Siracusa. Plemmirio, un tratto di costa protetto come fosse riserva: l'ex feudo Santa Lucia

Come se fosse già una riserva terrestre. Con il progetto approvato dagli uffici comunali, un tratto di costa di penisola Maddalena è stato sottoposto ad una forma di tutela molto simile a quella che scatta con l’istituzione di un’area tutela da quei vincoli naturalistici. Un modo con cui si vuole porre un freno alla invasione di auto ma soprattutto allontanare dalla costa idee e progetti per resort o simili strutture ricettive.
“Il progetto riguarda l’ex feudo Santa Lucia – spiega Fabio Morreale, di Natura Sicula – al lato settentrionale del Plemmirio. Di fatto consentirà al Comune di Siracusa di gestire l’area come fosse già riserva. I sentieri verranno ben tracciati e destinati esclusivamente a escursioni a piedi e in bici. Niente più scooter e fuoristrada. Alcuni ruderi saranno riattati perché possano diventare centri visite o infopoint, in particolare quello di Punta del Gigante. Dietro personale suggerimento, verrà data particolare attenzione alla salvaguardia di alcune specie vegetali endemiche e rare, e alla conservazione di un muro paralupi, rara testimonianza di un passato in cui bisognava difendere gli ovili del Plemmirio dagli assalti dei lupi. Gli interventi e le opere saranno in armonia con le esigenze di conservazione dell’area marina, partner del progetto. Oasi alberate e fontanelle verranno realizzate lungo il percorso”.
Plaude all’iniziativa Sos Siracusa. Ora, però, devono essere trovati i fondi per realizzare quanto approvato su carta.




Ancora un incendio a Priolo: fiamme nella notte in contrada Manomozza, lambite abitazioni

Un vasto incendio, di probabile natura dolosa, si è sviluppato nella tarda serata di ieri nelle campagne di contrada Manomozza, di fronte al Palaenichem, nel territorio di Priolo Gargallo. Alimentate dal vento, le fiamme hanno lambito le abitazioni vicine. Vigili del Fuoco, volontari di Protezione Civile, Carabinieri e Polizia hanno lavorato fino a notte, riuscendo ad evitare il peggio.
“Gente senza scrupoli crea danni enormi al paesaggio e mette seriamente in pericolo la vita delle persone, in particolare di chi lavora per spegnere le fiamme”, lo sfogo del dirigente della Protezione Civile di Priolo, Gianni Attard.
Il sindaco, Pippo Gianni, ha ringraziato quanti in queste settimane si sono spesi per tutelare il territorio e la popolazione, interessato da vari incendi.




Scossa sismica in provincia, epicentro a 8 km da Palazzolo: magnitudo 2.2

I sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una nuova scossa nel siracusano. Epicentro nella notte a circa 8 km da Palazzolo Acreide, 11 da Canicattini e 12 da Buscemi. Il lieve terremoto è avvenuto alle 2.01 ed ha avuto magnitudo pari a 2.2. Gran parte della popolazione non ha avvertito la scossa.
Lo scorso 29 agosto un altro terremoto aveva interessato la costa siracusana con un sisma di magnitudo 3.4 con epicentro a largo del capoluogo.




Coronavirus: nel siracusano 7 positivi, 5 migranti trasferiti su nave Azzurra. C'è un decesso

Sono 7 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa. Di questi, 5 sono migranti arrivati domenica scorsi in gommone sulla spiaggia di Punta delle Formiche, a Pachino. Ieri, dopo la notizia della loro positività al coronavirus, sono stati trasferiti a bordo della nave quarantena Azzurra, in rada nel porto di Augusta. Per l’occasione, la grande nave ha ormeggiato in banchina in modo da agevolare le operazioni, sotto la vigile attenzione della Polizia. Purtroppo c’è anche un nuovo decesso. Si tratta di un uomo che positivo al covid ma già affetto da altre patologie.
Sono 33 in tutta la regione i nuovi contagiati. Il dato è contenuto nel report quotidiano fornito dal Ministero della Salute. Detto dei 7 in provincia di Siracusa, ecco il resto del dettaglio: Agrigento 1, Caltanissetta 1, Catania 6, Messina 2, Palermo 8, Trapani 8.
I ricoverati sono 71 (ieri 70), 10 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare vi sono 1.071 persone. Il totale degli attuali positivi sale a 1.052. Il numero dei tamponi processati è di 4.210.




Siracusa. Vertice in Prefettura per il Caravaggio: il sindaco mette sul tavolo il suo "no"

C’è almeno un elemento di sostanziale novità nella vicenda del Caravaggio di Siracusa. E non è uno di quelli da sottovalutare, sebbene sul prestito a Rovereto il Fec (proprietario dell’opera) pare aver già deciso. Nel corso della riunione convocata in Prefettura alla presenza di tutte le parti interessate, è chiaramente emersa la contrarietà allo spostamento da parte del Comune di Siracusa e della Curia. Se la posizione della Diocesi era nota, costituisce una novità il “no” al trasferimento che il sindaco Francesco Italia ha espressamente motivato. La sua assenza alla ormai famosa conferenza stampa alla presenza di Sgarbi e dell’assessore regionale Samonà era già stata letta come una non condivisione dell’iniziativa e adesso è arrivata anche l’ufficialità. Il Comune di Siracusa dice no al prestito, nonostante la posizione dell’assessore Fabio Granata sia apparsa diametralmente opposta in queste settimane.
Sia come sia, l’elemento nuovo irrompe sulla scena. E pur rimanendo l’ipotesi del prestito ancora fortemente possibile, deve fare i conti con una contrarietà crescente. Comune, Curia, società civile. Sia ben chiaro, il Fec può anche non tenerne conto, ma la forzatura andrebbe poi giustificata. E ci sono inoltre le parole di pochi giorni fa del responsabile dei Beni Culturali siciliani, Alberto Samonà. In diretta su FMITALIA ha detto che la contrarietà della città, se espressa, sarebbe stata elemento da discutere. Ed il sindaco lo ha accontentato.
“Sin dall’inizio il mio pensiero è chiaro su questa storia. Se il Seppellimento di Santa Lucia andava restaurato, non ci sarebbe stata nessuna contrarietà al prestito. Ma lo stesso Icr spiega nella sua relazione che non si deve neanche parlare di un restauro, bensì di semplici esami tecnici”, spiega proprio Francesco Italia. Ecco insomma perchè non si condivide la necessità di uno spostamento. “Quegli esami non possono essere fatti a Siracusa solo perchè aumenterebbero i costi. Ma il Caravaggio non ha bisogno di quel restauro di cui alcuni parlavano sui giornali, durante le prime fasi di tutta questa vicenda. Se questo incontro utile e chiarificatore si fosse tenuto prima, forse oggi ci troveremmo ad un punto diverso”.
Il sindaco ha anche mostrato in Prefettura una nota firmata da 20 ex consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tutti contrari al trasferimento del dipinto.
Ma il proprietario del Caravaggio siracusano, il Fec, avrebbe in realtà già deliberato il via libera all’intera operazione. Sosta a Roma nei laboratori Icr, poi Rovereto per la mostra tanto cara a Sgarbi. Partenza ad ottobre, ritorno a Siracusa a gennaio 2021. “Se proprio deve partire, noi pretendiamo che ritorno entro i festeggiamenti di dicembre per Santa Lucia”, precisa il sindaco Italia. “Non solo. Se poi il Caravaggio deve tornare in Borgata, entro quella data la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro deve allora essere nelle condizioni di sicurezza ed ambientali ideali per ospitare una simile opera”. Il sindaco non lo dice, però sembra una di quelle frasi che terminano con un dubbio: “ce la faranno in poco più di due mesi?”. Insomma, che il Seppellimento possa partire da Siracusa, fare un pit stop a Roma e poi sostare a Rovereto – ad oggi – più che certo sembra probabile. E con quotazioni in discesa. A chi l’ultimissima parola?




VIDEO. Uomo precipita dalla scogliera, soccorso spettacolare al Monumento ai Caduti

Sarebbe caduto dalla scogliera nei pressi del Monumento ai Caduti, a Siracusa. Secondo una prima versione, si sarebbe trattato di un fatto accidentale. Protagonista della sfortunata storia un uomo, tratto in salvo poco dopo le 12 da un elicottero della Guardia Costiera.
Una volta precipitato in mare, avrebbe trovato rifugio dentro una grotta aperta nella falesia. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e, via mare, la Guardia Costiera. I soccorritori si sono anche lanciati in mare, ma le difficili condizioni meteomarine non hanno giocato a favore del salvataggio almeno fino a quando non è intervenuto l’elicottero. Un operatore si è calato con il verricello tirando su il malcapitato. E’ stato condotto in ospedale per i controlli del caso. Le sue condizioni apparirebbero nel complesso buone, considerando quanto accaduto.

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Scuola a Siracusa. Mancano i banchi per il distanziamento, in classe con le mascherine?

“Niente mascherina in classe se è assicurato il distanziamento di almeno un metro”. Questa l’indicazione definitiva del Comitato Tecnico Scientifico a pochi giorni dalla ripresa della scuola. Sembra una buona notizia per i genitori preoccupati dal costringere i figli ad indossare per ore quel dpi. In realtà, però, la situazione della scuola siracusana è al momento tale che, nella maggioranza dei casi, almeno per il primo mese di scuola la mascherina in classe rischia di essere un obbligo.
Questo perchè senza i banchi monoposto in numero sufficiente, nelle classi della stragrande maggioranza degli istituti non ci sono le misure per garantire il distanziamento. Ci sarebbe la possibilità di dividere le classi o ricorrere ad alternanza tra scuola in presenza e didattica a distanza su base settimanale. Ma sono opzioni che non trovano grandi fan.
“Serve il doppio dei banchi che oggi una scuola può avere”, spiega la dirigente scolastica Pinella Giuffrida che è anche la referente provinciale dell’associazione di categoria Anp. Con i banchi ed i docenti oggi disponibili si stanno tentando di adattare quante più classi possibili alle nuove disposizioni. Occhio di riguardo, in particolare, per gli studenti più piccoli. Per il resto, la mascherina resta di essere la regola in classe nella scuola siracusana (al netto di alcune eccezioni, ndr). Almeno fino alla prima decade di ottobre, quando dovrebbero arrivare anche in Sicilia i nuovi banchi monoposto richiesti dalle scuole.
Intanto i docenti hanno risposto in massa all’invito a ricorrere allo screening tramite sierologico. E’ boom di richieste. Un atteggiamento responsabile e degno di nota quello adottato dalla classe docente siracusana.




Siracusa. Commercianti a Casina Cuti, riesplode la protesta: "ci tengono lontani dai turisti"

Riesplode la protesta dei commercianti di Casina Cuti, a due passi dall’ingresso dell’area archeologica della Neapolis. “Siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre attività al sindaco”, dicono oggi. Ancora una volta, il motivo del contendere è la biglietteria del parco presente nell’area di Casina Cuti ma spesso chiusa. I turisti, così, vanno direttamente all’interno dell’area archeologica (dove è presente un’altra biglietteria) senza passare per i negozi di souvenir. Da settembre, la biglietteria di Casina Cuti dovrebbe essere aperta dal giovedì alla domenica per decisione della società concessionaria del servizio. Interessato del problema, il sindaco Francesco Italia ha contattato telefonicamente questa mattina il neo direttore del parco archeologico, Carlo Staffile, a cui avrebbe chiesto attenzione verso il problema dei commercianti siracusani.




Scuola in Sicilia: si apre il 14 settembre, ma i presidi potranno disporre lo slittamento al 24

Sempre più probabile che l’inizio dell’anno scolastico in Sicilia possa slittare. Indipendentemente dal referendum e dalle scuole sedi di seggio elettorale, a tutti gli istituti è stata concessa la possibilità di spostare l’avvio delle lezioni al 24 settembre. Lo ha detto anche il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Le scuole in Sicilia apriranno il 14 di settembre, ma diamo la facoltà ai responsabili di istituto, se non ci fossero le condizioni, di poter spostare l’apertura al 24 settembre”.
Diversi Comuni della provincia di Siracusa – tra cui Avola e Noto – hanno già invitato gli istituti a predisporre gli atti necessari per deliberare lo slittamento. Nel capoluogo ogni scuola dovrebbe muoversi in ordine sparso.
Tutti i problemi sono rimasti sul tavolo: più spazi e aule per garantire distanziamento, più insegnanti e banchi singoli. Nessuna delle tre variabili si è incastrata a dovere e, pertanto, per almeno il primo mese di lezioni rimangono mille i dubbi ed i rischi di turni e didattica a distanza a rotazione.
La Regione Siciliana aveva deliberato nei gironi scorsi le date del prossimo anno scolastico 2020/21. Le lezioni cominceranno il 14 settembre e termineranno l’8 giugno. Ora possibile slittamento al 24 per tutti gli istituti.
Le sospensioni della didattica saranno: dal 21 dicembre al 6 gennaio per Natale, dall’1 al 5 aprile per Pasqua. Non sono previsti altre interruzioni o ponti.




Covid: dopo un mese di quarantena a Noto, possono tornare a casa due piacentini

Risultati positivi al covid, sono dovuti rimanere per un mese in quarantena a Noto. Per carità, la cittadina barocca è luogo amabile ma certo a vivere in isolamento non dà il massimo. E’ la storia di due giovanissimi di Piacenza che adesso possono fare rientro nella loro città. In Sicilia hanno scoperto di aver contratto il coronavirus e pertanto hanno osservato la prescritta quarantena, fino a negativizzazione. I nuovi tamponi hanno finalmente confermato la guarigione e adesso possono far rientro a casa.
“Oggi ritorneranno nella loro Piacenza e riabbracceranno i loro genitori e parenti dopo un mese di permanenza in terra siciliana”, ha detto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Poi il punto sulla situazione covid nel netino: “rimangano solo quattro i contagiati, tutti asintomatici che riusciranno presto a sconfiggere il virus. Mascherina, sanificazione delle mani e degli oggetti e, per completare, godiamoci in sicurezza questa splendida Noto, magari con il naso all’insù”.

foto dal web, Noto