Il sapore dell’inclusione, la cucina al Festival dell’Educazione

Un solo appuntamento domani per il “Festival dell’educazione – sulle orme di Pino Pennisi”, in vista della giornata conclusiva di venerdì.
​Il tema de “La bellezza che educa”, filo conduttore di questa quinta edizione, sarà declinato in riferimento alla vita quotidiana e al recupero del valore della normalità. L’appuntamento è alle 10, all’Urban Center, ed è stato organizzato con la collaborazione dell’istituto alberghiero “Federico di Svevia”. Ci sarà la proiezione di un video alla quale seguirà una conferenza-dibattito su “La cucina: il pane quotidiano, il sapore dell’inclusione”. Il relatore è il docente, chef e scrittore Giovanni Fichera.
​ Il Festival è organizzato dalla struttura comunale di Città Educativa, che collabora costantemente con le scuole, il mondo dell’associazionismo e gli enti del Terzo settore. L’obiettivo è di consolidare nei ragazzi e nella ragazze, sin dalla tenera età, il senso civico, il rispetto per gli altri e la cultura dei beni comuni.




Scuole: “A Cassibile sicurezza non garantita da anni”

“Una situazione di totale trascuratezza nei plessi scolastici di Cassibile”. Il circolo Implatini di Fratelli d’Italia torna, con Paolo Romano, su un tema che rappresenta da tempo motivo di malcontento nel quartiere della zona sud del capoluogo. “Le recenti condizioni meteo-spiega Romano-  hanno ancora una volta messo in evidenza le problematiche dei plessi scolastici di Cassibile, in particolare quello di Via Della Madonna, Giovanni XXIII. Da anni segnaliamo l’esigenza della messa in sicurezza del plesso ed in particolare interventi strutturali di manutenzione straordinaria per riportare il complesso in condizioni di ospitare gli alunni in totale sicurezza-prosegue l’ex presidente di quartiere- Da anni i ragazzi delle medie sono stati spostati in Via Nazionale e le poche aule rimaste agibili sono utilizzate da alcuni alunni delle elementari. Inoltre nel plesso di Via Dei Gigli alcune aule non vengono utilizzate per mancanza di messa a norma. Insomma una situazione in totale trascuratezza che mette in serio pericolo gli studenti”.Al sindaco, Francesco Italia, Romano chiede di sapere come l’amministrazione comunale intenda risolvere la problematica, soprattutto per il plesso di via della Madonna, “posto che da lunghi anni- conclude- sono stati chiesti interventi strutturali mai eseguiti fino ad oggi”. 




Volo da una scala, grave operaio 47enne: trasferito in elisoccorso a Catania

E’ stato trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania l’operaio di 47 anni vittima di un incidente sul lavoro. E’ successo tutto nel pomeriggio a Pachino, in via Lucio Tasca. L’uomo era in cima ad una scala, lungo la via, impegnato in un intervento su di una caldaia sulla facciata esterna dell’edificio. Secondo quanto ricostruito, un Fiorino di passaggio avrebbe urtato la scala facendo rovinare al suolo l’operaio, originario di Rosolini.
Violento l’impatto con l’asfalto, dopo un volo di circa cinque metri. L’operaio è stato trasferito in ambulanza all’ospedale Di Maria di Avola in codice rosso. Qui i sanitari, alla luce della gravità delle sue condizioni, hanno subito disposto l’elisoccorso verso il Cannizzaro di Catania.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, impegnati a ricostruire la dinamica esatta dell’incidente.




Rete idrica efficiente? Godoy (Dam): “collaborazione pubblico-privato per piano investimenti”

La rete idrica di Siracusa ha un’età media di circa 50 anni. Tubazioni così vecchie sono maggiormente soggette a deterioramento, rotture e guasti. Nel solo 2021, secondo i dati forniti da Siam, sono stati 1.532 gli interventi eseguiti: in media 5 al giorno. “Mi ha sorpreso vedere come lavora Siam, con riparazioni immediate poche ore dopo la segnalazione del guasto. Un intervallo di tempo rottura-intervento che mi ha favorevolmente sorpreso”, ha detto Juan Godoy, presidente della spagnola Dam, società socio unico di Siam. “Rimane però il problema: una rete vecchia è complessa da gestire e comporta elevati costi per manutenzione ed efficienza, pensiamo anche solo al continuo lavoro delle pompe”, ha aggiunto subito dopo, toccando uno dei principali motivi della sua venuta a Siracusa, insieme a Juan Ignacio Garcia (dg Dam) e Martin Estrella (direttore amministrativo Dam).
“Bisogna rinnovare la rete idrica. E per questo stiamo cercando finanziamenti europei. Non è un lavoro semplice però siamo pronti a collaborare con il Comune di Siracusa. Al sindaco ho ribadito che siamo lieti di lavorare qui “, le parole del presidente di Dam che valgono come indicazione sul senso della spedizione spagnola in riva allo Jonio.
Palazzo Vermexio è a caccia di finanziamenti per due progetti. Uno è quello per la realizzazione di un nuovo campo pozzi che, tra gli altri, dovrebbe permettere di superare il problema della salinità dell’acqua. Dal canto suo, Siam ha presentato ben nove progetti, per un totale di circa 48 milioni di euro di investimenti. Entro la fine dell’anno, atteso il responso del Ministero delle Infrastrutture.
Il tempo non è una variabile indifferente. A dicembre dello scorso anno, Siam ha firmato il nuovo contratto servizio con il Comune di Siracusa: durata di un anno, prorogabile a tre. Nel frattempo, l’Ati provinciale si è espressa a favore di un’unica società a matrice pubblica per gestire il servizio idrico integrato nel territorio siracusano. Un percorso per ora di là dal venire e che però rende complesso, per un gestore privato, immaginare un piano di investimenti senza la certezza di poterlo ammortizzare negli anni.
“Siam ha partecipato alla prima gara per la gestione del servizio idrico a Siracusa nel 2014. L’affidamento aveva durata di un solo anno. Sette anni dopo siamo ancora qua ma si è sempre andato avanti con incertezza sui tempi di gestione: ordinanze e affidamenti brevi”, ha ricordato Giuseppe Marotta. “Non abbiamo ancora fatto grandi investimenti proprio perché è mancata la prospettiva nel medio-lungo termine. Se nel 2014 ci avessero detto che saremmo rimasti almeno fino al 2022, ad esempio, avremmo già ammortizzato il costo dei primi grandi interventi strutturali. Considerate che per Siam le riparazioni sono e restano un costo”, ha spiegato.
“Ma è il nostro lavoro e siamo disponibili a collaborare con l’amministrazione comunale”, ricorda il numero uno di Dam, Godoy. Le idee non mancano: un sistema di riutilizzo delle acque depurate a fini agricoli; l’impiego dei fanghi in impianti di compostaggio per produrre biogas (come Dam già fa in Spagna, ndr); il ricorso al fotovoltaico per ammortizzare gli elevatissimi costi energetici, connessi alla gestione della rete idrica di Siracusa. Tutte ipotesi di cui Godoy ed i vertici di Dam hanno già discusso con il Comune di Siracusa, gettando le basi per un’azione a medio-lungo termine che avrebbe effetto – al ribasso – anche sulle bollette.
D’altronde una rete moderna ed efficiente “costa” meno: dispersione sotto soglia, costi energetici contenuti, nuove risorse da quello che era considerato scarto. La formula giusta per arrivarci? Godoy non ha dubbi: “collaborazione tra pubblico e privato”.




Nuovo ospedale di Siracusa, scaduto il mandato del commissario. Si teme lungo stop

E’ scaduto lo scorso 6 novembre il mandato di commissario straordinario per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Un anno fa l’ultima proroga, sempre al prefetto di Siracusa Giusi Scaduto. Non è escluso che possa arrivarne una ulteriore ma bisogna attendere le mosse della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A febbraio era stato presentato da Paolo Ficara un emendamento che prevedesse la proroga, motivata dalla complessità degli atti da compiere per arrivare alla realizzazione dell’ospedale. Ma quella richiesta non ebbe alcuna sponda a Roma, finendo nel cassetto.
Intanto queste settimane di attesa di una proroga che apparirebbe, a ragion veduta, logica e auspicabile, finiscono per rallentare le già non semplici procedure che dovrebbero portare alla posa della prima pietra del nuovo nosocomio, una struttura Dea di II livello, il massimo dell’offerta sanitaria secondo la rete regionale. Una volta partiti i lavori, dovrebbero essere completati in 36 mesi, secondo il cronoprogramma che accompagna l’idea progettuale che ha vinto il concorso internazionale di idee. A firmarlo un raggruppamento temporaneo di imprese, con capofila lo Studio Plicchi srl.
Proprio lo step deciso per l’avvio del concorso, come anche il già acquisito nulla osta regionale per la variante urbanistica, sono alcuni degli atti concreti resi possibili dalla struttura commissariale che può muoversi, su mandato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in maniera più agile tra le strettissime norme che disciplinano la realizzazione di simili strutture. Tra i passaggi tecnici messi in itinere dal commissario anche i necessari espropri nell’area individuata per la costruzione dell’ospedale, lungo la statale per Floridia, nei pressi della grande viabilità. Ecco perchè è lecito attendersi un nuovo mandato in proroga. Altrimenti tutto l’iter passa in capo all’Asp di Siracusa, con il ricorso alle ordinariamente lunghe prassi burocratiche che caratterizzano le grandi opere siciliane.
Ad ottenere l’applicazione del modello commissariale per l’ospedale di Siracusa, sul modello di quanto fatto a Genova per il ponte Morandi, fu la parlamenta Stefania Prestigiacomo, con un suo emendamento. Nel 2020 il primo mandato per il prefetto Giusi Scaduto, rinnovato nel novembre del 2021. Poi a febbraio 2022 la richiesta di nuova proroga, non assegnata in quella occasione.




Nuovo ospedale, Cannata (FdI): “Subito proroga dell’incarico di commissario”

“Procedere spediti e prorogare l’incarico affidato al prefetto Giusi Scaduto”.

Il parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata lancia una chiara sollecitazione dopo la scadenza dell’incarico di commissario per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, affidato al prefetto Giusi Scaduto, disponibile a ricoprire ancora tale ruolo.

Cannata racconta di aver fatto presente al presidente della Regione, Renato Schifani e all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo l’importanza della vicenda.  “Adesso -commenta- anche a livello nazionale stiamo lavorando per arrivare a una norma in grado di proseguire velocemente come avvenuto per il ponte di Genova”.

La proroga dell’incarico si renderebbe necessaria per evitare che i poteri ordinari siano esclusivamente dell’Asp, che non potrebbe seguire procedure veloci come quelle adottate per il Ponte di Genova.

“L’ospedale di Siracusa è fondamentale per tutta la provincia – conferma Cannata – un’opera per cui abbiamo lavorato incessantemente in questi anni. Sono tante le criticità del nostro territorio e un nuovo ospedale non può che essere prioritario”.




Tsunami a Marzamemi e Pachino: niente panico, è una esercitazione di Protezione Civile

Uno tsunami che colpisce Marzamemi e parte di Pachino. Non è una previsione catastrofica ma lo scenario che verrà simulato sabato dalla Protezione Civile. Il Dipartimento Regionale ha organizzato una nuova simulazione per testare attrezzature e mezzi. Saranno 150 i volontari impiegati nelle varie fasi dell’esercitazione, con 25 operatori maltesi di Protezione Civile.
Lo scenario ipotizzato è quello di uno tsunami che raggiunge le coste a sud di Siracusa, un’ora dopo un sisma sull’isola di Creta. Verranno simulate ricerche di dispersi, operazioni di soccorso a persone rimaste bloccate in costruzioni allagate o pericolanti, messa in sicurezza di beni culturali (al Palmento di Rudinì) ed interventi in mare. Un avversario del programma di esercitazione della Protezione Civile è il maltempo che sabato 26 novembre, secondo le previsioni, dovrebbe sferzare Pachino.
Per l’occasione, verranno testate le nuove trombe del sistema di alert cittadino di Protezione Civile, finanziato dal Dipartimento Regionale. Nessuno si allarmi, sentendo le sirene e vedendo il via vai di mezzi e uomini di Protezione Civile. Si tratta di una esercitazione programma di Protezione Civile. Dal Dipartimento Regionale, il dirigente Biagio Bellassai rassicura la popolazione preoccupata dal fatto che l’esercitazione possa essere stata programmata in previsione di un simile evento catastrofico. “Non si possono fare previsioni su simili eventi. Non siamo in possesso di nessuna informazione taciuta alla popolazione. Si tratta di una simulazione, per perfezionare attrezzature e meccanismi di Protezione Civile, anche attraverso l’impiego di software previsionale studiato dalle Università di Palermo e Catania. Nessuno si allarmi”. Quanto all’eventualità di un rischio tsunami in Sicilia, “non lo scopriamo certo ora” dice ancora Bellassai. “La Sicilia è storicamente esposta. Anche il famigerato terremoto di Messina fu accompagnato da tsunami. Non sorprenda quindi che, nei piani di Protezione Civile, ci sia anche il rischio di maremoto”.

foto archivio, allagamenti a Marzamemi




Visite ed esami, fino a un anno di attesa: “Ma se paghi…”

Sempre più urgente individuare una soluzione al problema delle prenotazioni delle visite specialistiche ambulatoriali e degli accertamenti diagnostici strumentali (risonanze magnetiche, tac, esami doppler).
La Cgil Borgata raccoglie nella sede di via Piave numerose lamentele, ogni giorno o quasi, da parte di cittadini che raccontano un percorso per tutti analogo: nel tentativo di prenotare un esame o una visita specialistica, ottengono una data troppo lontana, perfino un anno. La stessa visita si può ottenere più rapidamente in intramoenia, in libera professione, cioè pagando uno specialista dello stesso reparto. Optando per tale scelta, la visita o l’esame potrebbero essere prenotati addirittura per l’indomani.

Il sindacato può attivare il  “Percorso di Tutela del cittadino”, procedura che permette di effettuare una prestazione privatamente ed avere successivamente il rimborso da parte dell’Azienda sanitaria di quanto pagato, al netto del ticket se dovuto. Tale procedura può essere esigibile, rivolgendosi all’URP dell’ASP di Siracusa, nei casi in cui non vengano garantiti i tempi di attesa massimi previsti dalle norme vigenti.
“Avevamo già invitato l’azienda sanitaria siracusana, durante il convegno sul tema “Salute” organizzato dalla CGIL provinciale nello scorso mese di aprile-ricorda il sindacato-  a pubblicizzare questa opportunità prevista dai piani nazionale, regionale e da quello aziendale per il governo delle liste di attesa.
In quel convegno, alla presenza dell’allora assessore Razza e del dirigente generale Asp Salvatore Lucio Ficarra, avevamo anche sottolineato l’opportunità di un altro intervento tra quelli previsti dai Piani sopra citati: la sospensione dell’attività libero-professionale per quelle prestazioni in cui si rileva un’eccessiva attesa per l’erogazione di una prestazione in regime istituzionale. La sospensione vige fino ad un progressivo riallineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria, di gran lunga più brevi.Purtroppo, con rammarico-il seguito dell’intervento-  dobbiamo prendere atto che l’ASP di Siracusa non ha voluto considerare la proposta e addirittura ha certificato a maggio che nell’anno 2021, diverse unità operative hanno erogato un numero di prestazioni in libera professione superiore a quello relativo all’attività istituzionale”.

Tutto questo sarebbe in netto contrasto con la  normativa sulla libera professione . Per la Cgil si tratta di  “scarsa attenzione da parte dell’Asp – a rendere esigibile quanto stabilito dall’articolo 32 della nostra Costituzione e cioè il diritto alla salute” . Indice puntato anche contro il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che su questa cosa “non ha speso una sola parola”.

La Cgil non esclude, a questo punto,l’ipotesi di ricorrere alle vie legali per la tutela dei diritti dei cittadini.




Chiudono tre Autogrill, licenziati 20 lavoratori ma il sindacato non ci sta

Chiudono tre Autogrill nel Siracusano e per venti lavoratori scatta il licenziamento collettivo.

La Filcams Cgil di Siracusa lancia l’allarme, attraverso il segretario Alessandro Vasquez e chiede la convocazione delle parti per tutti i chiarimenti del caso.

I punti Autogrill che cessano la loro attività si trovano lungo la Siracusa-Catania e sulla Siracusa-Gela, precisamente tra Priolo e Melilli e all’uscita di Siracusa Nord.  Un terzo punto sarebbe quello di contrada Serramendola, sulla Siracusa-Gela. La vicenda potrebbe essere, secondo il sindacato, in un modo o nell’altro collegata a quella che ha riguardato l’autogrill Sacchitello, oggetto di procedure fallimentari. La Filcams chiede al Centro per l’Impiego di individuare una strada per i 20 lavoratori, che a  questo punto potrebbero essere inseriti nella procedura fallimentare, dando loro un “cuscinetto” per accompagnarli in maniera meno traumatica verso una ricollocazione, magari in altri punti Autogrill.

Secondo la Filcams il licenziamento collettivo, così come notificato, sarebbe da considerare nullo.

“Chiediamo la convocazione di un tavolo urgente -spiega Vasquez- I lavoratori licenziati sono quelli della Gulisano SNC , vincolata alla Gulisano SAS, oggetto di procedure fallimentari. Per questo, con l’intento di rendere nulli gli effetti della procedura di licenziamento avviata ad ottobre,che non contempla informazioni dettagliate circa gli attuali assetti societari e non è sorretta  da giustificato motivo- conclude il segretario provinciale Filcams- auspichiamo una soluzione che preservi la forza occupazionale”.




Riapre la “Stanza Rosa” all’Umberto I per l’accoglienza di donne vittime di violenza

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, verrà riattivata la “Stanza Rosa”, nell’area di emergenza dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ dedicata all’accoglienza privilegiata e all’ascolto delle vittime di violenza. Riparte anche l’attività del “Centro Ascolto alle vittime di violenza” dell’Asp di Siracusa.
Ritorna una delle misure messe in campo dal sistema locale per il benessere e la protezione delle donne vittime di violenza.
Nell’androne principale dell’ospedale di Siracusa, dalle ore 9 alle ore 13 dal 24 al 26 novembre, saranno allestiti punti informativi interistituzionali, per dare alla popolazione la possibilità di conoscere gli strumenti che l’ordinamento offre a sua tutela sia in termini di conoscenza dei servizi sanitari e sociali che di concreto aiuto a chi, subendo e spesso non riconoscendo la violenza sofferta, rischia di compromettere il proprio equilibrio e la propria salute.
Saranno allestite postazioni delle Forze dell’Ordine, dei Servizi Sociali del Comune e dell’Azienda sanitaria con punti informativi dell’Urp, del Coordinamento violenza di genere, dell’Educazione alla Salute per la diffusione di informazioni con la distribuzione di materiale illustrativo sui vari temi della prevenzione sanitaria, dello Spresal per la tutela delle donne nei luoghi di lavoro, del Centro screening oncologico, con la consegna alla popolazione target dei kit per l’esame di prevenzione del tumore al colon retto e la possibilità di prenotare gli esami per la prevenzione del tumore della mammella e del collo dell’utero.
Il messaggio che sarà lanciato da questa sede è che la violenza è un problema di salute pubblica e di violazione dei diritti umani dinanzi al quale tutte le Istituzioni, che agiscono in rete, devono offrire tutti gli strumenti che la normativa prevede: lo Stato c’è e agisce attraverso le sue Istituzioni.