Siracusa. Micio intrappolato in un tombino saldato: “Risolutivo intervento della Siam”

Lieto fine per la vicenda che ha tenuto gli animalisti e non solo della città in apprensione per oltre due giorni. Il micetto potrà essere salvato grazie all’intervento dei tecnici della Siam, intervenuti dopo i tentativi vani di Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

In realtà si tratta di una femminuccia, che ha già trovato casa. E’ rimasta intrappolata per oltre due giorni all’interno di un tombino di piazza Pancali, subito dopo il Ponte Umbertino.

Nessuno riusciva ad estrarlo. Il tombino, infatti, era  saldato e secondo quanto emerso, lo sarebbe da quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto tappa a Siracusa. E’ diventato un “caso” quello sollevato dai volontari che si occupano delle colonie feline. Zaira Salerno ha tentato ogni strada.

Estremo tentativo, in tarda mattinata, anche quello di utilizzare un megafono, puntando sulla possibilità di sfruttare la bassa marea e di attirarlo con il richiamo di mamma gatta. Tam tam anche attraverso i social.

“Per ore il gattino non si è più sentito, né visto- racconta Zaira Salerno- Era scontato del resto che con tutto quel trambusto si fosse nascosto per paura. Poi ha ricominciato a piangere. Gli è stato lanciato del cibo.

Risolutivo l’intervento della Siam. Con una sonda si è proceduto fino all’individuazione della micetta,adesso ancora impaurita.




Siracusa. “Bloccati i servizi informatici del Comune, lavoratori in ferie forzate”

“I servizi informatici del Comune di Siracusa restano bloccati. I lavoratori sono in ferie forzate da oltre due settimane e questo preannuncia una nuova crisi occupazionale nel capoluogo”.

Questo è lo scenario che i segretari generali  Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi, dipingono in una nota congiunta, con cui chiedono al sindaco, Francesco Italia e alla Datamanagement Italia, fino ad oggi gestore del servizio dei servizi informatici di Palazzo Vermexio, un incontro immediato.
L’azienda di Pomezia ha rifiutato la proroga di tre mesi proposta dall’Amministrazione comunale. La richiesta iniziale prevedeva un allungamento del contratto per altri sei mesi.
«Proprio ieri la Datamanagement ci ha comunicato l’indisponibilità ad accettare questa proposta – hanno detto i tre segretari – Un rifiuto arrivato 48 ore dopo l’incontro avuto con il Comune. L’azienda ha motivato questa decisione con l’impossibilità di garantire la prosecuzione efficace dell’attività sulla base di una loro programmazione strategica.
Resta adesso aperto il delicato nodo dei 15 lavoratori impegnati – hanno aggiunto Sardella, Recano e Miozzi –Lavoratori che vivono questa lunga precarietà da almeno venti anni e che adesso, da diciotto giorni a questa parte, sono stati posti in ferie forzate. Tutto questo, naturalmente, rischia di mettere in discussione la corretta copertura di pubblica utilità con conseguenze che ricadranno sui cittadini.
Una posizione, quella dei lavoratori, – hanno concluso i segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil – che deve essere immediatamente chiarita”.




Siracusa. Randagismo, è emergenza: dopo 8 proroghe pronto il nuovo appalto da oltre 2 milioni

I volontari e il Comune si ritrovano questa volta d’accordo: a Siracusa è emergenza randagismo. Un fenomeno che rischia di sfuggire di mano e che da tanto tempo è al centro di polemiche.

L’affidamento del servizio è scaduto il 30 giugno scorso o meglio, è scaduta a fine giugno l’ottava proroga concessa dal Comune di Siracusa al rifugio Snoopy. La scadenza del contratto originario, infatti, risale al 31 gennaio del 2021.

Da allora si sarebbe andati avanti con crescenti difficoltà, motivo spesso di rammarico e protesta da parte delle associazioni del settore. Un ambito da sempre spinoso, a Siracusa, quello legato alla gestione dei cani randagi, a cui di recente si sarebbe aggiunto un altrettanto grosso problema per la gestione delle colonie feline.

Il Comune di Siracusa sarebbe pronto a bandire la nuova gara d’appalto,  suddividendo il servizio in due lotti. I rifugi, del resto, in città sono proprio due.

In una determina dirigenziale firmata nei giorni scorsi, il Comune riconosce che il randagismo “ha ha ancora dimensioni tali da costituire una vera e propria
emergenza per la sicurezza e l’incolumità pubblica, nonostante i numerosi accalappiamenti e ricoveri presso i canili autorizzati e convenzionati”.

Con le associazioni riconosciute e iscritte all’apposito albo, il Comune sottoscriverà delle specifiche convenzioni per incentivare le adozioni e avviare campagne di sterilizzazione dei cani. Passaggio da sempre invocato dai volontari. Al momento, invece, secondo quanto trapela, le sterilizzazioni sarebbero del tutto ferme.

Palazzo Vermexio mette nero su bianco la necessità di assicurare parallelamente i servizi di cattura, ricovero, custodia e mantenimento in vita dei cani randagi. La stima del Comune parla di circa 700 cani ospitati nei due canili.

Il servizio che viene affidato in questi giorni dovrebbe poi essere, dunque, attivo fino a dicembre 2024.  Il principio seguito è quello dell’offerta più vantaggiosa. Per 300 cani in un canile si ipotizza una spesa di 3 euro al giorno, pari dunque a 328.500 euro, base d’asta e un importo complessivo di 400.770 euro per il primo lotto. Il secondo lotto prevede il ricovero di 400 cani , stesse tariffe e un totale di 400.770 mila euro.

Per il Comune tutto questo significa una spesa complessiva di due milioni 350 mila euro circa.




Brutta avventura per un automobilista: vettura in fiamme in via Elorina

Disavventura questa mattina per un automobilista siracusano. La sua auto ha preso fuoco in via Elorina. La vettura, una Mercedes classe A, era in marcia in direzione sud, verso le contrade balneari. Per cause al vaglio dei Vigili del Fuoco, forse un problema elettrico, in pochi minuti si è sviluppato un incendio che – dal cruscotto – ha poi avvolto la parte posteriore dell’auto.
Chi si trovava alla guida ha avuto la prontezza di arrestare la marcia e posteggiare a lato della strada, sfruttando lo spazio disponibile accanto alla recinzione del parcheggio stagionale di via Elorina.
L’auto è stata purtroppo distrutta dalle fiamme. I Vigili del Fuoco hanno temporaneamente chiuso la strada per procedere in sicurezza allo spegnimento e ad un accertamento tecnico per risalire alle cause del rogo.




Pronta la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Augusta, siglato comodato d’uso

Firmata ad Augusta la convenzione per la consegna della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. La struttura si trova lungo la provinciale che conduce alla frazione di Brucoli, contrada Balate. Mancava questo ultimo passaggio, propedeutico alla consegna definitiva della nuova caserma. Si tratta di un comodato d’uso gratuito per 50 anni.
Il procedimento di realizzazione della nuova sede del distaccamento di Augusta era iniziato nei primi anni 2000, nell’ambito delle opere finanziate con la legge 31/12/1991 n. 433 (ricostruzione post sisma della Sicilia orientale del 1990), con progettazione affidata a tecnici esterni. L’avvio dei lavori per la realizzazione dell’opera è avvenuto nell’anno 2017 e si è concluso pochi giorni fa con il collaudo tecnico-amministrativo da parte dei funzionari e tecnici incaricati dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile.
L’immobile presenta oggi tutti i requisiti necessari per garantire la piena funzionalità e data la disponibilità di spazi interni ed esterni, può ospitare ulteriori servizi di livello provinciale come formazione, laboratori (NBCR, radio), archivio etc.
Per il sindaco Di Mare, si tratta di “un’opera fondamentale per i Vigili del Fuoco che operano in un’area ad alto rischio e finalmente, dopo anni con un grande lavoro di squadra, oggi abbiamo aggiunto un ultimo tassello prima della consegna definitiva tra qualche mese dove coinvolgeremo l’intera città di Augusta”.
A siglare l’intesa sono stati il comandante dei Vigili del Fuoco di Siracusa, Antonino Galfo, il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, il responsabile provinciale del Dipartimento regionale di Protezione Civile, Biagio Bellassai.




Dodici Note, lo show di Baglioni al teatro greco e l’emozione di un siciliano in scena

Questa sera e domani, al teatro greco di Siracusa, le due date siciliane del progetto musicale e spettacolare di Claudio Baglioni che – in una potente esibizione di tre ore – racconta la storia della sua eccezionale carriera.
Ua performance multidisciplinare davvero innovativa in cui il cantautore è accompagnato da 123 tra musicisti, coristi classici e moderni, con la direzione artistica di Giuliano Peparini.
Nell’area archeologica della Neapolis, allora, spazio a brani iconici come ‘Io sono qui’ e ‘La vita è adesso’, ma anche a danza, teatro, giochi di luci.
Un progetto curato nei minimi dettagli in cui il pubblico non attende l’applauso finale ma è catturato sin dalla prima di queste “Dodici Note”.
In scena con Claudio Baglioni anche l’Orchestra Italiana del Cinema, fondata negli storici studi di registrazione “Forum Studios” e diretta dal Maestro Danilo Minotti; e c’è anche il Coro Giuseppe Verdi con il direttore artistico Marco Tartaglia e il Maestro del Coro Anna Elena Masini.
“Lavorare con un artista del calibro di Baglioni è stato un grandissimo onore per me ma essere qui, nella terra della mia famiglia, in una delle aree archeologiche più significative e identitarie per la Sicilia è davvero una emozione indescrivibile”, rivela il primo violoncello Angelo Maria Santisi, originario di Nizza Di Sicilia, musicista di grande personalità, che torna nella sua regione per questo appuntamento imperdibile.




Anniversario della tragica scomparsa del carabiniere Scala: cerimonia al cimitero

Cerimonia di commemorazione ieri per il 76esimo anniversario della tragica scomparsa del carabiniere Salvatore Scala. Ad omaggiarlo, in  mattinata, sono stati i Carabinieri del Comando Provinciale. L’Eroe, nato a Pozzallo (RG) il 05.04.1925, giovanissimo si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e il 14 luglio 1946 a Monreale (PA) morì compiendo un atto di valore per il quale nel 2009 è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”, con la seguente motivazione:
“Con eccezionale coraggio e convinta abnegazione, mentre viaggiava a bordo di un autocarro unitamente ad un commilitone ed a tre civili, avvistati due banditi armati nascosti nella vegetazione circostante, non esitava ad ingaggiare un conflitto a fuoco con i malviventi. Colpito da una raffica d’arma automatica cadeva esanime al suolo. Nobile esempio di non comune senso del dovere e di elette virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”.
All’evento commemorativo hanno partecipato i nipoti dell’Eroe che risiedono a Siracusa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gabriele Barecchia, il Sindaco Francesco Italia, il Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia in Messina Don Rosario Scibilia nonché una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Presso la tomba del giovane Carabiniere, due militari in Grande Uniforme Speciale hanno deposto una corona di fiori mentre un Carabiniere trombettiere, con le note del silenzio, ha reso gli onori al caduto, il cui sacrificio, caratterizzato da elevatissimo spirito di abnegazione e profondo senso di responsabilità, viene così celebrato nel segno dell’indissolubile legame tra l’Arma ed i suoi Eroi e della continuità tra passato e presente, nella gelosa custodia dei valori della memoria.
Barecchia, rivolgendosi ai giovanissimi parenti del Carabiniere Scala intervenuti, ha paragonato l’atto eroico del caduto a quello di un supereroe, che ha realmente sacrificato la propria vita per salvare quella di altre persone, diversamente dagli eroi dei fumetti che tanto seguito hanno tra i giovani.




Zona industriale di Siracusa, incontro col ministro Giorgetti: “Possibile superare lo stallo”

“Sono state gettate le basi per una positiva risoluzione delle problematiche legate all’area di crisi industriale della provincia di Siracusa”. E’ lo stringato commento che arriva al termine dell’incontro di questa mattina con il ministro Giorgetti. A raggiungere la sede romana del Ministero dello Sviluppo Economico sono stati il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, il deputato regionale Giovanni Cafeo, Vincenzo Vinciullo ed il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Con loro anche l’assessore regionale Turano.
“Importante incontro per discutere principalmente dell’area di crisi industriale a Siracusa”, dice il segretario siciliano della Lega, Minardo. “La disponibilità e l’impegno del ministro Giancarlo Giorgetti sono stati totali e di questo lo ringrazio. Nei prossimi giorni al Ministero dello Sviluppo economico si insedierà un tavolo tecnico per individuare in tempi brevi una soluzione. Un’attenzione particolare verrà riservata, visti gli ultimi eventi, al polo industriale di Siracusa e Priolo ma senza trascurare le altre questioni aperte che riguardano la nostra regione a partire da Gela e Termini Imerese. In questa fase politica complessa e confusa noi lavoriamo per trovare e realizzare le soluzioni migliori che garantiscano i posti di lavoro, fermino la crisi e rilancino le aree industriali siciliane”.
“Il Ministro ci ha confermato che è assoluta priorità del Governo scongiurare una crisi degli stabilimenti sul territorio”, dice al termine Giovanni Cafeo. “Tutelare le circa diecimila famiglie, tra diretto e indotto, il cui destino è legato alle sorti del polo petrolchimico di Siracusa, rimane la nostra priorità che porteremo avanti anche nelle prossime settimane, continuando il dialogo con il Ministero. Le vicende internazionali si ripercuotono chiaramente sull’attuale situazione, ma sono sicuro che il lavoro di coordinamento procederà con rapidità”.
Soddisfatto anche il referente provinciale della Lega, Vincenzo Vinciullo. “Abbiamo indicato le possibili soluzioni che passano attraverso le concertazioni che si devono tenere sia a livello ministeriale, evidentemente con la partecipazione della Regione Siciliana, quanto a livello interministeriale, perché alle problematiche squisitamente locali, riferite alla provincia di Siracusa, adesso se ne sono aggiunte delle maggiori che interessano il livello internazionale, per cui è necessario il coinvolgimento dell’Unità di Crisi Interministeriale dal momento che, ancorché è delegato a seguire la vicenda, il solo Ministero dello Sviluppo Economico non può bastare, anche se ha ottenuto la delega da parte del Consiglio dei Ministri”.
Dalla prossima settimana si terranno degli incontri tecnici per superare tutte le difficoltà che fino ad ora sono state riscontrate da parte degli Uffici ministeriali, “per poter quindi applicare delle misure a sostegno della zona industriale della provincia di Siracusa”.
All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. “Sono stati invitato come rappresentante istituzionale del territorio dall’assessore regionale Mimmo Turano”, chiarisce subito prima di ritrovarsi accostato alla Lega. “Abbiamo messo i problemi sul tavolo. Secondo me, l’interesse del governo a venire in aiuto c’è. Ma bisogna trovare i meccanismi. Settimana prossima dovrebbe tenersi un incontro tecnico proprio per questo motivo. Ribadisco che sulla vicenda Lukoil ho visto l’attenzione del ministro e del governo. E’ chiaro che questa è una fase in cui dobbiamo consolidare l’industria che abbiamo ed iniziare ad impostare la transizione energetica. Ho ricordato a Giorgetti che non siamo andati a Roma per piagnucolare, ogni anno come prelievo fiscale le nostre industrie versano milioni a Roma. Quindi niente elemosina”, chiosa Gianni.
Quanto al caso del depuratore consortile di Priolo, gestito da Ias, al ministro è stato chiesto un intervento legislativo. “C’è il rischio concreto che le industrie debbano chiudere e, di conseguenza, la problematica si accosta a quella dell’Ilva di Taranto e, quindi, è meritevole di una soluzione equivalente a quella che è stata attuata da parte del Governo, evidentemente con Decreto legge, per la zona industriale pugliese”, dice al riguardo Vinciullo.




Samonà (Lega): “L’addio di Gallo non mi sorprende, è in cerca di liste facili”

“Apprendo senza sorpresa che il sindaco Gallo di Palazzolo Acreide ha lasciato la Lega, a cui era approdato solo due anni fa, visto che già nel maggio 2021 annunciava malumori per i nuovi ingressi e per la linea del partito espressa dal segretario nazionale rispetto alle alleanze siciliane”, così l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà.
“Oggi Gallo motiva la propria scelta, attaccando il sottoscritto. E questo, nonostante in questi anni l’assessorato non abbia mai voltato le spalle a Palazzolo Acreide, ad esempio aggiungendo il riferimento di Akrai al nome del Parco archeologico di Siracusa, oppure rifinanziando il restauro dei Santoni, il cui progetto di recupero era stato in precedenza definanziato, o attendendo, purtroppo invano, proprio dal sindaco Gallo, un progetto di valorizzazione del centro storico, più volte da egli annunciato ma mai inviato in forma esecutiva, come pure era stato da me personalmente richiesto lo scorso anno e sollecitato ancora nella primavera scorsa dai miei collaboratori”, precisa Samonà.  
“Per giustificare la propria scelta, il sindaco di Palazzolo farfuglia poi vari argomenti, come la mancata nomina del Comitato tecnico scientifico del parco archeologico, lanciando accuse ridicole e al limite della querela: a questo proposito, Gallo non può non sapere (e se è così me ne rammarico per lui visto che fa politica ed è grave che non lo sappia) che a partire dallo scorso inverno le nomine dei suddetti comitati sono bloccate a causa di una norma varata dall’Ars che impedisce al governo regionale di nominare organi di amministrazione attiva in ogni ramo della Regione Siciliana: fino a quel momento avevamo iniziato a nominare i comitati dei parchi archeologici, ma poi siamo stati costretti a fermarci, proprio a causa dello stop impostoci dalla norma. In merito poi alle ‘teste di Augusto’ da lui citate fra gli altri argomenti, frutto degli scavi centuripini, rimaste per decenni nei depositi del Museo Paolo Orsi, l’operazione di cui egli parla è stata frutto di un accordo portato avanti dal Museo Paolo Orsi, che non ne ha certo perso la titolarità ma che ha inaugurato in tal modo la formula del ‘museo diffuso’, che già in passato ha riscosso molto successo ad esempio agli Uffizi di Firenze: un esempio di buona politica culturale che ha portato il nome della Sicilia nel mondo (come testimoniato dall’attenzione data dalla stampa nazionale e internazionale), valorizzando il legame fra storia, cultura e territori. A proposito di archeologia e dell’amore del sindaco Gallo per la cultura di Siracusa – prosegue Samonà – non mi risulta che egli fosse presente al Museo in occasione dell’arrivo dalla Grecia dell’importante scultura cicladica datata 5mila anni fa, giunta a Siracusa da Atene grazie a questo assessore. E non risulta che egli fosse presente neanche in altre occasioni, come alla consegna dei lavori dei cantieri di restauro che sono stati inaugurati in provincia di Siracusa e negli altri territori del Sud Est.  Per parte nostra, continuiamo a lavorare per il bene comune: dimostrando che la Lega quando amministra lo fa nell’esclusivo interesse di tutti e non solo di questo o di quello. Ecco, se l’idea della politica del sindaco Gallo dovesse essere un’altra, confermo che, pur rammaricandomi della scelta di abbandonare la Lega, debbo ritenere che evidentemente ha fatto la cosa giusta sia per sé, che magari troverà liste più ‘facili’ e con competitor interni meno forti dove candidarsi alle prossime regionali, sia per il nostro partito che vede la politica come buona amministrazione e servizio per i cittadini. Ma si sa – conclude l’assessore Samonà – accade talvolta che quando qualcuno abbandona un progetto politico per abbracciarne altri, non perda tempo nel gettare accuse a destra e manca pur di giustificare le proprie scelte. Basterebbe, in questi casi, affermare con sincerità che lo si fa per soddisfare le proprie ambizioni, senza girarci troppo attorno e si eviterebbero scivoloni”. 




Gallo: “Lascio la Lega, amore finito. In Sicilia partito non leale. E sui beni culturali…”

E’ stato il primo nome “forte” della Lega in provincia di Siracusa, il primo sindaco aretuseo ad aderire al progetto di Matteo Salvini. Ma oggi Salvatore Gallo, primo cittadino di Palazzolo Acreide, si chiama fuori. “Amore finito”, racconta a SiracusaOggi.it. “E’ stato un colpo di fulmine, condividevo alcune delle linee politiche indicate da Salvini”. Iconica la foto con il leader leghista che assaggia in crudo la salsiccia di Palazzolo Acreide. “Non sono pentito. Fu un gesto di accoglienza. Sull’aspetto politico mi aspettavo di più”. Il senso di questa sua affermazione è subito chiaro: “La Lega ha cambiato idea su molti temi, anche solo come opinione. In Sicilia, poi, la gestione dell’assessorato ai Beni Culturali è, a mio avviso, pessima. Siracusa totalmente cancellata nella visione di Samonà. Non va bene. E poi, cosa importante, in politica la lealtà è tutto. Non si può stare seduti dentro un governo regionale e poi non perdere occasione per pugnalarne il presidente. Non esiste. Si esce dal governo, ci si dimette e si fa opposizione. Così è troppo comodo. E si confonde l’elettorato. A me non sta bene”, spiega tutto d’un fiato Gallo.
Frizioni con Giovanni Cafeo ed Enzo Vinciullo, maggiorenti della Lega nel siracusano? “Nessuna frizione con gli amici Giovanni ed Enzo. Però anche loro faticano ad interloquire con i vertici del partito e ad incidere sulla gestione dei Beni Culturali con un assessore (Samonà, ndr) che a me pare molto attivo per promozionare la sua immagine ed i suoi libri, meno il territorio siracusano”, risponde secco il primo cittadino di Palazzolo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è probabilmente il prestito a Centuripe per 5 anni delle “teste” conservate nel magazzino del museo Paolo Orsi, tra cui quella mirabile di Augusto. “In passato c’erano state battaglie per non farle andar via da Siracusa. Avremmo potuto costruirci un museo attorno, creare u na sezione ad hoc a Siracusa, portarle a Palazzolo e invece le abbiamo mandate a rianimare il museo di Centuripe. In questo si è avvertito il peso della mancata nomina del comitato tecnico-scientifico del parco archeologico di Siracusa, Eloro e Akrai. E non c’è quel comitato per una precisa volontà politica, così fanno quello che vogliono. E noi sindaci alla finestra”, accusa ancora Gallo. “Nella gestione dei beni culturali, la Lega da due anni non è percepita pur avendo espresso un assessore. Meno male che a Siracusa abbiamo un soprintendente come Savi Martinez”.
Fuori dalla Lega, verso quale progetto politico guarda adesso Salvatore Gallo? “Sono espressione di liste civiche ed il civismo rimane il mio riferimento. Certo, poi ci sono anche delle persone che stanno facendo bene per il territorio come Razza, Falcone, Musumeci. Guardo verso quella direzione ma non sono interessato ad una adesione a Forza Italia o FdI. Guardo alle persone: da amministratore devo avere l’onestà di ammettere che quando mi sono rivolto a loro per problemi del territorio, ho avuto riscontri nei fatti”.