I prossimi 4 anni di lavoro ci serviranno per completare il ricambio generazionale, allargare la gamma dei servizi offerti ai nostri associati e implementare la presenza in radio, tv e social sulla scia del lavoro che svolge la segreteria nazionale e generale. Abbiamo in cantiere tavole rotonde e dibattiti, come quella organizzata il 18 novembre del 2022 sulle pressioni commerciali».
«Mi sento di fare un profondo ringraziamento – ha concluso Motta – al nostro segretario generale Sileoni che ha veramente a cuore la nostra categoria. Non risparmiandosi mai ha fatto un grande lavoro per far diventare la Fabi il punto di riferimento che è oggi, non solo all’interno del settore, ma anche all’esterno. In uno scenario economico e sociale come questo la Fabi parla a tutto il Paese, descrivendo i rischi reali che famiglie ed imprese corrono e suggerendo sempre interventi mirati, sensibilizzando l’opinione pubblica e rassicurando i bancari che il nostro settore sarà difeso e tutelato».
Ampio spazio quindi alle domande e osservazioni dei dirigenti presenti in sala.
«Celebriamo il nostro undicesimo congresso provinciale – ha detto Antonio Argento, coordinatore aggiunto Fabi Siracusa – forti di oltre quarant’anni di storia e di esperienza maturata nella provincia aretusea come primo sindacato del settore. Questa esperienza è preziosa per affrontare le sfide presenti e future, come recita il titolo del congresso, sfide che sono nazionali e locali».

ELENCO ELETTI FABI SIRACUSA:

Segreteria Provinciale
Motta Gaetano (Segr. Coordinatore)
Argento Antonio (Segr. Amministrativo)
Amara Chiara
Amato Giuseppe
Frasca Roberto
Galazzo Cesare
Magnano Nunzio
Papa Gaetano
Santino Domenica

Comitato Direttivo Provinciale
Accolla Antonino
Aloschi Luciano
Amara Chiara
Amato Giuseppe
Annino Angelo
Argento Antonio
Avola Fabrizio
Bandiera Francesco
Barbagallo Lucia
Bonfanti Corrado
Caia Vincenzo
Casella Giuseppe
Castagnino Elena
Catavorello Fabio
Consiglio Maria Grazia
Di Benedetto Francesco
Di Caro Fabrizio
Favacchio Gianvincenzo
Forte Concetto
Frasca Roberto
Galazzo Cesare
Lentini Fausto
Magnano Nunzio
Mangiameli Manuela
Marino Francesco
Mastrantonio Pietro
Mazzullo Marco
Modica Sarah
Motta Gaetano
Ossino Nicoletta
Papa Gaetano
Pastore Elisa
Pellegrino Daniela
Pitruzzello Valeria
Rabbito Corrado
Risuglia Maurizio
Sacca’ Giuseppe
Santino Domenica
Scalisi Filippo
Spagnolo Stefania
Venturelli Francesco




Villa Reimann, Federfiori ne "adotta" il roseto: intesa Confcommercio-Comune

Sottoscritto il previsto protocollo d’intesa tra il  Comune e la Confcommercio di Siracusa per la cura di Villa Reimann e, in particolare, del roseto che si trova nello storico giardino della dimora siracusana.  Il documento porta la firma del dirigente del settore Cultura del Comune, Enzo Miccoli, del presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, e del presidente di Federfiori, aderente all’organizzazione, Giuseppe Palazzolo.
​L’intesa, anticipata alcuni mesi fa, si inserisce in più vasto accordo di collaborazione sancito anche a livello nazionale con l’Anci, ha una durata di tre anni, scadrà il 31 dicembre del 2025 e potrà essere rinnovata. I fioristi della Confcommercio, a proprie spese e con propri mezzi, si occuperanno dello “studio, della catalogazione e del recupero” del roseto. Assieme al Comune, inoltre, si prevede di svolgere un’attività di valorizzazione con iniziative aperte al pubblico.
Soddisfatto l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. «Il protocollo – afferma – rappresenta un ulteriore tassello di quel processo di rigenerazione della Villa e del suo meraviglioso giardino botanico, iniziato nel 2018 e che ha consentito il recupero completo della dimora e la ricollocazione al suo interno delle collezioni artistiche, librarie e archeologiche. Stiamo predisponendo altri interventi per riparare i danni arrecati dal maltempo eccezionale di questi giorni. Interverremo sull’osservatorio ligneo, per ripristinarne l’agibilità, e sul muro di recinzione: insomma tanta attenzione che non riesce a “vedere” chi è aprioristicamente capace solo di critica, salvo poi usufruire per le proprie variegate iniziative della Villa e dei suoi locali rigenerati».
​L’accordo prevede che si svolgano, all’interno di Villa Reimann, attività promozionali, formative ed eventi culturali di elevato prestigio per la valorizzazione del territorio, oltre a “stage, laboratori, workshop progettuali, eventi di formazione e informazione organizzati in forma di team work”.
​Per il presidente Piscitello si tratta di «un protocollo importante che conferma l’impegno di Confcommercio per lo sviluppo della città. Come già abbiamo fatto in passato, siamo interessati ad essere parte attiva in progetti capaci di integrare le attività economiche con la cultura e l’arte che per Siracusa sono un vero e proprio volano di crescita».
​«Siamo orgogliosi – aggiunge il presidente Palazzolo – di poter finalmente dare avvio al progetto di riqualificazione del roseto, fiduciosi di portare avanti un’iniziativa che va a vantaggio di tutta la città tutelando la straordinaria bellezza dei giardini di Villa Reimann».
​L’intesa si colloca nell’alveo di un protocollo di collaborazione tra Anci e Confcommercio, recepito anche a Siracusa nel 2016, per l’attivazione di dinamiche di sviluppo locale sostenibile allo scopo di aumentare l’attrattività e il progresso civile della città con iniziative di promozione turistica e culturale.




Isab, Goi Energy: "Nessun collegamento con la Russia, illazioni prive di base fattuale"

“Nessun collegamento con la Russia, con aziende russe, con istituzioni russe o con altri soggetti comunque riconducibili alla Russia”. Così Goi Energy in una nota diffusa nel tardo pomeriggio, dopo la ricostruzione circa presunte perplessità statunitensi sul fondo cipriota che sta acquisendo la raffineria Isab di Priolo offerta da La Repubblica. “Illazioni prive di alcuna base fattuale”, puntualizza Goi Energy. “Fomentano dubbi, con affermazioni vaghe e del tutto destituite di fondamento. Così facendo si mette a repentaglio un’operazione sulla quale Goi Energy ha fornito (e continuerà a fornire) piene garanzie in tema di governance, continuità produttiva, finanziaria e occupazionale nonché sicurezza energetica per il Paese”, precisa ancora il fondo cipriota.
“Goi Energy rappresenta un’azienda solida e in rapida crescita, il cui mix di investitori è composto esclusivamente da interessi commerciali greci, israeliani e ciprioti con una lunga esperienza nel settore energetico”, la precisazione.

Nella foto di archivio, l’ad di Goi Energy Brobov incontra il presidente della Regione Schifani




La vendita di Isab a Goi Energy, perplessità oltreoceano: la contrarietà degli statunitensi

Dagli Stati Uniti starebbero seguendo con preoccupazione la trattativa per la cessione della raffineria Isab ai ciprioti di Goi Energy. A raccontarlo è La Repubblica secondo cui si starebbe giocando anche una delicata partita di geopolitica attorno al closing previsto per fine marzo, con tanto informali comunicazioni tra governi ed una conclamata contrarietà degli statunitensi. “Gli americani sono molto preoccupati per la vendita a una società cipriota, paese che da sempre è terra di scorribande per investimenti di colossi finanziari e banche russe, di un impianto che si trova ad appena trenta chilometri dalla più importante base militare statunitense nel Mediterraneo, Sigonella”, l’analisi del quotidiano.
A far storcere gli Stati Uniti verosimilmente anche l’annunciato accordo con Trafigura, trader mondiale di greggio e raffinati molto vicino, prima dell’invasione dell’Ucraina, alla Rosneft, compagnia petrolifera statale russa. Trafigura ha però preso pubblicamente le distanze da Mosca con l’inizio della guerra.
Il trader, secondo l’accordo con Goi Energy, fornirà il grezzo necessario ad Isab per la sua attività di produzione non appena verrà conclusa la vendita.
Al momento, sono in corso istruttorie e verifiche. Sullo sfondo c’è sempre la possibilità che il governo italiano possa ricorrere alla golden power, per tutelare produzione e occupazione strategica per il Paese. Nelle settimane scorse, intanto, primi incontri al Ministero ed anche alla Regione




Imprese agricole in ginocchio per il maltempo, un modulo per segnalare i danni alla Regione

Le imprese agricole delle province di Siracusa, Ragusa e Catania colpite dall’ondata di maltempo tra l’8 e il 10 febbraio, possono segnalare i danni subìti ai Comuni o agli Ispettorati provinciali dell’agricoltura.
Sul sito del dipartimento regionale dell’Agricoltura è stato pubblicato l’avviso pubblico rivolto alle aziende agricole, con la modulistica attraverso la quale indicare i danni alle produzioni, alle strutture aziendali e agli impianti produttivi.
«Siamo intervenuti immediatamente – dice l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino – per attivare strumenti concreti di sostegno alle imprese agricole delle province che hanno subito l’eccezionale ondata di maltempo della scorsa settimana, così come avevo preannunciato nel corso del mio sopralluogo nelle zone colpite. Ho avuto modo di verificare personalmente la grave situazione di queste aziende, con questo avviso avremo un quadro più preciso dell’entità dei danni, nella prospettiva di un ristoro economico che consenta alle aziende di ripartire quanto prima»




Abusivismo e cemento sfregiano il paesaggio: Siracusa prima provincia in Sicilia per reati

Palermo è la provincia siciliana dove si concentra il maggior numero di reati ambientali, ben 3.863, accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitaneria di porto dal 2017 al 2021, seguita da Catania (1.975) e da Messina, con 1.701 infrazioni. Subito dietro Siracusa, con 1.675 reati ambientali accertati, 1.402 persone denunciate, 3 arresti e 313 sequestri. E’ una delle principali “istantanee” fornite dal rapporto Ecomafie 2022 di Legambiente e che fotografa l’impatto della criminalità contro l’ambiente nell’Isola, aggredita da 16.852 reati, alla media di 3.370 illeciti ogni anno, con 15.834 persone denunciate, 162 ordinanze di custodia cautelare e 4.256 sequestri.
Il settore in cui si registra il numero più alto di illeciti penali è quello contro la fauna: 5.604, di nuovo con Palermo in cima alla classifica (2.058), seguita ancora una volta da Catania e poi Trapani. In questa classifica, Siracusa è quinta con 475 reati, 461 denunce, 2 arresti e 24 sequestri.
A sfregiare il patrimonio naturale della Sicilia sono, subito dopo quelli contro la fauna, i reati relativi al ciclo illegale del cemento, dalle cave illecite alle case abusive. E la provincia di Siracusa è la peggiore, seguita da Palermo e Messina. I numeri siracusani relativi al ciclo illegale del cemento: 618 reati accertati, 588 denunce e 185 sequestri. I numeri sono stati elaborati da Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (dal 2017 al 2021).
Il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare si registra, invece, nel ciclo illegale dei rifiuti, dagli
smaltimenti illeciti ai traffici: nel periodo 2017-2021 sono state ben 90. I dati disponibili su base provinciale
vedono al primo posto come numero di reati ancora una volta la provincia di Palermo (496) seguita da
Agrigento e Catania. La provincia di Siracusa si attesta al quinto posto in Sicilia, con 234 reati accertati, 200 denunce, un arresto e 85 sequestri.
La piaga degli incendi boschivi ha ridotto in cenere 203.109 ettari di boschi e patrimonio naturale siciliano, con Palermo al primo posto come numero di reati (738), seguita da Messina e Catania. Siracusa è, fortunatamente, penultima in Sicilia con 178 reati, 4 denunce e 2 arresti.
Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. Qui si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale.

foto dal web




Dopo la bufera giudiziaria sul cimitero, asta pubblica per l'acquisto di 15 cappelle

Si è svolta questa mattina all’Urban Center di via Nino Bixio, a Siracusa, l’asta pubblica per l’acquisto di quindici edicole funerarie del cimitero. Si tratta di cappelle e “monumentini” dismessi, il cui valore varia da 6.500 a 45.000 euro, in base alla superficie ed al numero dei loculi.
La concessione per 99 anni viene assegnata all’offerta economicamente più vantaggiosa, vale a dire uguale o superiore all’importo a base d’asta. Il titolo concessorio – come spiegano dagli uffici comunali – non potrà essere oggetto di trasferimento per atto tra i vivi ma solo per via successoria agli eredi legittimi.
I partecipanti all’asta pubblica hanno depositato una cauzione pari al 10% del valore della cappella per cui hanno presentato offerta, insieme a tutti i documenti richiesti. I plichi sono stati aperti ed esaminati nel corso della procedura pubblica guidata dal dirigente comunale Salvatore Correnti che sostituisce il direttore del cimitero, Fabio Morabito, finito nei giorni scorsi ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta che ha disvelato un sistema illecito di compravendita di loculi.
Chi si è aggiudicato la concessione dovrà provvedere a saldare quanto offerto entro il 17 marzo, tramite bonifico bancario.