Sanita, da ottobre attivo al Pta/Rsa di Pachino servizio di radiologia

Da giorno 1 ottobre nel Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) di Pachino sarà attivo il servizio di Radiologia. Lo conferma l’Asp di Siracusa che spiega inoltre come il servizio “garantirà l’esecuzione della diagnostica radiologica ai pazienti in degenza nella RSA e prossimamente anche agli utenti esterni”.
Radiologia trova posto al secondo piano del PTA/RSA con sala accettazione, sala di attesa, sala di diagnostica con apparecchiature radiologiche digitali ed ecografiche di ultima generazione, sala di refertazione, servizi e stanze per il personale medico, tecnico ed infermieristico.
I pazienti ospiti della RSA non dovranno quindi più sopportare il disagio del trasferimento in ambulanza presso i servizi di radiologia di altri presidi ospedalieri. Con l’assegnazione di ulteriori ore di specialistica ambulatoriale, il servizio “sarà esteso prossimamente agli utenti esterni ampliando l’offerta radiologica nel territorio della zona sud”, annuncia l’Asp.
L’attivazione del nuovo servizio di radiologia a Pachino rientra tra le azioni previste nel piano provinciale di ridistribuzione dell’offerta della diagnostica radiologica territoriale di base.
“Sono soddisfatta per l’apertura del reparto radiologia presso la Rsa di Pachino”, dice il sindaco di Pachino, Carmela Petralito. “Avevo già preannunciato questo servizio e ringrazio i dirigenti dell’Asp di Siracusa, ai quali torno a chiedere la possibilità che questo importante potenziamento della struttura di Pachino possa essere fruito dai pazienti del Pte e sono fiduciosa che questa richiesta verrà accolta a breve”.




Un centro sportivo pubblico alla Pizzuta: rugby ed un polivalente al chiuso. I dettagli

Il Pnrr ha in dote per Siracusa anche la concreta possibilità di dotarsi di nuovi impianti sportivi pubblici. Nell’ambito della Missione 5 del grande piano di ripartenza, il Comune di Siracusa si è visto finanziato un progetto relativo alla costruzione di un centro sportivo tra viale Epipoli e traversa Pizzuta. Il decreto di finanziamento destina all’opera 1,5 milioni di euro.
Non c’è ancora un progetto esecutivo, ma lo studio di fattibilità tecnico-economica “disegna” bene l’intervento da realizzare. Al centro della nuova struttura c’è un campo da rugby, impianto non ancora presente nell’intera provincia di Siracusa. Prevista una tribuna che, al suo interno, ospiterà spogliatoi, servizi igienici, locali tecnici, magazzini ed infermeria. Un sarà destinato – secondo l’idea iniziale – ad attività ludico-ricreative e di ristorazione. E’ prevista anche la costruzione di una struttura tensostatica da utilizzare per praticare pallacanestro e pallavolo al coperto.
Alla luce dell’attuale crisi energetica, le nuove costruzioni sono immaginate come autosufficienti, attraverso il ricorso a moduli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e solari-termici per l’acqua calda. A tracciare il perimetro del nuovo centro sportivo sarà una pista in terra battuta per praticare jogging/running. Secondo una prima stima, dovrebbe avere lunghezza pari a circa 1.000 metri.
Per accelerare l’affidamento dei lavori, Palazzo Vermexio potrebbe optare per la formula dell’appalto integrato in modo da accorciare tutta la trafila burocratica di uno step, accorpando i servizi di progettazione e quelli di costruzione ad una unica ditta e con un unico passaggio.
Secondo le regole del Pnrr, i lavori dovranno avere inizio entro il 31 dicembre del 2023 per concludersi entro il 31 dicembre del 2026.




Maltempo, come stanno i canali di gronda? Fanusa, Pantanelli e Capocorso: il “piano Pantano”

Prime piogge e primi disagi a Siracusa. Alcuni purtroppo cronici, come nel caso del Villaggio Miano alle prese anche questa mattina con qualche problema su strada, con acqua alta qualche centimetro. Il ricordo dei danni causati dalle piogge dello scorso anno è ancora vivido e questa prima, vera perturbazione autunnale mette subito in guardia sulla necessità di opere di prevenzione.
Enzo Pantano, assessore alla Protezione Civile, assicura che l’attenzione sul tema è massima. “Abbiamo iniziato da tempo la pulizia di canali e caditoie. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato dei sopralluoghi per individuare quelle che sono le criticità attuali”. Le maggiori puntano verso la Fanusa e via Verne. Lo scorso anno, i residenti rimasero “isolati” per diversi giorni, con l’area allagata e la grande mobilitazione della Protezione Civile regionale. Emerse, in quella occasione, in tutta la sua gravità la condizione dei canali di scolo scavati nel terreno e spesso occlusi per presenza di rifiuti, terra ed altri detriti se non direttamente tappati per interventi dell’uomo, con una urbanizzazione selvaggia che non sempre ha tenuto conto delle caratteristiche del territorio.
“Stiamo per iniziare con la pulizia di canali di competenza consortile e provinciale”, assicura Pantano.
Il tema è stato affrontato ieri sera nel corso di una riunione con le associazione della zona sud del capoluogo. “Dobbiamo mitigare il rischio esondazioni, in caso di forti piogge. Interverremo zona Capocorso, Pantanelli, ovviamente Fanusa. Nei prossimi giorni saremo in grado di fornire ulteriori dettagli su tempi e programma di intervento”.
Per quel che riguarda fiumi e corsi d’acqua, ieri la Regione ha emanato una direttiva per la cura e la manutenzione della vegetazione negli alvei. Gli uffici dell’Autorità di bacino hanno definito il provvedimento, destinato tra gli altri a comuni, città metropolitane e consorzi comunali. La direttiva punta a raggiungere un duplice obiettivo: coniugare il mantenimento della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua con la tutela della vegetazione fluviale.

La Protezione Civile interviene alla Fanusa, lo scorso anno




Nuovo Direttore Generale per Isab: è il quarantenne Eugene Maniakhine

Presentato ufficialmente il nuovo Direttore Generale di ISAB S.r.l. , Eugene Maniakhine.

La presentazione ha avuto luogo alla presenza del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Vice Presidente per Oil Refining, Petrochemicals and Gas Processing del Gruppo LUKOIL, Rustem Gimaletdninov.

Eugene MANIAKHINE, 40 anni, laureato in Economia e Commercio presso Università di Ginevra, MBA in Business Administration and Management (IMD Business School EMBA, Svizzera).
A partire dal 2008 ha ricoperto diversi ruoli apicali presso varie società del Gruppo Lukoil. A partire dal 2008 ha ricoperto diversi ruoli apicali presso varie società del Gruppo Lukoil in Olanda, Svizzera.
Dal 2018 ricopriva il ruolo di Vicedirettore Generale per Affari e Finanza in ISAB.
La sua nomina risale al 16 settembre scorso.

ISAB S.r.l. è una società a responsabilità limitata italiana facente parte del gruppo LUKOIL,
controllata al 100% da LITASCO SA (Svizzera), controllata al 100% da LUKOIL INTERNATIONAL
GmbH (Austria), controllata al 100% da PAO “LUKOIL” (Russia). Conta circa mille dipendenti diretti e circa 2 mila nell’indotto, tra diretti e indiretti. Un fatturato che nel 2021 è stato di circa 1,2 miliardi di euro. Nel primo semestre del 2022 Isab ha lavorato grezzo e semilavorati per  5,5 milioni di tonnellate e prodotto energia elettrica  da impianto IGCC per circa  500 MW da gas di sintesi derivato da asfalto.

 




Sospesa l’attività di un ristorante di Ortigia, i Nas: “gravi violazioni igienico-sanitarie”

Sospensione temporanea per un’attività di ristorazione di Siracusa. E’ stata disposta dai Nas di Ragusa, dopo un controllo effettuato insieme ai tecnici dell’Asp aretusea. La misura si è resa necessaria perchè – spiegano i Carabinieri in una nota – sono state accertate “gravi violazioni in materia di igiene e sanità riscontrate nelle cucine del ristorante, violando il ‘pacchetto igiene’ introdotto con il Regolamento europeo 852/2004”. Il ristorante si trova nel centro storico di Ortigia, nei pressi di via Roma. Al titolare dell’attività commerciale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 4.000 euro.




Covid, il report settimanale: in Sicilia sempre meno positivi, nel siracusano -12.14%

Nella settimana dal 12 al 18 settembre si registra in Sicilia un ulteriore decremento delle nuove infezioni covid ed un’incidenza pari a 6033 (-7.5%), con un valore cumulativo di 136/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale ha interessato le province di Messina (190/100.000 abitanti), Siracusa (153/100.000) e Catania (130/100.000). In provincia di Siracusa sono stati 586 i nuovi positivi contro i 667 della settimana precedente (-12.14%).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 ed i 69 anni (167/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (168/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione (*).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale i dati del report fanno riferimento alla settimana dal 14 al 20 settembre. Nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,97% mentre hanno completato il ciclo primario di vaccinazione 68.843 bambini, pari al 22,34%. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,76% del target regionale. Ha ultimato il ciclo primario l’89,43% del target. I vaccinati con terza dose sono 2.763.067 pari al 72,30% degli aventi diritto.
Dal 1 marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose per gli over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e dal 13 luglio è stata estesa agli over 60 ed alle persone ad elevata fragilità over 12 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo). Dal 1 marzo sono state effettuate complessivamente 107.095 somministrazioni di quarta dose di cui 103.547 a soggetti over 60.
Si segnala l’ultima circolare del Ministero della Salute, n° 38309 del 07/09/2022, che ha autorizzato la somministrazione della dose booster – con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1 – agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 in attesa della prima dose booster includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza.
L’Osservatorio epidemiologico regionale sottolinea che a causa di difficoltà tecniche dovute ad un aggiornamento dei sistemi informatici, “i dati sulle ospedalizzazioni di questa settimana potrebbero non corrispondere all’effettivo carico assistenziale”.




Un incontro per una futura collaborazione: delegazione della Tanzania in visita all’Asp

Una delegazione proveniente dalla Tanzania ha incontrato questa mattina il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. A comporla, esponenti della sanità e della conferenza episcopale del Paese africano. Hanno scelto il siracusano per proporre future forme di collaborazione, mirate alla formazione specialistica di personale medico e tecnico sanitario della Tanzania nei presidi ospedalieri della provincia.
A comporre la delegazione il direttore generale del Bugando Medical Centre di Mwanza, Fabian Massaga,
monsignore Paul Steve Chobo, delegato della Conferenza episcopale tanzaniana per l’ospedalità cattolica e padre Alex Nduwayo, funzionario amministrativo del Bugando Medical Centre. Ad accompagnarli, il direttore dell’Anatomia Patologica dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Rosario Tumino, consulente patologo volontario del Bugando Medical Centre di Mwanza.
Il dg Ficarra ha accolto la proposta per una possibile partnership con l’Asp di Siracusa, avanzata dal direttore generale del BMC Massaga, assicurando tutta la propria disponibilità per gli aspetti burocratici e autorizzativi della Regione Siciliana e li ha invitati a formalizzare subito la proposta.
Il BMC è il secondo ospedale più grande della Tanzania. E’ gestito dalla chiesa cattolica tanzaniana e dal governo tanzaniano. Ha 1000 posti letto su un bacino di utenza di 18 milioni di abitanti, varie branche specialistiche e una componente universitaria per medicina, tecnici di laboratorio biomedico e scienze infermieristiche.




Toro finisce in un canalone, lo spettacolare soccorso dei Vigili del Fuoco: il video

Spettacolare salvataggio di un toro, finito in un canalone poco fuori Carlentini. Il grosso animale si era allontanato dall’area di pascolo, finendo nel canalone da cui non riusciva più a risalire. L’allevatore ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati con l’elicottero Drago 146, del reparto volo di Catania.
I soccoritori lo hanno raggiunto calandosi con il verricello. Lo hanno quindi assicurato con un cavo in acciaio e le cinghie di protezione, utili a limitare il rischio di ferire il toro durante il trasporto. In questo modo, l’elicottero lo ha riportato in superficie dove l’animale è stato poi liberato. Le immagini del salvataggio:




Presidenti di seggio, all’Urban Center un “corso di formazione” a tre giorni dalle elezioni

Un pomeriggio interamente dedicato alla formazione dei presidenti di seggio, in vista delle prossime elezioni nazionali e regionali, è stato tenuto all’Urban Center su iniziativa del comune di Siracusa. L’incontro, al quale hanno aderito circa 130 persone, è stato di carattere tecnico-pratico per illustrare le procedure che ci si troverà ad applicare durante tutto l’arco dell’impegno – dall’insediamento dei seggi fino allo scrutinio delle schede – e alcuni casi concreti di espressioni di voto che potrebbero rivelarsi di dubbia interpretazione. Il corso è stato organizzato dagli uffici Formazione ed Elettorale.
​Ad aprire la riunione è stata la segretaria generale del Comune, Danila Costa, seguita poi dagli interventi di Rosario Pisana, dirigente del settore Anagrafe e stato civile, e da Loredana Dugo, capo del Servizio elettorale. Gli aspetti più strettamente operativi sono stati illustrati da Gaetano Azzia, per quanto concerne le Regionali, e da Giorgio Zito, per l’elezione dei deputati e dei senatori. I temi approfonditi dai due relatori sono stati le operazioni di scrutinio, la verbalizzazione e la composizione dei plichi. Successivamente, con l’aiuto di alcune slide, sono state affrontate le varie possibilità di espressione del voto che potrebbero trovarsi nelle schede e che potrebbero necessitare di interpretazione. La parte finale del corso è stata dedicata alle domande dei presidenti di seggio.
​L’iniziativa, unica in tutta la provincia e tra le pochissime in Sicilia, ha ricevuto i complimenti della Prefettura.




Isab Lukoil “vede” l’embargo: politica timida, rumors su vendita, un miracolo come speranza

La vicenda Isab-Lukoil agita da settimane la zona industriale siracusana. Nonostante gli allarmi ed i segnali evidenti, fino ad ora il governo italiano non ha adottato alcuna soluzione. Una linea attendista, tra Sviluppo Economico e Transizione, che atterrisce ancora di più le migliaia di lavoratori che operano nell’indotto del grande polo siracusano.
Il caso è finito oggi sul New York Times, che si occupa della vicenda nella sua edizione online. Patricia Cohen racconta ai lettori d’oltreoceano “Come un incombente embargo del petrolio potrebbe devastare una piccola città italiana”. Il riferimento è a Priolo ed in generale alla provincia di Siracusa. “La più grande raffineria italiana, di proprietà della russa Lukoil, ha perso finanziamenti a causa delle sanzioni. Ora, affronta il taglio della sua fornitura di greggio, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro”, racconta ancora il sommario del lungo articolo che ricostruisce gli ultimi mesi di crisi, acuita dalle sanzioni internazionali alla Russia sino all’embargo. “Chiunque vinca le elezioni erediterà le ricadute dell’embargo petrolifero – scrive la Cohen sul Nyt – ma nel frattempo, la situazione sta diventando urgente. Per rispettare la scadenza del 5 dicembre per porre fine alle importazioni via mare, l’impianto dovrebbe iniziare a prepararsi per una chiusura a novembre e interrompere le consegne. Varie figure, tra cui il ministro dell’ecologia uscente, hanno menzionato la possibilità di nazionalizzare la raffineria”. Ipotesi che fonti vicine ad Isab Lukoil liquidano come “assurde”. Per Claudio Geraci, vicepresidente di Confindustria Siracusa e direttore relazioni esterne di Isab Lukoil, la pista realmente praticabile era quella della concessione di linee di credito garantite dallo Stato. La sensazione, alla luce dell’incertezza politica presente e futura, è che tutto sia affidato ad un miracolo dell’ultimo minuto. Come anche il NYT riporta.
Ci sarebbe invero l’ipotesi vendita ad operatori non russi, peraltro caldeggiata secondo l’Ansa dal ministro Cingolani. Secondo il Financial Times sarebbero interessate alla grande raffineria siciliana Crossbridge Energy Partners, Vitol ed Equinor. “Nel 2021 la Crossbridge Energy Partners – ricorda il quotidiano della City- ha acquisito una vecchia raffineria della Shell in Danimarca”. Per il Financial Times, ci sarebbero stati contatti. Nessun commento ufficiale da parte del trader newyorkese. Diverse fonti locali riportano invece il “no” ad ogni ipotesi di vendita da parte del nuovo presidente del cda Isab, Rustem Gimaletdinov. Insomma, nulla di concreto all’orizzonte, neanche su questo fronte.
Il New York Times ha chiesto anche il parere di Lucrezia Reichlin, professoressa di economia alla London Business School e fondatrice a Siracusa della Ortygia Business School. “Il governo italiano probabilmente ripiegherà su una misura tappabuchi familiare e costosa: l’assistenza pubblica per i dipendenti che perdono il lavoro”, l’opinione della studiosa che non crede che l’attuale classe politica italiana abbia ambizione e visione tale da comprendere l’opportunità di spingere sul terreno della transizione.
Se chiude Isab, si ferma la zona industriale siracusana. Vale a dire che cadrebbe una delle principali aree di raffinazione dell’intero Paese. Un asset energetico che sparisce, in piena crisi energetica. La stessa sicurezza energetica dell’Italia è a rischio. Simone Tagliapietra, senior fellow di Bruegel, un gruppo di ricerca a Bruxelles, sentito a proposito dal New York Times non ha dubbi. “Non possono lasciare che la raffineria chiuda. Si deve garantire la fornitura di prodotti petroliferi, principalmente al Sud Italia”.

Qui l’articolo integrale del New York Times