La gara d’appalto per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa potrebbe essere pronta entro la fine dell’anno e i tempi per la fase di espropriazione dovrebbero poter essere brevi, certamente meno lunghi rispetto a situazioni ordinarie, viste le deroghe consentite nel caso specifico.
Una previsione ottimistica ma anche basata su elementi concreti, secondo il commissario e prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, che dopo la presentazione del progetto, nei giorni scorsi, nell’aula magna del liceo Einaudi, alla presenza del presidente della Regione, Nello Musumeci e dell’ormai ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha disposto l’avvio delle procedure successive. Significa in primo luogo approvazione del progetto definitivo e quindi affidamento dei servizi di ingegneria.
“Per questo aspetto- spiega il commissario Scaduto- siamo in dirittura d’arrivo. Contestualmente, non escludo di avviare le interlocuzioni con i soggetti proprietari delle aree per accelerare i tempi anche della fase di acquisizione delle aree”.
Per gli espropri, risulteranno utili le deroghe, anche dal punto di vista dei tempi normalmente previsti. Parola d’ordine: dialogo e collaborazione, sia con i proprietari, sia con le istituzioni che poi dovranno, a vari livelli, avere voce in capitolo, con pareri e autorizzazioni varie.
Aspetto centrale, secondo quanto spiega il prefetto Scaduto, “è certamente la centralità dell’opera, l’importanza per l’intera collettività. Tutti devono essere consapevoli di questo ed essere attori di quello che rappresenta un’opera di rilevante interesse pubblico”.
La linea su cui procedere sarebbe chiara, sebbene impegnativa: non mortificare la proprietà privata ma al contempo tenere ben presente l’importanza di procedere e dell’interesse pubblico. Il tentativo, quindi, dovrebbe essere, stando alle premesse, quello di mantenere un equilibrio, per quanto possibile “con quello che prevede la normativa in materia, ma usufruendo delle deroghe per i tempi di espropriazione”.