Vicenda Ias, Scarinci (FdI): “Senza un rilancio inutile l’Aia”

“Totale disinteresse e assenza da parte delle istituzioni”. Questo dimostra, secondo Beniamino Scarinci, responsabile provinciale del settore mondi produttivi di Fratelli d’Italia  la vicenda IAS.

Scarinci esprime amarezza e ritiene necessario “prendere atto che quell’azione di tutela e rilancio, da noi e da più parti richiesta, all’interno di quel quadro strategico nazionale di risorse energetiche non c’è e probabilmente non ci sarà mai e di questo dobbiamo ringraziare i nostri politici di tutti gli schieramenti che, in verità a parte quei pochi interventi nel corso della sua carriera politica di Stefania Prestigiacomo, non si sono mai esposti concretamente con atti parlamentari che mirassero alla tutela e al futuro del polo petrochimico”.
Pessimismo, dunque, nelle parole di Scarinci, che ne spiega anche le ragioni.

“La mia amara considerazione -argomenta l’esponente di FdI- nasce dal fatto che a distanza di settimane dal provvedimento del Tribunale di Siracusa tutto è caduto sotto una sorta di silenzio che non prelude niente di buono, il fatto che non ci sia un chiaro percorso che porti alla soluzione dei problemi di IAS non depone verso un futuro stabile e definito del cosiddetto “fegato” della zona industriale.
Dotare l’impianto di un AIA non vuol dire corredarlo di un pezzo di carta con il quale si tenta di porre rimedio allo scarico abusivo di sostanze nocive in mare e in atmosfera”.

Poi Scarinci aggiunge altri elementi. “Il codice ambientale (152/06)-prosegue il componente di Fratelli d’Italia-  ha introdotto le AIA come strumento di armonizzazione, integrazione e sistema unico complessivo delle aree industriali che tenga conto di tutte le componenti che contribuiscono all’appesantimento delle condizioni ambientali di un’area, in pratica l’AIA non è un’autorizzazione che tiene conto soltanto delle condizioni di esercizio di un impianto ma tiene conto soprattutto del contesto complessivo nel quale l’impianto è inserito.
Tenuto conto di tutto questo la mia domanda è semplice, considerato che il prefetto di Siracusa ha insediato una commissione per il raggiungimento dell’AIA di IAS, chi è invece il soggetto giuridico che oggi sta garantendo questa fase transitoria? ”

In questa vicenda, secondo Scarinci, solo lo Stato potrebbe e dovrebbe avviare un’ attività di coordinamento e integrazione di tutte le aziende del polo petrolchimico affinché complessivamente si possa arrivare ad un programma di sviluppo che guardi alla tutela occupazionale e all’esercizio di “tutti” gli impianti in un quadro normativo capace di rispettare l’ambiente e la salute pubblica”.
La previsione di Scarinci lascia ancor meno spazio all’ottimismo. “Probabilmente -ipotizza- da qui a poco ci troveremo con IAS dotata di AIA ma questo non basterà a garantire il futuro della zona industriale ne tantomeno a migliorare le condizioni ambientali che invece troverebbero i giusti presupposti se IAS venisse finalmente integrata nel contesto del polo come impianto interconnesso agli altri impianti, solo un percorso di questo genere può creare le basi per un polo che, estremizzando il concetto, possa essere raffigurato totalmente sotto una unica AIA in maniera da avere valori limite chiari e definiti e possa fungere da linee guida per sviluppo e nuovi investimenti”.




Rappresentazioni classiche inclusive, l’Agamennone anche in Lis al Teatro Greco

Anche quest’anno le rappresentazioni classiche di Siracusa saranno senza barriere, né architettoniche e nemmeno sensoriali. Per la decima edizione, domani sera “Agamennone” si Eschilo, per la regia di Davide Livermore sarà tradotta anche nella lingua italiana dei segni. .

Un’iniziativa, partita nel 2012, grazie alla sensibilità della Fondazione Inda e dell’Associazione Amici dell’Inda. 

Ad evidenziare l’importanza di iniziative come queste è Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione Sicilia Turismo per Tutti.

Le frasi degli attori, quindi, potranno arrivare a tutti, grazie alla traduzione di due interpreti LIS 

“Sarà data la possibilità a tanti sordi entusiasti, appassionati di teatro, di potersi avvicinare nuovamente agli importanti eventi messi in scena: un vero e proprio esempio di abbattimento delle barriere comunicative”- il commento di Bernadette Lo Bianco, che con l’associazione  ha promosso l’iniziativa –  nel segno della continuità e della fattiva collaborazione tra la Fondazione INDA, l’Associazione Amici dell’INDA, e l’Ente Sordi di Siracusa. Unico esempio al mondo di teatro di pietra davvero per tutti. Ne siamo fieri e orgogliosi”. 




FMITALIA è la miglior radio siciliana del 2022

FMITALIA è la migliore radio siciliana del 2022. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera a Viagrande, ai piedi dell’Etna, nel corso della prima edizione del premio regionale Radio Tv.
La radiovisione siracusana è stata scelta “per la qualità della sua produzione quotidiana che ne ha fatto un punto di riferimento leader nel territorio, con una formula incentrata sull’informazione di qualità, capace di dare voce al territorio ed affiancata ad una costante innovazione tecnologica”. A consegnare il premio regionale è stato il patron della manifestazione, Ettore Tortorici.
Il direttore di FMITALIA, Gianni Catania, nel ringraziare per il riconoscimento, ne ha sottolineato il valore in quanto “frutto di una valutazione attenta di tecnici del settore. Un successo da condividere con tutti i colleghi ed i collaboratori di FMITALIA e che gratifica una proprietà attenta verso le innovazioni e coraggiosa nel proporre, anni addietro, un nuovo modello di radio basato sul talk e l’informazione”.
FMITALIA è presente in radio, anche in Dab+ dove attivo, ed in TV (canale 15dt in hbbtv). Inoltre è possibile seguire la miglior radio siciliana anche in streaming su fmitalia.net, attraverso la app gratuita per smartphone, live sui social, in domotica sui sistemi Amazon Alexa e Google Next grazie alla skill FMITALIA e sulla piattaforma Twitch.
Gli altri premi sono andati a Domenico Cannizzaro (miglior voce maschile, Radio Time), Cristina Ruffino (miglior voce femminile, Studio 90 Italia), Elia Ragusa (miglior programma radiofonico, Il Cazz8), Cristiano Di Stefano (miglior conduttore) ed Antonello Musmeci (premio per l’eccellenza radiofonica).




Cantieri lumaca e code: Siracusa-Rosolini, Ficara punge Falcone: “rimozioni? Inizi dal Cas”

“L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha chiesto nei giorni scorsi la rimozione di dirigenti dell’Anas per i cantieri lumaca sulla Catania-Palermo. Inizi dando il buon esempio, rimuovendo dirigenti del Consorzio delle Autostrade Siciliane da cui dipende il tormento estivo imposto a migliaia di automobilisti di passaggio sulla Siracusa-Ispica”. Così il vicepresidente della commissione Trasporti, Paolo Ficara (M5s) punge l’esponente del governo regionale sui lavori a rilento sulla Siracusa-Rosolini.
“Se è vero che, come ha dichiarato Falcone alla stampa, ‘i cittadini sono disposti a tollerare i disagi dovuti ai cantieri, ma questi devono andare avanti, non devono essere aperti e poi restare abbandonati o quasi’ mi permetto di ricordargli che i cantieri che affliggono l’autostrada siracusana gestita dal Cas sono aperti dall’inverno scorso, per lunghi mesi sono apparsi abbandonati e con qualche segno di vita nelle ultime settimane. Stanno provocando enormi disagi a cittadini e turisti che, soprattutto il fine settimana, vorrebbero spostarsi verso le località balneari o turistiche del sud-est siciliano ma si ritrovano costretti a ore e ore di coda sotto il sole cocente proprio a causa dei cantieri lumaca. Capisco – insiste Ficara – che si tratta della provincia di Siracusa e quindi non esattamente al centro dell’attenzione dell’assessore Falcone. Ma leggere addirittura che il Cas sia diventato sinonimo di efficienza forse é un pò troppo. Neanche il caldo estivo di questi giorni potrebbe giustificare simili allucinazioni…”.




Zona industriale, l’attendismo del governo. CGIL: “pazienza agli sgoccioli”

“Un elemento di prudente apertura rispetto ad uno scenario industriale estremamente complesso che caratterizza il nostro territorio”. Così il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, commenta l’approvazione dell’emendamento presentato dalla parlamentare Stefania Prestigiacomo.
Accoglienza tiepida, quella del sindaco, vero un provvedimento soprannominato inizialmente salva-Isab. “È inusuale e del tutto singolare che la semplice richiesta di attivare un tavolo interministeriale di confronto, finalizzato alla ricerca di soluzioni praticabili, debba passare attraverso un emendamento approvato addirittura dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, come se il diritto di un territorio ad una interlocuzione con il Governo nazionale su un tema strategico di tale rilevanza debba essere conquistato addirittura da un’intera Commissione parlamentare. Ma tant’è. Adesso – prosegue Alosi – si tratta di darne attuazione nel più breve tempo possibile dal momento che lo scorrere dei giorni non è una variabile indipendente ma, al contrario, è un elemento drammaticamente contingentato”.
Si sa che è corsa contro il tempo per evitare che l’embargo al petrolio russo via mare blocchi la raffinazione siciliana. E ancora più imminente è la problematica del depuratore consortile, con il blocco dei conferimenti delle industrie.
“Da mesi chiediamo di sapere quali scelte di politica industriale intende mettere in campo il Governo per il nostro insediamento petrolchimico, quale ruolo intende giocare l’Eni, il più importante player di Stato fino ad oggi autentico convitato di pietra, in che modo il Governo intende affrontare la rigenerazione industriale nella direzione della decarbonizzazione, del risanamento ambientale, delle bonifiche e del riutilizzo dei luoghi, chi fa che cosa e con quali risorse, pubbliche e private; temi indispensabili per affrontare un cronoprogramma di trasformazione nella direzione di un ecosistema industriale moderno”, illustra Alosi.
Dal governo, però, ancora nessuna indicazione concreta. Motivo per cui la CGIL torna a parlare di mobilitazione generale, dopo l’assemblea del 10 giugno scorso che, però, ha evidenziato soprattutto le diverse visioni e spaccature del mondo sindacale siracusano.




Il campo di padel che fa litigare Regione-Augusta. Cafeo: “Un abbaglio, sto col sindaco”

Dopo il botta e risposta tra l’assessore regionale Scavone e il sindaco di Augusta Di Mare, il deputato regionale Giovanni Cafeo accorre a difesa del primo cittadino megarese. “L’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, si è reso protagonista di uno scivolone politico sulla vicenda dei fondi per i migranti usati dal Comune di Augusta”, il parere del deputato di Prima l’Italia.
La polemica è relativa all’uso dei fondi per l’inclusione dei migranti, destinati dal Comune di Augusta alla realizzazione di un impianto sportivo (padel) nell’area di una scuola.
“Quei finanziamenti – dice ancora Cafeo – non sono riconducibili all’assessorato di cui è a capo Scavone, ma provengono dall’assessorato agli Enti locali, che era stato preventivamente informato dall’amministrazione comunale circa l’impiego dei fondi. L’opera pianificata dal sindaco di Augusta e dalla sua amministrazione ha, peraltro, come obiettivo usare lo sport come strumento di integrazione dei migranti con la comunità. Credo che in un momento del genere, scandito dalla campagna elettorale per le regionali, l’assessore Scavone avrebbe dovuto valutare meglio la vicenda – prosegue Cafeo – visto che i fatti sono assai diversi da come li ha raccontati, al punto da ipotizzare un’attività ispettiva sul conto del Comune di Augusta”.
Per Cafeo si tratta di “un abbaglio” a cui Scavo e dovrebbe rimediare. “Bisogna evitare azioni che poi rischiano di innescare meccanismi di speculazione politica, capaci di ledere i rapporti tra le istituzioni.”

In foto, l’assessore Scavone




Controlli straordinari: sequestrate Api Calessino, multe a locali per musica ad alto volume

Servizio straordinario di controllo alla Marina. I carabinieri, con  l’ausilio di personale della Polizia Municipale e dell’ARPA, hanno sequestrato ieri sera 4 Api Calessino ed altri 10 veicoli. I militari hanno, inoltre, elevato sanzioni per 13 mila euro.

I titolari di due locali pubblici sono stati multati per musica ad alto volume. In altri due casi, invece, le sanzioni hanno riguardato la vendita di prodotti alimentari scaduti e l’occupazione abusiva di suolo pubblico.

I controlli rientrano nell’ambito di quanto previsto dalla Carta di Ferla,  sottoscritta, su proposta della Prefettura di Siracusa, il 2 giugno scorso con i Sindaci, le organizzazioni dei commercianti e artigiani maggiormente rappresentative e le Forze dell’ordine, per attuare una cornice di sicurezza, legalità e leale concorrenza.
Le pattuglie impiegate hanno sequestrato 4 ape calessino, sanzionando gli autisti in quanto in possesso di documenti assicurativi e di circolazione non in regola.
Nel corso dello stesso servizio sono stati sequestrati 7 ciclomotori e 3 autovetture, denunciate 3 persone per guida senza patente ed 1 per guida sotto l’effetto di stupefacenti con contestuale sequestro di una dose di marijuana.
Tra le attività commerciali controllate, in due disco pub di via Malta e di via XX Settembre, i militari, insieme ai tecnici dell’ARPA che ha eseguito i rilievi fonometrici, hanno accertato il superamento dei decibel normativamente previsti e l’assenza della relazione di impatto acustico, sanzionando i rispettivi titolari per oltre 2.000 euro.




Salvo Adorno lascia la segreteria del Pd: nuova tegola sul partito

Salvo Adorno lascia la segreteria provinciale del Partito Democratico.

Se la direzione provinciale di maggio aveva rafforzato la sua posizione alla guida del Pd in provincia ed aveva in qualche modo sancito una sorta di pax interna, da ieri i giochi si riaprono ed in maniera piuttosto turbolenta.

Adorno ha formalizzato le proprie dimissioni, motivandole con ragioni personali. Non sfugge, tuttavia, che la lettera interna contro il sostegno alla candidatura della Chinnici a presidente della Regione, formata anche da Sofia Amoddio, ex parlamentare e moglie di Adorno, abbia rappresentato un boccone amaro, difficile da digerire. Una mossa, quella di Amoddio, che di fatto potrebbe essere stato un passo indietro rispetto alla possibilità di candidarsi alle regionali.

Ardua l’impresa a cui adesso deve dedicarsi Paolo Amenta, chiamato a verificare la convergenza su una nuova segreteria unitaria. Difficile immaginare che la quadra possa essere subito raggiunta, visti i precedenti rapporti tra le diverse “anime” della forza politica e visto l’equilibrio raggiunto a fatica e pur sempre precario.

Per statuto, ci sono adesso 30 giorni di tempo, entro i quali, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe essere individuato il nuovo segretario provinciale. Dovrebbe trattarsi di un esponente del Pd che possa contare sulla maggioranza assoluta. L’alternativa, che sembra molto più probabile, è ricorrere alla costituzione di un comitato collegiale che traghetti il partito e gestisca una fase particolarmente delicata come quella che si appresta ad affrontare, con le primarie, le liste delle elezioni regionali da compilare, subito dopo le nazionali e ancor dopo le amministrative del capoluogo. Nove mesi di fuoco, insomma, con delle premesse che a questo punto non lasciano ben sperare.

Le idee potranno essere un pò più chiare la prossima settimana. Un primo incontro tra i “big” provinciali sarebbe in programma per lunedì, quando Amenta potrebbe incontrare Bruno Marziano, Enzo Pupillo, Giovanni Giuca e Marika Cirone Di Marco, che insieme a Sofia Amoddio ha firmato quella dura lettera contro il sostegno a Caterina Chinnici.

 

 




La scomparsa di Raffaella Mauceri, giornalista e scrittrice riferimento del femminismo

Si è spenta questa mattina a seguito di una malattia Raffaella Mauceri. Sono le volontarie del Centro Antiviolenza Ipazia di Siracusa a dare l’annuncio. Giornalista, scrittrice ed editrice, femminista storica siracusana, esperta di Women’s studies, Raffaella Mauceri ha fondato nel 1996 il primo centro a Siracusa per donne e minori vittime di violenza, maltrattamenti e abusi. Dal 1992 ha diretto il periodico “Ippocrate”, divenuto poi “Il Corriere delle donne” in formato cartaceo e successivamente on line; ha collaborato con la storica testata nazionale “Noi Donne” e nel 1994 ha fondato il premio letterario nazionale di prosa e teatro, riservato alle donne dal titolo “La Nereide” pseudonimo con il quale essa stessa ha firmato molti articoli e divenuto la denominazione di una collana editoriale per la quale sono nate quasi un centinaio di pubblicazioni sui temi del femminismo collezionando riconoscimenti e premi a livello locale e nazionale, tra cui il “Premio Internazionale Universo Donna”.
Sulla sua figura e sull’attività instancabile di volontariato e sorellanza a favore delle donne sono arrivate numerose attestazioni di stima e cordoglio da associazioni e singole cittadine cittadini che hanno avuto il privilegio di conoscerla.
Per donare l’ultimo saluto a Raffaella Mauceri è stata allestita una camera ardente presso la sua abitazione in via Acquaviva Platani, 12, aperta oggi pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00 e domenica mattina dalle 9:00 alle 13:00. Per espressa volontà della sua famiglia non fiori ma donazioni a favore del Centro Antiviolenza Ipazia.
“Oggi piangiamo la dipartita della nostra fondatrice nonché maestra di vita. Una donna di immenso spessore, una mente fervida, di notevole cultura e dal carattere tenace. La prima vera e grande femminista Siracusana, inimitabile ed ineguagliabile, che ha combattuto in prima linea, a capo delle sue amate Nereidi, la sua battaglia per le donne. Ciao grande Raffaella! Noi tutte ti porteremo sempre nel cuore!”, il messaggio di Daniela La Runa, presidente del Centro.
«È stata una giornalista tenace, che ha dedicato il suo impegno non solo professionale a favore dei diritti delle donne e della parità di genere. Sarà difficile occupare il vuoto che lascia nella nostra città».
​Con queste parole, il sindaco Francesco Italia, a nome dell’Amministrazione e dei siracusani, si unisce al cordoglio per la morte di Raffaella Mauceri. «In un Paese in cui, come vediamo ancora oggi, i diritti della persone più deboli stentano ad affermarsi, Raffaella Mauceri – prosegue il sindaco Italia – ha rappresentato un punto di riferimento per le donne che lottano e rivendicano il loro ruolo nella società in una posizione di parità. Tra queste, soprattutto quelle che sono state e sono vittime di violenza. Un impegno costante, nato negli anni in cui prendeva piede il femminismo e che ha portato avanti per tutta la vita con la stessa passione e competenza. Sono certo che Siracusa saprà ricordarla nella giusta maniera».




Sbancamento a Costa Saracena: condannato titolare della società, rinvio a giudizio per gli altri imputati

Condannato il titolare della ditta Costa Saracena Srl (che aveva chiesto il rito abbreviato)  per la vicenda relativa agli intervento di scavo e sbancamento effettuati a giugno del 2020 con mezzi meccanici pesanti sul promontorio di Pusta Castelluccio, ad Augusta. Gli altri imputati, tecnici, sono stati, invece, rinviati a giudizio.

L’udienza preliminare si è svolta ieri dinanzi alla Sezione Gup del Tribunale di Siracusa.

A darne notizia è Legambiente Sicilia, che denunciò la presunta irregolarità dei lavori di sbancamento e che adesso è parte civile nel procedimento. “Lavori- sottolinea l’associazione ambientalista- che hanno stravolto profondamente una preziosa area di interesse archeologico, nonché sottoposta a vincolo paesaggistico, per la cui tutela il Piano Paesaggistico degli Ambiti 14 e 17 ricadenti nella provincia di Siracusa prescrive tra l’altro il divieto di “effettuare movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesistici”. A Punta Castelluccio vi è infatti-spiega Legambiente-  un sito archeologico di grande rilevanza che comprende: un insediamento neolitico, un insediamento e necropoli protostorica (X-IX a.C.); un’area di rinvenimento di ceramica greca; i resti di strutture murarie e frammenti fittili di età tardo-imperiale; un’area di rinvenimento di età bizantina.
“Purtroppo-il commento di Legambiente-  questo primo risultato dell’azione penale non restituisce alla collettività il bene deturpato né elimina la selvaggia cementificazione della Costa Saracena perpetrata in questi decenni”s. Legambiente si augura che l’opera di vigilanza delle associazioni e dei cittadini, insieme all’azione della Magistratura, serva da monito e da deterrente verso simili crimini ambientali ed ulteriori cementificazioni. Nelle scorse settimane la ditta “Costa Saracena”, sotto la vigilanza di Capitaneria di Porto e Soprintendenza, ha portato a termine l’intervento di pulitura e di bonifica dell’area. Legambiente chiede, adesso che il procedimento di apposizione del vincolo archeologico sull’area possa essere rapidamente concluso.