Verso le amministrative: a Priolo ufficiale la candidatura di Michela Grasso

Il 2023 è l’anno delle elezioni amministrative nel capoluogo. Ma anche in provincia i cittadini torneranno alle urne, come ad esempio a Priolo. Nella cittadina industriale diventa ufficiale una prima candidatura a sindaco ed è quella di Michela Grasso, moglie dell’ex primo cittadino Antonello Rizza. “Ho deciso di candidarmi pur consapevole delle enormi responsabilità che tale scelta comporta. Sento forte l’esigenza di cambiare il corso delle cose in questo nostro paese, il cui declino valoriale, economico, politico ed amministrativo ha allontanato gli uomini e le donne perbene dalla politica”, spiega presentando la sua candidatura, al momento sotto le insegne del civismo, senza partiti alle spalle.
“Da madre, dunque, ancor prima che da candidata a sindaco, diventa un preciso dovere morale, provarci e metterci la faccia. Da sempre vivo, respiro e amo Priolo. Sogno un paese dove competenza, professionalità e merito siano la cifra dell’impegno. Un paese dove il lavoro sia un diritto e non un favore. Nelle prossime settimane apriremo una lunga fase di ascolto, per calibrare al meglio le priorità da inserire in un programma elettorale che non sia un libro dei sogni”, racconta Michela Grasso.




Marcia dei Diritti dei Bambini: colori e giochi per parlare di un tema poco affrontato

Un corteo colorato ha attraversato la parte alta della città, dal parco di Bosco Minniti a via Mazzanti, attraverso Santa Panagia, per parlare di Diritti dei Bambini e degli Adolescenti nella giornata che ne ricorda ogni anno l’importanza e che, a Siracusa, è inserita nell’ambito del Festival dell’Educazione affidato alla struttura Siracusa Città Educativa del Comune.

Alla marcia di questa mattina hanno preso parte prima di tutto i ragazzi degli istituti comprensivi del capoluogo, poi le associazioni, che ogni giorno di loro e del benessere dei più piccoli si occupano. In testa al corteo, l’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone, poi raggiunta anche dal sindaco, Francesco Italia.

Dei diritti dei bambini e dei ragazzi si parla, in realtà, poco in Italia, troppo poco. Sono tante le lacune ancora da colmare e, nel territorio, molto lavoro ancora da svolgere.

Oggi si è marciato per questo e, al parco, si è anche giocato, ma con l’obiettivo principale di elencare, incidere per certi versi, l’elenco dei diritti che i bambini hanno, che spesso non conoscono o che, peggio, sono gli adulti a non conoscere. Perfino la scuola si mostra in diverse occasioni molto poco attenta ai diritti dei loro principali “utenti”.

Il Festival dell’Educazione viene organizzato anche quest’anno “sulle orme di Pino Pennisi”.

 




Povero Archimede, “dimenticato” sul rivellino dell’Umbertino. Chi si cura di quel simbolo?

Povero Archimede, “dimenticato” sul rivellino del ponte Umbertino. Il monumento-piazza dedicato al genio siracusano è caduto nel dimenticatoio. E pur essendo in una zona nobile, all’ingresso di Ortigia, visibile e ammirato da tutti, è finito nell’oblio delle cose siracusane. Lampade e led fulminati sarebbero quasi il male minore. Come molte delle cose “pubbliche” di questa città, anche il monumento ad Archimede è percepito come terra di “conquista”. Una delle ultime segnalazioni, riguarda la presenza sul basalto di ragazzini in scooter.
Stupirsene? Anche no, specie se la prima attenzione verso il bene pubblico viene a mancare proprio da parte dalle stesse istituzioni cittadine. Inaugurato il 13 marzo del 2016, circondato dall’entusiasmo di centinaia di siracusani, il complesso monumentale creato dallo scultore Pietro Marchese e dall’architetto Virginia Rossello, è stato sottoposto per l’ultima volta ad ottobre del 2017 ad un attento lavoro di pulizia, ripristino e protezione straordinaria. Un intervento realizzato senza costi per le casse pubbliche, grazie “all’adozione” del monumento da parte della Nite Technology, impresa svizzera specializzata nella produzione ed applicazione di nanotecnologie per le infrastrutture, e dalla TRE GI Srl, impresa siracusana alberghiera. Il contratto di sponsorizzazione tecnica siglato allora con il Comune aveva una durata di cinque anni.
Il monumento di Archimede, specie per la sua posizione, è soggetto a fenomeni di abrasione e corrosione che – se non adeguatamente contrastati – potrebbero seriamente danneggiare la statua. Problemi a cui si aggiunge adesso quello scarso senso civico che pervade chiunque entri in contatto con l’aria siracusana.
Stupito lo scultore Pietro Marchese, artefice della statua del genio matematico aretuseo. “Dispiace vedere che manchi ogni cura. Pensate che mi chiamano e mi scrivono da Siracusa per lamentare lo stato delle cose. Spero che la città riuscirà a mantenere quel complesso che con amore e passione abbiamo pensato e realizzato per Siracusa”, dice al telefono l’artista aretuseo di nascita ma ormai trapiantato a Finale Ligure.




Centrodestra, senza Bufardeci chi candidare sindaco? La rosa: Bandiera, Bonomo, Cafeo o Vinciullo

Una rosa di nomi per il centrodestra siracusano che cerca l’intesa sul candidato o la candidata a sindaco di Siracusa nel 2023. Il più corteggiato è Titti Bufardeci. Ma l’ex vice presidente della Regione, tuttavia, appare tiepido sull’ipotesi: ringrazia per la stima ma non pare intenzionato ad accettare.
“Bufardeci sarebbe un ottimo candidato – dice Enzo Vinciullo (Prima l’Italia) – è un tecnico, un ottimo amministratore, vanta l’esperienza nel Cga, il consiglio di giustizia amministrativa. Con lui ho condiviso un lungo percorso di viaggio – ricorda- siamo stati insieme per tre anni e 8 mesi in giunta a Siracusa e credo che in quel periodo abbiamo rivoluzionato la Protezione Civile, la Ricostruzione, abbiamo fatto tante cose: il ponte Santa Lucia è solo un esempio fra tanti”.
Ma se, come appare, non dovesse cedere alle lusinghe del centrodestra “dovremo trovare un candidato che possa rappresentare le varie anime”. Già, ma chi? “Chiunque tra quanti si sono candidati alle ultime regionali, riportando in città un risultato importante, ha le carte in regola per potersi candidare”, risponde Vinciullo. Ed allora la rosa ipotetica: Giovanni Cafeo, Edy Bandiera, Mario Bonomo, lo stesso Vinciullo.
“Dobbiamo trovare una soluzione insieme, per il bene della città”, dice ancora Vinciullo ben sapendo che i conti andranno fatti al tavolo di coalizione ed in particolare con FdI. “Chi dovesse crede di essere il nome giusto e dovesse pensare di poter andare avanti da solo – avvisa – riproporrà i risultati fallimentari delle volte in cui si è ragionato in questo modo. Un sistema con cui non si va da nessuna parte”. Messaggio agli alleati: il centrodestra deve presentarsi compatto attorno ad un sol nome, condiviso.




Stato di emergenza per i danni del nubifragio a Pachino, Spada: “Mozione in Ars”

Il deputato regionale Tiziano Spada (Pd) ha presentato una mozione urgente per la richiesta della dichiarazione di stato di emergenza a Pachino, dopo l’alluvione dello scorso fine settimana. Firmano la mozione anche Michele Catanzaro e Dario Safina. I tre lamentano che “a un mese dalla dichiarazione di stato di crisi generato dal maltempo che ha investito il territorio siciliano, causando danni per milioni di euro, il governo regionale non ha ancora avviato gli interventi necessari per affrontare, gestire e superare l’emergenza”.
Nello specifico, la mozione impegna il governo regionale “ad adottare, nell’ambito delle rispettive competenze, anche in raccordo con il governo nazionale, tutti i provvedimenti e le azioni necessarie, finalizzate al riconoscimento e alla destinazione con carattere d’urgenza dei ristori commisurati alle richieste pervenute dai Comuni, anche in ordine alla quantificazione dei danni subiti dai privati nelle province di Trapani, Siracusa e Agrigento a seguito degli eventi alluvionali”.
Spada, nei giorni scorsi si è recato a Pachino per avere contezza della situazione. “Desolante lo scenario che si è presentato ai miei occhi e che non rende più rinviabile la necessità di dare risposte concrete alle aziende agricole su cui si basa gran parte dell’economia del territorio di Pachino, ma anche alle tante persone che lavorano in questo settore e ai cittadini più in generale che si sono ritrovati con le case allegate. Il governo regionale – conclude Tiziano Spada – deve immediatamente mettere in campo le azioni necessarie per fronteggiare questo disastro”.




Tablet in dono al comprensivo Martoglio, il bel gesto del Rotary Club Siracusa Ortigia

Il Rotary Club Siracusa Ortigia ha donato alcuni tablet all’istituto comprensivo “Nino Martoglio”. Verranno a disposizione degli studenti appartenenti a nuclei familiari più bisognosi. La donazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’Agenzia Governativa Americana USAID ed il Distretto 2110 Sicilia – Malta del Rotary International, nell’ambito delle azioni di contrasto alla pandemia da Covid.
Il Rotary Club Siracusa Ortigia ha scelto il Martoglio perché “è una valorosa scuola di frontiera, ubicata tra Santa Panagia e Mazzarona, la quale svolge un’importantissima opera di contrasto della dispersione scolastica, di istruzione e di educazione di bambini e ragazzi in una realtà di periferia, che presenta diversi profili di disagio socio economico e che troppo spesso è dimenticata dal resto della città”, spiegano dal Rotary Club Siracusa Ortigia.
Ad accogliere la donazione, la dirigente scolastica dell’istituto Clelia Celisi. La delegazione del RC Siracusa Ortigia era composta dal presidente Massimo Milazzo, dalla vicepresidente Concetta Ciurcina, dalla segretaria Michela Vasques, e dai componenti il consiglio direttivo Francesco Novara e Carmelo Susinni.




Giornata dei Diritti dell’Infanzia, lunedì la Marcia di Città Educativa

Sarà Lunedì il giorno clou del Festival dell’Educazione di Città Educativa. Sarà, infatti, il giorno della “Marcia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” che si terrà in coincidenza con la Giornata Internazionale che porta lo stesso nome. Creata da Pino Pennisi, per ricordare la convenzione dell’Onu sul tema, quest’anno la marcia avrà il carattere di una piccola maratona che coinvolgerà tutte la scuole di Siracusa. Partendo da piazza Sgarlata (raduno alle 8,30) si muoverà verso viale Santa Panagia per poi imboccare via Mazzanti e percorrere le strade di Bosco Minniti fino a tornare alla partenza. È stata promossa da Unicef Italia, Arciragazzi, Sport e Salute Sicilia, Coni Siracusa, Agesci, Associazione Italiana Arbitri, Sport City e sponsorizzata da Panathlon Club che hanno anche organizzato, nel parco Robinson intitolato alle “Vittime della mafia”, laboratori creativi, lettura ad alta voce, attività sportive, sostenibilità ed educazione stradale, oltre a un incontro sull’educazione ambientale tenuto dal Legambiente e curato dai Volontari del Servizio Civile Universale.
Sempre nel corso della mattinata sono previsti due appuntamenti all’Urban Center. Alle 9,30, l’Istituto “Alessandro Rizza” e la Società di Astrofisica, attraverso Giovanna Tola, ricorderanno il centenario della nascita di Margherita Hack con il workshop “Passeggiando tra cielo, mare, sole e terra”.
Alle 10,30, il Dipartimento di scienze umanistiche dell’università Catania e l’assessorato comunale alla Cultura e all’università terranno una tavola rotonda intitolata “Caravaggio e Siracusa per scoprire e promuovere il patrimonio culturale”. Rivolta agli studenti delle quinte classi degli istituti superiori, interverranno Barbara Mancuso, Sara Zappulla e Walter Pinto.
Infine, a partire dalle 16, nella sede del Centro CIAO di via Piave, il Polo Sociale Integrato e Il servizio “Il comune dei popoli” di Siracusa, sotto la guida di Natalia Mangano, lanceranno il progetto “Un angolo del nostro quartiere da restituire alla bellezza”, stavolta dedicato alla borgata Santa Lucia, per far emergere la consapevolezza del luogo in cui si vive e idee sulle possibilità di intervento.

Intanto il Forum delle Associazioni Familiari, attraverso il presidente Salvo Sorbello mette in luce alcuni aspetti. “Dobbiamo prendere atto- commenta Sorbello- che, a fronte di roboanti proclami, la situazione va sempre peggiorando, come confermano le statistiche.  Quanti sono ancora i nostri bambini in provincia di Siracusa – prosegue Salvo Sorbello – senza mensa scolastica, senza libri e senza internet (e nel periodo del covid ce ne siamo amaramente accorti), che sono privi di una vita sociale simile a quelli di altri coetanei, i quali possono permettersi invece di festeggiare i compleanni in locali pubblici o andare in vacanza o anche soltanto passare una giornata al mare. Una parte sempre più elevata del capitale umano più prezioso che abbiamo, i nostri bambini stanno purtroppo crescendo senza un adeguato sostegno sociale, senza un supporto culturale, in situazioni di povertà non solo assoluta. Ci sono infatti anche i bambini che vivono in famiglie che stanno precipitando ora in stato di povertà e che avrebbero il diritto di ricevere formazione, educazione, protezione. Come affermava don Milani-la conclusione-  i ricchi sanno sempre come superare le difficoltà mentre i poveri devono essere tutelati dal pubblico”.




In farmacia per i bambini, anche l’Aeronautica in campo per la

I militari del Distaccamento Aeronautico Siracusa presenti in tante farmacie in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio per l’iniziativa nazionale “in farmacia per i bambini” realizzata dalla Fondazione Francesca Rava, giunta già alla decima edizione e che è diventata un aiuto concreto a tanti bambini in povertà sanitaria in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia. Nella città di Siracusa per tutta la settimana di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, dal 18 fino al 25 novembre 2022, sarà possibile partecipare alla raccolta di farmaci da banco, alimenti per l’infanzia e prodotti pediatrici presso le farmacie Caruso, Centrale, Euripide, Fichera e Turco; inoltre partecipano all’evento più di duemila farmacie in tutta Italia.

Il Distaccamento Aeronautico di Siracusa dipende dal Comando Scuole A.M. / 3ª Regione Aerea di Bari. Ha il compito di assicurare il supporto logistico-amministrativo alla 137ª Squadriglia Radar Remota di Mezzogregorio (Siracusa). Provvede, altresì, alla gestione degli Organismi che espletano attività di Protezione Sociale a favore degli appartenenti alle Forze Armate ed ai loro familiari.

L’iniziativa è partita con i volontari dell’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo, che ieri hanno avviato la raccolta di farmaci da destinare ai più piccoli.




Deroga all’embargo per Isab: l’ipotesi scartata da Draghi, ora è ventilata da Urso

Mentre il governo Draghi non aveva neanche considerato l’ipotesi di deroga Ue per l’embargo al petrolio russo via mare, il nuovo esecutivo apre all’ipotesi. Lo ha fatto il ministro Alfonso Urso nel corso dell’incontro di questa mattina a Roma, dedicato al caso Isab Lukoil. Per salvare la grande raffineria siciliana, una delle opzioni di cui si è discusso è anche quella di una deroga in extremis al sesto pacchetto di sanzioni internazionali, che ha introdotto l’embargo. Quando nei mesi scorsi quelle misure vennero votate in sede europea, l’allora premier non fece alcun cenno alla deroga invece chiesta ed ottenuta da Paesi dell’est europeo.
L’europarlamentare indipendente Francesca Donato si dice subito pronta a sostenere con forza l’eventuale richiesta del governo italiano. “Sono molto soddisfatta dalla linea di difesa dell’interesse nazionale espressa dal ministro Urso sui problemi legati alla raffineria Isab-Lukoil di Priolo”, afferma in una nota stampa.
“Mi sembra molto importante – continua l’eurodeputata siciliana – che tra le strade che il governo è intenzionato a percorrere per evitare la chiusura della raffineria ci sia anche quella della richiesta in sede europea di una possibile deroga all’embargo”.
Nei giorni scorsi anche un altro eurodeputato, Ignazio Corrao, aveva aperto alla possibilità di tentare la carta – quasi disperata – della deroga all’embargo via mare per salvaguardare l’asset energetico strategico per l’Italia e per la Sicilia.




Vertice a Roma, ancora no soluzione per Isab Lukoil. Le banche grandi assenti

Si è concluso il vertice romano dedicato al caso Isab Lukoil ed all’imminente embargo al petrolio russo via mare. Deluso chi si attendeva una soluzione definitiva, come la nazionalizzazione od il ricorso ai fondi della società pubblica di financing Sace. Fase interlocutoria. Ma il tempo non è una variabile indifferente.
Il governo, con il ministro Adolfo Urso, ha riconosciuto l’importanza dell’asset industriale siracusano ed ha assicurato che continuerà ad adoperarsi sul sistema bancario, per agevolare la concessione di linee di credito per l’acquisto di grezzo da altre fonti, non russe. Ma sino ad ora gli strumenti messi in campo, comfort letter e garanzie fornite da Sace, non hanno convinto le banche. Proprio gli istituti di credito sono stati i grandi assenti al vertice di questa mattina. Un segnale di disattenzione, se non disimpegno, grave davanti ad una emergenza del Paese. C’erano, invece, il presidente della Regione, Schifani, le parti sociali ed i rappresentanti degli enti locali. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha proposto di aumentare le garanzie Sace, cogliendo una disponibilità di massima da parte del ministro Urso. “Se le banche non considerano sufficiente la confort letter, il governo si impegni allora a prestare ulteriori garanzie direttamente”, spiega proprio Italia che incassa una disponibilità di massima, qualora si rendesse necessario. Intanto, il governo si metterà a lavoro per un incontro con Abi che rappresenta il sistema creditizio italiano.
“Il Governo ha detto che in questa fase può tentare la strada della deroga o favorire la cessione”, spiega al termine il segretario nazionale della Uiltec, Andrea Bottaro. “Lo Stato deve intervenire per tutelare un asset strategico, anche attraverso la nazionalizzazione. Bisogna elaborare un piano industriale per l’area di Siracusa, comprendendo il ruolo che essa giocherà nei ragionamenti sulla transizione energetica. Perché occorre risolvere l’emergenza ma agire in maniera strutturale con serie politiche industriali”.
Anche il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, era presente al vertice. “Ho chiesto all’assessore alle Attività Produttive Girolamo Turano e al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che la zona industriale siracusana e i comuni che insistono nella provincia ottengano il riconoscimento di area di crisi industriale presso il Ministero dello Sviluppo Economico”. Due settimane, questo il tempo che servirà per avere delle risposte definitive. “Mi associo al dispiacere del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per l’assenza del mondo bancario, cruciale per il tema in oggetto. Noi dal canto nostro non abbassiamo la guardia nell’attesa che le giuste garanzie arrivino sia da parte della Sace, delle banche e dell’Europa, come è già stato in passato per altri casi simili”, le parole di Carta.
E adesso sale l’allarme per il rischio chiusura di Isab Lukoil. Il 5 dicembre entrerà in vigore l’embargo via mare al petrolio russo. Senza approvvigionamenti da quella data, la grande raffineria sarebbe costretta a chiudere. Durante l’incontro a Roma, i vertici di Isab Lukoil hanno spiegato che tra ampliamento stoccaggi e anticipo manutenzioni possono provare ad allungare la produzione, e la vita dell’impianto, sino a gennaio 2023, non oltre. La carta della disperazione è la deroga all’embargo, ma serve una interlocuzione fuori tempo massimo con l’Ue. Il governo ci proverà, tornando a valutare l’ipotesi della nazionalizzazione. Ma tra tentativi e “valutazioni” il tempo sta scadendo. E il disastro sociale per l’economia siracusana e siciliana è dietro l’angolo.
“Non c’è più tempo da perdere, auspichiamo una riconvocazione in tempi brevi del tavolo. Nel frattempo – conclude Bottaro – valuteremo con i lavoratori e con i colleghi di Cgil e Cisl la migliore strategia da mettere in campo”.