Arci Ragazzi ancora nel mirino dei vandali, Cerro: “Adesso basta, telecamere”

L’associazione Arci Ragazzi 2.0 nuovamente presa di mira.

Il presidente, Luca Cerro esprime tutta la sua stanchezza per l’ennesimo episodio ai danni del centro estivo allestito alla Cittadella dello Sport.

Gli striscioni posti lungo la ringhiera della pineta in cui le attività si svolgono ogni mattina sono nuovamente stati danneggiati, a pochi giorni da un episodio più o meno analogo, a cui era seguito l’immediato riallestimento dell’area.

“Adesso basta! – tuona Cerro- Chiediamo l’installazione delle telecamere di videosorveglianza a tutela della sicurezza di tutti. Ci chiediamo a chi diamo fastidio e perché. Sarà forse- suppone il presidente di Arci Ragazzi 2.0- perché siamo antifascisti, gender inclusivi, antirazzisti?”

 




Percosse e minacce dopo la fine della relazione: divieto di avvicinamento per un 50enne

E’ accusato di maltrattamenti e lesioni personali aggravate perpetrate nei confronti dell’ex convivente.

Per questo, agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento emessa dal Gip di Siracusa nei confronti di un cinquantenne siracusano.

L’uomo avrebbe picchiato l’ex convivente, una donna originaria del Sudamerica, 38enne, mettendo in atto, dopo la decisione dell’ex fidanzata di interrompere la relazione, condotte persecutorie ai suoi danni, aggravate da pesanti minacce e aggressioni.

Il cinquantenne dovrà mantenere una distanza di almeno 300 metri dalla donna e non comunicare con lei in alcun modo.

 




Premio Stampa Teatro a Giuseppe Sartori, l’Edipo Re di Carsen

È Giuseppe Sartori il vincitore della diciannovesima edizione del Premio Stampa Teatro, riconoscimento assegnato dai critici delle testate giornalistiche nazionali e regionali accreditati.
Il premio, organizzato da Assostampa Siracusa, è stato consegnato ieri sera al termine della penultima replica dell’Edipo Re di Robert Carsen.
Sartori, che il 6 e 9 luglio sarà in scena nelle Coefore ed Eumenidi e nell’Orestea di Davide Livermore, è stato premiato dal segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente.
L’attore trevigiano, al suo secondo anno consecutivo a Siracusa, è stato scelto dai critici per il senso filologico della sua recitazione. “Ha dato tutto sé stesso al personaggio – si legge nella motivazione – mettendosi al servizio delle parole della tragedia e del suo autore.”
«Sono grato a Carsen per questa opportunità che mi ha dato – ha detto subito dopo aver ricevuto la targa che porta il suo nome – È stato capace di mettere insieme un gruppo di novanta persone. E poi tutti gli altri che, dietro le quinte, hanno reso possibile tutto questo.»
«Uno spettacolo che ha avuto il coraggio del silenzio, – ha commentato il sovrintendente dell’Inda, Antonio Calbi – ma anche il coraggio dell’ascolto e della purezza del teatro.»
Davanti ad oltre quattromila persone, anche la consegna della quinta edizione del Premio Stampa Teatro-Artisti di Sicilia. Il riconoscimento è andato a Dario Battaglia, secondo messaggero nell’Edipo Re.
«Questo premio lo dedico agli allievi dell’Inda – ha detto, emozionatissimo – Io stesso provengo da questa scuola e in questa occasione ho avuto il privilegio di recitare con alcuni miei maestri, come Graziano Piazza (Tiresia), Elena Polic Greco (Corifea) e Massimo Cimaglia (primo messaggero). Un grazie a Robert Carsen per questa meraviglia che ha messo in piedi.»
L’Assostampa siracusana ha poi voluto concedere una menzione speciale a tutte le maestranze della Fondazione Inda.
Sul palco, per ricevere il riconoscimento, una piccola delegazione delle 150 persone che hanno lavorato per la 57 ͣ edizione degli spettacoli classici.
Marco Branciamore, coordinatore degli allestimenti, Marcella Salvo, responsabile sartoria, Vincenzo Quadarella, coordinatore audio e video, e Aldo Caldarella, responsabile sala trucco e parrucco, hanno ricevuto il premio dalle mani di Maddalena Crippa, splendida Giocasta nell’opera di Sofocle.
«Un piccolo segnale di gratitudine nei confronti di queste donne e questi uomini – ha detto Prospero Dente – Il loro lavoro consente di rinnovare questa magia ogni sera. Una menzione nata in un mezzogiorno di giugno quando, con temperature altissime, li abbiamo visti lavorare per allestire le scene della tragedia in programma la sera.»
Anche quest’anno ai vincitori sono state consegnate le perle di mandorla by Alfio Neri in edizione speciale per l’evento.




Polo petrolchimico, il pessimismo degli industriali: “Passi forse tardivi”

Nessun ottimismo sul futuro del polo petrolchimico siracusano. La preoccupazione degli industriali resta forte, nonostante le azioni condotte dalla deputazione per scongiurare il rischio di chiusura dello stabilimento Isab.

Parla a chiare lettere il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. Se da un lato esprime apprezzamento per “l’impegno profuso dai parlamentari siracusani”, dall’altro evidenzia “i troppi nodi mai responsabilmente affrontati in questi anni e che oggi tutti insieme incombono”.

Secondo Bivona “può risultare infatti tardiva l’ipotesi di una convocazione del Ministero delle Attività Produttive insieme, per la prima volta, ai Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Economia e Finanze per ammortizzare gli effetti dell’embargo del petrolio russo in vigore dal 5 Dicembre. Un’eventuale sostituzione del petrolio russo impone come, qualsiasi transazione commerciale, per acquisti di diverse centinaia di milioni di euro, tempi lunghi certamente superiori ad un mese: solo una decisa accelerazione da parte del Governo potrebbe dare un senso a questa nuova norma”.

Il presidente di Confindustria Siracusa ricorda, insieme a tutto questo, le vecchie e nuove emergenze che “affliggono le grandi imprese del polo. Da anni chiediamo un confronto con il Governo per “accompagnare” le imprese sul tema della transizione energetica che impone profonde conversioni dei cicli produttivi entro il 2030. Non abbiamo ad oggi avuto sulla questione alcuna interlocuzione formale con il Governo, nonostante le forze sociali, in difesa dei lavoratori , abbiano in più occasioni condiviso e denunciato lo stato di emergenza fino ad ipotizzare mobilitazioni ed azioni di sensibilizzazione similari”.

Bivona parla, infine, del “provvedimento della magistratura sulla zona industriale”, riferendosi alla vicenda Ias, che “ha aggravato la preoccupazione di tutta la comunità siracusana”.
L’auspicio di Confindustria è quello che “le istituzioni ed il Governo siano in grado di definire rapidamente un percorso definito, che possa venire incontro alla disponibilità delle aziende e non mortificarne il senso di responsabilità che hanno in questi anni dimostrato, a cominciare dall’emergenza pandemica “




Da Siracusa la sfida: Salute e Digitale, la Sicilia “hub” mediterraneo del turismo sanitario

La sala ipostila del Castello Maniace di Siracusa ha fatto da cornice alla terza edizione del forum Meridiano della Sanità Sicilia. Quest’anno al centro i temi della trasformazione digitale, della crescita e dello sviluppo sostenibile del Paese. Sono intervenuti Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie e Roberto Speranza, ministro per la Salute.
Nonostante il periodo storico caratterizzato da ben 5 fattori di crisi mai verificatisi contemporaneamente (pandemia, conflitto russo-ucraino, crisi inflattiva, incremento dei costi dell’energia, disruption delle catene di fornitura) che stanno rallentando il percorso di ripresa, il Pnrr continua ad essere strategico per l’Italia, anche per la sanità. Secondo le stime dell’Osservatorio Pnrr di Ambrosetti Club, il Pnrr avrà infatti un impatto strutturale positivo sulla crescita del Pil nei prossimi 15 anni pari a 221 miliardi di euro.
«La Sicilia può candidarsi a diventare un “hub” anche del turismo sanitario. È arrivato il momento di capitalizzare le potenzialità di cui già disponiamo e di metterle a profitto”, ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Occorre partire dal presupposto che siamo il baricentro del Mediterraneo, in termini logistici e anche sanitari con tre Centri di ricerca e l’Ismett. E’ il momento di mettere a profitto questo ruolo, guardando avanti con una programmazione seria. Gli investimenti in Sicilia nella Sanità, in questi cinque anni, ammontano a circa un miliardo e duecento milioni di euro, con il Pnrr abbiamo programmato azioni per altri 800 milioni. Nell’ultimo anno abbiamo creato oltre 350 nuovi posti di terapia intensiva e sub-intervista, abbiamo riqualificato i pronto soccorso, digitalizzato il servizio di emergenza del 118. Siamo la prima regione in Italia per la diffusione della banda larga, dobbiamo continuare il processo di innovazione e digitalizzazione già iniziato. Credo sia indispensabile procedere alla formazione di nuove leve in ambito sanitario, un tema che può trovare realizzazione con la creazione di un Istituto superiore che metta insieme le quattro Università siciliane e gli altri Atenei del bacino mediterraneo. Abbiamo una paurosa carenza di medici, che mette a costante rischio la sopravvivenza di alcune strutture sanitarie; il numero chiuso nei corsi universitari di Medicina e la riduzione dei dottorati hanno influito negativamente in questo senso. Oggi abbiamo il dovere di pensare come si può sopperire a questa grave mancanza. Ma credo ci siano tutte le condizioni per guardare al prossimo futuro con ottimismo”.
Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House-Ambrosetti ha definito l’ecosistema della Salute in Sicilia “un sistema strategico e integrato tra eccellenze del pubblico e privato, che genera un impatto pari a 13,2 miliardi di euro, vale a dire il 16,4% del Pil regionale. Dato superiore a quello generato da diversi settori economici del Mezzogiorno, in crescita di 3 miliardi di euro rispetto al 2019 considerando gli impatti diretti, indiretti e indotti delle componenti pubblica e privata”. Nell’ambito della Missione 6 “Salute” del Pnrr, oggi la Sicilia è la terza Regione italiana per allocazione dei primi 8 miliardi di euro distribuiti dal Ministero della Salute ai territori (circa 800 milioni), con il maggior numero di risorse destinate alle Case della comunità (217 milioni di euro), Digitalizzazione (139,9 milioni di euro) e la sicurezza degli ospedali (139,8 milioni di euro).
Durante i lavori è stato presentato il paper di The European House – Ambrosetti “Digital Health 2030: verso una Sanità data-driven” che riporta non solo i numeri chiave della digitalizzazione dell’Italia, vista anche nel quadro europeo, ma descrive i percorsi seguiti da alcuni Paesi leader nella sanità digitale. Nel paper, in particolare, sono riportati i numeri chiave della sanità siciliana in tema di risorse e infrastrutture fisiche e digitali.
Tra i segnali positivi, la crescente disponibilità di capitale umano qualificato, con un incremento dei laureati “stem” (negli ultimi 10 anni i laureati in Medicina hanno registrato un +90% rispetto al +70% della media nazionale) e il rientro di “cervelli” siciliani. L’investimento sul personale del Servizio sanitario regionale ha visto negli ultimi 4 anni l’assunzione con contratto a tempo indeterminato di oltre 15 mila professionisti (tra medici, infermieri e tecnici sanitari) a cui si sono aggiunte circa 10 mila unità per far fronte all’emergenza pandemica.
Resta comunque centrale la necessità di rivedere i criteri di accesso ai corsi di laurea in Medicina e alle Scuole di specializzazione per colmare un gap strutturale che riguarda tutto il Paese e diventa particolarmente ambiziosa l’idea promossa di rendere la Sicilia un “hub” di riferimento per la formazione in ambito medico e sanitario anche verso i Paesi del Mediterraneo.
“Essere la prima grande regione italiana per Comuni coperti dalla banda larga e ultra larga – sottolinea il vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao – è un risultato straordinario. Quando ci siamo insediati, a fine 2017, la Sicilia aveva speso circa un milione di euro. Oggi siamo a oltre 295 milioni di euro, con una spesa dei fondi europei del 95 per cento. Una infrastrutturazione digitale rilevante, che gioca un ruolo importante anche per le isole minori della Sicilia, che così possono essere in grado di offrire servizi fondamentali anche sul fronte sanitario e turistico”.
Parole suffragate dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, secondo il quale “solo una profonda trasformazione digitale può contribuire a ridurre la frammentarietà dell’offerta migliorando l’efficacia e l’efficienza dei servizi sanitari. È ciò che abbiamo avuto modo di sperimentare nelle varie fasi della pandemia ed è quanto stiamo mettendo in atto garantendo assistenza per quanti necessitano di cure ad alto impatto per il sistema. Sono esperienze che certamente vanno implementate ed estese per migliorare gli outcome di salute e la qualità di vita dei pazienti, contribuendo positivamente anche alla crescita economica dell’intero territorio. In questo senso, un’ulteriore accelerazione arriverà sicuramente dall’attuazione del Piano operativo della Missione 6 del Pnrr con circa 800 milioni di euro di investimenti per la nostra Regione, che è stato recepito integralmente nel Cis sottoscritto con il Ministero della Salute”.
Come riportato nel paper presentato a Siracusa, già nel 2020 il valore della data economy nell’Unione Europea ha raggiunto i 327 miliardi di euro (+61% rispetto al 2013) sostenendo 6,6 milioni di posti di lavoro, con una crescita del 41% rispetto al 2013 (rispetto al +5% dell’economia nel suo complesso). Stando alla previsione dell’Organizzazione per la cooperazione digitale (Dco), entro il prossimo decennio il 70% del valore generato dall’economia globale sarà basato su modelli di business abilitati dal digitale, con confini tra economia digitale ed economia tradizionale sempre più sfumati.
In questo contesto l’ecosistema della salute svolge un ruolo da protagonista nella data economy, attraverso l’uso di tecnologie digitali abilitanti (hpc, cloud, iot, big data analytics & artificial intelligence) in un mondo sempre più interconnesso: circa il 30% del volume di dati mondiale è generato dal settore sanitario ed, entro il 2025, il tasso di crescita annuale composto dei dati del settore sanitario raggiungerà il 36%, rispetto a crescite del settore manifatturiero e dei servizi finanziari pari rispettivamente al +6% e +10%.
L’evento di Siracusa è stato realizzato da The European House-Ambrosetti, in collaborazione con il Cefpas e il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana.




RFI investe sulla stazione di Siracusa: 15 milioni per la riqualificazione

La stazione ferroviaria di Siracusa riqualificata attraverso un  progetto di RFI (Gruppo FS Italiane), con la partecipazione del Comune e a valere sui fondi del PNRR, in un collegamento ideale con alcuni punti di interesse storico e archeologico. Il progetto è stato illustrato  durante il convegno “Rivoluzione verde e transizione ecologica” nella sessione dedicata agli interventi architettonici, alla quale è intervenuto anche il sindaco, Francesco Italia.
Il progetto, che ha completato la fase dello studio di fattibilità tecnico-economica, verte su una profonda riqualificazione della stazione ferroviaria, preservando però l’aspetto storico dell’edificio, e la riorganizzazione degli spazi interni ed esterni così da collegarli al tessuto della città. L’investimento complessivo sarà di 15 milioni a carico di RFI e con una partecipazione del Comune alle spese per il rifacimento del piazzale della Stazione. L’obiettivo è di completare le opere entro il 2026, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’intervento prevede il recupero architettonico e funzionale dell’edificio storico, in particolare dell’atrio, degli spazi d’attesa e transito, della biglietteria e dei servizi ai viaggiatori. Nell’area interna, oltre al rifacimento dei sottopassaggi, saranno realizzati un nuovo piazzale, che si collegherà con corso Gelone, e un percorso pedonale verde dal quale si potrà arrivare in via Brenta e, dunque, a piazza della Repubblica e a piazza Adda con la possibilità di sfruttare i parcheggi della zona. All’esterno sono previsti stalli per bus, rastrelliere e parcheggi per auto e biciclette private e per l’uso condiviso dei mezzi.
«Finalmente – commenta il sindaco, Francesco Italia – avremo una stazione ferroviaria moderna ma perfettamente inserita, anche per caratteristiche architettoniche, nel centro storico e collegata alle vicine aree urbane. Sarà un importate tassello del percorso di riqualificazione dell’area iniziato in via Crispi, proseguito in viale Ermocrate e che presto ci vedrà impegnati nella zona compresa tra corso Umberto e piazzale Marconi. Grazie alla sinergia tra RFI e Comune, l’area della stazione ferroviaria cesserà di essere marginale e negletta per diventare la porta di accesso al centro storico e per collegarsi, attraverso piazza Adda, al vicino Parco archeologico».
Tutti gli interventi sono orientati a conseguire obiettivi di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, attraverso l’adozione di best practices internazionali per la valutazione delle performance energetiche e ambientali dell’edificio, e più in generale del territorio. Il progetto è stato pensato per realizzare un’infrastruttura capace di ridurre della metà i consumi idrici, dotata di materiali a bassa emissione nell’ambiente, in grado di abbattere i consumi energetici (compreso il ricorso a un’illuminazione interamente e led) e di inserirsi in un percorso di transizione verso un’economia circolare.

 




Zona industriale, approvato emendamento Prestigiacomo: “ora tavolo tecnico al Mise”

“Dopo un lungo confronto con il governo, stanotte è stato approvato e inserito nel Dl Aiuti un mio emendamento salva-Isab, sottoscritto da tutti i gruppi. Il testo approvato individua un percorso finalizzato a scongiurare la chiusura della raffineria di Priolo che non è più in grado approvvigionare greggio russo a seguito delle sanzioni imposte a Mosca dal Consiglio Europeo”. Lo annuncia la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, vice presidente della Commissione bilancio e finanze.
“Nella norma – spiega – si afferma che ‘in considerazione delle eccezionali criticità inerenti le condizioni di approvvigionamento per l’Isab e dei rilevanti impatti produttivi delle aere industriali e portuali collegate, anche per quanto riguarda la filiera di piccole e medie imprese, è istituito presso il ministero dello sviluppo economico un tavolo di coordinamento finalizzato a individuare adeguate soluzioni per la prosecuzione dell’attività dell’azienda, salvaguardando i livelli occupazionali e il mantenimento della produzione. Al Tavolo partecipano il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro della Transizione Ecologica, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e i rappresentanti dell’azienda’”.
“Il Governo pur nella delicatezza della situazione internazionale, ha compreso, a valle di una lunga discussione, la drammaticità della situazione dell’Isab ed ha, assieme a noi, individuato un percorso di garanzia per il lavoro e le produzioni siracusane”, conclude Prestigiacomo.




Fatima II, la morte di Gianluca Bianca: condanna a 26 anni per egiziano latitante

Si è chiuso con la conferma della condanna a 26 anni di carcere il processo a carico di Mohamed Ibrahim Abd El Moatty Hamdy, detto Mimmo. L’egiziano è accusato dell’omicidio di Gianluca Bianca, comandante del motopesca siracusano Fatima II, e del sequestro di persona dei tre marinai italiani dell’equipaggio. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Alessandro Cotzia.
Era il luglio del 2012 quando di Bianca si persero le tracce durante la navigazione tra Malta e la Libia. scomparso nel luglio del 2012 nel corso di una battuta di pesca in acque mediterranee poste tra l’isola di Malta e la Libia. Da allora, la madre Antonina Moscuzza ha condotto una coraggiosa battaglia per arrivare alla verità.
Mohamed Ibrahim Abd El Moatty Hamdy è attualmente latitante. Per l’omicidio di Bianca era già stato condannato in via definitiva Mohamed Elasha Rami. Assolto un tunisino, anche lui componente dell’equipaggio del Fatima II.
Le indagini hanno ricostruito una una lite tra i marinai nordafricani ed quelli italiani a bordo del motopesca. Da lì l’ammutinamento organizzato dagli stranieri, culminato nell’omicidio del comandante Bianca, il cui corpo sarebbe stato gettato in mare. I tre italiani, invece, sarebbe stati costretti a salire su di una zattera di fortuna, poi recuperata da una motovedetta greca.




Pinze giganti per demolire il viadotto di Targia, in allestimento il cantiere: una strada per i mezzi

Lavori in corso sotto il viadotto di Targia, a Siracusa. In questi giorni viene realizzata la strada di servizio che permetterà ai mezzi pesanti di raggiungere i piloni dell’infrastruttura per procedere, poi, con le delicate operazioni di demolizione.
L’abbattimento dovrebbe entrare nel vivo tra un paio di settimane circa. La zona è vincolata archeologicamente, per cui non si potrà far brillare dell’esplosivo alla base dei grandi pilastri che sorreggono il viadotto, chiuso da anni e sostituito dalla vicina ed efficiente bretella di Targia. Sarà allora smontato pezzo per pezzo, facendo ricorso a delle “pinze giganti”. In quattro mesi il viadotto dovrebbe pertanto “sparire” dal paesaggio di Siracusa nord. Si attende al momento anche l’intervento delle squadre Telecom che dovranno “spostare” la linea dati che serve la città. Passa proprio per il viadotto e se venisse “tagliata” durante i lavori lascerebbe Siracusa senza internet e connettività.
La stradina di servizio che viene realizzata in questi giorni serve ad assicurare l’arrivo dei macchinari sin sotto al viadotto. Il cantiere non avrà alcun impatto sulla mobilità locale.
I lavori in corso in questa fase, hanno allarmato i residenti. Vedendo gli scavi, hanno pensato all’opera di tombaroli. In realtà le operazioni sono già ben note alla Soprintendenza che ha dato il suo nullaosta al progetto in conferenza dei servizi, a fronte di garanzie come l’impiego di tessuto non tessuto a copertura e protezione delle tombe ed il ricorso a materiali poco impattanti per procedere con la realizzazione della stradina di servizio. Tutto in regola, quindi.
Intanto, il diserbo condotto sotto il viadotto ha portato a “scoprire” tra i rovi una vecchia 500 abbandonata e carcasse di motorini. Dal Genio Civile è subito partita la segnalazione alle autorità competenti. Non poteva poi mancare, purtroppo, il solito cumulo di spazzatura abbandonata.
L’intervento è stato finanziato dalla Regione con 955mila euro. Il progetto è del Genio Civile. La durata dei lavori è di 120 giorni.




Investita da un pirata della strada, Maria Grazia Cavarra: “Questa città mi fa paura”

Investita da un ragazzino alla guida di uno scooter mentre attraversava la strada. Un adolescente, che è fuggito via, facendo perdere le proprie tracce mentre Maria Grazia Cavarra, ex assessore comunale allo Sport ed imprenditrice, rovinava sull’asfalto.

Amarezza nel suo racconto, non tanto per le conseguenze della caduta, perché per fortuna ha avuto la prontezza di pararsi la testa con le mani. Un volo di un paio di metri che avrebbe potuto comportare lesioni ben più serie.

L’episodio si è verificato in via Augusta. “Dalla mia sinistra proveniva un’auto che si è fermata per farmi attraversare, idem dall’altro lato, con un altro veicolo che si è fermato. A quel punto è sbucato fuori uno scooter a velocità sostenuta. Mi è arrivato addosso, senza frenare, non mi aveva vista, sbalzandomi di qualche metro. E’ caduto anche lui. Si è rialzato, si è avvicinato e mi ha detto: “Mi scusi, non l’ho proprio vista”. Io, spaventata, non riuscivo in quel momento a parlare. Si è creata una folla intorno a me, sono stata soccorsa. Nella confusione, ha pensato bene di dileguarsi”

Poi Maria Grazia Cavarra prosegue.

“Per fortuna, nel cadere, sono riuscita a pararmi la testa con le mani, grazie al mio angelo custode che in quel momento era evidentemente presente…Mi sono ammaccata tutta ma non rotta. Trasportata in ambulanza in ospedale ho rilasciato le dichiarazioni del caso.
Il ragazzo di circa 16 anni, scooter nero, casco nero, occhiali, con pantaloncini e maglietta nera smanicata, sarà ricercato nelle immagini delle telecamere della zona che dovrebbero essere esaminate dalla polizia. È stato l’ennesimo caso di pirateria stradale. Avrà avuto paura delle conseguenze e questa non è di certo una giustificazione”.

Le considerazioni che ne derivano sono piene di dispiacere, delusione, forse anche disillusione.
“Vivo in una città che ormai mi fa paura- commenta Maria Grazia Cavarra- dove si va in tre sullo scooter e senza casco. Dove lo stop al rosso del semaforo è solo per i bacchettoni come me, si circola senza assicurazione, senza patente, si scorrazza a velocità assurde in pieno traffico e se rispetti i limiti ti suonano dietro, e bene che ti vada ti insultano e ti mandano a fanculo.
Su 100 automobilisti che vedo transitare, 98 sono con il cellulare in mano.
I cosiddetti “posti di blocco”, sempre negli stessi posti, quindi facili da eludere, non fanno più paura a chi circola violando ogni norma”.

Ed infine una speranza, che ha tutto il sapore di una sollecitazione, di un appello vero e proprio.
“Vorrei vedere -conclude – una presa di posizione dell’amministrazione, che chieda l’intervento urgente di tutte le forze dell’ordine, con personale che circoli a piedi, in moto, in borghese o in alta uniforme, che faccia sentire la propria presenza e dia sicurezza, protezione ai cittadini”.