Rappresentazioni classiche patrimonio immateriale Unesco, incontro al Ministero

Le rappresentazioni classiche di Siracusa potrebbero diventare patrimonio immateriale dell’umanità. MNella lista Unesco figurano ad oggi 677 elementi in 140 Paesi del mondo. Molti di questi elementi presentano caratteristiche che li rendono attinenti a più di uno dei cinque settori nei quali, secondo la Convenzione, si manifesta la rappresentatività della diversità e della creatività umana (espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, artigianato tradizionale).
Il progetto di candidatura della tradizione del teatro classico siracusana è stato illustrato mercoledì scorso al ministro della Cultura, Sangiuliano. E’ stato l’assessore Fabio Granata a raggiungere Roma per discutere con lui dell’opportunità del sostegno del Ministero nel presentare, presso l’Unesco, l’iscrizione delle rappresentazioni classiche nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità. L’iniziativa vede insieme Fondazione Inda e Comune di Siracusa, insieme a pezzi pregiati del mondo della cultura.
“Il progetto vanta già il sostegno di Peter Stein e di Antonio Calbi. Il riconoscimento – spiega Fabio Granata – equivarrebbe ad una valorizzazione internazionale di un qualcosa che non è solo traccia della nostra identità cittadina ma anche la nostra principale industria culturale. Attorno al teatro greco ed alle rappresentazioni classiche gira un’economia importante per Siracusa, legata ai servizi ed al turismo”.




Lavoratrice in nero in residence per anziani, sanzione e rischio sospensione dell'attività

Controlli amministrativi in un residence per anziani a Noto. In campo agenti del Commissariato e personale medico dell’Asp di Siracusa. Al momento dell’ispezione, nell’attività erano presenti, oltre alla titolare, il marito ed un’operatrice che, al controllo, è risultata sprovvista di contratto di lavoro. Rilevate anche carenze nei servizi igienici.
Si è proceduto, pertanto, a segnalare il lavoro irregolare all’Ispettorato del lavoro per la relativa sanzione che ammonta a 3.600 euro. Il residence rischia anche un periodo di sospensione dell’attività imprenditoriale.

foto dal web




L'elicottero della Guardia Costiera sorprende un pescatore abusivo al Plemmirio

Durante un’attività di sorvolo sull’Area Marina Protetta del Plemmirio, l’elicottero Nemo della Guardia Costiera ha individuato un’imbarcazione intenta ad effettuare attività di pesca in zona “B”, dove è consentita solo una piccola pesca artigianale ad opera delle imprese locali, autorizzate secondo le modalità disciplinate dall’ente gestore.
Quella imbarcazione è stata intercettata dalla motovedetta CP 322 che ha provveduto a far desistere immediatamente il trasgressore dalla sua azione di pesca abusiva. E’ stato sanzionato con una multa da 200 euro.
A Portopalo, elevata una sanzione ammnistrativa di 1.500 euro nei confronti di un ristoratore per mancata tracciabilità di 7 kg. di prodotto ittico, risposto presso le celle frigorifere della cucina. Il pescato è stato sottoposto a sequestro.




Fucile in caso senza autorizzazione, denunciato un 47enne a Noto

Dopo un attento lavoro di indagine, agenti del Commissariato di Avola hanno denunciato un 47enne per detenzione abusiva di armi. A seguito di controllo, i poliziotti hanno accertato che il titolare di un porto di fucile uso caccia era deceduto da circa 5 anni. Effettuato un sopralluogo nell’abitazione di residenza, hanno verificato che vi abitava il figlio il quale non aveva dichiarato in Commissariato il possesso del fucile, detenuto così abusivamente. Era custodito sopra un armadio.
Il fucile è stato sottoposto a sequestro penale e l’uomo denunciato per detenzione abusiva di armi.




Riqualificazione Tisia, abbattuto il pino solitario di via Damone

L’albero solitario di via Damone è stato abbattuto. Da alcune settimane era ormai “segnato” il destino del pino alto circa 15 metri, cresciuto in mezzo all’asfalto. Deve lasciare posto ai nuovi marciapiedi ed agli stalli auto, nell’ambito della riqualificazione della zona commerciale di via Tisia.
Anche la Soprintendenza aveva dato il parere favorevole all’abbattimento. I vari enti coinvolti hanno considerato non sicura la presenza dell’alto fusto direttamente sul manto stradale. Non sono mancate le voci critiche che, però, hanno dovuto prendere atto dell’avvenuto abbattimento. Una sorta di amaro epitaffio porta la firma del presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo. “Un albero di 15 metri, un gigante sopravvissuto per 50 anni alla morsa del cemento e dell’asfalto, allo smog delle auto, ai cavi d’acciaio abusivi che ne cingevano stretto il fusto, ai venti e gli uragani di questi ultimi tempi di eventi estremi. Un gigante buono che con discrezione ha fatto tesoro del suo micro spazio usurpato, arrivando a caratterizzarne il paesaggio circostante con la sua chioma verde e lussureggiante. Maestoso e fiero è andato incontro alla sua fine. In meno di mezz’ora, alle prime luci del giorno è stato eliminato, colpevole di aver sollevato 20cm del sacro asfalto fuori dall’aiuola di 50cm dove dalla nascita è stato relegato a crescere. Adesso la strada può respirare!”.
Fiorenzo Tinè, noto per le sue iniziative a favore del verde e degli alberi in città, ha chiesto al Comune di Siracusa di rendere pubblico un calendario di nuove piantumazioni, per compensare il bilancio e non trasformare intere zone di Siracusa in “un deserto”.




Duecento piantine di mirto per via Braille, essenze messe a dimora alla Pizzuta

Duecento piantine di mirto sono state piantumate nelle aiuole di via Braille, a Siracusa, nei pressi della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Le essenze sono state messe a disposizione dal Dipartimento Foreste della Regione Siciliana. Sono stati i volontari del Comitato Aria Nuova ad occuparsi della messa a dimora.
“Dopo il lavoro di piantumazione del Bosco delle troiane, prosegue la collaborazione con il comitato Aria Nuova che ringraziamo per la messa a verde di queste nuove aiuole. Come amministrazione abbiamo abbiamo subito aderito all’iniziativa proposta che punta alla creazione di aree verdi e di foreste urbane, come una delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici nell’ottica generale di migliorare la qualità della vita in città. Ringraziamo inoltre il Dipartimento delle Foreste, diretto da Giancarlo Perrotta, per la collaborazione e la disponibilità alla fornitura delle essenze”, dicono il sindaco Francesco Italia e l’assessore al Verde pubblico, Andrea Buccheri, presenti alla piantumazione dei mirti.




Elezioni amministrative, si vota il 28 ed il 29 maggio a Siracusa e in 8 centri della provincia

Il governo Schifani, nel corso della seduta della giunta di oggi, ha fissato le date delle prossime elezioni amministrative in Sicilia. Nei 129 Comuni coinvolti si andrà al voto domenica 28 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con eventuale turno di ballottaggio nei giorni 11 e 12 giugno. Le date sono state individuate su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina.
A Siracusa, pertanto, elettori chiamati a rinnovare la carica di sindaco ed il Consiglio comunale domenica 28 e lunedì 29 maggio. In provincia, la tornata elettorale coinvolgerà 8 Comuni. Insieme al capoluogo si voterà col proporzionale a Carlentini, mentre con il maggioritario a Buccheri, Buscemi, Francofonte, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e Priolo Gargallo.
Dei 129 Comuni saranno 114 quelli nei quali si voterà col sistema maggioritario perché al di sotto dei 15 mila abitanti, mentre sono 15 quelli al di sopra di questa soglia nei quali si voterà col proporzionale. Inoltre cinque Comuni sono attualmente gestiti da Commissari straordinari di nomina regionale, mentre uno, quello di Barrafranca, nell’Ennese, è amministrato da una Commissione prefettizia perché sciolto per mafia.
«Si tratta di una tornata elettorale molto importante per i 129 Comuni isolani – dichiara l’assessore regionale Andrea Messina -. I cittadini chiamati alle urne saranno, infatti, un terzo della popolazione siciliana. Questa volta, le giornate in cui si voterà saranno due per via del recepimento della normativa nazionale. La scelta è ricaduta sul 28 e il 29 maggio perché, da un lato, abbiamo voluto tener conto del calendario scolastico, senza quindi penalizzare eccessivamente l’attività didattica, e dall’altro, abbiamo evitato di sovrapporre la tornata elettorale a celebrazioni nazionali e religiose».




E se l'alta moda tornasse a Siracusa? Un capitolo secondo dopo il luglio Dolce&Gabbana

A luglio dello scorso anno, l’evento Dolce&Gabbana ha proiettato Siracusa al centro delle attenzioni del mondo. Ospiti internazionali, vip, lustrini e giornate con un’atmosfera da grande capitale dello show-biz che ha elettrizzato e contagiato tutti.
E se non fosse tutto finito in quelle giornate? Rumors sempre più frequenti, infatti, suggeriscono che Siracusa potrebbe tornare internazionale e dalla visibilità mediatica planetaria con al centro nuovamente la città di Archimede. Pochissimi i dettagli, le bocche sono cucite. Un riserbo massimo, come il caso suggerisce. Quindi nessuna conferma ufficiale, ma sono diversi gli elementi che lasciando intendere come non si tratti di un sogno o di una semplice suggestione. Sottotraccia, sono in corso le prime operazioni e non tutte – al momento – avvengono a Siracusa.
Potrebbe trattarsi di un Dolce&Gabbana parte seconda? Forse. Non è un mistero che vi sia una stima ed una fiducia particolare tra la maison e l’attuale sindaco di Siracusa. Ed è stato per via del suo costante lavoro di relazione che, alla fine, i due grandi stilisti hanno puntato forte su piazza Duomo per presentare la loro collezione alta moda. Ma grazie a quell’evento, sono tante le “nuove” attenzioni attorno allo scenario Ortigia. Fatto sta che ad aprile Siracusa pertanto regalarsi nuove giornate stellari. Magari in tono minore rispetto allo straordinario momento vissuto a luglio. Però sufficiente per accendere ed esaltare animi e fantasie. Oltre a produrre un mini indotto di economia tra hotel, ristoranti, trasporti, servizi alla persona, maestranze ed operai.




Terremoto al Comune di Portopalo: concussione, arrestati due consiglieri ed una terza persona

Arrestati dai Carabinieri e posti ai domiciliari due consiglieri comunali di Portopalo ed il padre di uno dei due, già consulente del sindaco. Sono accusati di concussione in danno di imprenditori della provincia, nel periodo marzo-ottobre 2020. All’epoca dei fatti contestati, i due consiglieri ricoprivano la carica di vice sindaco e di assessore all’ecologia.
Nello specifico, l’indagine dei Carabinieri è partita a settembre 2020 dalle dichiarazioni del sindaco di Portopalo circa “possibili episodi di concussione” da parte dei tre arrestati. Le attività tecniche disposte dall’autorità giudiziaria, oltre alle dichiarazioni acquisite dai Carabinieri, hanno permesso di ricostruire il primo episodio contestato. Gli indagati – spiegano gli investigatori – facendo leva sulla posizione ricoperta, richiedevano a un imprenditore 10.000 euro per interessarsi alla liquidazione di una fattura di euro 20.000 per lavori svolti in favore del Comune, richiesti dagli stessi indagati su incarico “diretto” e mai proposti dall’Ente. La richiesta del 50% dell’importo della fattura ha trovato il netto rifiuto della vittima che, sentito dal personale del Nucleo Operativo di Noto, ha confermato la vicenda.
Dopo il primo caso accertato, i Carabinieri hanno condotto ulteriori approfondimenti per evidenziare eventuali connivenze tra dipendenti e funzionari. Dall’incrocio dei dati amministrativi, delle risultanze investigative e delle dichiarazioni degli imprenditori entrati in contatto con i 3 indagati, sono emersi ulteriori due episodi concussivi.
Nel 2020, gli indagati avrebbero chiesto ad un imprenditore edile, in rapporto con il Comune di Portopalo, 2.000-3.000 euro per lavori commissionati e spesati dall’Ente per la manutenzione della zona portuale. Al rifiuto dell’imprenditore di corrispondere il denaro, i tre avrebbero preteso lavori di manutenzione straordinaria, per un ammontare di circa 3.000 euro, di un immobile del compagno dell’indagata, non versando la predetta cifra all’imprenditore al termine dei lavori.
Dalla complessa attività di indagine è emerso che i tre indagati non si limitavano a richiedere denaro ai titolari delle attività ma ricercavano anche altri vantaggi per amici e parenti. I due consiglieri comunali in carica, tra giugno e settembre del 2020, hanno chiesto al titolare della ditta che gestiva la raccolta dei rifiuti urbani – rivelano sempre gli investigatori – di dare “incarichi privilegiati” a tre dipendenti, tra cui il compagno dell’indagata. In caso di rifiuti, avrebbero prospettato all’imprenditore “gravi penalità contrattuali”.
E ancora, tra marzo e giugno 2020, per agevolare il fratello di uno degli indagati, i tre avrebbero minacciato un altro imprenditore, “affinché prima assumesse l’uomo con uno stipendio di euro 500 mensili a fronte di una sola ora di lavoro al giorno, e successivamente, gli elevasse il salario a 900 euro mensili, sempre per lo stesso orario di lavoro”. Al rifiuto, uno dei tre indagati avrebbe addirittura minacciato fisicamente l’imprenditore.




Rifiuti abbandonati ed incendiati, padre e figlio nei guai. Sequestrati mezzi e 250mila euro

Per due persone disposta l’interdizione dall’esercizio della loro attività di impresa. Operano nel settore del trasporto dei rifiuti e sono stati sorpresi dalla Guardia di Finanza di Siracusa mentre conferivano illecitamente materiale di vario genere, su diversi terreni della provincia.
Le indagini hanno consentito di smascherare un imprenditore siracusano il quale, nonostante la regolare
iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la raccolta e il trasporto di rifiuti, con l’aiuto del figlio, ricorreva ad altri (e non leciti) sistemi di smaltimento.
I Finanzieri hanno registrato diversi episodi in cui gli indagati agivano secondo un consolidato modus operandi:
trasporto dei rifiuti, tra cui guaine in gomma ed eternit, prelevati da diversi committenti della provincia aretusea e successivo sversamento nonché incendio del materiale che ha generato, nel tempo, “un grave pericolo per
l’ambiente e per la salute dei cittadini”, spiegano le Fiamme Gialle.
Nel corso delle investigazioni, è stato perquisito il deposito dell’impresa nonché l’abitazione degli indagati dove è stata rinvenuta e sequestrata la somma di oltre 250 mila euro in contanti, ritenuta il frutto del provento dell’attività illecita.
Gli indagati sono stati denunciati, inoltre, per furto di energia elettrica perchè è stato accertato un allaccio
abusivo alla rete elettrica nazionale nella villa con piscina e nel deposito dell’impresa.
Per tre mesi non potranno esercitare la propria attività d’impresa. I mezzi utilizzati per il trasporto sono stati preventivamente sequestrati, in previsione di una possibile confisca. Sarà il procedimento penale ad accertare nel dettaglio effettive responsabilità ed eventuali ulteriori azioni.

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