Maltempo, il sindaco di Siracusa chiude tutto. Danni sulle strade. Le foto

Il maltempo che da diverse ore sferza il siracusano ha chiamato ad un gran lavoro i Vigili del Fuoco. Pali della luce pericolanti, alberi abbattuti, distacco di finestre, tendoni, canne fumarie e calcinacci. Anche le condizioni delle strade invitano alla massima prudenza, soprattutto quelle esposte alle mareggiate dove evidenti sono i segnali del passaggio del fronte temporalesco. Diverse strada provinciali, in particolare nella zona balneare, sono state chiuse o hanno richiesto l’intervento della Polizia Provinciale per la presenza di alberi abbattuti dal vento o muretto a secco rovinati sulla sede stradale.
Il sindaco di Siracusa, con una sua ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domenica se era previsto lo svolgimento delle elezioni dei consigli di istituto; sospese le attività mercatali, gli impianti sportivi pubblici, i parchi pubblici incluso il parco archeologico Neapolis,il cimitero comunale e il Castello Maniace. Sono, inoltre, sospese le manifestazioni sportive.
Si raccomanda massima prudenza e di limitare gli spostamenti, l’invito delle autorità.




Maltempo: allagamenti, alberi abbattuti, strade chiuse: possibili stop all’erogazione idrica

L’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Sicilia orientale imperversa in provincia, arrecando una serie di danni, soprattutto sulle strade. Non mancano gli allagamenti, dal Villaggio Miano alla zona di Tivoli, ma si registrano anche, a causa delle forti raffiche di vento, numerosi alberi abbattuti, anche sulle auto in sosta, cartelloni pubblicitari divelti, non solo sulle strade di collegamento esterne al centro urbano, ma anche in piena città. Alla Pizzuta come in via Torino. Nessuna zona è risparmiata dalle conseguenze delle condizioni meteo avverse, segnalate nelle ore precedenti con la diramazione dell’Allerta meteo Arancione della Protezione Civile Regionale .

Tra le conseguenze dell’ondata straordinaria di maltempo,anche il danneggiamento della recinzione dell’ex Carcere Bornonico, in buona parte venuta giù ma già in condizioni precarie, come il resto della struttura, il cui destino rimane in sospeso da decenni, oggetto di rimpalli tra Comune ed ex Provincia e posto anche in vendita, senza acquirente.

A causa dei distacchi di energia elettrica,si sono fermati alcuni dei principali impianti Siam, interrompendo l’erogazione idrica. Si tratta, in particolar modo, del pozzo Grottone,che alimenta Belvedere, dove, secondo quanto la Siam comunica,  è possibile che si verifichino riduzione o carenza di acqua. La società che gestisce il servizio idrico sottolinea che “la situazione è molto delicata, anche a seguito della caduta di alberi, abbattuti dal vento, che rendono pericoloso l’accesso o il transito stradale. In queste ore potrebbe pertanto verificarsi carenza idrica nelle diverse zone colpite dai distacchi di energia e dai danni del maltempo. Eventuali guasti vanno segnalati al numero verde 800.31.31.30”. Anche i tempi di ripristino restano incerti, visto che gli interventi dipendono dalle condizioni di sicurezza necessarie per lavorare.

Alcune strade, soprattutto nella zona sud, sono state momentaneamente interdette alla circolazione veicolare.

L’invito della Protezione Civile resta quello di evitare, se non strettamente necessario, gli spostamenti. Molte attività commerciali hanno scelto di non aprire. Sospese anche alcune competizioni sportive previste in strutture pubbliche della città.




Bomba contro un bar a Santa Panagia, boato nella notte

Un ordigno rudimentale è esploso nella notte davanti all’ingresso del bar Santa Panagia, nella zona nord del capoluogo.
Poco dopo mezzanotte il boato sordo che risvegliato i residenti. La deflagrazione ha danneggiata la saracinesca ed il vicino dehors esterno.
Dopo le prime segnalazioni, sul posto è arrivata la Polizia per i rilievi del caso. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile. Al momento, non viene esclusa nessuna pista, inclusa quella di un messaggio di un “avvertimento” malavitoso.




Turismo a Siracusa: crea ricchezza, ma tanti numeri (e soldi) sfuggono ai controlli

Siracusa è la 25.a città italiana per “ricchezza turistica” prodotta, su 500 realtà italiane esaminate. Secondo il ranking stilato da Sociometrica attraverso l’analisi dei dati Istat e stime ponderate, il turismo crea a Siracusa “valore aggiunto tangibile all’economia locale”, pari allo 0,51% della ricchezza turistica nazionale. Numeri che fanno di Siracusa la seconda città siciliana per produzione di ricchezza turistica, dopo Taormina ed appaiati a Catania. Ma limitandosi a guardare alle città tra 100 e 200 mila abitanti, Siracusa è quarta in Italia per intensità di turismo. Un parametro che, per semplificare, rapporta la pressione turistica al numero di abitanti. Nel caso della città di Aretusa, per ogni residente sono 672 le presenze turistiche registrate nel 2022. Rimini, prima in questa graduatoria, registra oltre 5mila presenze per abitante. Ravenna, seconda, 1.700/abitante. Poi Trento sotto la soglia delle mille presenze e quindi Siracusa.

Antonio Preiti, che ha guidato il gruppo di lavoro Sociometrica, spiega che lo studio realizzato ha come fine quello di definire “il peso specifico che il turismo ricopre in termini percentuali rispetto al pil, vale a dire di quanto sia partecipe alla formazione della ricchezza nazionale”. Più che di turismo, per una corretta comprensione del fenomeno, “si dovrebbe parlare di ‘economia dell’ospitalità’ o ‘industria dell’ospitalità’. Questo perché nella contabilità nazionale non esiste un settore turismo propriamente detto, ma sono computate solo la parte alberghi e ristorazione e la parte relativa alle agenzie di viaggio”.
Ecco, qui si inserisce uno dei dati più interessanti per quel che riguarda Siracusa e la sua realtà “dell’ospitalità”. Partiamo da un principio alla base dello studio di Sociometrica: la presenza del turismo contribuisce a elevare il reddito dei singoli Comuni, sia complessivo che pro-capite, quando nella destinazione prevale la dimensione alberghiera piuttosto che quella delle case in affitto. A Siracusa, invece, è netta la prevalenza delle cosiddette presenze turistiche non ufficiali o “non osservate”, cioè non registrate nelle statistiche ufficiali. “Il processo di stima non è immediato, però è possibile farlo con una certa accuratezza. Quello che si scopre, e si tratta di una scoperta estremamente importante, è che in alcune destinazioni turistiche il peso delle presenze non ufficiali è preponderante rispetto alle classiche
presenze turistiche alberghiere e nelle strutture extra-alberghiere ufficiali”. Siracusa è nona in Italia tra le destinazioni turistiche per le quali il peso percentuale delle presenze non ufficiali supera “massimamente” quelle ufficiali. Al quinto posto, altra siracusana: Noto.

“È noto come gli affitti brevi incidano molto sui flussi complessivi nelle grandi città d’arte, ma l’analisi
comune per comune ci offre una visione molto più precisa. E tra le prime trenta destinazioni spicca il caso di Siracusa, dove le presenze non ufficiali sono stimate il doppio rispetto a quelle ufficiali”, spiega ancora il report di Sociometrica.
Il sospetto, poi, che dietro questi numeri si nascondano fenomeni di evasione ed elusione è spesso dietro l’angolo. Contro i cosiddetti “abusivi dell’accoglienza” – definizione delle associazioni di categoria, tra cui Noi Albergatori – case vacanze non censite o registrate, affitti brevi con poca attenzione per le norme di settore, dalla registrazione alla Questura (obbligatoria) al rilascio di ricevute, fatture o cedolare secca. In questo senso, è stata salutata con favore l’introduzione del Cir (codice identificativo regionale), contro l’abusivismo nel settore turistico dell’ospitalità. “Ma servono strumenti da fornire ai Comuni per i controlli”, ricorda Giuseppe Rosano (Noi Albergatori) per rendere concreto lo strumento.

foto archivio




Siracusa: pochi matrimoni, i riti civili superano quelli religiosi. “Non serve un bonus”

Si è parlato molto negli ultimi giorni di matrimonio, anche per via dell’idea dei parlamentari leghisti che avevano proposto un bonus per quelli celebrati in chiesa. L’istituto del matrimonio religioso appare in effetti in crisi. “Nella nostra provincia per la prima volta nella storia, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi. I primi sono stati infatti il 55,3% del totale, rispetto al 44.7% di coloro che hanno invece scelto di celebrare il rito in una chiesa”, spiega il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello. “Il matrimonio religioso è stato penalizzato anche dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria. Se pensiamo che, secondo i dati forniti dall’Istat, nel 2005 il rapporto era di 75% di rito religioso ed il restante 25% civile, ci si può rendere facilmente conto di come la nostra realtà sociale sia in continua evoluzione”.
Secondo gli ultimi dati disponibili (2020), in tutta la provincia di Siracusa sono stati celebrati 870 matrimoni: 389 sono stati quelli religiosi, 481 i civili (con un quoziente di nuzialità di 2,2 per mille abitanti). “La differenza numerica diventa ancora più eclatante se si fa riferimento soltanto al capoluogo: dei 267 matrimoni celebrati, soltanto 109 sono stati quelli in chiesa, mentre in 158 casi sono stati preferiti i locali del Comune”, dice ancora Sorbello.
E pensare che nel 2004 (dati Istat), i matrimoni nell’intera provincia di Siracusa erano stati 1897, “ben più del doppio rispetto a quelli dei nostri giorni. Assai diverse le proporzioni: rispetto a 1399 nozze celebrate davanti a un sacerdote, erano soltanto 498 quelle in Comune. Nel capoluogo poi, su un totale di 624 celebrazioni, 474 si erano svolte in una chiesa e 150 col rito civile”.
Un dato in ogni caso da esaminare con grande attenzione, secondo Sorbello, è quello del numero complessivo di matrimoni, anche in funzione della natalità. “E’ infatti un dato ormai consolidato che siano le coppie unite in matrimonio a far nascere circa il 75% dei nuovi nati e quindi questo crollo delle nozze sta incidendo anche sulle nuove nascite”.
Basta un bonus matrimonio – esteso a tutti i tipi di unione – a risolvere la situazione? “Per far aumentare i matrimoni è essenziale che i nostri giovani trovino un lavoro stabile e dignitoso quando concludono il ciclo dei loro studi, così da superare comprensibili timori per il futuro. E devono avere la possibilità di presentarsi in banca per poter autonomamente, magari giovandosi anche delle agevolazioni purtroppo insufficienti offerte dallo Stato, senza dover umiliarsi, chiedere un mutuo per la prima casa. Fino a quando ci si illuderà di poter risolvere problemi che sono di importanza vitale per il futuro della nostra società con dei bonus per il fotografo e il pranzo e la torta nuziale – conclude Salvo Sorbello – si dimostra di non aver compreso le reali proporzioni di un contesto che provocherà la diffusione di comunità cittadine formate da anziani, soli e bisognosi di assistenza”.
Bocciato quindi il bonus, si a provvedimenti che incoraggiano le giovani coppie a costruire una famiglia. “Ma che siano strutturali, davvero risolutivi e non aiuti spot, una tantum”.




A difesa della donne, la Questura di Siracusa: “Impegno quotidiano della Polizia”

“L’impegno della Polizia a difesa delle donne sottolineato in occasione del 25 novembre ma condotto tutto l’anno, con il lavoro continuo di tutti gli uffici operativi della Questura”, lo ha detto il Questore di Siracusa, Benedetto Sanna, dopo le decine di iniziative che ieri hanno visto la partecipazione della Polizia, per consolidare il messaggio di contrasto e condanna verso ogni forma di violenza sulle donne.
All’istituto Giaracà, dove la dirigente scolastica è l’ex ministro Lucia Azzolina, i componenti dell’Ufficio per la Comunicazione della Questura, ieri, hanno coinvolto i ragazzi sul tema della lotta alla violenza nei confronti delle donne ed al femminicidio. I poliziotti hanno illustrato le nuove normative del cosiddetto “Codice Rosso”.

A Pachino, il dirigente della Divisione Anticrimine, Maria Antonietta Malandrino, ha incontrato le lavoratrici delle aziende che fanno parte del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP che ha deciso di aderire alla campagna della Polizia di Stato “Questo non è Amore”. Anche sul posto di lavoro si combatte discriminazione e violenza di genere.

Infine, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il commissario Gallo Fedele Sebastiano e l’agente scelto Alessandro Merlo del Commissariato di Lentini hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Marconi” e dell’Istituito Superiore “Elio Vittorini” – Gorgia”, insieme a psicologi e rappresentanti delle associazioni anti-violenza.

“La Polizia di Stato – ricordano dalla Questura di Siracusa – rappresenta lo snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi, nell’ormai classico claim #essercisempre”.




Atti persecutori verso la ex compagna, arrestato 37enne: deve scontare 3 mesi

I Carabinieri hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, un pregiudicato siracusano di 37 anni, che nel 2019 si era reso responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
Dopo l’interruzione della relazione voluta dalla donna, aveva a più riprese perseguitato, maltrattato e picchiato la vittima. Al termine delle indagini condotte dai Carabinieri ed alla fine del procedimento penale, è arrivata per il 37enne la condanna.
Rintracciato ed arrestato dai militari dell’Arma di Belvedere, dovrà espiare la pena di 3 mesi di carcere, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento.




Maltempo: allerta meteo arancione in tutta la Sicilia

Un fine settimana ad elevato rischio maltempo. Il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha diramato l’allarme meteo arancione su tutta la Sicilia, per l’intera giornata di domani. È il terzo livello di alert in una scala di quattro ed incida “preallarme”.
“Dalle prime ore della mattina di sabato 26 novembre 2022 sono attese precipitazioni a tratti anche intense su tutto il territorio della Regione Siciliana. La perturbazione entrerà, dalle primissime ore, in Sicilia occidentale per poi spostarsi rapidamente verso est interessando, nelle ore centrali della giornata, la Sicilia centro-meridionale, e nel pomeriggio/sera la Sicilia orientale”, si legge nel bollettino. Le condizioni meteo dovrebbero quindi peggiorare, nel siracusano, a partire dal tardo pomeriggio di domani. E sempre secondo le previsioni, attesi venti forti di burrasca e intense mareggiate sulle coste esposte.
La Protezione Civile regionale invita i cittadini alla massima prudenza ed a tenere comportamenti responsabili, qualora i territori dovessero essere investiti da severi eventi atmosferici.




Caro bollette, dalla Regione 22 milioni per Comuni ed ex Province. A Siracusa 484mila euro

Ventidue milioni di euro a favore degli enti locali siciliani per far fronte all’emergenza del caro bollette. ll via libera è arrivato dal governo Schifani, che ha varato un intervento finanziario straordinario, grazie a una ricognizione di risorse da parte dell’assessore all’Economia, Marco Falcone. La norma è inserita all’interno del disegno di legge di variazione di bilancio. Venti milioni di euro sono destinati ai Comuni e verranno ripartiti in base alla popolazione. Gli altri due milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) andranno alle ex Province, ai sei Liberi consorzi di Comuni e alle tre Città metropolitane.
Al Comune di Siracusa assegnati 484.320 euro; ad Augusta 144.224,77 mentre ad Avola vanno 126.209,61 e 97.804,89 a Noto. Per gli altri, somme dai poco più di 91mila euro per Lentini ai tremila per Cassaro.
«L’emergenza legata al caro bollette – evidenzia il presidente Schifani – sta affliggendo anche gli enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per far in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini».
«Abbiamo raggiunto – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali Andrea Barbaro Messina – un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario».




Dalla parte delle donne, Daniela La Runa (Ipazia): “La violenza non retrocede”

Daniela La Runa è da sempre dalla parte delle donne. Avvocata di professione, guida il centro anti-violenza Ipazia, raccogliendo l’importante eredità di Raffaella Mauceri. In campo tutti i giorni, lo è ancora di più oggi quando cerimonie ed iniziative si moltiplicano, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Oggi anche nel siracusano c’è maggiorare consapevolezza verso il tema ed anche nuove sensibilità. Riceviamo chiamate non solo dalle vittime di violenza ma anche da vicini di casa, amici, persone che vogliono avere strumenti e consigli per aiutare donne che potrebbero essere vittime di violenza. E questo rappresenta un notevole passo avanti della nostra società. Dall’altro lato però – analizza Daniela La Runa – il nostro lavoro è costante e ininterrotto questo vuol dire che restano tanti, troppi i casi di violenza di genere in provincia di Siracusa. La violenza non retrocede, anzi i casi aumentano”.
Il femminicidio rappresenta la peggiore degenerazione di una subcultura di possesso e violenza. I primi segnali, dicono gli esperti, non andrebbero mai sottovalutati. Perchè uno schiaffo, una parola usata per ferire o minacciare sono un campanello d’allarme. Guai a pensare “me lo sono meritato”, “forse è colpa mia”, “magari cambia”. La responsabile del centro Ipazia mette in guardia: “quando arriva il primo schiaffo, le donne devono rendersi conto che non si perdona. Si scappa. E’ un campanello d’allarme certo. Tutto quello che succederà dopo, sarà contrassegnato sempre da violenza”.
Ma come fare per uscire dall’incubo, dove trovare la forza? “La prima cosa da fare è denunciare. E consiglio sempre di rivolgersi ad un centro anti-violenza. Abbiamo strumenti specifici, operatrici formate per aiutare e seguire nei percorsi di uscita. Abbiamo competenze a 360 gradi, dalla sfera psicologica a quella processuale. Siamo in grado di fare da trait d’union con tutta la rete istituzionale, punto imprescindibile dalla parte della donne. E soprattutto, siamo capaci di intervenire nell’immediato con supporto e trasferimenti in strutture ad indirzzo segreto, quando necessario”.