Chi sono i deputati regionali eletti in provincia di Siracusa? Attesa più lunga del previsto

“Chi è diventato deputato regionale in provincia di Siracusa?”. Ancora alle 9 del mattino un dato certo e definito non c’è. Il clamoroso ritardo nello spoglio nelle 422 sezioni provinciali riverbera nello smarrimento degli stessi candidati che chiamano le redazioni giornalistica per sapere se si hanno novità.
Ancora una volta, operazioni a rilento nel siracusano con i presidenti di seggio nella bufera. Già nella serata di ieri l’ufficio elettorale del Comune di Siracusa aveva capito le difficoltà dai seggi, con dati mancanti o riportati in maniera non corretta. Funzionari e dirigenti si sono mossi in soccorso di questo o di quel presidente di seggio, fornendo chiarimenti e indicando il da farsi.
Il problema, però, non è limitato al solo comune capoluogo, dove eppure già le amministrative del 2018 avevano fatto suonare qualche campanello d’allarme, guardando alla guida delle operazioni di spoglio ed alla fase di verbalizzazione dei risultati nei vari seggi. Le “buste” elettorali di Francofonte sono arrivate in tribunale, a Siracusa, solo alle 6 di questa mattina. Nella tarda notte quelle di Augusta. Insomma, difficoltà distribuite a nord ed a sud mentre le altre province hanno quasi completato spoglio e le comunicazioni nella notte, fornendo una indicazione più o meno definita di eletti e delusi.
L’unica certezza “siracusana” è l’elezione di Carlo Auteri, secondo nella lista di FdI alle spalle dell’asso pigliatutto Luca Cannata che opterà per il seggio romano. Si libera così il seggio per il secondo in lista, ovvero – come detto – Auteri. Alle due di notte, lo stesso neo deputato regionale pubblica una foto sui social per ringraziare gli elettori. Per il resto, grande incertezza. Un seggio al M5s di Siracusa (Gilistro o Pasqua?), un seggio per De Luca (Ferro o Fiumara?) e per gli altri due seggi provinciali bagarre tra Pd (Spada, Stefio o Cutrufo?), FI (Gennuso, Bandiera?), Prima l’Italia (Vinciullo o Cafeo?) ed Mpa (Carta o Bonomo?).
Una serie di punti interrogativi francamente sorprendente a venti ore dall’avvio delle operazioni di spoglio. Sul sito del servizio elettorale regionale, alle 9.30 sono 120 (su 422) le sezioni scrutinate in provincia di Siracusa.
Le principali criticità, secondo fonti che provengono dagli uffici elettorali comunali, avrebbero riguardato l’attribuzione dei voti di lista regionale e quelli al candidato presidente. Due dati differenti e con un impatto diverso sul computo delle percentuali per l’attribuzione dei seggi su base provinciale. Nella tarda notte finalmente sarebbero state risolte le problematiche, con i dati caricati e trasmessi alla Prefettura. A metà mattina attesi i dati ufficiali. A quasi 24 ore dall’avvio dello spoglio.




“Lei non vota qui…”: cambia la residenza, cambia la sezione ma l’elettore non lo sa

Erano andati al seggio per votare ma, una volta all’interno del seggio, hanno scoperto di non “esistere” nel registro elettorale di quella sezione, eppure indicata nella loro tessera elettorale. Sono decine le segnalazioni ed i racconti di questo tipo, raccolti dalla redazione di SiracusaOggi.it. Cosa è accaduto?
Succede che chi ha cambiato residenza nelle settimane scorse, non ha ancora ricevuto il talloncino adesivo che riporta la nuova sezione in cui votare. Rimasti fuori dall’ultima revisione dinamica, figurano votanti altrove negli elenchi ma senza che la stessa comunicazione della variazione sia ancora arrivata al loro domicilio. Ironizzando, si potrebbe dire “votanti altrove a loro insaputa”.
“Ci è stato impedito di esercitare il diritto di voto”, ruggisce qualcuno. Fonti vicine all’ufficio elettorale del Comune di Siracusa spiegano, però, che non c’è stata alcuna lesione di diritti. Sarebbe bastato – indicano – raggiungere l’ufficio elettorale di San Giovanni e richiedere il duplicato della tessera elettorale. Questa avrebbe certamente riportato la giusta sezione, in base al nuovo indirizzo di residenza. In diversi, però, avrebbero piuttosto preferito tornare a casa dal seggio “sbagliato”, senza la benchè minima volontà di ritrovarsi in fila a San Giovanni e poi – magari – anche nella nuova sezione. Quanti voti andati perduti così? Difficile dare un dato certo. Al momento – nel solo capoluogo – è verosimilmente corretto parlare di qualche decina.




Il senatore Nicita festeggia a Siracusa e il Pd adesso incrocia le dita per Glenda Raiti

L’occasione della “chiusura” del comitato elettorale di Antonio Nicita in corso Gelone a Siracusa, si trasforma in occasione per far festa al neo senatore. Rientrato ieri da Roma, dove era volato per impegni lavorativi, ha trovato amici torici e sostenitori ad attenderlo. Nel suo primo intervento da candidato eletto, ieri pomeriggio, Nicita ha già preannunciato una opposizione rigorosa ed attenta. E con un post sulla sua pagina social ha difeso la condotta di Enrico Letta.
Ad attenderlo impazienti, tra gli altri, il presidente provinciale del Pd, Paolo Amenta. E poi quel Bruno Marziano che è stato uno dei perni della corsa elettorale di Antonio Nicita. Pur se “sfasciato” (parole di Amenta su FMITALIA) il Partito Democratico siracusano riesce comunque a portare a casa l’elezione di un senatore e di un deputato regionale, il giovane Tiziano Spada. Proprio Marziano, scherzando, si lascia sfuggire un “forse non siamo così sfasciati” che da ancora una volta la misura delle distanze tra anime e correnti. In ogni caso, nulla rovina la festa. Una festa che potrebbe addirittura diventare ancora più ampia se, in base alle decisioni di Barbagallo, dovesse aprirsi uno spazio verso Roma anche per Glenda Raiti.




Prestigiacomo, il giorno dopo: “Ho perso ma non è una bocciatura. Resto in campo con FI”

“Mi devo arrendere ai numeri. Il mio seggio non è scattato”. Inizia così il lungo messaggio di Stefania Prestigiacomo, affidato ai social poche ore dopo la mancata rielezione. Due volte ministro, curriculum da politico di razza, in Parlamento dal 1994 e – al di là di simpatie e antipatie di parte – comunque determinante per la provincia di Siracusa in tutte quelle vicende che sono approdate a Roma, dal nuovo ospedale alla Camera di Commercio.
A corredo del suo post, Stefania Prestigiacomo sceglie una foto con Silvio Berlusconi. E proprio al presidente di Forza Italia rivolge un ringraziamento. “In un giorno non facile per me, ha saputo farmi sentire la sua vicinanza e darmi la carica”. Un pensiero alla famiglia e poi la promessa: “Io resto in campo, al servizio dell’unico partito in cui ho militato, un partito che mi ha dato tanto e a cui ho dato tanto e con il quale intendo proseguire il mio impegno”.
In poche righe presenta poi la sua analisi del risultato. “Ho conquistato 107.000 mila consensi per Forza Italia nel collegio plurinominale del Senato della Sicilia orientale, 3000 in meno dei voti del collegio della Sicilia occidentale dove è scattato il seggio. Nella mia circoscrizione sono stati determinanti i consensi del messinese Cateno De luca che in Sicilia orientale ha preso da solo il 17% dei voti. In Sicilia occidentale il 7%. Peccato tantissimi voti del tutto inutili, buttati via. Voti contro più che voti per costruire. E poi c’è stato il ritorno demagogico dei Cinquestelle che hanno incassato il voto dei percettori del reddito di cittadinanza”, analizza la Prestigiacomo a cui il partito ha chiesto una candidatura di sacrificio in un collegio “difficile”, forse mancandole di rispetto per il rango stesso della candidata.
“Penso di avere fatto il mio dovere, ma non è bastato e ovviamente sono molto dispiaciuta che non sia scattato il seggio per il quale ho combattuto una battaglia politica tenace, faticosa ma di una fatica bella. Oggi voglio ringraziare di cuore innanzi tutto i sostenitori e i militanti di Forza Italia Siracusa, Catania, Messina, Enna e Ragusa, con i quali ho vissuto la più bella e difficile campagna elettorale che mi ha regalato tanta umanità e passione politica. Faccio politica da tanti anni e so che nelle elezioni si vince e si perde. Ho perso, ma non mi sento bocciata come qualcuno troppo frettolosamente stamane ha scritto. Anzi mi sento cresciuta”.




L’incidente negli impianti Lukoil: stabile l’operaio ustionato, scioperano i metalmeccanici

Sarebbero stabili le condizioni dell’operaio rimasto ustionato ieri mattina mentre lavorava all’interno degli impianti Lukoil Sud. Il lavoratore dell’azienda metalmeccanica Ro.Da, è stato trasportato in ambulanza a Palermo, dove sarebbe stato stabilizzato, sebbene la prognosi resti riservata.

Intanto questa mattina, come annunciato ieri, subito dopo l’incendio divampato sotto un ponteggio, i metalmeccanici della zona industriale siracusana hanno incrociato le braccia. Ferme anche le autobotti. E’ ancora presto per parlare di percentuali, ma si tratterebbe di adesione massiccia.

Una delegazione delle organizzazioni sindacali,  Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil , con i segretari Angelo Sardella – Antonio Recano – Giorgio Miozzi, è stata ricevuta in prefettura.

La richiesta dei sindacati è quella di riattivare il tavolo che dal 2018 non si riunisce. Il prefetto è stato sollecitato a farsi carico di una situazione particolarmente delicata, “non solo per ragioni di sicurezza- fa presente Recano- ma perché il confronto deve essere costante anche su altre variabili da cui potrebbe dipendere il futuro lavorativo di migliaia di famiglie: dalla questione sanzioni alla vicenda, in questo caso tutta locale, Ias-. Non dimentichiamo che questo potrebbe avere ripercussioni serie anche in termini di ordine pubblico”.




Belvedere e Tremilia con i rubinetti a secco, arriva l’autobotte. Guasto sulla condotta

Un autobotte per rifornire di acqua i residenti delle zone di Belvedere e Tremilia, con i rubinetti a secco dopo il guasto alla condotta principale del serbatoio di Belvedere. Le squadre tecniche di Siam, la società che si occupa del servizio idrico, sono a lavoro da diverse ore. L’intervento su strada, tra Epipoli e Belvedere, causa anche un rallentamento nel traffico veicolare da e per Belvedere. L’autobotte staziona su piazza Bonanno, nel centro di Belvedere.
Gli abitanti delle zone interessate hanno utilizzato bidoncini e contenitori, per prelevare l’acqua utile a far fronte alle più urgenti necessità domestiche. “Non è la soluzione al problema e al disagio vissuto dai cittadini, ma è un modo per cercare intanto di tamponare la situazione, in attesa che venga completata la delicata e difficile attività di riparazione del guasto in corso”, spiega una nota stampa di Siam.
L’autobotte era stata utilizzata quasi un anno addietro in Borgata, a Siracusa, sempre a causa di una serie di guasti su di una rete idrica comunale vetusta, che nessita prima possibile di interventi massicci di riqualificazione.




I Nas in Ortigia: alimenti in cattivo stato di conservazione, scattano sequestro e denuncia

Sequestro della merce, deferimento all’Autorità Giudiziaria e sanzione per un ammontare complessivo di 9 mila euro per il titolare di un locale pubblico di Ortigia.

I Nas di Ragusa, impegnati nell’isola per contrastare le frodi alimentari, sono tornati in azione insieme al personale tecnico del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della locale ASP, rilevando gravi carenze igienico-sanitarie presso un’attività di somministrazione alimenti. Per l’esercizio è scattato il provvedimento di chiusura dei locali per le criticità rilevate in materia di igiene e sanità; inoltre presso il deposito di pertinenza sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione destinati alla successiva somministrazione agli avventori.
Al titolare dell’attività commerciale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 9.000 euro, oltre al sequestro della merce e al deferimento all’Autorità Giudiziaria del capoluogo.

I carabinieri non hanno fornito elementi che possano far risalire al nome dell’esercizio pubblico.




Sbarco nel Siracusano: 78 migranti siriani a Portopalo di Capo Passero

Sbarco questa mattina a Portopalo di Capo Passero.

Accompagnati da una motovedetta della Guardia Costiera, sono approdati sulle nostre coste 78 migranti di nazionalità siriana.
Uno di loro, per via di una sospetta frattura ad una caviglia, è stato condotto presso l’ospedale di Noto.
Per le prime incombenze sul posto dello sbarco , impegnati anche i carabinieri e la Guardia di Finanza, oltre al personale di Polizia e sanitari dell’USMAF e ASP.

Foto: repertorio




Incendio nello stabilimento Lukoil Sud: due feriti, uno in prognosi riservata

Incendio negli impianti Lukoil Sud, nella zona industriale di Siracusa. Secondo i primi elementi che trapelano, le fiamme sarebbero divampate all’interno dell’impianto 100. Il fuoco avrebbe causato due feriti, uno dei quali verserebbe in gravi condizioni a causa delle ustioni riportate.I medici si sarebbero riservati la prognosi.  L’altro lavoratore avrebbe, invece, riportato contusioni al ginocchio, forse mentre tentava di mettersi in salvo.

Duro il commento dei segretari provinciali  Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil , Angelo Sardella – Antonio Recano – Giorgio Miozzi, che annunciano per domani uno sciopero e  ricordano come “in Italia ogni 15 secondi 153 lavoratori subiscono un infortunio, che non è mai la conseguenza di fatalità ma di mancanza di rispetto, da parte delle imprese, delle procedure e delle regole di sicurezza. La rabbia e la paura per il crescere della frequenza con cui si stanno verificando questi eventi ci spinge ad
alzare, ancora di più, il livello della mobilitazione contro quello che è diventata una vera
emergenza sicurezza che oggi ha coinvolto 2 lavoratori della Ro.Da azienda metalmeccanica
che opera nelle manutenzioni (uno con ustioni al viso e l’altro con una contusione al ginocchio).
Troppo spesso questi eventi mostrano l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione e delle
misure necessarie per garantire l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori. Troppo spesso- l’opinione della Cgil-  le condizioni di lavoro vengono messe in secondo piano sottovalutando la  necessità della prevenzione. Troppo spesso la formazione e gli interventi di sensibilizzazione sul tema e la messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro vengono ritenuti dei costi e non invece degli investimenti sulle
persone e sul loro futuro. Il diritto alla vita di un lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare. La vita delle persone, il lavoro e le condizioni in cui si svolge, non possono essere subordinate all’interesse economico e al profitto. Deve essere previsto e preteso che le imprese seguano criteri di qualificazione e che siano applicati solo i contratti collettivi di lavoro stipulati da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di appalti, pena l’esclusione dalle gare.
E’ essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza –(INL, ASP, INAIL)
– nelle aziende in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione di coordinamento
tra questi istituti che coinvolga anche le parti sociali.
In questo senso Fim Fiom Uilm proclamando, per la giornata di domani, lo sciopero dei
lavoratori dell’indotto e chiedono ancora una volta al Prefetto di riattivare il tavolo
tecnico sui temi del lavoro e della sicurezza insediatosi presso la prefettura nel 2018.




Luca Cannata, (Fratelli d’Italia): “Pronto a lavorare da deputato per tutta la provincia”

La certezza per lui è arrivata già nella notte. Una torta, poco dopo le 2:00 della notte scorsa, con su scritto “Complimenti, onorevole”. E in effetti Luca Cannata è pronto per fare il suo esordio in Parlamento con Fratelli d’Italia. “Siamo molto contenti-commenta l’ex sindaco di Avola- Abbiamo vinto bene, un po’ dappertutto, con numeri equilibrati. Abbiamo fatto grandi numeri in provincia. Ero forte anche su Augusta, battendo la candidata del luogo, l’ex sindaco Cettina Di Pietro. Era giusto che perdesse, non meritava di essere eletta”.

Ha aderito al partito quando era al 3,5%. “Alle Europee-Cannata ripercorre velocemente le ultime tappe del suo cammino in Fratelli d’Italia-  abbiamo poi fatto crescere notevolmente il partito, proprio con la mia candidatura – Lavoriamo per il territorio intero, inutile che qualcuno cerchi di non farci godere la bellissima vittoria. Abbiamo dimostrato di lavorare per tutta la provincia. Ovvio che quando ero sindaco di Avola, io lavorassi per il mio comune. Il mio impegno adesso si sposta sulle nuove competenze ed esigenze”.

Sulla débacle di Stefania Prestigiacomo, Cannata esprime un certo dispiacere, “che subentra quando perdiamo qualcuno del nostro territorio”.

Sulla scelta che Cannata intende compiere, nel caso di numeri importanti anche alla Regione, l’ex sindaco non si sbilancia ma sembra chiaramente propendere per Roma.

Intanto, mentre si fanno i conti e si attendono i risultati delle elezioni regionali, si fa sempre più strada la possibilità che nel nuovo governo regionale, qualora targato Renato Schifani, si possa prospettare il ritorno di un siracusano: Titti Bufardeci, proprio spinto da Luca Cannata, che con l’ex assessore regionale e sindaco di Siracusa ha mosso i primi passi nella politica.