Siracusa. Cartoni a fuoco in via Trapani: danni ad un’attività commerciale e a un’auto in sosta

Avrebbe potuto avere conseguenze ancor peggiori l’incendio della notte scorsa in via Trapani, alla Borgata.

Ignoti hanno dato fuoco ai cartoni non ritirati e posizionati davanti l’ingresso di un’attività commerciale della zona.

Le fiamme hanno danneggiato anche un’auto parcheggiata nelle vicinanze, oltre alla saracinesca dell’esercizio.

Si tratterebbe dell’atto di teppisti, teoricamente non legato ad alcuna forma di protesta per i problemi che la città vive a proposito della gestione dei rifiuti in queste settimane.

Il gesto di balordi, insomma, secondo quanto ipotizzato, che tuttavia ha rappresentato motivo di preoccupazione e di danno evidente per i proprietari dell’attività, come dell’auto posteggiata lungo la strada del quartiere Santa Lucia.

Gli episodi di vandalismo in città si susseguono, dunque, in questi giorni. Proprio ieri, il danneggiamento di uno striscione dell’Arciragazzi alla Cittadella dello Sport.

Episodi evidentemente non collegati fra loro ma che mettono in evidenza come i piccoli danneggiamenti siano, per una ragione o per un’altra, in aumento nel capoluogo.




Siracusa. Curioso e inaspettato “incontro” in via Verne: un pavone passeggia per la Fanusa

Un incontro inaspettato questa mattina lungo le strade della Fanusa. Via Jules Verne è una delle principali arterie di collegamento della zona. Nessuno avrebbe immaginato di trovarvi un pavone. Stupore per i passanti mentre, indisturbato, percorreva lentamente la via, incurante delle auto in transito. A provare tutto questo, la foto scattata da Luigi Bosco.




ReStart “Capitali europee della Cultura a confronto” : domani l’appuntamento

Tutto pronto per l’appuntamento di domani, domenica 19 giugno, alle 18.30, nella piazza antistante il Castello Maniace di Siracusa con ReStart “Capitali europee della Cultura a confronto”.

A nove mesi dall’inizio dei lavori, il tavolo dedicato a Siracusa Capitale Europea della Cultura, coordinato da Antonio Gerbino all’interno del progetto ReStart, promosso dal deputato regionale Giovanni Cafeo, ha organizzato un confronto con Matera, capitale europea della cultura nel 2019 e La Valletta (2018). Un modo per condividere idee e percorsi relativi alla candidatura, prima, alla vittoria come risultato. Sarà anche l’occasione per comprendere quali sono le ricadute socio-economiche e culturali sui territori interessati.

L’evento vedrà la partecipazione di Raffaello de Ruggieri, sindaco di Matera Capitale della Cultura Europea 2019, Anna Mignosa, economista della cultura, il regista e attore Moni Ovadia, Karsten Xuereb, ricercatore presso il Ministero della Cultura a Malta e già membro del comitato per La Valletta Capitale Europea della Cultura 2018 e Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e direttore della sezione Affari economici, commercio e sviluppo della delegazione dell’Ue presso le Nazioni Unite.

Al termine dell’incontro la serata, spazio alla musica con il cantautore Carlo Muratori.

I partecipanti potranno utilizzare un servizio navetta gratuito da e per il parcheggio del Molo Sant’Antonio.




In auto con la cocaina negli slip, arrestato ad Augusta pregiudicato catanese

I Carabinieri di Augusta hanno arrestato un pregiudicato catanese 45enne, trovato in possesso di sostanza stupefacente.
Fermato ad un posto di blocco, ha subito tradito un atteggiamento particolarmente nervoso. E’ stata allora disposta una perquisizione, che ha condotto al rinvenimento di un involucro termosaldato con all’interno mezzo etto di cocaina, occultato dall’uomo nelle parti intime.
Condotto in caserma insieme alla convivente, il pregiudicato è stato dichiarato in arresto e posto ai domiciliari nella sua abitazione di Catania.
Il Tribunale di Siracusa ha convalidato l’arresto, rinviando a settembre 2022 il Giudizio direttissimo.
Resta da accertare a chi la droga fosse destinata e in questa direzione sono indirizzati gli ulteriori accertamenti dei Carabinieri.




Irregolare sul territorio italiano, fermato in strada a Pachino: rimpatrio per un 45enne

Quando i poliziotti lo hanno fermato a Pachino, lungo via Cavour, era intento a spingere un ciclomotore. Il mezzo, al controllo, è risultato privo di targa, di polizza assicurativa, di carta di circolazione e non era in regola con la revisione.
Pertanto, gli agenti hanno multato l’uomo, peraltro privo anche di documenti. E’ stato alla fine identificato in un tunisino di 45 anni, irregolare nel territorio dello Stato, rientrato clandestinamente e già arrestato per aver violato le norme sull’immigrazione.
Denunciato, è stato accompagnato presso il C.P.R. di Caltanissetta per il successivo rimpatrio.




Banchina di Levante interdetta a Portopalo. Bandiera: “Chiesto intervento urgente”

La banchina di Levante del porto di Portopalo è stata interdetta a mezzi e persone, con ordinanza di ieri della Capitaneria di Porto di Siracusa. Un sopralluogo dell’Ufficio Marittimo locale ha portato alla segnalazione dello stato di dissesto di un tratto di pavimentazione portuale. Da qui il provvedimento.
“È superfluo sottolineare che questa situazione sta arrecando disagi e grave danno ad una delle marinerie più importanti della Sicilia, peraltro già duramente colpita da ultimi accadimenti e dal caro gasolio”, dice al riguardo l’ex assessore regionale alla pesce, Edy Bandiera (FI).
“Sentiti il Sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri, l’assessore ai lavori pubblici, Gaetano Gennuso e l’assessore competente, Salvatore Taccone, nonché alcuni rappresentanti della marineria interessata, ho immediatamente contattato l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, al fine di informarlo sulla grave problematica verificatasi e richiedere un intervento della Regione, in somma urgenza. In attesa di positivo riscontro, continuo a monitorare lo stato delle cose e a tenere informate istituzioni e addetti del territorio interessato”, assicura Bandiera.




Siracusa. Oltre l’Arte: pittura e teatro per parlare di disagio psichico

Si chiama Oltre l’Arte l’evento promosso dall’A.FA.DI.PSI, l’associazione Famiglie per il disagio psichico di Siracusa, ospitato da questa mattina e fino alle 20 di stasera presso l’Istituto delle Suore Francescane Missionarie di Maria.

Un unico dialogo, intriso da uno straordinario pathos, le varie realtà delle attività promosse dall’associazione nel 2022.
Al lavoro, il Gruppo Artistico , a cura di Giuseppe Piccione, Gruppo Teatrale , a cura di Alessio Di Modica, Gruppo Sportivo, a cura di Osvaldo Amodeo.

Alle 12.00, l’inaugurazione della mostra con le opere pittoriche eseguite durante il progetto Factory , pensato e condotto dall’artista Giuseppe Piccione .
Alle 18.00 si potrà assistere allo spettacolo teatrale, curato dal trainer teatrale -cuntista-clown Alessio Di Modica.
Per concludere alle 20.00, con  un momento di convivialità a cena.




Versalis, blocco del turbocompressore: vistoso sfiaccolamento. Fermato impianto etilene

Vistoso sfiaccolamento in serata dall’impianto di Eni Versalis, nella zona industriale di Siracusa.
A causare l’evento anomalo un blocco della caldaia vapore e turbocompressore di processo dell’impianto etilene, con attivazione della torcia. Da qui la fiaccola visibile anche da Siracusa nord e la colonna di fumo nero. L’impianto è stato fermato, in condizioni di sicurezza. Dall’azienda, nelle comunicazioni inviate alle autorità preposte in materia di controllo ambientale e protezione civile, ha spiegato che non ci sarebbero “rischi di danno diretto alla popolazione”.
Il blocco si è verificato alle 20.30. Secondo le autorità, il fenomeno ha avuto una durata di cinque minuti. “Potrebbe causare impatto emotivo nella popolazione”, la annotazione finale.
Il sindaco di Priolo ha inviato sul posto la Polizia Municipale ed attivato la Protezione Civile con il sistema di messaggistica diretta ai priolesi. La situazione alle 21.30 viene definita rientrata ed in controllo.




Ias, il sequestro e il futuro della zona industriale: “Urgente tavolo tecnico in Prefettura”

Cosa succederà dopo il sequestro del depuratore e lo stop allo sversamento dei reflui industriali in Ias? Per trovare e tracciare le risposte, i sindacati unitari hanno chiesto la convocazione di un tavolo di coordinamento in Prefettura a Siracusa. Imprese, deputazioni nazionale e regionale, Confindustria e sindacati insieme “per fare il punto della situazione venutasi a creare nella zona industriale dopo il provvedimento di sequestro dell’impianto consortile dell’I.A.S”.
Questa la richiesta condivisa dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil ovvero Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, al termine della riunione unitaria convocata per decidere azioni comuni dopo quanto accaduto.
«Crediamo sia necessario chiedere al Prefetto di convocare un tavolo di coordinamento – hanno detto i tre – urge un’analisi precisa sulle necessità delle aziende e sui tempi ancora a disposizione per scongiurare qualsiasi ipotesi di fermo degli impianti. Seguiamo con particolare attenzione l’inchiesta giudiziaria che accerterà le eventuali responsabilità e l’azione dell’Amministratore giudiziario e del pool di tecnici che opererà all’interno del depuratore. Chiediamo un tavolo di coordinamento per ragionare insieme attorno al tavolo della Prefettura e adottare tutto quanto sarà possibile per garantire tecnicamente l’attività delle aziende e con esso la piena occupazione”. I sindacati chiedono “rapidità di azione e massima collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte”.




Salute vs occupazione: politica sul filo del delicato equilibrio delle tutele dopo il caso Ias

Continuano le reazioni al sequestro del depuratore consortile e delle quote societarie di Ias. Per il segretario provinciale del Partito Democratico, Salvo Adorno, “il provvedimento di sequestro desta allarme e preoccupazione per le conseguenze che possono determinarsi sul già precario sistema produttivo della nostra zona industriale e porta il territorio e le istituzioni ad interrogarsi sul che fare”. Il momento è già critico per il polo aretuseo e – secondo Adorno – questa nuova vicenda alimenta le preoccupazioni per il futuro, “molto più gravi che altrove, se si tiene conto che da circa settanta anni la maggioranza del PIL provinciale viene prodotto dagli insediamenti industriali”, ricorda il segretario PD.
Nessuna polemica con la Procura (“comprendiamo le ragioni per le quali si è reso indispensabile impedire il proseguimento dell’attività depurativa considerato il ‘livello inaccettabile di rischio per la salute'”) ma quello che sorprende il Pd siracusano sono piuttosto “i motivi dei ritardi per la realizzazione di infrastrutture importanti per migliorare l’efficienza depurativa dell’impianto, tra cui la copertura delle vasche e l’impianto di deodorizzazione mai entrato in funzione e la mancanza delle autorizzazioni necessarie mai rinnovate e non conformi alle disposizioni di legge vigenti per l’esercizio dell’impianto. Responsabilità assai gravi che coinvolgono la Regione, proprietaria dell’impianto, e i CdA dell’IAS che si sono succeduti in questo ultimo decennio”.
Il Partito Democratico chiede soluzioni che adesso possano assicurare la tutela della salute senza creare disoccupazione. La proposta è quella di coinvolgere la Prefettura di Siracusa in cabina di regia, ma chiara emerge – per Adorno – la necessità di “rivedere radicalmente il ruolo dell’Ias, della sua struttura societaria e dei rapporti tra privato e pubblico”.
Per Fratelli d’Italia, invece, “la decisione del Gip del Tribunale di Siracusa, che ha accolto la richiesta della Procura di Siracusa, ha colto tutti di sorpresa, soprattutto in ordine agli effetti immediati delle misure adottate che impongono il divieto di smaltimento dei reflui industriali nel depuratore consortile”. Questo perchè l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente aveva avviato lo scorso anno l’iter per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, “passaggio deciso in un tavolo tecnico al quale ebbero a partecipare rappresentanti di Regione, Arpa, Ati idrico, ex Provincia e comuni di Siracusa, Priolo e Melilli”.
Con lo stop ai reflui industriali in quel depuratore, “nel breve arco di qualche giorno le industrie potrebbero essere costrette a sospendere la produzione con inevitabili effetti deleteri per l’occupazione lavorativa e per tutto l’indotto della zona industriale. La tutela dell’ambiente è chiaramente tema di rilevanza primaria e bene ha fatto la Procura ad avviare le indagini in ordine al rispetto delle norme di legge in materia. Allo stesso modo di estrema importanza è garantire a tutti i dipendenti dell’IAS e delle imprese che operano nell’area industriale, oltre che di quelle che orbitano nell’indotto, il regolare impiego”, si legge nella nota del coordinamento provinciale di FdI. “Al di là degli esiti processuali che accerteranno i fatti contestati, la politica deve fare
subito la propria parte. E’ necessario che si intervenga, nel rispetto delle decisioni della magistratura, con azioni adeguate alla salvaguardia dell’occupazione e per accelerare la definizione del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per il depuratore consortile”.