Università di Catania, diritto allo studio: sconto sui libri di testo e rimborsi per i fuorisede

Con l’inizio del nuovo anno accademico, l’Università di Catania rilancia due misure pensate per rafforzare concretamente il diritto allo studio e sostenere la comunità studentesca.
La prima iniziativa riguarda l’acquisto dei testi universitari. Per l’anno accademico 2025/26, tutti gli iscritti potranno usufruire di uno sconto del 25% sui libri di studio. La riduzione, resa possibile dalla collaborazione con l’Associazione Librai Italiani di Catania, sarà coperta per il 20% dall’Ateneo e per il restante 5% dalle librerie convenzionate. Due le finestre temporali previste per accedere al beneficio: dal 15 ottobre al 15 dicembre 2025 e dal 1° febbraio al 30 aprile 2026.
Per richiedere lo sconto, gli studenti dovranno accedere al Portale Studenti Smart Edu, compilare l’apposita scheda “Richiesta autorizzazione acquisto libri” con i dati del volume (autore, titolo, prezzo e libreria) e presentarla direttamente al punto vendita aderente.
La seconda misura è rivolta invece a chi affronta spese di locazione. Grazie a un finanziamento complessivo di 16,2 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Ateneo ha già avviato la procedura di selezione per l’assegnazione dei contributi per gli affitti relativi all’anno accademico 2024/25.
Gli interessati dovranno presentare la domanda entro il 13 ottobre 2025, esclusivamente online, accedendo al Portale Studenti e seguendo il percorso: Carriera > Domande > Contributo per l’alloggio. Tutti i requisiti e la documentazione da allegare sono indicati nel bando pubblicato sul sito ufficiale dell’Università.
L’importo finale dei contributi sarà stabilito dal MUR, sulla base delle risorse disponibili e del numero di beneficiari a livello nazionale.
Due interventi che, sottolinea l’Ateneo, mirano a rendere l’università sempre più accessibile, alleggerendo il peso economico delle spese per libri e abitazione, tra le principali voci di costo per chi sceglie di studiare lontano da casa.




Festa di San Michele Arcangelo, a Villasmundo concerto degli Zero Assoluto

Festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Villasmundo frazione di Melilli. Cuore degli appuntamenti, domenica 28 settembre, sarà piazza Risorgimento. La giornata sarà dedicata alla celebrazione religiosa e alla valorizzazione delle tradizioni locali, con un ricco programma che culminerà in una serata di festa e musica dal vivo: stand gastronomici, intrattenimento e spazi dedicati a famiglie, giovani e visitatori.
Il momento clou il concerto gratuito degli Zero Assoluto, noto duo pop italiano che ha segnato la musica degli anni 2000 con brani di grande successo come “Semplicemente”, “Svegliarsi la mattina” e “Per dimenticare”. Un evento che arricchisce il programma dei festeggiamenti.
“San Michele Arcangelo rappresenta non solo un importante momento religioso per la comunità di Villasmundo, ma anche un’occasione di aggregazione e condivisione che offrendo ai cittadini un momento conviviale di qualità accessibile a tutti”, spiegano dal Comune di Melilli.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti è possibile consultare i canali ufficiali del Comune di Melilli.




Il malpancismo del Pd siracusano, la ricetta di Marziano per ricomporre (senza Spada)

Volano parole forti tra il segretario provinciale del Pd, Piergiorgio Gerratana, ed il deputato regionale dello stesso partito, Tiziano Spada. E’ il segnale più evidente di un certo malpancismo, deflagrato sull’elezione del segretario cittadino e il successivo annullamento del risultato. Ultimo atto di una lotta intestina iniziata con l’elezione dello stesso Gerratana e proseguito con la subitanea (o quasi) spaccatura all’interno della maggioranza che lo aveva designato, passando per le amministrative di Solarino e l’atteggiamento ondivago del Pd verso Spada, poi eletto sindaco e digerito a fatica dall’establishment del partito.
“Ingiustificabile il ricorso a tanta virulenza verbale e proprio in occasione di una partecipata festa dell’Unità”, commenta uno dei nomi storici del Pd siracusano, Bruno Marziano. “Si può scegliere di non partecipare perchè non cis si riconosce in quella leadership. Ma il ricorso a parole pesanti che ho letto in queste ultime ore, quello no”, prosegue l’ex assessore regionale. Che poi, la spaccatura è regionale con un partito che è vittima di lacerazioni profonde e personalità forti, tra ascesa e caduta.
E chissà se basterà il tentativo di ricomposizione della maggioranza siracusana sul segretario cittadino. “La commissione sta lavorando per superare le divisioni”, dice Marziano. Basterà? “Ci vuole un intervento pacificatore della segreteria nazionale per la Sicilia. Ed a livello provinciale un’analisi delle ragioni che hanno portato alla rottura. Alla fine, l’unico problema riguarda la segreteria cittadina del capoluogo”, è l’analisi di Bruno Marziano. Come venirne a capo? “Chiedendo alle due parti in lotta di assumere nuove cariche e di proporre un nome unitario da proporre alla base, per ricucire. Orlandiani e Franceschiniani hanno diritto, a mio avviso, ad indicare i nomi”.
Marziano si sfila, si chiama fuori e non pare intenzionato ad offrire suggerimenti. “Sono stato il protagonista dell’annullamento del voto online. Era una congiura di malpancisti. E’ chiaro che non è opportuno che mi infili io…”, taglia corto. “Coloro i quali hanno per ruolo e responsabilità voce in capitolo, e penso a Nicita come a Bonomo, si metteranno assieme e troveranno una soluzione”. E Tiziano Spada? Domanda secca per una risposta chiara. “La questione riguarda la ricomposizione della maggioranza. Spada non fa parte della maggioranza. E poi non è con insulti o diktat che ci si siede ad un tavolo. Tra lui e Gerratana è solo una pesante tensione personale che segue alla rottura con Cutrufo e Bonomo”. Porta chiusa.




Allacci abusivi alla rete elettrica, maxi operazione di controllo in via Algeri

Da questa mattina nel quartiere Mazzarrona, a Siracusa, è in corso un servizio straordinario di verifica e controllo delle utenze di energia elettrica in alcuni stabili di via Algeri. L’attività, decisa dal Prefetto di Siracusa durante una recente riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e disposta dal Questore Roberto Pellicone, coinvolge tecnici Enel e forze dell’ordine.
Sul campo operano gli agenti delle Volanti, guidati dal dirigente Giuseppe Garro, con il supporto del Reparto Mobile di Catania, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale. L’obiettivo è mettere in sicurezza numerosi allacci ritenuti abusivi e realizzati in modo artigianale, potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità, e individuare prelievi irregolari di energia elettrica.
Le prime verifiche hanno già fatto emergere diverse situazioni completamente fuori norma: tra gli allacci scoperti, alcuni alimentavano non solo utenze domestiche ma anche sistemi di videosorveglianza sofisticati.
Dei tanti collegamenti alla rete elettrica esaminati, 15 sono risultati irregolari. Cinque persone, nei confronti delle quali si è già concluso l’accertamento, sono state denunciate e sono al vaglio degli investigatori le posizioni di altri dieci soggetti che hanno posto in essere altrettanti allacci abusivi.
Più di un terzo sono state le utenze risultate irregolari che sono state poste in sicurezza dai tecnici dell’Enel a garanzia di tutte le altre utenze che ora sono più sicure.




Cannata: “Indagato? Paradossale, lo scopro dai giornali. Il resto già noto e chiarito”

“Leggendo oggi i giornali scopro che sarei indagato. Ecco, questa è l’unica vera novità, perché la vicenda era già nota: nasce da un attacco di alcuni ex assessori e ne avevamo già parlato mesi fa, quando ho avuto modo di rispondere in modo chiaro e trasparente a ogni accusa e falsità. Nulla di nuovo, quindi”. Così il parlamentare Luca Cannata commenta le notizie sull’indagine avviata dalla Procura di Siracusa su presunte “restituzioni forzate” o “collette” per il partito, con parte delle indennità di carica di assessori ed altri esponenti istituzionali di Avola.
“L’unico elemento inedito è che lo apprendo dalla stampa, con modalità che lasciano perplessi e che ovviamente dispiacciono, ma che non cambiano la sostanza: siamo di fronte a un fatto già noto, già commentato e sul quale ho già fornito tutte le spiegazioni. Per i cittadini che leggono e magari non conoscono la storia, è bene chiarire un punto: siamo davanti a una vicenda surreale. Oggi, paradossalmente, per alcuni fare politica a spese proprie è diventato un reato. Dietro questa vicenda ci sono ex assessori e avversari politici che non hanno mai accettato la mia crescita e il consenso costruito in modo sano e concreto sul territorio”, attacca Cannata.
“Trasformare in reato le collette, e dunque il fatto che ognuno di noi abbia contribuito di tasca propria per fare politica, significa stravolgere la realtà: non c’è stata alcuna forzatura, ma soltanto la normale vita interna di un movimento che si è sempre finanziato con contributi liberi e volontari, come peraltro ammesso dagli stessi avversari sui giornali”, aggiunge il vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.
Il sospetto è che si tratti di un attacco politico. “Per colpire politicamente chi ha sempre messo la faccia e risorse proprie al servizio della comunità – dice infatti – oggi si arriva a criminalizzare le normali collette di autosostentamento di un gruppo politico. Pratiche trasparenti e volontarie, con cui per anni abbiamo sostenuto iniziative, eventi e attività politiche senza mai gravare un solo euro sulle casse pubbliche, vengono oggi trasformate in un pretesto per montare un caso mediatico e giudiziario”.
Il futuro, di certo, non lo spaventa. “In tanti anni da sindaco ho ricevuto altre accuse, come spesso capita a chi amministra con decisione e senza compromessi. E ogni volta ne sono uscito a testa alta, senza mai un capo d’accusa che mi abbia sfiorato. Anche questa volta affronteremo tutto con la massima serenità, certi che la verità emergerà come sempre. Continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, con trasparenza e determinazione, senza farci distrarre da chi tenta di usare la giustizia e i giornali come strumenti di lotta politica. Chi oggi attacca sono gli stessi che in passato hanno tentato di lucrare e fare affari con il Comune, trovando però in me un muro invalicabile. Non potendo realizzare i loro comodi, ora provano a riscrivere la storia per screditare il sottoscritto, che ha risanato la città di Avola, l’ha fatta rinascere e oggi lavora per tutta la provincia con risultati evidenti”.
Poi un altro affondo. “Sono indagato non perché abbia preso soldi o tangenti, ma perché per fare politica insieme al mio gruppo ho messo risorse mie, di tasca mia. Un paradosso che si commenta da solo. Come ho sempre fatto, sono ovviamente a disposizione degli organi inquirenti se e quando dovesse servire, certo che verrà fatta piena chiarezza su quella che fin dall’inizio è stata una semplice e normale colletta interna al gruppo”.
Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, è indagato dalla Procura di Siracusa per le ipotesi di appropriazione indebita e falsità ideologica. L’inchiesta riguarda il periodo 2017-2022 ed è ancora in fase istruttoria con altre persone informate sui fatti ascoltate dai magistrati di viale Santa Panagia. L’indagine, avviata diversi mesi fa dopo alcune denunce pubbliche ed esposti, vedrebbe complessivamente indagate sei persone. Secondo le denunce di due ex assessori comunali di Avola, Luciano Bellomo e Antonio Orlando, e dell’ex presidente del Consiglio comunale di Avola, Fabio Iacono, oggi passati a Forza Italia, durante l’amministrazione Cannata sarebbero stati “convinti” a versare tra i 250 e i 500 euro al mese, per anni, a sostegno delle attività politiche del gruppo dell’allora sindaco.




“Restituzioni forzate” ad Avola, indagato il parlamentare Luca Cannata

Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, sarebbe indagato dalla Procura di Siracusa per le ipotesi di appropriazione indebita e falsità ideologica. L’inchiesta riguarderebbe il periodo 2017-2022 e sarebbe ancora in fase istruttoria, con altre persone informate sui fatti ascoltate dai magistrati di viale Santa Panagia. L’indagine, avviata diversi mesi fa dopo alcune denunce pubbliche ed esposti, vedrebbe complessivamente indagate sei persone.
La notizia, riportata oggi dal quotidiano La Sicilia (ma non ancora confermata da ambienti giudiziari, ndr), riguarda l’inchiesta sulle cosiddette “restituzioni forzate” delle indennità di assessori e consiglieri comunali avolesi, trasformate in contributi – secondo l’accusa non volontari – al movimento politico facente capo a Cannata.
A far emergere la vicenda sono state le denunce di due ex assessori comunali di Avola, Luciano Bellomo e Antonio Orlando, e dell’ex presidente del Consiglio comunale di Avola, Fabio Iacono, oggi passati a Forza Italia. Secondo la loro ricostruzione, durante l’amministrazione Cannata sarebbero stati “convinti” a versare tra i 250 e i 500 euro al mese, per anni, a sostegno delle attività politiche del gruppo dell’allora sindaco.
Alle loro testimonianze si è aggiunta quella di Giuseppe Napoli, ex coordinatore provinciale di FdI a Siracusa, che aveva segnalato i fatti anche ai vertici nazionali del partito, senza ricevere risposta.
Cannata ha sempre rispedito al mittente le accuse, a suo avviso dettate solo da risentimenti personali e politici. Il parlamentare ha sempre ribadito che i versamenti all’associazione culturale legata al suo movimento fossero liberi e volontari e lui era il primo a contribuire di tasca propria.




Trasporto turisti senza autorizzazione, la Municipale sanziona conducente apecalessino

La squadra di Pronto Intervento della Polizia Municipale di Siracusa ha effettuato un incisivo controllo nei confronti di un apecalessino che svolgeva abusivamente attività di trasporto passeggeri, in particolare turisti. E’ accaduto ieri mattina, nel centro storico.
Il conducente della motocarrozzetta è stato sanzionato per diverse violazioni ed irregolarità. Nel dettaglio: utilizzo del veicolo in modalità NCC abusivo, sebbene lo stesso fosse autorizzato esclusivamente per uso proprio; guida senza CAP (certificato di abilitazione professionale); assenza della necessaria autorizzazione comunale per il trasporto pubblico.§Contestualmente, il proprietario del mezzo è stato multato per incauto affidamento del veicolo a persona priva del CAP.
Le violazioni hanno comportato sanzioni amministrative per un totale di 1.138 euro, il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni e la sospensione dalla circolazione da 2 a 8 mesi.
“L’operazione di oggi conferma la determinazione della Polizia Municipale nel contrastare l’abusivismo”, dichiarano il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Polizia Municipale, Sergio Imbrò. “Difendere la legalità significa tutelare la sicurezza dei passeggeri, la corretta concorrenza tra operatori autorizzati e l’immagine turistica della nostra città. Chi pensa di aggirare le regole troverà sempre meno spazio, fino ad annullarlo”.




Bonificati ordigni bellici rinvenuti nei fondali di Gallina e Gelsomineto

Alcuni ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuti nei fondali antistanti le spiagge di Gallina e Gelsomineto, sono stati fatti brillare questa mattina in sicurezza. Gli ordigni, scoperti in mare, sono stati recuperati dai sommozzatori del Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare e successivamente affidati al 4° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano, che ne ha curato la neutralizzazione.
Il trasporto e la distruzione controllata sono avvenuti in una cava della zona, individuata come area idonea per il brillamento, nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza. L’operazione ha visto il coordinamento della Prefettura di Siracusa e la collaborazione di numerosi enti e forze dell’ordine: Protezione civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Polizia Municipale.
Classificata come “attività complessa” per la natura del materiale e le condizioni di recupero, l’operazione si è conclusa intorno alle 11:30 senza alcuna criticità.
Il Prefetto di Siracusa, Chiara Armenia, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutte le amministrazioni civili e militari coinvolte: «La professionalità e l’impegno messi in campo hanno garantito la piena riuscita dell’intervento, confermando l’importanza della cooperazione interistituzionale».




Oltre 150 mila filtri e cartine “fai da te”: sequestro dalla Guardia di Finanza

Oltre 154 mila filtri e cartine per sigarette “fai da te”, per un peso di 8 chili, privi dell’autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siracusa. I militari del comando provinciale hanno condotto una capillare azione info-investigativa. I finanzieri del Gruppo di Siracusa avevano notato un flusso anomalo di clienti che, evitando i rivenditori autorizzati, si dirigevano sistematicamente verso un punto preciso del mercato rionale. Dopo un’attenta attività di osservazione, anche con l’ausilio di militari in abiti civili confusi tra la folla, è stato predisposto un controllo in pieno orario di punta, così da sorprendere i responsabili nel momento di massima affluenza di acquirenti.
I due venditori abusivi, colti di sorpresa, avrebbero tentato di occultare parte della merce all’interno di scatoloni nascosti dietro il banco e, successivamente, di disperdersi tra gli altri  operatori del mercato. Il tentativo si è rivelato vano: in pochi istanti i militari hanno raggiunto entrambi i venditori, recuperando tutto il materiale illecito pronto per la vendita.
“Il sequestro-spiegano le Fiamme Gialle- ha lo scopo di tutelare i consumatori e gli interessi erariali dello Stato, ma rappresenta anche un presidio a garanzia dei rivenditori ufficiali, i quali, sottoposti ai prescritti oneri fiscali, si trovano troppo spesso a subire la sleale concorrenza di chi immette in consumo prodotti in violazione del monopolio statale. Tale pratica, oltre a generare perdite per l’Erario, altera le regole del libero mercato, danneggiando gli operatori commerciali che rispettano la legge e pagano regolarmente le imposte”.
Il maxi-sequestro è stato tra i più significativi realizzati negli ultimi mesi in materia di tutela del monopolio dei tabacchi.




Il container di via Foti, Cavallaro (FdI): “Nessuna autorizzazione, chiesta la rimozione”

Da diverso tempo i residenti di via Foti, a Siracusa, si interrogano circa la presenza di un container in strada. Arrugginito, piuttosto malmesso, sarebbe la “dimora” di un uomo. Secondo alcune testimonianze, attorno sarebbero anche occasionalmente accatastati rifiuti ingombranti. Diverse sono state le chiamate al 112 e le forze dell’ordine hanno verificato che non vi si svolgessero attività illegali, inclusa la presenza di armi o droga.
Per tutti gli altri aspetti, il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI) ha chiesto al Comune di Siracusa se risultano autorizzazioni circa quella installazione in area di proprietà pubblica. Dal Suap hanno confermato l’assenza di “atti concessori o autorizzazioni circa la posa in opera di detto manufatto”. Insomma, quel container lì non dovrebbe esserci e non può starci.
In attesa di capire come sia arrivato fin lì e chi lo abbia depositato in strada, Cavallaro si rivolge a Polizia Municipale, personale di PG e settore Igiene Urbana. “Ho chiesto la rimozione immediata del container piazzato su via Foti senza autorizzazione e su terreno di proprietà comunale. E siccome dentro vi vive una persona in condizioni igieniche pessime, senza servizi igienici ed illuminazione, si valuti anche l’intervento dei servizi sociali”, la richiesta del consigliere di opposizione.