Confindustria Siracusa e la crisi di governo: “continuità per le azioni salva petrolchimico “

Con una sua nota, Confindustria Siracusa interviene sulla crisi di governo. “Da qualche anno il polo industriale di Siracusa è attraversato da crisi ricorrenti e proprio oggi che finalmente sembrava esserci qualche spiraglio per una possibile risposta positiva a favore delle nostre imprese di essere accompagnate in un percorso verso la decarbonizzazione e la transizione ecologica, incombe la crisi di governo che ci preoccupa molto”, dice Diego Bivona, presidente degli industriali siracusani.
“Dobbiamo scongiurare il rischio – continua – di fermare alcuni provvedimenti normativi in discussione, come il cosiddetto ‘salva-Isab’ o il ‘patto Stato-raffinazione’ o l’applicazione del ‘Fondo europeo per una transizione giusta’. E’ un percorso importante per arrivare ad una soluzione positiva delle emergenze del nostro polo energetico e non deve essere interrotto”. Si tratta di provvedimenti quasi tutti a firma di Forza Italia.
“Al punto in cui oggi ci troviamo, con scadenze temporali ravvicinate, non possiamo permetterci alcuna battuta d’arresto. Auspichiamo il massimo senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per assicurare continuità all’azione del governo, per il bene del Paese”.




Il Pd è la nuova casa di Carta: fronda interna. Raciti: “dovevamo chiedere permesso?”

“Io sinceramente non so cosa avremmo dovuto chiedere. Carta ha chiesto di aderire, il circolo cittadino di Melilli si è detto contento. Rispetto le opinioni di tutti, però si deve rispettare un principio: il Pd è un partito aperto e non si deve chiedere permesso a qualcuno. L’adesione di un sindaco del prestigio di Carta, rieletto con forza e coerente con i valori del Pd, in un posto normale è accolta con piacere dal Pd e con dispiacere dalla parte avversaria”. Sono le parole con cui il parlamentare Fausto Raciti risponde alla levata di scudi interna al partito alla notizia dell’ingresso di Giuseppe Carta, accolto proprio da Raciti. “E’ un’adesione importante perchè arricchisce il Pd e la sua capacità di rappresentanza politica e territoriale, spingendoci verso ambizioni ed obiettivi prima più difficili da immaginare. Con Giuseppe Carta possiamo diventare il principale partito della provincia di Siracusa, non solo sul piano elettorale ma anche dal punto di vista della rappresentanza”, insiste Raciti.
Ma le sue parole non aiutano a riportare la pace all’interno del Partito Democratico siracusano. Anzi, per valutare l’adesione annunciata da Raciti, gli organismi provinciali vogliono rispettare alla lettera lo Statuto, attivando la commissione provinciale.
“Ho fatto quello che richiede lo Statuto”, replica Giuseppe Carta. “Ho chiesto di tesserarmi a Melilli e mi hanno dato parere favorevole. Felicissimi qui e allora mi sono incontrato con Raciti per discutere di questa adesione. Il Pd decide con i suoi livelli e con la sua organizzazione, sto imparando come funziona il partito”. Si parla anche di Bruno Marziano come “sponsor” di questa operazione. L’ex assessore regionale ha respinto ogni ruolo attivo, parlando di un veloce e cordiale incontro con Carta. Versione che il sindaco di Melilli conferma. “Bruno Marziano con me è stato cordialissimo. Ci siamo scambiati idee ma non abbiamo parlato di politica attiva”. Poi Carta lancia il suo messaggio all’indirizzo del PD: “serve unione e non divisione. Il mio gruppo è a disposizione del Pd e l’unico parlamentare del Partito Democratico eletto in questa provincia è venuto a Melilli per accogliermi. Questo mi rende felice”.
Meno felice, indubbiamo, l’area che si ritrova attorno a Gaetano Cutrufo e che può contare tra gli altri su Giovanni Giuca, Enzo Pupillo e Gaetano Firenze. “E’ un grave atto di scorrettezza politica che entra in contrasto con le regole che sovrintendono i rapporti dentro il partito e mina il percorso unitario faticosamente tracciato”, scrivono in una nota con cui chiamano in causa la direzione provinciale del partito. Al di là delle note inviate alla stampa, gli ultimi sviluppi della vicenda legata al sindaco di Melilli, potrebbero spingere quello che rimane un nome forte del Pd verso una lista esterna, a sostegno del candidato presidente di Regione di coalizione. Ma non sotto il simbolo del Partito Democratico. Una diaspora? Forse un “avviso” ad amici e compagni, in attesa che si chiariscano meglio i rapporti di forza interni.
Indubbiamente, però, la “forza” di Carta non può essere sottovalutata da un partito senza segretario e reduce da anni di elezioni amministrative in sofferenza.




Ma adesso è crisi anche per Forza Italia: Carta va via, altri pronti a seguirlo

Il sindaco di Melilli è un “mr preferenze”: Giuseppe Carta è stato rieletto con il 75% dei voti, ma la sua forza elettorale travalica i confini di Melilli e raggiunge direttamente Siracusa. Al punto che per Forza Italia è un vero e proprio terremoto.
Il colpo per gli azzurri è durissimo. In un colpo solo perdono un sindaco, un candidato forte per le regionali ma anche il supporto di pezzi importanti nel capoluogo come Gianni Boscarino e Roberto Di Mauro, ex consiglieri comunali (e patrimonio di voti) da qualche tempo politicamente vicini al primo cittadino di Melilli.
Di Mauro non usa troppi giri di parole. “Da tre anni ci siamo avvicinati a Carta e la nostra vicinanza politica rimane invariata”, racconta al telefono alla redazione di SiracusaOggi.it. Se non è l’anticipo di un addio a Forza Italia, poco ci manca. “Diciamo che in questa fase mi allontano da Forza Italia per continuare il percorso che con i miei amici siracusani avevamo avviato”, aggiunge Di Mauro.
Nome di primo piano per Forza Italia a Siracusa, non lesina critiche alla guida provinciale del partito. “Non mi è piaciuto, ad esempio, ritrovare in Forza Italia l’ex sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Ma in generale, nell’ultimo periodo, non ho condiviso alcune scelte del partito in provincia. Persone come noi, da sempre in Forza Italia, non sono state mai ascoltate o chiamate in causa su alcune decisioni assunte. Così non va bene…”.




Rifiuti, il M5s solleva il caso: consulenza da 7mila euro/mese, “chi è e che benefici apporta?”

“Chi è il direttore di esecuzione del contratto che regola il servizio di igiene urbana a Siracusa? Trattandosi di una figura che costa 6.800 euro al mese ai contribuenti siracusani, sarebbe forse il caso di dare una qualche indicazione sulla sua identità e su quali risultati abbia prodotto ed in quali ambiti della raccolta rifiuti”. E’ il nuovo caso portato all’attenzione dell’opinione pubblica siracusana dal gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle.
I pentastellati chiedono, allora, chiarezza sulla figura che – in ruolo di terzietà tra Comune e Tekra – deve verificare lo stato di esecuzione dei servizi previsti nel contratto per l’igiene urbana a Siracusa.
“Da quando questa figura è nata, negli ultimi mesi del 2018, si sono susseguite circa una decina di proroghe di affidamenti diretti del servizio a Siracusa. Il direttore di esecuzione del servizio di igiene urbana costava ai contribuenti siracusani 4mila euro al mese nel 2019, saliti a 6.300 nel 2020 fino agli attuali 6.800″, elencano dal M5s. Ma dalla meta del 2020 “non sappiamo chi è e neanche cosa produce. Sappiamo che il servizio di direttore di esecuzione del servizio, dal 2018 ad oggi, è stato scelto tramite affidamento diretto e numerose volte è stato oggetto di proroga, nonostante nel 2020 fosse stato approvato un bando poi finito nel dimenticatoio. Attenzione, affidamenti diretti legittimi, consentiti dai decreti semplificazione di questi anni. Bisogna capire però quanto opportuni visto che si tratta del servizio, probabilmente, più importante per il Comune e di durata settennale”.
Poi spazio al dubbio: “magari è anche a causa della poca incisività delle società consulenti selezionate per il ruolo che il servizio di raccolta rifiuti non decolla. Specie se, in ipotesi, gli uffici del direttore di esecuzione non vigilano costantemente sullo stato dell’arte dei vari aspetti del contratto di igiene urbana”, conclude la nota del Movimento 5 Stelle di Siracusa.




“Così ho soccorso il conducente del furgone in fiamme”: il racconto di un infermiere

La loro presenza è risultata provvidenziale, altrettanto lo è stato il tempismo del personale a bordo. Due mezzi dell’Assi, associazione che si occupa di servizi sanitari per conto dell’Asp, questa mattina intorno alle 8:00 stava percorrendo l’autostrada Catania-Siracusa per raggiungere l’ospedale di Avola, dove le due ambulanze erano dirette, in un caso per trasportare una persona presso il servizio di Cardiologia, nell’altro caso per svolgere delle attività al Pronto Soccorso del “Di Maria”.
Ad intervenire per primo, quando il furgonato ha preso fuoco, lungo la tratta, dopo essersi ribaltato su di un fianco, è stato l’infermiere Salvatore Salvo.
“Ci trovavamo a circa 20 metri dal mezzo che è andato in fiamme- racconta l’infermiere professionale- Abbiamo arrestato la nostra corsa e ho raggiunto l’uomo alla guida del veicolo, medicandolo nell’immediato, in attesa che arrivassero i soccorritori del 118 e i Vigili del Fuoco. Ho subito riscontrato diverse ustioni: sui glutei, nella zona lombare, sul braccio e sulla spalla sinistri”.
Prime cure importanti, visto che il 118 , così come i pompieri, hanno dovuto raggiungere il luogo utilizzando le corsie di emergenza e barcamenandosi anche tra automobilisti posizionati male lungo l’asse autostradale.
Ad innescare l’incendio, secondo fonti dei Vigili del Fuoco, avrebbe contribuito anche il carico trasporto.




Autocarro ribaltato ed in fiamme in autostrada, traffico bloccato tra Siracusa sud e nord

Traffico bloccato tra gli svincoli di Siracusa Nord e Siracusa Sud, lungo la Siracusa-Catania, in direzione sud. Un autocarro si è ribaltato su di un fianco, finendo per occupare l’intera carreggiata. Il mezzo ha anche preso fuoco, rendendo complesse le operazioni per ripristinare le condizioni di sicurezza sul tratto che, a partire dalle 8.30, è stato chiuso al traffico con intervento della Polizia Stradale.
I primi a raggiungere il luogo del sinistro sono stati i mezzi dell’Assi, che per conto dell’Asp svolgono dei servizi sanitari. L’uomo alla guida è stato condotto in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Necessario l’intervento anche dei Vigili del Fuoco di Siracusa. Ad innescare l’incendio, secondo fonti dei Vigili del Fuoco, avrebbe contribuito anche il carico trasporto. In foto evidenti alcuni fusti, non si naoo però notizie precise circa il loro contenuto.




L’assessore regionale Falcone a Solarino: sopralluoghi e incontri per finanziare lavori

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, questa mattina a Solarino per una serie di sopralluoghi. L’esponente della giunta regionale, accompagnato dal sindaco Peppe Germano, ha visitato alcune aree della cittadina che da tempo lamentano criticità. Al termine, Falcone ha incontrato in aula consiliare l’amministrazione comunale al completo per definire quali azioni intraprendere con il sostegno della Regione.
Il primo passaggio dovrebbe essere il finanziamento di alcune opere strategiche già pronte e con progetti esecutivi. Tra queste ci sono la realizzazione di parcheggi adiacenti alle scuole, l’abbattimento della incompiuta edilizia popolare di via Moro, l’acquisto dell’ex cineteatro Diana e circa tre chilometri di strade cittadine da riasfaltare. “E’ stata una mattinata importante”, commenta il sindaco Germano. “Falcone ha preso formalmente l’impegno di attenzionare personalmente tutte le nostre richieste e, da qui a breve, di rivederci per fare un quadro preciso con una roadmap delle azioni da intraprendere e i progetti da realizzare. Lo ringrazio per l’attenzione verso la nostra comunità”.




Rifiuti lungo le provinciali, sempre peggio. Natura Sicula diffida l’ex Provincia: “pulisca”

Crescono le discariche lungo le strade provinciali, subito dopo la cinta urbana dei centri del siracusano. Le immagini della Cassibile-Floridia, ad esempio, sono ormai virali. Tanta spazzatura da ingolfare quasi una corsia e nei pressi di una curva. “Le strade provinciali siracusane versano in uno stato pietoso. Sono piene di rifiuti di ogni genere, che creano pericolo per la circolazione e per la salute dei cittadini”, lamenta l’associazione ambientalista Natura Sicula.
“In alcuni punti i rifiuti formano colline che vengono periodicamente bruciate da chi crede che il fuoco sia una soluzione, avvelenando aria, acqua e terra. Tra i rifiuti solidi urbani spesso si trovano anche rifiuti speciali come pneumatici, grandi elettrodomestici, animali morti, eternit e altro. Questa inaccettabile situazione sta distruggendo la vivibilità, il decoro e le potenzialità turistiche del territorio”, lamenta Fabio Morreale.
“Se da un lato l’inciviltà di chi li abbandona non ha giustificazioni, dall’altro non è accettabile che
nessuno pulisca. In merito alla competenza, non c’è dubbio che i lavori di pulizia delle strade provinciali siano in capo ai Liberi Consorzi Comunali”, rammentano da Natura Sicula.
Una recente sentenza del Cga conferma la sussistenza delle prerogative da parte delle ex Province Regionali. Motivo per cui, Natura Sicula ha formalmente diffidato il Libero Consorzio Comunale di Siracusa: “si adoperi con immediatezza per pulire tutte le strade provinciali siracusane, adempiendo ai compiti a esso affidati dalla norma in materia o, in caso contrario, adiremo le vie legali”.




Corriere della droga tra il 2016 e il 2021: nove anni e 4 mesi ad un 28enne siracusano

Tra il 2016 ed il 2021 secondo la Corte d’Appello di Catania, ha trasportato ingenti quantitativi di droga, in Sicilia ed anche fuori regione.

I carabinieri della Stazione di Siracusa hanno arrestato, su ordine della Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania un giovane pregiudicato di 28 anni. Diversi gli episodi che gli vengono contestati. Il cumulo delle pene inflitte negli anni per le varie volte in cui era stato arrestato ammonta a 9 anni e 4 mesi di reclusione. I militari, pertanto, lo hanno quindi rintracciato e condotto nella Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa,  come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento.




Sanità, l’allarme di Pasqua (M5S): “Ospedali presto a corto di farmaci in Sicilia”

“Ospedali a breve senza farmaci in Sicilia”.

A lanciare l’allarme è il deputato regionale Giorgio Pasqua del Movimento 5 Stelle. Dure le sue parole all’indirizzo dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza che, secondo i parlamentare dell’Ars, “da un lato mostra successi inesistenti sulla riduzione della spesa per mobilità passiva e dall’altro né lui né il suo collega Armao nulla fanno per risolvere problemi enormi della Centrale Unica di Committenza che riguardano, nell’immediatezza, l’assistenza sanitaria siciliana. Gli ospedali hanno necessità di farmaci- prosegue Pasqua- Le case farmaceutiche hanno necessità di sapere quanto devono produrre perché, sia chiaro, non è semplice procurarsi farmaci da un minuto all’altro. La Sicilia rischia, a breve, di trovarsi di fronte ad uno dei più importanti disastri economici ed assistenziali causato da lungaggini, carenze ed inefficienze da parte della macchina burocratica regionale relativamente all’approvvigionamento dei farmaci”.

La CUC, centrale unica di committenza, in base a quanto spiega l’esponente del M5S, “non riesce a garantire tempestivamente le necessità rappresentate dalle Aziende Sanitarie per dare risposte alle esigenze assistenziali della popolazione”.

“Sono ormai prossime – spiega ancora Pasqua – le scadenze delle proroghe di importanti procedure di gare, senza le quali le Aziende sanitarie saranno costrette ad acquistare i farmaci a prezzi più elevati o addirittura saranno impossibilitate a procedere agli approvvigionamenti. A breve scadrà la proroga di una gara strategica per l’acquisizione di farmaci salvavita e ad alto costo per importanti patologie (diabete, artrite reumatoide, malattie infiammatorie croniche intestinali) per la quale ad oggi le Aziende Sanitarie non hanno ricevuto alcuna indicazione in relazione alle attività da porre in essere. La CUC, ormai storicamente sottodimensionata e ben lontana dalla dotazione organica prevista, annaspa con clamorosi ritardi e disservizi per cercare di tamponare situazioni ormai divenute pressoché ingestibili. A tal proposito, non è chiara la strategia che la Regione intende adottare per risolvere le gravi problematiche, quali ad esempio l’incremento della dotazione organica della Struttura o soluzioni alternative. Si profila quindi un danno per i pazienti a causa del concreto rischio di mancato accesso delle terapie nonché un aggravio di spesa per il Servizio Sanitario Regionale” – conclude Pasqua.