Spari contro la finestra di un uomo, arrestati zio e nipote: “avvertimento” dopo un litigio

Zio e nitpote, 44 e 22 anni. Sono stati arrestati ieri pomeriggio dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare con cui il Gip del Tribunale di Siracusa , su richiesta della Procura della Repubblica ha disposto la misura per porto in luogo pubblico di arma da sparo, minacce aggravate, perpetrate nei confronti di un uomo.
L’indagine risale allo scorso 24 luglio, quando, in mattinata, agenti delle Volanti e della Squadra Mobile sono intervenuti, nel quartiere della “Mazzarona”, a seguito della segnalazione di esplosione di colpi d’arma da fuoco ai danni di un appartamento.
Sul posto i poliziotti hanno rinvenuto alcuni frammenti di proiettili, riscontrando segni compatibili con degli spari contro la finestra dell’abitazione in questione.
Le attività investigative  hanno consentito di acquisire gravi indizi a carico dei due soggetti, zio e nipote, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, che vivono in quella zona. Secondo quanto appurato, i due avrebbero esploso colpi di pistola contro l’appartamento a seguito di un litigio con un uomo che vive in quell’abitazione, raggiungendo, con i proiettili, la finestra.




Pretende il pagamento della droga mai consegnata: arrestato per estorsione

E’ stato arrestato dai carabinieri di Augusta, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo, in flagranza di reato, il 47enne di Catania ritenuto responsabile di estorsione.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, nelle scorse settimane l’uomo aveva venduto dello stupefacente ad un uomo augustano, incaricando successivamente una terza persona della consegna.

L’acquirente, tuttavia, non ha mai ricevuto la droga. Il corriere, infatti, era nel frattempo stato arrestato a seguito di un controllo alla circolazione stradale, poiché trovato in possesso di 50 grammi circa di cocaina.

Nonostante la mancata consegna della droga, il catanese ha preteso ugualmente il pagamento e, mediante minaccia, ha costretto l’acquirente a consegnargli parte della somma precedentemente concordata.

Gli investigatori, venuti a conoscenza della richiesta, hanno pedinato l’acquirente e, all’atto della consegna, hanno arrestato il presunto spacciatore di Catania mentre stava per ricevere il denaro estorto. E’ stato successivamente condotto presso il carcere di Cavadonna.




Servizio idrico, Ficara (M5S): “I comuni ritardatari costano milioni di euro alla provincia”

La provincia di Siracusa resta fuori dalle risorse del Pnrr per gli investimenti sulle reti idriche colabrodo per via dei ritardi nell’approvazione dello statuto Ati e l’andazzo non sembra cambiare. Motivo di forte rammarico per il deputato Paolo Ficara del Movimento 5 Stelle.

“Il Consiglio comunale di Carlentini ha bocciato l’approvazione dello statuto dell’Ati. A Melilli il tema non è ancora arrivato all’esame dell’assise cittadina. Mentre a Palazzolo è tutto bloccato dal ricorso al Tar, con sentenza a dicembre – ricorda-  Credo che l’intera provincia di Siracusa abbia concesso tempo a sufficienza ai comuni ritardatari. Adesso si proceda con l’affidamento del servizio idrico su base provinciale, come deciso tempo addietro all’unanimità dalla stessa Ati. L’attesa, sin qui, è costata già parecchi milioni di euro a tutti gli altri comuni siracusani perché la provincia di Siracusa non ha potuto partecipare alla divisione delle notevoli risorse del Pnrr per intervenire ed investire sulle reti idriche colabrodo”.
“Grazie a chi ancora non ha reputato il tema degno di interesse- prosegue il parlamentare- al punto da bocciarlo o neanche trattarlo, tutta la provincia di Siracusa deve fare i conti con l’assenza di finanziamenti per adeguare le reti idriche vecchie quasi di un secolo, in alcuni casi. Questa terribile mancanza di visione ed unità, espressione di un egoismo da campanile da città stato, è uno dei segnali di arretratezza politico-culturale del territorio”.

Ficara esprime, poi, un auspicio.
“Spero-dice-   che l’Ati andrà avanti ugualmente ed in tempi rapidi, dopo aver concesso anche i supplementari ai comuni ritardatari. Certo, una gestione a 18 anziché a 21 non è il massimo. Ognuno dovrà farsi carico delle proprie scelte, posizioni e resistenze. Soprattutto davanti ai cittadini che non sono più disposti a credere alle favolette raccontate da qualche sindaco che butta tutto in caciara e confusione, per coprire i suoi errori. Ci sarebbe da ridere – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – se simili errori non fossero già costati decine di milioni di euro, persi dalla provincia di Siracusa zavorrata da tre Comuni per i quali l’assemblea dell’Ati, insisto, deciderà in supplenza, affidando il servizio di gestione integrata ad una società pubblica”.




Autorità Portuale di Augusta: lavoratori della vigilanza in stato di agitazione

La Filcams CGIL Siracusa ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori in servizio vigilanza ed accoglienza dell’autorità portuale di Augusta. Oggetto della vertenza, l’ostruzionismo – a detta del sindacato – dimostrato fin qui da parte dell’azienda uscente che dapprima ha ritardato la consegna dei documenti atti alla procedura con i relativi elenchi nominativi dei lavoratori e successivamente negando il confronto in sede sindacale, asserendo di essere disponibile solo presso l’ufficio del Lavoro che è scoperto di funzionario direttivo fino a Settembre.

“Purtroppo, oltre la solita mancanza di strumenti nel territorio, rileviamo anche come ad oggi l’azienda stia mettendo in atto anche una violazione dello stato di agitazione dei lavoratori che conferiscono unicamente le loro deleghe sindacali alla ns sigla, con ripetute azioni ritorsive come la soppressione delle ferie e l’imposizione di straordinari fino al raggiungimento delle 12 ore giornaliere.”
Queste le dichiarazioni della segreteria FIlcams CGIL Siracusa, che preavverte che nemmeno il torrido agosto  alle porte risparmierà l’impegno della categoria in questa ed in altre vertenze.



Lancia pietre in via Lido Sacramento e aggredisce le forze dell’ordine: denunciato 37enne

Resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale, ma anche danneggiamento di beni di proprietà dello Stato e rifiuto di fornire le proprie generalità.

Lista di accuse contestate ad un uomo di 37 anni, polacco, denunciato ieri sera dagli agenti delle Volanti insieme ai Carabinieri.

L’uomo è stato sorpreso mentre lanciava pietre sulla strada in via Lido Sacramento, nei pressi del piazzale di un bar, mettendo in pericolo gli utenti della strada. All’arrivo dei carabinieri e, successivamente, di una Volante della Polizia di Stato,  si rifiutava di fornire le proprie generalità adottando un comportamento minaccioso verso gli operatori.
Accompagnato in ufficio, nel tragitto verso la Questura, una volta a bordo del mezzo di servizio, colpiva con numerose testate il plexiglass di separazione della volante, danneggiandolo.




Incidente mortale in autostrada, la vittima è un 73enne di Mantova

Incidente mortale in autostrada, nel tratto Noto-Rosolini. La tragedia attorno alle 15, lungo la carreggiata percorribile a doppio senso per i lavori in corso in quella in direzione sud.
Per cause al vaglio della Polizia Stradale, l’uomo alla guida ha perduto il controllo del mezzo finendo contro il guardrail. Per estrarlo dalle lamiere contorte, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Ma per lui non c’era più nulla da fare, nonostante l’arrivo sul posto del 118. La vittima è un turista di 73 anni, di Mantova. Aveva scelto la Sicilia per le sue ferie. Viaggiava da solo in auto.
Il personale delle Autostrade Siciliane, insieme alla Polizia Stradale, ha chiuso il tratto, con uscita obbligatoria a Noto per chi procede in direzione Rosolini.
Non sono state ancora diffuse notizie circa l’identità della vittima.




Parco degli Iblei, le ragioni del “si” in un documento: “danni per troppi vincoli? Fake news”

In un documento, 53 fra associazioni ambientaliste, sindacati e decine di operatori culturali e economici chiedono che venga rapidamente chiuso l’iter relativo al Parco nazionale degli Iblei e che il Ministero acquisisca rapidamente il parere sul decreto istitutivo del Governo della Regione Siciliana prima della prossima tornata elettorale.
Nelle cinque pagine del documento, “viene fatta chiarezza sulla diffusione di notizie false relative ai vincoli del Parco degli Iblei e ai conseguenti danni che ne deriverebbero alle attività economiche principalmente alle attività agricole”, spiegano i firmatari tra cui Legambiente, Wwf, Lipu, Ente Fauna Siciliana e Italia Nostra.
“Da un semplice confronto tra l’esistente tutela paesaggistica e la disciplina del futuro parco risulta, infatti, con tutta evidenza che il sistema agricolo con il parco non ha maggiori vincoli di quanti già non ne abbia con i piani paesaggistici. Del pari infondati – aggiungono le associazioni ambientaliste – sono i generici e immotivati rilievi sollevati strumentalmente sulla futura governance del parco che discende non da scelte discrezionali del Ministero né può essere influenzata da una ulteriore e inutile attività di concertazione con gli enti locali, ma è disciplinata dalle previsioni della legge nazionale che si applica in modo uniforme ed omogeneo dalle Dolomiti bellunesi all’isola di Pantelleria, non esistendo quindi alcuna specificità iblea”.
Il tema, per i firmatari, è portare regole ad uno sviluppo caotico e privo di identità, “basato sullo sfruttamento delle risorse ambientali”. Con l’istituzione del Parco, si punterebbe con decisone – a loro giudizio – verso un modello economico e sociale “che sappia ricucire il territorio alla propria storia”.
Ma non mancano le critiche e le contrarietà. “Chi oggi si oppone al parco eccependo la mancanza di concertazione, ha perso l’occasione di avanzare osservazioni e modifiche alla proposta di parco nelle diverse occasioni in cui gli incontri di concertazione si sono svolti, limitandosi a chiedere rinvii e lamentando come un disco rotto la mancanza di concertazione. L’iter di istituzione del Parco degli Iblei si protrae ininterrottamente da 15 anni e le richieste di ulteriore rinvio e di riapertura dei termini per l’istruttoria avanzate da alcuni deputati regionali e da alcuni sindaci devono essere completamente disattese”. Nei giorni scorsi, il deputato regionale Giovanni Cafeo aveva espresso la sua contrarietà verso l’istituzione del Parco degli Iblei. Mentre l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, con il presidente Paolo Amenta (sindaco di Canicattini) aveva chiesto un rinvio di 90 giorni della scadenza del 31 luglio.




Ztl Ortigia, il ponte Umbertino torna a doppio senso. Esultano i ristoratori, restano vuote le comode aree sosta

Ancora un aggiustamento nella ztl di Ortigia. Dopo un incontro con i ristoratori della zona di Levante, l’amministrazione comunale ha deciso di riesaminare la precedente ordinanza che disponeva il senso unico di marcia in uscita da Ortigia sull’Umbertino, nelle ore di vigenza della zona a traffico limitato.
La nuova ordinanza del settore Mobilità dispone la revoca di quel provvedimento. Pertanto il ponte Umbertino potrà essere percorso in entrambi i sensi di marcia, anche in vigenza di ztl. Era stata la forte richiesta dei ristoratori, convinti che la possibilità di raggiungere il Talete ed altre vie limitrofe avrebbe garantito loro una maggiore affluenza di clienti, in calo per colpa della zona a traffico limitato.
In verità, ci sarebbero le comode possibilità di sosta con navetta per Ortigia dal Von Platen o dall’area di sosta di via Elorina. Ma sono pochi ad utilizzare, rispetto al passato, le pur comode soluzioni disponibili per evitare l’imbuto, il traffico e lo stress di via Malta in direzione Ortigia.
Assicurata comunque la presenza di Polizia Municipale per garantire ordine ed evitare episodi recentemente finiti in cronaca.




Zona industriale, tavolo tecnico al Mise il 2 agosto. Prestigiacomo: “Garanzia pubblica per Isab Priolo”

Convocato per il 2 agosto il tavolo tecnico dal Mise, dedicato alla zona industriale di Siracusa. “Voglio ringraziare il ministro Giorgetti per averlo convocato in modo così veloce e puntuale dopo l’approvazione del decreto. Forza Italia ha condotto questa battaglia in solitaria, in un momento politico delicatissimo con la guerra in Ucraina e le sanzioni a Mosca. La situazione era gravissima, la Sicilia rischiava di pagare ingiustamente un prezzo altissimo per il conflitto”. Così, intervista da ‘Il Giornale’, la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, promotrice dell’emendamento approvato nel decreto Aiuti che ha consentito l’istituzione del tavolo.
La raffineria Isab di Priolo “non era e non è un soggetto sanzionato, è uno stabilimento a tutti gli effetti italiano anche se riconducibile al gruppo russo Lukoil. A seguito delle sanzioni scattate per l’aggressione all’Ucraina erano state chiuse le linee di credito da parte delle banche, costringendo l’azienda a raffinare solo il petrolio che giunge via mare dalla Russia. Con l’embargo del greggio russo deciso dal Consiglio Ue e dunque l’imminente blocco delle importazioni, la chiusura della raffineria sarebbe stata inevitabile”.
Soluzioni? “Una potrebbe essere quella che noi come Forza Italia abbiamo indicato da subito: estendere le garanzie di Sace anche a Isab. Attraverso la garanzia pubblica l’azienda potrebbe tornare a operare sul mercato libero del greggio e assicurare la produzione e i livelli occupazionali diretti, dell’indotto e delle imprese a vario titolo collegate alla raffineria”. Una forma di garanzia richiesta anche con la precedente formulazione dell’emendamento che ha poi condotto alla convocazione del tavolo tecnico.




Università: a Siracusa Architettura, Archeologia e Beni Culturali. Nuova offerta, nuove anche le sedi

La nuova organizzazione dell’Università a Siracusa: allo storico corso in Architettura,affiancati il corso in “Beni culturali- curriculum Promozione del patrimonio culturale” e ritorna in città la “Scuola di specializzazione in Beni archeologici”. E’ una delle novità annunciate dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, insieme al rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo. Tracciato anche il punto sullo stato complessivo degli edifici universitari presenti a Siracusa, con la consegna proprio oggi dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Impellizzeri, destinato entro 11 mesi ad essere sede del nuovo corso universitario. In programma anche la ristrutturazione di Caserma Abela, che ospita la facoltà di Architettura, nella nuova denominazione di “Struttura didattica speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio culturale”, per un investimento di quasi 9 milioni di euro.
“Sono i tasselli coerenti di un progetto della nostra amministrazione finalizzato ad ampliare l’offerta formativa e universitaria a Siracusa e a far crescere una certa idea di città, legata alla sua storia, al suo patrimonio ma anche alla sua spinta creativa e innovativa. Accrescere il numero di studenti in città significherà far circolare idee, visioni, economie. Siamo soddisfatti di questo ulteriore passo avanti e del rafforzamento del rapporto tra l’Ateneo di Catania e Siracusa”, dicono il sindaco Italia e l’assessore ala cultura, Fabio Granataa.
“L’Università di Catania- ha dichiarato il rettore Francesco Priolo- ha da poco tagliato il traguardo dei 25 anni di presenza nella splendida città di Siracusa e oggi viene a consolidare e intensificare questa presenza. La nuova “Struttura didattica speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio culturale” coordinerà le attività del tradizionale corso di studi in Architettura, del nuovo corso in “Beni culturali curriculum Promozione del Patrimonio culturale” e della storica “Scuola di specializzazione in Archeologia”, una delle più antiche e prestigiose del Paese. Ringraziamo il Comune, il sindaco Italia e l’assessore Granata, ed il Consorzio universitario, per questa collaborazione che sta permettendo la realizzazione di progetti importanti e strategici per l’Ateneo e per Siracusa”.
Direttore della Scuola di specializzazione in Archeologia è Daniele Malfitana che ha spiegato come “Siracusa e la sua offerta accademica attirino richieste anche da fuori regione, e stiamo crescendo anche grazie al sostegno dell’Ateneo e delle Istituzioni. A settembre saranno completati i lavori di palazzo Chiaramonte, la sede che ci ospita, e da questo anno partirà anche un nuovo indirizzo in Archeologia orientale”.
Mettere insieme tre discipline come Architettura, Archeologia e Beni culturali è – secondo quanto emerso in conferenza stampa – “una scelta di fiducia e visione, un valore aggiunto che sottintende la coerenza con un progetto di sviluppo basato sulla cultura”.

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