Riqualificazione Tisia, novità: ok area di sosta con 50 posti, “aperta in pochi giorni”

C’è una buona notizia nei lavori di riqualificazione di via Tisia. Nella centrale area residenziale e commerciale sta per diventare fruibile una nuova area di sosta, per dare finalmente una alternativa a giri infiniti per un parcheggio che non c’è. Era la novità tanto attesa soprattutto dai commerciali, penalizzati dai lavori in corso per il restyling totale della zona oltre che da una pesantissima crisi economica.
“Al più tardi nei primi giorni della prossima settimana, circa 50 auto potranno sostare nell’area realizzata appositamente accanto alla palestra Akradina”, assicura l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano. Anche oggi ha visitato il cantiere e seguito le operazioni in corso per i nuovi marciapiedi. “Desidero ringraziare la Soprintendenza di Siracusa che con grande lealtà istituzionale ha collaborato per poter realizzare in tempi record quegli interventi mancanti che ci consentono adesso di utilizzare quell’area per la sosta”. Prima il ritrovamento dei resti di una probabile latomia, poi alcuni dislivelli e rocce affioranti in una zona tutelata e quindi impossibili da “toccare” con lavori ordinari. Alla fine è comunque arrivato l’atteso nulla osta.
Intanto, l’amministrazione comunale ha confermato la chiusura temporanea dei cantieri della zona per tutto il mese di dicembre, in modo da “favorire” lo shopping natalizio tra le vetrine di via Tisia che – per l’occasione – iniziano già a riempirsi di gocce di luce a tema.
Per quel che riguarda la sosta ordinaria lungo la nuova via commerciale, si sta studiando un’ipotesi ibrida: da un lato sosta parallela al marciapiede; a spina di pesce sul lato opposto. “Stiamo ragionando diversi soluzioni, questa è una di quelle”, conferma Pantano. “Il nostro obiettivo è quello di assicurare un nuovo e più funzionale aspetto all’area in via di riqualificazione, un assetto viario più ragionato ma anche quanti più spazi possibili per la sosta, sempre però in accordo con i primi due punti”.
Confermatissimo lo spartitraffico. Brutta notizia, questa, per chi dal primo momento ha sollevato perplessità per la netta divisione delle corsie di marcia. Iniziano, frattanto, anche i lavori per il nuovo tappetino di asfalto in via Tucidite, via dell’Olimpiade e largo Dicone. Novità anche per largo Dicone: la grande fontana dismessa al centro dello slargo tornerà in funzione ma cambierà anche aspetto. “Il sindaco ha donato al Cenaco Tisia un elemento scenografico che il Comune ha ricevuto dalla Fondazione Inda. Decorerà la nuova fontana, ovviamente funzionante”, si limita ad aggiungere Pantano. Si tratta di una grande testa di Medusa.

foto: l’assessore Pantano con, sullo sfondo, i lavori in via Tisia




Stretta ai crediti fiscali da bonus edilizi, sale la tensione: “A Siracusa rischio chiusura elevato”

La cessione dei crediti legati ai bonus edilizi fa arrabbiare Cna che con il siracusano Giampaolo Miceli si rivolge direttamente al governo. “Apra con urgenza un tavolo con le imprese della filiera delle costruzioni e il sistema finanziario per trovare una risposta definitiva al grave problema. L’annuncio da parte di Poste Italiane di sospendere l’acquisto di crediti fiscali rappresenta un segnale fortemente negativo per decine di migliaia di imprese della filiera, con i cassetti fiscali pieni di crediti e nell’impossibilità di venderli”, le parole di un preoccupato segretario provinciale.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate del mese scorso, “non ha sbloccato la situazione. Inoltre gli annunci da parte di esponenti del Governo e della maggioranza sull’ennesima modifica del quadro normativo e i segnali di rallentamento del mercato stanno aggravando lo stato di salute di migliaia di imprese” che con il superbonus avevano ritrovato invece vitalità.
“A Siracusa stiamo rapidamente cancellando uno sviluppo che si era appena consolidato – afferma Gianpaolo Miceli, segretario di CNA Siracusa – a Giugno abbiamo stimato il rischio chiusura per oltre 300 imprese sulle 500 impegnate nei lavori con i bonus, purtroppo questo scenario si sta concretizzando progressivamente e al 31 dicembre registreremo un’autentica debacle.”
Il collegato costo sociale “sarà enorme e non possiamo arrenderci di fronte ad un atteggiamento così remissivo dell’intero sistema”. Le associazioni di categoria, allora, tornano a programmare la protesta in piazza. “Siamo pronti ad alzare con forza il livello. Ci sono imprese edili, impiantisti, serramentisti, fornitori e, sostanzialmente, migliaia di famiglie solo a Siracusa che sono al collasso con la mannaia finale del caro materiali e del energia. Non possiamo più aspettare, bisogna farsi carico di queste criticità immediatamente. Chiederemo un nuovo incontro ai rappresentanti eletti nella recente tornata elettorale per ottenere attenzione e soluzioni, non vogliamo lasciare nulla di intentato”, conclude Giampaolo Miceli.




Accertamenti Tari 2017-2021: errori nei calcoli, l’amministrazione ammette

Accertamenti Tari errati, inviati a  cittadini che il Comune ritiene morosi ma che, in realtà, sono perfettamente in regola con i pagamenti.

Il dubbio che ci si ritrovi davanti ad un’altra ondata di “cartelle pazze” è concreto. Numerose le segnalazioni da parte di utenti che ritengono di aver ricevuto delle comunicazioni, relative agli anni 2017-2021, in cui l’Ufficio Tributi indica delle cifre che i destinatari non avrebbero versato e che adesso sarebbero chiamati a saldare. Capita, tuttavia, che questi calcoli risultino errati.

Compito dei cittadini produrne prova al Comune, motivo di disagio per chi si ritrova a doversi “difendere” .

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia riconosce il problema. “Me ne scuso- dichiara il primo cittadino. Capita che tra gli accertamenti inviati, qualcuno non sia corretto. Stiamo ripulendo i nostri data base affinché in futuro questi errori non siano più commessi. Importante, però, agire nel segno del recupero dell’evasione”.

Intanto il Comune pensa alla tariffa puntuale. “Vogliamo operare un censimento di tutte le utenze e dei relativi mastelli, taggati con un codice univoco- spiega Italia-  Stabiliremo, dunque, il principio del “chi inquina, paga”.  Vuol dire che i cittadini che produrranno meno indifferenziata, risparmieranno. Questo ci consentirà di ridurre la produzione di rifiuti e al contempo di premiare chi correttamente effettua la raccolta differenziata”.




Commissione Bilancio della Camera, la vicepresidenza a Luca Cannata (FdI)

E’ Luca Cannata il vicepresidente della V commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati. Il parlamentare siracusano di Fratelli d’Italia, ex sindaco di Avola, laureato in Economia politica e con un master universitario di II livello in Innovazione e Management nelle Amministrazioni Pubbliche, non nasconde la sua soddisfazione. “Adesso – ha detto – lavoreremo concretamente per la programmazione economica del nostro Stato. Nella mia attività politica e professionale ho sempre puntato sulla pianificazione finanziaria per intercettare fondi e investimenti e ricercare l’equilibrio finanziario dei conti. Sono felice di poter contribuire alla crescita del mio Paese, l’Italia, che vive un periodo economico critico e difficile ma che ha tutte le carte in regola per rialzarsi, cercando di venire incontro alle istanze degli italiani. Ringrazio il presidente Giorgia Meloni e i colleghi del gruppo parlamentare fratelli d’Italia per avermi proposto a questo ruolo”.
Presidente della commissione, il deputato forzista Giuseppe Mangialavori.




La classifiche che bocciano Siracusa, parla Italia: “Insoddisfacente ma no a speculazioni”

Avvio di settimana da brividi per la provincia di Siracusa, bocciata dalla classifica sulla qualità della viti di ItaliaOggi (106.a su 107) e dal rapporto Ecosistema Urbano, pubblicato dal Sole24Ore (96.a su 105). “Potrei usare mille argomenti e chiavi di lettura per giustificare i risultati che vedono Siracusa in fondo alle due classifiche. Non lo farò perché non mi appassiona l’idea di partecipare a un dibattito povero, che è solo speculazione politica basata su un numero che da solo può significare molto o nulla”, commenta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Non contesta le classifiche, “redatte con metodo scientifico” e non nasconde “che i risultati sono insoddisfacenti e non vanno certamente sottovalutati. Allo stesso modo, invito i censori da tastiera a fare esercizio di onestà intellettuale riconoscendo, almeno, due elementi. Il primo è che la città soffre di alcune carenze strutturali risalenti a tempi molto lontani (trasporti pubblico locale e sistema idrico, per esempio), che nessun Comune può superare soltanto con le proprie forze e che finiscono con l’influenzare altri indicatori studiati. Il secondo – insiste Italia – è che la graduatoria sulla qualità della vita non è riferita al solo capoluogo ma all’intera provincia, con tutte le conseguenze e le disparità che ciò comporta in termini di elaborazione statistica e di responsabilità politiche diffuse”. Insomma, non è solo e non è tutta colpa del capoluogo e del suo sindaco, pare indicare Italia.
Diversa è, invece, la classifica sull’ecosistema urbano, centrata sulla città “e che ci vede nella stessa posizione dello scorso anno: al numero 96. In questo caso non posso che rilevare alcune performance positive che hanno direttamente a che fare con scelte amministrative compiute in questi anni. Mi riferisco, per esempio, al solare pubblico che ci vede in 28esima posizione lì dove lo scorso anno e in quello precedente eravamo 91esimi; al posto numero 34 raggiunto per le isole pedonali (eravamo al 91 due anni fa e al 93 lo scorso anno); alle piste ciclabili, dove siamo 54esimi mentre eravamo 73esimi nel 2021 e nel 2020; e, infine, al dato sui rifiuti differenziati che ci vede all’84esimo, in una risalita al ritmo di 5 posizioni l’anno rispetto alle rilevazioni dei due anni precedenti”.
Tentativo di vedere il bicchiere mezzo pieno? “No, è semplicemente l’invito a una analisi ragionata dei dati. Sarebbe un atto di trasparenza verso i cittadini e di rispetto verso la verità e gli autori delle classifiche”.




Italia si, Italia no: Spada (Pd) sposa la linea Amenta, Italia Viva “scarica” Azione

Chi sosterrebbe oggi la ricandidatura di Francesco Italia? Il sindaco uscente potrebbe contare su di una o due liste civiche, con Azione alle spalle, e certamente su Oltre di Fabio Granata. Ma tolti alcuni fedelissimi in giunta, anche tre o quattro assessori si sarebbero defilati da un impegno elettorale diretto. E questo renderebbe necessario guardare ad una coalizione ampia, il famoso campo progressista largo.
Ma tra Terzo Polo, Pd e M5s non mancano persino le voci di chi dubita sulla stessa ipotesi di ricandidatura di Francesco Italia nel 2023. Certezze? Una: Italia Viva non sosterrebbe un Italia bis. “Noi seguiremo un percorso civico, in ottica comunale. Con Azione qui non c’è dialogo e non si può dialogare se per loro il candidato sarà ancora Italia”, dice Giancarlo Garozzo, del direttivo regionale di Italia Viva. “Dalla sua giunta abbiamo preso le distanze tempo addietro, con tre assessori che si sono dimessi. Quelle critiche rimangono. Poi se il candidato non dovesse essere lui, allora tutto può succedere…”. E vale come messaggio, neanche troppo criptato, per quel campo progressista che vuol “arginare” la crescita del centrodestra.
L’attesa, al momento, è tutta per le mosse del Pd. L’apertura del presidente Paolo Amenta ha spiazzato all’interno il partito. Secondo una lettura dietrologica, però, la mossa di Amenta sarebbe “interessata” e punterebbe – secondo alcuni – ad ottenere il sostegno dei sindaci (in questo Italia e Giansiracusa, ndr) per la rielezione in Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni italiani. Paolo Amenta è vicepresidente uscente.
Il deputato regionale Tiziano Spada (Pd) mostra di non disdegnare il percorso disegnato dal presidente provinciale. “Non c’è nessun veto sul nome di Francesco Italia. Quello che serve è un centrosinistra unito, in grado di vincere. Certe logiche sono insensate”, dice intervenendo su FMITALIA. “Mettere veti sui nomi è una cosa che ho sempre voluto evitare e che non dovrebbe fare nessuno. Parliamo di politica. Se il presupposto è che il Pd esprime a Siracusa una sua candidatura e allora rifiutiamo il dialogo con Francesco Italia, questa è una posizione politica. Ma se non abbiamo un nome e chiudiamo le porte ad Italia lasciando campo libero alla desta, lo troverei poco accorto. C’è chi fa politica per vincere e chi, forse, come hobby…”, dice ancora Spada. Un pizzicotto non indolore in un Pd che si avvia senza equilibrio alla fase congressuale. “Il ragionamento di Amenta è interessante”, insiste Spada. “Apriamo un dialogo con tutte le forze, dal M5s ad Azione, ad Articolo Uno, Lealtà e Condivisione e cerchiamo di creare un fronte contro le destre. Se il Pd vuole essere serio, deve delegare le scelte a chi occupa un ruolo all’interno degli organismi. Ad oggi, comunque, non è stata assunta alcuna decisione. A breve si costituirà un comitato che gestirà anche le elezioni per Siracusa. In quella sede si entrerà nel dettaglio delle valutazioni, anche su questa amministrazione”.




Il centrodestra provoca il Pd: “Ricandidano Italia? Non hanno alternative valide…”

La po litica siracusana scalda i motori in previsione delle elezioni amministrative del 2023. Il presidente provinciale del Pd “apre” alla ricandidatura Italia ma spacca il partito; Azione, dal terzo polo, raccoglie e rilancia l’idea del campo largo progressista, con il Pd in primo piano. Messaggi contrari, però, vengono inviati al M5s: il Pd sa di non poterne fare a meno, Azione si mostra piccata per le critiche a Francesco Italia.
E il centrodestra? Dalla coalizione compatta – FdI, Fi, Lega, Udc/Dc ed MPA – punzecchiatura al confuso Pd siracusano. “Prendiamo atto che il Partito Democratico, nonostante la disastrosa esperienza amministrativa del sindaco Italia, non sappia proporre alternative serie, valide e credibili alla carica di primo cittadino. Cosa più grave, ciò che sembrerebbe una resa dei conti all’interno del Partito Democratico potrebbe, di fatto, penalizzare ulteriormente la città, le cui molteplici criticità sono state anche cristallizzate e certificate dai dati statistici, pubblicati in questi giorni, che la pongono al penultimo posto in Italia per Qualità della vita”, si legge in una nota condivisa da tutto il centrodestra siracusano. “Siracusa e i suoi cittadini hanno l’urgenza, ma soprattutto il diritto, di avere una amministrazione competente, coraggiosa, capace di riconoscere e amare la storia e le potenzialità di questo straordinario territorio. Siamo convinti che non sia possibile gestire senza programmare, pertanto la coalizione di centrodestra sta già coordinando le personalità e le energie migliori per predisporre un adeguato programma di rinascita della città”, conclude l’intervento di FdI, FI, Lega, Udc/Dc, Mpa. Nessuna indicazione, però, sui nomi. Pretattica da campagna elettorale, dopo la forte suggestione Titti Bufardeci, elegantemente rispedita al mittente, però, dal diretto interessato.

FDI. FI. MPA. LEGA. UDC/DC.




Caccia di frodo, operazione Coturnix della Forestale: sequestrati richiami illegali

Dall’inizio della stagione venatoria in Sicilia sono stati oltre 30 i servizi di controllo disposti dalla Forestale di Siracusa. In particolare, con la recente operazione “Coturnix” – disposta dall’ispettore ripartimentale Filadelfo Brogna – sono state impiegate contemporaneamente 4 pattuglie e 9 operatori dei Distaccamenti forestali di Noto e Buccheri nella notte tra l’8 ed il 9 novembre. Hanno passato al setaccio l’intera zona sud-est della provincia: Noto, Rosolini e Pachino. Sono stati confiscati 2 richiami illegali per le quaglie, abilmente occultati tra la vegetazione da cacciatori di frodo. Il Calendario Venatorio ha stabilito al 31 ottobre scorso la conclusione della caccia di tale specie.
I controlli a tutela della fauna protetta del Corpo Forestale della Regione Siciliana continueranno su tutto il territorio provinciale.

foto: alqamah.it




Emissioni di Co2, mappa globale di monitoraggio: Augusta, Priolo e…Fontanarossa

Si chiama Climate Trace ed è una organizzazione no profit composta da associazioni ambientaliste, compagnie hi tech e università internazionali. Con un proprio gruppo di ricerca ha reso disponibile online una mappa interattiva sulle emissioni di gas prodotte dai Paesi e – in molti casi – anche dai singoli impianti industriali. Per riuscirci, hanno analizzato attraverso appositi software i dati disponibili sulle emissioni di Co2 e riferiti al 2021.
L’impianto con la più emissione di Co2 al mondo, secondo i dati di Climate Trace, è l’acciaieria cinese di Zhangjigang, dello Shagang Group. Cina, India, Russia, Stati Uniti ed Europa sono le aree geografiche che si segnalano per il volume di Co2 prodotta dal sistema industriale: acciaierie, raffinerie e cementifici in vetta.
Se ci si sofferma sull’Italia, nella mappa di Climate Trace risalta la zona industriale di Siracusa, con tre cerchi blu che indicano le maggiori emissioni. La raffineria di Augusta è settima, decima quella di Priolo Nord. Al primo posto in Italia c’è l’Arcelor Mittal di Taranto, poi la raffineria Saras in Sardegna e quindi la raffineria Eni di Milazzo. Quanto alle aree metropolitane si confermano in cima alla lista delle emissioni le aree di Milano, Roma e Napoli insieme alla Pianura Padana. Curiosità: Fiumicino e Malpensa sono gli aeroporti con i livelli più alti di emissioni di Co2 ma anche Fontanarossa (Catania) viene marcato nella mappa tra quelli ad elevato impatto ambientale, finendo al 94.a posto della classifca generale italiana.
La “mappa” di Climate Trace non è ancora validata dalla comunità scientifica ma rappresenta uno strumento capace di fornire indicazioni a disposizione di tutti sulla diffusione e portata del problema delle emissioni.




Democrazia Partecipata, nuovo bando per finanziare i progetti dei cittadini

Nuovo bando di Democrazia Partecipata.

Si riferisce al 2022 e, come nelle precedenti occasioni, prevede la possibilità, per  cittadini, associazioni, comitati della città, di proporre dei progetti di miglioramento della qualità della vita ottenendone il finanziamento da parte del Comune.

Piccole somme attribuite sulla base di quello che sarà poi l’esito delle votazioni. Saranno i cittadini, insomma, come sempre, a decidere quali saranno i progetti da finanziare, in base ad una graduatoria che sarà appositamente stilata.

A disposizione 50 mila euro in totale. A poter proporre l’idea da finanziare saranno tutti i residenti nel territorio comunale che abbiano compiuto sedici anni. Le aree tematiche su cui intervenire sono Ecologia, Ambiente, Decoro Urbano, Sanità; Opere Pubbliche e Rigenerazione Urbana;  Politiche Economiche, Sviluppo del territorio; Politiche Giovanili, Scolastiche, Sociali, Pari Opportunità; Politiche culturali, sportive e promozione turistica; Cura dei Beni Comuni; Viabilità/Mobilità e Innovazione Tecnologica da realizzare sui beni di proprietà comunale. I progetti dovranno essere presentati entro il 12 dicembre mattina. Il budget per ogni progetto non dovrà superare i 15 mila euro, pari al 30 per cento della somma stanziata. La valutazione avverrà entro 90 giorni. L’avviso con tutti gli aspetti a cui attenersi e le modalità è affisso all’Albo Pretorio.