Ruba arredi dai tavoli di un bar: denunciato 57enne di Noto

Approfittando della disattenzione del titolare di un bar di Noto, si era impossessato di alcuni oggetti di arredo posti sui tavolini e si era poi dato alla fuga. Un uomo di 57 anni è stato denunciato per furto aggravato.

 

 




Emergenza rifiuti, due problemi immediati da risolvere per migliorare il sistema cittadino

Sono poco più di 100 le tonnellate di rifiuti raccolte nelle ultime 24 ore a Siracusa, in turni di recupero per ripulire la città dalle microdiscariche. E’ il prodotto di sette interventi realizzati nella giornata di domenica in altrettanti punti del capoluogo, e poi conferiti in discarica nelle prime ore di questa mattina. Oggi e domani garantito l’ordinario, con poco spazio per servizi di riassetto e recupero.
Con queste 100 tonnellate non è stato certo risolto il problema. Anzi, in alcune aree ripulite ieri, oggi sono riapparsi i sacchetti sparsi. Punto e a capo. La Municipale ha intensificato i controlli.
E questo evidenzia tutti quelli che sono i limiti della raccolta a differenziata a Siracusa. Forte resistenza in ampie sacche della popolazione, evasione del tributo e altri due aspetti forse più facili ed immediati da contrastare. E che – se risolti – porterebbero subito dei benefici al sistema città.
Così, se da una parte è oggettivamente difficile contrastare quelle utenze fantasma che – eppure – ci sono e producono rifiuti, si potrebbe intatoo intervenire sulle utenze non domestiche fantasma. Forse non molti sanno che al momento di aprire una attività commerciale nel capoluogo, è richiesta la Scia ma non è invece obbligatoria l’iscrizione al registro Tari. Il sospetto è che, quindi, ad alcune attività possa scappare di mente di iscriversi al registro Tari e pagare la relativa tassa. Ma su questo fronte il Comune di Siracusa ha subito tutti i dati nei suoi archivi per intervenire e verificare. Non ci sono alibi o complessi incroci di banche dati ed altre utenze. Basta verificare le Scia degli ultimi cinque anni con i dati Tari utenze non domestiche. E questo è un primo fronte possibile di ingaggio.
Il secondo: i carrellati condominiali. Nonostante non sia più consentito lasciarli lungo la pubblica strada senza apposita autorizzazione comunale, continuano a proliferare sui marciapiedi e negli slarghi. E specie nei giorni di crisi del sistema, diventano il luogo considerato “sicuro” per abbandonare spazzatura varia e senza “identità”, come se si trattasse di vecchi cassonetti stradali. E questo fattore contribuisce alla nascita delle microdiscariche e mette in difficoltà i condomini rispettosi delle regole, ormai impossibilitati ad utilizzare correttamente i carrellati perchè irraggiungibili, in quanto circondati dalla spazzatura.
Al di là di battaglie ideologiche, da questi due punti passa una nuova campagna di ordine e pulizia, anche sociale, per una città che ne ha disperatamente bisogno. Volere è potere. Quanto “vuole” o quanto “può” su questi fronti Palazzo Vermexio?




Emergenza rifiuti, in campo la Municipale: multe per contrastare l’abbandono di spazzatura

Sono i giorni dell’emergenza rifiuti e mentre faticosamente si cerca di ripulire le strade del capoluogo, continuano a proliferare nuove microdiscariche. Per arginare il fenomeno, la Polizia Municipale da quest’oggi ha rafforzato i turni di controlli, in qualunque orario. Vengono sanzionati, oltre all’abbandono di rifiuti in mezzo alla strada, il conferimento fuori orario. Nei casi più gravi, si rischia anche una denuncia penale per violazione delle regole previste dal Codice dell’ambiente e dalle ordinanze sindacali.
Saranno impiegate dalle 25 alle 30 unità, dislocate nei punti critici di Siracusa. Ai trasgressori saranno elevate sanzioni amministrative fino a un massimo di 600 euro e, nei casi previsti, la denuncia penale alle autorità competenti.




Lavori sulla Siracusa-Rosolini, inferno per gli automobilisti. La rassegnazione del territorio

Ancora una domenica di passione per chi ha pensato di raggiungere una delle belle spiagge del litorale sud percorrendo l’autostrada Siracusa-Rosolini. Code chilometriche, segnalate sin dalle 9 del mattino, sotto il solleone ed alla faccia della grande viabilità. Cantieri lumaca, strettoie e quell’autostrada si trasforma ogni domenica in un inferno per migliaia di automobilisti. Ore di attese per un tragitto di poche decine di chilometri, per andare e poi per tornare dal mare. Per coprire 7-8km punte anche di oltre un’ora di attesa. E non è purtroppo una novità. Storie di ogni domenica.
Il supplizio dovrebbe andare avanti per tutto luglio. Il Consorzio Autostrade Siciliane, che gestisce quel tratto di autostrada, ha comunicato che la fine dei lavori è prevista per la metà del mese entrante, salvo imprevisti. Una data penalizzante per la stagione turistica ma dal territorio poche sono state sino ad ora le voci che si sono levate. Non la politica, non le amministrazioni locali – salvo sparute eccezioni – in un atteggiamento di muta rassegnazione che, francamente, lascia sorpresi. In altri luoghi sarebbero scattate proteste ed interrogazioni parlamentari. Qui, invece, tutto si perde nei chilometri di una coda in autostrada ogni settimana.




Inizia l’avventura dei nuovi sindaci eletti: proclamazione e passaggio della fascia

Si sono insediati i cinque sindaci eletti nella tornata elettorale del 12 giugno scorso. Cerimonia di proclamazione ad Avola, Melilli, Canicattini Bagni, Solarino e Cassaro. Passaggio della fascia tricolore tutto in famiglia ad Avola dove, con un abbraccio, Luca Cannata ha lasciato l’incarico di primo cittadino alla sorella Rossana, visibilmente emozionata. Da definire adesso nel dettaglio la giunta che la coadiuverà in questo primo mandato.
A Melilli, il riconfermato Giuseppe Carta ha “giurato” nella sala consiliare forte di un consenso popolare amplissimo: 75% dei voti validi. “Inizia la nuova sfida per Melilli, da qui al 2027. Grazie a tutti gli elettori”, ha commentato Carta che avrà così la possibilità completare le operazioni amministrative avviate negli anni scorsi.
A Canicattini Bagni, cinque anni dopo, Marilena Miceli “riconsegna” la fascia tricolore a Paolo Amenta. “Sono il sindaco di tutta la città, senza alcuna distinzione. Da adesso si avvia la stagione della pacificazione e della progettualità, attraverso la composizione di una giunta all’altezza di dare risposte alle problematiche che abbiamo affrontato in campagna elettorale, sotto la spinta importante di un Consiglio comunale coeso e preparato nel porsi come obiettivi lo sviluppo e il bene di Canicattini Bagni”, le sue parole subito dopo la proclamazione.
A Solarino inizia a muovere i primi passi la giunta del nuovo sindaco Giuseppe Germano. Subito pronti assessori e deleghe: Francesca Oliva (vicesindaco con delega allo Sport – Spettacolo – Pubblica Istruzione – Politiche Agricole – Politiche Giovanili – Tempo Libero); Francesco Barbagallo (Attività Produttive e Sviluppo Economico – Servizi Cimiteriali – Edilizia Cimiteriale – Igiene e Sanità – Politiche del Lavoro – Trasporti pubblici e Mobilità Sostenibile – Ciclo Integrato delle Acque – Rapporti con il Consiglio Comunale – Polizia Municipale e Annona – Servizi Demografici ed Elettorali – Affissione e Pubblicità – Fiere, Mercati e Sagre – Protezione Civile e Sicurezza – Informatizzazione dei servizi e Telecomunicazioni – Contrasto al Randagismo – Tutela degli Animali); Michele Gianni (Lavori Pubblici ed Urbanistica – Manutenzione Beni di proprietà comunale – Edilizia Sportiva – Edilizia Scolastica – Arredo e Servizi Urbani – Politiche Energetiche – Politiche del Territorio – Ecologia Ambiente – Transizione Ecologica – Verde Pubblico, Giardini e Parchi); Giovanna Pizzo (Promozione Attività nel campo della Cultura della Storia e delle Tradizioni – Associazioni di Volontariato – Turismo – Cultura, Arte e Beni Culturali – Servizi Sociali e Solidarietà Sociale – Famiglia e Servizi alla Persona – Contenzioso – Legalità e Trasparenza nella Pubblica Amministrazione – Servizi Bibliotecari – Pari Opportunità ed Immigrazione – Archivi Storici – Patrimonio Artistico e Museale – Relazioni col Cittadino). Rimangono in campo al sindaco Germano le ribriche Personale – Bilancio, Politiche Finanziarie e Tributi – Ricerca e Progettazione Fondi Europei – Rapporti Istituzionali – Comunicazione – Rifiuti e Raccolta Differenziata.
A Cassaro, sobria cerimonia di proclamazione per la riconfermata Mirella Garro che ha ricordato con orgoglio come, cinque anni dopo il default, i conti del piccolo Comune siano adesso in regola.




Sequestro del depuratore, Cafeo: “Ias, più attenzione alle nomine che all’efficienza”

Rimane centrale nel dibattito pubblico il tema Ias e depuratore consortile. Per il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo “la Regione siciliana, dai tempi del Governo Crocetta fino a Musumeci si è resa responsabile di uno scontro con le aziende del petrolchimico in merito alla gestione del depuratore Ias. E sono state perse occasioni importanti – dice – per il rilancio e per un uso più corretto e responsabile di un impianto di tale importanza”. Nei giorni scorsi, ricorderete, il depuratore è stato sequestrato dalla Procura di Siracusa che ha anche imposto lo stop al conferimento in quella struttura dei reflui industriali.
“Ci si è più affezionati agli incarichi che all’efficienza dell’Ias, il cui consiglio di amministrazione è stato uno strumento di interesse politico, come nel caso della nomina della presidente Maria Grazia Brandara”. Parole con cui Cafeo rilancia la forte censura che già ieri Legambiente aveva mosso all’indirizzo della classe dirigente locale.
“Ho fiducia in chi ha eseguito i controlli nel depuratore, tra cui l’Arpa e l’ex Provincia, ma allo stesso tempo non credo che le aziende della zona industriale abbiano deliberatamente alterato il ciclo della depurazione. Delle aziende multinazionali, come quelle che ci sono nel petrolchimico di Siracusa, non hanno alcun interesse a commettere delle violazioni che sarebbero controproducenti per loro stesse”, analizza sempre Giovanni Cafeo. “La volontà di tutte le imprese della zona industriale è quella di investire per migliorare gli standard ambientali ed energetici. Proseguendo di questo passo, l’Ias è destinata a sparire. Del resto se la politica prosegue nel suo atteggiamento autoreferenziale le grandi aziende troveranno il modo di realizzare un impianto tutto per loro”.
La contrapposizione pubblico-privato, secondo Cafeo, non produrrà buoni risultati. “Non si possono chiedere ai privati investimenti importanti, pari a 22 milioni di euro, quando le chiavi dell’impianto sono nelle mani della Regione che, ribadisco da Crocetta a Musumeci, ha balcanizzato l’Ias”.
Infine, il parlamentare regionale critica l’amministrazione regionale per avere perso l’occasione di impiegare i fondi del PNRR. “Inoltre, l’Ias è un depuratore biologico – conclude Giovanni Cafeo – che senza l’afflusso dei reflui della zona industriale rischia di non funzionare perché i batteri non avrebbero modo di alimentarsi”.




Grana depuratore Ias, Biamonte: “condividiamo richiesta di tavolo tecnico in Prefettura”

“Da diversi anni denunciamo con forza i miasmi provenienti dalla zona industriale e il non funzionamento dell’impianto di deodorizzazione, ponendo attenzione sull’IAS”. Il presidente del Consiglio comunale di Priolo, Alessandro Biamonte, rivendica un’azione non distratta sul depuratore consortile ora sequestrato dalla Procura. “Richiediamo interventi immediati per individuare le soluzioni tecniche che possano consentire di non interrompere l’attività di depurazione e che possano, al contrario, promuoverne l’ampliamento. Il depuratore Ias riconosce alla Regione Sicilia un canone annuo di 500 mila euro, per questo più volte in passato abbiamo chiesto di utilizzare l’80% di tale somma per l’esecuzione di opere di integrazione, modifica e completamento necessarie. Il lavoro eccellente della Procura di Siracusa sulla zona industriale – dice ancora Biamonte – sta mettendo in luce tutta l’incapacità e l’inefficienza della classe politica che ha governato negli ultimi trent’anni il nostro territorio”.
E per l’immediato futuro, il presidente del Consiglio comunale di Priolo indica la strada di norme sempre più severe e stringenti in tema di prescrizioni, “senza concedere ulteriori proroghe. La problematica delle bonifiche è l’unica che potrebbe condurre verso la normalizzazione ambientale della zona industriale. Adesso bisogna rassicurare i cittadini e dire in maniera chiara se è possibile continuare o meno a fare il bagno presso il nostro litorale. Consapevoli che la salute del cittadino e dell’ambiente non può essere barattata con i posti di lavoro. Condividiamo la richiesta dei sindacati al prefetto per la realizzazione di un tavolo di coordinamento per garantire tecnicamente l’attività delle aziende e con esso la piena occupazione”.




Grida “Allah Akbar” durante omelia dell’arcivescovo: denunciato gambiano di 24 anni

Fuori programma durante le celebrazioni del Corpus Domini a Siracusa. Ieri sera al Pantheon, l’intervento dell’arcivescovo Francesco Lomanto è stato interrotto dal grido “Allah Akbar” (“Allah è grande”). La frase tipica della religione musulmana è diventata tristemente nota alle critiche perchè spesso associata ad alcuni attentati che hanno colpito diverse zone della cristiana Europa.
Nessun rischio a Siracusa ed allarme subito rientrato dopo qualche istante di sorpresa. Immediatamente bloccato l’autore del gesto, allontanato dalla Polizia. Si tratta di un gambiano di 24 anni, beneficiario di protezione internazionale. E’ stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e perchè non era in possesso dei documenti.




Soldi per le reti idriche: Comuni in ritardo e l’Ati di Siracusa rimane senza finanziamenti

“I dati sulla dispersione idrica delle nostre reti ci dicono che il 50% della risorsa acqua, in Italia, viene dispersa. La provincia di Siracusa ha tra le percentuali più alte. Nonostante questo, ci permettiamo reti idriche colabrodo e quando la politica finalmente pianifica correttamente, come in questi mesi con i fondi Pnrr, a livello regionale o locale le amministrazioni non si fanno trovare pronte”. Così Paolo Ficara (M5S) commenta il nuovo bando per interventi sulle reti idriche in cui la provincia di Siracusa fa da spettatrice. “Dal governo finanziati 17 ulteriori interventi, nelle regioni del Sud, per potenziare le infrastrutture idriche e ridurre così le perdite, digitalizzare e migliorare il monitoraggio delle reti”, spiega. Assegnate risorse per complessivi 476 milioni di euro, dopo il primo bando dello scorso novembre.
“In Sicilia via libera per i progetti presentati dalle Ati di Palermo, Caltanissetta, Agrigento e Catania. Purtroppo la provincia di Siracusa è rimasta a bocca asciutta. Non è una sorpresa – spiega il parlamentare Paolo Ficara (M5s) – purtroppo sapevamo già che a causa della mancata approvazione dello statuto dell’Ati territoriale non ci sarebbe stato margine per partecipare al bando e presentare progetti”.
“I ritardi dei consigli comunali di Carlentini e Melilli e il ricorso al TAR del comune di Palazzolo – continua Ficara – stanno bloccando ogni possibilità di investimento attraverso gli eccezionali fondi del Pnrr. E non è che le nostre reti idriche siano messe così bene, in tutta la provincia. Le recenti indagini di Legambiente fotografano bene la realtà”.
“Chiediamo ancora una volta a questi Comuni di attivarsi ed accelerare le procedure in modo da superare ostracismi e posizioni ideologiche che non permettono alla provincia di Siracusa di modernizzarsi e di competere con le altre vicine realtà. Faremo la nostra parte a Carlentini – dice ancora Ficara – dove un assessore M5s è recentemente entrato in giunta e lo statuto aspetta solo l’ok del consiglio comunale. Mi auguro che tutti comprendano l’importanza della posta in palio. Intanto, anche questa volta, come in occasione del primo bando idrico, la provincia di Siracusa è costretta dai ritardi della sua classe dirigente a fare da spettatrice”.




Stangata sulle vacanze: hotel a Siracusa, da aprile a maggio prezzi su del 13,3%

Le associazioni dei consumatori hanno già lanciato l’allarme: sulle vacanze incombono i rincari. Nel settore della ricettività ed accoglienza in generale c’è chi parla già di stangata. In particolare, lo studio dell’Unione nazionale consumatori per Adnkronos ha stilato una classifica dei capoluoghi italiani con i maggiori rincari. Lo studio è stato effettuato su elaborazioni relative ai dati Ista di maggio scorso. Rispetto a maggio 2021 i prezzi sono già saliti in media del 12,5%, con differenze enormi però da una città all’altra in base alla domanda turistica.
Su base mensile, da aprile a maggio 2022, nello studio Unc, Torino è la più cara con aumenti del 33,2% nel settore ricettività turistica; al secondo posto Siena (+28,1%) e al terzo Palermo (+18,8%). Siracusa è al quinto posto per rincari (+13,3%) dietro Bologna (14,9%) e davanti a Lucca, Parma, Rimini, Campobasso e Como.

foto Christian Chiari