Emergenza idrica a Pachino e Marzamemi: “lavoriamo per limitare i disagi subiti”

La grave crisi idrica che si sta registrando in questi giorni nella parte alta di Pachino e, in parte, a Marzamemi “è dovuta anche alle numerose rotture che si sono verificate lungo la condotta esterna proveniente da Rosolini”. Lo rivela il sindaco Carmela Petralito che spiega anche come si sia “dovuto provvedere ad abbassare le pompe anche all’interno dei pozzi, a causa della notevole diminuzione del livello delle falde acquifere”.
L’amministrazione comunale si sta adoperando per far fronte all’emergenza idrica. Ieri è stato abbassato il punto di presa delle trivelle, per farle lavorare a pieno regime e mandare il massimo della portata presso le vasche di accumulo poste presso il serbatoio pensile.
Si sta provvedendo anche alla requisizione di nuove sorgenti, per poter far fronte alle necessità idriche per tutto il territorio, garantendo così una maggiore erogazione.
“Ci stiamo muovendo anche su altri fronti”, spiega la Petralito. “Il primo è quello di bilanciare la rete idrica interna, in modo da fare arrivare l’acqua a tutte le utenze, contemporanea ovvero nella stessa fascia oraria.
Stiamo attenzionando tutta la condotta esterna e i punti di snodo della rete idrica interna, consapevoli dei gravi disagi che stanno subendo molti pachinesi”.
Si stanno scandagliando attentamente anche le condutture idriche esterne: quella proveniente da Contrada Cava Grande (Noto), che è lunga 30 km e quella proveniente da Contrada Stafenna (nei pressi di a Rosolini), che è lunga 20 km.




Via lido Sacramento, danneggiato impianto semaforico mobile: cambia la viabilità

A seguito dei numerosi atti vandalici ai danni dell’impianto semaforico mobile che regolamenta il traffico a senso unico alternato in un tratto di via Sacramento, a Siracusa, il settore Mobilità ha disposto la modifica alla circolazione nell’area interessata.
Dall’apposizione della segnaletica, nel tratto interposto tra il civico 90 e il civico 94, vengono previsti il restringimento della carreggiata con una larghezza minima della corsia di circa 2,50 metri, l’istituzione del divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati, l’istituzione del senso unico di marcia con direzione via La Maddalena, il limite massimo di velocità di 10 Km/h.
Ed ancora vengono disposti il limite massimo di velocità di 30 Km/h 50 metri prima del tratto regolamentato a senso unico; l’istituzione del divieto di transito ai veicoli aventi peso a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate con segnaletica di preavviso da collocare in via Lido Sacramento prima dell’intersezione con strada Torre Milocca, in strada Torre Milocca prima dell’intersezione con via Lido Sacramento, in via La Maddalena prima dell’intersezione con strada Capo Murro di Porco e in strada Murro di Porco prima dell’intersezione con via La Maddalena.
Inoltre in via Lido Sacramento, nel tratto interposto tra strada Capo Murro di Porco e il civico 94, sarà disposto il divieto di accesso, fatta eccezione per il traffico locale. I veicoli provenienti da via La Maddalena con direzione via Lido Sacramento, giunti in corrispondenza dell’intersezione con strada Capo Murro di Porco (S.P. 58), avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima, fatta eccezione per il traffico locale. I veicoli provenienti da strada Capo Murro di Porco (S.P. 58), giunti in corrispondenza dell’intersezione con via La Maddalena, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima, fatta eccezione per il traffico locale.




A 101 anni, nonno Antonino sconfigge il covid. “Il segreto? Incredibilmente ottimista”

A 101 ha sconfitto anche il covid. Un altro traguardo per “nonno” Antonino Iozzia. Classe 1921 è stato un docente e prima ancora maggiore dei Bersaglieri. Ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale e con la stessa tempra ha affrontato anche il coronavirus. E’ stato ricoverato al centro Covid 1 dell’ospedale Trigona di Noto. Curato con attenzione e competenza, ha vinto anche questa battaglia. E non a caso, tutti lo descrivono come una persona di incredibile fibra, tenacia e garbo; un gentiluomo colto e sempre incredibilmente ottimista. Chissà che non sia questo il segreto dei suoi straordinari 101 anni.




Autobus a Siracusa, lo studio: “vecchi e inquinanti, immatricolati solo 3 mezzi nuovi”

(c.s.) Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di persone dopo la pandemia, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Sicilia, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione , l’anzianità e la categoria euro.
Il comparto dei mezzi per il trasporto persone mostra un importante segnale di crescita in Italia, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo pari al -42,3% e 112 targhe. In questo contesto la provincia di Siracusa si posiziona in controtendenza, segnando un aumento di nuove targhe immatricolate con 3 nuovi mezzi.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido si annulla mentre l’elettrico arriva allo 0,8%. Il gasolio supera di poco il 95% e il metano tocca il 3,4%. Siracusa segna la percentuale più alta in regione per veicoli elettrici (3%) anche se il parco circolante resta composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio (95,3%). Gli ibridi si annullano.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6: 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 20,1% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 al 28,1%.
Nella provincia di Siracusa il tasso di Euro 0, 1 e 2 sfiora il 57% toccando la cifra più elevata a livello regionale, dove i soli Euro 0 superano il 34%. Coerentemente la provincia registra solo il 17,6% per le classi più giovani, tasso più basso.
E gli autobus circolanti sono, ovviamente, “vecchi”. In Sicilia la fascia di oltre 20 anni cresce notevolmente rispetto a quella nazionale (38,2% rispetto a 26,9%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni superano di poco il 13%. Siracusa ha una percentuale di autobus oltre i 20 anni che sfiora il 55% segnando la percentuale più alta in regione. La provincia, inoltre, si posiziona all’ultimo posto per la presenza di mezzi giovani, da 0 a 5 anni, registrando solo 5,5%.




Progetti di Democrazia Partecipata, votano i cittadini. La situazione a Siracusa ed in provincia

Dal 5 agosto si potrà votare online per i progetti di Democrazia Partecipata a Siracusa. C’è tempo fino al 26 agosto per scegliere tra le 13 idee presentate da cittadini o associazioni quelle che saranno finanziate con i 50mila euro disponibili (leggi qui).
Parlando di Democrazia Partecipata, il Comune più virtuoso in provincia di Siracusa è Priolo Gargallo che concluso l’intero processo del 2022. Il progetto più votato dai priolesi è stato “Scuole cardio-protette” (182 voti su 271 in totale). Presentato dalla Misericordia, il progetto prevede l’installazione di un defibrillatore per ciascun plesso scolastico (“Manzoni”, “Edificio Nuovo”, ”Bondifè” e “Largo delle Scuole”) e la formazione di 100 persone, tra personale docente e non docente, ai protocolli di rianimazione cardiopolmonare e all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. I fondi disponibili sono di 15.000 euro. L’anno scorso era andata anche meglio sotto il profilo della partecipazione. A votare erano stati infatti 1008 cittadini e l’esito – di inizio agosto – aveva decretato il finanziamento (sempre per 15.000 euro) al progetto “REstate al Mare-Sport per Tutti” (430 preferenze) che prevedeva 16 incontri di sport acquatici e da spiaggia, gratuiti e accessibili a tutti i residenti (nuoto, kitesurf, surf, windsurf, vela, yoga, crossfit, stand up paddle), con la presenza di istruttori qualificati, tra settembre e ottobre.
Nella “classifica” redatta da wwww.spendialinsieme.it, bene anche Solarino: ogni anno ha speso i fondi, in media attorno ai 12 mila euro. Quest’anno Solarino ha fissato al 16 marzo scorso il termine per presentare i progetti. Dopo le elezioni amministrative, si attende il completamento dell’iter con le proposte vincitrici. A disposizione, complessivamente 12.500 euro per contributi da 3.750 euro (30% dei fondi disponibili).
Palazzolo Acreide ha adottato il regolamento di Democrazia Partecipata nel 2019 e anno dopo anno riesce a spendere i propri fondi. Il problema principale è quello della tempistica. Le risorse assegnate sono infatti superiori ai 10 mila euro e pertanto l’ente ricade tra quelli che devono avviare l’iter obbligatoriamente entro il 30 giugno di ogni anno. Ma a Palazzolo, in questo 2022, non è stato ancora pubblicato l’avviso. Negli anni scorsi gli avvisi sono stati pubblicati sempre negli ultimi mesi dell’anno (a ottobre nel 2021, addirittura nel marzo del 2021 per il processo relativo alla democrazia partecipata del 2020).
Un caso a sé è quello di Lentini, secondo l’osservatorio di www.spendinamolinsieme.it. Il Comune ha quasi sempre speso i fondi (in media 12 mila euro) e qualche atto nei vari anni è stato rintracciato. Ma tutto questo è avvenuto in assenza di regolamento, documento obbligatorio secondo la normativa regionale. Proprio quest’anno, Lentini ha adottato – nel Consiglio Comunale del 4 maggio – il regolamento per la democrazia partecipata.
A Portopalo, dal 2016 al 2019 le somme destinate alla democrazia partecipata non sono state spese e sono state restituite alla Regione. Poi, nel 2020, la musica è cambiata. I cittadini sono chiamati a votare, ma possono scegliere solo l’area tematica da privilegiare e il progetto – quindi l’intervento concreto da realizzare – viene sviluppato dal Comune. E le tempistiche? Nonostante fondi superiori a 10 mila euro impongano l’avvio dell’iter entro il 30 giugno, l’avviso è spesso pubblicato l’ultimo mese dell’anno e l’esito.
Con un regolamento datato 2018, Avola si colloca tra i territori attivi per la democrazia partecipata, ma con alti e bassi. Nel 2020 apposta 37.881 euro con valutazione delle proposte presentate dai cittadini affidata ad un tavolo tecnico dell’amministrazione e non al voto della cittadinanza. Non si vota nemmeno nel 2021 ma il motivo è che i progetti presentati risultano tutti ammissibili e i fondi (29.150,16 euro) bastano per realizzarli tutti. Quest’anno (30.983 euro), si è chiusa da poco (11 luglio) la raccolta dei progetti presentati dai cittadini.
Niente votazioni anche a Buccheri, con fondi quest’anno pari a 14.000 euro. La presentazione dei progetti è stata fissata entro la scadenza del 29 luglio.
Infine, niente votazioni e decisioni affidate a commissioni e tavoli tecnici anche a Canicattini Bagni, a Ferla, Sortino e Melilli. Poche informazioni disponibili per Augusta, Cassaro, Floridia, Francofonte, Pachino, Rosolini, Noto, Buscemi e Carlentini.

Informazioni e dati forniti da osservatorio www.spendiamolinsieme.it




Strisce pedonali a metà su Scala Greca, la Mobilità scrive a Telecom: “completate intervento”

Si muove l’assessorato alla Mobilità per il curioso caso delle strisce pedonali a metà, in un tratto di viale Scala Greca, a Siracusa. Un dettaglio che non è sfuggito agli automobilisti che numerosi attraversano quotidianamente il centrale viale a nord del capoluogo.
Cosa è accaduto? Secondo quanto ricostruito, nel tratto in questione sono stati condotti nei giorni scorsi dei lavori sui sottoservizi, in particolare di telefonia. L’azienda privata intervenuta (per conto di Telecom), ha rimosso il cantiere e ripristinato la sede stradale. Un intervento completato con la segnaletica orizzontale, ma solo nel tratto oggetto di lavori. Evidente, così, il contrasto tra le strisce pedonali sbiadite pre-esistenti ed il tratto invece ridipinto. Un effetto a metà che sa di incompiuta.
Informati della situazione, gli uffici comunali dell’assessorato guidato da Enzo Pantano hanno subito contattato l’azienda che aveva aperto il cantiere su strada. E’ stata invitata a completare, nel più breve tempo possibile, l’intervento, ripristinando anche il tratto “mancante” di strisce pedonali. Importanti, anche questa volta, le decine di segnalazioni giunte in redazione, anche via whatsapp al numero 3393233488.




Sempre in giro nonostante i domiciliari, 22enne a Cavadonna

Sottoposto ai domiciliari,spesso è risultato assente.

I controlli dei carabinieri della Stazione di Cassibile hanno, dunque, fatto emergere le ripetute violazioni di un giovane di 22 anni, rintracciato per le vie del centro abitato nonostante arrestato per reati relativi allo spaccio di droga e a maltrattamenti in famiglia.

I militari dell’Arma hanno eseguito ieri il provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria di Catania. La Corte d’Appello, infatti, ha ritenuto inadeguata la misura dei domiciliari, disponendo per il 22enne la custodia in carcere. E’ stato, pertanto, condotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna.




Il PD siracusano si affida ad un comitato di coordinamento: sei nomi verso le elezioni

L’assemblea provinciale del Partito Democratico ha dato il via libera al comitato di coordinamento che dovrà condurre il Pd verso gli appuntamenti elettorali di questa seconda parte del 2022. Troppo fragili gli equilibri interni per riuscire a puntare su un nome unico per la segreteria. Più saggio, e meno divisivo, puntare invece su di un gruppo ristretto, espressione delle principali correnti interne, per poter contare su di una sorta di camera di compensazione in cui far decantare le divisioni, evitando altri colpi scena.
Le dimissioni di Salvo Adorno, ufficialmente motivate con ragioni di salute, hanno fatto saltare il tappo. Non è sfuggita la quasi contemporaneità degli eventi: dal suo addio all’adesione di Carta con l’ennesima contrapposizione tra aree che adesso cercano un nuovo rapporto di forza. Saranno gli appuntamenti elettorali, nazionali e regionali, a “pesare” ed a decidere i nuovi equilibri e, quindi, il nuovo segretario.
Nell’attesa, l’assemblea ha affidato all’unanimità il coordinamento del partito al presidente Paolo Amenta, a Bruno Marziano, a Raffaele Gentile, Marco Monterosso, Enzo Pupillo e Marika Cirone Di Marco. Il comitato si è già riunito per stabilire l’ordine del giorno della direzione provinciale che dovrà pronunciarsi su elezioni nazionali e regionali oltre che su valutazioni generali interne.




Terzo incidente mortale nel siracusano: la vittima è un 24enne di Portopalo

Ancora un incidente mortale nel siracusano, il terzo in pochi giorni. A perdere la vita, un 24enne di Portopalo, Carmelo Cavarra. L’incidente è avvenuto domenica scorsa in contrada Morghella, nella zona sud della provincia. Il ragazzo era a bordo del suo scooter.
Secondo una prima ricostruzione, stava rientrando a casa a Portopalo, quando – per cause al vaglio degli investigatori, forse della sabbia sull’asfalto – sarebbe rovinosamente finito sull’asfalto, sbattendo contro un muro. I soccorsi nulla hanno potuto, troppo gravi le lesioni riportate. Domani pomeriggio i funerali a Portopalo, sotto shock per la notizia. Sui social, i ricordi ed il cordoglio degli amici.
Si allunga la scia di sangue sulle strade siracusane. Pochi giorni fà, a Palazzolo aveva perso la vita in un incidente autonomo un 27enne. Un mortale anche nel tratto Noto-Rosolini dell’autostrada, con vittima un 73enne di Mantova.




Paolo Ficara (M5s), niente ricandidatura: “Secondo mandato? Io mi fermo qui”

“Grazie, ma io mi fermo qui”. Nel momento in cui ribolle il calderone delle candidature, arriva il passo indietro di Paolo Ficara, parlamentare del M5s e vicepresidente della commissione Trasporti della Camera. “E’ stato un onore che ho cercato di ripagare con il massimo impegno personale, dal primo all’ultimo giorno. Torno alla mia professione e lo faccio con la consapevolezza di non aver mai tradito le promesse fatte, di aver rispettato sempre gli impegni presi con una forza politica come il M5S, nella quale non è semplice stare se non ci si crede fortemente, per via di quelle regole con le quali siamo nati”, scrive Ficara sui suoi canali social.
Da parlamentare, può vantare il 95% di presenze in Aula, 79 atti tra interrogazioni, interpellanze e risoluzioni e diverse proposte di legge. “Ho restituito alla collettività più di 106mila euro, oltre a rinunciare all’ulteriore indennità di 21mila euro per aver ricoperto la carica di vicepresidente della Commissione Trasporti dal luglio del 2020. I trasporti e le infrastrutture sono stati i temi che ho principalmente seguito a livello nazionale, sapendo bene quanto enormi siano le carenze nella nostra Regione. I risultati concreti si vedranno tra qualche anno, serve tempo per poter progettare e costruire una opera pubblica, ma abbiamo finalmente messo al centro dello sviluppo infrastrutturale la nostra Sicilia. Ferrovie, strade, porti. E non solo”.
Alla voce risultati ottenuti iscrive “la riqualificazione di numerose strade provinciali, il tanto atteso restauro del ponte di Cassibile, la realizzazione della fermata ferroviaria presso l’aeroporto di Catania. Tanti interventi sono stati avviati e tante sono le risorse stanziate per opere che vedremo nei prossimi anni, molte infatti dovranno essere completate entro il 2026 perchè finanziate con il PNRR. Sono orgoglioso di aver contribuito a portare nella nostra provincia di Siracusa circa 500 milioni di euro per quanto riguarda i trasporti e le infrastrutture”. Risorse per la manutenzione delle strade provinciali, il finanziamento della ciclovia della Magna Grecia, il recupero della ferrovia Noto-Pachino, il bypass ferroviario ad Augusta, l’acquisto di nuovi treni notte. “Di questi 500 milioni, quasi 200 hanno riguardato il Porto di Augusta con il finanziamento di opere come la manutenzione della diga foranea, il collegamento ferroviario nel porto, l’elettrificazione delle banchine. E circa 75 sono stati i milioni per Siracusa, tra il lavoro fatto per la conferma dei fondi del bando periferie, il rinnovo del parco autobus della nostra città, le risorse per la mobilità sostenibile e la riqualificazione urbana. Senza dimenticare i finanziamenti del PNRR per la Stazione di Siracusa e l’elettrificazione delle banchine del nostro Porto, per fare qualche esempio”.
Da aggiungere grandi interventi che interesseranno in parte la provincia di Siracusa, come lo sblocco e il finanziamento della Ragusa-Catania (1 miliardo e 200 milioni) e l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa (circa 200 milioni). Senza dimenticare il risanamento economico della ex Provincia di Siracusa, in dissesto dal 2018 con un buco di 200 milioni di euro. “Con un lavoro costante in questi anni – scrive Ficara – siamo riusciti a ridurre il prelievo forzoso a carico delle province siciliane di 90 milioni l’anno, che per Siracusa vogliono dire più di 8 milioni”.
Tra i temi affrontati, transizione e sviluppo della zona industriale siracusana, oltre all’attenzione dedicata in questi mesi al pericolo derivante dalle sanzioni al petrolio russo per le attività di Isab-lukoil. Sullo sfondo, la ripresa della conferenza dei servizi per la bonifica della rada di Augusta (“iter bloccato da anni”).
“Piccole soddisfazioni sono state anche le donazioni che con i colleghi della provincia abbiamo fatto per l’acquisto di ventilatori polmonari donati all’Asp nelle prime settimane dell’emergenza covid o i nuovi attrezzi regalati al Comune di Siracusa per la palestra del Campo Scuola Pippo di Natale”, a concludere l’elenco stilato da Paolo Ficara.
Difende a spada tratta le misure del M5s: il Reddito di cittadinanza, il superbonus, il decreto dignità, l’assegno unico per le famiglie, l’avvio del taglio del cuneo fiscale, la legge spazzacorrotti e il carcere ai grandi evasori, la legge salvamare, le risorse stanziate per una nuova stagione di concorsi e assunzioni. “Questi importanti risultati avranno bisogno di tempo per mostrare la loro efficacia ma soprattutto hanno bisogno che i vari livelli istituzionali li facciano funzionare: regioni, province, comuni. Ci hanno costantemente attaccato, sminuendo le vittorie ottenute. Spesso del male ce lo siamo fatti da soli, con persone alla ricerca solo della gloria personale e noi stessi che abbiamo dato più importanza alla critica del singolo più che valorizzare il risultato ottenuto. Abbiamo fatto degli errori, sicuramente, sempre però con la volontà di fare il giusto, pensare ai più e ridurre le disuguaglianze. E su questa strada bisogna continuare, l’Italia ha ancora un enorme bisogno di una forza politica come il M5S, anche alla luce di quello che avviene a livello dei partiti, con un Pd che supera a destra la destra, imbarcando di tutto e di più”, la nota politica di Ficara.
Spazio per ripensamenti sulla volontà di non candidarsi? “No, la mia è una decisione presa da parecchio tempo, per diversi motivi personali. Torno alla mia professione. Lo farò tornando ad essere un cittadino attivo, che segue e si interessa della gestione della cosa pubblica, a partire dalla propria comunità”. Una frase che lascia però aperta la porta alla possibilità di un impegno comunque attivo con il M5s, magari come coordinatore provinciale, anche fuori dal Parlamento.