Marijuana nascosta nel capanno degli attrezzi, arrestato un 62enne a Floridia

Nel capanno in giardino nascondeva circa mezzo chilo di marijuana. Per questo motivo è stato arrestato in flagranza dai Carabinieri, a Floridia, un pregiudicato di 62 anni.
Dopo aver perquisito l’abitazione, i militari hanno notato che in giardino vi era un piccolo capanno, usato di solito per la custodia degli attrezzi, chiuso con catenacci e chiavistelli.
Hanno esteso la perquisizione allora anche al suo interno, dove è stato rinvenuto un sacco che conteneva mezzo chilo di marijuana. L’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

foto archivio




“Edilizia scolastica assente dai programmi elettorali”, appello del Comitato Scuole Sicure ai candidati

“La scuola è un tema poco affrontato in questa campagna elettorale, in coda ai programmi dei candidati alle varie poltrone”.

Il Comitato Scuole Sicure di Siracusa fa partire, mentre l’anno scolastico 2022/2023 prende il via, un appello. Il presidente, Giovanni Andronico, ingegnere, ricorda le battaglie condotte per la salute degli edifici scolastici del territorio.

Attualmente al vaglio dei componenti del comitato le vulnerabilità sismiche. Proprio di questo il Comitato Scuole Sicure chiede di  dialogare i candidati al Parlamento, al Senato  e all’Assemblea Regionale Siciliana.

E’ un appello al dialogo, “per evitare che la scuola sia specchietto per le allodole o continui ad avere bassa priorità nelle agende politiche dei vari partiti”.

Ai candidati il comitato chiede un’email contenente i propri programmi elettorali per le infrastrutture scolastiche e con le iniziative che si immagina di poter intraprendere per combattere il precariato. (comitatoscuolesicure.sr@pec.it)




Soluzioni per la crisi, Confcommercio consegna ai candidati un piano in sei punti

Sei punti programmatici per arginare la crisi in cui è precipitata la provincia di Siracusa e adottare passi concreti di rilancio. E’ il piano di Confcommercio Siracusa, presentato questo pomeriggio ad alcuni candidati siracusani alle prossime elezioni regionali e nazionali: Giovanni Cafeo, Carlo Gilistro, Michelangelo Giansiracusa, Enzo Vinciullo, Pierpaolo Coppa e Paolo Tuttoilmondo. Nei giorni scorsi avevano chiesto un incontro con i vertici provinciali di Confcommercio che ha accorpato le istanze, dando vita all’appuntamento di questo pomeriggio.
Nella sede dell’associazione, accanto ad una gigantografia della parola “Lavoro”, la giunta di Confcommercio ha illustrato la propria vision agli intervenuti, avviando subito dopo un confronto sui temi.
Il punto di partenza è la fotografia consegnata dai principali indici statistici e che vedono la provincia di Siracusa in forte sofferenza economica. La parola “crisi” non è un tabù. In cinque anni ha subito una forte impennata il fenomeno dell’emigrazione, in particolare dei giovani in cerca di lavoro ed opportunità. Scende la popolazione residente e diminuiscono anche consumi globali e Pil provinciale. Per chi resta, il contesto è fatto di servizi carenti, condizioni di vita poco soddisfacenti. Basti il dato del reddito medio: poco più di 18.000
euro annui, a fronte dei 31.000 della media nazionale. Tutto ora aggravato dal caro energia che ribalta ogni costo sulle famiglie.
Un quadro allarmante, che richiede risposte urgenti senza altri tentennamenti. Confcommercio ha presentato ai possibili deputati di domani, un piano in sei punti per la ripresa locale. Primo punto: Trasporti e Mobilità.
“Riteniamo che la realizzazione del Ponte sullo Stretto sia una condizione preliminare ed imprescindibile per poter collegare effettivamente la Sicilia al resto dell’Europa”. Ma oltre al Ponte servono “infrastrutture moderne e adeguate per poter collegare la provincia e il capoluogo con le più importanti città della Regione e del Paese”. Per riuscirci, bisogna “completare la Siracusa-Gela, avviare i lavori per la Catania-Ragusa, raddoppiare la linea ferroviaria Siracusa-Catania, mantenere la stazione di Siracusa quale terminale della linea Jonica orientale”. E poi ancora: “elettrificare e ammodernare il tratto ferroviario Siracusa-Gela al fine di rendere possibile e favorire i collegamenti merci e passeggeri fra i due poli industriali, fra gli aeroporti di Comiso e Catania, fra i porti di Catania, Augusta, Siracusa, Pozzallo e Gela”.
Al punto due, Confcommercio piazza “Accoglienza e Servizi”. Focus, quindi, sul sistema dell’accoglienza turistica che non può essere lasciato nelle mani dei privati “che da soli non possono sopperire alle aumentate richieste dei turisti degli ultimi anni”. Alla politica Confcommercio chiede allora di creare “le condizioni per agevolare l’organizzazione e la programmazione degli eventi e delle attività alberghiere”. Utile anche una promozione ragionata “attraverso i nuovi sistemi di comunicazione del territorio tutto” per riuscire a comunicare la forza di “un sistema culturale integrato: le arance e le chiese, la mandorla ed il vino, il mare ed il barocco, le escursioni e la cucina, l’albergo ed il cioccolato”. Tutto in una unica esperienza, “trasformando i beni in prodotto turistico – alberghiero”.
Il terzo punto che l’associazione ha portato all’attenzione dei candidati è dedicato a “Formazione e Bandi”. Occorre trasferire nuova conoscenza, nuovo know how, nuove visioni, “secondo modelli più congeniali al nostro retaggio culturale”. I bandi pubblici, specie quelli europei, “rappresentano gli strumenti per poter avviare nuovi processi di crescita unitamente all’attività formativa”. Il vantaggio? Duplice, secondo Confcommercio: riposizionamento delle attività e creazione di altre, “più pertinenti rispetto al mutevole scenario internazionale”. Basta, quindi contributi a pioggia ad enti e formatori. Piuttosto, è l’invito, sia “agevolata la formazione professionalizzante che abbia una visione di crescita qualificata”. Centrale diventa poi la lotta contro l’abusivismo “che viola le norme della libera concorrenza dequalificando il territorio”.
Al quarto punto del suo programma, Confcommercio Siracusa ha piazzato il “Sistema portuale integrato”. Un progetto di rete dei porti siracusani che secondo l’associazione, “andrebbe a definire plasticamente le specializzazioni dei porti per progettare gli interventi necessari in un orizzonte temporale a medio termine”. Qui però pesa la poco comprensibile assenza degli approdi e dei porti da Siracusa in giù nel bacino dell’Autorità di Sistema della Sicilia Orientale. Scelte della Regione probabilmente da rivedere. “La fascia costiera che va da Punta Magnisi a Portopalo, benché non sia inserita nell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, ospita degli approdi di grande importanza con diverse specializzazioni: Petrolchimico, Croceristico, Passeggero, Diportistico, Peschereccio”, ricorda Confcommercio. L’elenco è lungo: Marina di Melilli, Santa Panagia, Siracusa, Ognina, Avola, Cala Bernardo, Marzamemi e Portopalo. “Tutti approdi fortemente specializzati e che insieme costituisco un sistema da implementare per mezzo di un’azione concertata tra i vari comuni e la Regione. Lo strumento urbanistico è essenziale per lo sviluppo armonioso e definitivo del Porto per garantire a potenziali investitori la certezza dei programmi per gli scali”. Ecco perchè viene richiesto un “master plan dei porti della provincia di Siracusa”. Il monito è chiaro: “solo individuando in maniera certa e stabile le attività possibili in ogni parte del porto, si potranno attirare traffici, iniziative economiche ed investimenti”. I porti esclusi dalla Port Authority dovrebbero, per Confcommercio, essere dotati di autonomia finanziaria e gestionale. Alla politica la ricerca del modello possibile.
Inevitabile inserire nel piano di Confcommercio un punto dedicato ai Distretti del Commercio. Si tratta di “strumenti innovativi per il presidio commerciale del territorio, il mantenimento dell’occupazione e la gestione di attività comuni finalizzate alla valorizzazione del commercio”. Una formula di governance partecipata, in cui soggetti promotori sono i Comuni e le Associazioni di Categoria del Commercio maggiormente rappresentative a livello provinciale. “I Comuni, singoli o associati, propongono alla Regione l’individuazione di ambiti territoriali configurabili come distretti del commercio”. Regione come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna hanno già sperimentato con successo questa formula. In Sicilia, nonostante un passaggio in Legge di Stabilità, mancano gli attuativi sui criteri e le modalità di istituzione, riconoscimento, costituzione,
funzionamento e finanziamento dei Distretti del Commercio.
Ultimo punto programmatico, il Testo unico sul commercio. Strumento per contrastare la crisi, “già esitato dalla Commissione attività produttive dell’ARS nel corso del 2022” e che, se approvato in via di urgenza, “potrebbe favorire una corretta riorganizzazione del mondo del commercio che negli ultimi anni è profondamente cambiato, ma si trova tutt’ora regolamentato da una normativa del tutto inadeguata”.
I candidati presenti all’incontro con Confcommercio hanno ascoltato, preso diligentemente appunti ed integrato prospettando una propria visione sul da farsi.




Sit-in in Prefettura a Siracusa per chiedere la sospensione dalla carica dell’assessore Granata

Non si arrestano le polemiche attorno all’assessore alla Cultura, Fabio Granata. Il noto episodio dello spintone rifilato ad un fastidioso contestatore, durante una cerimonia pubblica, continua a far discutere. Questa sera, sotto la sede della Prefettura di Siracusa, in piazza Archimede, si sono ritrovati alcuni esponenti della politica locale che da giorni chiedono il passo indietro dell’esponente della giunta Italia, nonostante le scuse pubbliche.
Ad organizzare la manifestazione di protesta è stato il Pci che ha raccolto negli ultimi giorni la partecipazione anche dei rappresentanti di Civico4, Forza Italia, Italia Viva, Prima l’Italia e Consulta Civica. Niente bandiere di partito, come era stato chiesto dagli organizzatori.
“Al Prefetto di Siracusa chiediamo di non derubricare i gravi fatti compiuti dall’assessore alla Cultura e alla Legalità di Siracusa, Fabio Granata, nel pieno esercizio della sua funzione e addirittura durante una manifestazione pubblica, alla presenza del sindaco Francesco Italia. Riteniamo doveroso che siano effettuati gli accertamenti del caso e la sospensione/ritiro delle deleghe alla Cultura e alla Legalità a Fabio Granata, poiché il suo atteggiamento si è rivelato lesivo nei confronti delle funzioni pubbliche di cui lui stesso dovrebbe essere garante, difensore ma soprattutto esempio da seguire”, spiega in una nota Marco Gambuzza, segretario regionale del Pci.
Alla manifestazione c’erano anche Michele Mangiafico (Civico4), Gianmarco Vaccarisi (Forza Italia), Santino Romano (Pd), Salvatore Piccione (Italia Viva), Alessandro Cotzia (Prima l’Italia) e Damiano De Simone (Consulta Civica).
“La violenza verbale e fisica di un rappresentante delle istituzioni cittadine non ammette scuse né può limitarsi a delle scuse. Riteniamo inaccettabile il fatto che ad oggi non siano ancora arrivate le dimissioni volontarie dell’assessore alla cultura e alla legalità, né un gesto del primo cittadino in questa direzione”, dice Mangiafico, leader di Civico4. “Parteciperò al sit-in di oggi organizzato dal PCI perché da sempre condividiamo gli ideali di non violenza e di collaborazione con la cittadinanza. Questa amministrazione – aggiunge Romano (Pd) – è stata cieca e sorda nei confronti dei cittadini e delle forze politiche che l’hanno sostenuta e fatta eleggere. Il nervosismo e il distacco dalla cittadinanza ha avuto il suo punto più basso nel momento in cui un esponente dell’amministrazione, accanto al sindaco, per zittire chi non la pensava come lui, lo ha aggredito fisicamente! Non possiamo tollerare questi comportamenti che giustificano, agli occhi di molti, la violenza in un momento in cui il disagio sociale cresce giorno dopo giorno”. Anche i Giovani Democratici, guidati da Angelo Greco, parteciperanno al sit-in.
Per Forza Italia a parlare è il coordinatore cittadino, Gianmarco Vaccarisi. “E’ inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni, per di più con le rubriche della legalità e della cultura, reagisca al dissenso con violenza, fisica e verbale. In altri Paesi civili, per molto meno, un’ora dopo l’assessore si sarebbe prima dimesso e poi scusato. Qui, invece, Granata si è tardivamente scusato e peraltro in maniera poco convinta. Non solo, ha addossato le colpe del suo gesto alla Municipale. A differenza dell’assessore, il sindaco si è subito scusato ed ha riconosciuto l’errore di Granata. Ma se non revocherà il mandato, di fatto avrà difeso il suo assessore, divenendo complice di quel brutto gesto”, le sue parole.
Alessandro Cotzia parteciperà al sit-in rappresentando Prima l’Italia. “In certi posti, evidentemente più civili, c’è chi si dimette per il solo fatto di aver copiato la tesi di laurea…il sindaco Francesco Italia voglia, pertanto, revocare tutte le deleghe all’assessore Granata dato che, a quanto pare, lo stesso non intende dimettersi”, dice. “Parolacce, spintoni ed atteggiamenti intimidatori verso i cittadini che criticano l’operato dell’amministrazione comunale non possono albergare nell’animo delle persone civili e, specialmente, di quelle che, come lo stesso sindaco Italia, conducono battaglie verso il pieno rispetto di tutti”.




Caro energia, la protesta di negozi, bar e ristoranti: insegne spente. “Siamo spalle al muro”

Immaginate la vostra città, di sera, con le insegne dei negozi spente. Tutte, inclusi bar e ristoranti. E’ quello che potrebbe accadere in poche settimane, se non si metterà un argine al caro bollette che strozza imprese e famiglie. Un piccolo anticipo di quello che potrebbe accadere lo si vivrà domani, anche a Siracusa, su iniziativa della Fipe, la sigla che raccoglie i pubblici esercizi. Il presidente provinciale, Maurizio Filoramo, chiama tutti a condividere il momento di protesta. “Il buio di un’insegna forse non dà nell’occhio – dice – ma spegnere le insegne di intere vie dà prova di quello che davvero può accadere se non troviamo una soluzione”. Le luci delle attività commerciali e dei servizi di ristorazione trasferiscono, visivamente, la vitalità di un tessuto urbano; con il caro energia registrato e che non accenna a diminuire, sono migliaia le aziende destinate alla chiusura e migliaia i lavoratori costretti a rinunciare al proprio impiego.
Ecco allora il grido di allarme del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi che Confcommercio estende poi a tutte le attività del terziario. Domani, giovedì 15 settembre, a partire dalle 20.00 l’invito è di spegnere insegne e luci interne delle attività commerciali. Sulle vetrine esposta la locandina (disponibile sul sito dell’associazione siracusana www.confcommercio.sr.it) che spiega la protesta “al buio”.
Filoramo, titolare di una nota attività di ristorazione, mostra le ultime due bollette energetiche, relative ai mesi di luglio e di agosto, entrambe a doppia cifra.
“Siamo dinanzi all’ennesima crisi sociale – spiega – gli imprenditori sono con le spalle al muro: o pagano le bollette o pagano il personale, consapevoli che la riduzione degli impiegati non consente di fornire il servizio ed il mancato pagamento delle forniture porta alla chiusura inevitabile dell’attività”.
In attesa che sui tavoli del Governo si discuta delle proposte avanzate dal mondo associativo, quale il credito di imposta all’80% sulla differenza di bolletta registrato, la partecipazione attiva della collettività consentirà di portare avanti la campagna di sensibilizzazione al problema che le imprese vivono.




Il caro bollette “spegne” il Santuario? “No, uso parsimonioso e rimarrà acceso”

Anche il Santuario della Madonna delle Lacrime deve fare i conti con il caro bollette di questi tempi. Nessun rischio comunque per l’illuminazione del caratteristico cono che si staglia nel cielo siracusano e di cui è diventato parte caratteristica dello skyline: come conferma il rettore, padre Aurelio Russo, rimarrà acceso. “L’impianto che illumina il Santuario è stato realizzato di recente, con elementi a led ed a basso consumo. Grazie ad una importante donazione privata (Isab, ndr) abbiamo rinnovato e riacceso le luci”, spiega alla redazione di SiracusaOggi.it.
Trattandosi di un monumento, l’illuminazione è a carico del Comune di Siracusa. Secondo alcune informazioni, non rappresenterebbe un costo in particolare lievitazione, pur nel marasma generale del caro energia.
“Per quel che riguarda il grande parco del Santuario, seguiamo una politica attenta in fatto di illuminazione”, sottolinea padre Aurelio. “Non teniamo accesi tutti i corpi illuminanti ma solo quelli strettamente necessari. E di giorno, utilizziamo solo le luci effettivamente necessarie. Anche per noi, come ente Santuario, le bollette segnano costi in aumento per cui, come si fa ormai in ogni famiglia, seguiamo un uso parsimonioso”, aggiunge. Oltre al grande parco esterno, la cripta e la basilica, il Santuario ospita anche il museo della Lacrimazione. “La Bibbia ci ricorda che bisogna pensare alle vacche magre quando si vive in periodo di vacche grasse. Questo è sempre stato il mio pensiero, per formazione”. Insomma, la linea del risparmio predicata ogni giorno.
“Decine e decine di famiglie si rivolgono a noi per le difficoltà economiche acuite dal periodo storico che stiamo vivendo. Per l’aiuto economico diretto, rivolto in particolare al pagamento delle bollette, provvede la Caritas diocesana. Come parrocchia, noi seguiamo diverse famiglie a cui consegniamo regolarmente il pacco spesa”.




Siracusa: illuminazione pubblica, si presenta Enel X. “Renderemo più funzionale il servizio”

Come spiegato nei giorni scorsi (clicca qui), a Siracusa è cambiata la gestione nel servizio di pubblica illuminazione. Dal primo settembre se ne occupa Enel X, in convenzione Consip “Servizio Luce 4”. In queste prime settimane, sono in corso verifiche sugli impianti ed anagrafica via per via. Motivo per cui non è raro imbattersi in impianti accesi anche in pieno giorno.
L’oggetto della fornitura di Enel X “Servizio Luce 4” comprende il servizio di pubblica illuminazione finalizzato a incentivare il risparmio energetico e la messa a norma degli impianti, con affidamento dell’intero ciclo di gestione, ottimizzando i processi di erogazione dei servizi attraverso una riduzione del fabbisogno energetico e una pianificazione organica delle attività di manutenzione, con conseguente riduzione dei costi di gestione. La convenzione Consip avrà la durata di 9 anni e riguarderà la gestione dell’intero impianto di pubblica illuminazione comunale, attualmente costituito da 14.867 centri luminosi e da 281 Quadri Elettrici. Enel X erogherà tale servizio attraverso la sua controllata Enel Sole.
Per l’intera durata della Convenzione, Enel Sole garantirà la manutenzione ordinaria e straordinaria e la fornitura di Energia cento per cento verde. L’azienda, inoltre, garantirà l’adeguamento normativo degli impianti e la loro riqualificazione energetica.
“Un’illuminazione pubblica sempre più efficiente per assicurare maggiore risparmio energetico”, ha detto il sindao Francesco Italia, presentando la nuova gestione. “Gli interventi indicati consentiranno di ottenere un risparmio energetico di oltre il 60%, quantificabile in 6,7 milioni di kWh/anno, che comporterà benefici anche per l’ambiente poiché eviterà di immettere annualmente in atmosfera quasi 3.140 tonnellate di CO2. Ma non solo: gli interventi sulle sorgenti luminose presenti ed obsolete che saranno sostituite con altre di ultima generazione; la revisione dei quadri elettrici; l’ampliamento della rete verso quelle periferie che ad oggi ne sono sprovviste sono alcuni degli interventi qualificanti destinati a cambiare la percezione di pubblica illuminazione in città”.
Entro 18 mesi dall’avvio della convenzione, “tutte le sorgenti luminose presenti ed obsolete verranno sostituite con nuove a led di ultima generazione”, assicura l’assessore Giuseppe Raimondo. “Verranno anche revisionati tutti i quadri elettrici di comando esistenti e verranno sostituiti quelli ormai obsoleti e fuori norma. Saranno inoltre sostituiti circa 1000 sostegni vetusti e circa 15 Km di vecchie linee elettriche. I lavori di riqualifica garantiranno anche l’ampliamento di nuovi impianti in aree periferiche ad oggi sprovviste di impianti di illuminazione pubblica o che necessitano di un importante potenziamento di quelli già esistenti”.
Antonino Toro, responsabile B”G di Enel X Italia saluta con favore la sinergia con il Comune di Siracusa. “Renderemo più funzionale l’illuminazione pubblica di Siracusa, con particolare riguardo al risparmio energetico, alla vivibilità e alla sicurezza dei cittadini”. Tutte le informazioni utili alla cittadinanza possono essere reperite sull’homepage del sito web dell’Amministrazione Comunale, mentre ogni segnalazione e richiesta di intervento per guasto o eventuali criticità sugli impianti potranno essere comunicate attraverso il numero verde 800 90 10 50, attivo tutti i giorni h24, oppure alla mail sole.segnalazioni@enel.com.
Presto i cittadini di Siracusa potranno anche utilizzare l’innovativa App Enel X YoUrban che consentirà di segnalare, in maniera semplice e veloce, tramite smartphone, i guasti e i disservizi degli impianti di illuminazione che verranno tutti georeferenziati. Il servizio sarà disponibile a titolo gratuito in versione Android e iOS e può essere scaricato dagli app store ufficiali di Google e Apple.
Per l’amministrazione, inoltre, sarà disponibile il portale web di Yourban, che garantisce trasparenza e tracciabilità grazie al servizio di gestione dei guasti in formato digitale, dove possono essere inserite direttamente nuove segnalazioni, verificando anche lo stato di avanzamento di quelle in corso oppure completate attraverso una semplice ed intuitiva mappa interattiva.




Non si fanno più figli e in provincia di Siracusa si svuotano le scuole. “Allarme occupazione”

La denatalità denunciata da anni, adesso presenta il conto “visibile”. In provincia di Siracusa è drasticamente calato il numero degli studenti. Il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello, non ha dubbi. “La crisi della natalità sta provocando un crollo della popolazione anche nel nostro territorio e causa ovviamente delle serie conseguenze pure nel mondo della scuola”. I numeri: “da quasi 61mila alunni che si potevano contare solo cinque anni fa, si è passati nel siracusano a meno di 55mila, con un calo annuale di circa 1.100 ragazzi ogni anno”.
Senza invertire il trend, una ulteriore riduzione è ineluttabile. “Basti pensare che i minori di 14 anni residenti nella nostra provincia sono diminuiti, in soli cinque anni, passando da 56.700 a 51.600. All’inizio di questo secolo, nel 2002, erano 64.600”, illustra Sorbello.
D’altronde, la popolazione dell’intera provincia di Siracusa è diminuita negli ultimi sette anni di circa 20.000 unità. “Il calo di alunni finora ha riguardato in particolare i più piccoli (scuola dell’infanzia ed elementari), ma tra pochissimi anni interesserà naturalmente anche le superiori. Le conseguenze – prosegue Salvo Sorbello – saranno molteplici: già oggi ci sono interi plessi scolastici, anche di notevoli dimensioni, che o non sono più utilizzati del tutto per le finalità per cui sono stati costruiti o vengono fruiti soltanto parzialmente. Ma presto, molto prima di quanto ci si possa aspettare, assisteremo anche alla revisione dell’intera organizzazione scolastica, che comprenderà ovviamente anche gli organici degli insegnanti e del personale Ata”. Insomma, allarme anche occupazionale.
Se fino ad oggi, quindi, la diminuzione degli alunni ha provocato la riduzione del rapporto alunni/classi, tra qualche anno le conseguenze potrebbero essere ben più rilevanti, con una drastica riduzione delle cattedre. “Effetti negativi – conclude il presidente del Forum, Salvo Sorbello – ci saranno anche per l’organico tecnico-amministrativo, il cosiddetto personale Ata, proprio mentre gli istituti scolastici dovranno gestire i finanziamenti del Pnrr per palestre, mense, digitalizzazione”. Il calo delle nascite ha più concause alla base. Tra queste il dato economico, con una brusca frenata nel reddito pro capite provinciale e mille dubbi ed incertezze sul futuro. Per le nuove coppie difficile così pensare ad eventuali figli.




Covid in Sicilia, sempre più evidente la frenata del contagio: in 7 giorni a Siracusa -12,01%

Prosegue il trend di decrescita di nuove infezioni e ospedalizzazioni covid in Sicilia. Nella settimana dal 5 all’11 settembre ci sono stati 6.511 casi, il 24 per cento in meno rispetto alla settimana precedente, per un valore cumulativo di 136/100.000 abitanti.
Rispetto alla media regionale, il tasso più elevato di nuovi positivi si è registrato nelle province di Messina (202/100.000 abitanti), Siracusa (174/100.000 abitanti) e Ragusa (134/100.000). In provincia di Siracusa, i nuovi positivi nella settimana in esame sono stati 667, 91 in meno rispetto ai sette giorni precedente (-12,01%).
I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 7 al 13 settembre. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 26,10 per cento. Hanno completato il ciclo primario 69.188 bambini, pari al 22,45% del target regionale. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose sono il 90,74%, mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è pari all’ 89,42 per cento. I vaccinati con terza dose (booster) sono 2.762.429, pari al 72,30% degli aventi diritto.
Dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose nei soggetti over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e dal 13 luglio è stata estesa anche agli over 60 e alle persone a elevata fragilità con più di 12 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo). In poco più di sei mesi sono state effettuate 104.710 somministrazioni di quarta dose, di cui 101.371 a soggetti over 60.




Armi e droga in casa, arrestato un 42enne: il climatizzatore nascondiglio per munizioni

I Carabinieri hanno arrestato a Francofonte un pregiudicato 42enne accusato di detenzione illegale di armi, ricettazione e detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire nascosti in un armadio, nell’unità esterna del climatizzatore e in una intercapedine del soffitto del bagno, quattro fucili da caccia calibro 12 e una pistola calibro 7,65 con i colpi nel caricatore, tutti risultati oggetto di furto. Sequestrate anche circa 200 munizioni da caccia, 200 grammi di marijuana e materiale per la pesatura ed il confezionamento della droga.
L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.

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