Buccheri e Giansiracusa sull’aumento tari: “sciacallaggio politico, si specula su qualche consenso”

Alla levata di scudi per l’aumento del 7% del piano economico-finanziario della Tari, risponde l’assessore Andrea Buccheri. “E’ bene fare alcune premesse: gli aumenti in questione non dipendono assolutamente dalla volontà dell’amministrazione; le aliquote della Tari, al contrario di altri tributi fiscali, sono determinate dai costi di gestione che per legge devono essere coperte con le bollette pagate da tutti noi cittadini. Il piano economico e finanziario della Tari è determinato dall’ARERA (autorità di regolamentazione acqua, luce, gas e rifiuti) sulla base dei costi standard e sulla base dei costi medi di conferimento presso gli impianti che, è bene ricordare, in Sicilia sono tra i più cari in Italia e quasi tutti gestiti da aziende private. Aziende private che, vero paradosso tutto siciliano, operano in condizioni di monopolio; alcune di loro sono al centro di indagini giudiziarie e prendono decisioni in grado di impattare, condizionandoli, sui bilanci dei comuni, anche quelli maggiormente virtuosi”, le parole di Buccheri.
Secondo l’assessore, l’aumento dei costi deriverebbe solo “dall’incremento dei costi di conferimento in discarica”. ricorda come lo smaltimento della frazione secca indifferenziata sia passato “dai 120 euro circa del 2020 ai 138 euro del 2021, fino agli aumenti esorbitanti del 2022: gennaio 210 euro; da febbraio al 30 giugno 2022, data di scadenza della convenzione, 266 euro e l’impianto ha già comunicato che dal primo luglio ci saranno altri aumenti”.
Per Buccheri è un errore additare la responsabilità sul sindaco del capoluogo “che tra l’altro rappresenta un comune virtuoso”. Quanto all’attacco firmato dall’ex primo cittadino Garozzo, “appare irrituale” che una simile critica arrivi “da chi ha ricoperto incarichi di rilievo all’interno del comune di Siracusa e che ben conosce le attribuzioni di competenze che, nel caso dei rifiuti, spettano esclusivamente all’amministrazione regionale. Comprendo che il momento non è ideale per andare contro il (forse) ricandidato Musumeci quando la propria compagine partitica deve ancora decidere dove conviene collocarsi”, la puntura di Buccheri.
Anche il capo di gabinetto del Comune di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, contrattacca alle parole di Garozzo. “Nei giorni in cui l’emergenza rifiuti sta esplodendo anche nella Sicilia occidentale e dopo settimane in cui anche città come Catania sono sommerse dalla spazzatura, a causa della crisi del sistema impiantistico regionale, Giancarlo Garozzo che fa? Sceglie la via dello sciacallaggio politico, utilizzando ancora una volta toni e strumenti che di certo non fanno onore a chi ha ricoperto la carica di sindaco di una città come Siracusa e soprattutto riportano fatti non veri. Il capitolato che ha affidato il nuovo servizio assicura un servizio di raccolta e trasporto ad un costo inferiore ai precedenti. L’aumento dei costi dipende solo ed esclusivamente dai costi di trattamento e conferimento in discarica dell’indifferenziato e della frazione organica che sono raddoppiati per ragioni del tutto indipendenti dal Sindaco e che un dirigente regionale di un partito, come Garozzo, dovrebbe conoscere”.
Le accuse sono infondate, secondo l’assessore all’igiene urbana e Giansiracusa. Buccheri teme però un effetto boomerang: “così facendo si incentivano i cittadini a non fare la corretta raccolta differenziata e a creare confusione al solo scopo di lucrare qualche consenso elettorale strumentalizzando il disagio delle gente. Rivendico, invece, le scelte lungimiranti compiute dalla nostra amministrazione che ci hanno consentito di evitare un vero e proprio salasso: estensione del porta a porta a tutta la città; creazione di numerosi Ccr mobili per frazioni di carta, plastica, vetro, micro raee e sfalci (muniti di pesatura, che permette di usufruire degli sconti previsti dal regolamento); raggiungimento della media di oltre il 50 per cento di raccolta differenziata dal dicembre del 2020 in avanti. Questi dati inconfutabili, sono pubblicati sul sito del dipartimento acqua e rifiuti della Regione siciliana”.




Rifiuti, il duro affondo di Garozzo: “Città senza guida e aumento Tari del 30%”

“Un fallimento acclarato e totale sulla gestione dei rifiuti”. L’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo boccia in toto le scelte compiute dall’amministrazione comunale di Siracusa e dal sindaco, Francesco Italia.
Garozzo parla fuori dai denti. “A Siracusa -la sua premessa – sui rifiuti l’amministrazione comunale ha perso la bussola. Anacronistico, ingiusto e fastidiosissimo aumentare del 7% le bollette dei cittadini siracusani, soprattutto alla luce dei disagi e delle condizioni igienico sanitarie in cui versa la città. Il nuovo capitolato d’appalto-ricorda Garozzo- doveva prevedere la riduzione del costo tari e non l’aumento, negli anni della mia amministrazione oltre a tagliare per ben due volte il costo tari nell’anno 2016 l’8% e nell’anno 2018 il 15%, avevamo anche creato il sistema di pesatura dei rifiuti per fare ulteriormente risparmiare in siracusani, oggi assistiamo alla chiusura di ccr , i centri comunali di raccolta, e disagi diffusi anche su quel fronte”.
L’ex sindaco è critico nei confronti di Italia che, appena insediato, “ha immediatamente ripristinato i vecchi valori della tari quindi aumentandone il costo del 23%. Oggi -prosegue Garozzo- apprendiamo che qual costo lieviterà di un ulteriore 7%, vuol dire 30 per cento in più da quando c’è Italia. Follia”.
Le politiche disattente il menefreghismo diffuso porta a questo, anche la raccolta differenziata sia ben lontana dalle percentuali previste, ma c’è chi si accontenta di divulgare video del “lancio del sacchetto di spazzatura” per tentare di accaparrarsi simpatie che oggi appaiono sempre più tiepide e lontane”. Chiaro il riferimento ad un post che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“La verità -conclude Garozzo- è che ha perso il controllo su tutto, la città è senza guida e l’anarchia regna sovrana. Con l’aggravante che gli viene particolarmente facile, senza la presenza del consiglio comunale, continuare a vessare senza il minimo rossore i cittadini siracusani”.




Termovalorizzatore, il sindaco di Augusta: “Impianto utile ma non è soluzione definitiva”

Nel dibattito sull’utilità di un termovalorizzatore per la Sicilia Orientale si inserisce anche il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Il primo cittadino megarese non è contrario per partito preso a quel tipo di impianto ma avverte: “il tema deve essere più ampio e non semplificato in una risposta, o si o no”.
“E’ uno strumento utile ma dobbiamo capire che il suo utilizzo è limitato solo a quella parte di rifiuto che non può essere riciclato o differenziato. In impianto finisce solo una parte dell’indifferenziato, quella che non può essere utilizzata in altro modo. Quindi non si può e non si deve abbandonare la differenziata”, spiega Di Mare.
“Un termovalorizzatore non è la soluzione definitiva, non serve per tornare indietro a 20 anni fa e tornare a buttare tutto senza differenziare. Questo dobbiamo levarcelo dalla testa”, ribadisce ancora.
Ad Augusta le settimane dell’emergenza rifiuti non hanno lasciato cicatrici visibili. “La situazione è sotto controllo, con qualche difficoltà più marcata nelle periferie. Guardando in giro, mi pare difficile che ci siano città siciliane oggi senza problemi con i rifiuti. La politica regionale degli ultimi decenni su questa materia è stata fallimentare”. E il costo? Il sindaco di Augusta non ha dubbi: tutto sulle spalle dei cittadini. “In un anno il costo del conferimento in discarica è aumentato a dismisura. Da poco più di cento euro di inizio anno, ai circa 300 di oggi. Costo per tonnellate. questo significa che le bollette tra due anni avranno aumenti ulteriori”.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Siracusa Francesco Italia aveva reso pubblica la sua posizione sul tema: “si al termovalorizzatore”.




Giornata in spiaggia si trasforma in tragedia: bagnante muore all’Arenella

Un bagnante ha perso la vita all’Arenella. Secondo quanto si apprende, aveva raggiunto questa mattina la spiaggia della nota contrada balneare siracusana. Improvvisamente, pare mentre prendeva un bagno, avrebbe accusato un malore, annaspando e finendo sott’acqua.
Le condizioni sono subito apparse gravi. Sul posto, poco prima dell’ora di pranzo, è atterrato anche l’elicottero del 118. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, il cuore della vittima ha cessato di battere durante il trasporto in ambulanza verso la zona in cui era atterrato l’elisoccorso, a poche centinai di metri dalla spiaggia. La vittima è un uomo, aveva 68 anni.




Soluzioni per il condominio senz’acqua: contatori singoli solo con rateizzazione del debito

Non c’è solo il condominio di viale Tisia, a Siracusa. Sono diversi, purtroppo, gli stabili che vivono una condizione simile e che potrebbero ritrovarsi a breve nelle stesse condizioni, ovvero con i rubinetti a secco o quasi, per via di un grosso debito.
La storia del complesso Finzia è nota: ha maturato un debito con la società che fornisce il servizio idrico di oltre 180mila euro, con almeno un paio di piani di rateizzazione mai realmente avviati. Di fronte ad una simile situazione debitoria, ed in mancanza di risposte concrete dall’amministratore del condominio, la Siam ha applicato quello che prevede la norma: riduzione della erogazione idrica. Da qui proteste e polemiche, sino alla richiesta di un incontro con il sindaco che lo scorso venerdì ha raggiunto quel condominio. Oggi tavolo tecnico per cercare una soluzione di equità sotto tutti i punti di vista: economico, sociale e morale.
Come nasce un debito di questo tipo? Quel condominio, come molti altri a Siracusa, è dotato di un contatore idrico unico, comune a tutte e 122 le famiglie. Non esistono, quindi, utenze singole. Le famiglie pagano l’acqua direttamente con la quota condominiale, in base a calcoli interni approvati dall’assemblea. Se non versano la quota condominiale mensile, salta anche il pagamento dell’acqua. Ed ecco che morosità su morosità nasce il forte debito. L’amministratore di condominio avrebbe potuto avviare procedimenti di messa in mora. Non è chiaro se questo sia stato fatto. In ogni caso, le vere vittime di questa situazione sono quelle famiglie che hanno comunque pagato.
Trovare una soluzione senza dare l’idea di “premiare” i furbi e gli evasori cronici è complesso ma è obbligo di tutte le parti coinvolte, incluso il Comune di Siracusa che ha convocato tutti per trovare un’intesa su come pagare il grande debito ed evitare che simili situazioni si possano ripresentare in futuro. Il sindaco è stato chiaro: niente colpi di spugna e nessun intervento con denaro pubblico.
E allora, qual è la soluzione? Nel regolamento del servizio idrico integrato a Siracusa, esiste dai primi anni 2000 un articolo specifico, dedicato a situazioni di questo tipo: l’articolo 42. “Tutti i Condomini che utilizzano un impianto autoclave centralizzato potranno, dietro espressa richiesta e nel rispetto di quanto previsto all’Art.12, richiedere alla Società, l’attivazione di singoli contratti di somministrazione a nome dei singoli proprietari o inquilini/assegnatari aventi titolo”. Quindi contatori fiscali singoli, per evitare che morosi e non morosi finiscano sulla stessa barca. Ma una soluzione di questo tipo è applicabile solo se i singoli contratti di somministrazione vengono sottoscritti “dal 51% degli aventi titolo così come costituenti il Condominio stesso”. Con l’ok della maggioranza più uno dei condomìni, la Siam provvederà ad installare i singoli contatori a servizio di ogni immobile, “inclusi quelli per i quali non sono stati sottoscritti i relativi singoli contratti ed i cui proprietari resteranno obbligati ad uniformarsi”. Contatori negli androni, ad esempio, con interventi sulle tubazioni per collegarli ognuno alla rete dei singoli appartamenti.
Ci sono però dei costi da sostenere per la normalizzazione dell’impiantistica e l’attivazione dei singoli contatori. Sono a carico del condominio. Secondo stime, la spesa nel caso in questione ammonterebbe a circa 500 euro per singola famiglia. Così, ogni volta, verrebbero fatturati i consumi singolarmente, individuando con estrema facilità chi paga e chi no, limitando l’erogazione solo a questi ultimi e non a tutto il condominio. Ma senza accordo sulla rateizzazione del debito pregresso, anche questa strada non sarebbe comunque praticabile.
In questi ultimi anni, sono stati poco più di 4.000 gli appartamenti che si sono dotati di contatore fiscale singolo, svincolandosi dall’unità singola di tutto il condominio. Il Finzia è uno dei complessi più grandi del capoluogo. E le sue dimensioni (122 famiglie) amplificano il problema.




Una valanga di spazzatura: 850 tonnellate di indifferenziata, roghi continui alla Mazzarona

Mentre allarmano i roghi di rifiuti in città, un dato ha sorpreso gli operatori della raccolta. Solo nel corso dell’ultima settimana sono state raccolte 850 tonnellate di indifferenziata. Per avere un numero di confronto, il dato medio settimanale a Siracusa è usualmente di 450 tonnellate. Negli ultimi sette giorni è quindi quasi raddoppiata la quantità di spazzatura prodotta e – purtroppo – sversata in strada. E certo può apparire paradossale che, in piena emergenza rifiuti, la risposta della popolazione sia di raddoppiare la produzione di rifiuti non differenziati.
Ad onor del vero, statisticamente il periodo estivo vede un aumento della spazzatura prodotta a Siracusa. Un aumento che si riflette, però, anche sulla percentuale di raccolta differenziata: basti citare il dato record di agosto dello scorso anno, con la differenziata quasi al 54%. La sensazione – anche solo visiva – è che al momento all’aumento di spazzatura prodotta corrisponda però solo un aumento della quantità di indifferenziata.
In più, preoccupano i continui roghi di rifiuti soprattutto nell’area della Mazzarona ed in particolare in via Cassia. Fino alle 3.30 di questa notte Vigili del Fuoco in zona per l’ennesimo episodio. In una delle aree del capoluogo in cui maggiore è l’evasione della Tari, da giorni si ripetono i roghi di cumuli di spazzatura sversati in strada ad ogni ora del giorno e della notte. Con la conseguente produzione di diossina che invade le abitazioni popolari.

Sul fronte sanzionatorio, continua il gran lavoro del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Siracusa. In media, vengono elevate ogni giorno una decina di sanzioni. Controllati speciali i condomini che continuano a lasciare sulla strada i loro carrellati e le attività commerciali che non effettuano la differenziata. Al momento, i verbali ammontano a 50 euro. Ma se ad un secondo controllo dovessero persistere le medesime condizioni, la sanzione sale a 167 euro per diventare 500 alla terza.




Raccolta differenziata, Civico4: “Fallimento, crescita lenta del servizio e costi lievitano”

La lenta crescita della percentuale di raccolta della differenziata a Siracusa spinge il movimento Civico4 a parlare di “fallimento”. Questo per via del mancato raggiungimento dell’obiettivo del 65% a cinque anni dall’avvio del servizio. “L’ultimo dato relativo al 2021 è pari al 49,98% mentre nel 2020 era al 40,85%”, spiega Michele Mangiafico citando i numeri contenuti nel piano economico finanziario della Tari 2022-2025, recentemente approvato dal Comune di Siracusa.
“Dunque, ad oggi, non c’è neanche una annualità in cui sia stato superato mediamente il 50% come più volte asserito da Palazzo Vermexio”, sottolinea Mangiafico. “Si continua a viaggiare almeno 15 punti percentuali al di sotto degli obiettivi dichiarati nel capitolato di appalto, che andavano raggiunti entro luglio 202”.
A pagina 13 della delibera, spiega Civico4, “viene riportato che il gestore non ha effettuato alcuna relazione sugli investimenti realizzati nel quadriennio. Riteniamo – continua Mangiafico – che l’opinione pubblica debba conoscere questo aspetto, soprattutto se le viene chiesto un ulteriore sforzo economico, in particolare se l’aumento dei costi in questi anni sia eventualmente collegabile solo ad un aumento del costo del personale e, a maggior ragione, a fronte della difficile condizione igienico-sanitaria che la città vive oramai da mesi.”
Grave per Civico4 l’assenza nel piano di indagine indipendente sul grado di soddisfazione degli utenti, in quanto le risultanze sulla soddisfazione dei cittadini sarebbero rinvenibili nella pagina facebook del gestore. Segno, dice il movimento, “di un distacco tra la città e il Palazzo, tra cittadini e amministratori”.
Perplessità, inoltre, su due voci del Piano: mancate entrate della Tari ed i numeri sui proventi della differenziata.
“Nel primo caso, ci sembra che l’amministrazione comunale prenda atto dell’incapacità di introdurre una seria politica di contrasto all’evasione. Nel secondo caso, i numeri appaiono risibili rispetto agli obiettivi che la città avrebbe dovuto raggiungere”.
Ecco perchè Civico4 chiede il ritiro in autotutela del provvedimento, il mantenimento degli attuali costi del servizio di igiene urbana, l’attuazione di tutte le iniziative proposte con i precedenti interventi per raggiungere i target previsti a livello nazionale ed europeo, chiede di conoscere gli investimenti realizzati in questi anni e una indagine indipendente sul grado di soddisfazione del servizio da condividere con la cittadinanza.
“Piuttosto si diano informazioni chiare e trasparenti su servizi come lo spazzamento delle strade, derattizzazione e disinfestazione, anche straordinarie, considerata l’emergenza in corso. Servizi che, secondo quanto viene fuori dall’attività di ascolto del nostro movimento civico, non sono adeguatamente percepiti dalla cittadinanza”.




In due mesi sette furti e una rapina, arrestati tre giovani: agivano in banda e singolarmente

In due mesi avrebbero messo a segno sette furti, una rapina e un indebito utilizzo di carta di credito rubata ad una donna.

La Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare con cui il Gip del Tribunale di Siracusa  ha disposto nei confronti di tre giovani siracusani, due di ventisette ed uno di trentuno anni, rispettivamente la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e la misura cautelare dell’obbligo di dimora con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di permanenza domiciliare notturna.
I tre giovani, che talvolta operavano in gruppo, altre singolarmente, da marzo a maggio scorsi, secondo il quadro indiziario ad oggi raccolto, avevano messo a segno ben sette episodi di furto, una rapina ed anche un indebito utilizzo di carta di credito derubata ad una anziana donna.
Le vittime privilegiate dal terzetto andavano dai grandi supermercati sino ad un’anziana depredata con destrezza di ogni avere mentre usciva dal supermercato. In un’occasione è stato addirittura rubato un furgone SDA.
L’attività investigativa ha tratto origine dalla segnalazione di alcuni episodi analoghi perpetrati, nell’arco di pochi giorni, ai danni di alcuni commercianti.
Acquisita la notizia di reato, sono partite le indagini della Squadra Mobile di Siracusa, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di individuare i tre, che sarebbero arrivati a perpetrare fino a due reati nella stessa giornata.
La complessa ed articolata indagine, esperita anche grazie alla minuziosa attività di accertamento tecnico effettuato sui filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza presenti nei pressi dei luoghi nei quali sono stati consumati i vari eventi, ha permesso agli investigatori di identificare i tre soggetti.
Proprio a seguito di tale attività è emerso che uno dei tre, spregiudicato ed incurante della misura in atto alla quale era sottoposto, evadeva sistematicamente dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto per  un altro furto, per andare a rubare. A lui è stato contestato anche il reato di evasione.




Cartelle pazze a Pachino, 16 indagati: accertamento inviato anche ad un bimbo di 3 anni

I finanzieri del comando Provinciale di Siracusa hanno concluso una complessa indagine, riscontrando un danno erariale di oltre 6,5 milioni di euro perpetrato nelle fasi di accertamento e riscossione dei tributi locali di un Comune della provincia di Siracusa. Denunciato il titolare della società affidataria del servizio di supporto per le attività di recupero delle entrate comunali. Contestato il reato di inadempimento e frode nelle pubbliche forniture. Denunciato anche un funzionario del Comune per abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale. Quest’ultimo è stato segnalato alla Corte dei Conti, insieme ad altri 14 dirigenti e funzionari dell’Ente, per danno erariale quantificato in oltre 6,5 milioni di euro.
Le Fiamme Gialle di Pachino hanno vagliato le procedure adottate dall’Ente per la gestione dei tributi locali (I.M.U. – TA.S.I. – TA.RI.). E’ emerso che numerosi avvisi di accertamento decaduti per i termini di notifica hanno generato un mancato introito nelle casse del Comune per diversi milioni di euro. L’attività investigativa, supportata da numerosissimi riscontri, ha anche consentito di rilevare l’esistenza per gli anni d’imposta 2014 – 2019 delle cosiddette “Cartelle Pazze”. La società affidataria del servizio di supporto all’ufficio tributi per le attività di recupero delle entrate comunali, avrebbe prodotto numerosi atti di accertamento esecutivi per diversi milioni di euro, successivamente oggetto di annullamento e/o rettifica, riportanti debiti tributari inesistenti e/o eccedenti l’importo dovuto. Emblematico il caso in cui un bambino di soli 3 anni è risultato destinatario di una pretesa erariale di circa 11 mila euro per gli anni d’imposta dal 2015 al 2019.
Inoltre, la società non ha assicurato nei modi previsti dal contratto, il servizio di front office presso l’Ente
comunale che avrebbe garantito ai cittadini una rapida risoluzione delle problematiche riscontrate.




Catturato il cinghiale dei Pantanelli, trasferito in luogo idoneo. “Preludio di un problema”

Il cinghiale avvistato nei giorni scorsi in contrada Pantanelli, poco fuori la cinta urbana di Siracusa, è stato catturato e condotto in un luogo idoneo. Le operazioni sono state condotte ieri da personale di una associazione specializzata del catanese, con l’assistenza della Polizia Municipale di Siracusa. Proprio fonti della Municipale confermano la ricostruzione.
L’esemplare era stato avvistato con sempre maggiore frequenza nella zona. Aveva suscitato curiosità e qualche battuta. Ma secondo alcuni esperti, la presenza di cinghiali a pochi passi dal centro abitato non è un segnale da sottovalutare. L’ex assessore regionale all’Agricoltura ed alla Caccia, Edy Bandiera, conferma che si tratta “del preludio di un problema potenzialmente enorme”. Questo perchè si tratta di una specie “molto prolifica e dannosa”. I cinghiali “si spostano alla ricerca di cibo. E sono animali dannosi: entrano dappertutto, distruggono molto di quello che incontrano. E sono problemi per l’agricoltura, pensate all’ortofrutta. In determinati casi, è un animale che può anche attaccare l’uomo”, dice ancora Bandiera.
In caso di avvistamento, bisogna avvisare il Corpo Forestale che deve procedere a monitorare la situazione e censire l’eventuale branco o i singoli esemplari.