Ricordato il sacrificio del Carabiniere siracusano Carmelo Ganci, ucciso 35 anni fa

Commemorato oggi a Siracusa il 35.o anniversario della tragica scomparsa del carabinieri Carmelo Ganci. Al cimitero di Siracusa, picchetto d’onore e mazzo di fiori sulla tomba del militare.
Carmelo Ganci era nato a Siracusa il 30 luglio del 1964, a 18 anni si arruolò nell’Arma e fu ammesso a frequentare il corso d’istruzione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias (CA). Fu destinato alla Stazione Carabinieri di Massa Lubrense (NA), vicino Sorrento. In seguito venne trasferito in provincia di Caserta, presso la Stazione Carabinieri di Castel Morrone, dove prestò servizio per circa una decina di giorni prima di quel tragico 4 dicembre 1987, data in cui compì l’atto di valore per il quale venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, concessa con D.P.R. del 31 ottobre 1988, con la seguente motivazione: “A diporto in abito civile unitamente a pari grado, appreso che poco prima quattro malviventi armati avevano perpetrato rapina ai danni degli avventori di un esercizio pubblico dandosi poi alla fuga a bordo di autovettura di grossa cilindrata, con altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, si poneva alla loro ricerca con la propria autovettura. Intercettati i fuggitivi ed ingaggiato con essi conflitto a fuoco, nel corso di prolungato inseguimento ad elevata velocità fuoriusciva con l’auto dalla sede stradale finendo nella sottostante scarpata, ove, ferito ed impossibilitato a difendersi, veniva vilmente ucciso dai criminali con numerosi colpi d’arma da fuoco. Luminoso esempio di elette virtù militari, ammirevole abnegazione e dedizione al servizio spinto fino all’estremo sacrificio”.
Un destino beffardo accomunò in quel maledetto giorno il giovane carabiniere Ganci e il collega Pignatelli che, liberi dal servizio, a bordo di una Fiat Ritmo si lanciarono immediatamente all’inseguimento della Saab 9000 di una banda responsabile di una rapina consumata pochi minuti prima nel centro abitato campano. Per un’incredibile coincidenza, dopo un lungo inseguimento e pur non avendo percorso la stessa strada, i due Carabinieri intercettarono l’auto incriminata tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. I rapinatori, dopo una curva ed approfittando dell’oscurità, svoltarono in aperta campagna, e, spegnendo i fari, attesero il passaggio di Ganci e Pignatelli. I due militari, raggiunti, affiancati e mandati fuori strada, diventarono bersaglio facile dello spietato commando che, imbracciando un fucile si accanì con inaudita violenza contro di loro. I due militari rimasero feriti e, pertanto, impossibilitati a muoversi e a difendersi; una condizione di debolezza che, secondo la sentenza che anni dopo condannerà all’ergastolo i tre autori, non sfuggì ai rapinatori. I tre, da quanto emerso dall’inchiesta, scesero dalla loro Saab e, a sangue freddo, fecero di nuovo fuoco per essere sicuri di aver ucciso i militari tant’è che a terra furono ritrovati oltre 60 colpi esplosi.




Luminarie natalizie accese dal 7 dicembre, affidato il servizio con un ribasso di 13 euro

Si accenderanno il 7 dicembre le luminarie cittadine a Siracusa. E rimarranno allestite sino al 21 gennaio del 2023, per garantire anche la ricorrenza del compatrono San Sebastiano. Palazzo Vermexio ha affidato alla Lucerna srl (sede a Gavina di Catania) il servizio per “decorare le vie del territorio comunale e dei quartieri di Cassibile e Belvedere con luminarie artistiche e natalizie”. Il costo per le casse comunali è di 138.786,12 euro e comprendono il noleggio, la posa in opera, la manutenzione ed il successivo smontaggio.
Non è passato, però, inosservato il mini ribasso d’asta praticato: lo 0,01% della base d’asta, pari ad appena 13,88 euro. L’ex assessore comunale Alfredo Foti (Pd) sceglie la via dell’ironia e sui social commenta: “Stupendo! Avremo le luminarie! Stupendo anche il ribasso!”, allegando uno screenshot della determina di affidamento. Tra i commenti anche quello dell’ex ingegnere capo del Comune di Siracusa, Natale Borgione, che offre una particolare chiave di lettura: “Fare un ribasso del genere ha solo un significato:
Partecipo per non partecipare. Speriamo che il risultato finale non sia altrettanto arrisicato!”.
Una prima procedura sul MePa, ad inizio novembre, era stata poi annullata dal Comune di Siracusa per aggiungere anche la realizzazione di due alberi di Natale per Mazzarona e Belvedere. Alla successiva procedura, sono stati invitati a partecipare due operatori del settore. Ma alla scadenza non è giunta alcuna offerta. Così, il 25 novembre, gli uffici hanno attivato una terza procedura sul MePa, invitando la ditta Lucerna a presentare una offerta economica entro il 28 novembre scorso. Alla scadenza, è arrivata la proposta oggetto di affidamento.
Le luminarie, a led, non dovrebbero avere un particolare impatto sul conto energetico del Comune, assicurano fonti di Palazzo Vermexio.




Rimborso tributi sisma del 90, nuovo emendamento: “Soddisfare tutte le richieste”

Per il famoso rimborso dei tributi sospesi a seguito del sisma del 1990, è stato presentato un emendamento in commissione Bilancio in Senato. Si richiede il rimborso di tutte le istanze depositate e validate. Tra i firmatari, il senatore siracusano del Pd, Antonio Nicita. Il deputato regionale Tiziano Spada (Pd) sposa l’iniziativa, affinché “vengano soddisfatte tutte le richieste di rimborso e non soltanto quella metà che le somme disponibili potrebbero assicurare”.
L’ammontare delle domande presentate e validate “è di 320 milioni di euro ma le somme finora stanziate, pari a 160 milioni di euro, sono sufficienti alla copertura del 50% della cifra dovuta”, spiegano Nicita e Spada. “La Cassazione – ricordano i due esponenti del Pd – ha sancito l’obbligo di adempiere integralmente al rimborso degli importi derivanti dall’ottemperanza delle sentenze tributarie. Questo ha reso le somme precedentemente stanziate insufficienti. Per un integrale soddisfacimento delle istanze validate occorrerebbero infatti ulteriori 160 milioni di euro. E proprio questa è la cifra prevista dall’emendamento”.
Anche negli ogni scorsi il tema era stato portato all’attenzione dei governi, con il raggiungimento di diversi risultati per i contribuenti delle province di Siracusa e Ragusa. Ma gli uffici centrali hanno palesato più di una difficoltà tecnica e contabile per raggiungere la copertura totale dei tributi.

foto dal web




Chiuso il Parco Ozanam, albero divelto: “Nessun cartello, famiglie in attesa vana”

Brutta sorpresa oggi davanti al Parco  Ozanam della Pizzuta. Numerose le segnalazioni di genitori che, approfittando del tempo libero del sabato, avevano deciso consentire ai loro bambini di giocare all’aria aperta, vista la tregua che le condizioni meteo stavano concedendo. Una volta arrivati davanti al cancello, si sono però accorti che il parco era chiuso. Nessun cartello affisso, nessuna comunicazione del Comune, dunque, per avvertire della chiusura. + In molti hanno, dunque, atteso invano, convinti che si trattasse di un ritardo. Il problema riguarda,invece, un albero, parzialmente sradicato a causa del maltempo delle scorse giornate. L’albero è visibile anche dalla strada, ripiegato su se stesso e quasi poggiato sulla ringhiera che fa da perimetro. Il Comune ha ritenuto opportuno, per ragioni di sicurezza, inibire l’accesso, in attesa di un sopralluogo che dovrebbe essere effettuato lunedì mattina. Per la riapertura occorrerà attendere ancora qualche giorno. Nemmeno domani, dunque, il parco sarà a disposizione dei suoi frequentatori domenicali. “Non appena possibile” sarà affisso un cartello in cui, quantomeno, si avvertirà l’utenza del problema.




Il Reliquiario di Santa Lucia al Comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa

Il reliquario di Santa Lucia ha raggiunto quest’oggi il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa.
Le reliquie sono state accolte dal comandante provinciale, il colonnello Gabriele Barecchia, dal cappellano militare dei Carabinieri per la Sicilia Orientale, don Rosario Scibilia, e da una nutrita rappresentanza di ufficiali, marescialli e carabinieri in congedo dell’ANC.
Nel salone del Comando, un sentito momento di preghiera. La fedeltà e l’amore di Santa Lucia verso il prossimo sono state paragonate all’impegno e alla fedeltà che ogni Carabiniere, con il Giuramento prestato, dimostra nel quotidiano servizio, operando sempre in favore di cittadini e Istituzioni.
Quando il reliquiario ha lasciato il Comando, gli sono stati tributati gli onori militari.




Pachino. I danni del maltempo, incontro Petralito-Carta

I danni arrecati dall’ultima ondata di maltempo alla zona sud della provincia di Siracusa al centro di un incontro tra il deputato regionale Giuseppe Carta,  presidente della IV Commissione Territorio e Ambiente e la sindaca di Pachino, Carmela Petralito. Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno arrecato non pochi danni al territorio: allagamenti in zona San Giorgio, nel Porto Fossa (Marzamemi), nel canale delle acque bianche (zona nord-est) e nelle aree IACP (Istituto Autonomo Case popolari) con conseguente intasamento delle fogne. Il tema sarà portato martedì in commissione Territorio e Ambiente, secondo le garanzie fornite da Carta, che incontrerà l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, a cui sottoporrà la necessità di “ampliare il canale di raccolta delle acque bianche e di  finanziare le nuove condotte idriche per evitare nuovi allagamenti anche nelle zone di San Giorgio e di c.da Lettiera. inoltre-conclude Carta-  chiederemo di rafforzare le azioni di pronto intervento con misure sistematiche di prevenzione per scongiurare possibili danni futuri.”




Sgomberati locali occupati abusivamente al cimitero di Siracusa: blitz della Municipale

Operazione anti-abusivismo al cimitero di Siracusa. Nel primo pomeriggio, quindici agenti di Polizia Municipale, insieme a personale della struttura cimiteriale, hanno sgomberato locali occupati senza alcuna autorizzazione. Si tratta di cinque sottoscala di alcuni colombai, all’altezza del terzo cancello e dell’area monumentale.
Utilizzati come deposito di materiali vari, tornano adesso a disposizione della struttura comunale. Dalle risultanze d’intervento ed indagine dipenderanno le eventuali decisioni anche della magistratura.
“Con professionalità e coraggio, nell’interesse della legalità, abbiamo riconsegnato alla disponibilità dell’ente pubblico spazi che erano stati arbitrariamente sottratti”, commenta il delegato del sindaco Giovanni Di Lorenzo.




Caro-bollette, dalla Regione oltre 365 milioni alle imprese e moratoria mutui Irfis

Oltre 365 milioni di euro per le imprese che operano in Sicilia e una moratoria dei mutui Irfis FinSicilia per contrastare il caro-bollette. Sono i due maxi interventi varati dal governo Schifani nel corso della Giunta di oggi per sostenere le aziende dell’Isola messe in ginocchio dall’aumento dei prezzi dell’energia, aggravato dal conflitto russo-ucraino.
«Il provvedimento – dice il presidente della Regione Renato Schifani – va in soccorso delle imprese siciliane che da molti mesi ormai stanno subendo il vertiginoso rialzo dei costi energetici. Un aiuto che permette di scongiurare eventuali rischi di chiusura delle attività, salvaguardando l’occupazione. Già abbiamo approvato un’analoga prima misura per gli enti locali e ne seguirà un’altra. Soprattutto, il governo regionale si sta impegnando per avviare a breve un altro imponente piano di aiuti per le famiglie».
Per quanto riguarda il primo intervento, i fondi saranno ripartiti nei vari comparti dell’economia siciliana e, in particolare, 250 milioni di euro saranno destinati al dipartimento delle Attività produttive, 70 milioni a quello dell’Agricoltura e 45,7 milioni al dipartimento Finanze e credito. Saranno quindi i dipartimenti regionali a predisporre concretamente le misure con le quali erogare gli aiuti alle aziende, nei rispettivi ambiti di competenza.
Le risorse sono state recuperate dalla riprogrammazione del Piano sviluppo e coesione (Psc) 2014-2020, anche in considerazione della scadenza del 31 dicembre 2022 per l’assunzione di alcuni adempimenti che avrebbe potuto determinare la potenziale perdita dei fondi.
Approvata inoltre, la moratoria sui mutui concessi da Irfis FinSicilia. Previsto per le imprese il blocco totale delle rate in scadenza tra il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2023 per quanto riguarda la quota capitale. La delibera prevede la sospensione sui finanziamenti a valere su Fondo Sicilia e Fondo unico gestione a stralcio. La Regione, inoltre, raccomanda all’istituto, nel rispetto della normativa di vigilanza, la sospensione delle rate dei mutui su fondi propri.
«La moratoria che oggi vede luce – aggiunge il presidente Schifani – è un impegno che avevamo già preso e che manteniamo nei confronti delle imprese in difficoltà per il caro-energia. Di fronte al grido d’aiuto, la Regione si pone al fianco del tessuto produttivo della Sicilia e interviene in concreto per rafforzare la risposta di sistema alla crisi».
In totale i finanziamenti interessati dalla moratoria sono 498, per una mole complessiva di debito residuo di quasi 120 milioni di euro. Saranno interessate le operazioni in status in bonis (Stage 1 o Stage 2) e in ammortamento (con le esclusione delle operazioni in preammortamento). La moratoria sarà operativa già dal 31 dicembre, anche se le aziende avranno tempo fino al 15 gennaio 2023 per comunicare l’adesione al beneficio o l’eventuale diniego.
«Manteniamo l’impegno che il governo Schifani aveva assunto nelle scorse settimane: avere cura del tessuto produttivo della Sicilia, già penalizzato dall’insularità e dalle carenze di sistema, nel quadro di una crisi che ha pochi precedenti. Grazie alla riprogrammazione che abbiamo messo a punto, recuperiamo risorse fresche per azionare la leva del sostegno della Regione all’economia isolana». Sono le parole con cui l’assessore all’Economia, Marco Falcone, commenta l’approvazione, da parte del governo regionale, del provvedimento a favore delle imprese siciliane contro il caro-bollette e sulla moratoria dei mutui concessi dall’Irfis. «Liberiamo risorse dai bilanci delle imprese e seguiamo l’esempio di importanti realtà bancarie internazionali, con l’obiettivo di ridurre l’impatto della spirale inflattiva innescata dall’aumento del costo delle energia e dalla guerra in Ucraina».




La proprietà Isab: “Pronti a collaborare con il Governo per garantire operatività”

La Litasco Sa, società del gruppo Lukoil proprietaria della raffineria Isab di Priolo, in tarda mattinata ha diffuso una nota ufficiale a seguito del decreto legge varato dal Cdm. “Litasco conferma la propria disponibilità a continuare una cooperazione piena e significativa con il governo italiano al fine di garantire il normale funzionamento della struttura”, si legge nel comunicato.
In vista delle imminenti restrizioni alla fornitura di petrolio dalla Russia ai paesi dell’Unione europea che entreranno in vigore il 5 dicembre 2022, la stessa società proprietaria degli impianti Isab “informa di essere pronta a garantire il costante funzionamento della raffineria, viste le materie prime immagazzinate per i prossimi mesi e le future consegne di petrolio di origine non russa. Da quando ha acquisito la raffineria nel 2008, la proprietà ha investito regolarmente nel suo sviluppo. Di conseguenza, Isab è attualmente una società redditizia, una struttura tecnologicamente avanzata e un partner affidabile per tutti i suoi clienti, fornitori e appaltatori”, si chiarisce nella nota per allontanare eventuali dubbi dei mercati sulla tenuta della società. “Da 14 anni la raffineria onora costantemente i suoi obblighi nei confronti di oltre 10mila italiani che dipendono dal suo funzionamento, oltre a rispettare gli impegni assunti nei confronti delle autorità italiane in materia di tasse, salute, sicurezza e tutela dell’ambiente”.




Nazionalizzata Isab Lukoil per 12 mesi, un commissario ministeriale alla guida

Con decreto-legge è arrivato il provvedimento che mette in sicurezza la produzione e l’occupazione di Isab Lukoil. La raffineria priolese è stata nazionalizzata per un anno, provvedimento prorogabile per altri 12 mesi. Sarà un commissario ministeriale a gestire l’operatività dello stabilimento, ritenuto strategico per gli asset energetici del Paese, anche avvalendosi “di società a controllo pubblico operanti nel medesimo settore e senza pregiudizio della disciplina in tema di concorrenza”.
Il decreto-legge approvato introduce misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. In considerazione della crisi energetica in atto e considerando il quadro di tensioni internazionali, il governo mette in sicurezza “impianti e infrastrutture di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi”. Scongiurato pertanto il rischio che a gennaio, per effetto dell’embargo al petrolio russo via mare, possa interrompersi la continuità produttiva della raffineria siracusana. L’amministrazione temporanea è stata disposta di fronte al “grave ed imminente pericolo di pregiudizio all’interesse nazionale alla sicurezza nell’approvvigionamento energetico”. Si tratta di un decreto interministeriale (Ministero delle imprese e del Made in Italy, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica).