L’ex cinquestelle Silvia Russoniello aderisce a Civico4: “Ci sono tante cose da fare”

L’ex candidata a sindaco di Siracusa, Silvia Russoniello, aderisce a Civico4 di Michele Mangiafico. Dopo aver chiuso la sua parentesi con il M5s e dopo aver sposato le teorie no-vax, adesso il nuovo impegno in politica. La Russoniello sarà candidata al Consiglio comunale, insieme a Maria Infantino e Vittoria Aulino.
“Dopo tanto tempo e tante riflessioni piacevoli e amare su quelli che sono stati i miei trascorsi da candidata sindaco e da consigliere comunale, è giunto il tempo di rimettermi a disposizione della mia città per dare il mio supporto”, le parole della Russoniello, affidate ad una nota stampa. “Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto a tutti i miei concittadini di ogni età, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico e, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle Istituzioni garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte al loro disagio”, aggiunge. “I tempi duri che siamo stati costretti a vivere ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire futuri possibili pericoli globali, per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza i nostri concittadini. I partiti si guardino attorno, fuori dalle stanze del potere, fuori dalle loro sedi, dai salotti e si rendano conto che il loro dovere è di sostenere le richieste espresse dalla gente, dalla società civile, e di farsi carico della lunga lista di cose che ancora ci sono da fare. Io sono pronta a spendermi per il mio territorio”, le parole della Russoniello.
Michele Mangiafico l’ha accolta a braccia aperte, insieme a Maria Infantino e Vittoria Aulino. “Silvia, Vittoria e Maria rappresentano un valore aggiunto di grande importanza per il cammino di Civico4. Presenteremo una lista molto forte per il rientro del Consiglio comunale, con un numero rilevante di figure femminili, dotate di esperienza e di un riconosciuto consenso elettorale, il che certamente rappresenta un aspetto da sottolineare”.




Articolo Uno si spacca, Zappulla: “Non confluire nel Pd e sbagliato chiudere alleanza con M5s”

Il tema delle alleanze è vivo all’interno di tutte le forze politiche. L’accelerazione della crisi di governo e le elezioni imminenti hanno sparigliato il quadro. Nel campo progressista, la rottura tra Pd e M5s trova qualche voce contraria all’interno dello stesso Partito Democratico. Ed anche da Articolo Uno si operano una serie di distinguo.
“Riteniamo profondamente sbagliata e politicamente incomprensibile, la posizione del Pd di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il Movimento 5 Stelle”, spiegano poco meno di 300 componenti del movimento politico che in Sicilia ha tra i suoi elementi di spicco il siracusano Pippo Zappulla. Proprio Zappulla boccia anche la scelta della Direzione Nazionale di Articolo Uno “di partecipare alla lista elettorale del Pd, con il rischio di una omologazione culturale e politica che cancella e mortifica un’esperienza e un patrimonio importante di idee e di valori”.
Il Pd rimane “l’alleato principale” ma non è – secondo i firmatari del documento di rottura con il gruppo dirigente nazionale di Articolo Uno – “il soggetto politico in grado di rimettere al centro le priorità del Paese e delle fasce sociali che vogliamo rappresentare”. Preludio della nascita di una corrente interna, ribattezzata “Verso il partito della sinistra e del lavoro”.




Servizio idrico integrato, no di Carlentini. Piccolo: “Non mi stupirei di azioni risarcitorie”

Sul caso della bocciatura dello Statuto dell’Ati provinciale da parte del Consiglio comunale di Carlentini, l’assessore Sandra Piccolo (M5s) condivide la posizione del sindaco Stefio. “Come lui, ritengo gravemente sbagliata la decisione dell’assise, che ha motivato la scelta con l’impossibilità di modificare lo statuto. Ma è chiaro che i Comuni sono chiamati a prendere atto del documento, come votato all’unanimità dell’Ati provinciale e nessuno dei 21 Comuni siracusani ha possibilità di modificarlo. Si può approvarlo o bocciarlo. Ma attendere tutto questo tempo, bloccando l’intera provincia siracusana, tagliata così fuori dai finanziamenti del Pnrr, è sconsiderato”.
L’assessore Piccolo svela poi come “la giunta avesse dato il via libera allo Statuto già a dicembre. Ma è stato necessario un sollecito dell’Ati per riuscire a portare il tema in Consiglio comunale”. L’altro giorno la bocciatura. “Hanno voluto mandarci un messaggio politico, mostrando i muscoli ed il fatto che loro hanno i ‘numeri’. Ma perchè farlo in occasione di un provvedimento da cui dipende la qualità del servizio idrico per i cittadini dell’intera provincia di Siracusa? Quanto è vecchia questa politica che non è capace di guardare oltre il proprio campanile”, attacca la Piccolo (M5s).
“Se l’Ati provinciale o gli altri comuni, oppure ancora anche il solo Comune di Carlentini dovessero avviare azioni per un risarcimento contro i consiglieri che hanno bocciato lo Statuto non mi stupirei più di tanto. In fondo, il danno ai cittadini di tutta la provincia è stato fatto, con un ritardo mostruoso che ci ha tagliato tutti fuori dai fondi per ammodernare una rete idrica colabrodo. Appena entrata in giunta, ho messo questo punto tra quelli da portare necessariamente in Consiglio comunale. Ci siamo riusciti ma interessi locali hanno finito per prevalere sulla qualità della vita di tutti i siracusani”.




Edilizia popolare: 6 milioni di euro per il risanamento degli alloggi Iacp di Priolo

La Regione destina oltre sei milioni di euro dal Pnrr per il risanamento degli alloggi Iacp di via De Gasperi a Priolo Gargallo, nel Siracusano. A rendere nota la firma sui relativi decreti di finanziamento è l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. “Da molto tempo – spiega l’esponente del governo Musumeci – sono più di 80 gli appartamenti che versano in condizioni per nulla dignitose, tanto che del caso di via De Gasperi se ne era occupata anche la televisione nazionale. Dopo lunga attesa, però, la Regione ha per la prima volta affrontato realmente il problema e trovato la soluzione, inserendo il recupero degli alloggi di Priolo e l’azzeramento dei disagi per i residenti all’interno degli obiettivi da conseguire attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Finanziamo la ristrutturazione di tutto il complesso edilizio, chiudendo una triste pagina di degrado per le politiche abitative in provincia di Siracusa”.
A mandare in gara l’intervento sarà adesso l’Istituto autonomo case popolari di Siracusa. Il progetto, redatto dall’ente aretuseo, prevede il recupero, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico di ben 83 unità abitative comprese le aree comuni e beneficia di due stanziamenti da 4,6 e 1,5 milioni di euro. Il governo Musumeci ha inserito l’opera tra gli interventi finanziati attraverso il Piano “Sicuro, Verde e Sociale” che assegna alla Sicilia oltre 230 milioni di euro per il risanamento del patrimonio abitativo di Regione, Iacp e Comuni dell’Isola.
“Siamo ai primi posti fra le Regioni di tutta Italia – aggiunge l’assessore Falcone – per puntualità e celerità nell’avanzamento del Pnrr nell’ambito delle politiche abitative”.
Soddisfatto il sindaco, Pippo Gianni. “Sono davvero felice che dopo tanto lavoro, sollecitazioni ed incontri a vari livelli, questo importante finanziamento sia andato a buon fine. Per questo ringrazio anche l’assessore competente e il direttore IACP, Cannarella. I residenti del luogo vedranno finalmente risolti i problemi presenti nel gruppo di alloggi”.
Due gli interventi finanziati: uno riguarda i “lavori di recupero, messa in sicurezza ed efficientamento energetico nell’edificio di via De Gasperi 36”, che interessa 55 alloggi; l’altro finanziamento, per un importo di 1.530.000 €, riguarda i “lavori di messa in sicurezza ed efficientamento energetico nella palazzina di via De Gasperi 36, edificio 3”, che interessa 28 alloggi.

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La Guardia di Finanza in spiaggia: a Noto sequestrata merce contraffatta

Controlli anche in spiaggia da parte della Guardi di Finanza: a Noto, le fiamme gialle hanno verificato gli oggetti venuti da decine di ambulanti che si aggirano tra gli ombrelloni. Hanno così sequestrato 40 paia di scarpe di note griffe, tra le quali “Adidas”, “Puma”, “Nike”, “Gucci” e migliaia di bracciali, borse, occhiali e collane che non rispettano i requisiti previsti dal Codice del Consumo.
Sono in corso le indagini per la ricostruzione delle filiere di approvvigionamento della merce sottoposta a
sequestro, destinata ad essere immessa sul mercato violando la normativa a tutela dei diritti di proprietà
intellettuale e le regole relative alla concorrenza leale.
Le operazioni di servizio, eseguite dai militari della Tenenza di Noto, diretti dal Cap. Mariagrazia Ponziano,
rientrano nel più ampio dispositivo di controllo economico del territorio ordinato dal Comandante Provinciale di
Siracusa, Colonnello Lucio Vaccaro




Democrazia Partecipata: ecco i 13 progetti in gara

Potranno essere votati dal 5 al 26 agosto i progetti di Democrazia Partecipata ammessi per il 2021 e che il Comune di Siracusa finanzierà.

Questa mattina, la presentazione ufficiale, nella sede del consorzio di gestione della Riserva Marina Protetta del Plemmirio, con il sindaco, Francesco Italia e l’assessore Conci Carbone.

I tempi, terminate le votazioni, saranno stretti. Serviranno per stilare la graduatoria finale e poi partire con il bando relativo al 2022.

“Faremo tutto molto rapidamente- ha assicurato l’assessore Carbone- Siamo in ritardo con il 2021 ma subito dopo andremo avanti con il bando successivo, così da non sovrapporre le cose ma accorciando i tempi”.

La piattaforma internet attraverso cui votare i 13 progetti in gara si trova all’indirizzo www.spendiamolinsieme.it.

Questi in estrema sintesi, i progetti:

Piedi Liberi- Largo Empedocle, per aumentare lo spazio pedonale attraverso pitture stradali di delimitazione in un contesto di Urbanistica Tattica. Importo necessario: 15 mila euro.

Cartellonistica bilingue lungo le Mura Dionigiane, con l’individuazione di 20 luoghi, dalla pista ciclabile al Porto Grande. Importo richiesto: circa 12 mila euro.

Tangram: mini parchi urbani smart. Per attrezzarli servirebbero tra i 5 e i 10 mila euro.

Riqualificazione Piazza Conte Rosso: riorganizzazione degli spazi e allestimenti per un totale di circa 15 mila euro.

Mamme e papà, non più soli: Aiutare i genitori single a gestire i propri figli: accompagnarli a scuola, allo sport oppure dare loro supporto scolastico. Anche in questo caso, ci si muove intorno ai 12 mila euro.

Scerbatura zone periferiche extra urbani: quasi 15 mila euro la cifra necessaria.

Giardino Pubblico in Via Nazionale- Via della Caserma, a Cassibile: 15 mila euro.

Sport and Friends: sistemazione dei due campi da basket/calcetto al Parco di Bosco Minniti:15 mila euro.

RianimiAmo Siracusa: Fornire alcuni parchi pubblici di defibrillatori, dal parco Ozanam a piazza San Giovanni, dal Teatro Greco a piazza Adda.

Rifiutiamoci, Un giardino per Ortigia: da realizzare nella zona antistante il Carcere Borbonico, dietro il Parcheggio Talete.

Parcheggio La Fenice- Via Taormina: miglioramento dell’area di parcheggio di Fontane Bianche.

Riqualificazione Sostenibile Costa Arenella: ripopolamento delle specie arbustive di un’area di un ettaro a sud di Siracusa nei pressi di via Samoa. Lo scopo è realizzare un boschetto, valore aggiunto per gli immobili e attrazione per i turisti. Servono poco più di 14 mila 600 euro.

Parco Via Sicilia: area ceduta da un costruttore al Comune e in cui Stefano Gugliotta propone la realizzazione di uno spazio pubblico secondo un progetto redatto dall’architetto Domenico Moschetto.




Stop all’istituzione del Parco degli Iblei, la richiesta delle aziende

“Fermare subito il procedimento istitutivo del Parco degli Iblei”.

Non lascia spazio ai dubbi la posizione assunta dalla Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa, che rivolge una chiara richiesta al MITE, alla Regione Siciliana, ai Liberi Consorzi e ai Comuni interessati.

Le ragioni sono spiegate in una nota, in cui gli operatori economici ricordano come “l’intero procedimento istitutivo non abbia mai garantito una effettiva e reale concertazione e partecipazione delle comunità locali e dei portatori d’interessi dei territori coinvolti, visto che la proposta istitutiva del Parco non è stata basata su un’analisi scientifica e dettagliata del contesto territoriale (geologico, naturalistico, antropico, storico, geologico, ecc) ma su una “Relazione introduttiva” di appena nove pagine, elaborata da un non definito Comitato promotore di cui non è stata fornita né composizione, né competenze scientifiche”.

Lacune che possono avere delle conseguenze serie, secondo le associazioni di categoria, che esprimono diverse perplessità, già evidenziate in passato e non prese in considerazione.

“Nel dicembre 2020-sottolinea la Consulta-  anche i comuni aderenti all’Unione dei Comuni Valle degli Iblei hanno prodotto uno studio di massima del territorio interessato dall’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, constatando che, se si fosse lasciata in piedi la perimetrazione prevista, la superficie di aziende agricole, zootecniche e artigiane in attività incluse nel palco e quindi a rischio stesso di esistenza sarebbe stata di circa 14 mila ettari, pari al 40% della superficie complessiva dell’Unione dei Comuni”.

Il timore è che tutto questo possa rappresentare “il colpo di grazia ad un comparto economico che non versa certo in condizioni idilliache; ma il paradosso più grave riguarda gli interventi previsti di mitigazione del rischio idrogeologico all’interno del potenziale parco che, se fosse davvero istituito, a causa dei nuovi stringenti vincoli verrebbero messi a rischio”.

Le conseguenze sarebbero, inoltre, legate anche agli investimenti già predisposti dalle aziende, sia di origine comunitaria sia privati, con un appesantimento delle già lunghe e complesse procedure burocratiche che accompagnano le politiche territoriali e di sviluppo dei territori, vanificando gli sforzi messi in atto ad esempio con l’istituzione delle Zes.

“Le Associazioni aderenti – dichiara Rosanna Magnano, coordinatrice della Consulta delle Associazioni di Siracusa – sono ovviamente favorevoli a tutte le forme di tutela dei valori naturali, ambientali, storici, culturali e antropologici del territorio attraverso la valorizzazione e la corretta gestione delle aree protette già presenti nel territorio tuttavia, con l’istituzione di un ente parco regionale o nazionale, tali aree andrebbero a decadere, rimettendo in discussione realtà vincolistiche già consolidate ed integrate con le attività economiche esistenti”.

“La scelta di attivare il parco così com’è comporta dunque una serie di rischi inaccettabili per il territorio – conclude Rosanna Magnano – per questo non può prescindere da una condivisione e una concertazione con le forze produttive del territorio.”




#presidiamolasicurezza, mobilitazione e sit-in della Cisl anche a Siracusa

Anche a Siracusa la Cisl scende in piazza per la sicurezza. Sit-in del sindacato davanti la prefettura, in piazza Archimede, questa mattina, nell’ambito della campagna regionale #presidiamolasicurezza.

E’ pronta per la firma, infatti, la convenzione tra Regione e Inail, , che dovrebbe consentire l’impiego nell’Isola degli ispettori in forza all’ente: 63 per ora in attività in Sicilia. La Cisl scende in piazza davanti alle nove prefetture.  Ai prefetti viene chiesta l’istituzione di coordinamenti permanenti.

La mobilitazione Cisl rimarca  l’urgenza di intervenire alla luce di numeri sempre più allarmanti: 15.604 denunce di infortuni nei primi cinque mesi di quest’anno contro le 9.449 dello stesso periodo di un anno fa. E sul totale rilevato, sono ben venti i morti registrati, scrive la Cisl riportando dati Inail, mentre 541 sono i casi di malattie professionali accertate.




La direzione regionale del PD “blocca” (per ora) la candidatura di Giuseppe Carta

Sarà un’estate torrida per il PD di Siracusa. Da una parte la difficile ricerca di un nome su cui convergere per la nuova segreteria, dall’altra la sempre più spinosa questione della candidatura alle regionale di Giuseppe Carta.
Partiamo dal secondo punto. La notte della direzione regionale del Partito Democratico pesa come un macigno sulle possibilità di corsa verso Palermo del sindaco di Melilli. Nella valutazione delle candidature, la direzione regionale ha dato mandato alla Commissione di garanzia “di valutare le singole proposte (…) verificandone la compatibilità con lo Statuto e con il Codice Etico e di escludere dalle liste del PD tutti coloro i quali viola o i requisiti previsti”. Nello statuto del Partito Democratico c’è un passaggio all’articolo 5 dedicato alle cause ostative alla candidatura. Tra queste, l’essere destinatario di un decreto che dispone il giudizio. Ed è il caso di Giuseppe Carta. A molti, la nota della direzione regionale è apparsa proprio mirata a stoppare la candidatura alle regionali con il Pd del sindaco di Melilli, confermato poche settimane addietro correndo con Forza Italia.
Ma la partita è tutt’altro che conclusa. I giovani turchi, Raciti e Orfini su tutti, non rimarranno a guardare e non mancherà la reazione. Per la corrente, Carta è un valore aggiunto e garantisce presenza (e voti) sul territorio. Da qui alla definitiva compilazione della lista, ne accadranno delle belle.
In una simile frammentazione interna al PD siracusano, difficile che domani l’assemblea provinciale trovi l’intesa sul segretario. Per andare avanti l’unica soluzione è quella di un comitato di garanzia, nelle more di ritrovare equilibrio tra le correnti, desiderose di “contarsi” ognuna con il suo nuovo peso.




Ventisette famiglie di via don Sturzo senz’acqua, arriva l’autobotte della Protezione Civile

La macchina della Protezione Civile comunale si è messa in moto per prestare aiuto a 27 famiglie di via don Sturzo, a Siracusa. Le loro abitazioni da molte ore sono senza erogazione idrica, a causa di un guasto alle pompe di rilancio a servizio dell’edificio di residenza popolare dove vivono.
Senz’acqua in casa, con le temperature anche oggi elevate registrate a Siracusa, hanno trovato l’aiuto dei volontari dell’Avcs, arrivati sul posto con la loro autobotte per distribuire acqua da utilizzare nelle case per funzioni base come lavarsi e cucinare.
Nei mesi scorsi, l’autobotte della Protezione Civile era stata utilizzata in piazza Santa Lucia, dopo diversi giorni di stop all’erogazione idrica, causata da diversi e contemporaneo guasti alla rete. In questo caso, trattandosi di un problema tecnico relativo all’impianto interno, dovrà essere l’ente proprietario delle palazzine popolari a provvedere alla riparazione.