Anche a Siracusa la Fancy Women Bike Ride: le donne celebrano la gioia di andare in bici

A Siracusa come in oltre 20 città di tutto il mondo.

Il 18 Settembre torna, nel decennale, la Fancy Women Bike Ride. Appuntamento annuale, legato al movimento, guidato da donne, che celebra la gioia di andare in bicicletta ed il bisogno delle donne di riappropriarsi dello spazio pubblico.

Come nelle scorse edizioni, si tratterà di quella che le organizzatrici descrivono come  “un’effervescente celebrazione della vita, sotto forma di una “critical mass” in bicicletta che avrà luogo simultaneamente  in più di 200 città in tutto il mondo, comprese Vancouver, New York, London, Parigi, Berlino e Istanbul. La Fancy Women Bike Ride dà alle donne un’opportunità di essere visibili nella società e di mostrarsi per ciò che sono, con tutti i loro colori, al contempo sensibilizzando la cittadinanza sul bisogno di creare infrastrutture sicure per la ciclabilità nelle città di tutto il mondo”.ù

A Siracusa. la pedalata arriva alla sua seconda edizione. La organizza Pernilla Vall, di origine svedese ma siracusana d’adozione e ciclista urbana, da sempre.

“Mi ricordo-confida Pernilla-  che appena mi sono dimessa dal posto di lavoro a Ravenna per trasferirmi in Sicilia, hanno firmato qui i provvedimenti per le nuove ciclabili. Mi è sembrato un segno del destino. Ho sempre pensato che l’uso della bici pere gli spostamenti in città sia possibile”

L’appuntamento è fissato per domenica 18 settembre alle 17.00 (partenza) dal Foro Siracusano (I Villini). Il percorso, con diverse pause, durerà circa un’ora e mezza. Una pedalata lenta e festosa, per partecipare alla quale il requisito è “vestirsi a festa”, rendersi visibili, cioè, anche con fiori, palloncini, cuori.

Al termine della pedalata, alla Pro Loco di Piazza Santa Lucia, si svolgerà un incontro con Carmela Pupillo ed Enrica De Melio. Si parlerà di donne forti, nel presente e nel passato.

 




Hashish sotto la cisterna condominiale: unità cinofile in azione a Pachino, scatta il sequestro

Significativo il quantitativo di droga sequestrato ieri pomeriggio dalla polizia di Pachino, insieme ai cinofili della Questura di Reggio Calabria.

Nel  corso di servizi del territorio finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, i poliziotti hanno concentrato la loro attenzione sulla zona di via Mascagni.
Nel corso dell’attività, sotto una base di acciaio posta a sua volta sotto la cisterna di acqua degli spazi condominiali comuni, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 287,61 grammi di hashish. Le indagini proseguono per risalire alla provenienza della droga sottratta ai pusher.




Compra un pc online senza mai riceverlo: denunciati per truffa un 58enne ed un 26enne

Avrebbero venduto su un sito di vendite online un pc, ottenendo dall’ignaro acquirente un pagamento di 356 euro, salvo poi sparire senza inviare alcunché.
A seguito di celere attività investigativa, gli agenti del Commissariato di Pachino hanno denunciato per il reato di truffa un uomo di origine irachena di 58 anni e un giovane del Bangladesh di 26 anni, residenti rispettivamente in provincia di Milano ed in provincia di Napoli.




Che fine farà il Cinque Piaghe? Comune ed Asp i due proprietari del complesso che si sfalda

Il grande complesso dell’ex Cinque Piaghe, una volta anche sede dell’ospedale civile, rischia di sbriciolarsi? A guardare dall’esterno, qualche preoccupazione viene. Situato a poca distanza da piazza Duomo, tra via delle Vergini e via della Conciliazione, si presenta ad un primo sguardo in evidente, ed apparentemente inarrestabile, deterioramento.
Su via delle Vergini, sulla sommità cresce rigogliosa della vegetazione e quelli che sembrano essere persino degli alberelli. Le reti di contenimento piazzate a protezione del prospetto raccolgono quotidianamente cocci ed i residui di uno sfarinamento continuo che non conosce sosta. E non va meglio su via della Conciliazione, dove anni addietro vennero inseriti rinforzi e tiranti in ferro per assicurare la tenuta dell’edificio.
Il grande complesso è diviso quasi a metà tra Comune di Siracusa ed Asp. Non sono note quali politiche di recupero abbiamo nei loro piani i due enti pubblici. L’ultimo atto noto è l’inserimento del Cinque Piaghe nell’elenco dei beni in vendita. Palazzo Vermexio fece la sua mossa nel 2018, poi una levata di scudi in Consiglio comunale fino al passo indietro datato 2019 ed il chiarimento: “E’ in corso una interlocuzione con l’Asp, proprietaria di una parte dello stesso per giungere ad una alienazione congiunta, cosa che renderà più appetibile l’immobile”.

Nel 2021 l’Azienda Sanitaria Provinciale – proprietaria della parte monumentale più interessante del complesso – inserì il Cinque Piaghe nel piano triennale delle alienazioni. E’ la parte principale dell’ex ospedale civile, inclusa quella monumentale immortalata in decine di foto d’epoca. Per la vendita dei 4 lotti del 5 Piaghe, l’Asp ha ipotizzato un prezzo di poco meno di 3 milioni di euro. La vendita degli immobili del patrimonio Asp è possibile, dietro parere dell’assessorato regionale all’Economia, per le “inderogabili necessità correlate allo stato conservativo degli immobili ed al loro cessato utilizzo”. Ad oggi, non sono state rese pubbliche offerte o piani di acquisto.
Nel 2014 era stato confermato un finanziamento di 1,5 milioni di euro, ridotto del 10% a causa dei lavori già eseguiti. Si tratta di fondi rimodulati dalla famosa legge 433 del 1991. Nei primi anni 2000 si era parlato per il Cinque Piaghe di un accordo con il Ministero dei Beni Culturali per trasferirvi l’Archivio Storico, in modo che, attraverso il pagamento dell’affitto, si potessero completare i lavori. Levata di scudi contro l’ipotesi di variarne la destinazione d’uso e consentire la trasformazione in hotel. Chiuso, protetto da reti di contenimento e tiranti in ferro, il Cinque Piaghe attende mestamente il suo destino.




Spari alla Giudecca, denunciati due fratelli: dissapori personali dietro l’intimidazione

Dissapori personali alla base dei colpi d’arma da fuoco esplosi il 13 settembre sera alla Giudecca. Gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile sono intervenuti intorno alle 19:00, dopo la segnalazione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco.

Una volta sul posto, gli agenti hanno appreso che un uomo era stato poco prima aggredito da due soggetti che, scesi da un’auto, mentre la vittima percorreva la strada a piedi, lo avevano inseguito impugnando delle pistole, fin dentro la chiesa di San Filippo Apostolo, per poi esplodere dei colpi al suo indirizzo.
Le indagini immediatamente avviate, supportate dalla visione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza della zona, hanno permesso di appurare che i colpi esplosi erano a salve e che la vittima, un uomo di 49 anni, già noto alle forze di polizia, rintracciato poco dopo presso la sua abitazione, non aveva riportato ferite.
Gli autori  del gesto intimidatorio sarebbero due fratelli, rispettivamente di 41 e 38 anni, uno dei quali già noto alle forze di polizia. Per loro è scattata la denuncia per minacce, accusa aggravata dall’uso delle armi.
I due fratelli subito dopo l’aggressione, si sarebbero disfatti delle pistole a salve.




Droga nello sgabuzzino e 12 mila euro in banconote: un arresto in Ortigia

Controlli antidroga in Ortigia. Nell’ambito di tale attività, gli uomini della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del commissariato del centro storico,  hanno arrestato un uomo di 48 anni, già noto alle forze di polizia, colto nella flagranza del reato detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’uomo e hanno rinvenuto, all’interno dello sgabuzzino, 109 grammi di cocaina, 50grammi di hashish, materiale per il confezionamento (tra cui un bilancino elettronico) e la oltre 12.000 euro in banconote di vario taglio, frutto dell’attività di spaccio.
Parte del denaro sequestrato è stato rinvenuto all’interno dell’autovettura dell’uomo, parcheggiata nei pressi dell’abitazione.
L’arrestato, al termine delle incombenze di rito, è stato sottoposto ai domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Dieci milioni per le scuole: piano di ammodernamento per i prossimi anni

Un esteso piano di ammodernamento ed efficientamento interesserà nei prossimi mesi tutti i plessi degli istituti comprensivi siracusani. Prevista una spesa complessiva che supererà i 10 milioni di euro.
L’annuncio è stato dato stamattina nel corso di una conferenza stampa del sindaco, Francesco Italia, dell’assessore Vincenzo Pantano e del funzionario responsabile dell’edilizia scolastica, Paolo Rizzo.
​Ufficializzata anche la firma di un accordo quadro con un’impresa che si occuperà degli interventi urgenti nei plessi. Si tratta della “Z Multiservizi” di Priolo (ha presentato un ribasso del 15 per cento sulla base d’asta) che per 147 mila euro distribuiti in due anni sarà reperibile 24 ore su 24, come ha già fatto nei giorni scorsi alla “Paolo Orsi” dov’era necessario adeguare una bagno alle esigenze di un’alunna diversamente abile, lavoro eseguito in un paio di giorni.
​Il quadro completo dei lavori è consultabile alla sezione “scuole” del sito www.siracusadomani.info. Si tratta di opere tutte già finanziate e per le quali gli uffici stanno facendo una vera gara contro il tempo. In due casi, la “Giaracà” di via Gela e un plesso della “Brancati” di Belvedere, gli interventi sono iniziati e saranno conclusi nelle prossime settimane. Si tratta di lavori di efficientamento energetico per un importo rispettivamente di 1,5 milioni e 900 mila euro. Altre opere stanno per iniziare alla “Raiti” di via Pordenone (sempre sul fronte della riduzione dei consumi di energia oltre che del risanamento conservativo, per un milione circa) e all’altro plesso della “Brancati” (manutenzione straordinaria per 800 mila euro circa).
​«Un impegno consistente – ha detto il sindaco Italia – per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, per i docenti e il personale Ata. Ho sempre detto che le condizioni delle scuole comunali sono un punto fermo della nostra azione amministrativa e ne stiamo dando prova con questi circa 30 interventi che sono destinati a migliore l’efficienza dei plessi e la didattica per assicurare ai nostri alunni le migliori condizioni. Approfitto per annunciare che, in aggiunta a tutto ciò, e quindi con altre somme, stiamo per assegnare la progettazione di un nuovo plesso in via Monsignor Gazzo, alla Pizzuta che rientra nel piano della cosiddette “scuole innovative”».
​L’assessore Pantano ha voluto ringraziare «gli uffici, dal dirigente ai funzionari a tutto il personale amministrativo e tecnico, per l’impegno che sta mettendo affinché queste somme possano essere spese nel minor tempo possibile. Non è una frase di circostanza perché una mole di lavori così grande e concomitante forse non si era mai vista al Comune e ci sono da rispettare le scadenze previste dalle procedure ma anche le attese delle famiglie e dei dirigenti».
​Degli oltre 10 milioni finanziati, 6,6 arrivano dal PNRR, 3,8 dal cosiddetto “fondone” (la legge 178 del 2020) a la parte rimanente da stanziamenti del Miur e di Agenda urbana. Le somme del Pnrr serviranno all’abbattimento e alla ricostruzione in loco della del plesso di via Decio Furnò della “Martoglio”, alla realizzazione del novo polo per l’infanzia di via Teofane, delle mense della “Lombardo Radice”, della “Costanzo” della “Wojtyla” e del plesso di via Forlanini della “Archimede”, oltre che alla riqualificazione della palestra della scuola di via di Villa Ortisi. Gli altri interventi saranno prevalentemente destinati a efficientamento energetico, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria, adeguamenti antincendio, ammodernamento degli impianti elettrici. I prossimi a partire saranno i 14 lavori finanziati con il “fondone” per i quali si sta procedendo all’approvazione dei progetti e alle gare d’appalto.




Operazione Bronx, droga a Siracusa: oltre 40 anni di condanne in Appello

Oltre 40 anni di carcere per i cinque siracusani ritenuti affiliati al clan Bronx di Siracusa, chiamati a rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. E’ il secondo troncone dell’inchiesta sul traffico di droga nel rione della zona nord di Siracusa, coordinata dai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania. Nel processo di secondo grado, i giudici della Corte di Appello di Catania hanno inflitto una condanna a 12 anni, con l’esclusione dell’aggravante di essere stato il promotore del commercio di droga, a Giuseppe Scordino; 8 anni e 10 mesi per Giuseppe Capodieci; 7 anni e 3 mesi per Carmelo Nillo; 7 anni e 4 mesi per Francesco Salemi; e 5 anni per Francesco Capodieci, divenuto collaboratore di giustizia dopo esser stato ai vertici dell’organizzazione criminale siracusana.
Il blitz scattò nel 2018 per sgominare un articolato gruppo che, nella sua attività di spaccio alla Mazzarona, si serviva anche di vedette per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine.




Granata sui social: “Nulla mischiato con il niente”. Riferimento al sit in di contestazione?

“Poveretti, anzi, mischini…sono il nulla mischiato con il niente”. Richiamando un antico detto siciliano, Fabio Granata liquida così il sit-in organizzato da alcune forze politiche locali che chiedevano le sue dimissioni, dopo il noto episodio dello spintone. Non c’è un riferimento diretto nel post apparso sui suoi canali social, ma le sue parole arrivano il giorno dopo quella piccola manifestazione e sembrano fare riferimento alle posizioni espresse da esponenti politici locali che hanno sostenuto o partecipato al sit in.
Una veloce premessa storica sulla condivisione degli spazi tra politica e teatro al tempo della Magna Grecia, poi l’affondo: “In questi giorni si assiste invece a delle farse, promosse da guitti e casi umani in cerca di notorietà, in cui si maramaldeggia sul nulla, lanciando accuse prive di senso e che scivolano sul piano inclinato della mia indifferenza”, scrive Granata con quello che pare essere un riferimento alla manifestazione in cui esponenti di Civico4, Forza Italia, Italia Viva, Viva l’Italia, Pd e Pci si sono ritrovati in piazza Archimede per chiedere le sue dimissioni, ritenendo grave l’episodio e non sufficienti le scuse pubbliche. Numericamente non impressionante, ma il capannello era comunque rappresentativo di forze politiche presenti in città.

Il post di Granata non rasserena gli animi. Anzi, torna ad accendere le polemiche. Michele Mangiafico (Civico4) tra i principali oppositori di Granata parla di “toni sprezzanti e atteggiamento muscolare” che mostrano un “prepotente atteggiamento”. Mangiafico prende atto “del tenore delle argomentazioni che caratterizzano l’esponente della giunta Municipale e che il sindaco di questa città tollera e, quindi, condivide come modus operandi della dialettica democratica con le forze politiche cittadine” e attende con ansia “il giudizio della città e degli elettori, fortunatamente sempre più vicino”. Il prossimo anno si vota a Siracusa per le amministrative.




Incidente sul lavoro in Sonatrach, un ferito. I sindacati: “Troppa incertezza pesa su sicurezza”

Nuovo incidente sul lavoro, nella zona industriale siracusana. Un operaio della Coemi a lavoro in una sottostazione elettrica dello stabilimento Sonatrach di Augusta è stato trasportato al pronto soccorso del Muscatello per le cure del caso. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, solo oggi ne danno notizia i sindacati.
Per i segretari provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil (Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi) “il petrolchimico sta vivendo un momento di incertezza e tensione che inevitabilmente pesa anche sulle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori. Un fattore di rischio aggiuntivo”. Nella loro nota congiunta, chiedono un più frequente ricorso a controlli da parte delle istituzioni e rinnovano la richiesta al prefetto di Siracusa, affinchè venga riattivato “il tavolo tecnico sui temi del lavoro e della sicurezza insediatosi presso la prefettura nel 2018”.