Coltelli di genere vietato in auto: denunciato 34enne priolese

Deteneva tre coltelli di genere vietato, due a serramanico, uno a scatto. Gli agenti del commissariato di Priolo hanno denunciato un 34enne. La scoperta, durante un servizio di controllo del territorio. Gli agenti hanno intimato l’Alt all’uomo. Nel corso delle verifiche predisposte, i poliziotti hanno rinvenuto le armi. Nessuna giustificazione da parte del 34enne. Per questo è scattata la denuncia.

Foto: repertorio




Torna in piazza la protesta e il sindaco incontra i manifestanti che dicono "no" alle chiusure

In piazza Duomo tornano a protestare gli operatori dei settori maggiormente colpiti dalle misure del nuovo Dpcm. In maniera più ordinata rispetto ad ieri sera, con mascherine e provando a rispettare il distanziamento, si sono ritrovati per dire ancora una volta “no” alle chiusure ed alle sospensioni disposte.
Nessuna tensione, ma tanta voglia di trovare un interlocutore. Ci ha provato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che sotto Palazzo Vermexio ha incontrato i manifestanti. Con un megafono ha spiegato che non ha il potere di disporre orari differenti per le aperture e le chiusure, ribadendo le competenze di Regione e governo centrale. Insieme ad altri sindaci ha però inviato una proposta con cui si chiede di calibrare su base regionale, se non provinciale, i provvedimenti. “Non è possibile che una città come Siracusa abbia gli stessi limiti imposti a Milano”, ha argomentato il primo cittadino.
In piazza c’erano commmercianti, gestori di ludoteche e sale eventi, responsabili di centri sportivi e palestre, tassisti, autonomi e liberi professionisti: uno spaccato delle categorie alle prese con i nodi principali derivanti dal Dpcm entrato oggi in vigore.
Attenta ma discreta la presenza delle forze dell’ordine con servizio di prefiltraggio già all’altezza dei ponti.




Coronavirus, il bollettino: 568 nuovi positivi in Sicilia, +65 in provincia di Siracusa

Sono 568 i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Per la provincia di Siracusa registrati 65 nuovi contagi. E’ il dato più alto delle ultime settimane, da quando è ricominciata l’emergenza covid-19. Quanto alle altre province, il dato più alto è quello di Palermo con 220; poi Catania con 121; 89 a Messina, 35 ad Agrigento, 24 ad Enna, 9 a Caltanissetta, 3 a Trapani e 2 a Ragusa.
Gli attuali positivi in Sicilia sono 10.945. Per 677 disposto il ricovero in ospedale, altri 98 in terapia intensiva, 10.170 in isolamento. Registrati purtroppo anche 11 nuovi decessi nelle ultime 24 ore.
I dati sono contenuti nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.




Siracusa. Nave in porto con a bordo due positivi, disposto il divieto di sbarco

Ci sono anche due persone positive al covid-19 a bordo della nave da crociera francese che nel primo pomeriggio è entrata nel porto Grande di Siracusa.
A confermarlo è la Capitaneria di Porto. Responsabilmente, dall’imbarcazione avevano comunicato per tempo quanto rilevato a bordo. Si è allora subito messa allora in moto la macchina della sanità marittima, con l’attivazione dei protocolli previsti in questi casi.
Una delle prime disposizioni è relativa al divieto di sbarco dalla nave. Chi si trova a bordo, turista o membro dell’equipaggio, non potrà quindi toccare terra a Siracusa.
L’imbarcazione ha raggiunto la banchina per il previsto ormeggio. Da quel momento, gli uffici della sanità marittima e dell’Asp hanno assunto il controllo degli aspetti sanitari della vicenda. Nessun allarme, né a bordo né a terra. A quanto si apprende, i soggetti positivi avrebbero adottato opportune misure di autoisolamento, all’insorgenza dei primi sintomi.

Foto archivio, porto Grande Siracusa




Focolaio in due case di riposo di Noto: 35 positivi, 2 anziani in ospedale

Due case di riposo di Noto si sono trasformate in due focali di contagi. “Sono circa 35 le persone coinvolte, tra ospiti e operatori”, dice in un videocil sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Non usa la parola positivi ma sembra chiaro che il numero si riferisce ai contagiati. “Solo per due anziani si è reso necessario il trasferimento in ospedale al reparto di infettivologia dell’Umberto I di Siracusa. Per altri due – aggiunge il sindaco – viene dato supporto alla respirazione con l’ossigeno”.

Foto dal web




VIDEO. Chiusura alle 18, la rabbia dei ristoratori: "Noi, condannati a non aprire"

Due giorni fa era un’ipotesi. Adesso è una certezza: i ristoranti devono chiudere alle 18:00. Giovanni Guarneri, tra i cuochi più quotati d’Italia e proprietario di uno storico ristorante di via Maestranza, esprime tutta la sua preoccupazione per il futuro immediato del settore nel territorio locale. Parla di Siracusa ma la sua è una disamina che potrebbe estendersi anche in altri comuni del territorio. Dinamiche che sono profondamente diverse da quelle, ad esempio, del Nord Italia, in cui la pausa pranzo prevede il consumo di pasti fuori casa, anche per ragioni lavorative. “Locali con la connotazione gourmet hanno una clientela pressochè serale, quando puoi rilassarti, mangiare bene, goderti piatti particolari- spiega Guarneri- Vale anche per chi, ad esempio, offriva apericene. Sarebbe stato necessario consultare gli esperti del settore, capire le differenze tra un’attività e un’altra”. Per questa mattina alle 11, riunione tra addetti ai lavori. Non è escluso che venga sottoscritto un nuovo documento o decisa qualche altra forma di protesta, anche eclatante.




Siracusa, aggiornamento coronavirus: 87 attuali positivi in città, 358 in provincia

Nuovo aggiornamento sulla situazione covid a Siracusa. A fornirlo sono le pagine social istituzionali del Comune e del sindaco, Francesco Italia. Nelle ultime 24 ore è stato registrato un incremento di 6 nuovi positivi con 8 guariti. Dati che portano il totale degli attuali positivi ad 87. In provincia, gli attuali positivi sono 358. I tamponi processati sono stati 188.
Da alcuni giorni, il numero dei guariti è superiore – nel capoluogo- a quello dei nuovi positivi. Un trend che, si spera, possa essere consolidato.




Dipendente comunale positivo a Buscemi, uffici chiusi e tamponi per tutto il personale

Gli uffici comunali di via Libertà, a Buscemi, oggi e domani rimarranno chiusi. E’ stata disposta la sanificazione straordinaria dopo la notizia di un dipendente risultato positivo al covid-19. E’ stata il sindaco Rossella La Pira a disporre con urgenza le operazioni. “Siamo in stretta collaborazione con l’Asp per l’applicazione dei protocolli sanitari. Gli impiegati che hanno avuto contatti con il positivo sono stati posti subito in isolamento domiciliare e sono seguiti dall’Asp territoriale competente”, spiega proprio il primo cittadino. “Invito tutti a mantenere alta l’attenzione e a rispettare le misure di contenimento del contagio con grande senso di responsabilità, ma nello stesso tempo voglio rassicurarvi in quanto la situazione è sotto controllo. Nessun altro dipendente comunale ha sviluppato sintomi sospetti e coloro che sono stati a stretto contatto con il dirigente sono in isolamento fiduciario. Nei prossimi giorni, a fini precauzionali, tutti i dipendenti comunali saranno sottoposti a tampone al fine di ridare serenità e sicurezza a loro e all’intera collettività”.




Siracusa protesta: commercianti, gestori di palestre e ristoratori ancora in piazza

Sale il livello di tensione sociale, anche a Siracusa. Le nuove limitazioni introdotte con l’ultimo Dpcm rischiano di spazzare un intero comparto economico che, a fatica, cercava di ripartire. E’ vero, ci sono responsabilità diffuse: il rispetto dell’obbligo di mascherina e distanziamento non sempre è stato osservato alla lettera, al chiuso come negli spazi aperti. Ma adesso il conto lo pagano tutti, quelli attenti e responsabili e quelli un pò più disattenti. In mezzo una città e la sua economia. La zona industriale continua a trainare, ma attorno è adesso rischio desertificazione.
Dopo la manifestazione spontanea di ieri sera, per dire no alle chiusure e chiedere indennizzi rapidi, oggi alle 18 i commercianti, i gestori di palestre e di centri sportivi torneranno a protestare in piazza. “Niente motorini in piazza Duomo, tutti a piedi e con la mascherina rispettando il distanziamento di almeno un metro”, scrive sui social uno degli organizzatori dell’appuntamento. In una città solitamente dormiente e poco reattiva, sono segnali da non sottovalutare di un disagio economico crescente. Con in più i lavoratori in nero che vedono di nuovo tutto messo in discussione, anche nel loro particolare e complesso caso. E si uniscono al coro di proteste.
E non finisce qui. Domani i ristoratori piazzeranno delle sedie sotto la Prefettura, in piazza Archimede. E consegneranno al prefetto, rappresentante del governo in provincia, un documento. Mercoledì, probabilmente in piazza Duomo, manifestazione di protesta dei ristoratori siracusani aderenti a Confcommercio. Un momento nazionale di forte critica verso le scelte del governo, con il coinvolgimento di oltre 20 piazze italiane. Siracusa sarà l’unica siciliana. I ristoratori “apparecchieranno” in terra, perchè quello è il livello in cui si ritrovano con la chiusura alle 18.
Alcune attività sospese oggi potrebbe comunque decidere di restare aperti, rischiando provvedimenti. Su Facebook si moltiplicano simili posizioni da parte di diversi esercenti “ribelli”. Da vedere alla prova dei fatti come si muoveranno. “I nostri associati sono arrabbiati ma rispetteranno le norme”, fa sapere a proposito Elio Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa.




Siracusa. Ristoranti, pub e bar: 4.000 in ginocchio in provincia. La ricetta di Cna

Sono oltre duemila in provincia di Siracusa gli operatori della ristorazione. Altrettanti i bar. E tutti avranno un fortissimo impatto dalle restrizioni imposte con il nuovo Dpcm. Senza contare i tanti operatori di settori che saranno costretti a incrociare le braccia. Una prospettiva disarmante.
“Siamo estremamente preoccupati”, affermano i vertici di CNA Siracusa, guidati dal presidente territoriale Innocenzo Russo. “L’assunzione di responsabilità degli imprenditori è stata pressoché totale con attenzioni, sanificazioni e controllo. Pensare di applicare di fatto una serrata senza aver chiarito anticipatamente le azioni correttive mette a serio rischio la coesione sociale. È tempo di esser chiari, di porre in essere tutte le azioni possibili per scongiurare il crollo di settori che determinano parte rilevante del PIL dell’intero paese”.
La prima richiesta è quella dello stop alle scadenze fiscali per i settori più colpiti, “con la previsione di una eliminazione di una parte della tassazione prevista e la corresponsione di un significativo contributo a fondo perduto”. Secondo Cna servirebbe poi aggiungere “un irrobustimento degli ammortizzatori sociali, garantendo tempi certi per le migliaia di famiglie interessate. Alcune di queste azioni sono state anticipate dal Governo centrale ma occorre passare immediatamente alle determinazioni per dare subito riscontro, l’esperienza di questa primavera ci impone di essere conseguenti alle dichiarazioni e di condividere rapidamente processi per sostenere un pezzo fondamentale del paese”.
Quanto alla Regione, anche Cna Siracusa chiede un “immediato riscontro in merito alle agevolazioni ancora ferme al palo, partendo dal famigerato Bonus Sicilia oltre ad ulteriori misure della finanziaria regionale che da maggio ancora non produce effetti”.