Global Sumud Flotilla ferma ad Augusta: partenza rinviata, si attende coordinamento con la Tunisia

L’orario definitivo della partenza della Global Sumud Flotilla sarà comunicato solo dopo la sincronizzazione con le partenze dalla Tunisia. Lo rende noto il Global Movement to Gaza Italia, sottolineando la necessità di attendere il via libera delle imbarcazioni provenienti dal Paese nordafricano.
Nelle stesse ore, il movimento ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali per querelare il quotidiano “Il Tempo”, accusato di diffamazione e di diffusione di notizie false e tendenziose sulla missione. In una nota si precisa che la libertà di stampa “non è e non sarà mai in discussione”, ma vengono ribadite alcune priorità organizzative, a partire dalla sicurezza dell’equipaggio. Quest’ultima è stata rafforzata anche a seguito degli attacchi avvenuti in Tunisia, che hanno portato a regole più severe e alla possibilità di allontanamenti decisi dai capitani in caso di violazioni.
Gli organizzatori ricordano che l’obiettivo della Flotilla è consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza attraverso un’iniziativa non violenta della società civile. Per questo motivo, spiegano, le esigenze dei giornalisti non possono prevalere sulle necessità della missione: “La meta è Gaza, non il racconto della missione”.
Il movimento ha inoltre chiarito che i controlli sui documenti richiesti dalla Capitaneria di Porto di Augusta sono stati effettuati per motivi di sicurezza e che le credenziali sono state restituite dopo il riconoscimento ufficiale.




Via libera alla nuova rete ospedaliera, Siracusa diventa Dea di II livello

Un sistema sanitario più moderno, efficiente e vicino ai cittadini. È questo l’obiettivo della nuova Rete ospedaliera siciliana, che ha ricevuto l’apprezzamento del governo regionale riunito a Palazzo d’Orléans. Dopo il parere favorevole della Conferenza permanente della Programmazione sanitaria, il documento approderà ora alla VI Commissione (Salute) dell’Ars per l’esame obbligatorio previsto dalla normativa. Successivamente tornerà in giunta per l’approvazione definitiva, prima di essere trasmesso al ministero della Salute per il via libera finale.
«Questo piano – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani – rappresenta un passo fondamentale verso una sanità più equa ed efficiente per tutti i siciliani. La nuova Rete punta a garantire standard qualitativi uniformi su tutto il territorio, perché la salute è un diritto fondamentale di ogni cittadino, indipendentemente da dove viva».
L’assessore alla Salute, Daniela Faraoni, ha sottolineato come il documento sia il frutto di «un lavoro lungo e condiviso con aziende sanitarie, sindaci, rettori universitari e sindacati», con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e costruire un modello integrato e in linea con gli standard nazionali.
La riorganizzazione tiene conto della riduzione demografica dell’isola e dei parametri ministeriali (DM 70/2015), che prevedono 3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per lungodegenza e riabilitazione. In totale, la rete conterà 139 strutture ospedaliere tra pubbliche e private.
Da febbraio sono stati inoltre riattivati 308 posti letto non utilizzati, mentre altri 207 sono stati aggiunti in oncologia e 47 in neurochirurgia.
Uno dei punti più significativi della riforma riguarda il potenziamento delle emergenze. In particolare, Siracusa vede il proprio presidio ospedaliero elevato a Dea di II livello, un riconoscimento che rafforza la capacità di risposta sanitaria in situazioni critiche e garantisce un’offerta più completa di servizi salvavita. Contestualmente, l’ospedale di Patti ottiene la qualifica di Dea di I livello.
Questa scelta rappresenta un passaggio cruciale per la provincia aretusea, spesso al centro di criticità legate alla carenza di servizi ospedalieri adeguati. Con la nuova classificazione, Siracusa diventa uno dei poli principali della rete sanitaria siciliana.
La riforma non si limita agli ospedali: case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità saranno collegati in un sistema integrato, capace di seguire il paziente lungo tutto il percorso di cura. Inoltre, vengono rafforzate le cosiddette reti tempo-dipendenti (infarto, ictus, traumi gravi), con l’obiettivo di assicurare interventi tempestivi in ogni angolo della Sicilia.




Oncologia: dieci posti letto a Siracusa, ambulatori ad Avola e Augusta

Dieci posti letto nel nuovo reparto di Oncologia (Struttura Complessa di Oncologia Medica) e attività ambulatoriale negli ospedali di Avola a sud e di Augusta a Nord. E’ così che dovrebbe ricominciare a funzionare il meccanismo a partire da ottobre, quando la struttura complessa di Oncologia Medica tornerà, secondo quanto annunciato dal direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, nei locali che la ospitavano originariamente, al piano terra dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. In futuro, invece, il numero dei posti letto potrebbe essere incrementato, come previsto dalla rimodulazione della rete ospedaliera. L’Unità Operativa di Oncologia fu trasferita ad Avola in piena pandemia. Era in 2020 e la struttura sanitaria di via Testaferrata aveva l’esigenza di disporre di due Pronto Soccorso (uno Covid, l’altro non Covid).
Il primario, Paolo Tralongo esprime soddisfazione per il ritorno ad un percorso avviato- fa notare- 15 anni.
Dopo i lavori di riqualificazione dei locali che hanno ospitato il Pronto Soccorso, il reparto di Oncologia è quasi pronto (il trasloco è previsto per fine mese) per riavviare la propria attività nel capoluogo.
“Il modello che abbiamo proposto 15 anni fa- ricorda Tralongo- prevedeva un hub centrale e accessi sia nella zona nord e sia nella zona sud della provincia. Una scelta oculata ed anche di prospettiva, perché guardava a quella che sarebbe stata la storia naturale della malattia oncologica, destinata alla continuità di accesso nei presidi”, alla stregua delle più comuni patologie croniche. “Allontanando poco i pazienti da casa-prosegue il dirigente medico- migliorano diversi aspetti, inclusa la cosiddetta tossicità finanziaria”. Tralongo presiede dallo scorso giugno il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri. “E’ importante promuovere la cultura della prevenzione-sottolinea- perché una diagnosi precoce e la disponibilità di nuovi principi attivi – aggiunge – hanno già trasformato una malattia acuta in una condizione a indirizzo cronico, sempre più spesso guaribile del tutto, modificando radicalmente la storia naturale della patologia e la storia stessa della persona, anche dal punto di vista psicologico e sociale. Il nostro obiettivo -conclude il primario di Oncologia -è dare vita”.




Classe ‘contesa’ fa litigare due scuole, interviene il Comune: “scambio di aule, tutto risolto”

Inizia l’anno scolastico, in maniera scaglionata tornano in classe gli studenti siracusani. E si affacciano nuovi e vecchi problemi, specie di “convivenza”. Come nel caso degli istituti comprensivi Giaracà ed Archia che “convivono” con alcune classi nel plesso distaccato di via Asbesta. Alta tensione per una classe contesa dalle due dirigenze scolastiche, con connessi problemi nello stabilire a chi spettasse l’utilizzo di quel locale al piano terra che entrambe le scuole reclamavano a sè. Immaginate la situazione, con gli studenti di due classi delle due scuole che aspettavano di capire se e dove prendere posto. Momenti di tensione, messaggi infuocati nelle chat dei gruppi scuola. Poi l’intervento del Comune di Siracusa, competente per gli istituti compresivi. L’assessore Edy Bandiera riconduce tutto ad ordinaria dinamica tra scuole. “Nessun problema particolarmente rilevante, tale da inficiare il corretto svolgimento delle lezioni”, spiega alla redazione di SiracusaOggi.it. La soluzione è già stata individuata. “E’ stato disposto uno scambio di due aule all’interno dello stesso plesso, che i due istituti condividono. Una classe al piano terra va dall’Archia alla Giaracà e quest’ultima concede in cambio all’Archia un’aula, equivalente, del primo piano. Il tutto nello stesso plesso”.
Questa la disposizione del Comune, anche per venire incontro alle esigenze di uno studente con disabilità motoria, alla Giaracà. “A prescindere dalla presenza di due ascensori, la sicurezza, il buon senso e le disposizioni dei Vigili del Fuoco impongono che chi ha una limitazione motoria vada sempre al piano terra. Per noi la sicurezza viene prima di ogni altra valutazione e in questa direzione ci siamo mossi”.
Per riportare pace e serenità tra le due dirigenze scolastiche, martedì convocata una riunione con tutte le parti in causa. “Ho già parlato più volte con le due dirigenti, per appurare nuove ed eventuali ulteriori esigenze oltre alla vicenda nota. Lavoreremo insieme a soluzioni possibili”.




Malamovida, i controlli della Polizia: sei giovani segnalati per uso di droga

Il consumo e la diffusione di sostanze stupefacenti resta su livelli allarmanti in provincia di Siracusa. Nella sola giornata di ieri, gli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa hanno segnalato all’Autorità amministrativa sei giovani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, trovati in possesso di modiche quantità di droga destinate all’uso personale.
I controlli, disposti dal Questore Roberto Pellicone, rientrano in un piano di interventi mirati a rafforzare la sicurezza nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani, in particolare nelle aree della movida siracusana.
Nel complesso, i controlli delle ultime ore hanno portato all’identificazione di 115 persone ed al controllo di 89 veicoli. Sei le sanzioni elevate per violazioni al Codice della strada, mentre quattro autovetture sono state sequestrate: due di queste appartenevano a soggetti trovati con stupefacenti.
L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia che punta non solo a reprimere lo spaccio, ma anche a ridurre la domanda di sostanze illegali, contrastando così fenomeni di degrado urbano e aumentando la percezione di sicurezza tra i cittadini.
I controlli, fanno sapere dalla Questura, proseguiranno anche nel fine settimana, con particolare attenzione ai luoghi di aggregazione giovanile e alle periferie del capoluogo aretuseo.




Franco Nardi è il nuovo segretario generale della Cgil di Siracusa

Franco Nardi è il nuovo segretario generale della Cgil di Siracusa. Succede a Roberto Alosi, che si è subito congratulato con Nardi. Braccio alzato al cielo subito dopo la proclamazione ed applausi convinti della sala, così il nuovo segretario ha iniziato la sua avventura alla guida del sindacato siracusano.
Nardi, 61 anni, laureato in Scienze geologiche, ha una lunga militanza sindacale, iniziata nel 1994 e che lo ha portato negli anni a svolgere ruoli di primo piano all’interno della Cgil (responsabile del Dipartimento mercato del lavoro, componente del coordinamento regionale e coordinatore provinciale dei lavoratori precari del settore pubblico, responsabile e coordinatore del Dipartimento del welfare e della contrattazione sociale, segretario generale della federazione dei trasporti e infine, dal 2012 al 2020, segretario generale della Funzione pubblica). È sposato e ha un figlio. Nella sua dichiarazione programmatica ha affermato di “voler dare continuità all’operato del segretario uscente. Ritengo altresì fondamentale riuscire a lavorare all’insegna dell’unitarieta’ per meglio portare avanti le rivendicazioni del territorio”. Il segretario uscente, Roberto Alosi, nella sua relazione, ha ripercorso gli otto anni in cui è stato alla guida della Cgil aretusea. “E’ stato un impegno in un periodo non facile, segnato da crisi industriali, pandemie, guerre, transizioni complesse e tensioni istituzionali. Abbiamo difeso la sanità pubblica, contrastando tagli e chiusure, chiedendo assunzioni e investimenti, difendendo il diritto costituzionale alla Sanità Pubblica. Abbiamo affrontato la crisi industriale rifiutando accordi che non garantivano lavoro, sicurezza ambientale e prospettiva industriale. Abbiamo lottato contro il caporalato, abbiamo sfidato la protervia istituzionale nella vertenza con l’allora Prefetto Pizzi, difendendo la libertà sindacale, abbiamo condotto la battaglia referendaria contro l’autonomia differenziata, abbiamo rafforzato la presenza della Cgil sul territorio e garantendo un patrimonio sicuro per il futuro del sindacato. Infine desidero ringraziare pubblicamente la stampa e i giornalisti del nostro territorio per l’attenzione ricevuta in questi anni e per il confronto, sempre franco e rispettoso, che ha contribuito a rendere trasparenti le nostre battaglie e più informata la comunità”.




Tentato furto in un impianto fotovoltaico, malviventi messi in fuga

Il bersaglio erano i “preziosi” cavi in rame ed altro materiale facilmente smerciabile. Il pronto intervento della vigilanza privata Security Service ha fortunatamente permesso di sventare il tentativo di furto in danno di un impianto fotovoltaico, nei pressi di Rosolini. L’allarme intrusione è scattato poco dopo le 21:30 di ieri sera.
Due individui, con il volto coperto, si erano introdotti all’interno dell’impianto. L’arrivo della pattuglia di vigilanza privata ha indotto i malviventi a darsi a precipitosa fuga, facendo perdere le loro tracce. Avevano già iniziato la loro attività, con tombini aperti e cavi tagliati. Alcuni erano già raccolti in matasse, sul terreno.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, prontamente allertati per tutti i rilievi del caso.




Si finge poliziotto per convincere la compagna a smettere con la droga, denunciato 41enne

Un uomo di 41 anni, originario della provincia di Siracusa ma residente a Catania, è stato denunciato dalla polizia per possesso di segni distintivi contraffatti e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
L’episodio è avvenuto al pronto soccorso dell’ospedale San Marco, dove un operatore sanitario ha segnalato al 112 la presenza di un individuo particolarmente agitato che si qualificava come appartenente alle forze dell’ordine e pretendeva di assistere la compagna, ricoverata in psichiatria dopo un trattamento sanitario obbligatorio.
All’arrivo degli agenti delle Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, l’uomo indossava una maglietta con il logo della Polizia di Stato. Già il giorno precedente aveva tentato di introdursi in aree riservate dell’ospedale presentandosi come poliziotto.
La perquisizione personale ha permesso di rinvenire un tirapugni, subito sequestrato, nonché tre tesserini falsi con la sua foto. Nella sua auto gli agenti hanno inoltre trovato un lampeggiante blu.
Sospettando che l’uomo potesse nascondere altro materiale riconducibile alle forze dell’ordine, la polizia ha esteso la perquisizione al suo domicilio nel centro storico catanese. Qui sono stati scoperti attestati di partecipazione a corsi, effigi e timbri vari della Polizia di Stato contraffatti, oltre a una pistola a salve.
Il 41enne, messo di fronte all’evidenza, ha spiegato di aver iniziato da anni a costruirsi questa falsa identità per fingersi agente con l’obiettivo di aiutare la compagna tossicodipendente a smettere di assumere droghe. Ha raccontato che, in alcune occasioni, si sarebbe recato persino nelle piazze di spaccio qualificandosi come poliziotto, e di aver approfittato dei parcheggi riservati negli ospedali per non pagare la sosta.
Per quanto accaduto, gli agenti hanno denunciato l’uomo e sequestrato tutto il materiale riconducibile all’appartenenza alle forze dell’ordine.




Turiste francesi in difficoltà, tre poliziotti in vacanza si tuffano e le salvano

Tre allievi del corso per vice ispettori della Polizia di Stato, in vacanza nel siracusano, si sono resi protagonisti di un encomiabile soccorso. Nel primo pomeriggio di ieri non hanno esitato a lanciarsi in acqua, in località Isola delle Correnti a Portopalo, per soccorrere delle turiste francesi in difficoltà. Ad attirare l’attenzione di Jacopo, Gabriele e Francesco – questi i loro nomi – è stata una ragazza in lacrime che indicava le due donne che non riuscivano a riguadagnare la riva ed apparivano in evidente difficoltà.
Dopo aver chiesto ad alcune persone presenti di allertate il 112, i tre allievi del corso di Spoleto si sono gettati in mare e, non senza difficoltà, sono riusciti a completare il soccorso delle sessantenni d’oltralpe. Una volta a riva, sorrisi e ringraziamenti ed anche qualche applauso per i futuri vice ispettori di Polizia.




L’estate della Capitaneria di Porto di Siracusa, tra soccorsi e controlli: tutti i numeri

Quasi in chiusura di stagione balneare, arriva il primo bilancio delle attività della Guardia Costiera di Siracusa, impegnata per tutta l’estate in controlli a mare ed a terra, lungo i 123 chilometri di costa di giurisdizione, dalla penisola Magnisi fino a Portopalo di Capo Passero.
I numeri tracciano un’estate intensa: 883 controlli complessivi tra verifiche demaniali, attività di vigilanza sul diporto e sugli stabilimenti balneari, controlli sul traffico marittimo e sulla sicurezza della navigazione. Un’azione che ha portato ad elevare 191 verbali amministrativi, per un ammontare complessivo di circa 116 mila euro ed a 12 notizie di reato trasmesse all’autorità giudiziaria.
Le verifiche hanno interessato in particolare il settore del diporto (390 controlli), la sicurezza della navigazione e delle unità da noleggio e locazione (284 controlli, di cui oltre 50 all’interno dell’Area Marina Protetta del Plemmirio), oltre a 93 verifiche demaniali e 79 controlli agli stabilimenti balneari. Non sono mancati i controlli ambientali, effettuati quotidianamente, in materia di scarichi idrici e gestione dei rifiuti.
Significativa anche l’attività di soccorso: grazie all’impiego delle unità S.A.R. e dei soccorritori marittimi, la Guardia Costiera ha tratto in salvo 12 persone a bordo di imbarcazioni in difficoltà, una delle quali è affondata a causa di avarie al motore o del maltempo.
Sul fronte del demanio, sono stati individuati circa 600 metri quadri di spiaggia occupata abusivamente, liberati da ombrelloni e sdraio lasciati in maniera permanente e restituiti alla pubblica fruizione.
Accanto alle attività di controllo e repressione, la Capitaneria sottolinea l’importanza della prevenzione e della sensibilizzazione: durante l’estate non sono mancati incontri con i Comuni costieri, con i concessionari di stabilimenti balneari e con gli operatori del settore nautico. Un impegno che ha coinvolto anche i giovani, attraverso iniziative di educazione ambientale e alla sicurezza negli istituti scolastici della provincia.