Sulla carta è destinato ad essere un palazzo delle esposizioni, ma il Cinque Piaghe si sbriciola

Il piano di alienazione degli edifici “non strumentali alle funzioni dell’ente” è uno dei documenti che ogni anno viene allegato al bilancio di previsione di un Comune. Anche Palazzo Vermexio ha aggiornato il suo elenco di palazzi ed edifici che cercano nuova proprietà e – qualora arrivassero delle offerte congrue – nuova vita.
Da diversi anni, invero, l’elenco è pressochè identico. Cambiano (al ribasso) prezzi e peggiorano le condizioni degli edifici di cui – da tempo – l’ente pubblico non sa cosa fare. Il principale è l’ex Cinque Piaghe, in Ortigia. Grande proprietà a metà tra Comune di Siracusa ed Asp, è nel piano di alienazione di entrambi. La parte comunale (4.277 mq) è in vendita per 3,1 milioni di euro.
Nel 2018, Palazzo Vermexio lo quotava 5,5 milioni di euro ed aveva anche pensato di modificarne la destinazione d’uso per aumentarne l’appeal: da contenitore culturale e palazzo per esposizioni a struttura ricettiva. Ne seguirono polemiche politiche in Consiglio comunale che portano addirittura alla cancellazione del Cinque Piaghe dall’elenco dei beni alienabili. Sino al ritorno dell’originaria destinazione d’uso, sempre culturale. Ed infatti anche oggi il Comune lo vende ma solo a chi vorrà realizzarvi un palazzo delle esposizioni. Lodevole, ma probabilmente non in grado di attirare alcun investitore. E non a caso, attorno al Cinque Piaghe che intanto si sbriciola, vi è assenza cronica di interesse (ed interessi).
Tra le ipotesi avanzate, negli anni passati, vi fu anche quella di concedere ai privati la parte di competenza dell’Asp in una fase in cui era stata ipotizzata la realizzazione del nuovo ospedale attraverso la procedura del project financing.
Nel piano di alienazione degli immobili comunali “confermati” – tra gli altri – anche l’ex Macello (163.566 euro); l’ex custodia della Carrozza del Senato (531.000 euro); Villa Formosa in viale Santa Panagia (1,8 milioni); l’ex ente comunale di assistenza di via Privitera (396.000 euro); i locali della Biblioteca comunale di via dei Santi Coronati (2,2 milioni). Nove in totale gli immobili in elenco. Curioso l’allegato C, dove si parla di beni da valorizzare: uno solo indicato, lo stadio comunale della Borgata. Unica indicazione, però, il suo valore: di poco superiore ai 3 milioni.




Castello Maniace, conclusi i lavori di restauro. "Migliorate le condizioni complessive"

Sono stati ultimati i lavori di restauro nel castello Maniace di Siracusa. Le opere hanno riguardato la pavimentazione della corte d’ingresso, la ristrutturazione della sala adibita al servizio di custodia e, per quanto riguarda l’impiantistica, la riqualificazione dei servizi igienici e dell’impianto di smaltimento delle acque reflue. Gli interventi, sotto la vigilanza della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, sono stati realizzati con risorse del Comune destinate alla valorizzazione dei siti archeologici e di interesse storico-culturale.
«Oltre a valorizzare lo spazio interno al castello – evidenzia l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Elvira Amata – l’intervento aveva l’obiettivo di migliorare le condizioni complessive di accessibilità alla sala ipostila, con i suoi 800 metri quadri di volte a crociera e di colonne in pietra luminosa, nella sobria architettura normanna. Un impegno coerente con l’impulso dato da questo governo di rendere sempre più attrattivo e fruibile il patrimonio regionale, garantendo a tutti i visitatori le migliori condizioni per apprezzare i nostri beni culturali».
Come precisa il soprintendente Savi Martinez, “le opere di ammodernamento sono frutto della collaborazione tra istituzioni: in particolare il sindaco di Siracusa Francesco Italia, gli uffici del settore Mobilità e trasporti del Comune e la Siam S.p.a., società che gestisce il servizio idrico integrato».
Con i lavori di restauro è stata mantenuta la geometria preesistente con interventi sulle fasce che sono state realizzate nella stessa pietra calcarea che ricopre il pavimento della sala e rivestimento dello spazio interno con il cocciopesto. All’intersezione delle fasce, sono state disegnate, in pianta, la forma e le dimensioni delle basi e delle colonne preesistenti. La campata centrale, infatti, era costituita da colonne monolitiche accostate che mettevano in evidenza il centro del castello, focalizzato dall’impluvium. Il basamento del portale monumentale, all’ingresso della corte, era composto da un rettangolo di pietre laviche e calcaree sconnesse che, grazie al progetto di restauro, sono state regolarizzate e sarcite per rendere il piano calpestio meno accidentato e più agevole da percorrere, riacquistando la piena fruibilità di un suggestivo spazio interno che sarà reso disponibile anche per manifestazioni ed eventi culturali.




Manutenzione straordinaria del ponte Santa Lucia, lavori a marzo per 330mila euro

Sono in corso le procedure di affidamento del progetto esecutivo per i lavori di manutenzione straordinaria del ponte Santa Lucia, in Ortigia. E’ uno dei due collegamenti tra il centro storico di Siracusa e la terraferma. L’amministrazione comunale ha previsto una spesa di circa 330mila euro. Secondo le previsioni, l’intervento dovrebbe avere inizio nella prima parte del mese di marzo.
I lavori consisteranno nella verifica degli elementi strutturali del ponte, nella sabbiatura e verniciatura delle parti metalliche, nel controllo e sostituzione delle pannellature in acciaio inox, nella revisione dell’impianto elettrico e nell’implementazione di quello di illuminazione dei canali.
Eventuali economie potranno essere utilizzate per i primi interventi di messa in sicurezza necessari anche per il ponte Umbertino.
“A 18 anni dalla inaugurazione del Santa Lucia – commenta il sindaco, Francesco Italia – ci è sembrato importante investire alcune somme per la principale infrastruttura di accesso al centro storico, non solo sotto il profilo del controllo e della manutenzione ma anche sotto quello del decoro”.




Spaccio di droga: cocaina, eroina ed hashish. Due arresti tra Siracusa ed Augusta

Sono costanti e quotidiani i controlli delle forze dell’ordine per arginare il triste fenomeno dello spaccio di droga. Nel capoluogo la Polizia ha arrestato un 42enne sorpreso nella notta piazza di spaccio di via Santi Amato con 11 dosi di eroina e 2 dosi di hashish. Sequestrati anche 110 euro in banconote di vario taglio, ritenuto verosimilmente provento dell’attività di spaccio. E’ stato posto ai domiciliari.
Stessa misura a carico di una donna di 65 anni arrestata ad Augusta. I poliziotti l’hanno trovata in possesso di 53 grammi di cocaina.

foto archivio




Ondata di furti nella zona nord della provincia, 38enne arrestato a Lentini

Rafforzati i servizi di controllo del territorio tra Lentini e Carlentini. Nelle ultime settimane aveva creato allarme sociale il susseguirsi di furti di auto e moto e furti con scasso a danno delle attività commerciali. Al punto che alla vicenda è stato dedicato un vertice del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nella nottata del 7 gennaio scorso, gli agenti del Commissariato hanno sorpreso un uomo mentre tentava di rubare un auto in sosta. Il 38enne, già noto alle forze dell’ordine per reati di estorsione, ricettazione, rapina, evasione, furto aggravato, è stato arrestato nella flagranza del reato di tentato furto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.




La dea bendata premia un siracusano: vinti 50mila euro al 10&Lotto

Se la dea bendata è stata piuttosto avara con Siracusa in occasione della Lotteria Italia, regala invece una soddisfazione attraverso il gioco del 10&Lotto. Nel concorso del 5 gennaio, come riporta Agipronews, un fortunato giocatore del capoluogo è riuscito a centrare un 9 Oro del valore di 50 mila euro.
Non si tratta della vincita più alta centrata a Siracusa attraverso il 10&Lotto. Otto anni fà, una giocata da un euro fruttò ben 79.787 euro ad un anonimo giocatore siracusano. Lo scorso anno, ad agosto, realizzato un ‘sei’ Doppio Oro da 60mila euro a Lentini, nella zona nord della provincia.
Si ricorda di giocare responsabilmente.




Trovato senza vita Luigi Di Pietro, da giorni Sortino mobilitata per le ricerche

È stato ritrovato privo di vita Luigi di Pietro, il carabiniere in pensione di 58 anni di cui si erano perse le tracce lo scorso 29 dicembre, a Sortino. Si era allontanato da casa per poi sparire nel nulla.
Dall’inizio dell’anno, quindici squadre di ricerca sono state impegnate nell’esplorazione dei pendii e dei burroni poco fuori Sortino, nella zona impervia di contrada Villa delle Rose. Elicotteri, droni, cani molecolari oltre a personale specializzato in soccorso speleologico di Vigili del Fuoco e Carabinieri. Un dispiegamento massiccio per una corsa contro il tempo, nel tentativo di ritrovare Luigi Di Pietro.
Questa mattina, poco dopo le 11, la notizia dell’avvistamento del corpo senza vita. Sono stati i cinofili dei Vigili del Fuoco ad operare la macabra scoperta.
Subito grande agitazione in piazza Cappuccini, quartier generale dei soccorritori. Immediate sono scattate le verifiche, con l’intervento anche dei Carabinieri. Fino alla conferma ufficiale, operata da parte delle stesse forze dell’ordine presenti.
Mobilitati in questi giorni anche i volontari di Protezione Civile. A coordinare le operazioni di ricerca è stata la Prefettura di Siracusa che ha subito attivato il piano persone scomparse, senza lesinare sforzi.
Sino al tragico epilogo di questa mattina. Toccherà al medico legale adesso accertare le cause del decesso, per cercare di chiarire tutti i contorni della triste vicenda.




Lite familiare finisce a colpi d'arma da fuoco in contrada Isola

Al culmine di una lite familiare è comparsa un’arma e sono stati esplosi alcuni colpi. Nessun ferito ma sulla vicenda sta indagando la Squadra Mobile della Questura di Siracusa, per chiarire gli aspetti di quanto accaduto ieri sera. A dare l’allarme, alcuni residenti di via lido Sacramento, nei pressi di un ristorante.
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio degli investigatori, a dare origine al violento episodio sarebbe stato un acceso litigio tra i genitori ed il loro figlio. In un crescendo di tensione, è spuntata l’arma e sono stati esplosi alcuni colpi. Nessun ferito ma la posizione dei protagonisti di questa delicata storia sono al vaglio della Mobile che ha raccolto le loro testimonianze.

Foto archivio




Lutto nello sport siracusano, morta ex pallanotista Silvia Giordano

Lo sport siracusano piange Silvia Giordano, ex pallanotista dell’Ortigia. Ha combattuto con il sorriso contro un nemico implacabile. È stata la stessa società sportiva a diffondere una nota di cordoglio. E la notizia, in breve tempo, ha fatto il giro della città.
“È una di quelle notizie che non avremmo ma voluto ricevere. Una notizia terribile, una perdita enorme”, si legge nel comunicato diffuso sui social dall’Ortigia.
“Ci ha lasciato prematuramente Silvia Giordano, una di noi. Ex giocatrice dell’Ortigia, quando la formazione, all’epoca guidata da Gino Leone, militava in Serie A2, Silvia ha riempito la Cittadella e il mondo Ortigia con la sua generosità, la sua estrema bontà e quel sorriso dolce che non la abbandonava mai, nemmeno nei momenti di difficoltà. Rimarrai sempre nei nostri cuori Silvia, eterna come il tuo sorriso e i tuoi modi gentili”.
Centinaia i messaggi di cordoglio sul web, molti a firma dei nomi noti dello sport siracusano.




"Salva Ias", pronta la norma nazionale per scongiurare lo stop all'attività del depuratore

Arriva la norma statale per “salvare” il depuratore consortile di Priolo, da febbraio sotto sequestro e guidato da un amministratore giudiziario. La recente comunicazione inviata alle aziende che operano nell’area industriale, con l’intimazione dello stop al conferimento dei reflui, aveva alimentato nuove tensioni sul futuro del polo petrolchimico reduce dalle preoccupazioni per la vicenda Isab Lukoil. Quella della depurazione è, insomma, la nuova spada di Damocle.
Adesso arriva in soccorso l’articolo 6 del decreto legge del 5 gennaio scorso, con cui il governo ha varato misure urgenti per gli impianti di interesse strategico nazionale. Il depuratore consortile ex Ias non è ancora stato dichiarato “strategico”. Atteso nei primi giorni della prossima settimana un Dpcm apposito, per includerlo nella definizione.
E questo renderebbe possibile la prosecuzione dell’attività attraverso un amministratore giudiziario. Lo spiega bene proprio l’articolato: “Quando il sequestro ha ad oggetto stabilimenti industriali o parti di essi dichiarati di interesse strategico nazionale (…) ovvero impianti o infrastrutture necessari ad assicurarne la continuità produttiva, il giudice dispone la prosecuzione dell’attività avvalendosi di un amministratore giudiziario”. Ed è proprio questo il caso del depuratore consortile.
A gestire la nuova “vita” dell’impianto non sarebbe, poi, un commissario straordinario ma lo stesso amministratore di nomina giudiziaria. Spiega sempre l’articolo 6: “In caso di imprese che dopo il verificarsi dei reati che danno luogo all’applicazione del provvedimento di sequestro sono state ammesse all’amministrazione straordinaria, anche in via temporanea, la prosecuzione dell’attività è affidata al commissario già nominato nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria”.
Il depuratore consortile è al centro di una inchiesta per disastro ambientale. Verosimilmente in considerazione anche di questo aspetto, il decreto legge precisa che “quando dalla prosecuzione può derivare un concreto pericolo per la salute o l’incolumità pubblica” il giudice autorizza la prosecuzione dell’attività “se, nell’ambito della procedura di riconoscimento dell’interesse strategico nazionale, sono state adottate misure con le quali si è ritenuto realizzabile il bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente e degli altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi”.