Nuovo ospedale di Siracusa: “C’è la copertura finanziaria?”, interrogazione di Gilistro (M5s)

Sull’iter di realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa è calato il silenzio. Scaduto il mandato del commissario straordinario, si attendono novità dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “A che punto siamo?”, chiede con una interrogazione al presidente Regione ed agli assessori alla Salute ed alle Autonomie Locali il gruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle. Primo firmatario è il deputato siracusano Carlo Gilistro.
“Ci preoccupa il ritardo nella proroga del mandato al commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, il prefetto Giusi Scaduto. Attendiamo in fretta notizie dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, sperando che questo lungo mese di vacatio non vanifichi i passi avanti di questi ultimi due anni. Ma a preoccuparci – continua Gilistro – è anche l’assenza di notizie certe sul quadro di finanziamento dell’opera da parte della Regione Siciliana. Per questo ho chiesto che venga confermata in Aula l’avvenuta firma dell’Accordo di Programma relativo alla copertura finanziaria dell’ospedale. Mi aspetto anche che venga chiarito se le somme a carico dello Stato siano già state trasferite nel bilancio della Regione o meno”.
Carlo Gilistro, componente della Commissione Sanità Ars, ha chiesto che il tema del nuovo ospedale di Siracusa venga trattato con priorità. “Per quanto di sua competenza, che non è poco, la Regione deve accelerare negli adempimenti tecnico-burocratici per consentire la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa nei tempi più celeri possibile”.




Fossato e spiaggetta del Maniace concessi al privato? Gradenigo (L&C): “Superficialità”

La società che gestisce l’area dell’ex piazza d’Armi del Maniace ha chiesto al Demanio la concessione del fossato antistante il castello Maniace, con accanto una spiaggetta. Il Demanio ha risposto con parere favorevole. Una circostanza che manda su tutte le furie il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo. “La risposta del demanio lascia esterrefatti”, dice mostrando l’atto di metà novembre. “A giudizio dell’Agenzia del Demanio – si legge – la richiesta è da accogliere favorevolmente poiché, in questo modo, si riuscirebbe a dare presidio e risalto a un’area attualmente poco enfatizzata. Il concessionario, infatti, oltre ad utilizzare l’area per propri fini commerciali eserciterebbe sulla stessa le necessarie operazioni di cura e di manutenzione, anche straordinaria, con il duplice vantaggio per lo Stato di ottenere la corresponsione di un canone di concessione”.
La società che gestisce l’area con annesso bar, già al centro di note vicende anche giudiziarie, è la Senza Confine srl. “Ricordiamo che il canone corrisposto dal privato allo Stato per l’utilizzo esclusivo dell’intera superficie di 5.000mq di Piazza d’Armi è di 1.250 euro al mese, cifra equiparabile all’affitto di un basso da 100mq in Borgata”, aggiunge ancora Gradenigo quasi a lasciare intendere che la somma è da giudicarsi non adeguata al valore commerciale e paesaggistico della zona, al punto da aggiungervi anche il fossato e, verosimilmente, la spiaggetta.
Per il Demanio, “la concessione dell’area alla società Senza Confine già titolare del contratto di concessione, consentirebbe di limitare l’ingresso e la permanenza di altri soggetti all’interno dell’area nonché di ridurre il numero di quelli che devono interloquire per il coordinamento delle attività da svolgersi nell’intera area demaniale”.
Parole che Gradenigo, ex assessore comunale, bolla come connotate da “superficialità”, quella con cui – secondo Lealtà&Condivisione – “il Demanio considera il fossato di un castello Federiciano definendolo un’area ‘poco enfatizzata da destinare allo sfruttamento commerciale’ insieme all’ipotesi di demandare ad una società privata le proprie funzioni di gestione e rappresentanza con ‘altri soggetti’ che volessero svolgere attività nella stessa area, pone dei seri interrogativi sulle modalità di gestione e concessione del patrimonio pubblico demaniale anche in aree molto meno vincolate di un Castello”. E per rendere ancora più chiaro il concetto, Carlo Gradenigo si dice sorpreso “dall’accondiscendenza con la quale, dietro semplice richiesta scritta, si estende una concessione già oggetto di mille polemiche con riferimento sia al bando che all’opportunità di sfruttamento di un bene simbolo della città di Siracusa”.




Salta il saggio di Natale al Teatro Comunale: è inagibile. Auteri (FdI): “Granata si dimetta”

“Il Teatro Comunale, prima promesso all’istituto comprensivo Archia per un’esibizione natalizia, non sarà concesso in quanto non agibile. L’assessore alla Cultura dovrebbe dimettersi”.

Non usa mezzi termini il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, che esprime il proprio rammarico per l’episodio che racconta. “Il 21 dicembre -spiega il parlamentare dell’Ars, subentrato a Luca Cannata, che ha optato per il Parlamento- l’ istituto comprensivo “Archia” avrebbe dovuto far esibire i bambini della primaria, e subito dopo quelli delle medie, dalle 18 alle 20 al teatro comunale per il saggio di Natale. Il sì sarebbe arrivato direttamente dal sindaco al dirigente scolastico, ma sempre il primo cittadino nei giorni scorsi ha fatto dietrofront: il teatro comunale non si può utilizzare perché non agibile. Lo sarà da gennaio. E oggi, durante la settimana in onore di Santa Lucia, il primo anno dopo l’emergenza Covid, a Siracusa non esiste una stagione teatrale, non esiste  un cartellone natalizio e non si riesce a garantire neanche un pomeriggio per i bambini”.
” Continuo -prosegue Auteri- a chiedermi come sia possibile gestire il teatro comunale di Siracusa in questo modo e perché l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, non si sia ancora dimesso dopo una sindacatura così fallimentare. L’associazione “Teatro della città” ha infatti ricevuto in affidamento la gestione con passaggio formale a settembre 2021 per una durata di 5 anni, ma ancora non ha avviato alcuna operazione. La gestione di questa struttura è stata concepita male e difficilmente porterà utili all’azienda, a meno di abbonamenti troppo costosi – insiste Auteri, imprenditore del settore teatrale – Il privato deve corrispondere 80 mila euro l’anno al Comune, ha già pagato una prima tranche? E perché non ci sono notizie sui programmi dell’amministrazione comunale, peraltro non in grado di garantire nemmeno 2 ore di esibizioni scolastiche ai bambini? Immagino -l’ipotesi che avanza Auteri-  vogliano aspettare aprile o maggio per annunciare qualcosa di strabiliante, magari in piena campagna elettorale”.




A Siracusa il primo comitato siciliano per Bonaccini segretario nazionale Pd

Nasce a Siracusa il primo comitato in Sicilia a sostegno di Stefano Bonaccini per la segretaria nazionale del Pd. Tra i promotori dell’iniziativa, il deputato regionale Tiziano Spada, diversi sindaci e amministratori, tra i quali il primo cittadino di Canicattini Bagni e vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, l’assessore comunale di Lentini, Vincenzo Pupillo, l’imprenditore e candidato alle ultime elezioni regionali Gaetano Cutrufo, l’assessore comunale di Siracusa, Andrea Buccheri, il consigliere comunale di Rosolini, Piergiorgio Gerratana, l’ex sottosegretario, Raffaele Gentile, il dirigente del Pd di Siracusa, Salvo Baio, l’ex sindaco di Rosolini, Giovanni Giuca, il consigliere comunale di Pachino, Emiliano Ricupero, il consigliere comunale di Carlentini, Giuseppe Demma e il coordinatore se circolo di Melilli, Salvo Sbona. A loro si aggiunge il gruppo regionale del Pd a cui hanno aderito gli onorevoli Michele Catanzaro, Nello Dipasquale, Giovanni Burtone, Calogero Leanza e Mario Giambona.
Si tratta di un gruppo composto da una pluralità di voci provenienti da tutto il Siracusano: dalla zona Nord della provincia all’hinterland fino alla zona Sud. «Il comitato – afferma il parlamentare regionale Tiziano Spada – può contare già su diverse personalità di spicco ma resta aperto a quante più risorse umane possibili e a tutte quelle persone che abbiano voglia e intenzione di spendersi in questo nuovo percorso del Pd e in un’ambiziosa sfida, che è quella di riportare il partito a essere forza di governo predominante nella nostra provincia e non solo. Come ha detto Stefano Bonaccini “dobbiamo smontare pezzo per pezzo il PD e poi rimontarlo”, dando vita ad un movimento popolare che rilanci nella società il ruolo del nostro partito».




Rimborsi delle bollette per rincari “illegittimi”: la guida del Codacons

“I rimborsi delle bollette per i consumatori che hanno subito rincari illegittimi dei prezzi devono essere automatici e accreditati direttamente nelle fatture, senza necessità di richiesta da parte dei clienti”. A chiederlo con forza è il Codacons, dopo la decisione dell’Antitrust contro le società del mercato libero dell’energia.
Il presidente Francesco Tanasi, giurista e professore dell’Università San Raffaele Roma, spiega che “In nessun caso deve essere ripetuto l’errore commesso con le bollette a 28 giorni nel settore della telefonia, quando i rimborsi previsti dall’Agcom furono disposti non in modo automatico, ma su precisa richiesta del cliente, circostanza che favorì gli operatori telefonici, i quali ricorsero ad ogni escamotage possibile per rendere difficoltoso il riconoscimento degli indennizzi, senza contare che molti consumatori, non essendo a conoscenza del proprio diritto, non hanno avanzato la richiesta. Per energia e gas – prosegue – i rimborsi delle maggiori somme pagate dagli utenti a causa dei rincari illegittimi delle tariffe devono quindi essere automatici e accreditati direttamente sulle bollette, in modo da evitare qualsiasi disagio ai clienti. Il diritto al rimborso deve inoltre essere riconosciuto anche a chi, nel mentre, ha cambiato fornitore, attraverso bonifici sul conto corrente o altre forme di pagamento”.
Il Codacons ha diffuso una guida pratica “per difendersi dagli aumenti illegittimi delle tariffe di luce e gas e contestare le modifiche unilaterali dei contratti”. Tre i punti evidenziati dall’associazione dei consumatori: gli utenti che ricevono dal proprio fornitore comunicazione di aumento unilaterale delle tariffe o lettera di rinnovo del contratto di luce e gas che preveda aumenti dei costi, devono presentare un reclamo scritto all’azienda, autonomamente o attraverso l’ausilio del Codacons; se entro 30 giorni il gestore non fornisce un riscontro, l’utente ha diritto ad un indennizzo variabile a seconda dei giorni di ritardo nella risposta; in caso di mancata risposta, o risposta non soddisfacente, i consumatori possono rivolgersi al servizio Conciliazione gestito da Arera, in modo da risolvere la controversia senza ricorrere ai tribunali.

foto dal web




Furto aggravato: un anno ai domiciliari per un uomo di 59 anni

Furto aggravato commesso nel 2011 a Lentini. I Carabinieri della Stazione di Carlentini hanno arrestato per questo un pregiudicato 59enne, in esecuzione di un ordine di espiazione pena, in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Dovrà espiare la pena di un anno di reclusione ai domiciliari, dov’è stato condotto come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 




Cittadella in abbandono? “No, tornerà a splendere. Ma succedono cose strane…”

La foto con l’acqua della piscina Caldarella divenuta verde hanno fatto in pochi giorni il giro del web. Condivisione dopo condivisione, sono diventate virali. Con centinaia di commenti e accuse di abbandono lanciate all’indirizzo dell’amministrazione comunale, rientrata da alcuni mesi in possesso dell’impianto sportivo. Questa mattina, il sindaco Francesco Italia ha rotto il silenzio di questi giorni sulla vicenda. “E’ successa una cosa strana. Proprio in contemporanea al cambio appalto, dopo anni di affidamenti senza gara (campionamenti qualità acque piscine, ndr), si sono rotte contemporaneamente ben due pompe per il riciclo dell’acqua. Coincidenza sorprendente, no?”, ha detto in diretta su FMITALIA intervistato da Damiano Chiaramonte.
“Stiamo comunque provvedendo anche alla sostituzione delle pompe dell’acqua. Prendo un impegno pubblico: con la Cittadella otterremo lo stesso risultato che abbiamo avuto con gli asili nido comunali, faremo lo stesso lavoro. Trovammo quelle strutture in certe condizioni e oggi vivono una situazione migliorata e riconosciuta dai cittadini. Anche con la Cittadella sarà così”, assicura il primo cittadino di Siracusa. “Abbiamo impegnato le somme – aggiunge – e tutto quello che non è stato fatto, lo faremo. Mi scuso con le famiglie e gli atleti per i disagi. Mi impegno a far ritornare la piscina e la Cittadella a splendere come merita. Entro il mese di gennaio 2023 le cose torneranno alla normalità, una per volta”.
La Cittadella dello Sport è stata abbandonata dal Comune? “Assolutamente no, è un luogo che rispettiamo perchè legato alla memoria del grande Lo Bello e perchè rispetto meritano le famiglie che frequentano quei luoghi. La Cittadella è uno dei punti più importanti di Siracusa. E non può essere un luogo dove fare propri interessi o fattacci privati. E’ uno spazio pubblico e faremo valere legge e convenzioni”.




Ciccio Midolo aderisce a FdI, ad accoglierlo il coordinatore provinciale e Luca Cannata

E’ il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Napoli, a dare il benvenuto nel partito ad un nome noto della politica siracusana: Ciccio Midolo. “La sua adesione arricchisce le risorse per dare
ulteriore energia all’azione politica nella provincia. Sono felice della sua scelta e consapevole dell’apporto competente, frutto di una lunga esperienza politica, che darà alla nostra comunità, benvenuto Ciccio”, le parole del coordinatore provinciale.
Anche il parlamentare Luca Cannata saluta l’ingresso in FdI di Midolo. “Siamo sicuri che con l’entusiasmo di sempre, metterà a disposizione del partito la sua esperienza ed il suo contributo di conoscenza e di proposte per lo sviluppo della nostra comunità”.
Ciccio Midolo, in passato già assessore e consigliere comunale a Siracusa, ringrazia gli esponenti di FdI per l’accoglienza e l’affetto. “Ho deciso di aderire a FdI anche per la grande stima che ho nei confronti dell’on. Luca Cannata. Persona che – conclude Midolo – ha dimostrato in più occasioni di essere
competente umano e di grande spessore politico. Un vero leader”.




Il giorno dopo la Festa di Santa Lucia e quell’onda positiva in città: “E’ stata liberazione”

E’ stata festa. Una festa vera, piena. Con Santa Lucia per le strade di Siracusa si è ritrovata una comunità intera, una città. Impressionate quella distesa umana in piazza Duomo, in attesa dell’uscita del simulacro. Due anni dopo l’ultima processione, la prima dell’era post covid ha il sapore della liberazione. “Si, è stata una sorta di liberazione dopo mesi vissuti con un velo grigio, una cappa su tutti noi”. A confermare la diffusa sensazione è Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. “Dobbiamo forse riflettere di più: non è lo sport, non è la politica che a Siracusa unisce. E’ Lucia. Bisogna tenerne conto. E’ stato un abbraccio totale, forte, vero”, aggiunge subito dopo in diretta su FMITALIA.
Chiunque abbia partecipato ieri alla festa, è tornato a casa accompagnato quasi come da un’onda positiva. Tanta gente, colori e calore. Ed emozione autentica, da occhi lucidi, al passaggio della patrona. In Ortigia come alla Borgata, in corso Umberto come in corso Gelone. “Guardando Lucia abbiamo tutti guardato verso l’alto. Abbiamo smesso di essere piegati su noi stessi. Siamo una città più matura di quanto si possa pensare. E in piazza ieri c’era la vera anima di Siracusa. Confido – dice ancora Piccione – di aver visto persone che non mi aspettavo, che conosco, e che scalzi hanno fatto tutta la processione. Quello che ho potuto notare ieri, in questi anni non l’avevo mai visto”.
Difficile scegliere un’immagine che meglio di altre possa raccontare lo spirito della festa vissuto ieri. Piazza Duomo gremita? Il passaggio a largo Aretusa? Porta Marina? L’arrivo in Borgata? I telefonini tutti alzati verso la patrona? Un numero impressionante di bambini avvicinati a Lucia, come da tradizione? Pucci Piccione, quasi spiazzando, sceglie la camicia insanguinata di Rosario Livatino, eccezionalmente esposta a Siracusa nei giorni di Santa Lucia. “La festa deve vivere il suo tempo – spiega Piccione – e quindi richiamare un martire dei giorni nostri, ucciso dalla mafia, significa avere consapevolezza che la devozione comporta anche essere cittadini del proprio tempo e non un continuo richiamo al passato ed alla tradizione”. E’ stata la prima processione di Santa Lucia per l’arcivescovo Francesco Lomanto, arrivato a Siracusa in tempi di covid. “E’ stato molto attento, persino curioso sui meccanismi della festa e delle sue operazioni delicate. E’ diventato pienamente siracusano, i suoi occhi sorridevano”, rivelano.




Il simulacro e il Caravaggio alla Borgata: dopo anni insieme in basilica extra moenia

Il simulacro di Santa Lucia è alla Borgata. Da ieri sera è esposto sull’altare maggiore della basilica extra moenia, nella piazza a lei dedicata. Vi rimarrà sino a giorno 20, quando tornerà in Cattedrale al termine della processione dell’Ottava.
Alle sue spalle, il Seppellimento di Santa Lucia che il Caravaggio dipinse proprio per la chiesa della Borgata, dove è tornato recentemente – in capo ad una vicenda condita da polemiche – senza però avere incontrato, sino ad oggi, la statua d’argento della patrona.
E adesso eccoli entrambi e nello stesso posto, come non accadeva da tanti anni ormai. Due simboli identitari, di cultura e tradizione. Manca – e tanti lo starete pensando a questo punto – il corpo della patrona, conservato a Venezia. Bisognerà attendere il 2024 per una nuova visita temporanea. Di restituzione non se ne parla. Ma le vie del Signore, si sa, sono infinite…