Come funziona un termovalorizzatore? E che impatto ambientale ha? In Italia sono 37

Di termovalorizzatori si sta parlando molto in Sicilia in queste ultime settimane. Ma come funziona un impianto di questo tipo? E’ destinato ad accogliere ed incenerire i rifiuti non riciclabili che vengono scaricati nella vasca di raccolta e miscelazione. Superata la selezione, finiscono nelle caldaie delle linee di combustione, solitamente tre. La temperatura supera spesso i mille gradi: l’alta temperatura assicura l’ossidazione completa dei rifiuti.
La combustione dei rifiuti produce vapore al alta pressione che alimenta un turbogeneratore con cui produrre energia elettrica.
Studi del Cnr, di Ispra e di Utilitalia spiegano che le emissioni di polveri sottili non rappresenterebbero un concreto problema ambientale, in impianti di questo tipo. Una discarica, ad esempio, avrebbe un impatto di circa 8 volte superiore. Relativamente alle Pm10, il contributo degli inceneritori – secondo gli studi – è pari solo allo 0,03% (contro il 53,8% delle combustioni commerciali e residenziali). Quanto alle ceneri pesanti prodotte dalla combustione, circa l’80% può essere oggi avviato a riciclaggio (negli impianti più moderni).
I fumi vengono trattati con ammoniaca (per abbattere gli ossidi di azoto) e poi avviati in un sistema catalitico. I microinquinanti (metalli pesanti, diossine) vengono trattenuti da un sistema di filtraggi, in uscita dal circuito della caldaia. Altri filtri, secondo le schede tecniche d’impianto, trattengono le polveri in sospensione.
Secondo un recente articolo del Sole24Ore, in Italia sono 37 i termovalorizzati attivi. Si trovano prevalentemente al nord (26 impianti; in Lombardia e in Emilia Romagna sono rispettivamente 13 e 7). Nel 2020 – riporta sempre il quotidiano – “hanno trattato complessivamente circa 2,8 milioni di tonnellate di rifiuti urbani che rappresentano il 74,5% di quelli inceneriti nel nord. Al Centro e al Sud sono operativi, rispettivamente, 5 e 6 impianti che hanno trattato oltre 532 mila tonnellate e più di un milione di tonnellate di rifiuti urbani”. Il modello italiano? Il più citato è l’impianto di Brescia, attivo dal 1998 e capace di fornire anche teleriscaldamento a più del 50% delle abitazioni. Nella considerazione dell’opinione pubblica, si tratta di impianti sempre più sicuri e moderni.

foto dal web, l’inceneritore di Copenaghen considerato un modello di riferimento in Europa




Affidamento del servizio idrico a Siracusa, rinvio a giudizio per ex sindaco ed altri tre

Rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ed altri tre imputati: l’ex ingegnere capo del Comune di Siracusa, Natale Borgione, e due ingegneri, Enrico Jansiti e Pucci La Torre, tecnici della società che gestisce il servizio idrico nel capoluogo. Lo ha disposto il gup del Tribunale di Siracusa.
La fattispecie contestata è quella dell’induzione indebita nell’affidamento della gestione del servizio idrico. Secondo l’accusa, l’allora sindaco avrebbe promesso o dato utilità, indebitamente, alle ditte coinvolte. Si tratta di un ramo di un’altra inchiesta giudiziaria, per turbativa d’asta, nella quale Garozzo è già stato assolto.
“Fiducioso di poter dimostrare la mia estraneità ai fatti”, dice Giancarlo Garozzo.




Temperature roventi, rischi per chi lavora all’aperto: “Imprese attivino cassa integrazione per caldo”

Estate subito torrida, con temperature sopra le medie di stagione in provincia di Siracusa. E si ripresenta il tema dei cantieri all’aperto. Quando bisogna interrompere i lavori di un cantiere edile o sulla strada o all’aperto nella zona industriale? La norma da una indicazione precisa: si avvia la cassa integrazione “per caldo” quando si superano i 35 gradi centigradi ed il tasso del 50% di umidità. Lo scorso anno, secondo i dati della Fillea Cgil, sono state meno del 20% le imprese edili che hanno richiesto giornate di cassa integrazione per caldo, pur avendo vissuto una delle estati più roventi di sempre. Il tema, è chiaro, coinvolge anche aspetti di sicurezza, considerando l’esposizione del lavoratore ad un rischio potenziale come quello delle ondate di calore.
“Abbiamo un grande problema di sensibilità sulla questione, prima ancora che di rispetto della norma”, spiega il segretario provinciale della Fillea Cgil, Salvo Carnevale. “Si deve maturare la consapevolezza che lavorare a quelle temperature non è può ridursi al problema di chi paga la giornata (che poi sarebbe Inps, cassa integrazione per eventi atmosferici). C’è un alto livello di consapevolezza verso il rischio nella zona industriale, unico sito dove si staccano davvero le attività quando c’è un’ondata di calore. Fuori dalla cinta industriale inizia il problema. Non viene vista di buon occhio l’interruzione delle produzioni e di conseguenza del guadagno. Ma prima del profitto bisogna guardare alle condizioni di sicurezza”, puntualizza Carnevale.
Da luglio ad agosto i parametri di temperatura e umidità sono spesso superati nel siracusano. Questo potrebbe comportate, in linea teorica, uno stop complessivo di tutti i cantieri all’aperto. “Stiamo tentando un’operazione che coinvolga tutte le istituzioni, a partire dall’Inail. Tutti attorno ad un tavolo per discutere di come modificare l’orario di lavoro e di nuove linee guida che contribuiscano ad aumentare la conoscenza del tema. A mio avviso – spiega ancora il segretario della Fillea Cgil – non è un tabù parlare di orari antincipato o posticipato per le attività di cantiere. Il mio sindacato è d’accordo. Di fronte al tema sicurezza, l’orario di lavoro è modificabile. Vanno però trovate contromisure e adattamenti”.
Per chi intanto lavora sotto il sole cocente di questi giorni – in attesa che la questione venga definita a livello provinciale – alcuni consigli: una pausa di 10 minuti almeno ogni ora, in un’area fresca ed all’ombra del cantiere. E disponibilità continua di acqua da bere e per rinfrescarsi.




Mafia, il procuratore Zuccaro: “A Siracusa e Ragusa serve più supporto alle forze di polizia”

“Riscontro purtroppo l’inadeguatezza delle forze di polizia che operano a Siracusa e Ragusa, per questo motivo sarebbe necessaria la presenza di organismi che andassero al di là delle competenze della squadra mobile della Polizia o del nucleo operativo dei Carabinieri”. Sono le parole pronunciate dal procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, durante la sua audizione in Commissione antimafia Nella sala del refettorio di palazzo San Macuto, Zuccaro ha spiegato il motivo della inadeguatezza. “I fenomeni che le forze di polizia in quelle province devono affrontare sono particolarmente complessi e la capacità investigativa non può investire con particolare successi nel medio e lungo termine. Non ci sono forze specializzate – ha detto – e a questo proposito registro in modo favorevole il fatto che dovrebbero essere costituite le Sisco, in grado di supportare le forze locali che non sono in grado di contrastare adeguatamente il fenomeno mafioso”.
Parlando poi dei rifiuti, dalle discariche ai servizi di raccolta, Zuccaro ha prospettato che il settore sia “in mano quasi per intero a soggetti collegati alla mafia, direttamente o indirettamente. Così come la raccolta dei rifiuti”.




Ad Augusta la Aita Mari con 112 migranti a bordo: fine dell’incubo dopo giorni difficili

È arrivata ad Augusta la Aita Mari, con i 112 migranti a bordo soccorsi dalla nave della Ong spagnola Salvamento maritimo humanitario. Dopo l’assegnazione del porto, resta in attesa di indicazioni la Sea Watch 4, con 312 persone a bordo.

La Aita Mari ha ottenuto nella notte il via libera dalle autorità, dopo un’attesa estenuante. Alcune delle 112 persone sono a bordo da nove giorni.

Festa a bordo dopo l’ok ricevuto, come mostra il video pubblicato dall’ong anche sui social.

“¡¡¡Buenas noticias!!! Por fin nos han dado puerto!”- l’annuncio in lingua spagnola (Buone notizie, alla fine ci hanno assegnato il porto!).

Nelle ore precedenti la Salvamento Maritimo Humanitario aveva diffuso dei video in cui segnalava una situazione a bordo sempre più preoccupante ed incandescente, con tensioni via via in aumento, infine smorzate.

In queste ore, le operazioni previste dalle procedure di sbarco, con l’attivazione del consueto protocollo.




Il fiuto del cane Maoui aiuta a rinvenire cocaina: arrestato un 26enne ad Avola

Un 26enne è stato arrestato ad Avola dalla Polizia. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’attività d’indagine effettuata nella nota piazza di spaccio delle case popolari di Santa Lucia ed il fiuto del cane poliziotto Maoui, del Reparto Cinofili di Catania, hanno consentito di rinvenire 23 dosi di cocaina. Erano state abilmente interrate.
Il giovane, dopo le incombenze di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Nello stesso contesto operativo, un ventottenne è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente poiché sorpreso in possesso di marijuana.




Il ginnasio romano chiuso al pubblico era “casa” per due senza fissa dimora: denunciati

Avevano preso “dimora” all’intero del ginnasio romano, piccola area archeologica chiusa ai visitatori, lungo via Elorina. Sono stati sorpresi dalla Polizia che ha identificato i due uomini, originari del Marocco. Senza fissa dimora di 37 anni e 31 anni, sono risultati irregolari sul territorio nazionale.
I poliziotti delle Volanti hanno denunciato i due per il reato di invasione di terreni inoltre il trentasettenne è stato anche denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato mentre il trentunenne per inottemperanza al decreto di espulsione.




Da un falso profilo social offendeva la compagna del padre, denunciata una 19enne

I rapporti con la compagna del padre non erano esattamente idilliaci. E allora, forse per vendetta o rivalsa, una 19enne di Pachino ha pensato bene di creare un profilo social falso attraverso il quale ha pubblicato sulla piazza virtuale diversi commenti offensivi nei confronti della donna.
La 19enne è stata identificata al termine di una veloce attività d’indagine condotta dal Commissariato di Pachino. E’ stata denunciata.




Cavagrande, soccorsa dagli specialisti della Gdf una turista e uno dei soccorritori

I militari del Sagf di Nicolosi della Guardia di Finanza hanno soccorso una turista vittima di un incidente, accaduto ieri lungo il sentiero di discesa che conduce ai laghetti di Cavagrande, a Siracusa.
La pattuglia si è unita ai Vigili del Fuoco, al Cnsas ed ai sanitari del 118. Gli specialisti hanno immobilizzato e assicurato su barella l’escursionista con una sospetta frattura alla gamba destra.
Durante la risalita del sentiero, ha accusato un malore uno degli operatori del 118 forse a causa della difficoltà del percorso, delle alte temperature e delle condizioni di elevata umidità della valle. E’ stato chiesto nuovamente l’intervento dell’eliambulanza, ritornata sul posto dopo aver consegnato ai sanitari la sfortunata turista.
Le condizioni di salute dell’operatore 118 in difficoltà sono state costantemente monitorate dagli altri
soccorritori, fino a quando è stato affidato ai sanitari dell’elicottero.
Il doppio intervento di soccorso, iniziato nelle prime ore del pomeriggio, si è concluso intorno alle 21.30, con il
rientro all’inizio del sentiero di tutti i soccorritori intervenuti.

foto archivio




Consegnato a Glauco Mauri l’Eschilo d’Oro 2022. Cerimonia al teatro greco di Siracusa

L’Eschilo d’Oro 2022 è stato assegnato a Glauco Mauri. Cerimonia di consegna al teatro greco di Siracusa, prima della replica dell’Edipo Re di Sofocle. L’attore pesarese ha ritirato il premio che dal 1960 la Fondazione Inda assegna a personalità che si sono internazionalmente distinte nel teatro classico e negli studi sulla classicità greca e latina. Nel corso degli anni è stato assegnato a figure come Theo Anghelopulos, Ariane Mnouchkine e Peter Stein ma anche a Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Irene Papas. Vanessa Redgrave, Eva Cantarella e Guido Paduano.
Glauco Mauri è stato protagonista a Siracusa in tre spettacoli, legando la propria presenza al Teatro Greco alla figura di Edipo. Mauri, nel 1972 è stato il re tebano nell’Edipo Re di Sofocle per la regia di Alessandro Fersen; nello stesso anno ha ricoperto il ruolo del messaggero nella Medea di Euripide diretta da Franco Enriquez ed è poi tornato a Siracusa nel 1978 interpretando Edipo nell’Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Aldo Trionfo. Al cinema è stato in film come Profondo rosso di Dario Argento, La Cina è vicina di Marco Bellocchio ed Ecce Bombo di Nanni Moretti.
Glauco Mauri ha attraversato oltre 60 anni di teatro muovendosi tra i classici e la drammaturgia contemporanea, fondando nel 1961 la Compagnia dei Quattro, formazione fondamentale per il teatro italiano, insieme a Valeria Moriconi, Franco Enriquez ed Emanuele Luzzati. In Tv sono una pietra miliare le sue partecipazioni a lavori televisivi della Rai, sia nelle commedie sia nelle tragedie classiche e negli sceneggiati. Glauco Mauri ha anche vinto due premi Ubu come miglior attore ed è Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La motivazione del riconoscimento assegnato dall’INDA è la seguente: L’Eschilo d’Oro 2022 è assegnato a Glauco Mauri come segno di riconoscimento e gratitudine per la Sua lunga carriera di attore e regista. Da settant’anni signore della scena italiana, dalla sensibilità vibratile e aperta al nuovo, attento tanto ai classici, a partire da Sofocle e Shakespeare, tanto alla drammaturgia del Novecento e contemporanea.
“Questo premio lo voglio condividere con tutti quei giovani, ragazze e ragazzi, che hanno deciso di dedicare la vita al teatro – ha detto un commosso Glauco Mauri -. A questi ragazzi dico di avere fiducia, perché con questa decisione si sono assunti una grande, meravigliosa, responsabilità, quella di raccontare delle favole, delle storie, che sono dele storie della vita sperando che questo possa aiutare gli uomini a tentare di capire quella favola grande, a volte affascinante, a volte terribile, che è la vita. A questi giovani dico solo di non avere paura, di vivere la vita con grande coraggio, di non barare mai. Dite sempre le vostre idee, quello che avete dentro di voi”. A Glauco Mauri è stata consegnata una moneta realizzata dall’orafo siracusano Massimo Sinatra.