Sorvegliato speciale tenta furto in trasferta: denunciato, perde il reddito di cittadinanza

I Carabinieri di Lentini, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso un pregiudicato di 35 anni, sorvegliato speciale, in “trasferta” nel limitrofo comune di Carlentini. In compagnia del figlio, stava tentando un furto all’interno di due garage condominiali – spiegano gli investigatori – dopo aver forzato le serrature delle saracinesche con un trapano.
Il 35enne, al quale è stato sospeso il reddito di cittadinanza, è stato anche deferito per la violazione della sorveglianza speciale poiché trovato in un comune diverso da quello di residenza.




Luce e gas, bollette sempre più pesanti. In provincia di Siracusa aumenti del 78,66%

Dal 2020 ad oggi, le bollette sono diventate sempre più pesanti. Gli ultimi mesi hanno visto l’impennata inarrestabile dei prezzi di gas e luce. Negli ultimi due anni, il prezzo delle utenze è aumentato di circa l’80% (fonte: prontobolletta.it).
A determinare questo aumento, tre fattori in particolare: un aumento della domanda del gas come fonte energetica; il conflitto russo-ucraino e infine la scarsa quantità di energie verdi (eolico e fotovoltaico).
Come un effetto domino, il prezzo dell’elettricità è aumentato in modo proporzionale al gas. Il metano serve per la produzione di energia elettrica: tramite le centrali termoelettriche, l’energia del combustibile fossile viene trasformata in energia elettrica. Per questa ragione, anche il prezzo della bolletta della luce aumenta.
Ovviamente, il rincaro delle bollette grava anche sulle imprese, in particolare sulle piccole e medie: dopo la pandemia, la produzione delle imprese italiane è tornata ad aumentare e l’incremento dei prezzi del gas e di elettricità rappresenta un grande ostacolo per la crescita.
Qual è la situazione in provincia di Siracusa? Il costo medio della bolletta del gas in provincia di Siracusa è aumentato di circa il 6,07% dal 2020 al 2021 e del 78,66% dal 2021 al 2022. Un aumento in linea con il resto d’Italia.
Sempre prendendo in esame i comuni della provincia di Siracusa, il prezzo medio della bolletta del gas è passato da € 619,43 nel 2020 a € 657,29 nel 2021 ed a circa € 1.174,60 in questo anno.
Il costo medio della bolletta della luce è aumentato del 33,77% dal 2021 al 2022 e del ben 84,88% dal 2021 al 2022. In provincia di Siracusa un balzo nella bolletta: da € 328,50 in media nel 2020 a € 439,41 nel 2021 a ben € 812,20 oggi.

Fonte: https://internet-casa.com/news/aumento-bollette-energia/

foto dal web




Petrolchimico, allarme dei metalmeccanici e mobilitazione: “Il lavoro non si tocca”

“In un Petrolchimico che in questi anni di pandemia ha continuato a produrre grazie ai metalmeccanici, sta andando in scena l’ultimo atto di una commedia con involontari protagonisti i lavoratori”.

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm della provincia di Siracusa intervengono con una nota dura sulla problematica situazione che si protrae nella zona industriale a nord del capoluogo.

In particolar modo, il riferimento è alla vertenza che vede coinvolti, loro malgrado, i 4 lavoratori Stam, “da mesi in attesa della loro ricollocazione in Lukoil”.

E in questo scenario scatta l’ennesimo allarme, questa volta riguarda i lavoratori delle pulizie industriali della Secom. Si tratta di 80 dipendenti. I sindacati di categoria contestano l’atteggiamento di Lukoil , che si mostrerebbe insensibile ad una serie di fattori posti in rilievo dalle sigle sindacali.

Uno scenario, quello che descrivono Fim, Fiom e Uilm, aggravato dal “terremoto” che si è abbattuto sul depuratore consortile Ias.

I sindacati di categoria parlano, dunque, della necessità di mantenere i livelli occupazionali, sospendendo il rinnovo degli appalti fino al prossimo dicembre.
Alla Lukoil, i sindacati contestano un modus operandi che la scollerebbe  dal contatto con il territorio, questo per  via dell’applicazione del principio del ribasso, che creerebbe un evidente disagio sociale.

“Il lavoro non si tocca”, l’input che parte dalle sigle dei metalmeccanici, che chiedono la mobilitazione di tutti i lavoratori, anche per solidarietà alle famiglie che attendono una certezza occupazionale.

“La nostra priorità- ribadiscono- è il mantenimento dei livelli occupazionali e la tutela dei lavoratori e della loro professionalità”.

Rapida soluzione alle vertenze aperte, dunque, la sollecitazione che parte nuovamente dai sindacati, per porre rimedio a questo carico di disperazione.




Appalto mense Isab, la Filcams chiede un tavolo all’Ispettorato del lavoro

Con una dura nota, la Filcams Cgil Siracusa ha richiesto un tavolo di raffreddamento presso l’ispettorato del Lavoro per discutere e trovare una soluzione alla vertenza che si è aperta nell’appalto mense Isab con le aziende Innova spa e Grande ristorazione.
L’organizzazione sindacale guidata dal segretario provinciale Alessandro Vasquez denuncia senza mezzi termini , “un tentativo di elusione delle procedure di legge per escludere e licenziare determinati lavoratori e proseguire solo con quelli individuati ad esclusiva appannaggio aziendale e senza criteri di legge. Grave -si legge nella dura nota di Alessandro Vasquez – che l’azienda uscente non abbia attivato ancora le procedure adatte al cambio di gestione ed ancora più grave il verbale di accordo proposto in bozza alle organizzazioni sindacali dove veniva messo nero su bianco un tentativo maldestro di elusione delle procedure di licenziamento previste dalla legge, il tutto celato da un fantastico dono che l’azienda subentrante è disposta a concedere ai lavoratori – argomenta sarcastico il sindacalista- una settimana di contratto a tempo determinato per poter fruire della disoccupazione. I lavoratori in questo momento sono posti unilateralmente in aspettativa non retribuita e senza nessun ammortizzatore sociale, inutile sperare in un intervento di Isab, poco gli importa cosa succede dentro i loro appalti. Conosciamo le difficoltà che vive il settore della ristorazione collettiva, aggravate dall’incremento dell’uso dei ticket pasti e dall’emergenza Covid-19, ma non possiamo permettere che si fuoriesca dallo steccato delle procedure di legge e dei suoi dettami e registriamo invece sempre maggiore spregiudicatezza in questo senso e per questo pensiamo sia necessaria l’azione dell’ispettorato del Lavoro a cui abbiamo trasferito le nostre esigenze così come ai servizi ispettivi Inps.”
Vasquez non esclude azioni di mobilitazione presso la sede aziendale della grande ristorazione.




Temperature, la provincia di Siracusa subito la più calda in Sicilia: superati i 40° C

L’estate astronomica inizia in Sicilia con temperature “roventi”. L’arrivo dell’anticiclone africano sul Mediterraneo spinge verso i 40° la colonnina di mercurio e la provincia di Siracusa oggi è risultata la più calda di Sicilia. I dati rilevati dalle centraline della rete regionale Sias confermano il dato. L’ondata di calore è destinata a durare, con temperature in forte aumento ed abbondantemente oltre le medie del periodo.
A Siracusa, la massima registrata è stata di 38,1°C con caldo torrido e particolarmente afoso a causa del tasso di umidità. Le città più calde sono state però Francofonte (40,6°) e Lentini (39). “Bollente” anche Palazzolo Acreide, con 38°C come massima. Poi Noto (37,6°C), Pachino la più “fresca” (29,4°C).
Per domani, giovedì 23 giugno, le previsioni del tempo indicano che si tratterà ancora di una giornata particolarmente calda e soleggiata. Temperature ancora in aumento, con punte anche di 42°C.




Covid in Sicilia, analisi settimanale: contagi ancora su, Siracusa resta tra le più esposte

Nella settimana dal 13 al 19 giugno, in Sicilia, si assiste ad un ulteriore incremento delle nuove infezioni, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. L’incidenza di nuovi positivi è pari a 22.349 (+29,07%), con un valore cumulativo di 465,46/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Ragusa (553/100.000 abitanti), Palermo (548/100.000), Catania (545/100.000) e Siracusa (528/100.000). Nella settimana in esame, sono stati 2.026 i nuovi casi di contagio in provincia di Siracusa, a fronte dei 1.594 dei sette giorni precedenti.
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 45 e i 59 anni (545/100.000) e tra i 60 e i 69 anni (540/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni aumentano lievemente.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale i dati fanno riferimento alla settimana dal 15 al 21 giugno. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 27,47%. Risultano aver completato il ciclo primario 72.846 bambini, pari al 23,63%. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,57% mentre ha completato il ciclo primario l’89,29% del target regionale. I vaccinati con terza dose sono 2.737.260 pari al 72,83% degli aventi diritto. Sono 1.021.374 i cittadini che possono effettuare la somministrazione booster, ma non l’hanno ancora fatta.
Dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose nei soggetti over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. Dal 12 aprile è stata estesa la somministrazione della seconda dose booster (quarta dose) agli over 80, ospiti dei presidi residenziali per anziani e ai soggetti tra i 60 e 80 anni affetti da condizioni di particolare fragilità. Hanno diritto alla quarta dose i soggetti che hanno ricevuto la terza dose da oltre 120 giorni senza intercorsa infezione da Covid-19. Dal primo marzo sono state effettuate complessivamente 31.300 somministrazioni di quarta dose di cui 22.659 ad over 80.




Telefonini in carcere con i droni, Cavadonna attende sperimentazione dell’ombrello digitale

Come fanno ad entrare in un carcere, come quello di Siracusa, i telefonini? La domanda se la sono posta in tanti, dopo la notizia (ieri) dell’operazione di Polizia Penitenziaria che ha portato a rinvenire e sequestrare 27 cellulari nella disponibilità dei detenuti. Con quelli, mantenevano i contatti con l’esterno e, verosimilmente, continuavano a gestire affari.
La risposta alla domanda la fornisce Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato Spp (Polizia Penitenziaria). “Le carceri italiane da tempo sono diventate veri e propri aeroporti, dove per i droni è possibile atterrare e consegnare facilmente ai detenuti telefonini e droga”. Attraverso il ricorso ai droni, in alcuni casi modificati, sarebbe quindi divenuto usuale “consegnare” ai detenuti cellulari sempre più piccoli e facili da occultare. A marzo del 2021, la Polizia di Siracusa riuscì a bloccare una consegna di questo tipo, attraverso un drone. Due catanesi di 20 e 26 anni vennero denunciati. Sulla pancia del drone erano stati fissati 4 cellulari e relative schede prepagate.
Esiste una soluzione e Cavadonna, l’istituto penitenziario di Siracusa, è tra quelli selezionati in Italia per la sperimentazione di un sistema, brevettato da un’impresa israeliana. Nei mesi scorsi, gli ingegneri della società hanno visitato la struttura siracusana per verificare la possibilità di utilizzare il loro sistema. Si tratta di una specie di “ombrello” invisibile che, con una serie di impulsi, porterebbe ogni drone che viola lo spazio areo a precipitare al suolo. Per il via libera alla sperimentazione bisogna però attendere il via libera del Ministero, che deve definire costi e procedure della sperimentazione.
Dal sindacato Spp ricordano però che ci sono tante altre soluzioni disponibili per “vedere in tempo reale la posizione, altitudine, velocità, direzione del drone in avvicinamento”, ed altre anche economiche, come la recinzione attraverso reti. “Perché non si mettono in atto le misure più idonee a bloccare l’arrivo di droni? Ci sembra davvero difficile solo pensare che l’Amministrazione Penitenziaria non conosca il segreto di Pulcinella, vale a dire come manomettere il drone per aggirare il divieto di volo”, dice Di Giacomo.
“Nelle carceri circolano troppi telefonini, strumenti essenziali per capoclan e uomini di spicco della criminalità organizzata per continuare a comandare, ad impartire ordini ai territori e non certo per parlare con mogli e amanti. Il nostro – aggiunge Di Giacomo – non è un allarme isolato: da tempo alcuni magistrati antimafia mettono in guardia sul diffuso impiego di telefonini dal carcere che tra l’altro vanifica proprio il loro grande lavoro e quello degli inquirenti con il rischio sempre più diffuso che chi ha subito violenze, ricatti, richieste estorsive, per paura, rinunci a collaborare”.




Siracusa, così non va: il tempo di ripulire i marciapiedi e subito arrivano altri sacchetti

Con fatica, tanta fatica, si sta cercando di ripulire la città da settimane in emergenza rifiuti per i noti problemi di conferimento in discarica. Che sia un problema – anche – di civiltà e di sensibilità dei singoli cittadini è evidente, pur non rappresentando l’aspetto prioritario della questione.
Emblematico quanto accaduto questa mattina in via Gorizia, alla Borgata. Alle 7.27 una squadra di netturbini ha completato la pulizia straordinaria, raccogliendo i sacchetti abbandonati sul marciapiede da “zozzoni”, accanto ai portoni delle abitazioni. Pochi minuti dopo, ecco arrivare tranquillo un uomo con il primo sacchetto da abbandonare sul marciapiede appena ripulito, incurante delle norme e della pulizia appena completata. Il gesto è stato immortalato, l’uomo fermato e sanzionato. “Di quante telecamere abbiamo bisogno a Siracusa? Non saranno mai abbastanza”, scrive sui social il sindaco Francesco Italia che ha pubblicato le foto di quanto avvenuto in via Gorizia.
Sono, purtroppo, scene all’ordine del giorno a Siracusa. E raccontano quanto sia mancato il controllo negli anni scorsi, unitamente al contrasto delle infrazioni, sino a ritrovarsi oggi con centinaia (se non migliaia) di utenze fantasma: senza mastelli, ma con tanta spazzatura.
In questi giorni è stata intensificata l’azione sanzionatoria con 30 ispettori della Polizia Municipale in campo. Sanzionati decine di condomini perchè con i mastelli lasciati in strada ad ogni ora del giorno e della notte. In questi casi, elevate multe da 50 euro. Ma non sono mancati i casi di abbandono di rifiuti e le più gravi ipotesi previste anche dal codice penale, accompagnate quindi da denuncia insieme alla multa.




Maturità 2022 al via, prima prova scritta per 3.796 studenti del siracusano

È il giorno della prima prova della maturità 2022. Sono 3.796 le studentesse e gli studenti siracusani che affronteranno le due prove scritte ed il colloquio orale. Questa mattina, alle 8:30, la prova di italiano. I sorrisi tesi prima di entrare a scuola hanno presto lasciato il posto alla concentrazione. Sei ore a disposizione per consegnare il proprio elaborato.
Poco prima delle 9, svelate le tracce proposte: una poesia delle Myricae di Giovanni Pascoli (La via ferrata); una novella di Giovanni Verga (Nedda, Bozzetto siciliano); il discorso pronunciato alla Camera dal Nobel per la fisica Giorgio Parisi; una riflessione sull’iperconnessione ed i rischi della rete, “Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello”, a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni; un testo tratto da Oliver Sacks (Musicofilia); “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre e un brano di Luigi Ferrajoli (Perché una costituzione della Terra?) per riflessioni sul covid-19.
Alla prova d’italiano seguirà una seconda prova scritta, elaborata dalle commissioni e specifica per istituto, e poi un colloquio orale, in cui ci sarà spazio per l’Educazione civica ed i Pcto (alternanza scuola-lavoro).
Il voto finale dell’Esame di Stato è dato dalla somma tra i crediti assegnati per gli ultimi tre anni di scuola superiore ed i punti maturati nel corso delle prove della Maturità. Il voto finale si calcola in centesimi: quindi il voto massimo resta 100, il minimo 60. La commissione potrà assegnare la lode agli studenti che, senza aver usufruito dei cinque punti di bonus, abbiano ottenuto il massimo dei crediti con voto unanime del consiglio di classe e il massimo nelle prove d’esame.




Spacciatore in bicicletta: arrestato 19enne rider della droga

Girava per la città in bicicletta. Una volta arrivato in via Santi Amato, è stato bloccato dalla polizia e perquisito. Addosso ad un giovane siracusano di 19 anni, gli agenti hanno rinvenuto oltre 300 dosi di vari tipi di droga . Per lui è scattato l’arresto in flagranza del reato, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, accortosi dei poliziotti, ha iniziato ad accelerare l’andatura per sottrarsi al controllo. Il suo tentativo è, tuttavia, risultato vano.Il giovane trasportava cocaina, crack, hashish e marijuana per un totale di 120 grammi.
Già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cavadonna in attesa del giudizio direttissimo.