Cosa è finito in atmosfera durante il rogo del deposito rifiuti? Attesa per i dati Arpa

Entro la giornata, saranno resi noti i dati degli esami effettuati da Arpa durante il rovinoso incendio che si è sviluppato l’altro pomeriggio nel deposito rifiuti di contrada San Cusumano, ad Augusta. I tecnici dell’Agenzia ambientale regionale, una volta allertati, hanno piazzato quattro canister in aree strategiche, mentre la densa colonna di fumo si stagliava alta nel cielo e si dirigeva ora verso Augusta, ora verso Priolo e Siracusa, sospinta da un vento cangiante. Un quinto canister è stato messo a disposizione dalla Protezione civile di Priolo.
I canister prelevano campioni di aria e la conservano al loro interno sottovuoto, senza contaminazione, in modo da permettere test di laboratorio altamente affidabili. Da quelle analisi attese risposte chiare sul tipo di sostanze liberate in atmosfera dalla furiosa combustione, la loro concentrazione e pericolosità.
I primi dati- ancora non pubblicati – e relativi alle centraline presenti in zona industriale, , “non sembrano essere influenzati dall’incendio sviluppatosi all’interno dell’impianto”. Lo ha comunicato nelle ore scorse Arpa, sui propri canali social. Immediate le reazioni, soprattutto di incredulità per via dell’assenza di tracce collegabili a quel rogo.
“Sull’impatto della nube sprigionata dall’incendio, riceviamo rassicurazioni dagli organi preposti perché il vento l’ha allontanata dalla città sin dalla serata dell’altro ieri. Allo stato attuale, non ravvisiamo motivi di allarme. Le misure di precauzione raccomandate ieri potranno definitivamente rientrare appena confortati dai dati ambientali che stiamo attendendo”, ha detto il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare.
Nel pomeriggio di ieri, intanto, è stato completamente domato l’incendio ufficialmente quindi “spento”. Hanno lavorato con mezzi meccanici i Vigili del Fuoco coordinati da personale del Gruppo Operativo Speciale. “Smassata la grande quantità di carta incendiatasi, per consentire al meglio le operazioni di raffreddamento e bonifica”, hanno spiegato gli stessi soccorritori.




Scafisti bielorussi arrestati a Siracusa: erano fuggiti in barca a vela dopo intervento Ong

Gli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa, insieme a personale della sezione operativa Navale e della stazione manovra Navale di Messina della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a fermo tre cittadini bielorussi, rispettivamente di 32, 46 e 37 anni. A loro carico, raccolti “gravi” indizi di colpevolezza circa l’aver favorito l’immigrazione clandestina.
I tre sono stati individuati come “conducenti” di una barca a vela con a bordo 106 migranti clandestini, presumibilmente partiti dalla coste turche e soccorsi in acque internazionali da una nave Ong. Nelle fasi del soccorso in mare, i tre bielorussi hanno rinunciato a salire a bordo della nave, dileguandosi con la barca a vela con la quale avevano viaggiato.
In seguito alla loro fuga, un pattugliatore della Guardia di Finanza li ha intercettati la mattina del 22 agosto nelle acque territoriali italiane e li ha condotti nel porto di Siracusa. Giunti a terra e dopo le veloci indagini, sono stati condotti in carcere.

foto archivio




Droga nascosta nella vecchia recinzione dell’ex carcere borbonico: coca e marijuana

Contrasto allo spaccio di droga, nuovo sequestro operato dalla Polizia. Gli agenti passano al setaccio le zone ritenute “sensibili” sul fronte dello smercio di droga. Nelle ore scorse, poliziotti del Commissariato di Ortigia, hanno rinvenuto e sequestrato 31 dosi di marijuana e 20 dosi di cocaina. Erano già pronte per lo spaccio locale. Erano nascoste tra le sbarre in ferro dell’ex carcere Borbonico del centro storico di Siracusa.




La città non è una discarica: materiale di risulta in via Reale, sequestrato il furgone

Aveva “scambiato” via Giuseppe Reale per una discarica, in cui abbandonare ripetutamente materiale di risulta. Da bordo del suo furgone, un uomo si liberava così degli scarti di presumibili lavori edili. Con l’aiuto di una pala, tirava direttamente sull’area pubblica quanto accatastato all’interno del mezzo. Anche in pieno giorno e, secondo alcune segnalazioni, più volte in una settimana.
E’ stato però ripreso e fotografato non solo da diversi residenti ma anche da passanti. Le immagini, inviate anche alla nostra redazione, sono finite nelle mani della Polizia Ambientale che in poche ore ha identificato il responsabile. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro. Adesso saranno elevate le rispettive sanzioni. Rischia un procedimento penale.
“Sono sempre più importanti le segnalazioni video o fotografiche che ci inviano i cittadini, anche grazie alla collaborazione delle vostre testate”, spiega il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “E’ importante che vengano riprese le targhe dei mezzi utilizzati per abbandonare rifiuti. E poi state certi che interverremo, con denuncia penale e sequestro dei mezzi per discarica abusiva”.




Padre e figlio dediti allo spaccio di droga, arrestati a Rosolini: hashish in auto

I Carabinieri hanno interrotto l’attività di spaccio di due rosolinesi, padre e figlio, che vendevano hashish nella zona delle case popolari della cittadina siracusana. Hanno fermato i due nel corso di un controllo alla circolazione stradale, rinvenendo all’interno del veicolo a bordo del quale viaggiavano circa 70 grammi di hashish. Una successiva perquisizione presso l’abitazione, ha permesso di sequestrare anche 120 euro in contanti, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




La ex avvia una nuova relazione: 38enne geloso denunciato per aggressione a Noto

Un 38enne è stato denunciato a Noto dalla Polizia per danneggiamento aggravato. Nella mattinata di ieri, i componenti di una Volante, a seguito di una segnalazione telefonica, erano intervenuti in via Venezia per un’aggressione. Poco prima – hanno ricostruito – si era tenuto un acceso alterco tra il denunciato e gli ex suoceri, scaturito dal fatto che la sua ex compagna, madre dei suoi figli, da alcuni giorni stava intrattenendo una relazione sentimentale con un altro uomo.
Gli agenti si sono recati nella casa dell’ex convivente del 38enne, constatando che la porta d’ingresso dell’abitazione era stata danneggiata.




Regionali: Carta rompe con il Pd, “Ritiro disponibilità a candidatura”

L’esperienza di Giuseppe Carta con il Pd si chiude senza mai essere davvero iniziata. Troppo veti incrociati, una corsa verso la candidatura alle regionali con troppi ostacoli e allora il sindaco di Melilli ha deciso di mettere un punto.
“Ho assistito in silenzio in queste ore alla bagarre di chi, dentro un partito come il Pd, che avrebbe avuto una possibilità di rinascita, ha adottato misure nebulose, arbitrarie e dai risultati quantomeno discutibili. Quella coalizione originaria, oggi monca di molti pezzi, di fatto non esiste più. Mi trovo costretto, di concerto con il mio gruppo, a ritirare ogni possibile disponibilità ad una candidatura per le prossime elezione regionali con questo Pd che, nel modus operandi, è lontano rispetto a quella visione di politica fatta di collegialità e condivisione a cui siamo abituati”.
Nei giorni scorsi, il nome di Carta era stato accostato all’Udc. La smentita dei giorni scorsi ora potrebbe essere riletta. “Nell’ottica di una fiducia che dobbiamo agli elettori, cercheremo di valutare i prossimi scenari che si profileranno, con una attenta valutazione dei programmi e delle scelte fatte nell’interesse della Sicilia dai movimenti che da sempre si battono mettendo al centro dell’azione politica la nostra terra”.




Elezioni politiche, depositate le liste: ecco chi è candidato alla Camera ed al Senato

Liste chiuse e presentate alle 20 di ieri sera in Corte d’Appello. Tra conferme e qualche sorpresa, definito lo scacchiere dei candidati “siracusani” alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Al plurinominale, 4 i seggi disponibili.
Per la Camera dei Deputati, l’ex sindaco di Avola Luca Cannata è il primo nome di Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale. Il sindaco di Francofonte, Daniele Lentini, capolista per Noi Moderati. Nel Pd, alle spalle del segretario regionale Barbagallo c’è la siracusana Glenda Raiti, figlia dell’indimenticato Turi. Floridiana di nascita, l’ex ministro Lucia Azzolina è la capolista di Impegno civico ed è anche in corsa all’uninominale. Tenta il secondo mandato l’uscente Filippo Scerra, sempre con il Movimento 5 Stelle: è capolista. In Azione-Italia Viva il primo nome è quello del vicesindaco di Siracusa, Pierpaolo Coppa. Poi Bernadette Lo Bianco mentre il quarto nome è quello di Concetta Piccione.
All’uninominale, oltre a Luca Cannata e Lucia Azzolina, ci sono anche l’esx sindaco di Augusta Concetta Di Pietro (M5s) e l’assessore ai servizi sociali del Comune di Siracusa Conci Carbone (Azione-IV). Di seguito, l’elenco completo collegio plurinominale (Catania, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa) e dell’uninominale (Siracusa).

Collegio plurinominale -(Catania, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa)

Forza Italia: Paolo Emilio Russo, Bernadette Grasso, Giovanni Mauro, Chiara Quaranta.
Fratelli d’Italia: Giovanni Luca Cannata, Wanda Ferro, Gianfranco Rotondi, Eliana Longi.
Lega Salvini premier: Valeria Carmela Maria Sudano, Nino Minardo, Annalisa Tardino, Fabio Cantarella.
Noi Moderati: Daniele Lentini, Anna Maria Ajello, Giuseppe Frasi, Serena Gubernale.
Partito Democratico: Anthony Barbagallo, Glenda Raiti, Giovanni Spadaro, Valentina Aparo.
Impegno Civico: Lucia Azzolina, Francesco D’Uva, Roberta Alaimo, Andrea Giarrizzo.
Verdi Sinistra: Maria Teresa Iurato, Maurizio Nicolosi, Micol Liardo, Salvatore Mingardi.
Movimento 5 Stelle: Filippo Scerra, Vanessa Ferrei, Eugenio Saitta, Paola Brullo.
Azione-Italia Viva: Pietro Coppa, Bernadette Lo Bianco, Alberto Spitale, Concetta Piccione.
Sud chiama Nord De Luca sindaco d’Italia: Luigi Fiumara, Concetta Rapisarda, Paolo Monaca, Romina Miano.
Italexit: Mario Michele Giarrusso, Annamaria Loriana Gatto Rotondo, Federico Maria Giuseppe Donzelli, Sabrina Zaccaria.
Unione Popolare con De Magistris: Domenico Cosentino, Milena Angiletti, Filippo Schifano, Gina Tuzza.
Forza Nuova: Franco Aprile, Valeria Carmela Santanocito, Marco Vita, Alfia Russo.

Collegio uninominale

Luca Giovanni Cannata (centrodestra), Lucia Azzolina (centrosinistra), Maria Concetta Di Pietro (M5S), Concetta Carbone (Azione Iv), Luigi Fiumara (Sud chiama Nord De Luca sindaco d’Italia), Giovanni Calleri (Italexit), Nicola Candido (Unione Popolare con De Magistris), Marco Vita (Forza Nuova).

Per quel che riguarda il Senato, al plurinominale (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa) sono 5 i seggi disponibili. Capolista in Forza Italia è la siracusana Stefania Prestigiacomo. Per il Partito Democratico, primo nome è quello di Antonio Nicita, siracusano di nascita, figlio dell’ex presidente della Regione Santi Nicita e già presidente Agcom. Per il Movimento 5 Stelle, l’uscente Pino Pisani – augustano – è in seconda posizione dietro Barbara Floridia ed inserito anche all’uninominale. All’uninominale c’è anche Paolo Amenta (Pd), sindaco di Canicattini Bagni. Di seguito, liste e nomi per plurinominale e collegio uninominale.

Collegio plurinominale – (Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa)

Forza Italia: Stefania Prestigiacomo, Antonino Scilla, Loredana Messina, Giacobbe Giovanni Giacobbe.
Fratelli d’Italia: Sebastiano Nello Musumeci, Carmela Bucalo, Salvo Pogliese, Giovanna Petrenga.
Lega Salvini Premier: Nino Germanà, Giulia Bongiorno, Orazio Ragusa, Sonia Grasso.
Noi Moderati: Mario Luciano Brancato, Antonia Portorivo, Gianfranco Melillo, Doriana Politanò.
Partito Democratico: Antonio Nicita, Agata Iacono, Salvatore Branciforte, Antonia Russo.
Impegno Civico: Fabrizio Trentacoste, Cinzia Leone, Vincenzo Drago, Loredana Russo.
Verdi Sinistra: Alessandra Minniti, Giovanni Gioli Vindigni, Maria Germanà, Fabio Ruvolo.
Movimento 5 Stelle: Barbara Floridia, Giuseppe Pisani, Cinzia Amato, Federico Piccitto.
Azione Italia Viva: Anna Maria Parente, Gaetano Armao, Giusi Provino, Pierfrancesco Torrisi.
Sud chiama Nord De Luca sindaco d’Italia: Cateno De Luca, Dafne Musolino, Giuseppe Lombardo, Lorenzina Grasso.
Italexit: Giuseppe Sottile, Carmen Minutoli, Giuseppe Indorato, Letizia Licitra.
Unione Popolare con De Magistris: Luca Antonio Cangemi, Dolores Dessì, Goffredo D’Antona, Ivana Maria Parisi.
Forza Nuova: Maria Fiore, Giuseppe Aleppo, Carmela Montagno Castagnola, Giuseppe Siciliano.

Collegio uninominale

Salvatore Sallemi (centrodestra), Paolo Amenta (Pd), Giuseppe Pisani (M5S), Mariana Buscema (Azione Iv), Antonio Guastella (Sud chiama Nord De Luca sindaco d’Italia), Giorgio Piccione (Unione Popolare con De Magistris), Maria Fiore (Forza Nuova).




Incendio al deposito rifiuti, la Procura apre un’inchiesta. Comitato Stop Veleni: “Più informazioni”

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per comprendere cosa è accaduto nell’impianto di contrada San Cusumano dove ieri pomeriggio è divampato un rovinoso incendio, con decine e decine di ecoballe in fiamme. Attesa per i risultati dei campionamento condotti dai tecnici Arpa, con diversi canister e attraverso le centraline fisse presenti nella zona industriale. Ci vorranno 24 ore circa per conoscere gli esiti degli esami di laboratori e per sapere con esattezza cosa è finito in atmosfera, per effetto della combustione, ed in che proporzione.
E non mancano le polemiche. Il Comitato Stop Veleni bolle come “del tutto insufficienti, intempestive e parziarie” le informazioni diramate dagli Enti di controllo e dalle autorità istituzionali preposte. “I residenti allarmati dalla densa coltre di fumo nero levatasi in atmosfera che in pochi minuti ha raggiunto la zona nord di Siracusa, non hanno ricevuto nell’immediatezza la ben che minima informazione sul comportamento da tenere per ridurre al minimo gli effetti certamente nocivi del fenomeno narrato. Molte sono state le doglianze lamentate, su tutte mal di testa, difficoltà respiratorie e a deglutire, spasmi addominali”, si legge nella nota diramata alle redazioni.
Per il Comitato Stop Veleni sarebbero mancati riferimenti precisi a limitazione di attività all’aperto in prossimità di quanto accaduto, divieto di attività di pascolo, divieto di consumo di alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area interessata o di foraggiamento coinvolto e destinato ad animali al pascolo. Nessuna indicazione sanitaria sui rimedi da adottare per lenire i disturbi percepiti dalla popolazione”.
Ma i sindaci di alcune zone coinvolte (Augusta, Priolo, Siracusa) spiegano di aver seguito scrupolosamente le procedure di Protezione Civile, con il coordinamento della Prefettura di Siracusa. “Le comunicazioni via social rivolte alla popolazione avevano carattere precauzionale e di prudenza”, spiegano all’unisono. Alle volte, in effetti, l’eccesso di panico può rivelarsi controproducente. La catena di protezione civile, incluso il coinvolgimento della Prefettura, è scattata tempestivamente, con monitoraggio continuo.




Ecoballe in fiamme, uno degli addetti: “Un fulmine ed in venti minuti è stato l’inferno”

Giuseppe è uno dei circa cinquanta addetti all’impianto di smaltimento rifiuti di contrada San Cusumano. Dal pomeriggio di ieri, bruciano le ecoballe che erano presenti nell’area e che dovevano essere poi avviate a riciclo. Materiale plastico, neon, raee, frigoriferi e – in minor percentuale – cartone. E’ lui a raccontare in diretta su FMITALIA cosa è accaduto attorno alle 17 di ieri.
“Un fulmine ha centrato una delle ecoballe all’interno del deposito. E’ partito così l’incendio. Sono anche caduti i cavi dell’alta tensione ed in pochi minuti tutto ha preso fuoco”. In meno di mezz’ora “ci siamo trovati davanti ad una situazione indomabile. Ci siamo tutti prodigati, anche con la nostra squadra antincendio. Siamo rimasti qui nonostante la nube nera e le fiamme. Sui social ho letto anche qualche accusa rivolta a noi. Ai leoni da tastiera dico che noi abbiamo visto bruciare il nostro lavoro…”.
Prende un attimo fiato. “Paura? Si, ne abbiamo avuta. Ma abbiamo cercato di mantenerci lucidi e fare quello che era giusto fare per evitare di mettere qualcuno in pericolo. Ci siamo messi a disposizione dei soccorritori che man mano raggiungevano la zona”, racconta Giuseppe.
L’impianto sorge a 20km circa da Augusta, dopo gli impianti nord della zona industriale. Costeggia la vecchia statale. Questa mattina è ancora presidiato da Vigili del Fuoco, Protezione Civile, squadre della Forestale. Serviranno altre 24 ore almeno per dichiarare definitivamente spento l’incendio. Fumo grigio si leva dalla zona, nei pressi si accede solo con la mascherina. “Stiamo tutti bene ma oggi è il giorno della tristezza e della preoccupazione: quando potremo ripartire? Quanti danni? Cosa succederà adesso?”.
E’ ipotizzabile che la magistratura aprirà un’inchiesta per accertare le cause del rogo e contestare eventuali fattispecie. Si attende anche la scrupolosa relazione dei Vigili del Fuoco, per capire cosa c’era nell’area del deposito ed è finito in combustione. Da Arpa attesi i dati ambientali sul tipo e la quantità di sostanze finite in atmosfera.